2
LA GUIDA
La guida è caratterizzata da una progettazione didattica per ogni disciplina, con in- dicazioni riguardanti la competenza chiave europea, i traguardi di competenza, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti, le attività e gli strumenti.
Vengono fornite indicazioni sull’uso dei libri di testo e sull’approfondimento dei con- tenuti, oltre a verifiche sull’ascolto.
Le schede di cui si compone il volume sono da usare a discrezione dell’insegnante:
• per personalizzare il curricolo degli alunni con difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali all’interno di una didattica inclusiva;
• per approfondire e potenziare gli apprendimenti;
• per valutare le competenze.
Infine, è presente il laboratorio classe digitale con l’analisi dei materiali multimediali del M.I.O. BOOK allegato al libro e i suggerimenti per la didattica.
3
Un progetto per tutti i bambini, che valorizza una didattica inclusiva, a partire da percorsi sull’affettività, te- nendo conto delle diverse situazioni di apprendimento dei bambini.
Ricco di spunti operativi, presenta percorsi di apprendimento graduali, coerenti, vicini ai vissuti e agli interessi dei bambini, rispondendo alle esigen- ze della classe.
Molti collegamenti e richiami rendo- no i testi strumenti efficaci per l’atti- vità dell’insegnante e soprattutto per i bambini, sollecitati a rinforzare conti- nuamente quanto appreso.
I testi sono validi dal punto di vista di- dattico e recepiscono il meglio delle proposte avanzate dalle sperimenta- zioni metodologiche nel corso degli
anni, a cui fanno riferimento anche le nuove Indicazioni Nazionali.
IL LIBRO DI CLASSE 1
aLIBRO DEL METODO – Lo STAMPATO MAIUSCOLO accompagna tutto il libro; l’avvio alla scrittura nei quattro caratteri è curato con quattro pagine per ogni lettera. La sto- ria che il Metodo propone come sfondo cattura l’attenzione e coinvolge il bambino in modo operativo con pagine speciali in cui è guidato a leggere da solo attraverso l’esercitazione in operazioni cognitive quali riconoscere, memorizzare, selezionare.
LIBRO DI LETTURA – Le letture, aperte all’immaginario e alla realtà quotidiana, se- guono passo passo la successione delle lettere presentate nel Metodo; sviluppano la capacità di ascolto e di comprensione; sono sempre introdotte dalla lettura dell’inse- gnante e da attività di animazione alla lettura; favoriscono una didattica collaborativa.
LABORATORIO DI SCRITTURA – Il testo inizia con pregrafismi e grafismi per proce- dere alla scrittura guidata di fonemi, sillabe dirette e inverse, parole e frasi in corsivo.
Prosegue collegandosi ai nuclei tematici del Libro di lettura per esercitare la scrittura di frasi e semplici testi. Si conclude con una sezione dedicata alla riflessione linguistica.
LIBRO DELLE DISCIPLINE – Ogni percorso fa leva sulla curiosità del bambino per condurlo alla scoperta e avviarlo all’acquisizione dei termini propri delle discipline.
Un graduale approccio metacognitivo consente a ogni bambino di operare a più livelli di conoscenza e di competenza.
L’Eserciziario di matematica rappresenta uno strumento utile per lavorare in classe e a casa.
4
PREREQUISITI
TRAGUARDI DI COMPETENZA
OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO CONTENUTI STRUMENTI L’alunno consolida
la propria autostima.
Consolidare la propria
autostima. • Che cosa so fare? Lab. scrittura pag. 4
L’alunno riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e sa rappresentarle.
Riconoscere lo schema
corporeo. • Sono io
• La mia mano
Lab. scrittura da pag. 2 a pag. 3
L’alunno ascolta e comprende
consegne e narrazioni.
Ascoltare e compren
dere semplici consegne e narrazioni.
• Ascolto Lab. scrittura da pag. 2 a pag. 15 Metodo
da pag. 2 a pag. 5
L’alunno comunica utilizzando una pluralità di linguaggi.
Esprimersi con linguag
gi verbali e non verbali. • Immagini
• Suoni
• Movimento
Metodo
pagg. 2, 3, 5, 7, 9, 15 Metodo
da pag. 2 a pag. 5
L’alunno si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
Orientarsi nella pagina e riprodurre linee rette, curve, spezzate, miste.
Leggere per anticipa
zione e distinguere la scrittura da altri sistemi simbolici.
• I miei giochi
• Consigli per…
• Traccia
• Le frecce
• Le cornicette
• Amica tecnologia
• Cerca i nomi
• Parole lunghe e corte
• L’alfabeto
• Cielo, prato, terra
Lab. scrittura da pag. 5 a pag. 15 Lab. scrittura
pagg. 16, 18, 20, 22, 24, 26, 28, 30, 32, 34, 36, 40, 42, 44, 48, 50, 52
Metodo
da pag. 2 a pag. 5
5
1. IL GIOCO DEL NASCONDINO
Il sole è un bambino estratto a sorte. I bam- bini si raggruppano a due a due: sono le nu- volette Azzurra e Rosa. Una coppia alla volta si nasconde, il sole deve trovare le due nu- volette e fare “tana”.
2. IL GIOCO DEL TRENINO
A Lillà c’è un bel trenino che percorre tutte le strade. Il capotreno è un tipo un po’ biz- zarro che a ogni stazione dice a voce alta chi può viaggiare e chi no. Nessuna paura, il paese è piccolo e il trenino fa tantissimi viaggi: prima o poi trasporta tutti!
Il trenino di Lillà,
viaggia sempre qua e là, ora a spasso porterà
chi… (gli occhi azzurri, le scarpe rosse, le orecchie…) ha/non ha!
Il treno è un bambino estratto a sorte; la caratteristica del viaggiatore può essere detta dalla maestra o dallo stesso bambino. Chi ha la caratteristica indicata segue il capotre- no con le mani sulle spalle.
Quando il trenino è completo o la fila è troppo lunga, allo scopo di rimandare i bambi- ni al loro posto, il capotreno o l’insegnante dice a voce alta:
Il trenino di Lillà,
viaggia sempre qua e là, ora a piedi lascerà chi… ha!/non ha!
3. IL GIOCO DEL TOCCA TOCCA (per conoscere le parti del corpo)
• I bambini corrono liberamente per la palestra, al segnale si fermano e toccano con una mano la parte del proprio corpo indicata dall’insegnante.
• I bambini corrono liberamente per la palestra, al segnale si fermano e mettono in contatto la parte indicata con il pavimento (per esempio, incollare la pancia a terra).
• I bambini si muovono liberamente, al segnale dell’insegnante, per esempio “naso tocca naso”, dovranno formare delle coppie e unirsi al compagno con la parte del corpo indicata.
• I bambini camminano a coppie tenendo a contatto la stessa parte del corpo.
6
ATTIVITÀ MANIPOLATIVE
UN CARTELLONE CON LE MANI
Ogni bambino sceglie un colore e si dipinge una mano con la tempera o con i colori a dita.
Poi la appoggia su un cartellone lasciando la propria impronta. Scriviamo sotto il nome del bambino. A fine anno scolastico rimetteremo la mano sopra l’impronta e vedremo se è cam- biata. Possiamo tenere in classe il cartellone anche per gli anni successivi per verificare la crescita del bambino.
