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COMUNE DI CITTADELLA

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COMUNE DI CITTADELLA

PROVINCIA DI PADOVA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Deliberazione n. 3 del 05/02/2020

Sessione ORDINARIA – Prima convocazione – Seduta Pubblica.

OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE EX ART. 30 D.LGS.

267/2000 PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELL'ATTO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER L'ATTUAZIONE DEL "PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ' 2018-2020" TRA I 28 COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO ALTA PADOVANA.

L’anno duemilaventi, il giorno cinque del mese di febbraio alle ore 20:30 in Cittadella, presso la sala delle adunanze di Villa Malfatti Rina, convocato nei modi e termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale con l'intervento dei Signori:

PIEROBON LUCA LAGO CHIARA GUARISE MARIO PASINATO RICCARDO PAVAN LUCA

BERNARDI STEFANO MICHELINI MATTEO DIDONE' ALESSIA SABATINO LUIGI

Presente Assente Assente Presente Presente Presente Presente Presente Presente

POZZATO FRANCESCO VALLOTTO PAOLO ZAMBON ADAMO GRIGGIO UGO

SIMIONATO GIOVANNI BONETTO GILBERTO APICELLA DAVID

NARDETTO MADDALENA

Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente Presente

PRESENTI N. 15 ASSENTI N. 2

Partecipano alla seduta il SINDACO Pierobon Luca e gli assessori esterni: Simioni Marco, Beltrame Marina, Galli Diego, Pavan Francesca, De Rossi Filippo.

Assume la Presidenza il Sig. Riccardo Pasinato, nella sua qualità di PRESIDENTE.

Partecipa alla seduta il SEGRETARIO GENERALE Dott.ssa Angioletta Caliulo.

Dato atto che il numero dei Consiglieri presenti è legale per la validità dell'adunanza, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione degli argomenti scritti all'ordine del giorno.

Sono designati scrutatori i Consiglieri: Pavan Luca, Bernardi Stefano, Simionato Giovanni.

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Deliberazione n. 3 del 05/02/2020

Viene esaminata la seguente proposta di delibera redatta dal Responsabile del Servizio, sulla quale sono stati espressi i pareri ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D. Lgs. 267/2000.

OGGETTO: APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE EX ART. 30 D.LGS. 267/2000 PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELL'ATTO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER L'ATTUAZIONE DEL "PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ' 2018-2020" TRA I 28 COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO ALTA PADOVANA.

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE:

–il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 "Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà", prevede all'art. 8 l'adozione di un Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà e all'art. 14 l'adozione di un atto di programmazione, ovvero di un Piano regionale di contrasto alla povertà per l'attuazione del Reddito di inclusione (ReI);

–con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 maggio 2018 è stato approvato il Piano nazionale summenzionato che individua, nel limite delle risorse afferenti al Fondo per la lotta alla povertà, lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per l'attuazione del ReI come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale;

–con DGR n. 1143 del 31 luglio 2018 è stato approvato il "Piano regionale per il contrasto alla povertà", frutto di un processo di elaborazione condivisa che ha coinvolto le Direzioni Sociali e Lavoro, gli Ambiti territoriali per l'attuazione del ReI, l'Alleanza contro al Povertà, l'Ordine degli Assistenti sociali del Veneto, l'ente Veneto Lavoro e la Banca Mondiale. Con la medesima DGR è stata disposta la trasmissione del Piano al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per la valutazione di coerenza con le previsioni del Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà;

–con la Legge di Stabilità 2016 - Legge 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1, comma 386, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato istituito il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. La dimensione gestionale idonea per la realizzazione di questo sistema di servizi a contrasto della povertà è l'articolazione denominata Ambito Territoriale, già individuata per la gestione dei Servizi Sociali dalla legge 8 novembre 2000, n. 328, art. 8 comma 3 lettera a), e consolidata attraverso la normativa in materia di ReI (reddito di inclusione):

• Legge Regionale n. 18 del 27 aprile 2012;

• Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 “Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”;

• Piano Nazionale per gli interventi ed i servizi sociali di contrasto alla povertà 2018- 2020, approvato con DM del 18 maggio 2018;

• Piano Regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020, approvato con DGR n. 1504 del 16 ottobre 2018;

CONSIDERATO CHE:

–le suddette norme prevedono che i Comuni debbano coordinarsi a livello di Ambito Territoriale, il quale è destinatario anche delle risorse, del loro monitoraggio e della rendicontazione;

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–a tal proposito, la Regione del Veneto ha individuato nei Comitati dei Sindaci la dimensione idonea dell'Ambito Territoriale per i servizi sociali nel proprio territorio, giusta nota prot. n. 93650 del 12.03.2018;

VISTO l’allegato “atto di programmazione territoriale per l’attuazione del Piano regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020”, approvato dal Comitato dei Sindaci Distretto Alta Padovana, ex Az. U.LS.S. 15 Alta Padovana, nella seduta del 26.06.2019;

DATO ATTO CHE si rende necessaria la definizione della collaborazione tra i Comuni di Ambito per l’attuazione del suddetto atto di programmazione e che la convenzione rappresenta uno strumento di programmazione locale, in linea con quanto disposto sia dal Piano Nazionale che dal Piano Regionale dedicati al contrasto della povertà;

VISTO l’allegato schema di convenzione composto da n. 11 articoli;

PRESO ATTO che nell’Atto di Programmazione Territoriale sono indicate le risorse a disposizione dell’Ambito;

DATO ATTO CHE relativamente alla quota servizi del fondo povertà, il cui importo è pari a

€ 526.518,81, è prevista in capo all’Azienda ULSS n. 6 Euganea, la gestione delle seguenti azioni:

–Rafforzamento per l’attivazione e il funzionamento delle Equipe Multidisciplinari ciò prevede l’assunzione di 9 assistenti sociali, 1 educatore professionale, 1 amministrativo per complessivi € 381.000,00 ed inoltre la dotazione di n. 5 postazioni di lavoro (computer) e/o stampanti/scanner per l’importo di € 4.000,00;

–Sostegno socio educativo domiciliare e territoriale, animazione territoriale, rivolta ai minori in carico al SPCM/C.F., N.P.I. o per i quali si valuti opportuna la collaborazione con questi servizi di secondo livello. Si propone inoltre l’attivazione di supporti esterni al nucleo familiare quali ad esempio: dopo scuola, attività sportiva, centri estivi, attività ludico ricreative e possibile trasporto (da valutare). Tali proposte sono finalizzate ad incrementare gli interventi di sostegno alla genitorialità e di promozione dello sviluppo psico-fisico dei minori, tenendo in considerazione i bisogni dei nuclei famigliari più fragili;

–Servizi di prossimità, da attivare a favore di minori appartenenti a nuclei familiari con prevalenza di problematiche economiche. Si propongono iniziative di carattere sportivo, culturale ed estivo e di sostegno, rivolte ai minori frequentanti la scuola primaria. Le stesse attività verranno rivolte anche agli adolescenti a rischio di esclusione sociale o devianza, coinvolgendoli in attività che possano essere di loro interesse, es. circo sociale o parkour. Progettualità attivabili con il coinvolgimento anche del terzo settore e delle associazioni, eventualmente con modalità centralizzata;

–Servizio di mediazione linguistica culturale;

–Assistenza domiciliare socio-assistenziale a favore dei minori 0-3 anni certificati ai sensi della L.104/’92 art.3 comma 3 per i quali, ad oggi, non è previsto supporto e “sollievo” ai genitori. Per le progettualità sopra definite ai punti 2-3-4-5 si stima un valore economico di spesa pari a € 60.000,00.

