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229 4.2. Il progetto urbanistico. 4.2.1. Descrizione dell’area d’intervento.

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Academic year: 2021

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4.2. Il progetto urbanistico.

4.2.1. Descrizione dell’area d’intervento. 40

La zona urbana oggetto di studio di riqualificazione è interna a un perimetro definito dal canale Burlamacca, le uscite di via di Montramito e viale M. Tobino, i quartieri Italia e Largo Risorgimento, la ferrovia.

All’interno di quest’area il PRG vigente ha individuato le seguenti zone omogenee:

- D1 zona produttiva di completamento

occupata dalla vecchia industria Salov in corso di dismissione per il suo trasferimento nel comune di Massarosa.

- DP sottozona distributori di carburante

in essa è presente il distributore Q8, chiuso per problemi di sicurezza e utilizzato in modo improprio come parcheggio da parte dei residenti della zona.

- DN sottozona attrezzature commerciali e direzionali

caratterizzata dalla presenza del centro commerciale Pam e da un edificio su tre piani destinato ad attività direzionale.

- DR sottozona aree produttive e commerciali esistenti di ristrutturazione e recupero

Si considera estranea all’area d’intervento essendo caratterizzata da edifici a carattere commerciale svincolati dalla riorganizzazione urbana.

- VU verde di arredo urbano

in essa troviamo un grande spazio a verde caratterizzato da prato e pini disposti lungo il suo perimetro (forse nell’ottica di costituire barriera acustica e elementi frangisole per l’utilizzo della piazza), e un monumento ai caduti realizzato dall’arch. Belluomini.

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230 - VA verde attrezzato

Si tratta di un’area caratterizzata da degrado e inutilizzabile perché confinata in uno spazio attualmente poco accessibile

- P parcheggio pubblico

grande parcheggio antistante il centro commerciale Pam, utilizzato anche come spazio di sosta veicoli da coloro che sono diretti al centro della città; una piccola scalinata permette l’accesso al marciapiede del cavalcaferrovia, collegamento diretto con la “Vecchia Viareggio”.

- PP8 area oggetto di piano particolareggiato per il recupero del “lungo canale”.

Fanno parte di essa i terreni limitrofi il canale in parte occupati da due distributori di carburante e da un piccolo edificio militare.

Punto di partenza per la proposta di un nuovo progetto è l’individuazione dei problemi peculiari della zona. Essa infatti si presenta come centro nevralgico di accesso alla città, caratterizzato pertanto da un flusso continuo diurno e notturno di traffico veicolare che genera rallentamenti e situazioni pericolose; vi affluiscono:

- il viale M. Tobino, collegamento diretto con la variante Aurelia e con l’autostrada per Pisa, Lucca, Massa, e con i piccoli comuni dell’entroterra (Massarosa, Camaiore);

- la via di Montramito, liberata dal traffico derivante dalla via di Lucca rimane strada di penetrazione verso i quartieri residenziali del Varignano;

- la via Aurelia Sud, asse principale di penetrazione per il quartiere Varignano, per la nuova zona industriale nella frazione di Bicchio, per Torre Lago e parte integrante del sistema di circonvallazione per i flussi veicolari in arrivo dal Cavalcavia;

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- le strade di penetrazione ai quartieri residenziali Largo Risorgimento, Quartiere Italia, quartieri di Terminetto e Migliarina.

4.2.2. Gli obiettivi dello Studio di Riqualificazione.

Lo studio della viabilità attuale ha portato a una proposta di nuova viabilità che si pone i seguenti obiettivi: 1. un migliore deflusso stradale;

Attualmente la grande rotatoria impostata attorno all’area che dovrebbe essere destinata a verde urbano è caratterizzata dalla formazione di code ormai permanenti di veicoli; il carico veicolare del viale M. Tobino si riversa in corrispondenza di questa area, entra in conflitto con quello proveniente dalla via Aurelia Sud (e pertanto sia dalle direzioni Varignano-Bicchio-Torre del Lago, sia dal centro città) e con quello proveniente dalle strade di penetrazione ai quartieri Terminetto e Migliarina. A complicare questo stato di per sé caotico e pericoloso interviene uno spartitraffico che segna due corsie di eguale senso; questo infatti rende difficoltosa la variazione di direzione per coloro che invece di affluire verso il Cavalcavia vogliono penetrare all’interno dei suddetti quartieri residenziali, oppure accedere al centro commerciale Pam. Per risolvere il problema è necessario individuare un collegamento diretto fra il viale Mario Tobino e il Cavalcavia, che permetta allo stesso tempo un’agevole penetrazione alle zone di residenza.

