Capitolo 2
MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA
2.1 Vincoli costruttivi
La struttura in esame presenta numerosi vincoli costruttivi, che guidano il progettista verso soluzioni di già provata efficienza, lasciando poco spazio a nuove soluzioni. Se si analizza la struttura si evince immediatamente che le sue dimensioni sono in stretta relazione con gli elementi che è tenuta a sostenere.
Tali elementi sono:
¾ Pannelli per la trasmissione UHF;
¾ Pannelli per la trasmissione VHF;
¾ Pannelli per la trasmissione MF.
In misura minore la torre antenna è influenzata anche dalla presenza:
¾ Delle parabole;
¾ Del traliccio porta cavi;
¾ Delle scale di accesso alla struttura.
La torre antenna presenta antenne onmidirezionali per la trasmissione del
segnale UHF, VHF e MF, questo comporta la presenza di pannelli su tutti e
quattro i lati di cui si compone la struttura. Affinché il lobo di irradiazione
Capitolo 2 Modellazione della struttura
orizzontale sia il più possibile simile a un cerchio, in modo da avere su tutta la circonferenza la stessa qualità del segnale, bisogna che tali elementi stiano tra loro a distanze ben definite, funzione del tipo di pannello applicato e della frequenza del segnale che deve emettere. Esistono però dei piccoli margini nei quali il progettista può muoversi, dovuti al fatto che una maggiore dimensione della struttura di sostegno, può essere compensata da una riduzione delle dimensioni delle strutture di ancoraggio dei pannelli alla torre. La presenza delle parabole influenza la modellazione, perché porta il progettista ad effettuare incrementi di larghezza della sezione del traliccio al fine assicurarsi un miglior comportamento all’esercizio, cioè a parità di profili utilizzati minor deformabilità. Infine l’esistenza del traliccio porta cavi e delle scale interne di accesso alla struttura influenza la modellazione dei ripiani realizzati ai vari livelli della struttura, difatti affinché il traliccio porta cavi possa attraversare tali ripiani bisogna che questi presentino delle opportune aperture. Lo stesso problema si pone per le scale di accesso interno, in molti ripiani sono state create delle singolarità ( diversa distribuzione degli elementi al suo interno ), al fine di garantire gli spazzi necessari al passaggio della stessa. La figura 1 mostra la forma della struttura in esame, successivamente per ognuna delle parti di cui si compone verrà effettuata una breve analisi.
2.2 Torrino finale
La forma di tale elemento è condizionata da due fattori contrastanti, il primo
dalla presenza dei pannelli UHF, che devono avere una certa distanza relativa
fra di loro, al fine di garantire un diagramma di irradiazione il più possibile
simile ad un cerchio (fig.2). Il secondo dalla necessità di garantire al suo interno
l’inserimento di una scala a pioli senza guardiacorpo, per permettere ad un
tecnico di raggiungere i pannelli posti ai vari livelli al fine di effettuere
operazioni di manutenzione o sostituzione (fig.3). L’accesso ai pannelli è
comunque consentito anche dall’esterno, questo perché su tali elementi, si può
arrampicarsi. Difatti anche se dall’esterno si presentano privi di appigli, essi
hanno la possibilità di aprire a libro il rivestimento esterno tramite due cerniere
fornendo al loro interno appositi agganci (fig.4). Resta però più sicura l’accesso
5°
3°
6°
Secondo angolo di rastremazione Primo angolo di rastremazione
Torrino finale
Tronco iniziale rastemato Terzo ampliamento Tronco per sostegno pannelli MF
Secondo ampliamento Tronco per sostegno pannelli VHF
Primo ampliamento
Terzo angolo di rastremazione Traliccio porta cavi
Capitolo 2 Modellazione della struttura
per via interna. La dimensione media di un pannello per trasmissione UHF è di 50 cm, considerando un incremento per lato di 10 cm si arriva ad avere una sezione di base 60x60 cm, che considerando lo spessore degli elementi costituenti la struttura, la presenza dei cavi di trasmissione e degli ancoraggi dei pannelli rende piuttosto difficoltoso ma non impossibile l’accesso per via interna. Ulteriore aspetto da considerare è che essi sono realizzati a piè d’opera e presentano a differenza di tutto il resto della struttura collegamenti saldati invece che bullonati (fig.4). Dovuti al fatto che tali saldature possono essere eseguite in ambienti protetti e che le stesse garantiscono migliori comportamenti al fine di ridurre le deformazioni della struttura, considerando le ridotte dimensioni della sezione.
