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5. Interventi di adeguamento

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5. Interventi di adeguamento

Considerando i risultati ottenuti dall’analisi dinamica lineare con coefficiente di sicurezza pari a 2 e con fattore di struttura ottenuto da analisi statica non lineare, si rendono necessari degli interventi con lo scopo di aumentare la resistenza a pressoflessione e taglio dei setti murari.

La Circolare 2 febbraio 2009 – Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche delle costruzioni” fornisce al C8A.5 i criteri generali di guida agli interventi di consolidamento degli edifici in muratura, con riferimento ad alcune tecniche di utilizzo corrente, precisando che gli interventi di consolidamento vanno applicati, per quanto possibile, in modo regolare ed uniforme alle strutture e che l’esecuzione di interventi su porzioni limitate dell’edificio va opportunamente valutata e giustificata calcolando l’effetto in termini di variazione nella distribuzione delle rigidezze. Particolare attenzione deve essere posta anche alla fase esecutiva degli interventi, onde assicurare l’efficacia degli stessi, in quanto l’eventuale cattiva esecuzione può comportare il peggioramento delle caratteristiche della muratura o del comportamento globale dell’edificio.

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5.1. Descrizione intervento con intonaco cementizio armato

Una prima ipotesi di intervento, presa in considerazione consiste nell’uso dell’intonaco cementizio armato con rete elettrosaldata e legature trasversali. Tale intervento consiste nell’asportazione dell’intonaco, nell’eventuale riparazione di lesioni sulla muratura, nell’applicazione di ferri passanti (φ 4 ÷ 8 mm) e della rete elettrosaldata su entrambi i lati (φ 4 ÷ 8 mm passo 15 cm) e nel ricoprimento con betoncino di malta.

La procedura di esecuzione si articola nelle seguenti fasi:

1) Preparazione della parete: asportazione dell’intonaco, spazzolatura e lavaggio della muratura con getto di aria o acqua a bassa pressione e stuccatura con malta cementizia a presa rapida di fessure e vuoti macroscopici.

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85 2) Perforazioni: realizzazione dei fori trasversali alla parete per l’alloggiamento delle barre di armatura. Tali fori devono essere distribuiti in modo uniforme su tutta la parete e devono essere leggermente inclinati in modo da agevolare il successivo riempimento con malta cementizia. Generalmente sono richieste 4÷6 perforazioni per metro quadro con diametro di circa 40 mm

3) Inserimento dei tiranti: Si utilizzano tondini per c.a. ad aderenza migliorata con diametro 6÷8 mm. Una volta collocate le barre è opportuno sigillarle con iniezioni di malta.

4) Posizionamento delle armature: In genere si utilizzano delle reti elettrosaldate con barre del diametri di 4÷8 mm e con maglia 15x15 oppure 20x20 cm. E’ buona norma svoltare la rete di almeno 50÷100 cm in corrispondenza delle intersezioni con le murature ortogonali o in corrispondenza di porte o finestre.

5) Esecuzione delle lastre: L’ultima fase dell’intervento è quello della posa in opera delle lastre di miscela legante che possono essere realizzate con le miscele viste sopra. Questo tipo di intervento è valido per la semplicità e rapidità di messa in opera. I vantaggi che si conseguono sono un aumento della resistenza della struttura e un benefico effetto di contenimento. I parametri che entrano in gioco sono:

Spessore delle lastre: Incrementando lo spessore delle lastre in ca, si può verificare che

la resistenza della parete diminuisca. Da sperimentazioni fatte, si è constatato che il massimo incremento di resistenza della parete si raggiunge quando lo spessore delle lastre è di 3 cm. Può anche capitare che spessori maggiori migliorano il comportamento globale della struttura in quanto si ha un incremento dello spessore resistente della parete (anche se diminuisce la resistenza).

Numero di connettori trasversali: Incrementando il numero delle barre, la resistenza

della parete aumenta. La massima resistenza si raggiunge quando sono presenti 4 barre di armatura per metro quadro. Un maggiore numero di barre non da alcun contributo di miglioramento alla resistenza.

