I
Conclusioni
L’obiettivo di questa tesi è stato realizzare un nuovo sensore ed un dispositivo indossabile che fosse in grado di acquisire e monitorare l’attività cardiaca.
Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, il tentativo di realizzare un nuovo sensore non ha avuto l’epilogo desiderato. Infatti, l’alta sensibilità del trasduttore, non ha permesso l’acquisizione corretta dei segnali in esame. L’orientarci verso una diversa tipologia di trasduttore a polimeri piezoelettrici ci ha permesso comunque di poter acquisire e monitorare l’attività cardiaca tramite l’utilizzo del dispositivo realizzato ed, al tempo stesso, vista la conformazione del trasduttore, di poter indagare anche l’attività respiratoria.
Il funzionamento con un unico trasduttore, di dimensioni ridotte, che possa essere facilmente applicato sui tessuti, costituisce, insieme alla capacità di distinguere i suoni cardiaci ed alle ridotte dimensioni del dispositivo stesso, uno dei punti chiave del progetto. Infatti, ad oggi, i dispositivi in commercio, utilizzano numerosi sensori di natura diversa per il monitoraggio dei parametri vitali; inoltre nessuno di questi sistemi è in grado di monitorare i toni cardiaci se non gli stetoscopi elettronici che, tuttavia, pur utilizzando un unico sensore, non sono in grado di rilevare altre variabili fisiologiche quali l’atto respiratorio.
La possibilità di ottenere informazioni sui toni cardiaci nonché sull’ atto respiratorio e sul battito cardiaco da pazienti sani e non, senza che ci sia la necessità di rivolgersi quotidianamente a strutture specializzate come gli ospedali, rendono tale dispositivo un valido complemento ad altri sistemi di screening come l’ECG, la cui elaborazione congiunta dei dati costituirebbe un valido supporto per una valutazione più precisa e rapida di molte patologie.
II
Tra gli sviluppi futuri è prevista l’implementazione di un algoritmo per l’elaborazione dei dati direttamente sul microcontrollore, in modo tale che l’interfaccia grafica del personal computer si renda necessaria solo per la visualizzazione delle forme d’onda e dei dati analizzati.
Inoltre una collocazione del piezo cable direttamente su di una maglia elastica garantirebbe una collocazione standard del sensore stesso; infatti, durante l’analisi dei toni cardiaci, si è potuto constatare come il posizionamento del sensore influisca sull’acquisizione e successiva analisi dei dati, in quanto le intensità dei singoli rumori sono direttamente proporzionali nonché dipendenti dai punti di auscultazione.
Per quanto riguarda, invece, un possibile sviluppo nell’interpretazione dei dati, si potrebbe pensare di riuscire a ricavare informazioni neuropatologiche capaci di interpretare il comportamento vagale di una persona, in quanto questo è legato all’aritmia sinusale o respiratoria. L'aritmia sinusale non è altro che un difetto del
ritmo del cuore dovuto a problemi di automatismo o di conduzione. Può essere legata al respiro, di fatto si ha un aumento della frequenza cardiaca in ispirazione (riflesso di Bainbridge per aumentato ritorno venoso) ed un rallentamento in espirazione (effetto vagale). Quindi i dati acquisiti potrebbero essere utilizzati nell’ambito della neuroscienza come strumento di monitoraggio del comportamento vagale di un individuo, andando a verificare una variazione dell'intervallo R-R del complesso QRS che invece rimane invariato.
Durante la realizzazione di tale dispositivo, per la scelta dei componenti utilizzati, si è adottato, dove possibile, la soluzione più economica.
Il dispositivo nel suo complesso risulta soddisfare le specifiche individuate in fase di progettazione, quali low-power, low cost, comfort per il paziente e real-time; tali risultati sono un incentivo a proseguire lo studio verso la risoluzione delle problematiche qui esposte.