Fig. 2 - Diagramma di irradiazione orizzontale per antenna UHF.
Fig. 3 - Schema di applicazione della antenne UHF nella torre antenna in
esame, con presenza di scala di accesso interna.
Fig. 4 - Struttura del torrino finale con pannelli UHF aperti.
Secondo quanto precedentemente detto la sezione da conferire la torrino risulta di dimensioni fissate.
2.3 Tronco per sostegno pannelli VHF e MF
Per entrambi valgono le considerazioni precedentemente fatte, cioè la necessità di garantire il rispetto delle distanze relative fra i pannelli al fine di ottenere un diagramma di irradiazione il più possibile simile ad un cerchio per garantire un miglior funzionamento dell’antenna omnidirezionale (fig. 5 e 6) . Il rispetto di tali limitazioni non porta come nel caso precedente ad avere sezioni di base del traliccio di piccole dimensioni, e questo garantisce l’inserimento all’interno dei tronchi considerati della scala di accesso. Il lato di base della sezione del tronco cui sono applicati i pannelli VHF è di 116 cm (fig.7), invece per quello relativo al tronco cui applico i pannelli MF vale 190 cm (fig.8).
Fig. 5 - Diagramma di irradiazione orizzontale per antenna VHF.
Capitolo 2 Modellazione della struttura
Fig. 6 - Diagramma di irradiazione orizzontale per antenna MF.
Fig. 7 - Schema della sezione di base della torre antenna in esame in presenza dei pannelli VHF, con vista della scala interna con guardiacorpo.
Fig. 8 - Schema della sezione di base della torre antenna in esame in presenza dei pannelli MF, con vista della scala interna con guardiacorpo.
L’accesso ai pannelli anche in questo caso viene garantito pure dall’esterno, ma
in modo più semplice rispetto al caso dei pannelli UHF, difatti la forma degli
elementi radianti e la loro sezione costituiscono un valido appiglio.
2.4 Note relative all’applicazione dei pannelli UHF, VHF e MF
Il segnale si trasmette secondo l’angolo di irradiazione del pannello, questo può far credere, che, essendo tutti i pannelli UHF, VHF e MF, posti su superfici verticali, più di metà del segnale vada all’infinito senza irradiare alcuna superficie con inutile spreco di potenza. Ciò non accade, perché grazie alla curvatura elettrica del dipolo, si riesce a inclinare il fascio di irradiazione impedendo che questo vada sprecato. Tale scelta è stata in passato molto seguita, per il fatto che realizzare strutture di sostegno per pannelli inclinati risulta più difficoltoso ed ingombrante ( quindi con un maggior carico vento ) rispetto a quelle per pannelli verticali.
2.5 Ampliamenti
Il primo ed il secondo ampliamento come si evince dalla figura 1, servono necessariamente per permettere il raccordo tra i vari tratti del traliccio di sezione vincolata e costante per le motivazioni precedentemente illustrate. Il terzo ampliamento ha invece lo scopo di determinare un aumento della sezione di base in un breve tratto, al fine di garantire un supporto meno deformabile alle parabole successivamente applicatevi. Tutti e tre gli ampliamenti, sono stati realizzati, in modo da collegare, senza bruschi cambiamenti di sezione, i vari tronchi del traliccio, assicurando quindi un buona distribuzione degli sforzi tra i vari elementi.
2.6 Tronco rastremato iniziale
La rastremazione effettuata ha lo scopo di conferire alla struttura un graduale
aumento di sezione di base per meglio rispondere all’incremento si
sollecitazione, crescente scendendo verso terra. Inoltre diminuisce anche il
valore delle deformazioni in gioco, parametro fondamentale per garantire un
buon funzionamento agli elementi radianti, sia pannelli che parabole. Il primo
angolo di rastremazione è di 3°, poi di 4.5° ed infine di 6°, tali valori sono stati
utilizzati perché, determinano un graduale incremento di carico, assieme ad un
incremento di sezione di base, che porta ad assegnare lo stesso tipo di profilo sui
montanti, lungo tutto lo sviluppo del tratto considerato. Tutto ciò è il frutto di
numerose esperienze dovute ad torri antenne precedentemente realizzate.