Diametro dei connettori trasversali: Incrementando il diametro delle barre, aumenta la

resistenza della parete. La massima resistenza si raggiunge quando il diametro delle barre è 8 mm. Un diametro maggiore non da alcun contributo di miglioramento alla resistenza. Se si utilizza un diametro minore, la resistenza della parete diminuisce. Il diametro minimo previsto è di 6 mm.

Maglia della rete elettrosaldata: Diminuendo la maglia della rete elettrosaldata,

aumenta la resistenza della parete. La massima resistenza si raggiunge quando la maglia è di 15 cm. Una maglia minore non da alcun contributo di miglioramento alla resistenza. Se si utilizza un maglia maggiore, la resistenza della parete diminuisce.

Diametro della rete elettrosaldata: Incrementando il diametro della rete, aumenta la

resistenza della parete. La massima resistenza si raggiunge quando il diametro della rete è 8 mm. Un diametro maggiore non da alcun contributo di miglioramento alla resistenza. Se si utilizza un diametro minore, la resistenza della parete diminuisce. Il diametro minimo previsto è di 6 mm.

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86  Le armature svolgono un ruolo passivo e diventano efficaci solo quando la

muratura subisce significative lesioni nel piano della parete;

 Le armature se non sono bene avvolte da malta cementizia possono essere soggette a corrosione;

 I collegamenti tra reti di piano successivi sono difficili da realizzare (per la presenza dei solai) e generalmente non vengono eseguiti così che l’intonaco armato produce un generico miglioramento della resistenza a taglio ma nessun miglioramento della resistenza a flessione del maschio murario;

 Aumento dei pesi strutturali;

 Per l’efficacia dell’intervento in corrispondenza delle intersezioni delle pareti murarie, degli innesti a T e degli angoli sono necessarie cuciture con barre di acciaio in fori iniettati;

 Problemi per l’esecuzione e la manutenzione degli impianti e problemi di condensa sulle pareti;

 I meccanismi fragili di trasmissione degli sforzi tra muratura e armatura non danno luogo a significativi aumenti di duttilità della muratura.

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5.1.1. Caratteristiche meccaniche dei setti con intonaco armato

In mancanza di prove sperimentali che quantifichino l’incremento di resistenza ottenuto con l’intervento si applica il coefficiente indicato in tabella C8A.2.2, (NTC 2008) diversificato per le varie tipologie indicate in Tab. C8A.2.1, sia ai parametri di resistenza (fm e τ0), sia ai moduli elastici (E e G).

Nel caso in esame, intervenendo con la tecnica dell’intonaco armato, sia i valori di resistenza che i moduli elastici per i setti interessati dall’intervento, vengono moltiplicati per il coefficiente evidenziato in blu ovvero per 2. Si ottengono quindi i seguenti valori medi dei parametri meccanici per i setti rinforzati:

Resistenza media a compressione fm 570 N/cm2

Resistenza media a taglio τ0 10,50 N/cm2

Modulo di elasticità medio E 3240 N/mm2

Modulo elasticità tang. Medio G 1080 N/mm2

Peso specifico medio W 16 kN/m3

I valori così ottenuti vanno preliminarmente ridotti tramite il fattore di confidenza e il coefficiente parziale di sicurezza per ricavare i valori da utilizzare nel progetto e nella verifica.

Fattore di confidenza FC 1,00

Coefficiente di sicurezza (azione sismica) γm 2,00

Resistenza a compressione di progetto fd 285 N/cm2

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5.1.2. Verifiche

Applicando le nuove resistenze di progetto per i setti rinforzati con il metodo di placcaggio si è proceduto alla modifica del modello su cui è stata fatta una nuova analisi dinamica lineare (con il fattore di struttura q=3,75 ). I risultati dell’analisi si riportano sinteticamente e graficamente nelle figure successive. E come si può notare i maschi murari risultano tutti verificati.

