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La statistica dell aiuto sociale risultati per il 2005

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La statistica dell’aiuto

sociale – risultati per il 2005

(2)
(3)

Indice

1 La statistica dell’aiuto sociale in breve 4 2 La quota di aiuto sociale nei Cantoni 6

 Quota di aiuto sociale secondo il tipo

e la classe di grandezza dei Comuni 9

4 I beneficiari dell’aiuto sociale 10 4.1 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo l’età 10 4.2 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo

la nazionalità e il sesso 11

4.3 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo

lo stato civile 13

4.4 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo

il grado di formazione 14

4.5 Quota di aiuto sociale secondo la condizione

professionale 15

5 Struttura e dinamica delle unità assistite 16

5.1 Quota di assistenza 16

5.2 Tasso di copertura 18

5.3 Durata di percezione dell’aiuto sociale 19 5.4 Motivo dell’interruzione delle prestazioni

di aiuto sociale 20

6 Le famiglie e i figli beneficiari

dell’aiuto sociale 21

7 Come sono rilevati i dati? 23

8 Ulteriori informazioni 24

(4)

1 La statistica dell’aiuto sociale in breve

La statistica svizzera dell’aiuto sociale rileva le pratiche concernenti i beneficiari dell’aiuto sociale e i loro familiari direttamente interessati dalle prestazioni sociali ricevute (coniuge, figli, altre persone a carico).

Le informazioni così raccolte permettono di conoscere:

– il numero di beneficiari di prestazioni dell’aiuto sociale – l’età dei beneficiari

– lo stato civile e la nazionalità dei beneficiari

– il grado di formazione e la condizione professionale dei beneficiari – il numero di casi di aiuto sociale e di economie domestiche assis­

tite

– la struttura delle economie domestiche beneficiarie (ad esempio grandezza dell’economia domestica, numero di figli)

– la durata di percezione delle prestazioni di aiuto sociale – il tasso di copertura dell’aiuto sociale.

Grazie a queste informazioni, l’Ufficio federale di statistica calcola degli indicatori che permettono di analizzare la situazione dei beneficiari dell’aiuto sociale in Svizzera e di determinare l’efficacia del sistema sociale e delle prestazioni sociali. Le prestazioni esistenti rispondono ai bisogni e permettono di aiutare i vari gruppi di popolazione interes­

sati o esistono dei buchi nella rete sociale? Queste basi d’informazione affidabili non solo permettono di tracciare un quadro della situazione sociale in Svizzera, ma costituiscono anche una solida base per i responsabili politici. Gli ambienti politici ne hanno bisogno per motivare le loro decisioni, le autorità e i servizi sociali per orientare le loro azioni.

I risultati della statistica dell’aiuto sociale sono integrati anche nei cal­

coli della nuova perequazione finanziaria tra i Cantoni e la Confedera­

zione e segnatamente in quelli della compensazione degli oneri ecces­

sivi dovuti a fattori sociodemografici.

Ma quali sono le prestazioni sociali rilevate nell’ambito della statistica svizzera dell’aiuto sociale?

La statistica dell’aiuto sociale si basa su una definizione di aiuto sociale che comprende tutte le prestazioni sociali legate al bisogno erogate dai Cantoni, e cioè:

– l’aiuto sociale finanziario diretto in senso stretto (erogato dai Cantoni conformemente alle legislazioni cantonali in materia di aiuto so­

ciale)

– le altre prestazioni sociali legate al bisogno erogate direttamente dai

(5)

1 La statistica dell’aiuto sociale in breve Confronti intercantonali

Alcuni Cantoni prevedono unicamente l’aiuto sociale, altri dispongono di varie prestazioni sociali legate al bisogno versate prima dell’aiuto sociale. Questo tipo di prestazione può prevenire un’eventuale dipen­

denza dall’aiuto sociale.

I risultati della statistica dell’aiuto sociale presentati in questo opuscolo si riferiscono unicamente all’aiuto sociale in senso stretto. Tale as­

petto va tenuto presente nel confronto delle quote di aiuto sociale tra i Cantoni.

La quota di aiuto sociale misura la percentuale della popolazione assistita (popolazione residente secondo i dati del censimento federale della popolazione del 2000). L’universo considerato può essere la popolazione totale o un gruppo definito in base a criteri sociodemogra­

fici, come l’età, il sesso, la nazionalità. La quota di aiuto sociale costi­

tuisce pertanto un indicatore del rischio di dipendere dall’aiuto sociale rispettivamente un indice del rischio di povertà.

