La religione
L’Homo Sapiens, sviluppò una forma primitiva di religione, collegata in particolare al culto dei defunti:
in molte sepolture sono stati trovati corpi rannicchiati
in posizione fetale (come nel corpo materno) e con il volto rivolto ad oriente, cioè verso il punto in cui sorge il sole: il che ci fa pensare che questi uomini credessero alla rinascita dopo la morte.
In molti casi i corpi erano decorati con conchiglie, corna di cervo e altri oggetti ornamentali, inoltre spesso sono stati cosparsi con l'ocra, un pigmento naturale ritenuto simbolo di vita: il colore rosso, infatti, ricorda il colore del sangue.
Le cure prestate ai defunti per preservarne il corpo contro le aggressioni del tempo e degli animali, e la presenza, accanto alla salma, di cibi, bevande, fiori, armi e altri oggetti ci fanno pensare che già i nostri lontani antenati praticassero riti funebri e avessero elaborato credenze relative al destino dei morti e all'aldilà.
Probabilmente gli Homo sapiens credevano che il defunto non fosse morto del tutto, ma che fosse immerso in un sonno profondo e momentaneo che lo avrebbe portato, successivamente, a risvegliarsi. Nel momento in cui sarebbe tornato in vita avrebbe avuto bisogno di nutrirsi e degli oggetti a lui cari nella precedente vita.
Gli Homo Sapiens avevano anche il culto della Dea Madre (o Grande Madre), raffigurata come una donna gravida dalle fattezze esageratamente formose. Essa incarna la natura, i suoi cicli, la fecondità umana che garantisce la prosecuzione della specie e la fertilità dell'ambiente che consente il sostentamento e quindi la vita. La Dea madre veniva rappresentata con delle statuette di creta come quella che vedi nell’immagine.
Inoltre si pensa che gli Homo Sapiens, prima di una battuta di caccia, si riunissero negli anfratti più bui della caverna dove vivevano, per dipingere sulle pareti della grotta. Queste pitture, che rappresentavano scene di caccia, orsi, bisonti, cavalli o altri animali, avevano una funzione magica e propiziatoria: essi infatti
pensavano che dipingendo l’animale trafitto, avrebbero avuto una buona caccia.