DATO ATTO CHE sono invece assegnate al Comune di Carmignano di Brenta, in analogia con l’azione B.2. “Attivazione lavorativa tirocini e work-experience” prevista nel progetto PON Inclusione, la gestione dei tirocini mediante le risorse individuate a valere sulla quota servizi per € 81.518,81;

RITENUTO altresì di approvare l’istituzione del nucleo operativo di ambito (NOA), composto da: Funzionario ed Amministrativo del Comune Capofila, Funzionari di tre

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Comuni di Ambito: Borgoricco, Cittadella e Vigonza, Dirigente Azienda Ulss o suo Delegato-Assistente Sociale dell’Equipe Rei/RdC;

RITENUTO di approvare lo schema di convenzione ex art. 30 D.Lgs. 267/2000 per la gestione associata dell’atto di programmazione territoriale per l’attuazione del “Piano Regionale per il contrasto alla povertà’ 2018-2020”

ACQUISITI i pareri favorevoli, resi ai sensi dell’art. 49 del succitato D.Lgs. n. 267/2000, attestanti la regolarità tecnica e contabile della proposta di deliberazione;

RITENUTA la propria competenza ai sensi dell’art. 42, comma 2, lett. c) del D.Lgs.

18/08/2000, n. 267 e s.m.i., avente ad oggetto “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

RICHIAMATA ai fini della regolazione delle Convenzioni la seguente normativa:

–Legge 8.11.200 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

–D.Lgs 267/2000 “Testo unico delle leggi sull'ordinamento in forma associata degli Enti Locali”;

–Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo”;

–Legge Regione Veneto n. 18 del 27 aprile 2012 “Disciplina dell'esercizio associato di funzioni e servizi comunali”;

VISTE:

–la deliberazione di Consiglio Comunale n. 59 in data 23 dicembre 2019 di approvazione del Bilancio di Previsione 2020-2022

– la deliberazione di Giunta Comunale n. 1 in data 8 gennaio 2020 di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) 2020-2022 .

–il provvedimento del Dirigente del Settore Economico-Finanziario n. 462 del 21/05/2019 di conferimento della posizione organizzativa;

DELIBERA

1. di approvare l’allegata la convenzione ex art.30 TUEL per la gestione associata dell’atto di programmazione territoriale per l’attuazione del “piano regionale per il contrasto alla povertà’ 2018-2020” tra i 28 Comuni dell’ambito territoriale Distretto Alta Padovana;

2. di istituire il nucleo operativo di ambito (NOA), composto da: Funzionario ed Amministrativo del Comune Capofila, Funzionari di tre Comuni di Ambito: Borgoricco, Cittadella e Vigonza, Dirigente Azienda Ulss o suo Delegato, Assistente Sociale dell’Equipe Rei/RdC;

3. di dare atto altresì, che il Comune di Carmignano di Brenta, in qualità di soggetto beneficiario accerta e gestisce i fondi nazionali e regionali sia direttamente che indirettamente attraverso il trasferimento delle risorse agli Enti Referenti di Progetto ove possibile;

4. di dare atto che i dati forniti dai Comuni convenzionati saranno raccolti presso il Comune Capofila per le finalità indicate nella suddetta convenzione, Comune che è altresì responsabile del trattamento dei dati ;

5. di dichiarare il presente atto, con separata ed unanime votazione, immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell'art. 134, comma 4° del TUEL.

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COMUNE DI CITTADELLA

PROVINCIA DI PADOVA

IL CONSIGLIO COMUNALE

RICORDATO che la trattazione del presente argomento è conservata agli atti su nastro magnetico, ai sensi dell'art. 43, comma 4 del regolamento del Consiglio Comunale, approvato con deliberazione di C.C. n. 55 del 10.07.2006 e successive modificazioni ed integrazioni;

ESAMINATA la proposta di delibera su riportata relativa all'argomento in oggetto, sulla quale sono stati espressi i relativi pareri, ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D. Lgs.

267/2000 e riportati a conferma in calce alla presente;

DATO ATTO che detto argomento è stato esaminato dalla 1 ^ Commissione Consiliare nella seduta del 29 Gennaio 2020;

UDITI gli interventi di seguito sinteticamente riportati:

PRESIDENTE

Passiamo al secondo punto all'Ordine del Giorno, cioè l’"Approvazione schema di convenzione ex art. 30 D.Lgs. 267/2000 per la gestione associata dell’atto di programmazione territoriale per l’attuazione del “Piano Regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020” tra i 28 Comuni dell’Ambito Territoriale Distretto Alta Padovana".

Lascio la parola all'Assessore Beltrame.

ASSESSORE BELTRAME

Sì. Andiamo ad approvare una convenzione per rendere attuativo il Piano Regionale per il contrasto alla povertà tra i 28 Comuni dell'Ambito Territoriale denominato Alta Padovana.

Il Piano Regionale per il contrasto alla povertà è collegato al reddito di cittadinanza. Nell'atto di programmazione territoriale sono indicate anche le risorse a disposizione dell'ambito il cui importo è pari a circa 527.000, cifra prevista a capo dell'Azienda ULSS Euganea per la gestione delle azioni.

Le azioni devono essere in linea con quanto disposto sia dal Piano Nazionale che dal Piano Regionale dedicati al contrasto della povertà.

Questi 527.000 euro sono comunque suddivisi in tre azioni: la prima prevede la cifra di 381.000 euro per il rafforzamento dell'équipe assistenti sociali, ne verranno assunti nove.

Cosa servono gli assistenti sociali? Questi fanno a capo sempre del reddito di cittadinanza, perché il reddito prevede che ogni persona che lo percepisce venga accompagnata in un percorso sia di iscrizione che di ricerca di lavoro. Perciò vengono assunte queste nove assistenti.

La seconda azione che verrà fatta prevede una spesa di 60.000 euro per il sostegno socioeducativo domiciliare e territoriale rivolto ai minori in carico alla neuropsichiatria infantile.

E qui si va ad aiutare le famiglie cosidette “fragili” perché, dal momento che vengono aiutate

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dal reddito di cittadinanza, si prevede che la famiglia sia in grosse difficoltà. Questa somma viene comunque rivolta agli adolescenti e ai minori.

La terza azione, che prevede circa 81.500 euro, viene usata per attivazione lavorativa di tirocini, ricerca di lavoro per i ragazzi e persone che percepiscono sempre il reddito di cittadinanza.

