SCALA REVISIONE
OPERA NUMEROOPERA ELABORATO
PROGRESSIVO
207/10D.P.R. CATEGORIA
Controllato
DATA
AGG.
Redatto
FERROVIENORD
Descrizione
CONTROLLATO
CODICE ARCHIVIO COLLABORATORE REDATTO
Collaborazione APPROVATO
COMMESSACODICE
2 3
Data
1 0
NORD_ING
Revisioni
Progettista
LIVELLO PROGETTAZIONE
B 2 6 D b 0 0 2 I M - - R 1
=LINEA FERROVIARIA BRESCIA - ISEO - EDOLO NUOVA FERMATA DI BRESCIA VIOLINO
RELAZIONI TECNICHE SPECIALISTICHE Relazione tecnica Impianti elettrici ed affini
Giu. 2019 PRIMA EMISSIONE
Sett. 2020 Inserimento vasche di laminazione -
-
1.1 Oggetto ... 3
1.2 Scopo ... 5
1.3 Interventi ed opere richieste ... 6
2 CAPITOLO SECONDO ‐ RELAZIONE SPECIALISTICA ... 8
2.1 Identificazione dell’opera ... 8
2.2 Riferimenti normativi e legislativi ... 9
2.2.1 Riferimenti normativi ... 9
2.2.2 Riferimenti legislativi ... 14
3 OPERE ELETTRICHE ... 15
3.1 IMPIANTI ELETTRICI E TLC FERMATA DI BRESCIA VIOLINO ... 15
3.1.1 DATI TECNICI DI PROGETTO ... 15
3.1.1.1 Dati ambientali ...15
3.1.1.2 Dati elettrici ...15
3.1.1.3 Grado di protezione minimo delle apparecchiature elettriche ...15
3.1.1.4 Elenco principali utenze elettriche ...16
3.1.1.5 Illuminamenti medi in ambiente ...16
3.1.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI AMBIENTE ... 17
3.1.3 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI ELETTRICI ... 18
3.1.3.1 Quadro vano contatore e sgancio di emergenza generale ...18
3.1.3.2 Quadro di stazione sezione normale ...18
3.1.3.3 Sottoquadri di distribuzione ...19
3.1.3.4 Distribuzione principale...20
3.1.3.5 Impianti elettrici ed affini locale tecnico ...20
3.1.4 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTO ILLUMINAZIONE ZONA BINARI E RELATIVE RAMPE DI ACCESSO ... 21
3.1.4.1 Impianto illuminazione pensiline (banchina coperta) ...21
3.1.4.2 Impianto illuminazione banchina scoperta ...21
3.1.4.3 Impianto illuminazione rampe ...22
3.1.4.4 Impianto illuminazione scale ...22
3.1.5 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI TLC ... 24
3.1.5.1 Rete distribuzione in fibra ottica e con cavi telefonici ...24
3.1.5.2 Impianto antintrusione ...25
3.1.5.3 Impianto diffusione sonora ...25
3.1.5.5 Impianto help‐point di stazione ...26
3.1.5.6 Impianto tele indicatori ...26
3.1.5.7 Impianto diffusione sonora ...27
3.1.6 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTO DI MESSA A TERRA ED EQUIPOTENZIALITA’ ... 28
3.2 IMPIANTI ELETTRICI ASSERVITI AGLI IMPIANTI MECCANICI ... 30
3.2.1 DATI TECNICI DI PROGETTO ... 30
3.2.1.1 Dati ambientali ...30
3.2.1.2 Dati elettrici ...30
3.2.1.3 Grado di protezione minimo delle apparecchiature elettriche ...30
3.2.1.4 Elenco principali utenze elettriche ...30
3.2.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI AMBIENTE ... 31
3.2.3 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI ELETTRICI ... 32
3.2.3.1 Partenze sul quadro distribuzione generale di stazione e linee di alimentazione derivate ....32
3.2.3.2 Quadri di alimentazione pompe di sollevamento ...32
3.2.3.3 Allacciamenti elettri per utenze in campo ...33
1 CAPITOLO PRIMO – RELAZIONE GENERALE 1.1 Oggetto
Lo sviluppo del Servizio Ferroviario Regionale previsto da Regione Lombardia e coordinato con i territori interessati prevede l’implementazione del servizio suburbano a cadenzamento semiorario tra Brescia e Iseo attraverso la totale separazione dei flussi di traffico da Servizio Regionale diretto in media/alta valle.
Il progetto prevede la contestuale estensione del cadenzamento orario all’intera tratta Brescia – Edolo e l’inserimento dell’offerta Rovato – Iseo nel sistema di media valle.
In particolare:
Linea S Brescia – Iseo: ogni 30’, tutte le fermate;
Linea RE Brescia – Edolo: ogni 60’, diretta da Brescia a Iseo poi fermate principali;
Linea R Pisogne – Rovato: canale ogni 60’ (in alcune fasce della giornata), tutte le fermate;
Linea R Breno – Brescia: solo tracce aggiuntive in fascia di punta.
Sulla base degli approfondimenti tecnici sviluppati, sono stati individuati come interventi necessari e sufficienti all’implementazione di quanto descritto la messa a standard delle attuali stazioni di Castegnato, Borgonato e Bornato con adeguamento del piano di stazione al fine di gestire gli incroci in linea con contemporaneità degli ingressi, indipendenza e velocizzazione degli itinerari a 60 km/h.
Il sistema suburbano dovrà inoltre essere caratterizzato da una maggiore capillarità rispetto ad oggi, prevedendo nel progetto la realizzazione e l’inserimento nel servizio viaggiatori della nuova fermata di Violino.
La futura fermata è localizzata a Sud della tratta Brescia ‐ Iseo, nel territorio comunale di Brescia, in corrispondenza della via Re Rotari e prospiciente un quartiere di recente edificazione.
La tratta ferroviaria, in tale punto, corre in rilevato (in rettilineo nella parte strettamente interessata dalla banchina) e sovrappassa la via Re Rotari mediante un sottopasso veicolare in cemento armato ed uno ciclopedonale di dimensioni ridotte, al fine di garantire il collegamento al quartiere.
