MODELLO DEL DIODO
Se applichiamo una differenza di potenziale V al diodo:
V
la corrente al variare di V `e data, per V positivi, dalla relazione:
i= I0·
eηVTV −1
(1) la curva che rappresenta questa relazione `e detta caratteristica statica del diodo. Se sostituiamo la caratteristica statica con tratti rettilinei, possiamo rappresentare il diodo con elementi circuitali lineari e scrivere equazioni semplici per un circuito che lo contenga. La spezzata che utilizzeremo `e rappresentata nella figura seguente:
i
·
···
V Vγ
α
essa `e caratterizzata dalla ddp Vγ e dall’angolo α. Definiamo la resistenza dinamica Rf del diodo dalla relazione:
tan α = 1
Rf (2)
E evidente che non si tratta di una approssimazione in senso matematico della curva caratteristica e che` la nostra spezzata descrive in modo accettabile il comportamento del diodo solo in un intervallo limitato di valori della tensione applicata; tale intervallo varia al variare di Vγ e α.
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Il tratto orizzontale della spezzata rappresenta un circuito aperto (corrente nulla per qualunque valore della tensione applicata); o, se preferite, `e la curva caratteristica di una resistenza infinita. Per il tratto inclinato abbiamo invece:
i= (V − Vγ) · 1 Rf
(3) che `e l’equazione del circuito seguente:
V
Vγ
Rf
nel nostro modello, che potremmo chiamare lineare a tratti, il diodo viene dunque rappresentato nel modo seguente:
≡ R = ∞ V < Vγ
≡
Vγ
Rf
V > Vγ
Il caso estremo di questo modello, quello in cui Rf = 0 e la linea obliqua diventa verticale, costituisce un modello ancor pi`u semplificato, in cui il diodo viene rappresentato da una resistenza infinita per V < Vγ
e da un generatore ideale di ddp Vγ per V > Vγ.
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1 Un esempio: limitatore di tensione
Dato un generatore di tensione alternata Vin possiamo, mediante un diodo ed un generatore in continua VR, limitare verso l’alto la tensione in uscita Vout utilizzando il seguente circuito:
− Vin(t)
+ R
Vout(t) VR
Per calcolare Vout utilizziamo il modello lineare a tratti: nel tratto orizzontale il diodo equivale a una resistenza infinita e nel ramo che lo contiene non passa corrente, quindi Vout = Vin, ossia la tensione di input si trasferice completamente sull’output. Questo si verifica per Vin−VR< Vγ:
Vout = Vin per Vin < VR+ Vγ (4)
Per Vin−VR > Vγ, cio`e nel tratto obliquo, sostituiamo il diodo col modello visto in precedenza:
− Vin(t)
+ R
Vout(t) Vγ
Rf
VR
per questo circuito possiamo scrivere:
Vout = Vγ + VR+ Rfi= Vγ + VR+ Rf R+ Rf
(Vin−Vγ −VR) per Vin > VR+ Vγ (5)
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