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ALLEGATO BSchededi progetto: spazi di mobilità pedonalee requisiti per l’eliminazione delle barriere architettoniche

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Academic year: 2021

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ALLEGATO B

Schede di progetto: spazi di mobilità pedonale e requisiti per l’eliminazione

delle barriere architettoniche

SPAZI PER LA MOBILITÀ PEDONALE

CLASSI DI

ESIGENZA SOTTOCLASSI REQUISITI

Sicurezza Sfollamento i caso di emergenza Riferimenti: - D..M. 30/11/1983 e specifiche dimensionali e prestazionali relative alle varie destinazioni degli edifici

Ubicazione uscite:devono condurre direttamente all’esterno o in luogo

sicuro e devono essere efficacemente segnalate. Per luogo sicuro s’intende uno spazio scoperto (piazze, vie private,cortili, terrazze,balconi, passerelle tra edifici) oppure scale protette oppure filtro a prova di fumo fra compartimenti antincendio oppure galleria o corridoio protetto.

Numero uscite: minimo due e poste in punti ragionevolmente

contrapposti. Sono considerate uscite di sicurezza unicamente porte a doppio battente , aperte verso la via di fuga. Devono essere contrassegnate e dotate di congegno antichiusura.

Larghezza dei percorsi:sarà multipla di 60 cm, in ogni caso non inferiore

a 120 cm.

Lunghezza delle vie di uscita: non superiore a 30 m (40 m se i locali sono

protetti da impianto di spegnimento automatico ad acqua frazionata ).Il percorso può comprendere corridoi, scale, rampe, passaggi, vani.

Larghezza vie di uscita: non minore del rapporto tra il massimo

affollamento ipotizzabile nel piano e la capacità di deflusso; comunque non minore di 1,2 m

Capacità di deflusso(numero massimo di persone che possono defluire da un’uscita di modulo uno):

-50 per locali a piano terra -37,5 per locali ai piani cantinati

-33 per locali ai piani superiori in edifici a più di tre piani fuori terra -37,5 per locali ai piani superiori in edifici a tre piani fuori terra

Massimo affollamento ipotizzabile(numero massimo di persone

ammesse in un compartimento pari al prodotto della densità di affollamento per la superficie):

Densità di affollamento(numero massimo di persone ammesse sull’unità

di superficie lorda di pavimento): non può essere superiore di 0,4 persone/mq

Scale: il numero minimo di scale è due, di larghezza pari a multipli interi

di 0,6 m (minimo 2 moduli); i gradini devono avere pedata non minore di 30 cm e alzata non superire a 17 cm; devono avere rampe ad andamento rettilineo; una rampa deve avere minimo 3 gradini e massimo 15 gradini; sono consentite massimo tre rampe consecutive per superare un dislivello; i pianerottoli di riposo devono avere larghezza pari a quella della scala; non deve esistere nessuna comunicazione fra la gabbia di scale e locali destinati ai servizi( autorimesse, locali tecnici). Le porte dei disimpegni e delle gabbie delle scale devono avere una resistenza al fuoco non inferiore a 60 minuti primi ed essere munite di congegno antichiusura. Le scale devono realizzate con strutture aventi una resistenza al fuoco non inferiore a 120 minuti primi. Scale, balconi e disimpegni esterni devono avere ringhiere o balaustre atte a sopportare le forti sollecitazioni che possono derivare da rapido e disordinato flusso in caso di panico. Le scale a prova di fumo o protette devono immettere su strada pubblica direttamente o attraverso corridoio protetto o attraverso spazio a cielo scoperto.

Larghezza delle scale: le scale e le vie di uscita devono avere la stessa

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stessa scala serva più piani. In tal caso la larghezza delle scale sarà commisurata:

-per edifici a tre piani fuori terra, alla somma delle capacità di deflusso del 2 e1 piano;

-per edifici a più piani fuori terra, la somma delle capacità di deflusso dell’ultimo e penultimo piano quando la capacità di deflusso da ogni piano sottostante rimanga uguale a quella dell’ultimo e penultimo piano. Per capacità di deflusso maggiori dai piani sottostanti la larghezza, a partire da tali piani, dovrà essere pari alla somma delle due capacità massime. Se la scala serve anche il piano interrato la larghezza del pianerottolo del piano terreno e della porta di uscita al livello stradale deve essere uguale alla somma delle larghezze della rampa a servizio dei piani fuori terra e quella del piano interrato.