Estratto dell’elaborato V‐DP05 Tavola di sintesi delle previsioni di Piano
1.2 Scopo
Scopo della presente relazione è la realizzazione delle opere elettriche ed affini, necessarie per la realizzazione della fermata di stazione di Brescia Violino.
Gli impianti interessati dall’intervento e quindi definiti dalla presente relazione e dal capitolato tecnico sono i seguenti:
- Impianti fermata di stazione:
o quadri elettrici di bassa tensione per la distribuzione principale e secondaria di tutte le alimentazioni elettriche previste a progetto;
o impianto illuminazione normale e preferenziale pensilina binario 1;
o impianto illuminazione normale e preferenziale pensilina binario 2;
o impianto illuminazione normale e preferenziale banchina binario 1;
o impianto illuminazione normale e preferenziale banchina binario 2;
o Impianti TLC pensilina e banchina binario 1 o Impianti TLC pensilina e banchina binario 2;
o impianti elettrici ed affini locale tecnico di fermata;
o impianti elettrici asserviti all’impianto di raccolta acque meteoriche pensilina coperta, rampe e scale di accesso al binario 1;
o impianti elettrici asserviti all’impianto di raccolta acque meteoriche pensilina coperta, rampe e scale di accesso al binario 2;
o impianti di messa a terra ed organo disperdente di terra;
1.3 Interventi ed opere richieste
Le opere oggetto degli interventi sopra elencati, sono essenzialmente i seguenti:
- Impianti elettrici ed affini fermata di stazione
o Nuova fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230/4500Volt 50Hz, , con manufatto di contenimento per contatore di energia elettrica e quadro distribuzione, da posizionare nell’area di parcheggio antistante la stazione ferroviaria, con prolungamento della dorsale interrata esistente dall’attuale punto di installazione del contatore di energia sino al nuovo manufatto, integrazione della rete di distribuzione interrata dedicata alla linea in arrivo dalla dorsale esistente dell’Ente Distributore;
o Nuovo avanquadro distribuzione generale impianti elettrici di stazione, da ubicare nel manufatto contatore, entro sezione dedicata;
o Nuova linea di alimentazione in cavi unipolari sino al nuovo locale tecnico lato binario 1;
o Nuovo quadro distribuzione generale di stazione, all’interno del nuovo locale tecnico di stazione, dal quale verranno derivate le linee di alimentazione per gli impianti della fermata;
o Nuova spina di tipo IEC309 per collegamento gruppo elettrogeno in grado di fornire alimentazione della fermata di stazione in caso di mancanza dell’energia elettrica dell’Ente distributore;
o Nuove linee di alimentazione per i seguenti sottoquadri:
Quadro di fermata esistente
Quadro riscaldamento deviatoi
o Modifica al quadro distribuzione fermata esistente, per integrazione partenze di alimentazione impianti pensilina e banchina binario 2;
o Modifica al quadro distribuzione impianti ITT esistente, per integrazione partenze di alimentazione impianti pensilina e banchina binario 2;
o Impianto di illuminazione normale e preferenziale pensilina e banchina scoperta binario 1, con sostituzione degli attuali apparecchi con nuovi corpi illuminanti dotati di sorgente luminosa a LED, alimentati a bassissima tensione di sicurezza 48Vcc tramite alimentatori dedicati;
o Impianto di illuminazione normale e preferenziale pensilina e banchina scoperta binario 2, con nuova distribuzione tramite condotto sbarre sospeso e nuovi corpi illuminanti dotati di sorgente luminosa a LED, alimentati a bassissima tensione di sicurezza 48Vcc tramite alimentatori dedicati;
o Rivisitazione Impianti TLC pensilina e banchina scoperta binario 1, per sostituzione telecamere di videosorveglianza con nuovi componenti con tecnologia IP;
o Realizzazione impianti TLC pensilina e banchina scoperta binario 2;
o Nuovo quadro di alimentazione impianto pompe sollevamento acque meteoriche della pensilina coperta, rampe e scale di accesso al binario 1, con linee elettriche di potenza ed ausiliarie facenti capo al quadro di comando pompe (escluso dalla presente progettazione) e quadro di protezione linee, posizionati all’interno di armadio in vetroresina da pavimento posto in prossimità della vasca di laminazione; alimentazione dell’impianto derivata dal quadro generale di stazione sezione normale, con linea dedicata in cavo multipolare;
o Nuovo quadro di alimentazione impianto pompe sollevamento acque meteoriche della pensilina coperta, rampe e scale di accesso al binario 1, con linee elettriche di potenza ed ausiliarie facenti capo al quadro di comando pompe (escluso dalla presente progettazione) e quadro di protezione linee, posizionati all’interno di armadio in vetroresina da pavimento posto in prossimità della vasca di laminazione; alimentazione dell’impianto derivata dal quadro generale di stazione sezione normale, con linea dedicata in cavo multipolare;
o Impianto di messa a terra ed equipotenzialità;
2 CAPITOLO SECONDO ‐ RELAZIONE SPECIALISTICA 2.1 Identificazione dell’opera
Le opere oggetto degli interventi descritti nella presente relazione tecnica sono relative agli impianti elettrici ed affini asserviti alla nuova fermata di Brescia Violino, lungo la tratta ferroviaria Brescia‐Iseo di proprietà di FERROVIENORD S.p.A.
Le aree oggetto degli interventi e la distribuzione delle alimentazioni elettriche sono identificate sulla tavola progettuale 018.
Come indicato al paragrafo 1.3 della relazione generale, gli interventi saranno relativi a:
- Impianti elettrici e TLC della nuova fermata di Brescia Violino
- Impianti elettrici asserviti all’impianto di sollevamento acque meteoriche distinto per le parti coperte della banchina al binario 1 e della banchina al binario 2
2.2 Riferimenti normativi e legislativi 2.2.1 Riferimenti normativi
NORME GENERALI:
N° 11956 / 11962 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non (64‐8) superiore a 1000V in c.a. e 1500V in c.c. (VII edizione 2012)
N° 13058 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non (64‐8; V1) superiore a 1000V in c.a. e 1500V in c.c. (Settembre 2013)
N° 3227C (70‐1) Gradi di protezione degli involucri.