Il nucleo operativo di Ambito è composto da un funzionario amministrativo del Comune, tre del Comune di Ambito, questa è un'equipe denominata NOA che sarebbe la cabina di regia dove vengono discussi tutti questi programmi, insomma, che vanno a riferirsi sempre al reddito di cittadinanza.

PRESIDENTE

Grazie Assessore. Ci sono interventi?

Prego Consigliere Griggio.

CONSIGLIERE GRIGGIO

Grazie Presidente. Diciamo che consideriamo questo piano e tutte le azioni di contrasto alla povertà fondamentali per venire in soccorso a tutte quelle famiglie o persone che si ritrovano isolate o in difficoltà. Penso sia importante quando usiamo slogan “non lasciare nessuno indietro”, così di renderlo poi fattivo e attuale. In questo caso, quindi, consideriamo questo piano una cosa molto positiva ed importante.

Ho provato a capire un po’ meglio rispetto a come vengono divisi questi 526.000 euro. Questa assunzione di nove assistenti sociali, un educatore, un amministrativo appunto, avevo capito collegati al reddito di inclusione che poi passerà, diciamo così, a reddito di cittadinanza, in realtà sei di questi assistenti sociali, sono quelli che sono andati in scadenza contratto al 31 dicembre; quindi sono tre in più. Però bene, insomma vuol dire che vengono aggiunte delle risorse. La cosa che mi lasciava un po’ sconfortato, che in realtà lei ha citato, una delle azioni, però in realtà sono altri quattro punti, il sostegno socioeducativo domiciliare e territoriale, quello che citava lei Assessore sia per i minori in carico alla Protezione Minori che a quelli di neuropsichiatria, ma però ci sono anche poi tutte quelle attività, sempre dirette ai minori di famiglie problematiche o a rischio, e poi i servizi di mediazione linguistica e culturale e anche cita, al punto 5, l'assistenza domiciliare socioassistenziale a favore minori 0-3 certificati con la 104, quindi disabili gravi insomma. Parliamo di situazioni familiari di bambini, quindi in età

“pre-scolare” e quindi famiglie che, diciamo, hanno un carico pesante, insomma, da dover sostenere.

E quindi – ecco - rilevavamo anche in Commissione come 60.000 euro per quattro azioni, così importanti, divisi tra 28 Comuni è chiaro a tutti che sono briciole insomma rispetto a quelle che sono le esigenze delle famiglie. Questo. Ecco. Quindi, la fetta grossa di questo fondo andrà per l'assunzione di personale per le équipe multidisciplinari. Mi sembra di aver capito che di queste équipe fanno parte anche psicologi o eventualmente neuropsichiatri, che però vengono dati in capo all’USL, mi sembra di aver capito.

Non so… ecco…

ASSESSORE BELTRAME

Paga le assistenti sociali … (Intervento fuori microfono) CONSIGLIERE GRIGGIO

Certo, appunto… ma essendo multidisciplinare… l’assistente sociale in sé non dà la multidisciplinarietà. Però va bene, insomma, rispetto a questa cosa qui…

ASSESSORE BELTRAME

Allora, il reddito di cittadinanza è ormai da un anno che è attuativo. Comporta un percorso abbastanza faticoso, un accompagnamento; è per questo che è stata rinforzata l'équipe multidisciplinare, perché bisogna intanto individuare la persona che viene a chiedere il reddito di cittadinanza; alcune volte non vengono a chiederlo però vengono individuate o segnalate dai Servizi sociali. Trattandosi di 28 Comuni e solo 9 assistenti sociali, ciò significa che si

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danno da fare dalla mattina alla sera. Nove penso siano anche poche, le dico io perché ogni tanto le incontriamo e capiamo bene che il lavoro per il reddito di cittadinanza, oltre a quello che viene a costare, comporta anche un grosso lavoro al di fuori.

Comunque sono d'accordo con lei che i 60.000 euro non sono tanti per questo tipo di azioni però le azioni sono in linea con quanto disposto dal Piano Nazionale, vuol dire che questi 527.000 euro arrivano dalla centrale, vengono portati nella Regione, la Regione li dispensa per densità di popolazione, per territorio. Sicché sono d'accordo con lei che sono pochi, però questi ci mandano e questi noi dobbiamo usare nel miglior modo possibile.

Credo che con queste azioni cercheremo di fare il meglio possibile, però questa è la disposizione che ci viene mandata dal Governo per il contrasto alla povertà.

CONSIGLIERE GRIGGIO

Sì sì infatti, e concludo Assessore, non mettevo assolutamente in discussione le azioni che sono fondamentali, importantissime e sono quelle ben evidenziate dal Piano di contrasto alla povertà. Sottolineavo, ma siamo d'accordo insomma, ecco, la povertà dei fondi che viene messa a disposizione. Anzi, già possiamo dircelo anche adesso, tutto non sarà possibile fare insomma, probabilmente si evidenzieranno delle azioni particolari dove concentrare dei fondi anzi… Non so… per il nostro Comune, per esempio, l'Azione 3 potrebbe essere quella più rilevante. Abbiamo sottolineato varie volte anche in Consiglio Comunale, dove ci sono in giro per il nostro territorio gruppi di ragazzi, adolescenti, giovani insomma che si incontrano informalmente nei nostri parchi, nelle panchine ecc., o abusano di alcol o alle volte insomma fanno danni ecc.

Forse potrebbe essere questa una delle priorità che noi come Comune potremmo scegliere;

un'azione potrebbe essere, ad esempio fare un bando per un' unità di educatori di strada che potesse andare e tentare di coinvolgere questi ragazzi in attività educative e che, diciamo, risolvessero un po’ questo problema. L'azione di controllo e repressiva dei vigili è fondamentale, anzi bisognerebbe anche guardare un po’ di più in giro, però non è l'unica possibile.

Però, ecco, io sposo perfettamente quello che dice anche lei Assessore, cioè il personale è sicuramente insufficiente per i servizi sociosanitari, ma glielo avevo detto anche la volta scorsa insomma… Anzi c'è un manifesto del Tavolo Welfare Minori che è stato pubblicato il mese scorso, che ha ricevuto anche tremila firme, dove si sottolinea proprio la carenza di personale in tutti i servizi sociosanitari, dai consultori familiari, tutela ai minori, ecc.

E anche, diciamo, questo poi va a incidere nel garantire i LEA, insomma, che non vengono in realtà pienamente garantiti nei nostri territori. Grazie.

PRESIDENTE Grazie Consigliere.

Altri interventi? Prego Consigliere Sabatino.