(6)

2 La quota di aiuto sociale nei Cantoni

Nel 2005, la quota di aiuto sociale svizzera è del 3,3%. Ciò significa che, sull’insieme della popolazione svizzera, 33 persone su mille beneficiano di una prestazione di aiuto sociale. Nel 2004, la quota di aiuto sociale era ancora del 3,0%.

La carta seguente mostra le quote di aiuto sociale nei Cantoni. Regi­

strano una quota superiore alla media svizzera i Cantoni­Città e i Can­

toni con grandi centri urbani, come Zurigo, Basilea, Ginevra e Vaud. I Cantoni rurali presentano invece tendenzialmente un tasso inferiore alla media.

Nel confronto delle quote di aiuto sociale tra i Cantoni è importante tener conto delle altre prestazioni sociali dei Cantoni legate al bisogno.

Alcuni Cantoni concedono infatti prestazioni specifiche per evitare che gruppi di popolazione debbano far ricorso all’aiuto sociale. Nell’interpre­

tazione delle cifre bisogna quindi tenerne conto perché la quota di aiuto sociale può rivelarsi più bassa a causa dell’esistenza di altre prestazioni sociali destinate anch’esse ad aiutare le persone a far fronte ai loro bisogni.

ZH

BE LU

UR SZ OW

NW GL

ZG

FR SO BS

BL AG

TG

TI VD

VS NE

GE

JU

GR SG

ARAI

≥ 4,5 SH 3,0 – 4,4 2,0 – 2,9 1,5 – 1,9

≤ 1,4 CH: 3,3

Quote di aiuto sociale per Cantone, 2005

© UST, ThemaKart, Neuchâtel 2007 Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(7)

2 La quota di aiuto sociale nei Cantoni

T1 Quota di aiuto sociale nei Cantoni Unità

assistite Numero di persone assistite

Numero di persone per caso

Quota di aiuto sociale

CH 16 078 27 495 1,75 ,

BS 7 509 11 926 1,59 6,4

NE 5 073 9 061 1,79 5,4

VD 15 807 29 382 1,86 4,6

GE 9 776 17 233 1,76 4,2

BE 22 775 40 121 1,76 4,2

ZH 29 089 49 417 1,70 4,0

SO 4 351 7 315 1,68 3,0

SH 1 189 2 109 1,77 2,9

BL 4 115 7 222 1,76 2,8

FR 3 266 6 504 1,99 2,7

LU 5 387 9 278 1,72 2,6

SG 5 956 10 822 1,82 2,4

GL 486 854 1,76 2,2

ZG 1 247 2 109 1,69 2,1

TG 2 837 4 743 1,67 2,1

TI 3 948 6 087 1,54 2,0

AG 6 070 10 576 1,74 1,9

JU 735 1 308 1,78 1,9

SZ 1 286 2 343 1,82 1,8

AR 530 843 1,59 1,6

GR 1 708 2 903 1,70 1,5

VS 2 147 3 939 1,83 1,4

OW 233 409 1,76 1,2

AI 98 179 1,83 1,2

UR 236 410 1,74 1,2

NW 225 402 1,79 1,1

Complessivamente, il numero medio di persone assistite per caso è di 1,75. Questo numero varia tra 1,54 e 1,99 persone.

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005 © UST

(8)

Osservazioni riguardanti i grafici e le tabelle

In tutti i grafici e le tabelle, ad eccezione di G12 e G13, sono stati presi in considerazione tutti i casi con prestazioni erogate nel 2005.

La quota di aiuto sociale e la quota di assistenza sono calcolate uti­

lizzando grandezze di riferimento provenienti dal censimento federale della popolazione 2000. La quota di aiuto sociale si basa sulla popola­

zione residente, mentre la quota di assistenza si riferisce al numero di economie domestiche private.

Un’unità assistita, chiamata anche dossier o caso, comprende il/la coniuge convivente e i figli (fino a 25 anni) che vivono con i genitori o uno dei due genitori.

