PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE
Deliberato dal collegio dei docenti Nella seduta del 06/12/2018
PERCHÉ UN PROTOCOLLO DELLA VALUTAZIONE Il processo di valutazione ha uno speciale valore educativo e formativo ed è finalizzato alla riflessione, sia da parte del docente, sia da parte dello studente, sul processo di apprendimento attivato.
Riteniamo pertanto che la valutazione rappresenti un aspetto delicato e rilevante dell’esperienza scolastica rispetto al quale si richiede ai docenti, agli studenti e alle famiglie, una relazione improntata al dialogo, alla chiarezza e alla correttezza.
A tal fine, un protocollo che esprima chiaramente peculiarità, procedure e strumenti della valutazione si configura non soltanto come atto dovuto, ma soprattutto come strumento fondamentale per assicurare trasparenza al nostro operato e contribuire a rafforzare il rapporto di fiducia con gli studenti e le loro famiglie.
LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO Fonti normative
Ai sensi dell'articolo 1 del D. lgs. 62/2017
la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni. concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione in relazione all'acquisizione di conoscenze. abilità e competenze… […]
La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado.
I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività nell’ambito del potenzi amento e dell'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dalle alunne e dagli alunni e sull’interesse manifestato.
Al fine di garantire equità e trasparenza,
il collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono inseriti nel PTOF e resi pubblici, al pari delle modalità e dei tempi della comunicazione alle famiglie.
In particolare, considerata la funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo, il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.), definisce altresì i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline…
LA VALUTAZIONE: Funzioni e peculiarità
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Fondamentalmente, dunque, si valuta per controllare l’efficacia dell’intervento educativo e la sua aderenza alle esigenze degli alunni.
Funzione regolativa e formativa
Una valutazione funzionale al successo scolastico è strettamente legata alla fruizione del diritto allo studio e assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Dal punto di vista dei docenti,
• la valutazione indica le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Valutiamo per regolare cioè adattare e ottimizzare la nostra azione educativa, calibrandola continuamente sulle reali esigenze degli alunni.
Dal punto di vista dei discenti,
• la valutazione incide sugli aspetti motivazionali ed è strumento per riflettere sulle modalità del proprio apprendimento, orientando la costruzione della propria identità cognitiva.
Valutiamo per sostenere il processo di apprendimento dell’alunno, raccogliendo insieme a lui le informazioni necessarie per attivare un processo di conoscenza di sé, delle proprie modalità di apprendimento e delle proprie potenzialità tale da innescare riflessione e capacità di auto- orientamento.
Affinché questa azione di miglioramento possa essere intrapresa dall’alunno, diventa indispensabile la funzione proattiva della valutazione, che è tale quando mette in moto gli aspetti motivazionali che sorreggono le azioni umane. La valutazione proattiva riconosce ed evidenzia i progressi, anche piccoli, compiuti dall’alunno nel suo cammino e gratifica i risultati raggiunti, creando il presupposto per le azioni successive
La valutazione è pertanto da considerare non un momento terminale del percorso di apprendimento, ma un processo continuo e integrante di quel percorso stesso, in cui il dialogo tra docente e discente assume una connotazione fortemente formativa e potenzialmente in grado di individualizzare l’intervento educativo.
Funzione sommativa
Fin qui affermato non esclude che al termine di un percorso scolastico o di una sua parte occorra misurare e accertare i livelli raggiunti nel possesso delle conoscenze e delle competenze. Questa delicata funzione sommativa della valutazione va costantemente tenuta in equilibrio con la funzione formativa e ne rappresenta la dimensione pubblica in cui il docente si rapporta con l’esterno, famiglie e società, comunicando gli esiti degli apprendimenti.
COME VALUTARE: I REQUISITI DI UNA CORRETTA VALUTAZIONE
• Valutazione autentica
È autentica perché è basata sulle attività degli alunni, che replicano, quanto più rigorosamente possibile, le attività che il mondo reale richiede; a questo proposito infatti si predispongono per gli alunni prove su “Compiti autentici” (Authentic- task) o “Compiti di realtà” e “Prove esperte”.
• Attendibilità
Strumenti e modalità di verifica comuni, coerenti con la programmazione curriculare e con il contesto classe, rendono la valutazione più veritiera, funzionale e utile.
• Uniformità
Il collegio adotta principi generali, criteri e strumenti a che ogni team docente deve fare propri per evitare sperequazioni e incoerenze valutative.
• Trasparenza
Famiglie e alunni sono regolarmente e correttamente informati oltre che opportunamente coinvolti nella crescita dei bambini e negli sviluppi della stessa programmazione educativo-didattica.
Gli alunni hanno diritto di conoscere le modalità di misurazione/valutazione e di essere educati sia alla riflessione sulle proprie modalità di apprendimento sia alla ricerca e al potenziamento delle proprie propensioni.