CONSIGLIERE SABATINO

Io ho seguito il dibattito fra il Consigliere e l'Assessore. Quello che emerge più che altro è che come spesso in Italia si vuole fare, e questo è un errore molto grave che ha commesso anche la Lega nell'ultimo Governo fatto con i 5 Stelle, e in questo momento il Partito Democratico sta facendo cavalcando le onde del populismo del Movimento 5 Stelle, quando noi ci troviamo stasera in Consiglio Comunale a dover approvare un testo per andare a cercare di contrastare la povertà che abbiamo nel nostro territorio, e ci ritroviamo con dei fondi completamente irrisori rispetto a quelle che sono le necessità, quando invece a livello nazionale abbiamo 5 miliardi di euro spesi per dare dei soldi a pioggia che, praticamente, poi alla fine vengono utilizzati dai più furbi, perché è probabile… e soprattutto in queste zone dove è difficile, perché è ancora più difficile in Veneto dove c'è questo sentimento del benessere andare a chiedere, l'Assessore al Sociale lo sa molto bene a Cittadella cosa significa: c'è qualcuno che vive nell'indigenza, che non riesce a sbarcare il lunario, che non riesce neanche a dare da mangiare ai propri figli, che si vergogna di andare all’Assessore a chiedere aiuto! E si vergogna di andare a chiedere il reddito di cittadinanza! Magari stiamo parlando di famiglie

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con uno o due figli, nelle quali né il genitore… no, scusate, né la mamma né il papà, perché stavo dicendo “1” e “2”, ma non importa… né la mamma né il papà hanno un posto di lavoro perché o sono rimasti disoccupati o hanno delle difficoltà a livello anche fisico, malattie, difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro perché ha delle patologie. Quando abbiamo, invece, mafiosi, camorristi, ndranghetisti, spacciatori di droga che hanno saputo benissimo come andarselo a prendere questo reddito di cittadinanza. Quindi l'errore parte da monte.

Su questo punto il Consigliere Griggio ha perfettamente ragione… è un punto molto delicato, abbiamo una spesa di 60.000 euro per delle azioni che sono fondamentali anche se, in effetti, sono talmente tanto mirate che forse 60.000 euro non dico che bastino ma, insomma, vanno abbastanza a coprire quello che è il fabbisogno del territorio dei 28 Comuni. E abbiamo di contrasto, invece, 527 meno 60.000 per pagare una struttura sanitaria che dovrebbe funzionare già di per sé, per pagare dei professionisti che comunque servono. Allora questi professionisti è vero possiamo anche mandarli in mezzo alla strada, andare in mezzo ad una ventina di ragazzi in Campo della Marta, ubriachi fradici che rompono le scatole, che quando si presenta un vigile invece di mettersi sull'attenti gli danno un pugno in faccia, o quando si presenta il Sindaco, un Assessore, un Consigliere Comunale, invece di scappare lo sfidano e gli dicono “ti spacco il muso”, o “ti uccido”, mandiamo magari qualcuno a provare a vedere se questi cambiano idea.

Ci sono delle cose che vengono dette senza sapere qual è la realtà dei fatti; La nostra società, e Cittadella ancora nel suo piccolo non ha le problematiche che ha, per esempio, la città di Padova, ne ha molte meno, stiamo cercando di contenerle e abbiamo sempre meno risorse.

Perché? Perché stiamo regalando soldi a pioggia a quelli che invece di avere i soldi dovrebbero spenderne di soldi per uscire dalla galera.

Grazie.

ESAURITI gli interventi, il Presidente del Consiglio Comunale autorizza le dichiarazioni di voto:

PRESIDENTE

Grazie Consigliere. Altri interventi?

Dichiarazione di voto? Prego Consigliere Zambon.

CONSIGLIERE ZAMBON

Anche in questo ordine del giorno si prosegue nella collaborazione tra Comuni, si amplia il perimetro andando ad abbracciare il Distretto dell'Alta dell'ULSS 6 Euganea. Questo è già un primo elemento positivo. Un altro tassello positivo, che ci farà votare a favore, è che con questa delibera diamo il via libera al recepimento e alla messa in atto di disposizioni indicate dai Governi precedenti, a partire dal Governo Gentiloni e poi Conte.

E infine ci fa piacere notare che ci siano misure volte alla redistribuzione delle eccedenze alimentari, risorse per il network “Antitratta”, per il sostegno all'abitare, interventi di contrasto alla povertà educativa e sostegno ai servizi di mediazione culturale. Per tutti questi motivi il nostro sarà un voto favorevole.

ESAURITI gli interventi, il Presidente del Consiglio Comunale pone ai voti, resi per alzata di mano, l'argomento in oggetto che ottiene il seguente risultato accertato dagli scrutatori e proclamato dal Presidente:

Presenti: 15 Votanti: 15

Favorevoli: 15 Contrari: 0 Astenuti: 0

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DELIBERA

1 di approvare e far propria la proposta di delibera sopra riportata nella sua formulazione integrale, ovvero senza alcuna modificazione o integrazione.

2 di dichiarare la presente delibera immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 134, comma 4 del D. Lgs. 267/2000, con successiva e separata votazione, espressa per alzata di mano, controllata dagli scrutatori e così proclamata dal Presidente:

Presenti: 15 Votanti: 15 Favorevoli: 15 Contrari: 0 Astenuti: 0

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Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

Riccardo Pasinato Angioletta Caliulo

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CONVENZIONE EX ART. 30 D.LGS 267/2000 PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELL’ATTO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER

L’ATTUAZIONE DEL “PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ 2018-2020” TRA I 28 COMUNI DELL'AMBITO TERRITORIALE

DISTRETTO ALTA PADOVANA TRA

- Comune di CARMIGNANO DI BRENTA, con sede legale in Piazza Marconi n. 1, 35010 Carmignano di Brenta rappresentato dal Sig. Bolis Alessandro il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000410282, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n. del .

- Comune di BORGORICCO, con sede legale Viale Europa n. 10, 35010 Borgoricco, rappresentato dallaSig.ra Alberto Stefani la quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80008850283, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di CAMPODARSEGO, con sede legale in Piazza Europa n.1, 35011 - Campodarsego (PD),rappresentato dal Sig. Patron Mirko il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco protempore del Comune suddetto, codice fiscale 80008910285, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n.

- Comune di CAMPODORO, con sede legale in via Municipio n. 2, 35010 Campodoro, rappresentato dal Sig. Gianfranco Vezzaro il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80008930283, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di CAMPOSAMPIERO, con sede legale in Piazza Castello n. 35, 35012 Camposampiero, rappresentato dalla Sig.ra Maccarrone Katia la quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80008970289, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di CAMPO SAN MARTINO, con sede legale in via E. Breda n. 2, 35010 Campo San Martino rappresentato dal Sig Dario Luigi Tardivo il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 01526860281, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n..

- Comune di CITTADELLA, con sede legale in Via Indipendenza, 41, 35013 Cittadella, rappresentato dal Sig. Pierobon Luca il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000370288, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n. del .

- Comune di CURTAROLO, con sede legale in Piazza Martiri, 7, 35010 Curtarolo, rappresentato dalla Sig. ra Martina Rocchio la quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80009430283, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

Comune di FONTANIVA, con sede legale in Piazza Umberto I - n.1, 35014 Fontaniva, rappresentato dal Sig. Edoardo Pitton il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000430280, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di GALLIERA VENETA, con sede legale in Via Roma n.174- c.a.p. 35015 Galliera Veneta, rappresentato dal Sig. Perfetti Italo il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco protempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000450288, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n.

