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1. Indicazioni generali sulle attività di controllo e correzione dei dati

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7° CENSIMENTO GENERALE DELL’AGRICOLTURA

ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEI DATI DA PARTE DELLE REGIONI Versione 8 – 24 luglio 2020

1. Indicazioni generali sulle attività di controllo e correzione dei dati

Le attività di controllo ed eventuale correzione dei dati rilevati nell’ambito del 7° Censimento saranno condivise da ISTAT e dalle Regioni, in funzione del modello di partecipazione prescelto. Tali attività potranno iniziare, indicativamente, dopo circa 2,5 mesi dall’avvio della rilevazione censuaria, sulla base di due fasi, descritte nel prosieguo.

I controlli macro, previsti per tutte e tre le modalità di partecipazione, si articoleranno secondo le seguenti fasi:

− Controlli, a livello comunale, sul numero di aziende, l’estensione della SAT e della SAU.

− Controlli relativi ad altri domini tematici “rilevanti”, individuati dalle Regioni e concordati con ISTAT, con livello di dettaglio territoriale comunale o eventualmente più aggregato (di Provincia/Città Metropolitana, di Regione).

− I controlli si baseranno sulla valutazione degli aggregati riferiti al singolo dominio, ottenibili dai microdati rilevati con il censimento indipendentemente dal canale di raccolta utilizzato.

− Identificazione da parte delle Regioni delle “celle” sospette, che potrà avvenire sulla base di cruscotti per il monitoraggio prodotti da ISTAT e, quando possibile, dalle Regioni, confrontando i singoli aggregati con dati comparabili, attraverso tabelle e opportuni grafici.

− Segnalazione delle “celle” sospette tramite una specifica procedura concordata con ISTAT. La segnalazione dovrà essere corredata di opportuni commenti (prevalentemente di tipo standardizzato) che ne spieghino la motivazione e contengano indicazioni, anche generali, in merito a possibili azioni correttive da intraprendere.

Riguardo alle attività di revisione dei microdati (modello a media e ad alta partecipazione), riguarderanno esclusivamente unità inserite nella lista censuaria1 ed

1 La lista censuaria è stata costruita utilizzando le seguenti fonti: AGEA 2019 aziende attive, AGEA 2019 aziende dormienti, Anagrafe Zootecnica 2019, Agriturismi 2018 (fonte MIPAAF), archivio ASIA 2018, lista aziende florovivaistiche 2019. E’ stato inoltre inserito nella lista un campione di unità estratto dalla base integrata BIFA, gestita da ISTAT, che include le unità pseudo-agricole caratterizzate da segnali di attività più deboli rispetto alle unità inserite nel Farm Register 2017. Pertanto la lista censuaria 2020 non è stata derivata direttamente dal Farm Register, ma da una selezione ragionata di fonti integrate, che si è ritenuto essere più aggiornata ed esaustiva ai fini della rilevazione censuaria.

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identificate come Rilevanti/Influenti in base a criteri concordati tra ISTAT e le Regioni. In particolare:

− Le revisioni dei microdati riguarderanno una quota compresa fra il 2% e il 5% delle unità inserite nella lista censuaria, i cui questionari dovranno risultare “con esito definitivo (interviste complete)”.

− Le revisioni saranno condotte nell’ambito del Sistema di Gestione dell’Indagine (SGI), in cui sarà possibile visualizzare i singoli questionari.

− Riguardo alle attività di correzione dei microdati in modalità desk (modello a media e ad alta partecipazione), queste riguarderanno, in tutto o in parte, le unità già oggetto di revisione. In particolare:

Saranno condotte nell’ambito di SGI, in cui sarà possibile visualizzare i singoli questionari.

La Regione potrà avvalersi anche di informazioni comparative in suo possesso riferite alla medesima azienda.

Le proposte di correzione verranno effettuate in un ambiente dedicato, concordato con ISTAT. Le proposte di correzione dovranno essere corredate di opportuni commenti che ne spieghino le motivazioni ed indichino la metodologia utilizzata per ottenerle.

Riguardo alle reinterviste (solo per il modello ad alta partecipazione):

− Potranno riguardare, in tutto o in parte, le aziende già oggetto di revisione, i cui questionari siano risultati “con esito definitivo (interviste complete)”.

