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(1)

Introduzione alle reti di Introduzione alle reti di

comunicazione

comunicazione

(2)

Date di Partenza Date di Partenza

• • 1837 ( 162 anni) : codice di Morse 1837 ( 162 anni) : codice di Morse

• • 1876 ( 123 anni) : telefono di 1876 ( 123 anni) : telefono di Bell Bell

• • 1895 ( 104 anni) : radio di 1895 ( 104 anni) : radio di Marconi Marconi

• • 1968 ( 31 anni) : ARPANET 1968 ( 31 anni) : ARPANET

(3)

Sviluppo dei sistemi di Sviluppo dei sistemi di

comunicazioni comunicazioni

0 200 400 600 800 1000 1200

1990 1995 2000 2005 2010

Milioni di utenti

Telefonia Fissa Internet

Telefonia Mobile

Internet Larga Banda

(4)

Rappresentazione dell’Informazione

Tutte le informazioni ( voce, segnali, dati, immagini fisse e in

movimento ) possono essere rappresentate mediante una successione di 0 e 1 ( bit)

Unità dell’informazione : – bit;

– Kbit ( 1000 bit);

– Mbit ( 1.000.000 bit);

– Gbit ( 1.000.000.000 bit).

Nel caso di trasmissione di dati, segnali o immagini un parametro importante è la velocità di trasmissione, espressa in bit/s.

Byte (B) = 8 bit

KB = 1000 Byte

MB = 1.000.000 Byte

GB = 1.000.000.000 Byte

(5)

Trasmissione di segnali Trasmissione di segnali

Il numero di bit necessari per rappresentare un segnale varia molto col Il numero di bit necessari per rappresentare un segnale varia molto col tipo di segnale.

tipo di segnale.

•• Esempio :Esempio :

•• segnale telefonicosegnale telefonico : 64.000 bit/sec: 64.000 bit/sec

•• immagine fissa a media risoluzioneimmagine fissa a media risoluzione : 2 : 2 MbitMbit/sec/sec

•• immagine fissa ad alta risoluzioneimmagine fissa ad alta risoluzione : : centinaia di bit/sec o Gbitcentinaia di bit/sec o Gbit/sec/sec

•• segnali televisivi ad alta risoluzionesegnali televisivi ad alta risoluzione : Gbit: Gbit /sec/sec

(6)

ESEMPI DI RAPPRESENTAZIONE ESEMPI DI RAPPRESENTAZIONE

DI OPERE D’ARTE DI OPERE D’ARTE

QUADRO Risoluzione spaziale ( pixel /cm)

Risoluzione ( bit/pixel)

M emoria Nascita di Venere

Botticelli 172x278 cm

Uffizi

40 40 10 10 1 1

24 8 24

8 24

8

1,836 Gbit 612 M bit 114.4 M bit

38,4 M bit 1,12 M bit 400 K bit M adonna in trono

Duccio da Boninsegna 290x450

Uffizi

40 40 10 10 1 1

24 8 24

8 24

8

5,012 Gbit 1,67 Gbit 3,128 Gbit

1.04 Gbit 312.8 M bit

104 M bit La Gioconda

Leonardo da Vinci 53x77 cm

Louvre

40 40 10 10 1 1

24 8 24

8 24

8

156,8 M bit 52,8 M bit

9,6 M bit 3.2 M bit 80 K bit 3,2 K bit

(7)

Trasmissione di immagini Trasmissione di immagini

Grandezza dell’immagine

64 kbit/sec 2 Mbit/sec 10 Mbit/sec 45 Mbit/sec 155 Mbit/sec

512x512 98 sec 3,14 sec 0,629 sec 0,14 sec 0,04 sec

1024x1024 394 sec 12,5 sec 2,5 sec 1,6 sec 0,16 sec

2048x2048 1575 sec 50,33 sec 10 sec 2,2 sec 0,7 sec

4096x4096 6300 sec 201,3 sec 40 sec 9 sec 2,6 sec

Nascita di Venere

7,9 h 20 minuti 183,6 sec 40,8 sec 11,8 sec

(8)

La comunicazione

• Nello studio dei sistemi di telecomunicazione si è soliti fare riferimento a tre entità fondamentali:

• il messaggio, che rappresenta l’oggetto della comunicazione

• la sorgente del messaggio

• il destinatario del messaggio

Generatore messaggi

Convertitore messaggio/segnale

Generatore messaggi

Convertitore messaggio/segnale

Canale di comunicazione SEGNALE

SORGENTE DESTINAZIONE

(9)

La comunicazione

• Affinché il messaggio astratto possa giungere al destinatario è necessario concretizzarlo in una forma fisica:

IL SEGNALE

Messaggio in forma di segnale acustico

Messaggio in forma di segnale luminoso

(10)

Classificazione dei segnali

Temperatura nella stanza

40 30 20 10

Tempo

Un segnale può essere definito come una grandezza fisica che varia nel tempo

Forma d’onda del segnale:

rappresenta l’andamento temporale del segnale

Segnali analogici Segnali digitali o numerici

segnali definiti per ogni valore del tempo.

segnali formati da numeri di un alfabeto finito,

ad esempio una sequenza di 0 e 1.

(11)

Una particolare forma d’onda:

la sinusoide

Valore

Tempo (minuti)

7 25 40

(12)

I parametri della sinusoide

Valore

Tempo (minuti)

periodo T

ampiezza A

Nell’esempio il periodo T è pari ad un’ora.

Frequenza (f) = 1/T. Rappresenta il numero di oscillazioni nell’unità di tempo.

Nell’esempio la frequenza è di una oscillazione all’ora.

(13)

La frequenza

f

1

f

2

f

1

> f

2

> f

3

f

3

(14)

I parametri della sinusoide. La fase

Tempo reale: ore 10:00

Tempo reale Orologio esatto

Orologio in ritardo

Angolo di fase

(15)

Unità di misura

Se misurassimo la tensione fra i due poli di una presa domestica avremmo che l’andamento temporale di tale tensione è sinusoidale.

In questo caso l’ampiezza è misurata in volt.

Volt

L’ unità di misura dell’ampiezza di un segnale dipende dalla natura stessa del segnale

(16)

Unità di misura

T

Il periodo, T, si misura, per convenzione, in SECONDI (s) Segue che la frequenza:

si misura in s

-1

. L’inverso di un secondo si chiama Hertz (Hz).

La frequenza si misura quindi in Hz.

La fase, essendo rappresentata da un angolo, si misura in gradi o in radianti.

f T 1

=

(17)

Unità di misura:

multipli e sottomultipli

Kilo (k) : x 103………….3000 Hz = 3 kHz

Mega (M) : x 106 ……… 3000000 Hz = 3 MHz = 3000 kHz Giga (G) : x 109 ………..3000000000 = 3 GHz = 3000 MHz ...

Tera (T) : x 1012

milli (m) : x 10-3………….0,003 s = 3 ms

micro (µ) : x 10-6 ……… .0.000003 s = 3 µs = 0.003 ms

nano (n) : x 10-9 ………...0.000000003 = 3 ns = 0.003 µs ...

pico (p) : x 10-12

esempio

(18)

Dominio della frequenza

tempo Rappresentazione di una sinusoide

di frequenza f nel tempo

Rappresentazione di una sinusoide

di frequenza f nel dominio della frequenza

frequenza

f = 0

f

(19)

Dominio della frequenza

L’operazione che permette di passare dalla rappresentazione temporale di un segnale sinusoidale alla sua rappresentazione nel dominio della frequenza si chiama SERIE DI FOURIER

tempo

tempo

tempo

frequenza

frequenza

frequenza

f

3

f

3

f

2

f

2

f

1

f

1

(20)

Segnali periodici

Un segnale si dice periodico di periodo T se ripete periodicamente lo stesso andamento in un intervallo di estensione T.

tempo T

tempo

T

(21)

Segnali periodici nel dominio della frequenza

Ogni segnale periodico di periodo T può essere espresso come la somma di infiniti segnali sinusoidali ciascuno caratterizzato da particolari valori di ampiezza e fase e con frequenza multipla della frequenza:

f

0

= 1/T detta frequenza fondamentale

tempo

frequenza f

0

2f

0

3f

0

4f

0

0

T

Componente

armonica

Spettro del segnale

(22)

Segnali non periodici

Molti dei segnali utilizzati nei sistemi di telecomunicazione non sono periodici. Anche per i segnali non periodici è possibile, sotto opportune ipotesi, una rappresentazione come somma di infinite sinusoidi le cui frequenze non sono discrete ma continue.