(12)

- Comune di GAZZO, con sede legale in Piazza IV Novembre 1 - 35010 Gazzo (PD), rappresentato dalla Sig. ra Ornella Leonardi la quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000470286, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di GRANTORTO, con sede legale in via Roma 18 - 35010 Grantorto, rappresentato dal Sig. Gavin Luciano il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000490284, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di LOREGGIA, con sede legale in Via Roma, 6, 35010 Loreggia, rappresentato dal Sig. Bui Fabio il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro- tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80009470289, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di MASSANZAGO, con sede legale in Via Roma, 59, 35010 Massanzago, rappresentato dal Sig. Scattolin Stefano il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80009530280, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C..

- Comune di PIAZZOLA SUL BRENTA, con sede legale in viale Silvestro Camerini 3, 35016 Piazzola Sul Brenta, rappresentato dal Sig. Valter Milani il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80009670284, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di PIOMBINO DESE, con sede legale in Piazza A. Palladio, 1 - 35017 - Piombino Dese, rappresentato dal Sig. Cesare Mason il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco protempore del Comune suddetto, codice fiscale 80009710288, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n..

- Comune di SAN GIORGIO DELLE PERTICHE, con sede legale in via Canonica n. 4, 35010 San Giorgio delle Pertiche, rappresentato dal Sig. Daniele Canella il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 00682290283, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di SAN GIORGIO IN BOSCO, con sede legale in Vicolo Bembo - 35010 San Giorgio in Bosco, rappresentato dal Sig. Nicola Pettenuzzo il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 00682280284, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n.

- Comune di SAN MARTINO DI LUPARI, con sede legale in Largo Europa, 5 - 35018 - San Martino di Lupari, rappresentato dal Sig. Corrado Bortot il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 00647630284, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n..

- Comune di SAN PIETRO GÙ, con sede legale in Piazza Prandina, 37 - 35010 San Pietro in Gu, rappresentato dal Sig. Polati Paolo il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco protempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000550285, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di SANTA GIUSTINA IN COLLE, con sede legale in Piazza dei Martiri n. 3, 35010 Santa Giustina in Colle, rappresentato dal Sig. Moreno Giacomazzi il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010030288, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di TOMBOLO, con sede legale in Via Vittorio Veneto n.16 Tombolo (PD), rappresentato dal Sig. Andretta Cristian il quale interviene nel presente atto nella sua

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qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 81000570283, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

- Comune di TREBASELEGHE, con sede legale in Piazza Principe di Piemonte n. 12, 35010 Trebaseleghe, rappresentato dal Sig. ra Antonella Zoggia il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010250282, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di VIGODARZERE, con sede legale in Via Cà Pisani n. 74, 35010 Vigodarzere, rappresentato dal Sig. Zordan Adolfo il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010330282 , autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di VIGONZA, con sede legale in via Cavour n. 16, 35010 Vigonza, rappresentato dal Sig. Innocente Marangon, il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010350280, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n.

- Comune di VILLA DEL CONTE, con sede legale in Piazza Vittoria n. 12, 35010 Villa del Conte, rappresentato dalla Sig.ra Argentini Antonella la quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010370288, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C.

n..

- Comune di VILLAFRANCA PADOVANA, con sede legale in Piazza Marconi 6, 35010 Villafranca Padovana, rappresentato dal Sig. Fausto Dorio il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80016960280, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di G.C.

n..

- Comune di VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO, con sede legale in via Caltana 156, 35010 Villanova di Camposampiero, rappresentato dal Sig. Bottaro Cristian il quale interviene nel presente atto nella sua qualità di Sindaco pro-tempore del Comune suddetto, codice fiscale 80010390286, autorizzato alla sottoscrizione del presente atto giusta deliberazione di C.C. n..

PREMESSA

Il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 "Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà", prevede all'art. 8 l'adozione di un Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà e all'art. 14 l'adozione di un atto di programmazione, ovvero di un Piano regionale di contrasto alla povertà per l'attuazione del Reddito di inclusione (ReI).

Con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 maggio 2018 è stato approvato il Piano nazionale summenzionato che individua, nel limite delle risorse afferenti al Fondo per la lotta alla povertà, lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per l'attuazione del ReI come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.

Con DGR n. 1143 del 31 luglio 2018 è stato approvato il "Piano regionale per il contrasto alla povertà", frutto di un processo di elaborazione condivisa che ha coinvolto le Direzioni Sociali e Lavoro, gli Ambiti territoriali per l'attuazione del ReI, l'Alleanza contro al Povertà, l'Ordine degli Assistenti sociali del Veneto, l'ente Veneto Lavoro e la Banca Mondiale. Con la medesima DGR è stata disposta la trasmissione del Piano al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per la valutazione di coerenza con le previsioni del Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà.

Con la Legge di Stabilità 2016 - Legge 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1, comma 386, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato istituito il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. La dimensione gestionale idonea per la realizzazione di questo sistema di servizi a contrasto della povertà è l'articolazione denominata Ambito

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Territoriale, già individuata per la gestione dei Servizi Sociali dalla legge 8 novembre 2000, n. 328, art. 8 comma 3 lettera a), e consolidata attraverso la normativa in materia di ReI (reddito di inclusione):

- Legge Regionale n. 18 del 27 aprile 2012;

- Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 “Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”;

- Piano Nazionale per gli interventi ed i servizi sociali di contrasto alla povertà 2018-2020, approvato con DM del 18 maggio 2018;

- Piano Regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020, approvato con DGR n. 1504 del 16 ottobre 2018.

Tali norme prevedono che i Comuni debbano coordinarsi a livello di Ambito Territoriale, il quale è destinatario anche delle risorse, del loro monitoraggio e della rendicontazione.

La Regione del Veneto ha individuato nei Comitati dei Sindaci la dimensione idonea dell'Ambito Territoriale per i servizi sociali nel proprio territorio, giusta nota prot. n. 93650 del 12.03.2018.

I Comuni sono titolari delle funzioni in campo sociale, giusto articolo 13 del DLgs 18.08.2000 n. 267, secondo cui “Spettano al Comune tutte le funzioni amministrative che riguardino la popolazione ed il territorio comunale precipuamente nei settori organici dei Servizi alla persona e alla comunità (omissis) ... salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze” e giusto articolo 19 lett. g) del Decreto Legge n. 95 del 06.07.2012 secondo cui fra le funzioni fondamentali dei Comuni è annoverata la “progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione”;

La L.R. 55/1982 “Norme per l’esercizio delle funzioni in materia di assistenza sociale”

rappresenta la prima legge regionale che regola in Veneto la materia della delega, introduce il principio cardine dell’integrazione socio-sanitaria e distingue i servizi di competenza comunale da quelli di competenza ULSS;

L’art. 7 della L.R. 14 settembre 1994 n. 55, dispone che “gli oneri per la realizzazione di servizi socio-assistenziali delegati dagli enti locali sono a totale carico di tali enti. L'Unità locale sociosanitaria allo scopo di assicurare il pareggio nella gestione dei servizi socio- assistenziali delegati, deve stipulare con l'ente delegante una convenzione che:

a) stabilisca in modo puntuale le clausole che regolano contenuti, quantità e modalità di svolgimento dei servizi da realizzare;

b) richiami gli estremi della delibera dell'ente locale delegante con la quale l'ente medesimo assume impegno definitivo per l'importo totale previsto dalla convenzione stessa;

c) impegni l'ente locale delegante a definite scadenze nei pagamenti”.