− Saranno svolte, di norma, tramite visita presso l'azienda2, ma potranno essere svolte anche mediante intervista telefonica.

− Potranno riguardare l’intero questionario o singole parti del questionario ritenute critiche; in questo ultimo caso deve comunque essere garantita la coerenza, secondo le regole decise da Istat, con le parti del questionario non revisionate.

− I loro esiti confluiranno in un ambiente dedicato, da concordare con ISTAT, in cui sarà generato un record parallelo a quello originario (pertanto i dati derivati dalla reintervista non sovrascriveranno i dati originari).

− Resterà responsabilità dell’ISTAT decidere se ed in quale misura utilizzare tali revisioni per determinare i valori finali da attribuire alla singola azienda oggetto di reintervista.

In considerazione dell’importanza delle informazioni contenute nella lista censuaria sia per i controlli macro che per quelli micro, le Regioni, prima dell’avvio delle attività di controllo, potranno avere accesso alla lista censuaria (ogni Regione potrà visualizzare le aziende con sede legale, o residenza del conduttore, all'interno del territorio regionale), contenente tutte le informazioni presenti nella lista censuaria (CUAA, informazioni anagrafiche, dati strutturali3, stato del questionario, oltre a un flag che distingue le aziende sulla base di una stima del grado di difficoltà di contatto delle singole aziende. Tale accesso avverrà per il tramite di un canale sicuro (sistema Indata). Sono previste due fasi di controllo (cfr. la sezione 2.):

2 Presso la sede legale dell'azienda, la residenza del conduttore o il centro aziendale.

3 Nell’ambito dei dati strutturali sono comprese le informazioni sulla eventuale presenza e consistenza di terreni o allevamenti in altre Regioni.

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pertanto, prima dell’avvio di ognuna delle due fasi, le Regioni avranno accesso, oltre che alle suddette informazioni utili, anche ai questionari compilati relativi alle sole unità rilevanti/influenti oggetto dei controlli micro e ai codici identificativi delle unità esitate, attraverso l'accesso al monitoraggio prodotto da SGI (cfr. la sezione 3). Il sistema SGI consentirà di visualizzare gli esiti di ogni questionario, indipendentemente che si tratti o meno di unità rilevanti/influenti.

Qualora disponibili, le Regioni forniranno un aggiornamento al 2020 dei dati amministrativi in loro possesso da integrare nella lista, ai fini del miglioramento del grado di copertura e della qualità dei controlli. Tali dati dovranno essere inviati a ISTAT entro venerdì 14 agosto 2020. L’ISTAT, a seguito di una valutazione specifica di ogni aggiornamento ricevuto (un unico aggiornamento per ogni Regione), valuterà l’opportunità di integrare tali informazioni nella lista censuaria.

Inoltre, sarà sempre possibile per le Regioni monitorare le aziende con residenza/sede legale della propria regione attraverso SGI e visualizzare l'esito e l'eventuale questionario compilato.

L’Istat informerà le Regioni sui tipi di controlli (bloccanti e no) cui saranno sottoposti i dati durante l’acquisizione nei diversi canali di rilevazione.

Tabella 1. Attività della rete di controllo per modello di partecipazione Modello di

partecipazione

MACRO MICRO

Controlli macro su report

Revisione Correzione desk Correzione con reintervista

A - BASE SI NO NO NO

B - MEDIA SI SI SI NO

C - ALTA SI SI SI* SI

* Le correzioni desk sono opzionali per il modello ad alta partecipazione.

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2. I controlli macro

2.1 Schedulazione temporale dei controlli

Si prevede di pianificare un numero di fasi in cui effettuare i controlli macro (e micro) adeguato rispetto alla complessità ed alla durata della fase di raccolta dei dati, nonché alla loro sostenibilità operativa. Prevedere una sola fase di controllo macro potrebbe essere rischioso, così come troppe fasi potrebbero creare confusione e non essere gestibili in termini operativi. Per ciascuna fase occorre prevedere:

• la generazione delle tavole su cui effettuare i controlli macro e la loro accessibilità da parte delle Regioni;

• la durata del controllo macro (e dei successivi controlli micro) da parte delle Regioni e la generazione degli esiti del controllo;

• i tempi di acquisizione e elaborazione degli esiti da parte di ISTAT;

• la loro valutazione (analisi) e la decisione in merito alle conseguenze e, in particolare, all’avvio della (eventuale) fase dei controlli micro.

