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LA GESTIONE DEL RISCHIO IN RADIOLOGIA

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Academic year: 2022

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LA GESTIONE DEL RISCHIO IN RADIOLOGIA

Dr. Antonio Ginevra*

Tutti i Dipartimenti di Radiologia aspirano ad una elevata qualità di prestazioni, riducendo al minimo il rischio per il paziente.

Purtroppo non sempre si raggiungono questi scopi ed errori imprevisti avvengono anche nelle migliori organizzazioni.

Per questo motivo è importante che i Dipartimenti di Radiologia continuamente migliorino le proprie aree potenziali, di debolezza e cerchino di ridurre il più possibile le fonti di errore.

Tutto ciò richiede un lavoro attivo nella gestione del rischio.

La chiave per la gestione del rischio è prestare massima attenzione nel valutare tutte le azioni con trasparenza e cercare di rimediare ad errori evidenti e modificare un esercizio lavorativo, dove inappropriato.

La valenza degli errori è considerevole sia per i Radiologi che per i Pazienti in Italia ed in tutta l'Europa.

E' perciò nell'interesse del Radiologo ed in quello dei Pazienti cercare di ridurre il rischio in modo tale da potere riconoscere che l'assistenza medica è spesso un equilibrio fra rischio e beneficio.

Se Radiologi e Pazienti sono totalmente consapevoli di questi rischi, le aspettative che ne risultano saranno realistiche.

E' riconosciuto che l'errore può riguardare anche il Paziente ricoverato nel miglior ospedale e dipartimento caratterizzati dai più alti livelli di assistenza e

* Direttore Dipartimento di Radiologia Medica Diagnostica ed Interventistica Ausl di Rimini. Vice Presidente SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), Rimini

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l'esercizio della medicina è spesso un processo di equilibrio tra il rischio e la

efficacia di procedure terapeutiche o diagnostiche.

Il processo di gestione del rischio coinvolge tutti coloro che sono responsabili della diffusione dell'assistenza della salute; non solo i clinici che si preoccupano del paziente, ma anche i manager dell'assistenza della salute stessa. Questi hanno in particolare la responsabilità di provvedere ai servizi necessari, allo staff, all'allestimento ed al supporto finanziario per permettere di lavorare negli standard che sono considerati soddisfacenti e che mantengono il rischio di errore per il paziente al minimo.

Nel caso particolare dei Dipartimenti Radiologici in cui la qualità delle attrezzature ed il numero dei professionisti componenti lo staff hanno un ruolo precipuo nell'accuratezza delle diagnosi o nel successo di una metodica guidata da immagini, il Radiologo non può avere la responsabilità degli errori conseguenti ai sottoinvestimenti del management e delle implicazioni derivate da risorse inadeguate.

Lo scopo principale perciò della gestione del rischio in radiologia è quello di ridurre ed eliminare il più possibile il danno per il paziente tramite:

1. identificazione e, dove possibile, riduzione o eliminazione delle complicazioni degli esami radiologici tramite la costituzione di protocolli appropriati

2. assicurare la massima accuratezza qualitativa nella esecuzione delle immagini

3. imparare dagli errori e monitorare importanti o critici incidenti 4. condividere conoscenze

5. investimenti appropriati in attrezzature e staff adeguatamente preparati.

La gestione del rischio aiuta la salvaguardia del paziente, del Radiologo e della organizzazione in cui il Radiologo lavora.

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L'obiettivo globale è il miglioramento nella qualità dell'assistenza del

paziente.

Tutti gli Istituti alla assistenza alla salute dovrebbero lavorare per ridurre il pericolo cui è soggetto il paziente.

La gestione del rischio è responsabilità che riguarda tutti coloro che sono coinvolti nel reparto di radiologia, comprendere ed appropriarsi del processo è essenziale.

Fonti di Errore

Non c'è dubbio che l'accuratezza del sistema informatico e tecnologico radiologico è una componente chiave della totale assistenza al paziente in un Dipartimento di Radiologia.