Infine l’art. 130 della L.R. del 13 aprile 2001, art. 130 definisce le funzioni dei Comuni: 1.

Fatto salvo quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 131 in attuazione dell'articolo 131 del decreto legislativo n. 112/1998, nonché del decreto legislativo n. 267/2000, è attribuita ai comuni la generalità delle funzioni e dei compiti relativi all’erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali ed in particolare di quelli relativi alle materie indicate alle lettere a), b), c), d) ,e), f), e g), comma 1 dell’articolo 132 del decreto legislativo n. 112/1998, nonché di quelle previste dall’articolo 6 della legge n.328/2000 ad eccezione delle funzioni attribuite alle ULSS dall’articolo 3 septies del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni. (130) 2. In attuazione dell’atto d’indirizzo e coordinamento di cui all’articolo 3 septies, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni la Giunta regionale definisce le prestazioni sociosanitarie di specifica competenza dei comuni.

3. Allo scopo di perseguire pienamente l’integrazione sociosanitaria, la Giunta regionale promuove la delega da parte dei comuni alle ULSS anche mediante l’utilizzo delle risorse

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nel fondo sociale regionale, delle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria di cui al comma 2 lettera b) dell’articolo 3 septies del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni nonché della gestione dei servizi sociali.

4. Nelle materie proprie o conferite i comuni svolgono funzioni e compiti di programmazione e di gestione nonché esercitano poteri di iniziativa e di proposta. Nelle stesse materie svolgono funzioni di promozione e di coordinamento operativo dei soggetti di cui al comma 5 dell’articolo 1 della legge n. 328/2000 con i quali, per la realizzazione e la gestione della rete dei servizi sociali, possono concludere accordi e programmi nonché stipulare convenzioni nel rispetto delle norme vigenti.

5. I comuni, per quanto di loro competenza, esercitano poteri di controllo e di vigilanza sui servizi sociali secondo la disciplina adottata in merito dalla Regione ai sensi del comma 2 dell’articolo 6 della legge n. 328/2000.

Articolo 1 – OGGETTO

I Comuni di Comune di Carmignano di Brenta – Capofila, Comune di Borgoricco Comune di Campodarsego, Comune di Campodoro, Comune di Camposampiero, Comune di Campo San Martino, Comune di Cittadella, Comune di Curtarolo, Comune di Fontaniva, Comune di Galliera Veneta, Comune di Gazzo Padovano, Comune di Grantorto, Comune di Loreggia, Comune di Massanzago, Comune di Piazzola sul Brenta, Comune di Piombino Dese, Comune di San Giorgio delle Pertiche, Comune di San Giorgio in Bosco, Comune di San Martino di Lupari, Comune di San Pietro in Gu, Comune di Santa Giustina in Colle, Comune di Tombolo, Comune di Trebaseleghe, Comune di Vigodarzere, Comune di Vigonza, Comune di Villa del Conte, Comune di Villafranca Padovana, Comune di Villanova di Camposampiero facenti parte, con l’Az. ULSS 6 Euganea –Distretto Alta Padovana (di seguito denominato Ambito Territoriale Alta Padovana), convengono di programmare e gestire in forma associata i servizi di cui all’Atto di Programmazione Territoriale ed al Piano Regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020 ed eventuali loro successive modifiche ed integrazioni.

Le attività oggetto della convenzione devono essere gestite nel rispetto dei principi di sussidiarietà,differenziazione ed adeguatezza, nonché economicità, efficienza, efficacia e trasparenza.

Articolo 2 - FINALITÀ

La presente convenzione ha la finalità di far cooperare e lavorare insieme i ventotto Comuni dell’Ambito Territoriale Alta Padovana in collaborazione con l'Azienda ULSS 6 Euganea – Distretto Alta Padovana per un impegno coordinato di lettura dei bisogni del territorio e di programmazione di un sistema integrato di servizi e di interventi.

La convenzione rappresenta, dunque, uno strumento di programmazione locale, in linea con quanto disposto sia dal Piano Nazionale che dal Piano Regionale, dedicati al contrasto della povertà che prevede un “ATTO DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ”, redatto sullo schema base proposto dalla Regione del Veneto, approvato in sede di Comitato dei Sindaci nella seduta del 26 giugno 2019 ed allegato alla presente convenzione (salvo successive modifiche regionali).

Articolo 3 – FUNZIONI DELL’AMBITO

All'Ambito Territoriale Alta Padovana sono attribuite le funzioni di coordinamento e/o progettazione e/o realizzazione di:

A. interventi e servizi previsti dal Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale di cui al D.Lgs. 147/2017 e, in particolare, all’art. 7 comma 1:

a) segretariato sociale;

b) servizio sociale professionale;

c) tirocini finalizzati all'inclusione sociale e all'autonomia delle persone;

d) sostegno socio-educativo domiciliare o territoriale;

e) assistenza domiciliare socio-assistenziale;

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f) sostegno alla genitorialità;

g) servizio di mediazione culturale;

h) servizio di pronto intervento sociale;

i) altri interventi che afferiscono al Fondo e necessitino per indicazione statale o regionale di una gestione attraverso l'Ambito;

B. interventi e servizi previsti dall’Avviso 3/2016 (per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, Programma Operativo Nazionale (PON) "Inclusione", proposte di intervento per l'attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva) di cui l’Ambito Territoriale Alta Padovana risulta beneficiario;

C. interventi e servizi regolati dal Piano Regionale per il Contrasto alla Povertà approvato dalla Regione Veneto di cui all’art.13, comma 2, lettera d), D.Lgs n. 147 del 2017:

a) Reddito di Inclusione Attiva (R.I.A.);

b) Redistribuzione delle eccedenze alimentari – Empori Solidali;

c) Network Anti Tratta Regione del Veneto (Progetto N.A.Ve.);

d) Progetto Dom. Veneto – Modello di housing first Regione del Veneto e) Azioni Integrate di Coesione Territoriale (AICT);

f) Assegno per il Lavoro (AxL);

g) Sostegno all’Abitare;

h) Finanziamento di interventi di contrasto alla povertà educativa;

i) Lavori di pubblica utilità (LPU);

ed eventuali altre misure inerenti all’ambito del contrasto alla povertà e all’Inclusione sociale quali ad esempio programma garanzia Giovani e le Work Experience per gli over30.