GIOCHI IN PALESTRA
1. DENTRO E FUORI DAL CERCHIO
Si formano due o più squadre di giocatori. I compo- nenti di ciascuna squadra si dispongono in fila a un paio di metri l’uno dall’altro; al capofila viene consegnato un cerchio. Al segnale di partenza, il capofila entra dentro il cerchio con i piedi e lo solleva verso l’alto in modo da farlo uscire dalla parte della testa. Il secondo concor- rente prende il cerchio e, dopo aver effettuato gli stessi movimenti, lo passa al terzo giocatore. Così di seguito continua tutta la fila. L’ultimo riporta il cerchio al capofi- la. Vince la squadra più veloce.
2. IL GIOCO DELLA CASA
Si predispongono dei cerchi chiamati “case”.
I bambini inizialmente si muovono in modo libero nello spazio disponibile della palestra; al segna- le dell’insegnante, si devono mettere in coppia e andare in una “casa”; di volta in volta, l’insegnante indicherà con quale mano, destra o sinistra, do- vranno tenersi nel formare le coppie.
3. IL GIOCO DEL CACCIATORE
Si individua un “cacciatore” riconoscibile da un indu- mento (cappellino, fascia colorata ecc.). Al suono della musica tutti i bambini corrono liberamente all’interno dello spazio di gioco e al termine si fermano. Durante il tempo della musica, il cacciatore deve correre e tocca- re il braccio destro dei compagni, che poi devono rima- nere fermi. Al termine della musica si contano i bambini fermi.
7
Ob.: esprimere oralmente le proprie abilità.
Con le braccia, con la bocca, con la testa e con le gambe sai fare tante cose.
Con la testa io
Con le braccia io
Con le gambe io Con la bocca io
CON IL CORPO
1. RISPONDI.
Quali cose sei in grado di fare con il corpo?
8
Ob.: distinguere comportamenti.I COMPORTAMENTI
1. DESCRIVI LE DUE SCENETTE, POI COLORA
QUELLA IN CUI I COMPORTAMENTI SONO CORRETTI.
9
Ob.: sviluppare la motricità fine.
ESERCIZI
PER LA MOTRICITÀ FINE
Ora rivolgiamo l’attenzione alle nostre mani; ripetiamo i nomi delle dita, scopriamo la capacità di muoverle e divertirci con piccoli giochi, utilissimi per la motricità fine e la grafia. L’insegnante leg- ge le storie e indica come muovere le mani e il corpo.
1. I RAGGI E LA PIOGGIA
Siamo dei piccoli raggi di sole, ora ci allunghia- mo per scrutare meglio…
Ecco ci sono delle nuvolette lontane, allun- ghiamoci per afferrarle!
In piedi davanti al banco alzare le braccia in avanti e allungarle il più possibile senza muove- re il busto; contare fino a 5, poi lasciarle cadere (“Come siamo stanchi…”).
Siamo riusciti ad acchiappare le nuvole: strin- giamole forte per far uscire la pioggia!
Spingere le braccia in avanti, stringere forte i pugni, contare fino a 5, poi aprire e lasciare ca- dere le braccia (“Come siamo stanchi…”).
Ora da lassù la pioggia scende giù.
Unire le mani, come in preghiera, mantenendo i gomiti in fuori; volgere le punte delle dita ver- so l’alto e poi ruotare i polsi e rivolgere le punte delle dita in basso.
10
Ob.: sviluppare la motricità fine.2. IL RAGNO
Osserviamo la nostra mano: assomiglia a un piccolo ragno.
Un ragno cammina e si ritrova a passeggiare sopra uno specchio. Si osserva e si trova molto bello.
Con la mano, camminare sul banco come un ragno. Arrivati allo “specchio”, mettere a con- tatto i polpastrelli delle dita di una mano (il ra- gno) con i corrispondenti dell’altra (il riflesso del ragno allo specchio) tenendo i gomiti in fuori.
Il ragno osserva i suoi muscoli e decide di alle- narsi per farli aumentare: ecco, esegue le fles- sioni allo specchio.
Spingere le mani una contro l’altra come se un ragno facesse delle flessioni allo specchio.
Il ragno ora è stanco, si appoggia sul letto e si addormenta. Dopo aver riposato, si sveglia, sbadiglia e poi si stiracchia.
Appoggiare una mano sul tavolo a dita aperte.
Aiutandosi con l’altra mano, stendere un dito alla volta verso l’alto mantenendo il palmo a contatto del banco. Ripetere con l’altra mano.
Adesso il ragno ha voglia di musica: si diverte a suonare il pianoforte con le zampe.
Tamburellare le dita sul tavolo ripetendo i nomi delle dita o contando. Seguire ritmi e velocità diverse.
11
Ob.: sviluppare la motricità fine.
Salutiamo gli uccellini.
• In piedi davanti al banco salutare alzando le brac- cia e roteando i polsi alternativamente a mano aperta e a pugno, poi aprendo e chiudendo le dita.
L’uccellino papà Pollice porta dei deliziosi semi ai suoi 4 uccellini: Indice, Medio, Anulare e Mignolo, che subito iniziano a beccare.
• Fare i semi appallottolando dei pezzetti di carta.
• Far toccare il pollice con l’indice come se fosse un becco e “beccare” i semini. Continuare contrap- ponendo le altre dita al pollice.
Papà Pollice chiama gli uccellini e insegna degli esercizi per imparare a volare velocissimi.
• Alzare e abbassare le spalle.
• Roteare le spalle.
• Descrivere grandi cerchi in aria con le braccia tese.
Attenzione! Arrivano i gatti che vogliono acchiap- pare gli uccellini.
• Imitare i gatti che graffiano: flettere le falangi delle mani e graffiare in aria.
Gli uccellini trovano riparo nei loro nidi.
• Intrecciare le dita delle mani in modo da formare un nido.
Ma i gatti saltano e rovesciano i nidi.
• Rovesciare le mani e spingere i palmi intrecciati in basso, in avanti e in alto in modo da estendere i polsi e le dita.
Gli uccellini, ben addestrati, applicano gli insegna- menti del papà e volano via velocissimi.
• Imitare il volo veloce degli uccellini.
Contenti, volano tranquilli sopra il fiume; là i gatti non potranno raggiungerli.
• Imitare il volo lento degli uccellini e insegnare la respirazione corretta: inspirare con il naso quan- do si alzano le braccia ed espirare con la bocca quando si abbassano.
12
Ob.: orientarsi nella pagina e riprodurre linee rette, curve, spezzate, miste.EMI ED UGO RACCOLGONO FUNGHI E FOGLIE PER PREPARARSI UNA ZUPPA.
1. RIPASSA I PERCORSI: OSSERVA BENE DA DOVE PARTONO.
FUNGHI E FOGLIE
2. RISPONDI CON UNA X .
LE FOGLIE SI TROVANO: A DESTRA A SINISTRA
13
Ob.: seguire percorsi grafici.
1. ENTRA NEL LABIRINTO E TROVA LA STRADA PER USCIRE.
IL LABIRINTO
14
LIBRO DEL METODO
Il volume presenta un itinerario didattico chiaro, pianificato, rigorosamente graduale e fruibile dai bambini, fin dai primi giorni di scuola. Il percorso operativo di acquisizio- ne della strumentalità linguistica di base ha come sfondo la fantastica avventura vissuta da due bambini approdati su un’isola. La sto- ria offre un contesto fantastico-affettivo per l’apprendimento che risponde pienamente ai bisogni dei bambini di questa età.
Il percorso si articola in cinque unità di com- petenza, ognuna con un proprio sviluppo narrativo, capace di creare negli alunni coin- volgimento emotivo, curiosità e interesse.