τ

Trasformata

di Fourier

t f

(23)

La banda di un segnale

Nelle telecomunicazioni sono particolarmente importanti quei segnali per i quali tutte le armoniche di frequenza

superiore ad un certo valore B risultano di ampiezza

nulla

o trascurabile.

I segnali di questo tipo si dicono limitati in banda ed il valore B prende il nome di larghezza di banda del segnale.

In generale si chiama banda l’insieme delle frequenze

comprese in un certo intervallo

(24)

La banda di un segnale (periodico)

f B

Larghezza di banda o banda

0 B

Regola generale:

Più un segnale varia

velocemente nel tempo, tanto più lentamente decrescono le ampiezze delle sue

componenti armoniche e

quindi tanto maggiore è la

sua banda.

(25)

Esempi

L’intervallo di frequenze in cui è definito il segnale telefonico è 300 Hz - 3400 Hz. L’ ampiezza di banda risulta quindi pari a 3100 Hz.

300 Hz 3400 Hz

f

W = 3100 Hz = 3,1 kHz

Il segnale radio di una emittente televisiva occupa una

banda di circa 6 MHz.

(26)

Campionamento

Nel mondo reale tutti i segnali sono analogici.

Consideriamo ad esempio il peso di un neonato.

Si tratta ovviamente di una grandezza continua nel tempo:

ad ogni istante temporale il bambino avrà un ben preciso peso.

Tuttavia, il peso del bambino viene misurato una volta al giorno, ad esempio alle 20:00 di ogni giorno.

Ogni valore di peso misurato si chiama CAMPIONE e

l’operazione di pesatura giornaliera prende il nome di

CAMPIONAMENTO

(27)

Campionamento

Peso (Kg)

Tempo (giorni) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

In generale, campionare un segnale è un metodo per registrare un valore istantaneo di quel segnale

giorno peso 0 1 2 3 4 5 6

3.4

3.5

3.55

3.8

3.65

3.85

3.9

(28)

Frequenza di campionamento

Supponiamo che un tecnico debba monitorare la temperatura di un acquario attraverso periodiche letture del termometro per calcolare il numero di volte che la temperatura scende sotto un valore di soglia Tsoglia critico per la sopravvivenza dei pesci.

Supponiamo che il tecnico sia poco diligente e che effettui i rilevamenti ad istanti di tempo casuali.

Temperatura

Tempo

0 t

1

t

2

t

3

t

4

t

5

t

6

t

7

t

8

Tsoglia

(29)

Frequenza di campionamento

Dall’esempio precedente possiamo concludere che:

• è necessario campionare un segnale ad intervalli di tempo regolari

• la frequenza di campionamento (numero di campioni registrati al secondo) deve essere sufficientemente elevata.

Questo problema è stato formalizzato nel 1948 da Shannon tramite il

che consente di descrivere un segnale analogico con banda finita mediante un numero finito di valori, detti campioni del segnale.

Teorema del campionamento

(30)

Teorema del campionamento

Sia dato un segnale s(t) con spettro diverso da zero nella banda (-B,B). Il segnale s(t) risulta completamente determinato una volta noti i suoi valori s(iT) agli istanti

discreti t=iT separati l'uno dall'altro da un intervallo di durata T purche' T sia minore o uguale a 1/2B.

S(t)

t f

|S(f)|

-B 0 B

T = 1 2B

Periodo di

campionamento

f

s

= 1 T

Frequenza di

Campionamento o freqenza di

Nyquist.

= 2B

(31)

Teorema del campionamento

t s(t)

0 T 2T 3T 4T 8T 9T 10T … 5T 6T 7T

s(0)

s(T) s(2T)

s(6T)

Come conseguenza del teorema del campionamento si ha che non e' necessario trasmettere il segnale s(t), ma e' sufficiente conoscere il valore che esso assume ad istanti discreti separati da un intervallo di ampiezza T. Il valore s(iT) prende il nome di campione di s(t) all'istante t=iT. L'intervallo T viene detto intervallo di campionamento e fc=1/T prende il nome di frequenza di campionamento o frequenza di Nyquist.