N° 5682 (70‐1;V1) Gradi di protezione degli involucri.
N° 13885 (70‐1;V2) Gradi di protezione degli involucri.
CEI EN60529/A2
N° 8706 (64‐14) Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori
N° 9959 (64‐12) Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
N°6578 (0‐2) Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
QUADRI ELETTRICI:
N° 8917 (17‐5) Apparecchiature a bassa tensione – Parte 2: Interruttori automatici
N° 10787 (17‐5; V1) Apparecchiature a bassa tensione – Parte 2: Interruttori automatici
N°11782 (17‐113) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per CEI EN 61439‐1 bassa tensione (quadri BT) – Parte 1: regole generali
N°11783 (17‐114) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per CEI EN 61439‐2 bassa tensione (quadri BT) – Parte 2: quadri di potenza
CAVI:
N° 15442 (CT‐20) Cavi per energia isolati in gomma etilenpropilenica ad alto modulo di CEI UNEL 35318 qualità G16, sotto guaina di PVC, con particolari caratteristiche di
reazione al fuoco e rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) – Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa, con o senza schermo (treccia o nastro) – Tensione nominale Uo/U 0,6/1kV – Classe di reazione al fuoco: Cca‐
s3,d1,a3
N° 15443 (CT‐20) Cavi per comando e segnalamento isolati in gomma etilenpropilenica CEI UNEL 35322 ad alto modulo di qualità G16 sotto guaina di PVC di qualità R16, con
particolari caratteristiche di reazione al fuoco e rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) – Cavi multipolari con conduttori flessibili per posa fissa, con o senza schermo (treccia o nastro) – Tensione nominale Uo/U 0,6/1kV – Classe di reazione al fuoco: Cca‐s3,d1,a3
N°15444 (CT‐20) Cavi per energia isolati in gomma elastomerica di qualità G17, con CEI UNEL 35310 particolari caratteristiche di reazione al fuoco e rispondenti al
Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) – Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili – Tensione nominale Uo/U 450/750 V – Classe di reazione al fuoco: Cca‐s1b,d1,a1
N°15447 (CT‐20) Cavi per energia isolati con PVC di qualità S17, con particolari
CEI UNEL 35716 caratteristiche di reazione al fuoco e rispondenti al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) – Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili – Tensione nominale Uo/U 450/750 V – Classe di reazione al fuoco: Cca‐s3,d1,a3
DISTRIBUZIONE:
N° 9749 (23‐80) Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Parte 1:
CEI EN 61386‐1 Prescrizioni generali
N° 7580 (23‐81) Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Parte CEI EN 61386‐21 21: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori
N° 11107 (23‐81; V1) Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Parte CEI EN 61386‐21 21: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori
N° 7582 (23‐83) Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Parte CEI EN 61386‐23 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori
N° 11109 (23‐83; V1) Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche – Parte CEI EN 61386‐23 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori
ILLUMINAZIONE:
N° UNI EN 12464‐1 Illuminazione dei luoghi di lavoro con luce artificiale ‐ Parte 1: Posti di lavoro in interni
N° UNI EN 12464‐2 Illuminazione dei luoghi di lavoro con luce artificiale ‐ Parte 2: Posti di lavoro in esterno
N° UNI EN 1838 Illuminazione d’emergenza
UNI EN 40‐1 Pali per illuminazione pubblica, termini e definizioni
UNI EN 40‐2 Pali per illuminazione pubblica, dimensioni e tolleranze
UNI EN 40‐3 Pali per illuminazione pubblica, materiali
UNI EN 40‐4 Pali per illuminazione pubblica, protezione della superficie dei pali metallici
UNI EN 40‐5 Pali per illuminazione pubblica, alloggiamenti elettrici e passaggio cavi
UNI EN 40‐6 Pali per illuminazione pubblica, ipotesi di carico
UNI EN 40‐8 Pali per illuminazione pubblica, verifica del progetto mediante Prove
UNI 10819 Luce e illuminazione. Impianti di illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso – 31/03/1999
UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche (Edizione 2016)
UNI 13201‐2 Illuminazione stradale – Parte 2: Requisiti prestazionali (Edizione 2016)
DOTAZIONI ELETTRICHE:
N° 8764 (CEI 23‐50) Spine e prese per usi domestici e similari – Parte 1: Prescrizioni generali
N° 9419 (CEI 23‐50; V1) Spine e prese per usi domestici e similari – Parte 1:
Prescrizioni generali
N° 11638 (CEI 23‐50; V2) Spine e prese per usi domestici e similari – Parte 1:
Prescrizioni generali
N° 5484 (CEI 23‐12/1) Spine e prese per uso industriale – Parte 1: Prescrizioni CEI EN 60309‐1 generali
N° 9230 (CEI 23‐12/1: V1) Spine e prese per uso industriale – Parte 1: Prescrizioni CEI EN 60309‐1/A1 generali
N° 12613 (CEI 23‐12/1; V2) Spine e prese per uso industriale – Parte 1: Prescrizioni CEI EN 60309‐1/A2 generali
N° 9426 (CEI 23‐12/4) Spine e prese per uso industriale – Parte 4: Prese fisse e CEI EN 60309‐4 mobili con interruttore, con e senza dispositivo di interblocco
N° 12168 (CEI 23‐12/4; V1) Spine e prese per uso industriale – Parte 4: Prese fisse
CEI EN 60309‐4/A1 e mobili con interruttore, con e senza dispositivo di interblocco
IMPIANTO DI MESSA A TERRA:
N° 12161 (CEI 9‐6) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane –
CEI EN 50122‐1 Impianti fissi ‐ Sicurezza elettrica, messa a terra e circuito di ritorno ‐ Parte 1: Provvedimenti di protezione contro lo shock elettrico
N° 11791 (CEI 9‐6/2) Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie e metropolitane –