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5.2. Descrizione del Metodo CAM

La seconda tipologia di intervento è il sistema CAM che rientra nella categoria di “tirantature orizzontali e verticali”. Esso viene realizzato interamente mediante acciaio inossidabile, così da eliminare qualsiasi problema di durabilità. I tiranti, realizzati con nastri di acciaio, sono pretesati, così da applicare uno stato di precompressione triassiale, particolarmente importante in direzione trasversale. Grazie agli speciali elementi di connessione, i nastri d’acciaio realizzano un sistema continuo di tirantatura, in grado di ripercorrere tutte le irregolarità della muratura, sia in orizzontale, lungo tutta la parete rinforzata, che verticale, per tutta l’altezza, così da migliorare non solo la resistenza a taglio, ma anche la resistenza flessionale dei singoli maschi murari e delle pareti nel loro insieme.

Figura 6.1: disposizione base dei nastri (a), terminale angolare (b), piatto di connessione imbutito (c)

5.3. Caratteristiche del sistema CAM

Il sistema CAM viene realizzato con nastri in acciaio inox di spessore 0,9 – 1 mm e larghezza di 18 – 20 mm, le cui caratteristiche di resistenza a snervamento e a rottura sono pari a 250 – 300 e 600 – 700 MPa rispettivamente, con allungamento a rottura che può arrivare anche fino al 40%. I nastri vengono utilizzati per cucire la muratura attraverso due fori a distanza normalmente compresa tra i 100 e i 200 cm salvo casi particolari dove sono richieste distanze inferiori; distanze superiori sono, invece, sconsigliate per non perdere i benefici dovuti alla pretensione dei nastri con conseguente precompressione del corpo murario. La singola fascetta viene richiusa ad anello mediante una macchina capace di imprimere una pretensione regolabile al nastro e dunque una precompressione nella muratura. Il sistema comprende piastre di dimensioni 125x125 mm anch’esse in acciaio inox dotate di fori conformati ad imbuto disposte all’imboccatura del foro: tali piastre svolgono una funzione di distribuzione delle forze di contatto del nastro, che altrimenti verrebbero concentrate nella muratura intorno al foro stesso, e di assorbimento delle tensioni di trazione prodotte nella muratura intorno al foro da due avvolgimenti contigui. Il sistema è, infine, completato da angolari, anch’essi in acciaio inox, per gli avvolgimenti dei nastri in corrispondenza delle aperture o delle zone terminali delle pareti.

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91 Il sistema di nastri di acciaio inox può essere posto in opera secondo maglie quadrate, rettangolari o triangolari, anche irregolari, con la massima flessibiltà, così da realizzare un’imbracatura continua di tutta la parete, sia in orizzontale che in verticale.

Nella figura sottostante si riporta una tipica applicazione su una parte con disposizione dei fori a quinconce, così da minimizzare il numero di fori e realizzare una maglia ortogonale. La messa in opera dei nastri può essere, eventualmente, completata con l’iniezione di miscele leganti non cementizie attraverso i fori praticati per il passaggio dei nastri stessi.

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92 I vantaggi dell’impiego del sistema CAM sono i seguenti:

 I nastri di acciaio inox svolgono un ruolo attivo, imprimendo alla muratura un benefico stato di precompressione triassiale; questo stato di precompressione ritarda la formazione di lesioni e fessure e rende le armature immediatamente attive e capaci di impedire o limitare significativamente la formazione di grandi lesioni e sconnessioni;

 La resistenza delle armature viene sfruttata integralmente, non essendo il loro coinvolgimento legato all’aderenza tra la muratura e l’intonaco cementizio, ma, al contrario, ad un collegamento meccanico completamente controllabile;

 La tecnologia è poco invasiva poiché la posa in opera dei nastri (o la rimozione) richiede solo l’asportazione dell’intonaco non di tipo cementizio;

 L’acciaio inox garantisce la totale affidabilità nel tempo del sistema;

 L’efficacia delle legature trasversali, garantita dai collegamenti meccanici e dalla

pretensione dei nastri di acciaio, permette di ridurre il loro numero, e conseguentemente il numero di perforazioni da effettuare sulla muratura, riducendo l’invasività dell’intervento;  I collegamenti in verticale tra le pareti di piani successivi sono facili da realizzare senza

demolizione del solaio (è sufficiente praticare fori di diametro di circa 30mm in adiacenza alla parete) realizzando, così, un sensibile miglioramento delle caratteristiche di resistenza a flessione sia nel piano del pannello murario che ne piano ortogonale.