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE
GLI STRUMENTI D’ISTITUTO PER LA VALUTAZIONE
Condivisi i principi e i criteri generali sopraesposti, la scuola dell’infanzia e la scuola del primo ciclo hanno predisposto alcuni strumenti per stabilire modalità di valutazione quanto più omogenee all’interno dell’Istituto.
I criteri per la valutazione degli apprendimenti disciplinari sono esplicitati e consultabili negli allegati:
- Criteri di valutazione – Scuola dell’Infanzia
- Criteri di valutazione delle discipline – Scuola Primaria
- Criteri di valutazione delle discipline – Scuola secondaria di 1° grado Nel presente documento, di seguito:
- I principi e gli indicatori per la valutazione nella scuola dell’infanzia;
- Indicatori e strumenti per la formulazione del giudizio globale nella scuola primaria
- Indicatori e strumenti per la formulazione del giudizio globale nella scuola secondaria di 1° grado
- Criteri per la valutazione del comportamento
- Criteri di ammissione alla classe successiva nel primo ciclo
- Deroghe al limite minimo di frequenza previsto per accertare la
- Validità dell’anno scolastico
- Monte ore annuale personalizzato.
- Invalsi: la valutazione nazionale degli esiti scolastici
- Esame di stato e prove invalsi
- Gli esiti del nostro istituto nelle prove invalsi e le azioni da intraprendere
- La certificazione delle competenze
- I documenti ufficiali della valutazione
- Modalità di verifica, tempi e comunicazione alle famiglie
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia i livelli di maturazione raggiunti da ciascun bambino devono essere osservati e compresi più che misurati.
L' osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le dimensioni del suo sviluppo, rispettandone l'originalità, l'unicità, e potenziando, attraverso un atteggiamento di ascolto, di empatia e rassicurazione, le abilità sommerse ed emergenti. Importante è la pratica della documentazione che va intesa come un processo che produce e lascia tracce, che riflette sulla capacità mnemonica, nei bambini e negli adulti.
La documentazione rende visibile la modalità e il percorso di formazione e permette di apprezzare i processi di apprendimento individuali e di gruppo.
Come specificato all'interno delle Indicazioni nazionali per il Curricolo del 2012, l'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde a una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità di ogni singolo individuo, ed è finalizzata essenzialmente alla valutazione globale di ogni singolo bambino e a tracciare un bilancio complessivo degli apprendimenti.
La Scuola dell’Infanzia, durante i percorsi e le esperienze formative, educative e didattiche osserva gli atteggiamenti e i comportamenti, considerando tutte quelle informazioni valutative di ritorno (feed-back), atte a misurare l’efficacia delle soluzioni adottate, ad orientare l’attività didattica, a
valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e del gruppo di sezione/intersezione, nonché a ricalibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati raggiunti, al fine di consentire a tutti gli alunni il raggiungimento del livello essenziale di apprendimento.
I livelli di competenza raggiunti al termine del percorso verranno valutati per Campi di Esperienza e Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze secondo la seguente legenda:
Iniziale: il bambino ha raggiunto gli obiettivi in prevalenza con l’aiuto dell’insegnante.
Intermedio: il bambino ha raggiunto con autonomia gli obiettivi individuati.
Elevato: il bambino ha pienamente acquisito con autonomia gli obiettivi individuati, dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri.
Le griglie di osservazione elaborate collegialmente, pertanto (costruite sulla base dei rispettivi criteri-indicatori di ogni competenza) daranno una descrizione dei comportamenti cognitivi e/o affettivo-emozionali e/o psicomotori.
In ogni griglia, le descrizioni dei comportamenti osservabili (descrittori) di ciascun indicatore saranno in positivo: la maggioranza dei sì accerteranno un livello elevato di competenza riferito a quell’indicatore, dei no un livello iniziale, degli in parte un livello intermedio.
Per i bambini di cinque anni viene compilata la Certificazione delle competenze delineata in un prezioso strumento, IL PROFILO INDIVIDUALE, documento ufficiale elaborato dalle
insegnanti di scuola dell’infanzia, che costituisce il documento di passaggio al livello scolastico successivo.
Il profilo individuale ha essenzialmente una funzione formativa, anche se riporta anche il bilancio finale, rivestendo, quindi, anche una funzione sommativa. Il profilo dell’alunno è strutturato in modo tale da valutare le quattro finalità individuate dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo:
· favorire la maturazione dell’identità;
· promuovere la conquista dell’autonomia;
· sviluppare il senso della cittadinanza;
· sviluppare le competenze.
Il profilo è uno strumento di valutazione misto, in cui l’attribuzione di valore basato sull’uso di livelli (iniziale- intermedio-elevato), è completata, precisata e motivata grazie alla compilazione di parti discorsive, che descrivono per ogni bambino lo stile d’apprendimento, la modalità di approccio alla vita scolastica in genere, i punti di forza e di debolezza.