• Le vocali
• Le consonanti M R F S L N
• L’autunno – Le consonanti B V T Z D P H
• I fonemi C e G dura, C e G dolce e Q
• Digrammi, trigrammi e lettere straniere
In ogni unità emergono tematiche relative all’Affettività e alla Convivenza, in modo che il bambino possa riflettere spontaneamente su questi temi e parlarne in classe.
Attraverso l’osservazione di pagine con notevoli suggestioni illustrative, i bambini pos- sono fare “anticipazioni” e “interpretare” immagini con valenza narrativa.
Il metodo proposto è globale e analitico allo stesso tempo.
L’alunno:
• ascolta le brevi letture in rima dell’insegnante, osserva e gusta le illustrazioni;
• affronta la lettura globale delle frasi-stimolo tratte dal contesto;
• procede al riconoscimento di parole-chiave semplici;
• discrimina la vocale o la consonante isolata all’inizio della parola chiave, prima come grafema, poi come fonema;
• scopre le sillabe, dirette e inverse, legando ogni consonante alle cinque vocali, secondo le catene foniche specifiche.
Si privilegia il carattere stampato maiuscolo e nell’ultima parte si introduce gradual- mente lo stampato minuscolo.
15
Invitiamo i bambini ad aprire il METODO.
pagg
. 2-3
L’immagine rappresenta una simpatica auto rossa, Maggiolino, in cima a una collinetta con un fumetto in cui è scritto: “Ciao, bambini! Io vado in città”; in lontananza si vedo- no tanti bambini e genitori diretti verso la scuola.
Avviamo la discussione: “Cosa sta osservando l’automobilina. Perché? Cosa ha inten- zione di fare?”.
Ascoltiamo tutti gli interventi e sollecitiamo chi è più restio a parlare.
pagg
. 4-5
L’auto è scesa dalla collina ed è ferma davanti alla scuola. Emi, Ugo e altri scolari di pri- ma l’ammirano dalla finestra dell’aula. Possiamo chiedere: “Secondo voi, quali saranno i pensieri dei bambini? Che cosa si intravede dalle finestre della scuola? Quali negozi ci sono accanto?”.
Invitiamo gli alunni a ripassare il suono della campanella, colorare i tetti degli edifici e le insegne dei negozi.
16
UNITÀ 1: VOCALI
TRAGUARDI DI COMPETENZA
OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO CONTENUTI STRUMENTI Strumentalità. Riconoscere produrre
e discriminare vocali. • Storie
• Brevi frasi legate alla storia
• Vocali
• Grafismi
• Diversi caratteri grafici
Metodo da pag. 6 a pag. 25
Lettura da pag. 10 a pag. 13
Lab. scrittura da pag. 16 a pag. 25
L’alunno ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso.
Ascoltare testi mo
strando di saperne cogliere il senso globale.
• Brevi storie in rima
• Prime storie
Metodo pagg. 6, 10, 14, 18, 22
Lettura da pag. 4 a pag. 5
L’alunno partecipa a scambi comuni
cativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e perti
nenti, in un registro il più possibile adegua
to agli scopi.
Prendere la parola negli scambi comuni
cativi rispettando il proprio turno.
Raccontare storie personali o fantasti
che in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico.
• Le parole del cuore
• Gioco di anticipazione
Metodo pagg. 7, 11, 15, 19, 23, 29
Lettura pag. 13
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielabo
rare in modo creativo le immagini con molte
plici tecniche, materiali e strumenti.
Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
• Coloritura di forme varie
• Laboratori
Metodo pagg. 7, 8, 11, 12, 15, 16, 19, 20, 23, 24
L’alunno sperimen
ta diverse possibilità espressive della voce, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Utilizzare la voce in modo creativo e consapevole.
• Laboratori Metodo pagg. 9, 13, 17, 21, 25, 28
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza di schemi motori.
Utilizzare in forma creativa modalità corporee, sapendo trasmettere contenuti emozionali.
• Laboratori Metodo pag. 28
17
ATTIVITÀ PER TUTTE LE VOCALI
DOPPIA PAGINA DI PRESENTAZIONE
• Ascoltare la lettura in rima dell’insegnante.
• Raccontare ciò che si è ascoltato guardando l’immagine.
• Leggere la frase significativa per anticipazione e soffermarsi sulla parola chiave.
• Colorare la vocale richiesta.
• Riconoscere il grafema.
• Esercitarsi nella pronuncia del fonema iniziale; scoprire altre parole che cominciano con lo stesso fonema.
• Appendere il cartellone murale della vocale.
• ”Le parole del cuore”: conversazione e riflessione.
• Per esercitarsi si rimanda al Laboratorio di scrittura.
DOPPIA PAGINA DI ESERCITAZIONE
• Completare gli esercizi.
• Scrivere le vocali e usarle per completare semplici parole.
• ”Facciamo musica”: leggere le vocali corte e lunghe.
• Lavorare con i quattro caratteri della vocale.
• Collegarsi con la prima sezione del Libro di lettura.
18
UN ALBERO SALUT A I BIMBI.
pag
. 6
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Emi ed Ugo, con la fantasia, sono già a bordo dell’auto ed è per loro una grande gioia.
Mentre attraversano veloci la città e superano prati e giardini, un albero li saluta festoso).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per tutte le vocali.
SUGGERIMENTI
A pag. 7 il box “Le parole del cuore: Amore”, darà l’occasione all’insegnante per ini- ziare una conversazione con gli alunni e parlare di questo sentimento, chiedendo loro cosa intendono, cosa significa questa parola, per chi provano amore, come lo dimo- strano e avviarli a un’oralità riflessiva sulle proprie emozioni.
BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
Per alcuni bambini è difficile ricordare che si parte da sinistra per la lettura. Aiutiamoli dando loro un punto di riferimento: possiamo tracciare, per esempio, un “bollino di partenza” alla sinistra di ogni parola.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con la voce
Invitiamo i bambini a pronunciare la A insieme a un compagno. Ognuno guarda come si atteggia la bocca dell’altro quando emette il suono e si tocca la gola per avvertire il movimento provocato dall’emissione della voce.
ÆÆÆÆ
ÆFacciamo musica
Sollecitiamo i bambini a pronunciare il suono A lungo e corto (AAAAA / A / AAAAA / A) alternando questo ritmo in un piacevole coro, magari dividendo la classe in due gruppi.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con il corpo
Accompagniamo i bambini in palestra o all’aperto per provare a imitare la A con il cor- po. Sarà un piacevole e divertente gioco.
ÆÆÆÆ
ÆLaboratorio
Procuriamoci il pongo e invitiamo i bambini a costruire la lettera A, in modo da otte- nere tante A colorate.
19 L’ERBA VERDE SI MUOVE.
pag
. 10
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Emi ed Ugo, scesi dall’auto, ammirano la fitta erba verdeggiante che ondeggia sotto la spinta del vento. Emi immagina di correre e rotolare in quel prato).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Sfruttiamo l’occasione per chiedere ai bambini se anche loro amano rotolare sull’erba, fare capriole ecc. Lasciamoli liberi di parlare, a turno, delle loro esperienze.
Eseguiamo le attività indicate per tutte le vocali.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ
ÆAttenzione ai suoni
Facciamo notare che la parola PESCA ha due significati a seconda che pronunciamo la E chiusa oppure aperta. Spieghiamo che il segno grafico è uguale, siamo noi che dobbiamo capire, dal senso della frase (o dal disegno), quale utilizzare. Consideriamo che dipende dalle influenze dialettali.
BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
Alcuni possono confondere la E aperta con la A. Facciamo tanti esercizi di ascolto dei suoni con parole diverse.