CEI EN 50122‐2 Impianti fissi ‐ Sicurezza elettrica, messa a terra e circuito di ritorno ‐ Parte 2: Provvedimenti contro gli effetti delle correnti vaganti causate da sistemi di trazione a corrente continua
CONNESSIONE ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE:
N°13790C (0‐21) Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica (Edizione 2014)
N°12674 (0‐21;V1) Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica (Edizione 2014)
N°13269 (0‐21; V2) Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica
2.2.2 Riferimenti legislativi
LEGGE n°186 del 1 Marzo 1968
"Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, materiali e impianti elettrici ed elettronici"
Gazzetta Ufficiale 23/3/1968 n°77
D.P.R. n°462 del 22 ottobre 2001
Regolamento di semplificazione del procedimento per l denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi
D.M. n°37 del 22 gennaio 2008
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo11‐quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
Legge Regione Lombardia n°17 del 27/03/2000
"Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso"
Legge Regionale Lombardia n°38 del 21/12/2004
"Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 27 marzo 2000 n.17 (Misure urgenti in materia di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso) ed ulteriori disposizioni"
Legge Regionale Lombardia n°91 del 22/09/2015
"Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso "
REGOLAMENTO PRODOTTI DA COSTRUZIONE:
REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio
3 OPERE ELETTRICHE
3.1 IMPIANTI ELETTRICI E TLC FERMATA DI BRESCIA VIOLINO 3.1.1 DATI TECNICI DI PROGETTO
3.1.1.1 Dati ambientali
Temperatura media ‐ 8°C / +30°C
Temperatura massima +40°C
Umidità 60% a +30°C
3.1.1.2 Dati elettrici
Tensione concatenata fra le fasi 400V 50Hz
Tensione fra fasi e neutro e fasi e terra 230V 50Hz
Frequenza 50Hz
Potenza impegnata 20 kW
Tensione circuiti ausiliari 230V c.a. 50Hz
Caduta di tensione sui montanti 1,5 ÷ 2% di Vn
Caduta di tensione distribuzione secondaria 2 ÷ 2,5% di Vn
Massima caduta di tensione sul punto più lontano 4 % di Vn
Potere di interruzione apparecchiature quadri di zona Secondo Icc imp.
Fattore di potenza generale degli impianti 0,9
3.1.1.3 Grado di protezione minimo delle apparecchiature elettriche Locali tecnici
‐ Quadri elettrici in interno
‐ Impianto illuminazione locali tecnici
‐ Impianto distribuzione forza motrice locali tecnici
‐ Corpi illuminanti
IP4X IP4X IP4X IP4X Banchine
‐ Impianto illuminazione
‐ Corpi illuminanti
IP55 IP55
3.1.1.4 Elenco principali utenze elettriche
Impianto/utenza Tensione di
alim. [V]
Potenza nominale [W] (*)
Illuminazione locali tecnici 230 100
Prese di servizio locali tecnici 230 1500
Illuminazione pensilina binario 2 230 910
Illuminazione banchina binario 2 230 800
(*) Dove non sono state ricevute indicazioni specifiche circa i reali assorbimenti, il valore indicato è riferito alla potenza di dimensionamento del circuito di alimentazione.
3.1.1.5 Illuminamenti medi in ambiente
I valori si intendono ottenuti ad impianto stabilizzato dopo 1500 ore di funzionamento
Stazioni di Superficie – Illuminazione Normale (UNI EN12464‐2) Zona da illuminare Illuminamento
medio Em [lx]
Uniformità [U]
Indice Abb.
[GRL]
Resa dei colori [Ra]
Banchine Scoperte 20 4/10 45 > 20
Banchine Coperte 50 4/10 45 > 40
Scale accesso alle
banchine 50 4/10 45 > 40
Valori illuminotecnici minimi da rispettare nelle varie aree misurati a 10 cm dal pavimento (indicazione richiesta dal Committente). Illuminazione normale.
Stazioni di Superficie – Illuminazione Normale (UNI EN12464‐1) Zona da illuminare Illuminamento
medio Em [lx]
Uniformità [U]
Indice Abb.
[UGRL]
Resa dei colori [Ra]
Locali quadri 200 4/10 22 > 80
Valori illuminotecnici minimi da rispettare nelle varie aree misurati a 10 cm dal pavimento (indicazione richiesta dal Committente). Illuminazione normale.
Stazioni di Superficie – Illuminazione di Sicurezza Zona da illuminare Illuminamento
medio Em [lx]
Uniformità [U]
Resa dei colori [Ra]
Banchine Scoperte 5 1/10 > 40
Banchine Coperte 5 1/10 > 40
Scale accesso alle banchine 5 1/10 > 40
Valori illuminotecnici minimi da rispettare nelle varie aree misurati a 10 cm dal pavimento. Illuminazione di sicurezza (preferenziale).
Stazioni di Superficie – Illuminazione di Sicurezza (EN 1838) Zona da illuminare Illuminamento
minimo Em [lx]
Uniformità [U]
Resa dei colori [Ra]
Ambienti di lavoro 1 1/10 > 40
L’illuminamento minimo è da intendersi al suolo lungo la linea centrale.
La banda centrale di larghezza pari ad almeno la metà di quella della via di esodo deve avere un illuminamento non minore di 0,5lux.
3.1.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI AMBIENTE
Gli interventi oggetto della presente relazione tecnica sono relativi all’adeguamento ed integrazione degli impianti elettrici e TLC esistenti per la formazione della nuova fermata denominata “Violino”, ubicata nel comune di Brescia, lungo la linea ferroviaria Brescia‐Iseo.
Sotto il profilo elettrico, la stazione viene considerata da FERROVIENORD Spa un ambiente di tipo ORDINARIO. Sia per seguire gli standard della Committente in altre strutture con caratteristiche similari, sia a favore della sicurezza, verranno seguite le prescrizioni relative ai “luoghi a maggior rischio in caso di incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio e per l’elevato danno ad animali o cose”
secondo quanto stabilito dal paragrafo 751.03.2 della norma CEI 64‐8.