Le Schede di Valutazione, predisposte per età ed il profilo conterranno, con indicazione del livello raggiunto, conoscenze e/o competenze suddivise per Aree di Sviluppo (Cognitiva, della Comunicazione, Socio-Affettiva e Motoria).
Per la valutazione degli alunni BES si prevede la compilazione dei documenti richiesti dalla normativa e/o a seconda dei casi l’attivazione di strategie di personalizzazione e individualizzazione.
Strumenti privilegiati per la comunicazione delle valutazioni alle famiglie rimangono i colloqui individuali, organizzati a secondo delle esigenze.
COMPETENZE AMBITI DI
OSSERVAZIONE e INDICATORI
Esplicitazione degli INDICATORI COLLABORARE e
PARTECIPARE
GESTIONE E CONTROLLO DEL SÉ
EMOTIVO/AFFETTIVO GESTIONE E CONTROLLO DEL SÉ RELAZIONALE RICONOSCIMENTO E RISPETTO DELLE DIVERSITÀ
- Costruzione fiducia in sé
- Consapevolezza del sé
- Costruzione di modalità corrette di relazione
- Scoperta dei bisogni-diritti degli altri (“non ci sono solo io”)
- Relazione positiva con tutti i coetanei
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
AUTOCONTROLLO PSICOMOTORIO
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE
- Cura di sé
- Procedure e regole per agire nella quotidianità (manualità fine: usare strumenti, allacciare scarpe, bottoni, tagliare...;
- Coordinamento degli schemi motori per organizzare movimenti controllati nello spazio, nel rispetto delle cose e dell’ambiente
- ATTENZIONE (ricezione):
- Disponibilità affettiva al ricevere - IMPEGNO (accettazione):
AUTONOMIA
- Risposta responsabile e valorizzazione
- Indipendenza operativa - Motivazione al lavoro e
all’apprendere COMUNICARE E
COMPRENDERE MESSAGGI ACQUISIRE ED ELABORARE INFORMAZIONI, ESPRIMERLE E RAPPRESENTARLE
COMUNICAZIONE NEL PICCOLO E GRANDE GRUPPO:
regole e ruoli
ASCOLTO PER CAPIRE PARLATO PER FARSI CAPIRE
RICEZIONE E
RIELABORAZIONE
CRITICA DI
INFORMAZIONI
- Rispetto regole e ruoli della Comunicazione
- Interventi: spontanei / indotti - Tempi di attenzione adeguati per
comprendere
- Uso del linguaggio spontaneo per relazionarsi con agli altri - Qualità del linguaggio: uso di
espressioni corrette e adeguate alla situazione comunicativa - Conoscenza/applicazione di vari
codici di comunicazione (tecniche espressive)
- Analisi e comparazione dei dati di realtà e di fantasia
IMPARARE AD IMPARARE RISOLVERE PROBLEMI INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
ELABORARE PROGETTI
COMPRENSIONE, MEMORIZZAZIONE E APPLICAZIONE
ANALISI
SINTESI
CREAZIONE E
VAUTAZLIONE
- Procedure per comprendere e riprodurre i dati di realtà - Procedure e tecniche
pregrafiche
- (prerequisiti per la letto- scrittura)
- Scomposizione, classificazione:
- sul piano percettivo - sul piano logico
- Comparazione e ricostruzione
- Pianificazione e organizzazione autonoma nel realizzare progetti (AUTOREGOLAZIONE)
GIUDIZIO GLOBALE -SCUOLA PRIMARIA-
Per gli studenti della scuola primaria, all’interno del documento di valutazione è previsto un giudizio globale intermedio e un giudizio finale al termine dell’anno. Tale giudizio è descrittivo dello studente nel suo complesso ed esplicita gli aspetti relativi al suo sviluppo personale, sociale e culturale.
I principali indicatori osservabili per la valutazione del percorso scolastico di ogni studente sono:
▪
Relazionalità▪
Rispetto delle regole▪
Impegno e partecipazione▪
Modalità di studio e in generale di lavoro▪
Livello raggiunto negli apprendimenti▪
Progressi rispetto alla condizione di partenzaPer ognuno degli indicatori sono individuati descrittori che possono essere personalizzati e adeguati allo studente
RELAZIONALITÀ Ben integrato, socializza in modo corretto con i compagni Ben inserito, ha rapporti corretti con i compagni
Si è inserito in un gruppo ristretto di coetanei
(Timido e riservato) Trova qualche difficoltà ad instaurare rapporti positivi con i compagni
Tende ad isolarsi (e si relaziona con i compagni solo se viene coinvolto)
Talvolta manifesta comportamenti aggressivi/conflittuali con i compagni
Talvolta manifesta atteggiamenti polemici ed invadenti incontrando difficoltà a farsi accettare
Assume atteggiamenti da leader, rivelandosi capace di organizzare e guidare un gruppo di compagni
Cerca di imporre la propria opinione RISPETTO DELLE
REGOLE
Dimostra un comportamento sempre corretto e responsabile Dimostra un comportamento nel complesso corretto e responsabile Dimostra un comportamento talvolta vivace ma corretto
Dimostra un comportamento esuberante (e talvolta poco rispettoso delle persone e/o ambienti) / insofferente alle regole.