Per le linee orizzontali i mancini possono andare da destra verso sinistra.
A pag. 11 nel box “Le parole del cuore: Entusiasmo”, verifichiamo che ogni alunno abbia chiaro il significato del termine, quindi potranno venire raccontate esperienze personali. È importante che gli alunni prendano gradualmente coscienza delle proprie emozioni.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con la voce
Invitiamo i bambini a pronunciare la E, sia aperta sia chiusa, insieme a un compagno.
Ognuno guarda la bocca dell’altro quando emette il suono e si tocca la gola.
ÆÆÆÆ
ÆFacciamo musica
Invitiamo i bambini a pronunciare il suono E lungo e corto (EEEEE / E / EEEEE / E), alter- nando il ritmo in un piacevole coro, magari dividendo la classe in due gruppi. Per variare e fare un confronto, i fonemi si possono pronunciare uniti: A ed E lunghe e corte.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con il corpo
In palestra, tutti in piedi, mani alzate, le muoviamo armoniosamente a destra e a sini- stra come fa il vento con l’erba, poi ripetiamo l’esercizio da seduti.
Ci dividiamo in due gruppi, ognuno di fronte a un tappetino: un gruppo rotola, l’altro esegue capovolte, poi scambiamo le attività.
ÆÆÆÆ
ÆLaboratorio
Invitiamo i bambini a disegnare un prato verde, magari in gruppi e con tecniche diverse.
20
L’ISOLA OSPITA I GABBIANI.
pag
. 14
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Mentre l’automobile procede, Ugo avvista qualcosa in lontananza: è un’isola che ospi- ta tanti gabbiani. Il bimbo non sta più nella pelle, vorrebbe scendere per fare una bella nuotata).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per tutte le vocali.
SUGGERIMENTI
A pag. 15, nel box “Le parole del cuore: Invidia”, cerchiamo di capire se la parola è poco conosciuta e proviamo a spiegarla con diversi esempi. Dopodiché non sarà diffi- cile aprire una discussione sulle esperienze dei bambini, cercando sempre di stimolare i più restii a intervenire. Invitiamo gli alunni a riflettere sulle loro sensazioni, magari uti- lizzando come esempio proprio le loro esperienze.
BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
La I è una lettera che sta molto simpatica ai bambini. È importante che insegniamo loro a scriverla partendo dall’alto. Anche per i macini è importante seguire la direzione dall’alto verso il basso, sia della I sia delle altre lettere con linee verticali.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con la voce
Invitiamo i bambini a pronunciare Ia I insieme a un compagno. Ognuno guarda come si atteggia la bocca dell’altro quando emette il suono e si tocca la gola.
Poi tutti insieme possono imitare il verso del cavallo.
ÆÆÆÆ
ÆFacciamo musica
Sollecitiamo i bambini a pronunciare i suoni E ed I lunghi e corti, alternando questo ritmo in un piacevole coro, magari dividendo la classe in due gruppi.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con il corpo
In palestra proviamo a formare la I con il corpo.
Successivamente si potrà camminare liberamente per la palestra, imitando con le braccia il volo dei gabbiani.
ÆÆÆÆ
ÆLaboratorio
Cerchiamo di immaginare e realizzare, con modalità differenti, l’isola che avvista Ugo, con tanti gabbiani.
21 L’ONDA ROTOLA SULLA RIVA.
pag
. 18
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Emi ed Ugo, dopo un ponte, raggiungono l’isola. Scendono: le onde sono davvero invitanti. I bimbi si bagnano i piedi, poi fuggono inseguiti dalle onde).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
È davvero una situazione stimolante per ascoltare le esperienze dei bambini quando vanno al mare.
Eseguiamo le attività indicate per tutte le vocali.
SUGGERIMENTI
A pag. 19, nel box “Le parole del cuore: Ottimismo”, cerchiamo di spiegare il signifi- cato della parola. Poi sollecitiamo il racconto delle esperienze degli alunni al riguardo.
Portiamo sempre esempi che facilitino la comprensione delle loro sensazioni.
BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
Anche la O è un grafema con due suoni (orso/olio).
Attenzione alla corretta direzione antioraria: i mancini possono scegliere anche la di- rezione oraria.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con la voce
Invitiamo i bambini a pronunciare la O insieme a un compagno. Ognuno guarda come si atteggia la bocca dell’altro quando emette il suono e si tocca la gola.
La classe, divisa in due gruppi, potrà pronunciare in maniera alternata i due suoni della O.
ÆÆÆÆ
ÆFacciamo musica
Sollecitiamo i bambini a pronunciare i suoni I e O lunghi e corti, alternando questo rit- mo in un piacevole coro, magari dividendo la classe in due gruppi.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con il corpo
In palestra, invitiamo i bambini a formare la O a gruppi.
Saltiamo le onde: i bambini, in fila indiana, camminano lungo le pareti della palestra.
A terra, a distanza non troppo ravvicinata, troveranno piccoli blocchi di legno che do- vranno superare con un saltello, proprio come fanno in spiaggia quando un’onda sta per raggiungere i loro piedi.
22
UN UOVO SPUNTA FUORI.
pag
. 22
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Mentre sono sulla spiaggia, Emi ed Ugo hanno una sorpresa inaspettata. Una tartaru- ga ha appena deposto l’ultimo uovo nella sabbia calda e dorata. Ora soddisfatta ritor- na in mare).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Anche qui potrà nascere un’interessante discussione, iniziata da quei bambini che co- noscono le abitudini delle tartarughe di mare e ampliata per soddisfare curiosità e vo- glia di conoscere di tutti.
Eseguiamo le attività indicate per tutte le vocali.
SUGGERIMENTI
A pag. 23, nel box ”Le parole del cuore: Urlo”, spieghiamo che si può urlare di gioia, di paura, di rabbia ecc. Quando e perché i bambini urlano? Facciamoli esprimere sulle loro emozioni, sui loro atteggiamenti, sulle loro sensazioni, sui loro modi di comunicarle.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con la voce
Invitiamo i bambini a pronunciare la U insieme a un compagno. Ognuno guarda come si atteggia la bocca dell’altro quando emette il suono.
ÆÆÆÆ
ÆFacciamo musica
Sollecitiamo i bambini a pronunciare i suoni O e U lunghi e corti, alternando questo ritmo in un piacevole coro, magari dividendo la classe in due gruppi.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCHI con il corpo
In palestra invitiamo i bambini, a gruppi, a formare la U con i loro corpi. Poi a terra, proni, imitiamo il movimento della tartaruga.
ÆÆÆÆ
ÆLaboratorio
Facciamo disegnare delle uova, colorandole con varie tecniche e rispettando i margini, oppure lasciamole bianche. I bambini poi le ritaglieranno per incollarle su un cartellone.
Ritagliamo da un cartoncino tutte le vocali, che utilizzeremo più avanti combinate con le consonanti per formare le varie sillabe, e raccogliamole in una busta.
ÆÆÆÆ
ÆVerifiche
Facciamo completare pag. 26 e 27 del Metodo.
ÆÆÆÆ
ÆIn laboratorio: Musica e movimento
Facciamo ascoltare, memorizzare, cantare la canzoncina di pag. 28 e riproduciamo le vocali con il corpo.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCO di anticipazione
Introduciamo l’unità successiva con il gioco di pag. 29, che risulterà molto coinvol- gente per i bambini.
23
Ob.: riconoscere, produrre e discriminare vocali.