Ventilazione e illuminazione scale: non sono consentite aperture

attraverso pareti di separazione della gabbia delle scale con l’interno dell’edificio. Tali aperture devono essere praticate nelle parete esterna a quota più elevata dell’architrave dell’accesso al pianerottolo dell’ultimo piano oppure nel solaio di copertura della gabbia. La sezione del condotto di ventilazione dei disimpegni delle scale a prova di fumo interne deve essere di dimensione minima non inferiore a 2 moduli di uscita; l’apertura per la ventilazione del disimpegno di ogni piano deve essere raccordata a setto trasversale prolungato fino all’apertura del piano soprastante.

Ubicazione delle scale: le scale a prova di fumo devono avere almeno una

parete attestata su spazio a cielo scoperto di sup. in mq pari a tre volte l’altezza in m della parete prospiciente e comunque mai inferiore a 80 mq; la distanza fra il lato aperto delle scale e la parete prospiciente deve essere non inferiore a 8 m.

Rampe: possono essere anche queste a prova di fumo, a prova di fumo

interna, protette; per quanto concerne strutture, ventilazione, ubicazione e larghezza si applica quanto previsto per le scale.

Ascensore: non può essere usato in caso di incendio, salvo impianti con

apposita alimentazione preferenziale ed a prova di fumo,il vano corsa deve essere isolato dagli altri ambienti dell'edificio e dal locale macchinario ed in esso non possono essere disposte canne fumarie o condutture. II macchinario deve esser posto in locale apposito sopra o lateralmente rispetto al vano corsa ed essere isolato dagli altri ambienti dell'edificio. Vano corsa e locale macchinario devono essere opportunamente ventilati. Non è ammessa comunicazione diretta tra vano corsa e cantine, laboratori, magazzini, soffitte o altri locali adibiti ad attività pericolose.

Fruibilità

Materiali e morfologia dei percorsi saranno tali da consentire la sicurezza d’uso per gli utenti Riferimenti: - Legge 13/1989 D.M.LL.PP.236/1989 - D.P.R 503/1996 - D.P.R 384/1978

I requisiti generali sono riportati in TABELLA “Requisiti per l’eliminazione delle barriere architettoniche”

Illuminotecnica:

gli spazi dovranno avere una adeguata illuminazione naturale e artificiale

Valore minimo di riferimento per l’intensità luminosa nelle aree pedonali :150 lux

Benessere

Termoigrometrico:

Gli spazi dovranno garantire l’equilibrio e la

conservazione dei fattori fisici dai quali dipende il benessere termoigrometrico

Temperatura interna invernale 20°C±2°C, umidità relativa dell’aria in inverno 45-55%

Coefficiente di ricambio per ambienti di passaggio :1,5 ricambi d’aria all’ora

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Requisiti per l’eliminazione delle barriere architettoniche

Percorsi :

- larghezza minima:

0,9 m per consentire il transito di una persona su sedia a ruote 1,5 m per consentire l'incrocio tra due persone

- le rampe comuni devono consentire il passaggio contemporaneo di due persone

- allargamenti per inversione di marcia: 1 ogni 10 m lineari e di dimensioni 1,5x1,5m - andamento dei percorsi semplice e regolare

- dislivello massimo tra il piano del percorso pedonale e il piano del terreno adiacente pari a 15 cm (dislivello ottimale: 2,5 cm)

- ciglio del percorso pedonale sopraelevato di 10 cm dal calpestio

- i raccordi tra percorsi pedonali e livelli stradali devono avvenire con rampe di larghezza pari a quella del percorso pedonale e con pendenza non superiore al 15%

-pendenza massima del percorso pedonale: 5% con un ripiano orizzontale di sosta di 1,5 m di profondità ogni 15 m lineari; può essere elevata fino ad un massimo di 8% se è previsto un piano orizzontale di lunghezza minima di 1,5 m ogni 10 m di sviluppo lineare, un cordolo sopraelevato di 10 cm da entrambi i lati, un corrimano posto all'altezza di 0,8 m e prolungato di 0,5 m nelle zone in piano lungo un lato del percorso.