Si comporta sempre in modo educato e responsabile in tutte le situazioni.
INTERESSE E PARTECIPAZIONE
Manifesta interesse piuttosto superficiale, partecipando in modo discontinuo alle attività
Manifesta interesse alle attività, ma deve partecipare in modo più costante e produttivo
Manifesta spiccato interesse ed attenzione costante, partecipando attivamente e con apporti personali alle proposte
Manifesta interesse, ma la sua attenzione non è costante e va sollecitato a partecipare
Manifesta interesse piuttosto superficiale, partecipando in modo discontinuo alle attività
Si sforza di partecipare alle attività proposte in relazione alle abilità possedute
IMPEGNO Si impegna con costanza e in modo approfondito in tutte le discipline, sia a scuola che a casa
Si impegna con costanza, ma non sempre in modo approfondito Si impegna solo se sollecitato e controllato/incoraggiato
Alterna momenti di impegno soddisfacente a momenti di applicazione superficiale
CAPACITÀ DI
COLLABORAZIONE
Lavora insieme ai compagni in un rapporto di reciproco rispetto Fatica ad accettare/coordinare il proprio ruolo, all'interno del gruppo Predilige il lavoro individuale a quello di gruppo
AUTONOMIA E MODALITÀ DI LAVORO METODO DI STUDIO
Sa gestire il proprio materiale di lavoro
Necessita di essere guidato per portare a termine le attività in maniera adeguata Organizza il proprio lavoro con autonomia, correttezza e proposte personali
Organizza il proprio lavoro in modo incerto ad approssimativo Dispone di un corretto e funzionale metodo di studio
Deve ancora acquisire un metodo di studio adeguato
Rielabora le conoscenze e trasferisce i concetti acquisiti in altri contesti
Memorizza le informazioni e le espone se guidato PROGRESSIONE
NEGLI
APPRENDIMENTI
Ha evidenziato una ottima/buona/discreta progressione nei vari percorsi di apprendimento
La progressione negli apprendimenti è stata al di sotto delle sue possibilità
La progressione nei vari percorsi di apprendimento è stata significativa
La progressione negli apprendimenti è stata minima CONOSCENZE
ABILITÀ
Sa utilizzare ottimamente i linguaggi delle diverse aree disciplinari ed organizza la comunicazione in modo pertinente e coerente;
Sa usare efficacemente gli strumenti e le tecniche operative più idonee.
Presenta qualche incertezza nell'utilizzare i linguaggi delle diverse aree disciplinari e nell'organizzare la comunicazione in modo chiaro e coerente;
Presenta qualche incertezza nell'uso di alcuni strumenti e di alcune tecniche operative
LIVELLO RAGGIUNTO OBIETTIVI
Ha pienamente raggiunto gli obiettivi stabiliti (per il 1° quadrimestre) Ha raggiunto solo in parte gli obiettivi stabiliti, (per il 1°
quadrimestre)
+ (tuttavia/ e ) i progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza sono stati significativi/modesti
GIUDIZIO GLOBALE
-SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO- Come stabilito dal D. lgs. 62/2017,
Anche nella scuola secondaria, la valutazione periodica e finale viene integrata con un giudizio descrittivo dei progressi dello studente sul piano culturale, personale e sociale. Pertanto, il Collegio dei Docenti ha individuato quattro indicatori componendoli in sei “Giudizi tipo” che rappresentano altrettante fasce di livello di guida alla formulazione delle valutazioni intermedie e finali nel documento di valutazione degli apprendimenti.
GLI INDICATORI INDIVIDUATI SONO:
1. AUTONOMIA
2. LIVELLO DI PADRONANZA NEGLI APPRENDIMENTI 3. METODO DI LAVORO
4. PROGRESSI RISPETTO ALLA SITUAZIONE INIZIALE
LIVELLO GIUDIZIO
1
1. (Al termine del triennio) l’alunno dimostra di aver raggiunto un ECCELLENTE livello di autonomia che lo porta a compiere scelte RESPONSABILI E CONSAPEVOLI nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha acquisito un OTTIMO grado di apprendimento e una PIENA padronanza dei contenuti delle discipline, grazie ad un metodo di lavoro AUTONOMO E PRODUTTIVO. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi NOTEVOLE.
