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DI
CONSERVATO NEL
MUSEO
DEI PP.BENEDETTINIDI
CATANIA
PER
FRANCESCO-DI-PAOLABERTUCCI SOCIODIVÀRIE ACCADEMIE
CATANIA
BAITORCHIDELL*ACCADEMIAGIOEìUA PRESSOIFRATELLISCICTO
48
/15.E
tiratiadaiGiornale delGabintUoLetterario delFAccademia Gioenia T.r,Bim.r.DigitizedbyGoogle
AU,’avvocato
BOHIìVEKTIRA PORTOGHESE
Signore
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sterosmlettoclicvado a pubblicare,tultavolta nonpoteiamenodiammirareinleiun caldo amatore e conoscitore delle cose archeologiche, e molloppiùdiquellechelanostrapatriaco- muneriguardano.Però gratomi e moltissimo dirigerlelapresente,perlaqualemi ho pro-
f
ioslotenerlefavellad’altrostimabile basso-ri- ievoconservatopurenelmuseo benedettino, cheforselanonignora.
Quellodalei illustratoedescrittooffre pruove tante chiare e lucidedanonfarisleu- tarcadinterpretarlo.11 vecchio Sileno colle tibiecolcoturno e coronatodi oliera,ilgiovane anche coronalo chelosiegucdanzando,l’altro vecchiochetiene avvicchiataunadonzella la qualeporlalacistamulinaelalirapolicar- da, il complesso in somma dell'azione del gruppo, non fanno stentare a crederediessere unascenadellenotti sacrateaBacco, epro- priamentel’iniziazioned’una giovaneaimisteri
«liquestoNume.
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Madati piùoscuriede«pii- voci presentaquello,di cuihoa bene trat- tenerla.
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Ecconeladescrizione.
Nella quinta stanzadel museo,ovegran doviziavisiammirad’ iscrizionigrecheeIali- ne,greco-sicolcIalinc-sicole,èsitualoquesto basso-rilievorimpclloall’altrodellaBaccanale colqualeè quasi similein dimensione.
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Si vedeinessoun’uomodiforma gigantesca sdra- jalosopraunmacignoche pardolente.Quat- trofigurenude glistannoacorte, due d’in-DigitizedbyGoogle
nanli,unaalla lesta,edunaaltradadietro conclavainmano,eberretto frigioal capo:
una coppafinalmeule osservasialsuolo.
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Orvariacdifferenten’èstatal’interpreta- zionedei dotti, c l’ab.Amico, c AlessicFerrara, e Cordarenon sonostatidiuniforme opinione.
Talunihancreduloritrovareinquestogruppo unErcolesulmonteOela; altrihan supposto essereunPolifemonell’altoche Ulissestaper accecarlo, edaltri I’han dettounascena di BaccosulmonteIda.
Mipermettapertanto iole sommclta le miequalisisianoideesull’oggetto.
Che ilgruppoin esame rappresentiun Ercolepareveramentedinotilaclavachetie- ne quellafigurapostada dietro;ma,com’Ella bensa.quei Dio dellafortezzanonera mai copertodapelledicapromabensida quella delleoneIN'emeo,chevalorosamente aveauc- ciso;nèd’altrondevi troviamo l’arcoed il
turcassoovveroilcorno dell'abbondanzasotto ilbraccio,o lacorona di fronde dipioppo
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insiemecolle propriegregginel suo grande antroperdivorarli.Maldisse divertendoload artecolracconto dello assediodiTroja c dan- dogli intantoa bere piùvoltedel buon vino l’ubbriacoinguisaclicallafinesiaddormen- te.Il grecoeroe agitalodai suoicompagni probitàdiunataleoccasione,cconun pezzo dilegnoacuto nell’estremità ed induriloal fuocoglicavò1'unico occhioche aveain fron- te simileall'apparente discodelsole.
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Orase dobbiamostare alla descrizione fattada Virgiliodi questoredeiCiclopieprimadi lui daOmero, èchiaronon potere rappresentareil nostrobasso-rilievol’atto dell’accecamentodi Polifemo, mentre quelpersonaggioLa dueoc- chiequellodella favolacomesièdetto nc avea uno.
.Ilalocrederemo perciòunBacco sulmon- teIda? Vediamolo.
Aonvihadubbio cheilbasso-rilievonon presentatuttelepruove adirlounascena di Macco.Imperciocché noinonil troviamorap- presentatocomesuolsicollegraziedella gio- ventù cdellabellezza:nonvifintiamo quella suanonpoca comitivadì seguilofracuiera primoSileno curvatosopraun’asino,oduna truppadiSatiric diBaccanti,nèlotroviamo assisosopraunabotte,osaprauncarrotira- lodalletigric dallelincio pantere
;nèlinai- menteglitroviamoamanolatazza,ed iltir- so,dicuicrasiservitoperfare scaturiredelle
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fontidivino(*):mavitroviamo bensìlapelle dibecco, animaleche aluisi offrivainsa- crificio,dicuisiammantavanei suoiviaggi;
comepure senonhanelle manilatazza, la vegiamoalsuolo,efasupporre che colf addor- mentarsi glisiascappala
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Maella stenterà forsea crederloun llaccoper laforma che hadi unvecchio,cnondigiovanetto come talvoltatrovasirappresentato. Sirammentipe- ròche questoNume,olireainomidiBromio dallaparolagrecaclicsigniiìcarumoreperchè nacqueal fragoredi un colpodi tuono; di
DionisiodalvocabologrecoDiosperallusio- neaGiovech’erasuo padre,ed a Nisaiso- la ovefunutrito; diDitirambo da due pa- rolegreelie l’unadelle qualisignifica duee l’atira portaperchèera venutodue volteal mondo;diEcan-erohc-Bacco soprannomepre- sodalle gridache faceanole fiaccanticele- brandolefestedelloroDio;cdiLibero per- cheilvinodicuiBaccofuinventoreispirava lalicenza;quello siaveadi Biformeperchè veniva dipinto oracome giovaneed oracome vecchio.
l’ostociòamepare essere più vcrisimilc rappresentarequesto basso-rilievounBacco an- zichéun l’olifemo odun’Èrcole
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Ella tanto(*)Iltirsoeraunaspecie di piccolalanciao bastone coperto difogliediviteediellciafiami- schialoinsiemeconincima unapumainguisa di unapina.
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istruitaintali investigazionivedràse maiio inaimi apponga.
Che chene siaperò ilfallosfaclicè assaipregevoleilgruppoindiscorsosipeldi- segno cheperla finezzadellavoro.E’pena solamentemancare di alcuni pezzi,quantun- que grossolanamente vi si siano poscia ag- giunti
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Nondi meno chi volesse osservarlo nellostato incui fuacquistatopotrebbe riscon- trarloneldisegno che ucdàl’Ab.Amiconella suaCatanaIllustrata.Scusi pregiatissimo Signorese l’ho te- dialod’avantaggio
;ladilei bontà c lozelo che nutredivedere illustrate le patrie cose sonostatediforteincentivoa tantoosare.
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In appresso speromeglio secondarla pubbli- candoaltre illustrazioni dialcunipezzi dinumi- smaticadiche è zeppocvàadornoilnostro musco;quantevolleperògliaffaridimiapro- fessione,clamiasaluteilconsentano.
Per ora micreda
Catania20Settembre1815. 'IU9T
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Suoammiratore ed amico Fbancesco-di-Paola Iklincei
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