2 La quota di aiuto sociale nei Cantoni

(9)

3 La quota di aiuto sociale secondo il tipo e la classe di grandezza dei Comuni

I rischi e gli oneri sociali dipendono fortemente dalla tipologia dei Comuni. Più dei due terzi delle persone assistite vive in città (Comuni di 10’000 abitanti e più), mentre la popolazione urbana in Svizzera è del 42,2%. I beneficiari dell’aiuto sociale vivono più spesso in città, dove le comodità sono più vicine, vi sono maggiori opportunità di trovare un lavoro nei pressi di casa e il sistema dei trasporti urbani permette di vivere senza aver bisogno di un veicolo privato. Questa constatazione è valida anche se si paragonano le quote di aiuto sociale nei Cantoni:

i Cantoni periferici, piccoli e con piccoli centri presentano una quota di aiuto sociale inferiore alla media svizzera.

Quota di aiuto sociale per tipo di Comune

© UST

G1

0 1 2 3 4 5 6

Totale Città Comuni delle

agglomerazioni

Comuni rurali

Quota di aiuto sociale

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

Quota di aiuto sociale secondo la classe di grandezza dei Comuni

© UST

G2

0 1 2 3 4 5 6 7

Totale <1’000 1’000–

1’999 2’000–

4’999 5’000–

9’999 10’000–

19’999 20’000–

49’999 50’000–

99’999> 100’000

Quota di aiuto sociale

Fonte: UST Statistica dell’aiuto sociale 2005

Numero di abitanti

(10)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

4.1 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo l’età

Considerando le classi di età dei beneficiari, si nota che a registrare le quote di aiuto sociale più alte sono i bambini e i giovani fino a 25 anni.

Ciò è dovuto alle difficoltà finanziarie riscontrate dalle famiglie mono­

parentali, ampiamente sovrarappresentate, o dalle famiglie se si consi­

dera la struttura familiare dei beneficiari (vedi 5.1).

Inoltre, il periodo di formazione non permette ai giovani di far fronte ai loro bisogni. I giovani che hanno interrotto o hanno terminato da poco la formazione o l’apprendistato hanno infatti più difficoltà a trovare un posto di lavoro fisso.

La quota di aiuto sociale tende a diminuire con l’aumentare dell’età. A partire dall’età di 26 anni si entra in una fase caratterizzata dalla convi­

venza o dal matrimonio e dall’arrivo dei figli. La fascia d’età dai 36 ai 55 anni corrisponde al periodo in cui i figli sono in formazione, il che comporta spese supplementari, ma anche a quello in cui aumentano i tassi di divorzio – e una separazione comporta spese supplementari per entrambi i coniugi. La terza fase della vita è quella che registra la quota di aiuto sociale più bassa, il che tende a dimostrare che in Sviz­

zera la copertura sociale della terza età è buona: rendite di vecchiaia, rendite della previdenza professionale, prestazioni complementari all’AVS e prestazioni cantonali supplementari all’AVS in certi Cantoni per­

mettono agli anziani di far fronte ai loro bisogni materiali.

Quota di aiuto sociale secondo la classe di età G3

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0

Totale 0–17 anni 18–25

anni 26–35 anni 36–45

anni 46–55 anni 56–64

anni 65–79 anni 80+ anni

Quota di aiuto sociale

(11)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

T 2 Quota di aiuto sociale secondo la classe di età

4.2 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo la nazionalità e il sesso Se si proietta il numero di stranieri beneficiari dell’aiuto sociale sull’in­

sieme degli stranieri che vivono in Svizzera, si constata che per questi ultimi il rischio di dover far ricorso all’aiuto sociale è più presente ris­

petto alle persone di nazionalità svizzera (G4). Analogamente, la quota di stranieri tra i beneficiari dell’aiuto sociale è del 43,8%, sommando tutte le prestazioni, mentre solo il 20,5% della popolazione è di nazio­

nalità straniera (G5). Per spiegare questa situazione, ci si potrebbe ba­

sare ad esempio sulle situazioni familiari, sulle condizioni professionali e sulle minori opportunità sul mercato del lavoro dei beneficiari stranieri.

Spesso i migranti che percepiscono l’aiuto sociale sono poco o non affatto qualificati oppure la loro formazione non è riconosciuta in Sviz­

zera. Lavorano più sovente in settori a basso reddito (come gli alberghi e i ristoranti) e vivono in famiglie più numerose di quelle degli svizzeri.

Il loro salario, quindi, non è sempre sufficiente per coprire i loro bisogni e per far quadrare i conti devono far ricorso all’aiuto sociale.