Ciò premesso si è ritenuto opportuno adeguare le zone interessate con impianti realizzati nel pieno rispetto e conformemente alle prescrizioni di carattere generale citate sulla Norma CEI 64‐8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e 1500V in c.c.” (VII edizione 2012); soprattutto dovranno essere osservate le prescrizioni della sez. 751 “Ambienti a maggior rischio in caso di incendio” riportate sulla stessa Norma CEI 64‐8 VII Edizione 2012.
3.1.3 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI ELETTRICI 3.1.3.1 Quadro vano contatore e sgancio di emergenza generale
Verrà quindi creato un manufatto contatori, posto sin prossimità del locale tecnico di stazione, all’interno del quale troverà posto sia il contatore di energia elettrica, con potenza contrattuale 20kW, sia il nuovo quadro vano contatore (vedi Avanquadro), costituito da armadietto modulare in materiale isolante, idoneo a garantire il doppio isolamento delle parti attive, grado di protezione minimo IP55, completo di porta frontale trasparente apribile a cerniera, controporte interne modulari sfinestrate e cieche, montato e cablato come a schema progettuale 019/EL1.
Il collegamento fra contatore e nuovo quadro elettrico verrà realizzato con cavi unipolari flessibili, tipo FG16M16, conformi al regolamento CPR305/11, aventi conformazione meglio identificata sulle tavole progettuali allegate.
Il nuovo interruttore installato all’interno dell’avanquadro generale, verrà corredato di bobina a lancio di corrente, disponibile in morsettiere per l’eventuale collegamento di un circuito di sgancio di emergenza.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.3.2 Quadro di stazione sezione normale
La nuova linea di alimentazione generale in arrivo dall’avanquadro generale (019/EL1) andrà ad attestarsi a monte del quadro in oggetto che verrà ubicato all’interno del locale tecnico.
Tale quadro sarà del tipo da pavimento in lamiera presso piegata, con pannelli modulari con chiusura a ¼ di giro, porta frontale trasparente apribile a cerniera, montato e cablato come a schema progettuale 019/EL2.
Il quadro in oggetto oltre ad alimentare le linee “normali” sia di illuminazione sia di forza motrice presenti nella stazione oggetto della presente progettazione, alimenterà:
- UPS di stazione, potenza 15kVA. Alimentazione e uscita 230/400V.
- Sezione “Normale” Quadro ITT.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.3.3 Sottoquadri di distribuzione
Quadro di stazione sezione preferenziale
La linea di alimentazione in arrivo dall’UPS descritto al punto precedente andrà ad attestarsi a monte del quadro in oggetto che verrà ubicato all’interno del locale tecnico.
Tale quadro sarà del tipo da pavimento in lamiera presso piegata, con pannelli modulari con chiusura a ¼ di giro, porta frontale trasparente apribile a cerniera, montato e cablato come a schema progettuale 019/EL3.
Il quadro in oggetto oltre ad alimentare le linee “preferenziali” sia di illuminazione sia di forza motrice presenti nella stazione oggetto della presente progettazione, alimenterà:
- Sezione “Preferenziale” Quadro ITT.
Quadro ITT
Il quadro impianti ITT sarà suddiviso in 2 sezioni distinte, una “normale” alimentata dal Quadro di stazione sezione normale (019/EL2) ed una “preferenziale”
alimentata dal Quadro di stazione sezione normale (019/EL3).
Tale quadro verrà ubicato all’interno del locale tecnico e sarà del tipo da pavimento in lamiera presso piegata, con pannelli modulari con chiusura a ¼ di giro, porta frontale trasparente apribile a cerniera, montato e cablato come a schema progettuale 019/EL4.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.3.4 Distribuzione principale
La distribuzione degli impianti avverrà tramite appositi cavidotti interrati completi di pozzetti di ispezione e/o derivazione dotati di chiusino carrabile.
I cavi saranno del tipo FG16(O)M16.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.3.5 Impianti elettrici ed affini locale tecnico
L’impianto elettrico del locale tecnico verrà realizzato con corpi illuminanti stagni fluorescenti lineari comandati di interruttori da esterno a parete. L’illuminazione di emergenza verrà realizzata con complesso luce autonomo, completo di sorgente luminosa a LED, dotato di batteria con riserva di carica in tampone, autonomia minima 1h, funzionamento solo in emergenza (SE) e dispositivo di autodiagnosi locale.
Verranno previste prese di servizio del tipo monofase con componenti della serie civile componibile da esterno ed i punti di allaccio per le apparecchiature dell’impianto di condizionamento.
La distribuzione delle linee elettriche (derivate dal quadro generale 019/EL2) verrà realizzata mediante tubazioni pvc rigide a vista e scatole di derivazione da esterno, complete di morsetti di giunzione a cappuccio.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.4 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTO ILLUMINAZIONE ZONA BINARI E RELATIVE RAMPE DI ACCESSO
3.1.4.1 Impianto illuminazione pensiline (banchina coperta)
Ciascuna delle 2 pensiline, per quanto riguarda l’impianto in oggetto, sarà alimentata sia con una linea derivata dal quadro di stazione sezione normale (019/EL2) sia con una linea derivata dal quadro di stazione sezione preferenziale (019/EL3) Dette linee, realizzate in cavo multipolare tipo FG16OM16, verranno posate entro polifora di banchina sino al punto di risalita lungo i pilastri della struttura della nuova copertura.
Tali linee si attesteranno a n°2 alimentatori dedicati, con tensione di ingresso 230Vca e tensione di uscita 48Vcc, potenza massima erogabile 480W, posti entro cassette di derivazione con coperchio cieco, ubicati sotto alla struttura di copertura, dai quali verranno derivati degli spezzoni di cavo per il collegamento alle testate di alimentazione di n°2 condotti sbarre per illuminazione da 4+4x25A+T, sospesi alla struttura di copertura, dai quali, tramite spine di derivazione, verranno alimentati i nuovi corpi illuminanti della pensilina.