 Il piccolo spessore dei nastri inox permette l’adozione di intonaci tradizionali negli spessori usuali così da non alterare i pesi strutturali;

Gli intonaci possono essere rimossi portando alla luce l’apparecchio murario, ma tale operazione non è strettamente necessaria poiché, per il buon esito dell’operazione, è sufficiente ricorrere alla realizzazione di semplici tracce al pari di quanto avviene per la posa degli impianti. Se, inoltre, è presente un cordolo in c.a. è buona regola realizzare un collegamento di questo alla muratura sottostante mediante legature inclinate (v. anche fig. 5.3), in modo da realizzare un collegamento in grado di contrastare quel fenomeno frequente di distacco del cordolo sotto sisma con conseguente scivolamento dello stesso. Le operazioni di tesatura avvengono mediante l’uso di una specifica macchina automatica a regolazione pneumatica del carico, in grado di garantire uniformità al livello di trazione delle fasce e, nella loro successione, alla cucitura della parete nel suo sviluppo. Questo comporta la realizzazione di un diffuso stato di precompressione triassiale con tutti i conseguenti benefici già presentati.

La flessibilità del sistema lo rende particolarmente efficace nello specializzare il tipo di collegamento che si vuole realizzare tra i vari elementi di apparecchiamento strutturale. Di particolare rilevanza risulta poi la possibilità che il sistema consente di dare agevolmente continuità verticale alle legature stesse, come è possibile riscontrare nella Figura 5.4. Questo aspetto riveste un ruolo strutturale importantissimo in quanto conferisce, in modo uniforme e controllato, una capacità portante a flessione anche fuori del piano della parete.

Questo metodo presenta delle critiche, quali l’affidabilità nel tempo dello stato di pretensione dei nastri e l’interferenza con gli impianti in fase di realizzazione. Essendo una tecnologia relativamente nuova non ci sono dati sul reale comportamento in caso di sisma di notevole entità

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93 Figura 5.3: Disposizione delle maglie su tracce senza rimozione dell’intonaco (a), collegamento tra cordolo in c.a. e muratura sottostante (b)

Foto 5.4: vista dell’intradosso di un solaio con evidenza del collegamento verticale tra la parete sottostante e quella di spiccato.

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5.4. Verifiche

Le verifiche sono effettuate sui maschi murari non verificati e il cui calcolo delle sollecitazioni deriva dall’analisi dinamica lineare con coefficiente di sicurezza pari a 2 e con fattore di struttura ottenuto da analisi statica non lineare q=3,75.

La muratura rinforzata mediante il sistema CAM viene assimilata ad una classica muratura armata, quindi si fa riferimento alle prescrizioni previste per essa dal NTC2008, tenendo però conto dei benefici della pretensione dei nastri e dal conseguente confinamento della muratura stessa.

La resistenza di ogni maschio murario deve essere maggiore della sollecitazione agente per ciascuna delle seguenti modalità di collasso: pressoflessione e taglio nel piano della parete, pressoflessione fuori piano.

I nastri di acciaio inox utilizzati nel metodo CAM hanno le caratteristiche riportate nella seguente tabella:

Spessore tfs 1,0 mm

Larghezza bf 19 mm

Resistenza a rottura ftk 540 N/mm2

Resistenza a snervamento fyk 240 N/mm2

Pretensione nastri fpret 100 N/mm2

allungamento a rottura almeno pari al 20%.

