Taglio della coda e materiali manipolabili
Sara Barbieri
La direttiva 2008/120/CE prevede che
i suini abbiano sempre a disposizione del materiale che possa essere utilizzato per attività di esplorazione e manipolazione
prima di ricorrere al taglio della coda, si intervenga sulle condizioni ambientali e sulla gestione dell’allevamento
Indicazioni dell’Unione Europea
La direttiva non definisce cosa si debba fare per eliminare il taglio della coda e quali soluzioni si debbano utilizzare per i materiali d’arricchimento.
La pratica del taglio della coda è ancora molto utilizzata per prevenire il fenomeno della morsicatura della coda.
Marzo 2016
25 anni di norme sul benessere dei suini
v Raccomandazione (UE) 2016/336 della Commissione dell’8 marzo 2016 relativa all’applicazione della direttiva
2008/120/CE del Consiglio che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini in relazione alle misure intese a ridurre la necessità del mozzamento della coda
v Staff working document SWD(2016)49 finale
Indicazioni dell’Unione Europea
Indicazioni dell’Unione Europea
Implicazioni della morsicatura della coda
I suini con lesioni da morsicatura alla coda rappresentano un problema per la filiera, a causa del
ü danno economico
£ 3,5 milioni di danno (UK, 1999)
€ 8 milioni di danno (NL, 2013)
≈0,5% di carcasse deprezzate (UK, 2005)
ü danno di immagine per il ridotto benessere dolore e aumentato rischio di infezione, frustrazione.
Morsicatura della coda: eziologia multifattoriale
Il fattore che agisce da evento scatenante non è necessariamente quello che rappresenta il più grande rischio individuale.
Richieste della Raccomandazione 2016/336
La Raccomandazione prevede che ciascuno Stato dell’Unione Europea, in base alle conoscenze scientifiche attuali, provveda affinché gli allevatori effettuino una valutazione del rischio di incidenza della morsicatura della coda, utilizzando indicatori basati e non basati sugli animali.
In base ai risultati di questa valutazione dovrebbero essere prese in considerazione opportune modifiche nella gestione degli allevamenti.
a) i materiali di arricchimento forniti, b) la pulizia,
c) il comfort termico e la qualità dell’aria, d) lo stato di salute,
e) la competizione per l’alimento e lo spazio, f) l’alimentazione.
Deve considerare i fattori che aumentano la probabilità di insorgenza:
Richieste della Raccomandazione 2016/336
Paragrafo 4 della Raccomandazione:
o commestibili, in modo che i suini possano mangiarli e annusarli, preferibilmente con benefici nutrizionali,
o masticabili, in modo che i suini possano morderli,
o esplorabili, in modo che i suini possano esplorarli con il grugno,
o manipolabili, in modo che i suini possano modificarne la posizione, l’aspetto o la struttura,
Idoneità dei materiali di arricchimento
Paragrafo 5 della Raccomandazione:
o di interesse sostenibile, dovrebbero cioè incoraggiare il comportamento esplorativo dei suini ed essere regolarmente sostituiti e aggiunti,
o accessibili per la manipolazione orale, o forniti in quantità sufficiente,
o puliti e igienici.
Idoneità dei materiali di arricchimento
In relazione alle loro caratteristiche, i materiali di arricchimento vengono classificati in:
u ottimali, possono essere utilizzati da soli
u subottimali, devono essere utilizzati in combinazione per fornire agli animali stimoli complementari
u di interesse marginale, devono essere integrati con materiali ottimali o subottimali
Idoneità dei materiali di arricchimento
Idoneità dei materiali di arricchimento
Materiale Presentazione Classe Integrazione
Paglia Lettiera Ottimale Nessuna
Trucioli di legno Lettiera Subottimale Materiale commestibile e manipolabile Carta in strisce Lettiera (parziale) Subottimale Materiale commestibile
Paglia, fieno Rastrelliera o dispenser Subottimale Materiale esplorabile e manipolabile Legno morbido Oggetto Subottimale Materiale commestibile ed esplorabile Corda naturale Oggetto Subottimale Materiale commestibile ed esplorabile Catena metallica Oggetto Marginale Materiali ottimali o subottimali
Indicatori per la valutazione del rischio
① Definire i “criteri” o fattori di rischio
② Valutare l’effetto sul benessere dei suini attraverso:
• indicatori basati sugli animali (es. presenza di code morsicate, lesioni cutanee, comportamenti anomali)
• indicatori non basati sugli animali (es. frequenza del
rinnovo, l'accessibilità, quantità e pulizia dei materiali di arricchimento forniti)
Controllo dei fattori di rischio
Verifica delle misure gestionali:
ü Presenza di morsicature
ü Materiali di arricchimento forniti ü Pulizia
ü Comfort termico e qualità dell’aria ü Stato di salute
ü Competizione ü Alimentazione
Indicatori non basati sugli animali Indicatori basati sugli animali
• Materiali imbrattati di escrementi
• Sporcizia nel recinto
• Aumento del comportamento compulsivo di costruzione del nido
• Aumento delle malattie
• Aumento della sporcizia degli animali
Valutazione del benessere dei suini
Indicatori non basati sugli animali Indicatori basati sugli animali
• Interesse sostenibile
Il materiale è rinnovato con sufficiente frequenza?
• Accesso
Il materiale è facilmente accessibile ai suini?
• Quantità sufficiente
Tutti i suini possono utilizzare contemporaneamente una quantità sufficiente di materiali?
• Pulizia
Il materiale è imbrattato da escrementi?
• Comportamenti anomali:
- i suini non utilizzano spesso i materiali forniti nel tempo - i suini mordono elementi diversi dai materiali forniti (barre, code/orecchie di altri suini, ecc.)
- i suini grufolano e manipolano i loro escrementi - i suini competono o lottano per l’uso dei materiali
- le scrofe manifestano un comportamento compulsivo di costruzione del nido
• Presenza di code morsicate
• Presenza di gravi lesioni cutanee