(10)
2
2. (Al termine del triennio) l’alunno dimostra di aver raggiunto un RILEVANTE livello di autonomia che lo porta a compiere scelte CONSAPEVOLI nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha acquisito un grado di apprendimento DISTINTO e una NOTEVOLE padronanza dei contenuti delle discipline, grazie ad un metodo di lavoro ORDINATO E PRODUTTIVO. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi CONSIDEREVOLE. (9)
3
3. (Al termine del triennio) l’alunno dimostra di aver raggiunto un SODDISFACENTE livello di autonomia che lo porta a compiere scelte RESPONSABILI nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha acquisito un grado di apprendimento BUONO e un’ADEGUATA
padronanza dei contenuti delle discipline, grazie ad un metodo di lavoro
EFFICACE. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi SIGNIFICATIVO. (8)
4
4. (Al termine del triennio) l’alunno dimostra di aver raggiunto un ADEGUATO livello di autonomia che lo porta a compiere scelte CORRETTE nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha acquisito un DISCRETO grado di apprendimento e una padronanza dei contenuti delle discipline ESSENZIALE, con un metodo di lavoro GENERICO. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi IDONEO. (7)
5
5. (Al termine del triennio) l’alunno dimostra di aver raggiunto un livello di autonomia BASILARE che lo porta a compiere scelte ESSENZIALI nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha raggiunto un grado di apprendimento SUFFICIENTE e una CERTA padronanza dei contenuti delle discipline. IL METODO DI LAVORO RISULTA MODESTO. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi ACCETTABILE. (6)
6
6. L’alunno dimostra di aver raggiunto un livello di autonomia che lo porta a compiere scelte INSICURE nella vita scolastica e nell’esperienza personale.
Ha raggiunto un grado di apprendimento LIMITATO e una LACUNOSA/INCERTA conoscenza dei contenuti delle discipline. IL METODO DI LAVORO RISULTA IMPRODUTTIVO. Il livello di maturazione culturale e umano, rispetto alla situazione di partenza, può ritenersi INSUFFICIENTE. (4/5)
N.B.
Per le prime classi (metodo di lavoro INCERTO)
Per le seconde classi (metodo di lavoro IMPRODUTTIVO) Per le terze classi (Al termine del triennio)
7.
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento si riferisce al modo di vivere e gestire la sfera emotiva personale, la dimensione della socialità e l’impegno e la responsabilità sul piano scolastico-civile.
L’osservazione e la valutazione del comportamento, assumendo di fatto una diversa connotazione in relazione all’età dello studente, fanno riferimento a indicatori opportunamente declinati per la scuola dell’infanzia e per la scuola del primo ciclo; tali indicatori evidenziano la crescita e i progressi dello studente nelle diverse dimensioni.
-SCUOLA INFANZIA-
INDICATORE DESCRITTORI OR * OPR * ODR *
CONVIVENZA CIVILE (Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture)
Ha cura della propria persona.
Rispetta le persone e le cose RISPETTO DELLE REGOLE
(Rispetto delle regole convenute)
Sa rispettare le regole fondamentali di convivenza
PARTECIPAZIONE
Partecipazione attivaalla vita del gruppo
Dà il suo personale contributo nel gruppo di lavoro
Propone idee per la gestione di attività e giochi
Rispetta il proprio turno RESPONSABILITÀ
Assunzione dei propri doveri, svolti con attenzione, cura e puntualità
Ha cura ed è responsabile del proprio materiale e di quello della Scuola
RELAZIONALITÀ
Relazioni positive con i compagni, gli insegnanti e altro personale della scuola
Sa riconoscere e controllare le proprie emozioni
Riconosce se stesso come appartenente al gruppo-gioco
Sa collaborare con i compagni e con l’adulto
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO -SCUOLA PRIMARIA-
Fonti normative
D. Lgs n. 62, 13 aprile 2017- Art1[…] La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.
ART.2 […] La valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell’art. 1. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal DPRn.249 del 1998. […] Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità̀ di espressione del giudizio (nota MIUR 10.10.2017, prot. n. 1865).
L’adozione di criteri condivisi per la rilevazione del comportamento favorisce un uniforme sistema valutativo, agevola la comunicazione con le famiglie e permette ai docenti la pianificazione degli interventi necessari per migliorare il processo di apprendimento degli alunni.
Il Collegio dei Docenti ha individuato e descritto quattro indicatori e quattro livelli di attribuzione del giudizio di comportamento:
1. Relazionalità e convivenza civile 2. Rapporto con l’ambiente
3. Impegno e responsabilità
4. Partecipazione- cooperazione e spirito di iniziativa
INDICATORI DESCRITTORI
1. Relazionalità e convivenza civile
Capacità di stabilire relazioni fondate sul rispetto dell’altro, sulla lealtà e sulla solidarietà col gruppo e nei diversi contesti e ambienti e, in generale, sul rispetto delle regole di civile convivenza.