Si notano poche differenze tra le quote di aiuto sociale maschili e fem­

minili. Le donne straniere sono tuttavia un po’ più esposte al rischio di dipendere dall’aiuto sociale rispetto agli uomini.

Classe di età Proporzione in % Quota

Totale 100% 3,3

0–17 anni 31,0% 4,9

18–25 anni 13,2% 4,5

26–35 anni 17,1% 3,6

36–45 anni 19,2% 3,9

46–55 anni 12,3% 2,9

56–64 anni 5,7% 1,9

65–79 anni 0,8% 0,2

80+ anni 0,7% 0,6

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005 © UST

(12)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

Quota di aiuto sociale secondo la nazionalità e il sesso

© OFS

G4

0 1 2 3 4 5 6 7 8

Totale Svizzeri Svizzere Stranieri Straniere

Quota di aiuto sociale

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

Percentuale di stranieri sull’insieme dei beneficiari

dell’aiuto sociale e sull’insieme della popolazione residente G5

UR NWAI OWBEARJU FR GR SZ LU VS SOBL AG TG SGZG SH GL ZH NE TI VD BS GE CH

(13)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

Nota:

Le persone separate fanno parte della categoria «sposati/e».

4. Quota di aiuto sociale a partire dai 18 anni secondo lo stato civile

La quota di aiuto sociale è nettamente superiore per le persone divor­

ziate rispetto agli altri tipi di stato civile. Il rischio di dipendere dall’aiu­

to sociale è quindi di 3,3 volte più elevato per le persone divorziate (quo­

ta di aiuto sociale: 6,9%) che non per le persone coniugate (quota di aiuto sociale: 2,1%). I vedovi presentano invece una quota di aiuto so­

ciale nettamente più bassa: le rendite di vedovanza o altre rendite assi­

curano in genere un tenore di vita sufficiente.

Quota di aiuto sociale (persone in età di 18 anni e più) secondo lo stato civile

© UST

G6

0 1 2 3 4 5 6 7

Totale Celibi/nubili Coniugati Vedovi Divorziati

Quota di aiuto sociale

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(14)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

4.4 Beneficiari dell’aiuto sociale secondo il grado di formazione Una buona formazione riduce il rischio di dover far ricorso all’aiuto sociale. Più il grado di formazione è elevato, più il rischio di scivolare nella povertà è basso. Nel 2005, il 52,3% dei beneficiari di prestazioni di aiuto sociale non aveva completato una formazione professionale contro solo il 26,3% nella popolazione. L’elevata quota di beneficiari del­

l’aiuto sociale che hanno terminato una scuola professionale o un ap­

prendistato è legata tra l’altro alle difficoltà che riscontrano i giovani nel trovare un primo posto fisso (disoccupazione giovanile). I titolari di un diploma universitario o di grado terziario ricorrono invece molto meno spesso all’aiuto sociale.

Persone assistite tra i 18 e i 65 anni secondo il grado più alto di formazione concluso

© UST

G7

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Nessuna formazione professionale Formazione professionale, scuola di maturità Università/formazione professionale superiore

Statistica dell’aiuto sociale Popolazione residente Formazione

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(15)

4 Beneficiari dell’aiuto sociale

Nota:

Occupati: persone che esercitano un’attività lavorativa retribuita per almeno un’ora la settimana, compresi gli apprendisti.

4.5 Quota di aiuto sociale secondo la condizione professionale Benché di norma un reddito da lavoro costituisca un elemento suffi­

ciente per assicurare la propria sussistenza, il 26,1% dei beneficiari dell’aiuto sociale di più di 15 anni è costituito da persone attive occu­

pate. Il 59,5% di essi lavora a tempo parziale e il 40,5% a tempo pieno.

Il 37,8% dei beneficiari è senza lavoro e quasi il 40% è registrato presso l’ufficio regionale di collocamento. Il gruppo restante è costituito da per­

sone che cercano lavoro ma che non hanno (più) diritto alla disoccupa­

zione (disoccupati di lunga durata, indipendenti non assicurati) e da per­

sone in programmi occupazionali o di reintegrazione. Più di un terzo dei beneficiari dell’aiuto sociale non è attivo né alla ricerca di un lavoro.