Gli apparecchi saranno dotati di sorgente luminosa a LED ed alimentati a bassissima tensione di sicurezza 48Vcc, completi di alimentatore dimmerabile DALI, suddivisi su circuito normale e circuito preferenziale. Le spine di derivazione dovranno avere in uscita sia il cavo di energia sia il cavo di segnale DALI.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.4.2 Impianto illuminazione banchina scoperta
Ciascun tratto delle 2 banchine non dotato di pensilina, per quanto riguarda l’impianto in oggetto, sarà alimentato sia con una linea derivata dal quadro di stazione sezione normale (019/EL2) sia con una linea derivata dal quadro di stazione sezione preferenziale (019/EL3) Dette linee, realizzate in cavo multipolare tipo FG16OM16, verranno posate entro polifora di banchina.
Le banchine scoperte verranno quindi attrezzate con composizioni su palo in vetroresina h=4m f.t. corredate alla sommità di corpo illuminante del tipo a proiettore con sorgente luminosa a LED alimentati a 48Vcc tramite alimentatore incorporato. Per ciascun palo, dalla dorsale in polifora di banchina, verranno realizzati degli stacchi ai singoli pali entro pozzetti interrati, con collegamento diretto alla morsettiera di ciascun palo.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.4.3 Impianto illuminazione rampe
L’impianto di illuminazione delle rampe di accesso alle banchine sarà suddiviso su due linee distinte. Una linea verrà derivata dal quadro di stazione sezione normale (019/EL2) ed una linea verrà derivata dal quadro di stazione sezione preferenziale (019/EL3) Dette linee, realizzate in cavo multipolare tipo FG16OM16, verranno posate entro polifora di banchina.
Le rampe di accesso alle banchine verranno quindi attrezzate con corpi illuminanti del tipo a proiettore con sorgente luminosa a LED alimentati a 48Vcc tramite alimentatore incorporato. Le linee di alimentazione, per il tratto che va dalle polifere ai vari corpi illuminanti verranno posate entro tubazioni in acciaio zincato fissate a parete. I vari stacchi ai corpi illuminanti verranno realizzati entro scatole di derivazione in lega di alluminio poste a parete.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.4.4 Impianto illuminazione scale
L’impianto di illuminazione delle scale di accesso alle banchine sarà suddiviso su due linee distinte. Una linea verrà derivata dal quadro di stazione sezione normale (019/EL2) ed una linea verrà derivata dal quadro di stazione sezione preferenziale (019/EL3) Dette linee, realizzate in cavo multipolare tipo FG16OM16, verranno posate entro polifora di banchina.
Le scale di accesso alle banchine verranno quindi attrezzate con corpi illuminanti del tipo lineare con sorgente luminosa a LED alimentati a 48Vcc tramite alimentatore incorporato dimmerabile DALI. Le linee di alimentazione, per il tratto che va dalle polifere ai vari corpi illuminanti verranno posate entro tubazioni in acciaio zincato fissate a parete. I vari stacchi ai corpi illuminanti verranno realizzati entro scatole di derivazione in lega di alluminio poste a parete.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.5 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI TLC
Gli impianti di telecomunicazioni dovranno essere realizzati senza recare disturbo alle dorsali in rame e fibra ottica esistenti, alle quali saranno allacciati prima della messa in servizio.
Gli impianti previsti sono i seguenti:
Sezionamento delle dorsali in rame e in Fibra ottica con attestazione nel locale tecnologico di stazione
Antintrusione
Diffusione sonora, comprensivo di telediffusione
Videosorveglianza
Informazione al pubblico ed help point.
3.1.5.1 Rete distribuzione in fibra ottica e con cavi telefonici
È previsto il sezionamento delle dorsali in fibra ottica e in rame in appositi armadi di terminazione.
Per la dorsale di rame è prevista la posa di un nuovo tratto di cavo in rame a 19 quarte sezionato tramite una testa TT3/40 nell’armadio ATPS24 di nuova installazione. Le due code saranno giuntate al cavo esistente prima di procedere all’attivazione dell’impianto tramite un giunto semplice con la dorsale in direzione Brescia e un giunto pupinizzato lato Iseo. In fase di giunta si dovrà provvedere al ripristino delle sezioni di pupinizzazione tramite appositi elementi. Le coppie pupinizzate sono otto.
Per quanto riguarda le dorsali in fibra ottica, è prevista la posa di cavi a 16 e 48 fibre ottiche monomodali per l’attestazione delle dorsali a 16, 24 e 48 f.o. Le terminazioni saranno realizzate in apposito armadio N3 installato nel locale tecnologico. I cavi saranno opportunamente giuntati una volta intercettati i cavi della dorsale esistente.
3.1.5.2 Impianto antintrusione
L’impianto antintrusione sarà realizzato utilizzando una centrale via cavo e appositi sensori per il controllo degli accessi nel locale tecnologico. I sensori previsti sono:
Magnetico sulle porte
Volumetrico nelle vicinanze degli ingressi
È anche previsto l’installazione di tastierini numerici per l’esclusione dell’impianto o la manutenzione nelle vicinanze delle porte d’ingresso
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.5.3 Impianto diffusione sonora
L’impianto di diffusione sonora sarà realizzato con diffusori lineari installati sotto pensilina e diffusori da palo installati sulle paline dell’illuminazione. L’intellegibilità del parlato dovrà essere rispondente alle specifiche riportate nella STI PRM. Gli amplificatori saranno installati nell’armadio ATPS di stazione.
L’impianto di telediffusione sonora sfrutta il sezionamento del cavo principale in rame tramite un impianto a microprocessore installato in pannelli DTS/64 nell’armadio ATPS. Questo impianto consente, tramite una coppia di rame dedicata, la trasmissione di segnali audio a distanza da una consolle posizionata nella sede DCO alla stazione interessata per la diffusione tramite l’impianto audio.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.5.4 Impianto TVCC
L’impianto di videosorveglianza sarà realizzato con telecamere bullet digitali funzionanti su protocollo IP e alimentate tramite PoE.