4. LEGGI LE VOCALI LEGATE.
IO AI EI OI EU
2. METTI LE VOCALI ALL'INIZIO.
__ NELLO
__ NCINO __ LMO
__ RMA __ RIS
1. SCRIVI LE VOCALI IN ORDINE.
3. METTI LE VOCALI ALLA FINE.
TREN__
PER__
BL__
MEL__
MAN__
LE VOCALI
24
Ob.: riconoscere, produrre e discriminare vocali.CAMBIA VOCALE
1. CAMBIA VOCALE, CAMBIA LA PAROLA.
PIZZA POZZA
L__NA L__NA
R__MO R__MO
S__LE S__LE
N__VE N__VE
71
UNITÀ 5: DIGRAMMI, TRIGRAMMI E LETTERE STRANIERE
TRAGUARDI DI COMPETENZA
OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO CONTENUTI STRUMENTI Strumentalità. Riprodurre e discrimi
nare GN, GLI, SCI, SCE, SCA, SCO, SCU, SCHE, SCHI, CQU, lettere straniere.
Comporre sillabe per costruire parole.
Scrivere parole bisillabe e trisillabe.
Leggere e comprende
re semplici frasi.
• Storie
• Brevi frasi legate alle storie
• Digrammi e trigrammi
• Grafismi
• Diversi caratteri
• Gioca con la storia
Metodo da pag. 108 a pag. 119
Lettura da pag. 34 a pag. 43
Lab. scrittura pagg. 53, e da pag. 80 a pag. 84 Metodo da pag. 126 a pag. 127
L’alunno ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso.
Ascoltare testi mostrando di saperne cogliere il senso globale.
• Brevi storie in rima
• Prime storie
Metodo pagg. 108 110, 112, 114, 116, 118 Lettura da pag. 4 a pag. 5
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispet
tando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato agli scopi.
Prendere la parola negli scambi comuni
cativi rispettando il proprio turno.
Raccontare storie personali e fantastiche in modo chiaro rispettando l’ordine cronologico.
• Gioco
di anticipazione
• Prime storie
Metodo pag. 123 Lettura pag. 43
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le im
magini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.
Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
• Laboratori
• Gioco
di anticipazione
• Prime storie
• Gioca con la storia
Metodo pag. 122 Metodo pag. 123 Lettura pag. 37 Metodo da pag. 126 a pag. 127
72
ATTIVITÀ PER DIGRAMMI,
TRIGRAMMI E LETTERE STRANIERE
PRIMA PAGINA
• Ascoltare la lettura in rima fatta dall’insegnante.
• Porre domande per valutare la capacità di ascolto.
• Leggere la frase significativa per anticipazione.
• Colorare il digramma, il trigramma e le lettere straniere.
SECONDA PAGINA
• Lavorare con il grafema: riconoscimento e pronuncia.
• Soffermiamoci sulla pronuncia del fonema e individuiamo le parole che iniziano con il gruppo o la lettera straniera esaminati
oppure li contengono.
SUGGERIMENTI
Continuiamo il percorso di letto-scrittura presentando GN, GLI, SC, i gruppi SCA, SCO SCU, SCHE, SCHI, CQU e le lettere straniere. Facciamo presente che i digrammi e i trigrammi sono suoni che non hanno una lettera specifica nel nostro alfabeto, ma ne adoperano due o tre già note.
Occorre fare molti esercizi per consolidare il loro riconoscimento sul piano fonico e grafico, anche utilizzando filastrocche, conte, scioglilingua
• Procedere con gli esercizi.
• Appendere il cartellone murale relativo al digramma, al trigramma e alle lettere stra- niere.
• Completare le relative pagine nel Laboratorio di scrittura.
• Collegarsi alla prima sezione del Libro di lettura.
• Leggere brevi frasi: “Leggo da solo”.
73 LO GNOMO, PIENO DI VERGOGNA,
SI IMPEGNA A COMPORTARSI BENE.
(
pag. 108)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Lo gnomo Filù, pentito e pieno di vergogna, promette che non farà più una brutta azione).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per i digrammi e i trigrammi.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Vi è capitato di commettere qualche marachella e poi vi siete pentiti o vergognati? Quando? Dove? Avete poi promesso di non farlo mai più? Siete riusciti a rispettare la promessa?”.
ÆÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
RAGNO, RAGNATELA, CIGNO, BAGNINO, GNOCCO, SPUGNA, CASTAGNA, MONTAGNA, PUGNO, AGNELLO, GNU, GNOMO, COMIGNOLO, MIGNOLO, CICOGNA, PAGNOTTA, USIGNOLO, CAGNOLINO, CAMPAGNA, AGNESE, IGNORANTE, BIGNÈ, COGNOME, FOGNA, BAGNO, IGNOTO, OGNUNO, ZAMPOGNA, SIGNORA, LAGNOSO, PEGNO, PIGNA, REGNO, GRUGNO.
ÆÆÆÆ
ÆFilastrocche Filastrocca della GN
C’è un ragno su un castagno.
Ed un cigno nello stagno.
Uno gnomo che si bagna.
Una spugna color prugna.
Una montagna di lasagne.
Ed Agnese che fa le lagne.
EMI ED UGO DA GLI SCOGLI LANCIANO LA LUNA IN CIELO. LA SIRENA TORNA A NUOTARE
TRA LE CONCHIGLIE.
(
pag. 110)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Arrivati alla spiaggia i due bambini salgono sugli scogli e lanciano, con tutte le loro forze, la luna in cielo. Gli altri applaudono. Finalmente la sirena può tornare felice e sicura a nuotare nel mare).
74
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per digrammi e trigrammi.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “I bambini hanno compiuto una buona azione, per questo vengono ap- plauditi. Anche tu se ti comporti bene vieni lodato? Da chi?”.
ÆÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
FOGLIA, TRIGLIA, FAMIGLIA, CONCHIGLIA, SCOGLIO, FOGLIO, MAGLIA, MOGLIE VOGLIA, AGLIO, FERMAGLIO, VENTAGLIO, LUGLIO, INTRUGLIO, CESPUGLIO, BIGLIA, MERAVIGLIA, BOTTIGLIA, GIGLIO, FIGLIA, PAGLIA, CONIGLIO, SBADIGLIO, ARTIGLIO, MISCUGLIO, TRIFOGLIO, MANIGLIA, SVEGLIA, TOVAGLIA.
ÆÆÆÆ
ÆFilastrocche
Proviamo ad usare alcune delle parole scritte per formare rime.
Per esempio:
C’era una volta un grosso coniglio
che aveva una moglie e un piccolo figlio.
Quando vedeva un verde germoglio il figlio coniglio gridava: “Lo voglio”.
ÆÆÆÆ
ÆScioglilingua
L’asinello di Guglielmo L’asinello di Guglielmo è assai ghiotto di trifoglio:
se lo vede scalcia e raglia e rifiuta poi la paglia.
I conigli, al parapiglia, scappan via nella boscaglia.
Giunge ormai l’ora di cena:
presto presto la tovaglia, di vinello la bottiglia, le patate con le quaglie.
Poi si chiudono le ciglia ed il sonno tutti piglia:
dorme e russa la famiglia, fino al trillo della sveglia.
(R. Carotenuto)
75 I PESCI GUARDANO LA SCIA LUMINOSA
LASCIATA DALLA LUNA E BALLANO IL LISCI O DEL MOSCERINO.
(
pag. 112)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(I pesci festeggiano il ritorno della luna ballando il liscio sulla scia luminosa lasciata dal satellite).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per digrammi e trigrammi.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Avete mai visto una scia? Dove? In quale occasione?”.
ÆÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
USCIO, DISCESA, FASCINA, SCIABOLA, ASCIUGAMANO, PESCE, ASCIA, FASCIA, LISCIO, MOSCERINO, SCIMMIA, RUSCELLO, SCIVOLO, SCERIFFO, SCIROPPO, CUSCINO, SCIATORE, GUSCIO, SCIARPA, BISCIA, PROSCIUTTO, SCIVOLARE,
LASCIARE, SCIOCCO, SCIAME, SCIAGURA, SCINTILLA, SCIOGLILINGUA, SCEGLIERE, MESCERE, MISCELA.
ÆÆÆÆ
ÆFilastrocche Storia di un pesce In un ruscello nasce, bianco e nero a strisce.
Mangia tanto e cresce, a nuotar presto riesce.
Nell’acqua assai gioisce guizza il viscido pesce e tutto lo stupisce.
Evita chi non conosce;
a chi lo capisce felice si unisce:
una nuova famiglia nasce.
(C. Piccinini)
76
GLI SCO IATTOLI DEL BOSCO SCA TTANO GIÙ DAI RAMI, CANTANO E SCUOTONO LA CODA IN SEGNO DI FESTA.
(
pag. 114)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Gli scoiattoli del bosco, felici per il ritorno della luna che rischiara la notte, saltano giù dai rami e cantano scuotendo la coda, in segno di festa).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per digrammi e trigrammi.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Avete mai visto uno scoiattolo? In quale occasione? Dove eravate? Che cosa vi piace maggiormente di questo animale?”.
ÆÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
PESCA, LISCA, SCATOLA, SCUDO, SCURE, TASCA, VASCA, SCADENZA, SCOLARO, SCARABOCCHIO, SCULACCIATA, BISCOTTO, PESCATORE, LISCA, SCARPA, SCUOLA, FIASCO, SCOIATTOLO, MOSCA, SCUDETTO, SCALOGNATO, BOSCO, SCALA,
SCAVARE, SCALARE, SCORRERE, SCUCIRE, SCUOTERE, SCOLARE, SCARTARE, SCORRIBANDA, SCATTARE.
ÆÆÆÆ
ÆFilastrocche
Scrivere alla lavagna o fotocopiare la filastrocca.
LEGGI E CERCHIA SCA, SCO, SCU.
Sulla scala una scodella.
Nella scuola una padella.
Una lisca nella vasca.
Una scarpa nella tasca.
Una mosca sopra un pesco.
E uno scudo in mezzo al bosco.
77 MAGGIOLINO PRENDE IL FISCHIETTO
E CHIAMA I BAMBINI.
— FIII! FIII! SE NON SALITE VI LASCIO QUI.
NON È UNO SCHERZO!
(
pag. 116)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Maggiolino, con il fischietto, richiama i bambini a bordo. Emi ed Ugo si affrettano, an- che se non vorrebbero lasciare l’isola).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per digrammi e trigrammi.
SUGGERIMENTI
Æ ÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Il babbo o la mamma ti hanno mai detto ‘Se non sali in auto ti lascio qui, non è uno scherzo!’?”. Ascoltiamo i loro racconti.
Æ ÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
SCHEDA, SCHERZO, SCHIUMA, SCHIENA, PESCHE, TASCHINO, FIASCHI, CASCHI, MOSCHE, MASCHERA, SCHIZZI, TESCHI, SCHELETRI, MESCHINO, BOSCHI, PESCHI, VASCHE, LISCHE, DISCHI, ESCHE, MASCHI, FISCHIO, RISCHIO, MUSCHIO, FRESCHI, BRUSCHETTA, VISCHIO, MISCHIA, FOSCHIA, SCHIUDERE, SCHIACCIARE, SCHIODARE.
Æ ÆÆÆ
ÆProponiamo la scheda
LEGGI E SOTTOLINEA LA PAROLA GIUSTA.
Oggi l’aula è piena di MOSCE/MOSCHE.
Questo PESCHE/PESCE è senza lisca.
La mamma porta sempre SCIARPE/SCARPE con il tacco.
Nel prato c’era una lunga BISCA/BISCIA nera.
Il babbo nell’orto ha piantato due PESCHI/PESCI.
78
UN IMPROVVISO A CQUAZZONE TRASFORMA L’ISOLA IN UN A CQUITRINO. EMI ED UGO ESCLAMANO: – SEMBRA DI STARE
IN UN ACQU ARIO CON TUTTA QUESTA A CQUA!
(
pag. 118)
Ascolto della lettura fatta dall’insegnante.
(Il cielo si oscura e un violento acquazzone colpisce l’isola. L’indecisione di Emi ed Ugo è presto vinta: i due salgono a bordo e riprendono il viaggio di ritorno verso la scuola).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per digrammi e trigrammi.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Quante volte avete assistito a un acquazzone? Dove vi trovavate? Tuoni e lampi vi mettono paura? Vi piacerebbe saltare nelle pozzanghere?”.
ÆÆÆÆ
ÆParole da comporre e dettare
ACQUA, ACQUAZZONE, ACQUITRINO, ACQUERELLO, ACQUERUGIOLA, ACQUAIO, ACQUARIO, SUBACQUEO, ACQUAVITE, ACQUAFORTE, ACQUOLINA, ACQUARAGIA, ACQUISTARE, ACQUASANTA, ACQUASANTIERA, ACQUEDOTTO, SCIACQUARE, ANNACQUARE, ACQUAMARINA, ACQUATICO, ACQUOSA, ACQUISIRE, ACQUIETARE.
ÆÆÆÆ ÆPoesie
Leggiamo più volte la poesia e soffermiamoci sulle azioni dell’acqua.
Acqua di fonte.
Acqua di monte.
Acqua che squilli.
Acqua che brilli.
ÆÆÆÆ
ÆVerifiche
Facciamo completare pag. 120 e 121 del Metodo.
ÆÆÆÆ
ÆIn laboratorio: Arte e immagine
Procuriamoci i materiali e gli strumenti necessari per disegnare il contorno della mani, aperte e chiuse, ritagliare le sagome e incollarle per realizzare un pappagallo, come indicato a pag. 122.
ÆÆÆÆ
ÆGIOCO di anticipazione
Proponiamo il gioco di pag. 123, molto utile per promuovere le abilità metacognitive.
Acqua che canti e piangi.
Acqua che ridi e muggi.
Tu sei la vita.
E sempre, sempre fuggi.
(G. D’Annunzio)
79 I BAMBINI TORNANO IN CLASSE
E RACCONTANO LA LORO AVVENTURA
AI COMPAGNI DI SCUOLA. WALTER, KEVIN, XANIA, Y ASMINE, JESSICA E TUTTI GLI ALTRI ASCOLTANO A BOCCA APERTA.
(
pag. 124)
Ascolto della lettura in rima fatta dall’insegnante.
(Arrivati in classe Emi ed Ugo raccontano la loro avventura ai compagni. Walter, Kevin, Xania, Yasmine, Jessica e tutti gli altri ascoltano stupiti).
Poniamo domande per valutare la capacità di ascolto.
Eseguiamo le attività indicate per le lettere straniere.
SUGGERIMENTI
ÆÆÆÆ ÆParlo
Chiediamo: “Sarà capitato anche a voi di vivere emozionanti avventure reali o fantasti- che. Quando? Dove? Chi c’era con voi?”.
ÆÆÆÆ
ÆProponiamo la scheda
COMPLETA LE PAROLE CON LE LETTERE STRANIERE.