Si può prevedere che la raccolta dei dati avvenga secondo una funzione non lineare, nello specifico in base ad una curva inizialmente a forma di parabola con la concavità rivolta verso l’alto (avvio relativamente più lento e poi inizio della fase di accelerazione fino alla accelerazione massima verso circa due terzi della raccolta) e, nella seconda fase, secondo una parabola con concavità rivolta verso il basso (decelerazione asintotica che convergerà verso il 100% a fine raccolta). Uno schema semplificato può basarsi sull’ipotesi che si ottenga circa il 10% degli esiti alla fine del primo mese di raccolta e che in ogni mese successivo si realizzi circa il 18% della raccolta, per cui dopo 6 mesi la raccolta dovrebbe essere stata completata.

Inoltre, si è considerato che il numero di aziende oggetto di controlli micro (cosiddette unità Rilevanti/Influenti) varia tra il 2 e il 5 per cento delle aziende in lista. Pertanto, si ritiene che per un tempo congruo in cui si possano svolgere le attività di correzione (desk o reintervista), per le Regioni a media e alta partecipazione, sia pari a 1,5 e 2,5 mesi, rispettivamente, per le fasi di controllo 1 e 2.

In base a tali elementi, si propone uno schema di controllo organizzato in 2 macro fasi:

1. La prima fase a circa metà raccolta (indicativamente dopo circa 2,5 mesi dall’avvio della raccolta), in cui si prevede di raggiungere un tasso di risposta circa pari al 40%4;

2. La seconda fase dopo circa 5 mesi dall’avvio, in cui si stima che il tasso di risposta abbia superato l'80%.

Prima di descrivere le due fasi, si introduce la differenza tra unità Rilevanti e Influenti 1 e 2:

1) Le unità “Rilevanti” sono identificate a priori, prima dell’inizio della raccolta dati, in base ai dati strutturali sulle singole aziende agricole disponibili nella lista censuaria.

2) Le unità “Influenti 1” sono identificate durante la raccolta dati, in base agli esiti della rilevazione, dei controlli macro e ad altre valutazioni basate anche sul confronto tra dati rilevati, dati presenti nella lista censuaria e dati del Censimento 2010 (modello SeleMix).

3) Le unità “Influenti 2” sono identificate, verso la fine della raccolta dati, in base agli esiti della rilevazione, dei controlli macro e ad altre valutazioni basate anche sul confronto tra

4 Potrà essere valutata l’opzione alternativa di prevedere un’ulteriore fase intermedia di controllo: in tal caso la prima fase di controllo verrebbe effettuata prima di 90 giorni dall’avvio della raccolta.

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5 dati rilevati, dati presenti nella lista censuaria e dati del Censimento 2010 (modello SeleMix).

Una parte dei criteri per l’individuazione delle unità rilevanti (di tutti e tre i tipi) potrà essere differenziata su proposta delle singole Regioni, in funzione delle rispettive caratteristiche strutturali peculiari (ad esempio, peso delle diverse tipologie di coltivazioni o di allevamenti).

L’ISTAT valuterà, caso per caso, la possibilità di differenziazione, tenendo anche conto dei due aspetti seguenti:

− che le unità rilevanti non siano assegnate alla tecnica CATI;

− che le proposte siano formalizzate nei tempi compatibili con il regolare svolgimento delle Fasi descritte nei prospetti 1 e 2 seguenti, ovvero entro dicembre 2020.

Nella fase 1 (dopo circa 80 giorni dall'inizio della raccolta5), si suppone di realizzare i controlli macro nelle prime due settimane del mese (10 giorni di lavoro, Week 1 e 26).

