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LE 3 COSE CHE DOVETE SAPERE PER EVITARE DI COMMETTERE LO STESSO ERRORE E i COMANDAMENTI DELL ESTETICA WEB!

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Academic year: 2022

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LE 3 COSE CHE DOVETE SAPERE PER EVITARE DI COMMETTERE LO STESSO ERRORE E… i 4 + 1 COMANDAMENTI DELL’ESTETICA WEB!

Allora, chiamo mio cugino che è un maghetto dei videogiochi, sì. Chiamo lui, che ho già in mente il logo: bello rosso, grande al centro, con sotto scritto il nome dell’azienda. Sì. Sì. E poi, poi un bel banner con il numero di telefono, una foto mia… no, una foto di me e Principessa Sophie (la mia bellissima soriana), che così si vede che sono una persona amorevole e che si prende cura delle cose. Sì, mi piace!

Ecco, questo è più o meno quel che mi passava per la testa quando ho cominciato a pensare al mio primo sito. Ok, ok, il nome del gatto me lo sono inventato, ma faceva ridere.

Penso che sia un pensiero condiviso da molti, in effetti: al giorno d’oggi, creare un sito non è mai stato così semplice. Ci sono migliaia di agenzie e siti che offrono servizi, alcuni buoni e alcuni meno buoni. E oltre a quello, è vero: magari il cugino è uno smanettone e riesce pure a tirare fuori

qualcosa di buono.

Questo è stato il primo pensiero. Un primo pensiero che mi ha portato ad investire (poco) per un sito (brutto) ed ottenerne niente (per la verità ci ho anche perso dei soldi). Perché sono finita a fare un investimento così fallimentare? Perché non conoscevo, e mi mangio le mani ogni giorno per non averlo saputo prima, tre semplici parole: RAGIONE, TECNICA ed ESTETICA.

3 COSE, 3!

Questi sono tre termini con cui adesso identifico le 3 chiavi per cominciare a creare un sito ben fatto. Sono 3 questioni che ti permetteranno di mettere subito a fuoco che cosa ti serve per avere una buona presenza online. Sono 3 (e molto semplici, a dire il vero) parole, che se solo le avessi sapute prima, avrei risparmiato tanto di quel tempo, denaro, e sangue, che non so neanche come dirlo. Mannaggia.

(2)

In ogni caso, siccome ci ho già pensato io a fare la gavetta, per voi ho preparato un breve riassunto. Alla fine, secondo me saprete esattamente che cosa volere dal vostro sito. Ne sono certa.

• La Ragione: Perché sto facendo un sito aziendale?

La prima, la fondamentale domanda da porsi. Che cosa sto facendo? Voglio un sito vetrina che dia solamente le mie informazioni essenziali? Voglio un sito con 50 pagine, tutte diverse, tutte

disegnate da un artista grafico? Ho bisogno di un sito in cui la gente possa interagire? Voglio dare informazioni ai clienti sui miei prodotti, o fargli conoscere l’azienda? Cosa venderò con il mio sito?

Attirerò clienti?

Potrei andare avanti per qualche altra riga, ma sarò clemente. Ecco, questo è il tipo di domanda che dovete porvi ben prima di creare il vostro sito online, o di scegliere un’agenzia per fare il lavoro.

In pratica, dovete trovare la ragione per la quale volete un sito.

Una volta trovata quella, avrete la possibilità di studiare e scegliere tra la giusta tipologia di siti. Un po’ come scegliere un armadio: se vivete da soli in un’isola tropicale, probabilmente è inutile comprare un armadio a cinque ante con uno spazio dedicato a maglioni e doposci, giusto?

• La tecnica

Qui casca l’asino. Tutti gli asini cascano qui. Pure gli asini intelligenti e arguti cascano qui. Fare un sito richiede tecnica. Creare un sito ad hoc per una piccola azienda, richiede delle conoscenze.

Specifiche.