X K J W Y
_ EANS
_ OGURT
_EEP
KI _ I
_ ILOFONO
Il METODO si conclude alle pag. 126 e 127 con "Gioca con la storia", un percorso di giochi negli ambienti via via attraversati dai personaggi.
80
Ob.: riprodurre e discriminare GN.DIGRAMMI E TRIGRAMMI
1. CERCHIA DI ROSSO IL SEGNO GN.
GLI gne gnomo
gnu gni
3. LEGGI E COLLEGA AI DISEGNI. CIGNI BAGNO SEGNALE AGNELLO
BIGNÈ
4. RICOMPONI.
IL PASSEGGIA
RAGNATELA RAGNO SULLA
2. OSSERVA E SCRIVI LE PAROLE.
81
Ob.: riprodurre e discriminare GLI.
GLI
1. CERCHIA DI ROSSO IL SEGNO GLI.
glia GIE GNI aglio
gli
4. RICOMPONI.
BAMBINA UNA
FOGLIE RACCOGLIE LE
2. OSSERVA E SCRIVI LE PAROLE.
3. LEGGI E COLLEGA AI DISEGNI.
CESPUGLIO FOGLIETTO
GIGLIO
SOGLIOLA
MEDAGLIE
82
Ob.: riprodurre e discriminare SCE, SCI.SCE E SCI
3. LEGGI E DISEGNA.
uscio
sciabola
discesa
asciugamano
fascina
1. CERCHIA DI ROSSO IL SEGNI SCE-SCI.
SCIE scio scu sce SCO
4. RICOMPONI.
UN NUOTA
NEL PESCE RUSCELLO
2. OSSERVA E SCRIVI LE PAROLE.
83
Ob.: riprodurre e discriminare SCA, SCO, SCU.
SCA-SCO-SCU
____ TOLA ____ PA
TA ____ PE ____ ____ RPIONE
____ DELLA
____ RPE ____ DO
____ RE LI____
1. COMPLETA CON SCA-SCO-SCU.
2. COLLEGA AL DISEGNO E RICOPIA SUL QUADERNO.
SCHIUMA MOSCHE
DISCHI VASCHE
MOSCHETTIERE FISCHIETTO
BOSCHI SCHELETRO
CASCHI
PESCHE
84
Ob.: riprodurre e discriminare SCHE, SCHI.SCHE-SCHI
1. CERCHIA DI ROSSO I SEGNI SCHE-SCHI.
SCHI schi sciu SCIE schie
3. LEGGI E DISEGNA.
taschino
schiuma
scheda
schiena
pesche
4. RICOMPONI.
LO FA
TANTA SCHELETRO PAURA
2. OSSERVA E SCRIVI LE PAROLE.
85
Ob.: riprodurre e discriminare CQU.
CQU
1. Cerchia CQU.
3. Leggi e collega al nome esatto.
cqua qqu cqui
QUI
cquo
4. Ricomponi (attenzione: una parola è intrusa).
latte io
bevo tanta fresca acqua
Serve a trasportare l'acqua.
Pioggia breve, ma molto intensa.
È uno stagno.
È il lavello.
È un liquore.
acquaio acquavite acquazzone acquitrino acquedotto
2. Osserva e scrivi le parole.
86
Ob.: riprodurre e discriminare le lettere straniere.LETTERE STRANIERE
1. Pronuncia il suono di queste lettere e colora.
2. Completa le parole con le lettere straniere e copiale.
_ eans _ ogurt _ eep ki _ i
_ urstel
_ et
_ afer
_ oala
_ ilofono
87
_ urstel _ et _ afer _ oala
Il volume si articola in quattro unità di competenza:
• Prime storie
• Io e gli altri
• Emozioni e sentimenti
• Storie fantastiche
Ogni unità si apre con la lettura dell’insegnante, alla quale fanno seguito proposte di attività di ascolto e di animazione alla lettura.
Si chiude con due pagine dedicate alla verifica (“Sono pronto”, “So comprendere”): la prima per testare la capacità di ascolto, la se- conda per le abilità di lettura e comprensione.
I personaggi che i bambini trovano nel Metodo ritornano anche in questo volume, cosa che rappresenta un elemento ulteriore di sti- molo e motivazione all’uso del testo.
La prima unità propone letture per immagini, che offrono al bambino attività stimo- lanti basate su linguaggi espressivi diversi e sulla comunicazione.
Il bambino lavorerà prima sul Metodo, poi, dopo aver esplorato le parole chiave e le situazioni proposte, discriminato e tracciato i primi grafemi e le prime parole, nel Libro di lettura riconoscerà lettere, sillabe e parole, sarà in grado di anticipare i significati e di decodificare, prima con l’insegnante, poi autonomamente (“Leggo con l’insegnante”,
“Leggo da solo/a”).
La sezione iniziale del volume è molto ampia e presenta immagini, parole, didascalie, frasi in sequenza in stampato maiuscolo e procede con molta gradualità fino alla pro- posta di brevi testi.
Seguono le altre unità, che comprendono testi attentamente selezionati e gradevo- li, legati all’immaginario e al vissuto del bambino, sempre equilibrati per lunghezza e complessità, adatti a suscitare il piacere della lettura.
Le attività didattiche che integrano e approfondiscono la lettura si distinguono in:
• “Io bambino”, “Parlo” per offrire al bambino l’opportunità di parlare di sé attraverso esperienze ed emozioni.
• “Rispondi“, per ricavare informazioni esplicite e le prime inferenze dal testo.
• “Scopro le parole”, per acquisire un patrimonio attivo di vocaboli.
• “Scrivo”, per produrre le prime semplici frasi.
• “Mi collego con”, per assicurare l’unitarietà dell’insegnamento attraverso collega- menti operativi con le altre discipline.
• “Io cittadino”, per prendere coscienza delle prime regole della convivenza civile, del rispetto dell’ambiente e degli animali.
• “Campioni di lettura”, per potenziare la tecnica della lettura.
• “Tutti insieme”, per promuovere una didattica collaborativa.
• “Facciamo movimento e musica”, “Facciamo arte”, per stimolare la creatività e le ca- pacità espressive attraverso linguaggi non verbali.
Il percorso stagionale inizia nel Metodo con le pagine dedicate all’Autunno e si conclude nel Libro di lettura con le sezioni su Inverno, Primavera, Estate. Si sviluppa su sei (Inverno, Primavera) o quattro pagine (Estate) e segue in parallelo l’anno solare e l’anno scolastico.
88
suggestivo le caratteristiche del paesaggio stagionale. All’immagine è collegata un’at- tività di comprensione all’ascolto che prende spunto da filastrocche sulle stagioni e di lettura dell’immagine guidata da domande. Nelle pagine che seguono sono presenti tante attività dedicate alla lettura autonoma, alla comprensione, al parlare di sé, all’ar- ricchimento lessicale e all’espressione artistica.
GRAMMATICA
Le ultime pagine del volume sono dedicate ai primi spunti di riflessione sulla lingua e si concludono con due pagine di verifica (“Sono pronto”, “Adesso so”).
LABORATORIO DI SCRITTURA
Il testo inizia con una serie di pagine dedicate ai prerequisiti per testare le competenze di base alla fine della scuola dell’infanzia e, in particolare, ai pregrafismi propedeutici alla scrittura in corsivo.
