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gli altri: CHI? I movimenti di opposizione al fenomeno mafioso

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Academic year: 2022

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4) la mafia: CHI?

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gli altri: CHI?

I movimenti di opposizione al fenomeno mafioso

gli altri: CHI?

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Ci sono sempre stati (es. Movimenti di lotta contadina in Sicilia nei primi anni del ‘900, singoli amministratori, magistrati,insegnanti, sacerdoti,

giornalisti, esponenti di forze dell’ordine che hanno lottato contro la mafia)

I movimenti di opposizione

Anni 80 - primi movimenti collettivi organizzati

Anni 90 - dopo gli attentati stragisti che hanno causato la morte di Falcone e Borsellino, e degli uomini delle loro scorte, presa di coscienza della società civile (prime manifestazioni di popolo nelle strade di Palermo – “Comitato dei lenzuoli”, “Palermo anno uno”, Acio (associazione antiracket di Capo

D’Orlando)

25 marzo 1995 - nasce Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, grande rete di associazioni che lottano contro le mafie e promuovono legalità e giustizia sociale

Oggi - numerosi movimenti giovanili come Ammazzatecitutti a Locri e

Contracamorra a Napoli

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“Progettare una società alternativa alle mafie grazie all’educazione e alla prevenzione, offrire solidarietà alle vittime della violenza

mafiosa, del narcotraffico, del racket delle estorsioni, dell’usura e

Libera

mafiosa, del narcotraffico, del racket delle estorsioni, dell’usura e della prostituzione, ricostruire le ragioni della legalità fondanti la

nostra democrazia, contribuire a una politica al servizio dei cittadini, potenziare le capacità di sviluppo offerte dalla cultura e

dall’informazione, battersi per l’affermazione di una piena giustizia

sociale: per tutte queste ragioni nasce Libera – Associazioni, nomi e

numeri contro le mafie, il cartello nazionale di associazioni guidato

da don Luigi Ciotti” (Frigerio in AA.VV, Dizionario… 2008, p.333)

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Attività

Sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti nel territorio;

Formazione e aggiornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzione di contrasto

Libera

Formazione e aggiornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzione di contrasto ad esso attraverso corsi di formazione, convegni, seminari,

Diffusione della cultura della legalità democratica e della partecipazione attraverso lo sport, contro il doping e la politica della vittoria ad ogni costo;

Ampliare la conoscenza e il contrasto alla criminalità organizzata transazionale, proponendo momenti di incontro, approfondimento e formazione a associazioni e Ong internazionali;

Informazione sul fronte del contrasto alle mafie attraverso la diffusione di notizie e di approfondimenti tematici mediante documenti stampati e multimediali;

Creazione di una banca dati delle vittime innocenti delle mafie, dare un volto e un nome a tutte quelle persone che sono state uccise volontariamente o accidentalmente dalla criminalità organizzata;

organizzata;

Mettere in rete tra loro i familiari delle vittime innocenti delle mafie, lavorando per il loro riconoscimento

Riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi (lg 109/96), per la quale Libera ha raccolto un milione di firme;

Promozione dei prodotti provenienti dalle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie, realizzando il marchio “Libera Terra” e promuovendo l’apertura di “Botteghe della legalità”

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LA “CATENA MONTUOSA” DEI RIFIUTI SCOMPARSI:

I rifiuti speciali prodotti in Italia nel 2006 sono stati 134,7 milioni di tonnellate (di cui 9,2 pericolose), mentre quelli gestiti con operazioni di recupero e smaltimento con operazioni di recupero e smaltimento previsti dalla legge sono stati 103,7

milioni di tonnellate.

La differenza tra questi due dati, pari a 31 milioni di tonnellate, ci fornisce il

quantitativo di rifiuti di cui è certa la

produzione ma assolutamente ignota la destinazione finale; una mole

impressionante di rifiuti industriali

scomparsi nel nulla: una montagna, con

base di tre ettari, alta 3.100 meri, quasi

base di tre ettari, alta 3.100 meri, quasi

quanto l'Etna.

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