Persone assistite in età di 15 anni o più secondo la condizione professionale

© UST

G8

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Occupati Inoccupati Non attivi

73%

27%

Tempo pieno Tempo parziale

Statistica dell’aiuto sociale Popolazione

26%

38%

36%

63%

3%

34%

41%

59%

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(16)

5.1 Quota di assistenza

5 Struttura e dinamica delle unità assistite

Nota:

La categoria «casi di persone sole» include le persone che vivono sole e quelle che non vivono sole (per es. persone che abitano con una o più persone, quali famiglie di affidamento o comunità d’abitazione).

Struttura delle unità assistite

© UST

G9

Casi di persone sole Famiglie monoparentali Coppie con figli Coppie senza figli Altri

58,8%

20,7%

13,9%

6,4%

0,2%

Economie domestiche secondo la struttura delle

unità assistite

0%

25%

50%

75%

100%

In strutture stazionarie/istituti Modi particolari di condizione abitativa

Totale economie domestiche private

Ripartizione secondo la struttura delle unità assistite

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

Quota di assistenza delle economie domestiche

secondo la struttura delle unità assistite G10

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Totale economie

domestiche Persone che

vivono sole Famiglie

monoparentali Coppie con figli Coppie senza figli

Quota di assistenza

(17)

5 Struttura e dinamica delle unità assistite

Nei grafici 9 e 10, le analisi si basano sui casi di aiuto sociale (unità assistite) e non più sulle persone assistite. La quota di assistenza indica la quota di casi di aiuto sociale rispetto all’insieme delle economie domestiche (secondo il censimento federale della popolazione del 2000).

Secondo i dati della statistica svizzera dell’aiuto sociale, la quota di assistenza delle economie domestiche è passata dal 3,1% nel 2004 al 3,8%, nel 2005. Ciò significa che il 4% circa delle economie domesti­

che svizzere ha beneficiato di prestazioni di aiuto sociale. Come mostra il grafico 10, i casi di persone sole hanno un rischio leggermente supe­

riore alla media di dover far ricorso all’aiuto sociale, ma sono le famiglie monoparentali a essere più spesso colpite dalla povertà. In Svizzera, quasi un’economia domestica monoparentale su 6 percepisce presta­

zioni di aiuto sociale (quota di aiuto sociale delle economie domestiche monoparentali: 16,6%).

La dipendenza dall’aiuto sociale è più elevata per le famiglie e le fami­

glie monoparentali che per le coppie senza figli.

Il grafico 9 mostra che i casi di persone sole rappresentano il 58,8%

dell’insieme dei casi (economie domestiche); un quarto di queste per­

sone, tuttavia, non vive sola (il 22,9% dei casi riguarda un’unica per­

sona che non vive sola).

(18)

5 Struttura e dinamica delle unità assistite

Note:

– Tasso di copertura: proporzione tra il fabbisogno netto e il fabbisogno lordo dell’uni­

tà assistita.

– Più il tasso di copertura è alto più la parte delle prestazioni sociali nel reddito totale dell’unità assistita è elevata.

5.2 Tasso di copertura

Il tasso di copertura corrisponde alla parte del fabbisogno finanziario delle unità assistite coperta dalle prestazioni di aiuto sociale. Un tasso di copertura pari a 1 indica una copertura integrale del budget dell’uni­

tà assistita attraverso le prestazioni di aiuto sociale. È il caso per il 47,1% delle economie domestiche che beneficiano dell’aiuto sociale.

Nel 24,1% dei casi, il tasso di copertura è inferiore allo 0,5, il che significa che l’aiuto sociale copre meno della metà del budget dell’economia domestica; il resto è assicurato da altre fonti di reddito (reddito da lavoro, prestazioni delle assicurazioni sociali, pensioni alimentari). Sono soprattutto le famiglie monoparentali e le famiglie numerose a dover ricorrere all’aiuto sociale per completare un reddito da lavoro insufficiente.

Tasso di copertura secondo la struttura dell’unità assistita G11

0% 25% 50% 75% 100%

1 0.75–0.99 0.50–0.74 0.25–0.49 <0.25

Totale economie domestiche

© UST Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

Casi di persone sole Famiglie monoparentali Coppie con figli

Coppie senza figli

(19)

5 Struttura e dinamica delle unità assistite

Nota:

Sono stati considerati tutti i casi rilevati nel 2005 compresi quelli in cui non c’è stato nessun versamento di prestazione sociale.