Si propongono attività per la coordinazione visuo-motoria:
• impugnare la matita con presa a pinza radiale utilizzando correttamente l’articola- zione del polso, della mano, delle dita;
• riprodurre tracciati motivati, retti, curvi, misti.
linee verticali linee orizzontali linee miste
Ricordiamo che gli esercizi di pregrafismo sul foglio vanno preceduti da sperimenta- zioni psicomotorie che spieghino la strutturazione spaziale.
Il laboratorio prende in esame tutte le grafie ed è un valido strumen- to operativo per sviluppare e consolidare le abilità di scrittura in cor- sivo, seguendo il bambino passo passo nel suo processo di alfabe- tizzazione, in parallelo con il Libro del Metodo e il Libro di lettura.
In seguito, ad ogni lettera dell’alfabeto vengono dedicate due pa- gine nelle quali la lettera è presentata nei quattro caratteri, quindi vengono proposti esercizi di pregrafismo per facilitare la scrittura in corsivo e altri con completamento e scrittura di parole e frasi.
Alla fine di ogni sezione, come nel Metodo, due pagine sono de- dicate alla verifica (“Adesso so, “Sono pronto”).
Da pag. 64 iniziano i collegamenti con i nuclei tematici del Libro di lettura (“Io e gli altri”, “Emozioni e sentimenti”, “Storie fantasti- che”), dedicati alla produzione di parole, frasi e brevi testi. Ogni nucleo tematico si conclude con una o due pagine di verifica (“Adesso so”, “Sono pronto”). Il laboratorio termina con un’ampia sezione dedicata alla riflessione sulla lingua, che approfondisce gli argomenti proposti nel Libro di lettura, fornendo all’alunno stimolanti proposte operative. L’ultima pagina è dedicata alla veri- fica delle conoscenze acquisite (“Adesso so”, “Sono pronto”).
89
UNITÀ 1:
PRIME STORIE / È INVERNO
TRAGUARDI DI COMPETENZA
OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO CONTENUTI STRUMENTI L’alunno partecipa
a scambi comunica
tivi con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e perti
nenti, in un registro il più possibile adegua
to agli scopi.
Prendere la parola negli scambi comuni
cativi rispettando il proprio turno.
Raccontare storie personali o fantastiche in modo chiaro e rispettando l’ordine cronologico.
• Storie per immagini
• Io bambino
• Parlo
Lettura da pag. 6 a pag. 9 e pag. 13 Lettura pagg. 20, 28, 49, 51
Lettura pagg. 22, 32, 43
L’alunno ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso.
Ascoltare testi mo
strando di saperne cogliere il senso globale.
• Maestra, leggi per noi?
Lettura da pag. 4 a pag. 5
L’alunno legge e com
prende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali.
Leggere immagini.
Leggere sillabe dirette e inverse, digrammi e trigrammi.
Leggere autonoma
mente semplici storie in stampato maiuscolo.
Comprendere il signifi
cato globale del brano letto.
• Leggo con l’insegnante
• Leggo da solo/a
• Mi guardo intorno…
è Inverno.
Lettura da pag. 10 a pag. 43, da pag. 46 a pag. 51
L’alunno scrive parole corrette nell’ortografia.
Scrivere parole orto
graficamente corrette. • Cruciverba
• Frasi da completare
Lettura pag. 31 Lettura pagg. 35, 38, 40, 41, 50, 51
L’alunno capisce e utilizza i vocaboli fondamentali.
Scoprire il significato
di parole nuove. • Scopro le parole Lettura pagg. 18, 22, 33, 35, 36, 43
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare
in modo creativo le immagini con molte
plici tecniche, materiali e strumenti.
Creare e trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
• Completare una storia per immagini
Lettura pagg. 5, 8, 15, 37, 48
90
L’alunno esplora diver
se possibilità espressive della voce, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
Utilizzare la voce in modo consapevole e creativo.
• Facciamo musica e movimento
• Leggo da solo ad alta voce
Lettura pag. 25
Lettura pagg. 35, 37, 39, 41, 43
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza di schemi motori.
Utilizzare in forma creativa modalità corporee, sapendo trasmettere contenuti emozionali.
• Facciamo musica e movimento
Lettura pag. 25
L’alunno acquisisce la consapevolezza dell’essere cittadino.
Promuovere l’appren
dimento cooperativo.
Scoprire l’importan
za delle regole per il rispetto dell’ ambiente.
• Animiamo la lettura
• Io cittadino
Lettura pag. 5 Lettura pag. 23
Collegamento interdisciplinare con STORIA (pag. 29) e GEOGRAFIA (pag. 41).
91
Ob.: completare e riordinare storie.
BREVI STORIE
1. Completa la storia e racconta.
2. Riordina le storie scrivendo 1, 2, 3, 4 nei e racconta.
LUCIA SEMINA
OMAR E IL PALLONCINO
92
Ob.: utilizzare vari linguaggi espressivi.BABBO NATALE
I bambini
scrivono le lettere a Babbo Natale.
Gli elfi mettono i regali nei sacchi, mentre le renne preparano la slitta.
Tutto è pronto!
Babbo Natale parte per PORTARE i regali ai bambini del mondo.
Babbo Natale mette gli occhiali, legge e fa la lista dei regali.
1. Come immagini la slitta di Babbo Natale?
Disegnala nel cielo.
93
Ob.: allenare le abilità manipolative e le capacità espressive.
Tutto è pronto!
Babbo Natale parte per PORTARE i regali ai bambini del mondo.
LABORATORIO MANIPOLATIVO
LA BUSTA
Occorrente: un foglio o cartoncino di carta A4.
Tempo: 30 minuti.
1. Prendi un foglio A4 e piegalo.
2. Ritaglia la parte eccedente.
3. Piega secondo le linee tratteggia- te, ferma con la pinzatrice o con la colla.
4. Usa la busta per spedire la tua let- tera a Babbo natale
LABORATORIO ESPRESSIVO
SUONI DEL VENTO – MUSICA
Prima di iniziare l’attività, leggiamo la poesia di pag. 25.
Il vento VVVVVV Lo senti?
VVVVVV
Lo sento! Che cos’è?
Il vento!
Il vento è aria che fa capriole.
Il vento è cielo che fa girotondo.
(R. Piumini, Albero Alberto aveva una foglia, Mondadori)
Domandare: “Quali sono i suoni del vento? Vogliamo riprodurli?”.
Eseguiamo il laboratorio.
Occorrente: bottiglie di varia misura, tubi di varia misura di cartone o plastica, cartone ondulato, pettine, carta velina, matita.
Attività:
1. Facciamo liberamente suonare i nostri “strumenti” così come illustrato.
2. Dividiamo i bambini in 4 gruppi, uno per tipo di “strumento”, e diamo a ogni bambino il mate- riale necessario.
3. Come un direttore d’orchestra indichiamo di volta in volta uno o più gruppi per farli suonare. A turno un bambino guiderà l’orchestra del vento.
2. Quale maschera rappresenta un eroe selvaggio?
Zorro
Robin Hood Il pistolero Tarzan
1. E tu come la pensi? Colora il cartellino e spiega perché lo hai scelto.
Alcune maschere sono riservate ai maschi e altre alle femmine.
Ogni maschera può essere
indossata da maschi e femmine.
Come si maschera il bambino a Carnevale?
da Robin Hood, da pistolero, da Superman, da Corsaro Nero.
da Zorro, da Tarzan (eroe selvaggio) perché ama gli eroi del coraggio.
E come si maschera la bambina?
Lei si maschera da fatina, da zingarella e da damina,
perché ama le lunghe sottane, anelli, bracciali e collane.
(L. Grossi, È arrivato un bastimento carico di…, Einaudi Ragazzi)