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View of UTILIZZO DI NUOVI TEST IMMUNOLOGICI NELLA DIAGNOSTICA DELL’INFEZIONE E MALATTIA DA M.TUBERCULOSIS

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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 209

147

UTILIZZO DI NUOVI TEST IMMUNOLOGICI NELLA DIAGNOSTICA DELL’INFEZIONE E MALATTIA DA M.TUBERCULOSIS

*Sauzullo I., *Mengoni F., *Lichtner M., *Rossi R., *Vullo V, Vincenti D, Carrara S, Goletti D, *Mastroianni CM

*Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali, Università “La Sapienza” di Roma; Laboratorio di collegamento tra ricerca di base e Clinica e II divisione dell’istituto Nazionale di Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.

Introduzione: La diagnosi di infezione tubercolare latente si

basa sull’utilizzo del test cutaneo alla tubercolina (TST). Tale test presenta alcune limitazioni, che in parte, ne riducono l’u-tilità clinica; inoltre la diagnosi differenziale tra tubercolosi (TB) latente e attiva è spesso difficoltosa.

È disponibile in commercio un test in vitro per la diagnosi di TB latente che permette di rilevare la risposta cellulo-media-ta misurando la quantità di IFN-gamma prodotto dai linfoci-ti T slinfoci-timolalinfoci-ti con peplinfoci-tidi overlappanlinfoci-ti di proteine specifiche di M. tuberculosis, ESAT-6 e CFP-10 (RD1). Recentemente sono stati individuati dei peptidi selezionati di ESAT-6 che inducono una secrezione di IFN-gamma solo nelle fasi attive di infezione tubercolare ( Vicenti D. et al, 2003).

Obiettivo dello studio: effettuare una valutazione

compara-tiva tra le diverse metodiche per la diagnosi di TB atcompara-tiva in un gruppo di pazienti arruolati con sospetto clinico di malat-tia tubercolare.

Metodi: Sono stati analizzati in 4 mesi 24 soggetti

utilizzan-do il kit Quantiferon (QF)-TB Gold (Cellestis Ltd, Australia) su sangue intero. Inoltre, è stata valutata la risposta ai pepti-di selezionati pepti-di RD1 su sangue intero. In tutti i pazienti è stato effettuato il TST. I risultati ottenuti sono stati confron-tati con gli esami clinici e batteriologici e con la vaccinazio-ne con Bacillo di Calmette et Guerin (BCG).

Risultati: Dei 24 soggetti analizzati, 8 presentavano TB attiva

(4 confermata microbiologicamente e 4 sulla base del quadro clinico-strumentale e della risposta alla terapia) e 16 senza TB attiva. Al TST sono risultati positivi 20 soggetti, di cui 8 con TB attiva (specificità: 57%, sensibilità: 100%).

Dei TST+, 15/20 sono poi risultati positivi al QF-TB Gold, di cui 8 con TB attiva (specificità: 57%, sensibilità: 100%); i 5/20 negativi al QF-TB Gold, ma TST+ sono risultati BCG-vacci-nati. La risposta ai peptidi selezionati RD1 è stata trovata in 11 soggetti, di cui 8 con TB attiva (specificità: 82%, sensibilità: 100%).

Conclusioni: I nostri dati, seppur preliminari, indicano che il

TST e il QF-TB-Gold non permettono di distinguere tra TB attiva e latente. Tuttavia sono confermati i vantaggi del QF-TB-Gold nella diagnosi di infezione tubercolare latente rispetto al TST. Il test basato sui peptidi selezionati di RD1 appare piu’ specificatamente associato a TB attiva.

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