(Legge n°84/1994 – Riordino della legislazione in materia portuale).

Introduzione

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Introduzione

In data 04/10/1999 il Comune di Rossano Calabro, con delibera comunale n°333, ha affidato l’incarico di redigere la progettazione di un’infrastruttura portuale, a destinazione turistica e peschereccia, in località Torre Pinta, situata nell’area orientale del comprensorio comunale. Le opere da realizzare sono inserite nel programma di investimenti previsti nell’ambito del Patto Territoriale Agritur Jonio, redatto tra i comuni di Rossano, Corigliano e Cassano. Il porto turistico di Rossano apparterrebbe, ad opera completata, alla Categoria II - Classe III, secondo la classificazione attuale dei porti

(Legge n°84/1994 – Riordino della legislazione in materia portuale).

Ho deciso di rendere oggetto di tesi un argomento che sento vicino per un duplice motivo. Da una parte ho avuto, per la prima volta, l’occasione di confrontarmi con le istituzioni della mia provincia, nella ricerca del materiale utile alla progettazione (comuni, capitanerie di porto della zona, nonché aziende ed enti preposti agli studi dei fondali e della dinamica litoranea). Con questa ricerca, inoltre, ho avuto la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti nel corso degli studi, in particolar modo quelli relativi all’indirizzo del mio Corso di Laurea.

Lo studio è stato diviso in due parti:

• la prima, preliminare, in cui ho proceduto, nell’ordine, ad individuare il sito, effettuare lo studio meteo marino al fine di conoscere il comportamento e le caratteristiche delle onde in arrivo sul litorale in oggetto, redigere i piani d’onda (necessari in fase progettuale), comprendere e valutare l’evoluzione della dinamica litoranea (ed ipotizzare uno scenario ad opera realizzata), valutare la domanda nautica in base alle risposte ottenute in altre opere portuali nelle vicinanze di Rossano (e di conseguenza dimensionare gli attracchi in funzione della flotta tipo);

• una seconda fase prettamente progettuale, in cui sono state dimensionate e verificate (in base alla legislazione vigente e, talvolta, in base a regole di buona pratica costruttiva) tutte le opere presenti nell’infrastruttura portuale: dai moli, che proteggono lo spazio interno, costituiti da una scogliera (su cui poggia il muro paraonde) e da una mantellata in massi artificiali che la proteggono

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Porti, o specifiche aree portuali, di rilevanza economica regionale e interregionale.

Introduzione

9 dall’energia delle mareggiate, ai pontili (la cui scelta è ricaduta su quelli galleggianti al fine di rendere più flessibile l’utilizzo degli spazi interni), fino ai banchinamenti (tutti attraccabili e non riflettenti per non amplificare le onde di piccola lunghezza che si propagano all’interno dell’area portuale).

Se da una parte ho potuto constatare l’efficacia delle opere realizzate nell’ambito del project financing, dall’altra ho capito quanto cautamente occorra procedere nelle decisioni riguardanti tali progettazioni. E’ risaputo, infatti, che molte realtà comunali aspirano ad avere una propria struttura portuale turistica, pensando di ottenere benefici economici e sviluppo per la popolazione. Questi, però, non prescindono da alcuni fattori, molti dei quali spesso non verificati. Non di rado, e soprattutto nell’ambito della dinamica litoranea, si assiste ad affannose corse mirate al ripristino di un equilibrio turbato a causa dell’innesto sul territorio di uno sbarramento quale può essere una struttura portuale, realizzata senza tenere conto dell’interruzione risentita dal materiale solido in movimento lungo la costa. Spesso, inoltre, si realizzano dei porti turistici azzardando delle ipotesi, poi disattese, sul numero di diportisti interessati all’acquisto o all’affitto prolungato dei posti barca.

In definitiva, la costruzione di un porto turistico avrà inevitabilmente un impatto sul territorio che potrà, tuttavia, risultare migliorativo a patto che si presti molta attenzione alla sua localizzazione ed a tutto lo studio di progettazione, al fine di aumentare le attrattive del sito.

E’ in quest’ottica che ho cercato di realizzare la progettazione oggetto della

presente tesi. Infine, ho voluto, in fase di presentazione del progetto, abbinare alle

tavole tecniche, altre di natura architettonica, realizzate a partire da una struttura

tridimensionale gestita in ambiente Cad ed implementata su un programma di

renderizzazione grafica (Artlantis).