Se i campioni sono stati collezionati rispettando il teorema di Shannon, il ricevitore potrà ricostruire il segnale dalla conoscenza dei campioni.

(32)

Esempio

Abbiamo visto che il segnale telefonico ha una banda netta di 3100 Hz.

A fronte di questa banda netta, si considera una banda lorda di 4 kHz.

Assumendo quindi B = 4 kHz, si ha che la frequenza di campionamento deve essere pari a fs = 2B = 8 kHz e quindi occorre campionare il segnale telefonico ogni T = 1/(2B) = 125 µs.

Sorgente Sorgente

Segnale analogico

Clock

T

3,125 4,56 2,53 1,03 0,34

…..

Campioni

misura

I campioni sono numeri reali che possono assumere qualsiasi valore fra un minimo ed un massimo

(33)

Quantizzazione

Il rumore e le distorsioni presenti in un canale di comunicazione

limitano la qualità con cui può essere ricostruito un segnale. Per questo motivo non è in generale richiesto una riproduzione esatta del segnale trasmesso, ma solo una sua versione approssimata. I campioni del

segnale trasmesso possono perciò essere approssimati mediante numeri interi; questo processo di approssimazione prende il nome di

quantizzazione. La quantizzazione si dice lineare se tutti gli intervalli hanno la stessa ampiezza.

ESEMPIO : Consideriamo il caso di quantizzazione di un segnale con valore minimo 0 e valore massimo V mediante 8 intervalli di

quantizzazione di uguale ampiezza D.

(34)

Quantizzazione

4 5 6 7

3 2 1 0 V

t s(t)

D

Al posto dei campioni s(iT) del segnale sono trasmessi i numeri:

(valori quantizzati):

6 5 3 2 1 1 2 2 3 5 Intervallo di quantizzazione

(35)

Errore di quantizzazione

4 5 6 7

3 2 1 0 V

T 2T 3T 4T 5T 6T 7T 8T 9T 0

Campione

Campione quantizzato Errore di

quantizzazione

L’errore di

quantizzazione può andare da -D/2 a D/2

D

(36)

Esempio di quantizzazione lineare di una sinusoide Errore di quantizzazione

Perché la quantizzazione non introduca distorsioni sul segnale

Errore (= rumore) di quantizzazione << rumore del canale

(37)

Digitalizzazione

Tramite il campionamento e la quantizzazione, abbiamo che il segnale quantizzato può assumere solo certi valori.

Ad esempio, se il quantizzatore ha 8 livelli, i campioni

quantizzati potranno assumere solo uno di 8 possibili valori.

Possiamo rappresentare ciascuno di questi valori tramite una sequenza di bit .…..

Ma che cos’è un bit?

(38)

Il BIT è una unità di informazione che può esprimere uno fra due possibili stati

LAMPADINA

ACCESA SPENTA

+ -

POSITIVO NEGATIVOSIMBOLI

ON OFF

MICROINTERRUTTORI ACCESO SPENTO

BIT: Binary Digit

(39)

2 2 2 2 2 2 2 2

7 6 5 4 3 2 1 0

= 128 = 64 = 32 = 16 = 8 =4 =2 =1

NUMERAZIONE POSIZIONALE ,

DOVE OGNI BIT ASSUME IL VALORE DI 2 ELEVATO AL NUMERO DELLA SUA POSIZIONE

0 0 1 0 0 1 0 1

0 + 0 + 32 + 0 + 0 + 4 + 0 + 1 = 37

La rappresentazione binaria

(40)

Alcuni esempi

Vediamo la rappresentazione binaria dei numeri decimali da 0 a 7 utilizzando 3 bit

0 Æ 0 0 0 infatti 0 x 22 + 0 x 21 + 0 x 20 = 0 + 0 + 0 = 0 1 Æ 0 0 1 infatti 0 x 22 + 0 x 21 + 1 x 20 = 0 + 0 + 1 = 1 2 Æ 0 1 0 infatti 0 x 22 + 1 x 21 + 0 x 20 = 0 + 2 + 0 = 2 3 Æ 0 1 1 infatti 0 x 22 + 1 x 21 + 1 x 20 = 0 + 2 + 1 = 3 4 Æ 1 0 0 infatti 1 x 22 + 0 x 21 + 0 x 20 = 4 + 0 + 0 = 4 5 Æ 1 0 1 infatti 1 x 22 + 0 x 21 + 1 x 20 = 4 + 0 + 1 = 5 6 Æ 1 1 0 infatti 1 x 22 + 1 x 21 + 0 x 20 = 4 + 2 + 0 = 6 7 Æ 1 1 1 infatti 1 x 22 + 1 x 21 + 1 x 20 = 4 + 2 + 1 = 7