5.4.1. Resistenza di calcolo a compressione della muratura confinata

Il confinamento conferito alla muratura dai nastri pretensionati porta ad un aumento della resistenza a compressione del materiale, da utilizzare nei calcoli delle caratteristiche di resistenza. La resistenza del’elemento confinato soggetto ad un valore f1

della pressione di confinamento può calcolarsi con la seguente:

= + ′ ∙ ,

in cui:

fmd=1,425 N/mm2 resistenza di calcolo a compressione della muratura non confinata

f1,eff pressione efficace di confinamento

k’ coefficiente adimensionale di incremento di resistenza, pari a w/1000, con w peso della muratura in kg/m3

La pressione efficace di confinamento è data da:

, = ∙ ∙

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95 KH coefficiente di efficienza orizzontale

KV coefficiente di efficienza verticale

f1 pressione di confinamento

La pressione di confinamento di un pannello murario di larghezza L e spessore t può essere assunta pari a:

= 1 2 ∙ dove : = 1.05 = 228 ∗ / = 4 ∙ ∙ ; ∙ Avendo indicando:

fyd tensione di calcolo del nastro

tft spessore totale dei nastri

bf larghezza del singolo nastro pari a 19mm

t spessore del maschio murario

pfh passo orizzontale dei nastri (corrispondente all’interasse nastri verticali)

pfv passo verticale dei nastri (corrispondente all’interasse nastri orizzontali)

Il coefficiente di efficienza orizzontale è fornito dal rapporto tra l’area confinata (Am) e quella totale (At):

= = 1 −( − 2 ) + ( − 2 ) 3 ∙ ∙

Il coefficiente di efficienza verticale è dato invece dalla formula:

= 1 − −

2 ∙ ;

Nello specifico si indica:

tfs = 1mm lo spessore di un singolo nastro;

nstr il numero di nastri sovrapposti;

tft,orizz= tfs . nstr, spessore totale dei nastri orizzontali avvolti;

tft,vert= tfs . nstr spessore totale dei nastri verticali avvolti;

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5.4.2. Pressoflessione nel piano

La resistenza a pressoflessione di una muratura armata, a cui il sistema CAM è assimilato, viene valutata secondo quanto previsto dalle nuove NTC2008 al punto 7.8.3.2.1 e cioè assumendo un diagramma delle compressioni rettangolare, con profondità 0.8 x, dove x rappresenta la profondità dell’asse neutro, e sollecitazione pari a 0.85fm. Le deformazioni massime considerate sono pari a εs = 0.01 per l’acciaio teso, mentre per la muratura compressa confinata si ha una εmc > εm = 0.0035 della muratura originaria. Analogamente al caso senza armatura, si ipotizza di arrivare a rottura mantenendo costante lo sforzo normale N ed aumentando il momento fino al valore ultimo Mu.

Si può dunque calcolare la posizione dell’asse neutro con la formula:

=

∙ ∙ + , ∙ ∙

0,8(0,85 ∙ ) ∙ + , ∙

in cui As,vert è pari a due volte l’area di un nastro per il numero di avvolgimenti verticali.

, = 2 ∙ , ∙

= N/ L* t tensione verticale media

Il momento resistente risulta pari a: = (0,85 ∙ ) ∙ 0,8 ∙ ∙

2− 0,4 +

, ∙ ( − ) ∙

2

5.4.3. Taglio nel piano

Come già indicato per la muratura non consolidata, nel caso di muratura irregolare o caratterizzata da blocchi non particolarmente resistenti, la crisi a taglio avviene per trazione con fessurazione diagonale, a differenza degli edifici di nuova costruzione in cui la crisi da taglio avviene per scorrimento.

A causa della pretensione σpv dei nastri verticali di area As,vert e della pretensione σph dei

nastri orizzontali di area As,orizz, si ha un incremento della tensione verticale σV ed

orizzontale σO da mettere in conto nel calcolo della resistenza a taglio del pannello. Tali

incrementi di tensione sono pari a:

= ∙ ,

= ∙ ,

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σv è parallela all’asse dell’elemento (verticale) e si somma a σ0 dovuta ad N.

I nastri orizzontali invece costituiscono a tutti gli effetti una armatura aggiuntiva e dunque possono essere tenuti in conto come prevedono le NTC2008 nel caso di taglio-scorrimento.