- pendenza trasversale massima:1 %

- pavimentazione antisdrucciolevole e cigli del percorso pedonale realizzati in materiale percepibile visivamente e acusticamente

- la pavimentazione deve presentare giunture stilate con materiali durevoli inferiori a 5 mm con eventuali risalti di spessore non superiore a 2 mm

eventuali grigliati devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli devono essere posti ortogonalmente al verso di marcia - un segnale al pavimento deve essere situato ad almeno 30 cm dall'inizio ed alla fine della rampa per indicarne la presenza ai non vedenti

- il parapetto che costituisce difesa verso il vuoto deve avere un'altezza minima di 1 m ed essere installato su entrambi i lati delle rampe

- il corrimano deve essere prolungato di 30 cm oltre l'inizio e la fine della rampa e deve avere un'altezza compresa tra i 90 e i 100 cm

- fino ad un'altezza minima di 210 cm dal calpestio non devono esistere ostacoli di nessun genere non viene considerate accessibile un dislivello di 3,2 m il cui superamento a ottenuto esclusivamente mediante rampe inclinate in successione

Aree

esterne

Parcheggi:

L'area di parcheggio necessaria ad una automobile per consentire le operazioni di salita e discesa e di manovra deve avere una larghezza minima di 3 m, divisa in una zona larga 1,70 m per 1'ingombro dell'automobile e i restanti 1,30 m utilizzabili per i movimenti. Queste due zone possono presentare un dislivello massimo di 2,5 cm. I raccordi tra il piano stradale dei parcheggi e i percorsi pedonali devono essere realizzati tramite rampe se i1 dislivello supera i 2,5 cm. Gli stalli per le automobili debbono essere disposti a spina di pesce con inclinazione massima di 30°.

Accessi:

Gli accessi all'edificio debbono avvenire in quota oppure tramite rampe e debbono presentare una larghezza minima netta di 1,5 m. La zona di accesso deve trovarsi in piano per una distanza di 1,5 m sia all'esterno che all'interno del varco, e 1'eventuale soglia deve avere uno spessore massimo di 2,5 cm. E’ necessario prevedere inoltre che gli accessi siano protetti tramite tettoie o portici della profondità minima di 2 m. Le porte esterne debbono consentire la visuale fra esterno e interno.

Piattaforma di distribuzione

:

Per piattaforma di distribuzione la normativa intende uno spazio antistante gli ingressi, le scale, le rampe, gli ascensori, in genere i passaggi tra gli elementi di distribuzione verticale e i percorsi orizzontali, dai quali sia possibile accedere, con andamento in piano, ai vari ambienti. Tale spazio deve avere la dimensione minima di 3 x 2 m e deve ospitare delle tabelle segnale-tiche dei percorsi e degli ambienti raggiungibili.

Spazi

interni

Scale :

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- pendenza limitata e costante (devono consentire il passaggio orizzontale di una barella con inclinazione massima del 15% lungo l'asse longitudinale)

- rapporto alzata pedata: 2a + p = 62-64 con p • 30 cm

- le scale devono avere un numero massimo di 12 pedate tra i pianerottoli - i gradini devono avere una pedata antisdrucciolevole

- un segnale al pavimento (percepibile anche dai non vedenti) deve essere presente almeno a 30 cm dal primo e dall'ultimo gradino

- Il parapetto deve avere un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio

- il corrimano deve essere posto ad un'altezza compresa tra 90 e 100 cm ed installato su entrambi i lati - in corrispondenza di interruzioni il corrimano deve essere prolungato di 30 cm oltre il primo e 1'ultimo gradino

- è preferibile una illuminazione naturale laterale; si deve dotare la scala di illuminazione artificiale, anch'essa laterale con comando individuabile al buio su ogni pianerottolo

le rampe di scale che non costituiscono parte comune o non sono di uso pubblico devono avere una larghezza minima di 80 cm ed una pedata minima di 25 cm

Ascensori:

L'ascensore e obbligatorio per quegli edifici con più di un piano fuori terra e la cabina deve presentare le dimensioni minime di 1,50 di lunghezza e 1,37 di larghezza, la porta della cabina deve avere una luce netta di 90 cm e davanti alla porta deve esserci uno spazio libero di almeno 2 m di profondità.

La cabina deve essere dotata di porte sia interne che esterne a scorrimento laterale automatico. La bottoniera interna deve avere il bottone più alto posto ad un'altezza massima di 1,2 m e deve contenere oltre al pulsante del campanello di allarme anche un citofono posto a 1,2 m dal pavimento della cabina.

Rampe:

La larghezza minima delle rampe viene fissata in 1,5 m, anche per le rampe poste all'interno dell'edificio. Queste debbono avere pendenze non superiori all'8% e dei ripiani di sosta di lunghezza 1,5 m posti ogni 10 m di sviluppo della rampa.

Il pavimento deve essere del tipo antisdrucciolevole. Lungo le rampe e possibile un'apertura di porte, che consentano il passaggio ai disabili, precedute e seguite da ripiani di lunghezza minima di 1,5 m

.

Corridoi e passaggi:

I corridoi devono presentare andamento continuo; la larghezza minima di tali percorsi interni e stabilita in 1,5 m in modo da consentire l’inversione di una persona su sedia a rotelle.