La Regione che adotterà la modalità a media o alta partecipazione potrà cominciare ad effettuare i controlli micro e le eventuali revisioni sulle unità Rilevanti, già oggetto di intervista, selezionate a priori, nell’arco di due settimane (Week 3 e Week 4). Nella stessa Week 3, l’ISTAT riceverà gli esiti dei controlli macro e li analizzerà, anche al fine di monitorare e ponderare la successiva selezione delle unità Rilevanti ex post (Influenti 1), effettuata in Week 4. La Week 5 vedrà l’avvio dei controlli micro per le unità Influenti 1 e per altre Rilevanti che al momento del primo controllo micro non avevano ancora risposto, e continuerà anche durante la Week 6. ISTAT riceverà gli esiti di tutti i controlli micro nell’arco delle settimane 6, 7 e 8 e consoliderà gli esiti di tutti i controlli al termine di Week 8. Indicativamente l’intero processo dovrebbe durare circa due mesi. L’intero processo è descritto nel Prospetto 1.

Prospetto 1. Le attività ed i tempi dei controlli macro e micro – FASE 1

Attività Week 1 Week 2 Week 3 Week 4 Week 5 Week 6 Week 7 Week 8

Controllo macro Regioni Regioni

Controlli micro su Rilevanti Regioni Regioni Ricezione e analisi esiti

controlli macro ISTAT

Selezione unità Influenti 1 ISTAT

Controlli micro su Rilevanti e

Influenti 1 Regioni Regioni

Ricezione e analisi esiti

controlli micro ISTAT ISTAT ISTAT

Consolidamento esiti controlli ISTAT

Nella fase 2 (circa 150 giorni dall'inizio della raccolta), verranno messe in atto le stesse azioni della fase 1, ma con tempi maggiori dedicati ad alcune attività. Indicativamente si è aumentato il tempo a disposizione per le attività relative ai controlli macro e micro delle Regioni, per cui la fase 2 dovrebbe complessivamente impegnare 12 settimane, ossia poco

5Nel caso in cui si optasse per tre fasi di controllo invece di due, il primo controllo dovrebbe essere previsto prima degli 80 giorni.

6Nei prospetti 1 e 2 si valutano gli archi temporali in settimane di lavoro generiche, ma una valutazione più precisa può essere fatta esprimendo gli intervalli temporali in giornate uomo da dedicare. In questo contesto si è supposto che ogni regione possa dedicare 2 persone a tempo pieno, per cui due settimane (10 giorni lavorativi) equivarrebbe a 20 giornate di lavoro a tempo pieno.

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6 meno di 3 mesi. Pertanto, si stima di poter disporre di un database censuario revisionato a livello sia macro che micro entro 1,5 mesi dalla fine della raccolta dati. Si deve tenere conto del fatto che nella fase 2 i controlli micro possono prevedere anche la reintervista (modello ad alta partecipazione). Lo schema delle fasi e dei tempi è riepilogato nel Prospetto 2.

Prospetto 2. Le attività ed i tempi dei controlli macro e micro – FASE 2

Attività

Week 1-2-3

Week 4-5-6

Week 7

Week 8-9-10

Week

11 Week 12

Controllo macro Regioni

Controlli micro su Rilevanti * e Influenti

1* Regioni

Ricezione e analisi esiti controlli macro ISTAT

Selezione unità Influenti 2 ** ISTAT

Controlli micro su Rilevanti e Influenti 1

e 2* Regioni

Ricezione e analisi esiti controlli micro ISTAT ISTAT ISTAT

Consolidamento esiti controlli ISTAT

* Questi controlli possono prevedere la reintervista.

** Può essere necessario estrarre un’ulteriore lista di unità Influenti 2

La Tabella 2 seguente schematizza lo schema descritto.

Tabella 2. Schema dei controlli macro e micro da attivare durante la raccolta dati

Giorni da inizio raccolta dati

Percentuale di unità con esito

Percentuale cumulata

Controllo macro

Controllo micro

Settimane durata controlli macro

Settimane durata controlli micro (Rilevanti e Influenti 1 e 2)

Settimane durata analisi esiti dei controlli

30 giorni 10 10 No No

60 giorni 18 28 No No

80 giorni 12 40 Si Si 2 4 4

120 giorni 18 58 No No

140 giorni 18 76 Si Si 3 6 6

2.2. Lista delle tavole di controllo da predisporre e analizzare e cruscotto per il monitoraggio

Le attività sopra descritte verranno svolte attraverso un set di tavole di controllo, i cui valori saranno rappresentati in un cruscotto di monitoraggio che l’ISTAT metterà a disposizione delle Regioni in SGI secondo le fasi e i tempi sopra descritti.