D. altri servizi che la programmazione Nazionale e Regionale richiedono di gestire in forma associata;

E. altri servizi individuati da parte del Comitato dei Sindaci del Distretto Alta Padovana dell'Azienda ULSS 6 Euganea;

F. strumenti professionali per la presa in carico e utilizzo di tali strumenti da parte dei servizi sociali;

G. gestione e co-gestione delle attività legate ai Piani di Zona per la Marginalità e Inclusione;

H. altri Accordi Operativi tra servizi sociali, sanitari e per il lavoro finalizzati alla lotta alla marginalità e favorenti l'inclusione.

L'Ambito Territoriale Alta Padovana riconosce la necessità di una gestione omogenea di interventi e prestazioni e da tempo ha già attivato forme di gestione integrata di interventi, considerati fondamentali per una risposta comune nel territorio.

I ventotto Comuni dell'Ambito territoriale Alta Padovana, sostenendo il disegno della Regione del Veneto espresso nelle norme citate in premessa, hanno delegato la gestione dei servizi sociali all’Azienda Ulss 6 Euganea - Distretto Alta Padovana le funzioni sociali con delega facoltativa riguardano:

1. Segretariato Sociale e Servizio Sociale professionale 2. Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)

3. Servizio Sociale Protezione e Cura Minori minori

4. Fondo annuale vincolato mamma/bambino (costi per il ricovero della mamma) 5. Centro Affidi e Solidarietà Famigliare 100% spesa sociale

6. Residenzialità e semiresidenzialità Minori con decreto del Tribunale dei Minori 7. Residenzialità disabili adulti

8. Salute Mentale: Fondo annuale vincolato di 0.20

9. Gestione amministrativa contributi regionali (ICDb) e gestione richieste contributi comunali

10. Autorizzazione accreditamento di strutture sociali (es. asili nido)

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11. Gestione tecnico progettuali e amministrativa di progetti specifici dell’Ambito Territoriale Alta Padovana (SIA PON e PIPPI 7).

Il Comune di Carmignano di Brenta con delibera di Consiglio Comunale n. 51 del 19 dicembre 2016 e l’Azienda Ulss 6 Euganea con delibera n. 813 del 21 dicembre 2016 hanno approvato lo schema di convenzione ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), per la partecipazione del Partner Distretto Alta Padovana al progetto di intervento relativo all'attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA), presentato dal Comune Capofila dell'Ambito territoriale denominato "Conferenza dei Sindaci Azienda U.L.S.S.N. 15 Alta Padovana", in risposta al suddetto Avviso pubblico n.

3/2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali;

Il Comune di Carmignano di Brenta ha sottoscritto con i Comuni di Ambito nel mese di Aprile 2017 una convenzione per la presentazione del progetto presentato a valere sul Programma operativo nazionale (PON) “Inclusione” (2014-2020) in risposta all’Avviso pubblico n. 3/2016 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai fini dell’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva.

Articolo 4 - LIVELLI ORGANIZZATIVI DI AMBITO

L’Ambito Territoriale è un organismo privo di personalità giuridica, il quale struttura il lavoro e le responsabilità secondo un sistema articolato a più livelli:

A) Livello di Governo

Costituito dal Comitato dei Sindaci del Distretto Alta Padovana dell'Azienda ULSS 6 Euganea, che è il soggetto politico di riferimento.

In relazione all'oggetto della presente convenzione, a integrazione delle funzioni che già svolge, il Comitato dei Sindaci:

a) assume le funzioni di Tavolo Locale per la Protezione e Inclusione Sociale;

b) definisce le modalità istituzionali e le forme organizzative gestionali più adatte alla organizzazione dell’Ambito Territoriale;

c) individua l’Ente Locale Capofila dell'Ambito;

d) nomina come Coordinatori di Ambito le assistenti sociali referenti del progetto PON Inclusione il Funzionario con posizione organizzativa dei servizi sociali del Comune Capofila;

e) individua i componenti del Nucleo Operativo di Ambito (NOA) di cui al presente articolo lett. B);

f) definisce le forme di collaborazione fra i Comuni e l’Azienda Sanitaria di riferimento;

g) decide in merito a ogni questione ritenuta d’interesse comune, allo scopo di adottare linee di orientamento omogenee per tutti i soggetti convenzionati;

h) esercita funzioni di indirizzo/programmazione/pianificazione, vigilanza e controllo sull’utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle spese per le attività oggetto della presente convenzione e degli accordi di programma che ne derivano e per la promozione di particolari iniziative, definendo il budget necessario per l’attuazione degli interventi e individuando entità e criteri della compartecipazione da parte dei soggetti convenzionati,qualora necessaria;

i) approva l'Atto di Programmazione Territoriale per l'Attuazione del Piano Regionale per il Contrasto alla Povertà;

j) supporta lo sviluppo della rete dei servizi e la collaborazione con il Terzo Settore.

B) Livelli Tecnico Gestionali.

1) Il Comune Capofila di Ambito.

Il Comune Capofila di Ambito rappresenta tutti i Comuni aderenti alla presente convenzione,svolge le funzioni attribuite dalla normativa vigente, dal PIANO NAZIONALE PER GLI INTERVENTI ED I SERVIZI SOCIALI DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ 2018- 2020 e dal PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTA' 2018-2020 (ed eventuali loro successive modifiche ed integrazioni), tra le quali:

a) accerta e gestisce i fondi nazionali e regionali sia direttamente che indirettamente

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attraverso il trasferimento delle risorse ai Comuni Referenti di Progetto ove possibile;

b) attua, coordinandosi con l'Ufficio di Piano e gli altri Comuni, le decisioni del Comitato dei Sindaci;

c) coordina e organizza il Nucleo Operativo di Ambito (NOA);

d) ha la funzione di Comune Capofila per il ReI per la Regione del Veneto e per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

e) ha la funzione di Comune Capofila per il R.I.A. della Regione del Veneto;

f) progetta, propone, realizza e rendiconta i progetti all'interno del PON INCLUSIONE;

g) rendiconta le spese effettuate a valere sulla Quota Servizi del “FONDO POVERTA'”;

h) si occupa del monitoraggio sull'utilizzo delle risorse attraverso la piattaforma GePI (gestionale per i patti per l’inclusione) e attraverso gli strumenti implementati dalla Regione del Veneto.

2) Il Nucleo Operativo di Ambito (NOA).

Nel nostro territorio è stata istituita con atto formale la Cabina di Regia composta da:

Funzionario ed Amministrativo del Comune Capofila, Funzionari di tre Comuni di Ambito:

Borgoricco, Cittadella e Vigonza, Dirigente Azienda Ulss o suo Delegato-Assistente Sociale dell’Equipe Rei/RdC.

Vista la positività dell’esperienza e le funzioni previste dal Noa, che corrispondono anche a quelle previste dalla cabina di regia, con l’approvazione dell’Atto d Programmazione territoriale in sede di Comitato dei Sindaci nella seduta del 26 giugno 2019 è stato fatto coincidere le due realtà ponendo particolare attenzione alla parte tecnico professionale, riferita alla partecipazione delle assistenti sociali di riferimento per l’Equipe Rei/RdC in qualità di case manager, come da nuove indicazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Nucleo Operativo di Ambito (NOA), come delineato nel Piano Regionale, svolge la funzione di raccordo a più livelli e di coordinamento tra le risorse a disposizione, valorizzando le reti del territorio e favorendo l'applicazione delle diverse misure alle esigenze dei beneficiari.