Porte:

Tutte le porte debbono avere una luce netta minima compresa tre gli 85 i 90 cm. Nel caso di porte a due ante, almeno una deve avere la dimensione richiesta .

Servizi igienici:

I servizi igienici devono essere collegati da percorsi adatti al movimento di sedie a ruote e presentare in corrispondenza degli ingressi degli slarghi che consentano una rotazione completa con un raggio di 1,7 m. La porta deve aprirsi verso 1'esterno e deve essere larga almeno 85 cm. Le dimensioni minime del locale debbono essere 1,8 x 1,8 m. All'interno il bagno per disabili deve essere attrezzato con sanitari, maniglie orizzontali, verticali e campanello elettrico di segnalazione.

La tazza WC deve essere situata nella parete opposta all'ingresso, lasciando uno spazio laterale per consentire 1'avvicinamento e la rotazione della sedia a rotelle, ed essere dotata dal lato opposto di maniglie orizzontali facilmente raggiungibili.

L'asse del vaso deve essere posto a 40 cm dalla parete più vicina e la distanza fra il bordo anteriore e la parete di fondo deve essere di 80 cm; 1'altezza del piano deve essere di 50 cm dal pavimento.

Per facilitare sia i movimenti che le operazioni di pulizia il vaso può essere del tipo sospeso. Gli accessori, quali il porta rotolo e il pulsante del flussometro, devono essere disposti in posizioni facilmente raggiungibile. II lavabo, del tipo a mensola, in modo da consentire l'avvicinamento, deve essere disposto nella parete opposta a quella del vaso e lateralmente alla porta di ingresso ad altezza di 80 cm. I rubinetti devono essere del tipo a leva. I tubi di adduzione e di scarico devono essere incassati in modo da non costituire ostacolo.

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Definizione dei termini di ACCESSIBILITA’, VISITABILITA’ e ADATTABILITA’

secondo la Legge 13/1989.

Art.2 lettera g: “Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta

capacità motoria e sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e

ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata

sicurezza e autonomia”.

Art. 2 lettera h: “Per visitabilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta

capacità motoria e sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio

igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo

dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio e incontro, nei quali il cittadino entra in

rapporto con la funzione ivi svolta”.

Art. 2 lettera i: “Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio

costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente e agevolmente fruibile da parte

di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale”.

Definizione di “barriera architettonica” secondo il D.P.R. 503796

Art. 1 Per barriere architettoniche si intendono:

comodo uso dello specchio per le persone sedute su sedia a ruote e opportuno adottare degli specchi inclinati di circa 8 o 10 gradi per migliorare la visuale, forniti di guscio per lampada integrato. Nell'organizzazione di tale spazio e necessario tenere presente la dislocazione sia dell'interruttore della luce che di quegli accessori quali erogatori elettrici, manuali di sapone, porta asciugamani o asciugamani elettrici, che a loro volta debbono essere disposti in posizioni coerenti con l'uso e facilmente raggiungibili. bagno deve essere dotato di corrimano orizzontale continuo fissato lungo il perimetro e sulla porta, a un'altezza di 80 cm e distante dalla parete 5cm; bisogna prevedere anche un corrimano verticale fissato al pavimento e al soffitto posto al lato del vaso a una distanza di 40 cm dall’asse e a 15 cm dalla parete di fondo. Un altro corrimano deve essere posto al lato opposto a una distanza di 30 cm dal bordo anteriore del vaso e ad una distanza dalla parete laterale sempre di 15 cm.

Pavimenti

:

Le disposizioni della normativa riguardo ai pavimenti sono essenzialmente di carattere generale e contengono suggerimenti relativi alla possibilità di sfruttarne le differenze sia di materiale che di colore per evidenziare percorsi e funzioni differenti.

Le norme stabiliscono inoltre che i pavimenti debbono avere caratteristiche di continuità per evitare possibili differenze di attrito e quindi di aderenza. Allo scopo di evitare ostacoli al movimento sono da eliminare zerbini non incassati e guide, e devono essere scelti pavimenti non deformabili e montati in modo da evitare sconnessioni, ingobbimenti o fessurazioni.

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“Gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di

coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma

temporanea o permanente”

“Gli ostacoli che impediscono o limitano a chiunque la comoda e sicura utilizzazione degli

spazi, attrezzature e componenti”

“La mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettano l’orientamento e la

riconoscibilità dei luoghi e delle fonti pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti,

per gli ipovedenti e per i sordi”.

Riferimenti

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