Considerando la complessità del questionario di rilevazione, il "core" dei controlli macro sarà focalizzato su un set limitato di tavole (cosiddette "tavole madri") che sintetizzano i principali aspetti della struttura delle aziende agricole rilevati attraverso il censimento.

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7 La scelta di tali tavole è stata guidata dai seguenti criteri:

• coerenza e comparabilità: gli indicatori prescelti devono poter essere confrontati con dati analoghi presenti in fonti attendibili ed aggiornate (sintetizzate nella lista censuaria), oltre che con i dati diffusi nella precedente tornata censuaria;

• pertinenza e rilevanza: gli indicatori devono consentire di valutare i principali risultati del censimento, identificando eventuali scostamenti dai risultati attesi sui domini di riferimento;

• tempestività: gli indicatori devono poter essere elaborati, trasmessi e analizzati in tempi congrui per poter rispettare le varie fasi del controllo previste;

• accessibilità e chiarezza: gli indicatori devono essere rappresentati attraverso strumenti semplici, con formati accessibili ed immediatamente utilizzabili, anche attraverso una grafica user-fiendly, per consentire una immediata lettura dei risultati.

Tali criteri hanno guidato la scelta verso le seguenti sette tavole madri:

A) Tipologia delle aziende: con coltivazioni, zootecniche o entrambe le caratteristiche;

B) Superficie agricola utilizzata (SAU) e dimensione aziendale;

C) Superficie aziendale (SAT);

D) Utilizzazione dei terreni per azienda;

E) Utilizzazione dei terreni per superficie;

F) Consistenza di aziende zootecniche per tipologia di allevamento;

G) Consistenza specie per numero di capi allevati.

Tutte le tavole A-G saranno elaborate per i domini territoriali relativi a regioni e province. Le tavole da A-C saranno esplicitare anche in relazione alla dimensione comunale (Tabella 3)7. L’Istat non richiederà analisi dettagliate su un livello di dettaglio territoriale inferiore a quello comunale8. Le informazioni relative al Censimento 2020 faranno riferimento al dettaglio territoriale relativo al centro aziendale dichiarato all'interno del questionario, in analogia con le informazioni del Censimento 2010.

Tabella 3. Lista delle tavole madri da predisporre analizzare per i controlli macro

TAVOLA TITOLO DETTAGLIO

TERRITORIALE A* Numero aziende per tipologia

(con coltivazioni, con allevamenti, con coltivazioni e allevamenti) Regione, provincia, comune

B* Numero aziende, Superficie agricola utilizzata, dimensione media,

per classe di SAU Regione, provincia,

comune

C* Numero aziende, superficie totale, per classe di SAT Regione, provincia, comune

D* Aziende per utilizzazione dei terreni

(seminativi, legnose agrarie, prati permanenti e pascoli, arboricoltura da legno, boschi, SANU**, altra superficie)

Regione, provincia,

7 Potranno essere concordate altre tipologie di tavole, da aggiungere a quelle elencate, ad esempio quelle riferite alla soccida. La lista completa di tutte le tavole da produrre dovrà essere formulata entro il 31 ottobre 2020.

8 Le Regioni potranno elaborare tavole con dettaglio sub-provinciale (ad esempio, per zona altimetrica). In questo caso, le Regioni non sono obbligate a restituire a ISTAT gli esiti dei controlli macro a livello di singolo comune, potendoli invece fornire sulla base della specifica aggregazione comunale scelta.

(8)

8

E* Superficie per utilizzazione dei terreni

(seminativi, legnose agrarie, prati permanenti e pascoli, arboricoltura da legno, boschi, SANU**, altra superficie)

Regione, provincia,

F Numero aziende zootecniche per principali specie animali

(bovini, bufalini, suini, ovini, caprini, avicoli) Regione, provincia G Numero capi per principali specie animali

(bovini, bufalini, suini, ovini, caprini, avicoli) Regione, provincia

* Devono essere esclusi i dati delle proprietà collettive.