Le telecamere saranno installate in modo da garantire la copertura delle banchine e nelle vicinanze degli accessi alla stazione.
La registrazione delle immagini sarà realizzata tramite VMS installato nel locale tecnologico e collegato alle telecamere tramite un apposito switch PoE che fornisce anche l’alimentazione alle telecamere. Il collegamento tra lo switch e le telecamere è realizzato tramite apposito cavo 3x2x20AWG con rivestimento LSZH, conforme al regolamento CPR305/11 (idoneo per trasmissione di segnali TVCC per distanza massima 200m)
Il software del VMS deve essere compatibile con il sistema già in uso sul Ramo Iseo di FERROVIENORD.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.5.5 Impianto help‐point di stazione
Gli apparecchio help‐point verranno installati lungo la pensilina , fissati a pilastro di sostegno della struttura di copertura, collegato con cavo dedicato all’armadio rack esistente nel locale tecnico della fermata stessa, transitante all’interno della polifora di banchina.
L’help point, come da standard FERROVIENORD, è dotato di tre pulsanti di chiamata e di telecamera integrata e consente lo svolgimento di chiamate audio‐video alla sala controllo
3.1.5.6 Impianto tele indicatori
L’impianto di informazione al pubblico sarà costituito da un teleindicatore di binario conforme alle STI PRM installato sul binario di corsa della fermata. È prevista la predisposizione per l’allaccio di un secondo teleindicatore sulla banchina che servirà il secondo binario.
Ogni apparato verrà alimentato con nuova linea dedicata in partenza dal quadro impianti ITT (vedi schema 019/EL4) mediante linea in cavo multipolare tipo FG16OR16, e collegato all’armadio rete dati esistente nel locale tecnico di fermata, con linea in cavo U/UTP categoria 5E, entrambi posati entro tubazioni acciaio zincato raccordate direttamente al locale e/o alla polifora di banchina.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.5.7 Impianto diffusione sonora
all’interno dell’armadio ATPS, verrà installato un amplificatore da 240W, con alimentazione prelevata dal quadro distribuzione impianti ITT, mediante nuovo interruttore dedicato e linea in cavo multipolare flessibile tipo FG16OM16.
Lungo le banchine saranno installati dei diffusori sonori. Per il tratto coperto i diffusori sonori verranno installati sulle pensiline, mentre per il tratto di banchina scoperto i diffusori sonori verranno installati sui pali di illuminazione.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza della fornitura.
3.1.6 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTO DI MESSA A TERRA ED EQUIPOTENZIALITA’
L'impianto di messa a terra dovrà ottemperare le prescrizioni normative vigenti, in particolare per quanto indicato dalla Norma CEI EN 50122‐1 e sarà essenzialmente costituito da:
o Dispersore di terra locale tecnico, realizzato con corda rame nuda 35mmq posata in intimo contatto con il terreno, ispezionabile tramite pozzetti.
o Dispersore di terra zona banchine, realizzato con corda rame nuda 35mmq posata in intimo contatto con il terreno, ispezionabile tramite pozzetti distribuiti lungo la banchina, ed interconnesso ai pilastri della struttura di copertura della pensilina tramite tratto di corda rame nuda da 35mmq;
o conduttore di terra, realizzato con conduttore Gi/Ve da 35mmq posato entro le tubazioni interrate della polifora per collegamento fra il dispersore realizzato in prossimità della banchina ed il collettore di terra nel locale tecnico di fermata;
o installazione di dispositivo VLD (interdetto nel verso “circuito di trazione terra di stazione”), interconnesso con conduttore unipolare flessibile tipo FS17 450/750V fra il dispersore di terra zona banchina ed il circuito di ritorno della linea di trazione.
L’installazione del diodo di potenza si rende necessaria in modo da evitare che gli impianti di stazione vadano in tensione a seguito di tensioni circolanti nel circuito di protezione T.E. L’effettiva posizione di installazione di tale dispositivo dovrà essere concordata con in tecnici di FERROVIENORD. Il collegamento al circuito di ritorno sarà realizzato sfruttando la fune di guardia transitante in prossimità della struttura di copertura della nuova pensilina, in quanto la stessa è equiparabile al cavo di ritorno definito all’art.3.3.5 della Norma CEI EN 50122‐1 come possibile componente del circuito di ritorno (vedi art.3.3.1 della norma suddetta), essendo la stessa connessa in sottostazione elettrica al circuito di ritorno della rotaia;
o collegamento dei conduttori di protezione delle linee di alimentazione derivate a valle del quadro distribuzione generale di stazione, con il nuovo collettore di terra presente al suo interno, tramite conduttori unipolari flessibili tipo N07G9/K di sezione pari alla sezione di fase della linea di alimentazione del singolo quadro.
Per la protezione contro i contatti indiretti l’impianto di terra nei sistemi TT deve essere conforme alla norma CEI 64‐8 paragrafo 413.1.4, (vedi anche quanto indicato nel capitolato tecnico prestazionale); quindi, ai fini della verifica dell’impianto esistente in oggetto, si applica la seguente formula:
Re * Idn UL Dove:
Re = Massimo valore ammesso della resistenza di terra;
UL = Massimo valore ammesso della tensione di contatto (50V per ambienti ordinari);
Idn = Corrente che determina l’apertura del dispositivo di protezione dai contatti indiretti;
Nel caso specifico:
o essendo installato a monte dell’impianto un dispositivo di protezione a corrente differenziale con soglia di intervento Idn pari a 1A
o dovrà essere rispettata la relazione sopra indicata
Si precisa inoltre che la protezione contro i contatti indiretti è inoltre garantita da ulteriori dispositivi di protezione a corrente differenziale con soglie di intervento Idn pari a 0,03A e 0,3A installati sui sottoquadri di distribuzione e posti a monte delle linee terminali dei circuiti di illuminazione e prese. Per i circuiti prese tale dispositivo consente di rispettare le prescrizioni indicate all’art.412.5 della norma CEI 64‐8 per la protezione addizionale contro i contatti diretti mediante interruttori differenziali.