2. Rapporto con l’ambiente Cooperazione nella tutela degli ambienti, naturali e non, in cui si vive e si opera
*OR= obiettivo raggiunto
*OPR= obiettivo parzialmente raggiunto
*ODR= obiettivo da raggiungere
3. Impegno e responsabilità Impegno e responsabilità nell’assolvimento di compiti assegnati o assunti
4. Partecipazione- cooperazione e spirito di iniziativa
Partecipazione e iniziativa nelle attività proposte o comunque utili a sé e al gruppo.
Livelli A: Avanzato B: Intermedio C: Base D: Iniziale
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Rubrica per la rilevazione del livello raggiunto (Sc. Primaria)
INDICATORE DESCRITTORE LIVELLO
1. Relazionalità e convivenza civile
Capacità di stabilire relazioni fondate sul rispetto dell’altro, sulla lealtà e sulla solidarietà col gruppo e nei diversi contesti e ambienti e, in generale, sul rispetto delle regole di civile convivenza.
A B C D
2. Rapporto con l’ambiente Cooperazione alla tutela degli
ambienti, naturali e non, in cui si vive e si opera.
A B C D
3. Impegno e responsabilità Assiduità nell’impegno e
responsabilità nell’assolvimento di
compiti assegnati o assunti. A B C D
4. Partecipazione,
cooperazione e spirito di iniziativa
Partecipazione e spirito di iniziativa nelle attività proposte o comunque
utili a sé e al gruppo. A B C D
Livelli
1) A: Avanzato 2) B: Intermedio 3) C: Base
Individuazione del giudizio sintetico
Ottimo: prevalenza di A, nessuna C/D Distinto: prevalenza di B, nessuna D
4) D: Iniziale
Buono: B/C
Sufficiente: prevalenza di D, nessuna A/B
Giudizio
………
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO -SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO-
Anche per la scuola secondaria di primo grado, il Collegio dei Docenti ha individuato sei livelli e predisponendo dei “Giudizi tipo” che facciano da guida alla formulazione del comportamento nel documento di valutazione.
OTTIMO
Instaura ottimi rapporti sia con i compagni che con gli adulti e rispetta regole, persone e ambiente scolastico. Partecipa con creatività e vivace interesse ad ogni attività proposta. Si impegna con costanza e proficuamente sia in classe che a casa. È sempre provvisto del materiale scolastico che gestisce con cura e precisione. Frequenta le lezioni in modo assiduo.
DISTINTO
Instaura buoni rapporti sia con i compagni che con gli adulti e rispetta regole, persone e ambiente scolastico. Partecipa con interesse ad ogni attività proposta. Si impegna con costanza sia in classe che a casa. È sempre provvisto del materiale scolastico che gestisce con cura. Frequenta le lezioni con regolarità.
BUONO
È disponibile al dialogo, alla collaborazione e al rispetto di regole, persone e ambiente scolastico. Partecipa alle attività proposte con un certo interesse. Si impegna sia in classe che a casa ed è regolarmente provvisto del materiale scolastico. Frequenta le lezioni con regolarità.
DISCRETO
È generalmente disponibile al dialogo, alla collaborazione e al rispetto di regole, persone e ambiente scolastico. Partecipa alle attività proposte con poco interesse. L’impegno in classe e a casa non è sempre proficuo ed è sovente sprovvisto del materiale scolastico che gestisce con poco cura.
Frequenta le lezioni con regolarità.
SUFFICIENTE
Non sempre si mostra disponibile al dialogo e alla collaborazione. Ha difficoltà ad adeguarsi al rispetto di regole, persone e ambiente scolastico.
Partecipa in modo incostante alle attività proposte. L’impegno in classe e a casa è saltuario ed è quasi sempre sprovvisto del materiale scolastico.
Frequenta le lezioni con regolarità.
INADEGUATO
Assume comportamenti poco rispettosi nei confronti dei compagni e degli adulti. Non si impegna nonostante i costanti richiami e le strategie educative adottate. È solitamente sprovvisto del materiale scolastico ed è poco disponibile a partecipare alle attività proposte. Frequenta le lezioni con regolarità.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA - SCUOLA PRIMARIA-
L'articolo 3 del D.lgs. n. 62/2017 stabilisce che l'ammissione alla classe successiva è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline.
A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.
Inoltre, “Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal collegio dei docenti, i docenti della classe in sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. La decisione è assunta all'unanimità.”
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA -SCUOLA SECONDARIA -
Nella Scuola Secondaria di 1° grado, in sede di scrutinio finale, presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, il Consiglio di Classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10). La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal Consiglio di Classe diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri di non ammissione alla classe successiva per gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado:
• valutazioni insufficienti in almeno quattro materie;
• insufficienti miglioramenti nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline;
• scarsa o insufficiente partecipazione alle attività specifiche, alle azioni e ai corsi di recupero e potenziamento posti in essere dall’Istituto in orario curricolare ed extracurricolare
nell’anno scolastico di riferimento.