5. Durata di percezione delle prestazioni di aiuto sociale L’aiuto sociale è spesso un sostegno finanziario temporaneo in situa­

zioni di urgenza, quando il reddito, se esiste, non basta a coprire tutti i bisogni e i sistemi di previdenza a monte, quali le prestazioni delle assicurazioni sociali o altre prestazioni sociali legate al bisogno, non sono ancora efficaci. Lo scopo dell’aiuto sociale è di permettere al beneficiario di ritrovare rapidamente l’indipendenza economica e reintegrarsi nella società. Le probabilità di successo della reintegra­

zione dipendono tra l’altro molto dalla durata di percezione delle presta­

zioni di aiuto sociale.

I dati della statistica dell’aiuto sociale raccolti nel 2005 indicano tutta­

via che il 52,4% delle economie domestiche private assistite riceve prestazioni di aiuto sociale per oltre un anno. Sono particolarmente col­

pite le famiglie monoparentali: in questa categoria la proporzione di per­

sone che beneficiano dell’aiuto sociale per almeno un anno è del 60,3%.

Le famiglie monoparentali dispongono in generale di altre fonti di red­

dito oltre all’aiuto sociale. Il genitore a cui sono affidati i figli si ritrova tuttavia spesso nell’impossibilità di lavorare al 100%, dovendo occu­

parsi dei figli. Le categorie meno rappresentate tra i casi di aiuto so­

ciale di lunga durata sono le coppie senza figli e i casi di persone sole.

Durata di percezione delle prestazioni di aiuto sociale secondo la struttura delle unità assistite

© UST

G12

Meno di un anno 1–2 anni 2–4 anni Più di 4 anni

0% 25% 50% 75% 100%

Totale economie domestiche Casi di persone sole Famiglie monoparentali Coppie con figli

Coppie senza figli

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(20)

5 Struttura e dinamica delle unità assistite

5.4 Motivo dell’interruzione delle prestazioni di aiuto sociale

Nota:

Sono stati considerati tutti i casi rilevati nel 2005 compresi quelli in cui non c’è stato nessun versamento di prestazione sociale.

Circa il 30% dei casi è stato chiuso per un miglioramento della situa­

zione economica, e cioè perché uno o più beneficiari ha trovato un nuovo posto di lavoro od ottenuto un aumento di salario. L’inserimento o la reintegrazione professionale rimane la strada vincente per sconfig­

gere la povertà, benché solo una minoranza dei casi raggiunga una reintegrazione completa, come emerge dal grafico. Nel 21,7% dei casi sono le prestazioni delle assicurazioni sociali a subentrare all’aiuto sociale e nel 9,1% altre prestazioni legate al bisogno. Infine, più d’un Casi chiusi secondo il motivo principale di interruzione

delle prestazioni di aiuto sociale

© UST

G13

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Miglioramento della condizione professionale

Assunzione di un’attività professionale Misura occupazionale Aumento del reddito di un’attività lavorativa

Minimo esistenziale (ME) proveniente da altre prestazioni sociali

ME con prestazioni sociali ME con altre prestazioni sociali

legate al bisogno

Fine della competenza del servizio Cambiamento di domicilio Interruzione dei contatti Decesso

Sconosciuto

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

(21)

Tra tutte le classi di età, le persone di meno di 18 anni presentano il maggior rischio di dipendere dall’aiuto sociale con un tasso del 4,9%.

Il 33% dei bambini e dei giovani sostenuti ha meno di 6 anni e il 26% ha più di 12 anni. Il rischio di ricorso all’aiuto sociale dipende fortemente dalla struttura familiare: un po’ più della metà delle persone (53,7%) di meno di 18 anni vive in una famiglia monoparentale. Come mostra il grafico 11, le famiglie monoparentali presentano un rischio più elevato di dover ricorrere all’aiuto sociale delle coppie con figli. Per i figli che vivono con un unico genitore il rischio che i bisogni finanziari dell’economia domestica siano assicurati da prestazioni di aiuto sociale è molto supe­

riore (G15). Con un tasso del 22,6%, più di un bambino su cinque che vive in una famiglia monoparentale dipende dall’aiuto sociale. In gene­

rale, il rischio aumenta con il numero di figli che vivono nell’economia domestica. Anche se le coppie con figli dipendono meno spesso dall’aiuto sociale delle famiglie monoparentali, si osserva che la quota di aiuto sociale dei bambini che vivono in famiglie con tre e più figli (3,4%) è due volte più elevata di quella dei bambini in famiglie con due figli (1,8%).