L'elevata accuratezza del sistema tecnologico deve aderire agli standard della buona pratica con l'utilizzo di immagini clinicamente soddisfacenti.

Comunque in termini di gestione del rischio deve essere riconosciuto che una percentuale di errori nella interpretazione delle immagini da parte dei professionisti esperti è stato dimostrato in studi relativi.

Secondo dati di letteratura in uno studio comparativo di una radiografia di un trauma c'è un disaccordo significativo che varia tra il 5% e il 9%

Gli errori possono essere definiti come percettivi o cognitivi.

Gli errori percettivi avvengono quando le caratteristiche delle immagini, se bene registrate, non sono rilevate.

Un errore cognitivo si ha quando la caratteristica delle immagini se bene osservate, conducono a conclusioni errate: questo è il risultato di una logica diagnostica imperfetta.

Gli errori inoltre possono essere classificati come falsi positivi o falsi

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Un caso può essere definito falso positivo nell'interpretare un segno come

patologico che di fatto è normale.

Un falso negativo è dato da una patologia presente ma che non viene rilevata o anche da una lesione, non presente nella radiografia a causa della inadeguatezza dell'esame.

Gli errori falsi negativi sono cinque volte più comuni di quelli falsi positivi.

Similmente gli errori percettivi sono quattro volte più frequenti di quelli cognitivi.

E' stato inoltre dimostrato che molte lesioni sono notate a posteriori.

Le cause di errori falso positivo e di errori cognitivi sono ricollegabili alla carenza di preparazione del professionista piuttosto che a fattori esterni.

Le lesioni false positive sono in particolare una potenziale fonte di errore in pediatria.

Ci sono molti fattori che possono condurre ad errori falsi positivi o falsi negativi, tra questi sono inclusi i seguenti:

· la scarsa qualità dell'esame

bisogna assicurarsi che lo staff radiologico sia appropriatamente istruito per riconoscere gli standard nazionali ed europei e che sia adeguatamente impegnato per far sì che questi standard siano mantenuti. Se lo staff non è adeguatamente istruito oppure troppo impegnato, si realizzeranno con maggior probabilità esami di minor qualità.

I Radiologi non devono azzardare diagnosi di esame di bassa qualità.

Bisogna sforzarsi per evidenziare le cause della scarsa qualità degli esami stessi e migliorare dove è possibile.

· la consultazione inadeguata di indagini precedenti o perché perse o distrutte o perché i Radiologi sono troppo impegnati per ricercare

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immagini precedenti o per scarsa presenza di personale addetto alla

ricerca dei precedenti stessi.

· Le lesioni possono essere tralasciate per una ricerca mal diretta e secondariamente per una inaccurata e incompleta cartella clinica.

· Altra fonte di errore può essere anche una scarsa osservazione delle condizioni ergonometriche, vedi specie in quei dipartimenti muniti di PACS o con sale di refertazione non adeguate per quanto riguarda le indagini tipo mammografico.

· Altra fonte è costituita da distrazioni ed interruzioni ripetute che possono causare la perdita di concentrazione e condurre ad errori.

· Anche la fatica è stata citata come una fonte potenziale di esame falso negativo. L'effetto del super lavoro nella accuratezza radiologica e la implicazione potenziale medico-legale è stato rilevato.

La radiologia sta diventando sempre più complessa e il livello degli studi e delle tecniche sempre più esteso.

In certe aree sono richieste pratiche specializzate ed è importante che i radiologi non lavorino oltre le loro competenze. Definire campi di interesse speciale è un pre-requisito per molti Radiologi e in molti dipartimenti ogni radiologo può effettivamente esercitare un proprio interesse particolare.

In piccoli dipartimenti comunque e in strutture private di radiologi può essere richiesto di utilizzare un ampio spettro di procedure.

Perciò è importante che la gestione del rischio assicuri che i radiologi

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Ciò è chiaramente parte integrante del loro continuo sviluppo

professionale e ogni radiologo dovrebbe avere un programma di sviluppo collegato agli specifici requisiti richiesti dai loro incarichi clinici che svolgono e che probabilmente svolgeranno.

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