(3)

Continuo e continuerò a dire che, in effetti, è possibile fare da sé, per creare un sito. O far fare a tuo cugino. La cosa fondamentale, però, è che il cugino conosca le tecniche di base che fanno

funzionare un sito. Parlo di ottimizzare il sito per gli smartphone, di creare uno schema del sito per capire se l’utente andrà bene a navigarlo.

Parlo di gestire come si vedranno le foto (che cambiano di formato, se cambi il telefono. Lo sapevi?). Di creare un dominio e di verificare che a livello SEO tutto vada dove deve.

Sembra il lato più palloso della faccenda. Eppure è anche forse quello più importante.

La chiudo in breve: acquisite tecnica su siti come questo, o come quello di Aranzulla, o come i tanti, tantissimi comunicatori che ci sono online. Non avete tempo di farlo? Nessun problema: c’è sempre la possibilità di assumere un professionista!

• L’Estetica

Ah, quanto ci piace l’estetica a noi italiani. Belle proporzioni, belle dimensioni, palette di colore perfettamente architettate… ce l’abbiamo nel sangue.

Mah, potrebbe essere a dire il vero. Ma qui sto parlando di un’estetica precisa e che, ahinoi, deve anche seguire dei canoni.

Canoni molto semplici, ma che fanno la differenza tra un sito mediocre e un sito ben fatto. E dunque, un sito che fa guadagnare la tua azienda.

(4)

Ci siamo?? Ci siamo!

Ecco a voi i 4 comandamenti (+1) del Bello Online:

- Non avrai altri FONT al di fuori di… 2, o 3 al massimo. Tutti in Sans Serif e facili da leggere. Ti piacciono i corsivi? Niente da fare: più facile è un testo da leggere, più tempo gli utenti passeranno a leggerlo. È la legge.

- Non ridurre le dimensioni delle foto invano. Le foto devono essere certamente leggere per non creare difficoltà di connessione. Ma devono essere belle e visibili. Dunque niente foto da 20×20 pixel in qualità infima. Niente foto da vacanze al mare. Scatti professionali, alta qualità, pulizia.

- Non intasare la home… né le altre pagine. Per quanto sia necessario che il sito contenga informazioni utili per gli utenti, bisogna sempre valutare quante cose ci mettiamo dentro. Un sito estremamente popoloso di articoli, foto, video, link, pop-up risulterà poco navigabile e quindi inefficace.

- Non disegnare la roba d’altri. Cioè: il sito è quello della tua azienda. Deve rappresentare la TUA azienda. Dunque, anche se l’estetica di un bellissimo sito di fotografia vi piace

particolarmente, NON copiatela per crearne uno per un’azienda che produce bulloni in acciaio. Non vi fa bene.

!!BONUS!!

(Da Stefano, il nostro esperto di Copywriting e E-mail Marketing)

Belli i comandamenti, belli loro. Ha ragione Anna a parlarvene, però si è dimenticata di una cosa.

Una cosa che se la fate, poi gli dèi dell’informatica si incazzano e non avrete più utenti, ma soprattutto, poi Google si incazza e non vi indicizza più!

Ecco l’ultimo comandamento, l’unico vero comandamento del copywriter, quello che DOVETE seguire, altrimenti mandate a picco il lavoro di mesi del vostro Web Architect:

NON RUBARE (I TESTI ALTRUI)!

(5)

Tutti vogliono popolare il proprio sito con begli articoli efficaci. Che di solito, costano qualche lira.

Dunque, perché non recuperarne qualcuno di già esistente e modificarlo quanto basta per

pubblicarlo sul vostro sito? Beh, perché se lo fate, poi Google vi distrugge. Gli algoritmi del colosso dell’informatica stanno diventando sempre più svegli: si accorgono se copiate. E se copiate, vi penalizzano.

Voi non fatelo, e il vostro sito avrà molte più chance di essere ben indicizzato.

Alla prossima.

ANNA BORIN

WEB ARCHITECT 339/8458050

info.annaborin@gmail.com

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