6 Le famiglie e i figli beneficiari dell’aiuto sociale

© UST

G14

3,8 4,0 4,2 4,4 4,6 4,8 5,0 5,2

Totale 0–5 anni 6–12 anni 13–15 anni 16–17 anni Quota di aiuto sociale dei bambini fino a 18 anni

secondo la classe di età

Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005 Nota:

Quota di aiuto sociale dei bambini: numero di bambini che percepiscono l’aiuto sociale/

numero di bambini nella popolazione.

(22)

6 Le famiglie e i figli beneficiari dell’aiuto sociale

0 5 10 15 20 25 30 35

Totale 1 2 3+ 1 2 3+

Quota di aiuto sociale dei bambini

Bambini assistiti fino a 18 anni secondo la struttura

delle unità assistite e la quota di aiuto sociale G15

Famiglie monoparentali con 1 figlio Famiglie monoparentali con 2 figli Famiglie monoparentali con 3+ figli Coppie con figli

Coppie con 2 figli Coppie con 3+ figli 18%

23%

8% 14%

16%

21%

Quota di aiuto sociale dei bambini (<18 anni) secondo il tipo di economia domestica

Ripartizione dei bambini secondo il tipo di economia domestica

© UST Fonte: UST, Statistica dell’aiuto sociale 2005

Numero de figli Famiglie

monoparentali Coppie

Nota:

Quota di aiuto sociale dei bambini: numero di bambini che percepiscono l’aiuto sociale/

numero di bambini nella popolazione.

(23)

7 Come sono rilevati i dati?

Universo di base

La statistica dell’aiuto sociale si basa sui dati rilevati a livello comunale nei 26 Cantoni. La maggioranza dei Cantoni realizza una rilevazione totale, e cioè una rilevazione a cui partecipano tutti i Comuni del Can­

tone. In alcuni Cantoni, solo un campione di Comuni fornisce dati relativi all’aiuto sociale, che sono poi generalizzati all’intero Cantone. Comples­

sivamente partecipano alla statistica dell’aiuto sociale circa 2300 Co­

muni, che rappresentano più dei due terzi della popolazione svizzera.

Fornitori di dati

I dati sono rilevati dai servizi sociali comunali, regionali o cantonali e trasmessi in forma elettronica o su carta direttamente all’UST o ai ser­

vizi cantonali competenti.

La rilevazione e l’elaborazione dei dati avvengono osservando scrupo­

losamente i principi della protezione dei dati, stabiliti nella legge del 9 ot­

tobre 1992 sulla statistica federale (artt. 14–17), nella legge federale del 19 giugno 1992 sulla protezione dei dati (art. 22) e nell’ordinanza del 30 giugno 1993 sull’esecuzione di rilevazioni statistiche federali.

Portata della rilevazione

Nella statistica sono registrati tutti i casi d’aiuto sociale che nel corso dell’anno civile (periodo di rilevazione) hanno beneficiato di prestazioni finanziarie. Non si tiene conto, invece, delle mere consulenze. Sono rilevate tutte le persone che fanno parte del singolo caso di aiuto sociale, vale a dire la persona che ne fa richiesta nonché tutte le altre persone a suo carico. I casi che a causa di un cambiamento di domi­

cilio o interruzioni delle prestazioni più lunghe sono rilevati due volte (doppi conteggi) vengono appurati.

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8 Ulteriori informazioni

Informazioni: Ufficio federale di statistica (UST) Sezione sicurezza sociale

Tom Priester, caposezione ad interim Tel. 032 713 64 75

E­mail: thomas.priester@bfs.admin.ch Ordinazione: Tel. 032 713 60 60

Fax 032 713 60 61 E­mail: order@bfs.admin.ch

Internet: www.socialsecurity-stat.admin.ch

Impressum

Editore: Ufficio federale di statistica (UST) Settore: 13 Sicurezza sociale

Diffusione: UST, 2010 Neuchâtel, tel. 032 713 60 60 Fax: 032 713 60 61, e­mail: order@bfs.admin.ch Lingua originale: Francese

Traduzione: Servizi linguistici UST Realizzazione

e informazioni: Sezione sicurezza sociale, UST, tel. 032 713 61 51 Grafica

e impaginazione: UST, Sezione DIAM Copertina: Monika Sommerhalder Numero

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