Prova scritta - 11 Settembre 2019 Soluzione Esercizio 1
Consideriamo le forze che agiscono sulla cassa lungo l’asse orizzontale e quello verticale. Per comodit`a scegliamo l’asse orizzontale concorde al moto e quello verticale diretto verso il basso, in modo da essere concorde alla forza F . Il secondo principio della dinamica sar`a quindi:
−µDN = ma
F + mg − N = 0 (1)
Da cui ricaviamo:
−µD(F + mg) = ma
N = F + mg (2)
Dalla prima equazione ricaviamo l’espressione per l’accelerazione della cassa:
a = −µD
m (F + mg) (3)
Consideriamo ora il primo caso, in cui F = bt con b = 100 N/s. L’accelerazione sar`a:
a = −µD
m (bt + mg) (4)
L’istante in cui la cassa si ferma corrisponde al momento in cui la sua velocit`a si annulla. Se indichiamo con τ questo istante, avremo:
v(τ ) = 0 (5)
D’altro canto, per un istante di tempo generico la velocit`a potr`a essere ricavata integrando l’accelerazione, secondo:
v(t) = v0+ Z t
0
a(t)dt (6)
Ma allora per t = τ avremo:
v(τ ) = v0+ Z τ
0
a(t)dt = 0 (7)
Sostituendo l’espressione di a(t) ricavata prima avremo:
v(τ ) = v0−µD m b
Z τ 0
tdt − µDg Z τ
0
dt
= v0−µD
m b1
2τ2− µDgτ = 0
(8)
Da cui ricaviamo un’equazione di secondo grado in τ :
µDbτ2+ 2mµDgτ − 2mv0= 0 (9)
La cui unica soluzione accettabile `e:
τ = −muDmg +p(µDmg)2+ 2µDbmv0
µDb = 1.01 s (10)
Lo spazio percorso dalla cassa fino all’istante τ sar`a allora dato da:
d = Z τ
0
v(t)dt = µD 2mb1
3τ3− µDg1
2τ2+ v0τ = 1.69 m (11)
1
Nel secondo caso l’accelerazione sar`a invece data da:
a = −µD
m (cx + mg) (12)
Dal teorema delle forze vive ricaviamo che il lavoro compiuto dalla forza d’attrito equivale alla variazione di energia cinetica della cassa; poich´e alla fine l’energia cinetica `e nulla, avremo semplicemente:
Lattrito= 1
2mv20 (13)
dove:
Lattrito= − Z d
0
µD(cx + mg)dx = −µDcd2
2 − µDmgd (14)
essendo d lo spazio percorso dalla cassa prima di fermarsi. Avremo allora:
µDcd2
2 + µDmgd −1
2mv02 = 0 (15)
Da cui ricaviamo:
d = −muDmg +p(µDmg)2+ µDcmv20
µDc = 2.03 m (16)
2
Soluzione Esercizio 2
Poich´e l’attrito tra il carrello e il binario `e trascurabile, la risultante delle forze esterne agenti sul sistema carrello-persona `e nulla lungo la componente parallela alle rotaie; in questa direzione, quindi, la quantit`a di moto totale del sistema si conserva. Se indichiamo con V e v le velocit`a del carrello e della persona dopo che quest’ultima ha effettuato il salto, avremo:
(M + m)V0= M V + mv (17)
La velocit`a della persona dopo il salto (v) sar`a legata a quella della persona rispetto al carrello (u ) dalla relazione:
u = V − v (18)
Ma allora dalla conservazione della quantit`a di moto possiamo ricavare:
V = V0+ m
M + mu = 21m/s (19)
essendo V0 = 72 km/h = 16 m/s. Inoltre:
v = V0− M
M + mu (20)
Per ricavare il lavoro compiuto dalla persona possiamo applicare il teorema delle forze vive valutando la variazione di energia cinetica del sistema prima e dopo il salto:
L = 1
2M V2+1
2mv2−1
2(M + m)V02 = 500J (21)
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Soluzione Esercizio 3
Possiamo rappresentare graficamente il ciclo nel seguente modo:
Per calcolare il volume VC basta considerare la trasformazione adiabatica BC:
TBVBγ−1 = TCVCγ−1 (22)
Da cui ricaviamo:
VC = VB TB TA
γ−11
= VA 1 2
γ−11
= 2.82 litri (23)
Il rendimento del ciclo sar`a invece dato da:
η = 1 − |Qceduto|
Qassorbito (24)
Calcoliamo quindi il calore scambiato durante le trasformazioni AB e CA (la trasformazione BC, infatti,
`
e un’adiabatica). Per l’isocora avremo:
QAB = ∆UAB = ncV(TB− TA) = −7229.7 J (25) Mentre per l’isoterma:
QCA = LCA = Z A
C
pdV = nRTAln VA
VC
= 10051 J (26)
Il rendimento sar`a quindi:
η = 0.28 (27)
4