3.2 IMPIANTI ELETTRICI ASSERVITI AGLI IMPIANTI MECCANICI 3.2.1 DATI TECNICI DI PROGETTO
3.2.1.1 Dati ambientali
Temperatura media ‐ 8°C / +30°C
Temperatura massima +40°C
Umidità 60% a +30°C
3.2.1.2 Dati elettrici
Tensione concatenata fra le fasi 400V 50Hz
Tensione fra fasi e neutro e fasi e terra 230V 50Hz
Frequenza 50Hz
Potenza impegnata 20 kW
Tensione circuiti ausiliari 230V c.a. 50Hz
Caduta di tensione sui montanti 1,5 ÷ 2% di Vn
Caduta di tensione distribuzione secondaria 2 ÷ 2,5% di Vn
Massima caduta di tensione sul punto più lontano 4 % di Vn
Potere di interruzione apparecchiature quadri di zona Secondo Icc imp.
Fattore di potenza generale degli impianti 0,9
3.2.1.3 Grado di protezione minimo delle apparecchiature elettriche Impianto sollevamento
‐ Quadri elettrici
‐ Impianto distribuzione
‐ Componenti interni alla vasca
IP55 IP55 IP68
3.2.1.4 Elenco principali utenze elettriche
Impianto/utenza Tensione di
alim. [V]
Potenza nominale [W] (*)
Quadro di comando 230 150
Pompa di sollevamento 230 300
(*) Dove non sono state ricevute indicazioni specifiche circa i reali assorbimenti, il valore indicato è riferito alla potenza di dimensionamento del circuito di alimentazione.
3.2.2 DEFINIZIONE DEL TIPO DI AMBIENTE
Gli interventi oggetto del presente capitolo sono relativi alla realizzazione degli impianti elettrici asserviti all’impianto di raccolta acque meteoriche per le parti coperte (pensilina, copertura rampe e scale di accesso) delle banchine al binario 1 ed al binario 2.
Gli impianti elettrici oggetto del presente capitolo verranno derivati dall’impianto elettrico della fermata, che è stata classificata al paragrafo 3.1.2, come “luogo a maggior rischio in caso di incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio e per l’elevato danno ad animali o cose” secondo quanto stabilito dal paragrafo 751.03.2 della norma CEI 64‐8.
Ciò premesso si è ritenuto opportuno adeguare le zone interessate con impianti realizzati nel pieno rispetto e conformemente alle prescrizioni di carattere generale citate sulla Norma CEI 64‐8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e 1500V in c.c.” (VII edizione 2012); soprattutto dovranno essere osservate le prescrizioni della sez. 751 “Ambienti a maggior rischio in caso di incendio” riportate sulla stessa Norma CEI 64‐8 VII Edizione 2012.
3.2.3 DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE – IMPIANTI ELETTRICI
3.2.3.1 Partenze sul quadro distribuzione generale di stazione e linee di alimentazione derivate
All’interno del quadro elettrico generale di stazione sezione normale (vedi elaborato 044/EL2) verranno previste n.2 partenze quadripolari con interruttore magnetotermico avente potere di interruzione in accordo con la corrente di corto circuito a monte dell’interruttore generale per alimentazione dei seguenti quadri elettrici:
o Quadro alimentazione pompe sollevamento vasca di laminazione V01 o Quadro alimentazione pompe sollevamento vasca di laminazione V02
A valle di ciascun interruttore verranno previsti cavi multipolari flessibili tipo FG16OM16 con conformazione meglio identificata sullo schema elettrico allegato, che transiteranno all’interno di tubazioni interrate sino a raggiungere i manufatti di contenimento dei quadri elettrici sopra elencati, posti in prossimità delle vasche di laminazione.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza degli interventi.
3.2.3.2 Quadri di alimentazione pompe di sollevamento
Nella posizione indicata sulle tavole progettuali allegato (vedi elaborato 040) verranno previsti due manufatti in vetroresina a due vani con portelle di apertura cieche, aventi grado di protezione minimo IP55, per il contenimento dei seguenti quadi elettrici:
o Quadro alimentazione pompe sollevamento vasca di laminazione V01, costituito da centralino modulare da parete in materiale plastico, con grado di protezione minimo IP55, completo di pannelli modulari e porta frontale trasparente apribile a cerniera, montato e cablato come a schema progettuale 044/EL5;
o Quadro alimentazione pompe sollevamento vasca di laminazione V02, costituito da centralino modulare da parete in materiale plastico, con grado di protezione minimo IP55, completo di pannelli modulari e porta frontale trasparente apribile a cerniera, montato e cablato come a schema progettuale 044/EL6
All’interno di ciascun manufatto troveranno posti i singoli quadri di comando delle pompe (esclusi dalla presente progettazione ed inseriti nella fornitura degli impianti meccanici); ogni manufatto verrà collegato tramite n.2 tubazioni interrate alla propria vasca di laminazione per consentire il transito delle linee di alimentazione di potenza delle pompe e delle linee ausiliari degli interruttori di livello per il comando delle pompe.
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza degli interventi.
3.2.3.3 Allacciamenti elettri per utenze in campo
All’interno di ciascuna vasca di alimentazione dovranno essere realizzati i seguenti collegamenti:
o n.2 pompe di sollevamento (escluse dalla presente progettazione ed inserite nella fornitura degli impianti meccanici), con alimentazione monofase, complete di proprio cavo di alimentazione da collegare direttamente alla morsettiera del quadro elettrico;
o n.4 interruttori di livello (arresto pompe per livello basso, avvio pompa 1, avvio pompa 2, allarme livello altro – componenti esclusi dalla presente progettazione ed inseriti nella fornitura degli impianti meccanici), corredati di cavo di collegamento da riportare sulla morsettiera del relativo quadro di comando;
o n.1 segnalazione di allarme, comandata da uscita prelevata dal quadro di comando, con spia luminosa e segnalazione acustica di allarme;
Le tavole progettuali ed il computo metrico allegati meglio illustrano la consistenza degli interventi.