Il taglio resistente per fessurazione diagonale nei maschi risulta quindi pari a: = ∙ 1,5 ∙ 1 +( + )

1,5 ∙ +

0.6 ∙ ∙ ,

occorre osservare che una rottura a scaletta a 45° comporta che nei pannelli alti non tutti i nastri orizzontali vengono interessati dalla lesione e, quindi, non tutti sono efficaci per contrastare gli scorrimenti. Per tale motivo nella formulazione sopra viene ridotta l’influenza dei nastri orizzontali mediante il fattore b:

b=1,5 se Heq/L >1,5 b=1 se Heq/L <1 b=Heq/L se 1<Heq/L>1,5

d=distanza tra il lembo compresso e il baricentro dell’armatura verticale più esterna

5.4.4. Pressoflessione fuori piano

In analogia con quanto indicato per la pressoflessione nel piano, si può calcolare la posizione dell’asse neutro con la formula:

=

∙ + , ∙

0,8(0,85 ∙ )

Il momento resistente per pressoflessione fuori piano risulta pertanto pari a: = (0,85 ∙ ) ∙ 0,8 ∙ ∙

2− 0,4 +

, ∙ ∙

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5.4.5. Tabelle delle verifiche

Di seguito si riportano le tabelle contenenti i valori delle grandezze caratteristiche che entrano in gioco nelle verifiche a taglio e a pressoflessione nel piano, e pressoflessione fuori piano per i maschi murari rinforzati con il sistema CAM.

Si tenga presente che si effettua sempre una pretensione dei nastri pari a fpret= 100 MPa mentre per il significato delle altre grandezze si rimanda a quanto detto ai due paragrafi precedenti. Nelle tabelle seguenti, per ogni elemento murario, si riportano i valori delle sollecitazioni di calcolo (Med, Ved, Ned) relativi alla condizioni peggiori dell’elemento preso in considerazione: cioè si prendono i valori a cui corrispondono i più bassi rapporti Fed/Fres da scegliersi tra quelli da riferirsi alle sezioni esaminate dell’elemento preso in considerazione. Le verifiche sono state effettuate confrontando, per gli elementi strutturali che risultavano in crisi, le sollecitazioni di calcolo fornite dall’analisi dinamica lineare (FC=1; γm=2 ; q=3,75) con le rispettive caratteristiche di resistenza dei pannelli rinforzati tramite CAM.

Come è possibile osservare dalle tabelle in cui è indicato il numero di nastri orizzontali e verticali ed il loro passo per ogni elemento strutturale, tali verifiche risultano tutte soddisfatte.

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99 Caratteristiche dei materiali

Muratura Sistema CAM - Nastri acciaio inox

Modulo elastico E 1620000 KN/m2 Modulo tangenziale G 540000 KN/m2 Peso specifico W 16 KN/m3 Spess.re: Tfs=1,0 mm ; larghezza: bf=19 mm fpretensione=100 N/m2 Resistenze medie fm 2850 KN/m2 t0 52,50 KN/m2 Fattore di confidenza :

FC=1 Resistenze di progetto Resistenze di progetto Coefficiente sicurezzza:

gm=2

fd=1425kN/m2 fyk=240 N/m2

t0= 26,25 KN/m2 fyd=228,57 N/m2

VERIFICA A PRESSOFLESSIONE NEL PIANO E TAGLIO CON ROTTURA PER FESSURAZIONE DIAGONALE

D.M. 14-01-08 (N.T.C.)

Nota: per i maschi già verificati a Pressioflessione senza la necessità dei nastri nelle caselle Med e Mres si riporta un trattino ( - )