Attenzione! Per rappresentare il numero 8 occorre un numero maggiore di bit

8 Æ 1 0 0 0

In generale con N bit possiamo rappresentare i numeri da 0 a 2N-1

(41)

CONVERSIONE DECIMALE \ BINARIO:

Bisogna dividere il numero decimale per due fino ad arrivare a zero e prendere il resto ribaltandolo dall’alto a destra.

numero resto

1 1 1 0 1 0

58 0 29 1 14 0 7 1 3 1 1 1 0

Un semplice metodo di conversione

1 x 2

1 x 255 1 x 21 x 244 1 x 21 x 233 0 x 20 x 222 1 x 21 x 211 0 x 20 x 222

(42)

8 BIT = 1 BYTE

1024 BYTE = 1 KILO BYTE = 2

10

BIT 1024 KILO BYTE = 1 MEGA BYTE = 2

20

BIT 1024 MEGA BYTE = 1 GIGA BYTE = 2

30

BIT

Unità di misura utilizzate nel mondo digitale

(43)

Rappresentazione binaria dei livelli di quantizzazione

Supponiamo di campionare un segnale e di quantizzare i campioni tramite un quantizzatore ad 8 livelli

4 5 6 7

3 2 1 0 V

t

s(t)

Possiamo indicare

ciascun livello tramite una sequenza di tre bit.

Infatti con tre bit

possiamo rappresentare i numeri da 0 a 7 (sono 8 valori)

La sequenza dei campioni quantizzati: 6 5 3 2 1 1 2 2 3 5 diventa 6 5 3 2 1 1 2 2 3 5

110 101 011 010 001 001 010 010 011 101

(44)

Segnale digitale Ricapitolando ……..

Segnale analogico

Campionatore Campionatore

2,34 1,45 ….

Quantizzatore Quantizzatore

0010011010101001

Segnale digitale

Convertitore analogico/digitale (A/D)

(45)

Trasmissione di segnali digitali

Il convertitore A/D permette di trasformare un segnale analogico In una sequenza di bit.

Ogni bit può essere rappresentato fisicamente da un valore di tensione, dallo stato di un circuito, dalla polarizzazione di un materiale magnetico.

Per trasmettere un bit occorre associargli una forma d’onda, ad esempio:

+ V

- V 1

0 0

1

(46)

Un sistema di trasmissione digitale

Segnale analogico

Convertitore A/D

Convertitore A/D

Modulatore / trasmettitore Modulatore / trasmettitore

Canale Canale

Demodulatore/

ricevitore Demodulatore/

ricevitore

01001

01001

Convertitore D/A

Convertitore

Segnale analogico

D/A

(47)

Perché digitale?

VANTAGGI

• Lo sviluppo tecnologico ha reso possibile realizzare apparati e sistemi elettronici in forma di circuiti integrati che risultano vantaggiosi dal

punto di vista del costo, affidabilità e compattezza. Tali vantaggi sono conseguibili soprattutto nella costruzione di di circuiti atti all’esecuzione di operazioni logiche.

• Sviluppo dei sistemi di elaborazione digitale dei segnali (DSP).

• Minore sensibilità dei segnali digitali ai disturbi introdotti dal canale.

• Possibilità di utilizzare ripetitori rigenerativi.

• La multiplazione di segnali numerici ha un costo inferiore rispetto alla multiplazione di segnali analogici.

• Con l’avvento dei computer, molta dell’informazione da trasferire nasce già in forma digitale.

(48)

Perché digitale?

SVANTAGGI

• La trasmissione di segnali digitali comporta la conversione A/D e viceversa, il cui costo è comunque molto limitato.

• La trasmissione numerica di segnali originariamente analogici comporta una maggiore larghezza di banda (capacità) del canale trasmissivo.

• Nei sistemi numerici i vari componenti della catena di trasmissione devono essere sincronizzati tra loro.

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