2. il recupero dello spazio a verde urbano;

L’area destinata a verde urbano (al centro di questa zona impregnata dal traffico veicolare) risulta attualmente inutilizzabile per gli elevati tassi di inquinamento atmosferico, dovuto alle emissioni gassose dei veicoli, e acustico dovuto agli elevati carichi di traffico. L’intero spazio a verde risulta per gli stessi motivi inaccessibile

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232 Foto del flusso veicolare proveniente dal viale M.Tobino e da via della

Circonvallazione,

in corrispondenza dell’accesso su via della Gronda.

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L’individuazione di piste ciclabili e percorsi pedonali su metà perimetro di esso può permettere il suo utilizzo proprio di oasi di verde, di punto di sosta, di gioco, di refrigerio per i residenti e allo stesso tempo di separazione dal flusso veicolare e di barriera acustica. Inoltre, la localizzazione di percorsi “puliti” in quest’area risulta in accordo con il progetto comunale di costruzione di un sottopasso, inizialmente solo ciclabile e pedonale, in corrispondenza della ferrovia che permetterà di creare un collegamento ecologico fra la periferia, il centro della città e il mare.

3. la riduzione del traffico;

Poiché risulta utopico lo spostamento del traffico verso altre zone di Viareggio è necessario trovare un’organizzazione funzionale che permetta di ridurre la densità oraria di traffico sulla stessa arteria. Per risolvere i problemi di accessibilità alla città e di deflusso da essa (soprattutto in corrispondenza dei giorni di maggiore affluenza turistica quali i giorni festivi, le settimane di carnevale e i mesi estivi) il Comune di Viareggio ha incaricato l’architetto Massa di progettare una nuova via di accesso-fuga dalla città. È in costruzione una nuova rampa di collegamento fra la zona industriale Varignano-Bicchio e la variante Aurelia; per evitare che anch’essa si riversi sulla via Aurelia, che attraversi il quartiere Varignano e che vada ad incrementare il carico veicolare del Cavalcavia, il progetto prevede la costruzione di un nuovo cavalcaferrovia che termini in corrispondenza della stazione scalo e del vecchio mercato ortofrutticolo. Questo dovrà pertanto rappresentare un collegamento diretto fra la Darsena e la variante Aurelia, sgravando le strade di penetrazione ai quartieri residenziali dal traffico improprio che attualmente sono costrette a sostenere. L’intero intervento permette il progetto di una

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234 Sopra, una foto dello spazio a

verde urbano.

A fianco, una foto dell’accesso al Cavalcavia.

Sotto, una foto di via di Pietrasanta.

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tangenzialmente al quartiere Varignano, corra lungo la ferrovia, si congiunga all’attuale via Pisana, attraversi il canale Burlamacca, prosegua sotto il vecchio Cavalcavia e termini in corrispondenza del centro commerciale Pam, dove si ferma la via di Pietrasanta. La nuova strada provocherà la riduzione che carichi veicolari sul viale M. Tobino e sulla via Aurelia Sud e libererà dalla mobilità non residenziale le strade di penetrazione ai quartieri. 4. l’incremento degli spazi a parcheggio.

Il problema dei parcheggi nel comune di Viareggio è un argomento costantemente all’ordine del giorno. L’elevata densità di popolazione che caratterizza la città e la mancanza di organizzazione del territorio dal punto di vista della mobilità (dovuta in parte alla struttura urbana vincolata alla vecchia maglia ortogonale non più soddisfacente e in parte a una sua crescita imprevista e non pianificata) ha generato problemi di parcheggio non indifferenti sia per i residenti che per i visitatori. Occorre pertanto, innanzitutto individuare le aree “morte” da poter sfruttare a parcheggio come la zona VA di PRG a fianco del Cavalcavia (potrà essere utilizzata come area di sosta veicoli a seguito della costruzione della nuova strada, prolungamento della via Pisana); quindi organizzare il traffico veicolare in modo da recuperare la massima estensione di superficie da destinare a parcheggio; per finire, dotare le strade di distribuzione alle residenze dei parcheggi necessari ad esse, in funzione del numero di abitanti previsto.

Riferimenti

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