Tale Struttura, offre supporto alle Equipe Multidisciplinari, favorendo l'utilizzo complementare delle risorse evitando sovrapposizioni e sprechi, raccogliendo informazioni e dati relativi agli interventi, ai progetti ed ai loro follow-up, al fine di garantire un'azione di monitoraggio e di analisi utili per l'Ambito e per la Regione.

In tale ottica di coordinamento territoriale e multilivello, il NOA assume un ruolo centrale,interfacciandosi tra i vari soggetti coinvolti.

3) Azienda ULSS 6 Euganea

Nell’ambito delle funzioni sociali con delega facoltativa del Distretto Alta Padovana, è stata costituita un’equipe specifica (equipe Rei-RdC) composta da 6 assistenti sociali dedicate che hanno in gestione le progettualità relative ai programmi Nazionali e Regionali (Pon e Por) riferiti all’obiettivo tematico della lotta alla povertà e della promozione dell’inclusione sociale.

Questa equipe è di riferimento per questo Ambito territoriale e costituisce del potenziamento nel segretariato sociale/servizio sociale professionale favorendo il potenziamento delle reti nel territorio ed interne all’Azienda Ulss, e per l’attivazione di partnership tra i diversi Enti, che operano nell’ambito del contrasto alla povertà

Articolo 5 – COMPITI DELL’AZIENDA ULSS 6 EUGANEA

L’Atto di Programmazione Territoriale prevede che vengano indicate le risorse a disposizione di ciascun Comune di Ambito, la gestione delle risorse relativamente alla quota servizi, il cui importo è pari a € 526.518,81, prevede in capo all’Azienda ULSS n. 6 Euganea, a cui competono le Funzioni sociali con delega facoltativa, la gestione delle seguenti azioni:

1) Rafforzamento per l’attivazione e il funzionamento delle Equipe Multidisciplinari ciò prevede l’assunzione di 9 assistenti sociali, 1 educatore professionale, 1 amministrativo

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per complessivi € 381.000,00 ed inoltre la dotazione di n. 5 postazioni di lavoro (computer) e/o stampanti/scanner per l’importo di € 4.000,00

2) Sostegno socio educativo domiciliare e territoriale, animazione territoriale, rivolta ai minori in carico al SPCM/C.F., N.P.I. o per i quali si valuti opportuna la collaborazione con questi servizi di secondo livello. Si propone inoltre l’attivazione di supporti esterni al nucleo familiare quali ad esempio: dopo scuola, attività sportiva, centri estivi, attività ludico ricreative e possibile trasporto (da valutare). Tali proposte sono finalizzate ad incrementare gli interventi di sostegno alla genitorialità e di promozione dello sviluppo psico-fisico dei minori, tenendo in considerazione i bisogni dei nuclei famigliari più fragili.

3) Servizi di prossimità, da attivare a favore di minori appartenenti a nuclei familiari con prevalenza di problematiche economiche. Si propongono iniziative di carattere sportivo, culturale ed estivo e di sostegno, rivolte ai minori frequentanti la scuola primaria.

Le stesse attività verranno rivolte anche agli adolescenti a rischio di esclusione sociale o devianza, coinvolgendoli in attività che possano essere di loro interesse, es. circo sociale o parkour. Progettualità attivabili con il coinvolgimento anche del terzo settore e delle associazioni, eventualmente con modalità centralizzata;

4) Servizio di mediazione linguistica culturale;

5) Assistenza domiciliare socio-assistenziale a favore dei minori 0-3 anni certificati ai sensi della L.104/’92 art.3 comma 3 per i quali, ad oggi, non è previsto supporto e “sollievo” ai genitori.

Per le progettualità sopra definite ai punti 2-3-4-5 si stima un valore economico di spesa pari a € 60.000,00.

Articolo 6 – COMPITI DEL COMUNE CAPOFILA

In riferimento all’area dell’inclusione sociale-lavorativa, l’Ambito ha previsto l’avvio di tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone e dei giovani in condizione di vulnerabilità.

L’Atto di Programmazione Territoriale prevede l’Avvio di tirocini per i giovani nella fascia d’età 16-19 anni, con disabilità o non, che non hanno concluso l’obbligo formativo e per i quali non è ancora possibile una presa in carico del SIL o un inserimento occupazionale, attraverso spazi formativi al fine di valutare le competenze trasversali finalizzate ad un eventuale inserimento lavorativo. Collaborazione con i centri per l’impiego territoriali.

In analogia con l’azione B.2. “Attivazione lavorativa tirocini e work-experience” prevista nel progetto PON Inclusione, la gestione dei tirocini è prevista a carico il Comune capofila mediante le risorse individuate a valere sulla quota servizi per € 81.518,81.

Articolo 7 - DECORRENZA E DURATA DELLA CONVENZIONE

Gli effetti della presente convenzione decorrono dalla stipula della stessa con scadenza il 31.12.2020, salvo proroghe da parte delle autorità competenti.

Per quanto riguarda le attività di rendicontazione, la convenzione si intende valida fino all’erogazione del saldo finale.

La presente convenzione potrà essere prorogata con provvedimento espresso approvato dalle Parti.

Articolo 8 - CONTROVERSIE

Ogni controversia tra la Parti della presente convenzione, derivante dall’interpretazione e/o esecuzione della presente convenzione, viene rimessa ad un Collegio arbitrale composto da tre arbitri di cui:

- uno nominato dal Comune Capofila;

- uno nominato dall’Az. U.LS.S.6 Euganea;

- uno nominato di comune accordo fra le Parti, ovvero, in difetto, dal Presidente del Tribunale di Padova.

Gli arbitri così nominati risolveranno le controversie senza formalità, nel rispetto del principio del contraddittorio, e con pronuncia inappellabile

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Articolo 9 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRIVACY

Il trattamento dei dati personali può rendersi necessario per l’esecuzione della presente convenzione. I dati saranno trattati in conformità al Regolamento (UE) 2016/679 del parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).

Titolare del trattamento dei dati personali è il Comune di Carmignano di Brenta (PD).

Responsabile del trattamento è il Dott. Fulvio Daminato.

Articolo 10 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Il Comune Capofila con propria delibera ha nominato responsabile unico del procedimento il Responsabile Area Entrate, Patrimonio, Ambiente, Servizi Socio-Culturali e Sicurezza Dott. Fulvio Daminato cui l’Az. U.L.S.S. 6 Euganea si rivolgerà per qualsiasi problema di carattere organizzativo, gestionale e amministrativo.

Articolo 11 - DISPOSIZIONI FINALI

La presente convenzione è esente da imposta di bollo a termini dell’articolo 16, tab. B, D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, e sarà registrata in caso d’uso ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.

Letto, accettato e sottoscritto in data _______

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