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Dna dei roditori più diffusi sul Pianeta ha permessodi

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Academic year: 2021

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Il Dna dei roditori più diffusi sul Pianeta ha permesso

di riif > í ire le loro migrazioni: "Arrivarono in Europa con Marco Polo

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GIULIANO At.Uf

ROMA. Quei ratti color marrone che oggi brulicano nei quattro an- goli del mondo -- dalle grandi me- tropoli europee alle città della co- sta Est americana, all'Oriente, all'Africa Centrale - appartengo- no a una specie, ilRattus norvegí- cus, che è partita dalle steppe del- la Mongolia e della Cina setten- trionale per impadronirsi del pia- neta. Comparando il Dna di esem- plari provenienti dalle più dispa- rate aree geografiche, e rintrac- ciando le parentele grazie alle so- miglianze tra i geni, un gruppo internazionaledi biologi e geneti- sti guidati da Jason Munshi-Sou- th della Fordham University di New York è riuscito a ricostruire la mappa delle loro avventurose inigrazioni.

«Possiamo intuire un viaggio a Nord in Russia e poi, attraverso lo stretto di Bering, nell'America dell'Ovest. Un'altra migrazione in giù nel Sudest asiatico e poi la più importante:. t'arrivo in Euro- pa attraverso la Via della Seta già con Marco Polo» spiega l'it4a- liiana Adalgisa Caccone, coautri- ce dello studio e direttrice dcl Centro di analisi genetica della biodiversità all'Università di Y<t le. «Le affinità genetiche dei topi affacciati sulle due sponde dell'A- tlantico ci confermano l'idea che il Norvegxc,us sia arrivato sulla co- sta Est americana nascondendo- si nelle navi di mercanti, avven- turieri e conquistadores. E sem- pre in questo modo - è il verdetto delle parentele tra i geni - giunse in Nuova Zelanda e nelle colonie africane» osserva Caccone.

«La diffusione del Rattus nor- vegac'us - che insieme alle specie

"cugine" Rattus rattus (di colore più scuro) eMus musculus (dico-

La ricercatrice italiana:

"Abbiamo esaminato il loro genoma, può servire per le derattizzazioni"

lare più chiaro) occupa il podio dei .mammiferi più invasivi del inondo - ha un aspetto sorpren- dente. inizia, sulle vie dei mer- canti e attraverso gli spazi aperti

delle campagne, motto più tardi rispetto alle altre due specie ma si conclude con un dominio globa- le mai visto prima» spiega la b4«

lega. Il motivo del ritardo inizia- le? «Per proliferare, ai topi servo- no depositi di cibo e dì rifiuti t i pi- ci delle civiltà più ricche. Il sui..

plus di cibo, poi, non significa so- lo conserve, ma anche commer- cio, e quindi possibilità per i topi di spostarsi come ospiti indeside- rati dei mercanti. Tutto ciò é ef- fetto della stanzialità e dell'agri- coltura, che nella Cina del nord si afferma più tardi rispetto al Me- dio Oriente (luogo d'origine del Mus rnuscuius) e all'India del Rattus rattus».

Ma una volta arrivato dalle no- stre parti 9 Norvegicus ha sconfit- te gli altri ratti e ha sfruttato la maestria navale degli europei per andare alla conquista del Nuovo mondo. Se da una parte ,i una piaga planetaria (19 miliar- di di dollari di danni all'anno in tutto il mondo), dall'altra rappre- senta una sorta di scudo per chi lo os iita. «Oc; , c'i i vive rt 1 città è

II viaggio dei Rattus Norvegicus

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