CRITERI DI NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri di non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione:
• non aver frequentato per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti;
• di essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’Esame di Stato prevista dall’art. 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998;
• di non aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove Nazionali di Italiano, Matematica e Lingua Inglese predisposte dall’INVALSI;
• valutazioni insufficienti in almeno quattro materie;
• insufficienti miglioramenti nell’acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline;
• scarsa o insufficiente partecipazione alle attività specifiche, alle azioni e ai corsi di recupero e potenziamento posti in essere dall’Istituto in orario curricolare ed extracurricolare
nell’anno scolastico di riferimento.
DEROGHE AL LIMITE MINIMO DI FREQUENZA PREVISTO PER ACCERTARE LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del Consiglio di Classe.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri:
motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l'intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei Rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell'Intesa stipulata il 27 febbraio1987)
- una relazione da parte della famiglia in cui si attesti che nonostante il numero delle assenze, l’alunno/a abbia recuperato gli obiettivi minimi nella maggior parte delle discipline.
MONTE ORE ANNUALE PERSONALIZZATO.
Nulla è innovato per l'accertamento della validità dell'anno scolastico per le alunne e gli alunni frequentanti la Scuola Secondaria di primo grado.
Pertanto, come in precedenza, ai fini della validità dell'anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.
Le modalità di calcolo del monte ore annuale sono le seguenti:
- il monte ore annuale di riferimento è quello complessivo e non quello delle singole discipline;
-l'orario di riferimento è quello previsto dagli Ordinamenti della Secondaria di 1° grado (DPR 89/09 art. 5, 8 e 9 del Regolamento sull'Autonomia Scolastica -DPR n.275/99);
-devono essere considerate, a tutti gli effetti, come rientranti del monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del Consiglio di Classe; è improprio e fonte di equivoci il riferimento ai giorni di lezione previsti dal Calendario Scolastico varato dalle singole Regioni.
INVALSI: LA VALUTAZIONE NAZIONALE DEGLI ESITI SCOLASTICI
LE PROVE INVALSI
Le Prove Invalsi sono lo strumento che consente di misurare periodicamente i livelli di apprendimento d’italiano e matematica raggiunti dagli alunni nella seconda della scuola primaria e terza classe della secondaria di I grado e nella seconda classe della secondaria di II grado.
Esse consentono, al Sistema nazionale di valutazione (SNV), di individuare i risultati conseguiti dalla Scuola per confrontarli con le esperienze più avanzate a livello internazionale e migliorare progressivamente i livelli di apprendimento del nostro Paese, le opportunità di sviluppo e di crescita.
Non sono in contrapposizione con la valutazione formativa e sommativa realizzata nella scuola, ma costituiscono un’integrazione degli elementi di valutazione esistenti
ESAME DI STATO E PROVE INVALSI
Il decreto legislativo n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, ha introdotto numerose novità in merito alla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo e agli esami di Stato, in seguito applicato con il DM n. 741/2017, dedicato specificatamente agli esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione, e il DM n. 742/2017 dedicato alla certificazione delle competenze.
Il test INVALSI si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, nel mese di aprile e costituisce un requisito imprescindibile per l'ammissione all'esame di terza media. Le modalità di svolgimento sono computer – based, ovvero on-line.
Esse verificano le conoscenze degli alunni nell'ambito di italiano della matematica e dell'inglese e sono redatte dall'Itituto Invalsi.
Con la legge n. 176 del 25 ottobre 2007, le Prove Invalsi d’italiano e matematica concorrono alla definizione del risultato finale dell’esame di stato della secondaria di I grado, insieme al voto di ammissione, dello scritto d’italiano, di matematica, di prima e seconda lingua comunitaria, del colloquio orale
La Prova d’italiano è costituita da tre sezioni (comprensione di un testo narrativo, di un testo informativo, grammatica) con domande a scelta multipla o a risposta aperta univoca
La Prova di matematica è costituita da un insieme di domande a scelta multipla o a risposta aperta univoca relativa alle seguenti aree: numero, spazio e figure, relazioni e funzioni, misura, dati e previsioni.
La prova d'inglese è costituita da due sezioni (comprensione di un testo, ovvero Reading) di livello A1 e di livello A2; la seconda sezione, dedicata alla comprensione dell'ascolto (ovvero, Listening), con domanda a scelta multipla.
Al termine del I ciclo la scuola certifica l'acquisizione delle competenze tramite un certificato, modello unico nazionale (in allegato), che è integrato da una sezione a cura dell'INVALSI, che descrive I livelli conseguiti dagli alunni nelle prove nazionali di Italiano, Matematica e Inglese.