Capitolo 2 Modellazione della struttura
Fig. 9 - Schema 3D del traliccio porta cavi all’interno della torre antenna.
2.7 Traliccio porta cavi
La sezione di tale traliccio è standardizzata, è di base quadrata e di lato 100 cm, lo scopo di tale elemento è di fare giungere a terra le linee di trasmissione dei vari elementi radianti, evitando che questi scendano lungo i montanti della struttura principale. Inoltre deve permettere l’inserimento al suo interno di una scala a pioli senza guardiacorpo ma apposito dispositivo anticatuta, perché l’assenza del guardiacorpo facilita le eventuali riparazioni e sostituzioni dei cavi di trasmissione (fig.9). Questo comporta come precedentemente detto dei vincoli sui ripiani della torre che devono garantire uno spazio sufficiente al suo passaggio.
2.8 Scale di accesso interne
Il compito di tale scale è permettere di raggiungere qualsiasi punto della struttura in esame, in sicurezza grazie all’utilizzo del guardiacorpo. Soltanto all’interno del torrino finale tale protezione non è più necessaria, visto che il torrino stesso costituisce un’efficace guardiacorpo. La presenza di tale elemento ha condizionato la realizzazione dei vari ripiani, generando in essi delle singolarità atte a garantire lo spazio necessario al suo passaggio. La figura 10 mostra lo sviluppo della scala per tutta l’altezza della scala.
2.9 Ripiani calpestabili
Questi ripiani hanno lo scopo di fornire un adeguato ritegno torsionale alla torre antenna, la loro distribuzione è stata condizionata da due fattori, il primo relativo alla realizzazione di tali elementi nelle zone di applicazione delle parabole per renderne più semplice l’installazione, la manutenzione e l’eventuale sostituzione. Il secondo per creare opportuni ripiani di riposo affinché gli eventuali tecnici presenti sull’antenna possano fermarsi per riprendere fiato, durante le fasi di salita e discesa ( almeno uno ogni 10 metri ) . Inoltre funge anche come punto in cui avviene lo sfalsamento delle rampe, in modo che se un operatore scivola su un gradino, arresta la caduta su di essi la propria caduta, senza farlo ai piedi della torre (fig.11).
Capitolo 2 Modellazione della struttura
Fig. 10 - Schema 3D della distribuzione delle scale: all’interno della torre in
blu e all’interno del traliccio porta cavi in rosso.
Fig. 11 - Disegno di tutti i ripiani con indicate le superfici calpestabili.
2.10 Vincoli normativi
Anch’essi sono presenti sulla struttura e sono dettati dalla CNR 10011-97, come ad esempio lo spessore relativo dei profili da collegare.
2.11 Richiami sui vincoli relativi alle quote
Precedentemente sono stati indicati i vincoli costruttivi relativi alla sezione della struttura poste ai vari livelli della torre antenna. Adesso anche se già illustrato nel capitolo 1, si vuole ricordare che la lunghezza dei tratti di cui si costituisce la struttura indicati nella figura 1 sono funzione del numero, tipo e distanza
Primo ripiano, con ballatoio Secondo ripiano, con ballatoio Terzo ripiano, con ballatoio Quarto ripiano, con ballatoio Quinto ripiano, con ballatoio Sesto ripiano, con ballatoio
Settimo ripiano
Ottavo ripiano, con ballatoio Nono ripiano
Decimo ripiano, con ballatoio Undicesimo ripiano Dodicesimo ripiano Ripiano 12.1, con ballatoio Ripiano 12.2, con ballatoio Tredicesimo ripiano, con ballatoio Quattordicesimo ripiano
Ripiano 14.1
Ripiano 14.2, scalino pieghevole Ripiano 14.3
Quindicesimo ripiano, scalino pighevole Valido dal Quindicesimo al
diciassettesimo ripiano, con al ripiano 16.5, scalino pieghevole