dimensioni parete numero nastri

interasse nastri Maschio h (m) Lp (m) sp. : t (m) nastri verticali nv nastri orizz. Nh pfh (m) pfv (m) fmcd (N/mm2) Ned (kN) Ved (kN) Vres (kN) Med (kNm) Mres (kNm) 7 - pt 4,20 5,55 0,30 7 5 0,79 0,84 1,435 83,25 136,86 202,39 - - 15-pt 4,20 1,27 0,60 2 5 0,63 0,84 1,435 60,60 38,68 56,34 - - 17-pt 4,20 1,30 0,40 2 5 0,65 0,84 1,435 13,17 60,37 39,63 - - 18-pt 4,20 2,25 0,50 4 5 0,56 0,84 1,434 321,58 86,71 137,48 - - 20-pt 4,20 2,25 0,50 4 5 0,56 0,84 1,434 326,60 90,60 138,28 - - 22-pt 4,20 3,05 0,40 4 5 0,76 0,84 1,439 332,16 107,66 145,55 - - 28-pt 4,20 4,78 0,50 6 5 0,80 0,84 1,446 274,66 212,36 218,12 - - 31-pt 4,20 3,15 0,50 5 5 0,63 0,84 1,439 312,75 124,04 170,68 - - 40-pt 4,20 1,29 0,50 2 5 0,64 0,84 1,436 94,42 39,26 58,56 - - 45-pt 4,20 1,80 0,65 2 5 0,90 0,84 1,440 78,17 53,48 80,15 - - 47-pt 4,20 4,70 0,25 5 5 0,94 0,84 1,417 56,79 77,35 95,72 - - 51-pt 4,20 2,90 0,50 4 5 0,72 0,84 1,441 220,95 128,24 139,09 - - 73-pt 4,20 3,05 0,50 4 5 0,76 0,84 1,442 110,68 95,77 117,90 - - 79-pt 4,20 1,58 0,50 2 5 0,79 0,84 1,438 53,73 35,14 55,78 - - 85-pt 4,20 4,28 0,60 5 5 0,85 0,84 1,446 56,48 129,74 181,52 118,18 679,51

(18)

100 106-p1 4,00 3,06 0,50 5 5 0,61 0,80 1,442 86,27 72,00 120,62 - - 108-p1 4,00 5,55 0,60 12 5 0,46 0,80 1,432 517,76 372,49 396,02 - - 111-p1 4,00 2,20 0,55 4 5 0,55 0,80 1,436 32,77 65,77 82,02 38,47 189,67 113-p1 4,00 2,20 0,50 4 5 0,55 0,80 1,436 87,76 64,26 91,16 - - 119-p1 4,00 1,35 0,50 2 5 0,67 0,80 1,439 38,72 32,62 46,26 24,96 51,81 120-p1 4,00 1,20 0,50 2 5 0,60 0,80 1,436 98,59 22,23 56,98 - - 125-p1 4,00 1,35 0,50 2 5 0,67 0,80 1,439 37,34 33,52 45,85 24,56 51,08 126-p1 4,00 1,25 0,50 2 5 0,62 0,80 1,437 25,29 30,80 40,03 23,30 41,55 137-p1 4,00 1,35 0,55 2 5 0,67 0,80 1,439 39,15 33,15 49,43 25,84 53,46 141-p1 4,00 2,38 0,55 4 5 0,60 0,80 1,439 113,29 61,93 108,00 68,66 271,07 143-p1 4,00 1,35 0,55 2 5 0,67 0,80 1,439 40,11 32,14 49,72 15,58 53,98 145-p1 4,00 2,06 0,40 4 5 0,52 0,80 1,433 61,16 50,41 70,78 - - 146-p1 4,00 3,15 0,50 4 5 0,79 0,80 1,445 416,13 146,26 182,82 - - 150-p1 4,00 1,38 0,60 2 5 0,69 0,80 1,440 24,71 29,93 48,62 - - 152-p1 4,00 3,60 0,40 5 5 0,72 0,80 1,443 191,33 114,72 139.46 - - 156-p1 4,00 1,95 0,60 3 5 0,65 0,80 1,440 3,18 34,46 62,00 18,65 93,76 157-p1 4,00 2,09 0,60 3 5 0,70 0,80 1,442 10,00 16,27 67,97 16,83 105,41 158-p1 4,00 3,09 0,50 5 5 0,62 0,80 1,442 44,13 185,50 190,60 - - 160-p1 4,00 6,93 0,40 10 5 0,69 0,80 1,452 701,98 347,68 360,57 - - 162-p1 4,00 2,67 0,60 4 5 0,67 0,80 1,443 260,92 95,49 155,80 - - 163-p1 4,00 1,20 0,60 2 5 0,60 0,80 1,436 65,17 50,55 55,52 - - 166-p1 4,00 1,83 0,60 8 5 0,23 0,80 1,535 106,32 123,25 130,31 117,88 447,77 167-p1 4,00 2,12 0,60 9 5 0,24 0,80 1,532 41,22 126,54 133,89 68,34 563,06 169-p1 4,00 1,96 0,50 6 5 0,28 0,80 1,468 160,70 72,14 75,26 - - 170-p1 4,00 6,19 0,50 10 5 0,62 0,80 1,451 634,44 206,11 247,46 - - 171-p1 4,00 1,97 0,50 4 5 0,49 0,80 1,436 87,90 47,21 62,17 - - 176-p1 4,00 1,44 0,55 4 5 0,36 0,80 1,433 105,71 46,06 53,59 - - 184-p2 3,76 3,06 0,30 4 5 0,76 0,75 1,436 16,29 36,30 63,98 - - 185-p2 3,76 2,35 0,40 5 5 0,47 0,75 1,434 140,76 92,07 100,48 - - 190-p2 3,76 1,53 0,45 3 5 0,51 0,75 1,436 33,58 33,21 50,72 24,75 85,05 193-p2 3,76 4,70 0,30 5 5 0,94 0,75 1,438 117,37 109,57 121,95 - - 206-p2 3,76 4,70 0,40 5 5 0,90 0,75 1,440 33,16 50,97 122,34 - - 208-p2 3,76 1,36 0,30 2 5 0,68 0,75 1,436 4,00 10,64 23,80 6,30 27,71 214-p2 3,76 3,60 0,30 4 5 0,90 0,75 1,430 26,22 29,80 74,22 - - 216-p2 3,76 2,90 0,35 3 5 0,96 0,75 1,431 56,59 48,54 72,29 - -