GLI ESITI DEL NOSTRO ISTITUTO NELLE PROVE INVALSI E LE AZIONI DA INTRAPRENDERE.
Gli esiti nelle prove INVALSI sono stati oggetto di riflessione e pubblicizzazione tramite il RAV d’Istituto.
Pur conservando una posizione critica riguardo ad alcune caratteristiche delle prove nazionali, la nostra scuola ne riconosce la valenza come occasione di riflessione sulla efficacia dell’azione didattica.
Il curricolo di scuola deve corrispondere dunque alle abilità valutate attraverso le Invalsi preferendo esperienze di apprendimento e modalità di verifica in situazione in cui gli alunni possano mettersi alla prova in contesti realistici e complessi.
La pianificazione del Piano di Miglioramento, parte integrante del presente documento cui si rimanda, è in gran parte finalizzata proprio al miglioramento degli esiti scolastici, tramite un articolato insieme di interventi, sia sul piano professionale e ambientale, sia sul piano strettamente didattico
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Fonti normative
Linee guida per la certificazione delle competenze 2017, D.lvo n. 62 del 13 aprile 2017 e con i decreti ministeriali attuativi: il D.M.
741 e il D.M. 742 del 10 ottobre 2017 e Indicazioni Nazionali del 2012
La scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola primaria e alla fine della classe terza di scuola secondaria di primo grado Il documento di certificazione delle competenze dell’alunno che è consegnato alla famiglia e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. (I.N.2012). Le certificazioni rilasciate hanno la duplice funzione di descrivere e attestare le competenze progressivamente acquisite, ma anche di sostenere e orientare gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. Corre qui l’obbligo di richiamare sinteticamente le ragioni che fanno della certificazione delle competenze, non un momento esclusivamente formale della valutazione, ma una coerente conclusione a cui l’azione didattica perviene progressivamente.
Fondamentalmente, l’obbligo della certificazione è determinato dall’obiettivo generale che la scuola si pone: assicurare il raggiungimento delle competenze delineate nel profilo dello studente dalle Indicazioni Nazionali.
Porre le competenze al centro della certificazione, e dunque della valutazione, non significa tuttavia trascurare il ruolo determinante di conoscenze e abilità: le strumentalità date dalle discipline sono infatti alla base dello sviluppo delle competenze. La rielaborazione di conoscenze e abilità disciplinari e il loro utilizzo consapevole in situazioni reali o realistiche, inedite, complesse e lungi dal richiedere abilità legate ad una sola disciplina, configura invece la “Competenza”.
La formulazione di una certificazione di competenze presuppone altresì che l’azione didattica non si limiti ad una prospettiva esclusivamente disciplinare; agli alunni vengono proposti contenuti maggiormente trasversali proprio per maturare l’attitudine a risolvere situazioni problematiche e a rielaborare conoscenze e abilità attraverso l’esperienza.
I DOCUMENTI UFFICIALI DELLA VALUTAZIONE
Al termine di ogni annualità vengono consegnate alle famiglie le schede di valutazione con la valutazione in decimi degli apprendimenti disciplinari, la valutazione del comportamento, un giudizio globale descrittivo e l’eventuale documento di valutazione di religione cattolica.
Al termine della scuola primaria, in classe quinta viene consegnato anche il certificato delle competenze.
Al termine dell’esame di Stato, vengono consegnati alla famiglia:
1. l’attestato di superamento dell’esame sostitutivo del diploma;
2. la certificazione delle competenze redatta dal Consiglio di Classe e sottoscritta dal Dirigente Scolastico;
3. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che attesta, mediante descrittori, il livello conseguito dagli allievi nelle prove nazionali di italiano, matematica
4. la sezione predisposta e sottoscritta da INVALSI che certifica i livelli di comprensione ed uso della lingua inglese nella prova nazionale.
MODALITÀ DI VERIFICA, TEMPI E COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE:
Le prove di verifica periodiche sono generalmente bimestrali e corrispondono a frazioni del percorso di apprendimento particolarmente significative ed essenziali.
Esse hanno un triplice scopo:
1. Controllare l’efficacia della didattica e le prestazioni degli alunni in rapporto agli obiettivi fissati;
2. Promuovere il dialogo con lo studente per stimolare la presa di coscienza delle eventuali difficoltà e delle proprie modalità di apprendimento e di studio;
3. Concordare modi e strumenti per rimuovere le cause delle difficoltà e per migliorare.
Il processo di valutazione comprende, infine, importanti momenti di comunicazione ufficiale tra la scuola e la famiglia:
▪ Un incontro a quadrimestre con la famiglia, di informazione e confronto sul processo di crescita dello studente;
▪ Due incontri per la consegna dei documenti di valutazione, nei mesi di febbraio e giugno In entrambi i casi le famiglie sono informate tramite avviso consegnato agli studenti e pubblicato sul sito web dell’Istituto.