(19)

101 217-p2 3,76 1,82 0,35 3 5 0,60 0,75 1,440 13,93 21,17 42,85 17,65 80,34 220-p2 3,76 5,37 0,30 6 5 0,89 0,75 1,430 56,39 117,94 127,59 163,76 743,19 224-p2 3,76 1,50 0,40 3 5 0,50 0,75 1,435 159,19 49,62 71,60 - - 225-p2 3,76 1,29 0,45 3 5 0,43 0,75 1,430 10,46 36,76 39,28 41,31 62,25 228-p2 3,76 2,84 0,50 3 5 0,94 0,75 1,443 80,61 76,77 97,70 - - 229-p2 3,76 1,72 0,50 2 5 0,86 0,75 1,443 10,73 41,26 45,00 21,00 44,69 230-p2 3,76 2,54 0,50 3 5 0,84 0,75 1,431 7,11 30,25 46,26 15,50 101,55 234-p2 3,76 4,64 0,30 4 5 0,92 0,75 1,427 49,18 47,25 104.43 - -

VERIFICA A PRESSOFLESSIONE FUORI PIANO D.M. 14-01-08 (N.T.C.)

dimensioni parete numero nastri

interasse nastri Maschio h (m) Lp (m) sp. : t (m) nastri verticali nv nastri orizz. Nh pfh (m) pfv (m) fmcd (N/mm2) Ned (kN) Ved (kN) Vres (kN) Med (kNm) Mres (kNm) 164-p1 4,00 0,68 0,40 2 5 0,34 0,80 1,429 5,00 - - 1,49 13.94 179-p2 3,76 0,72 0,30 2 5 0,36 0,75 1,430 6,50 - - 1,33 10,42 209-p2 3,76 0,99 0,30 2 5 0,50 0,75 1,433 12,28 - - 1,84 11,36 218-p2 3,76 1,21 0,45 2 5 0,60 0,75 1,440 10,26 - - 3,37 17,26 220-p2 3,76 5,37 0,30 6 5 0,90 0,75 1,430 4,85 - - 9,98 86,81 225-P2 3,76 1,28 0,45 2 5 0,64 0,75 1,441 7,55 - - 7,55 16,76

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