** Superficie Agricola Non Utilizzata.

Per facilitare la lettura delle tavole, esse saranno accompagnate da un "cruscotto" che mostra, in termini assoluti e relativi, gli ammontari rilevati e gli eventuali scostamenti dai valori di riferimento (Tabella 4). Il cruscotto consente di rispondere alle esigenze di tempestività e chiarezza sopra menzionate. Il cruscotto si compone di due sezioni, non editabili ma scaricabili in formato Excel.

Nella sezione superiore sono rappresentati (in azzurro), per una data caratteristica relativa a un determinato dettaglio territoriale, gli ammontari assoluti rilevati al Censimento 2020, i corrispondenti valori presenti nella lista di riferimento, e la loro variazione assoluta o percentuale. Tutti i valori presenti in questo riquadro sono calcolati esclusivamente sulle aziende rilevate come attive, con riferimento ai valori dichiarati nel questionario e a quelli presenti, per le stesse unità, nella lista censuaria.

Nella sezione inferiore sono rappresentati (in verde), oltre ai dati censuari e della lista, anche i valori rilevati al Censimento del 2010. In questo riquadro, i valori sono calcolati con una componente di stima riferita alle unità non esitate, necessaria a garantire la comparabilità con i dati diffusi nel precedente censimento. Anche in questa sezione si mettono in luce i valori totali e le (eventuali) differenze assolute e percentuali.

Resta facoltà delle regioni l’utilizzo di ulteriori altre elaborazioni svolte in modo autonomo (off-line) e basate su proprie fonti, sulla base delle quali fornire ulteriori indicazioni all’ISTAT.

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9 Tabella 4. Esempio di cruscotto per la fase di controllo macro e una generica unità territoriale (regione x, provincia y, comune z)

CARATTERISTICA

AMMONTARI ASSOLUTI COMPOSIZIONI PERCENTALI

Numero aziende totale

Numero aziende con coltivazioni

Numero aziende con allevamenti

Numero aziende con coltivazioni e allevamenti

Numero aziende totale

Numero aziende con coltivazioni

Numero aziende con allevamenti

Numero aziende con coltivazioni e allevamenti

1 CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI* 71.000 31.000 6.000 34.000 100,0 43,7 8,5 47,9

2 LISTA CENSUARIA* 75.000 33.000 7.000 35.000 100,0 44,0 9,3 46,7

5 Differenza percentuale o assoluta (1-2)*** -5,3 -6,1 -14,3 -2,9 - 3,7 -0,8 1,2

3 CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI + STIMA** 128.500 65.000 17.500 46.000 100,0 50,6 13,6 35,8

4 CENSIMENTO 2010** 140.000 70.000 20.000 50.000 100,0 50,0 14,3 35,7

6 Differenza percentuale o assoluta (3-4)*** -8,2 -7,1 -12,5 -8,0 - 0,6 -0,7 0,1

* I totali da raccolta dati e da lista censuaria sono calcolati sulle stesse unità agricole.

‘** La stima si riferisce all’intero aggregato di riferimento e quindi prevede una correzione per le unità agricole ancora non esitate. Tale correzione può essere ottenuta diversi metodi di cui deve essere valutata l’efficienza rispetto agli obiettivi del controllo macro.

*** Differenze percentuali se riferite agli ammontari, assolute se riferite alle composizioni percentuali.

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10

2.3 Lista completa delle tavole da predisporre

Le 7 tavole madri sopra descritte danno origine al set completo costituito da 17 tavole (più le tavole relative alla demografia aziendale e alla soccida) declinate per i domini territoriali individuati per il centro aziendale, che costituiscono la base dei controlli macro (Tabella 5).

Le tavole 1-3, originate dalla tavola A, fanno riferimento al Numero di aziende per tipologia.

Le tipologie di aziende identificate corrispondono a quelle con terreni agricoli (identificate dalle aziende che dichiarano di avere una superficie agricola utilizzata), quelle con allevamenti (aziende che dichiarano di allevare capi) e aziende che hanno entrambe le caratteristiche (SAU e capi). Tali tavole si articolano per regione, per provincia e per comune.

Pertanto, come già detto, non si richiederanno analisi a livello sub-comunale.

Le tavole 4-6, originate dalla tavola B, contengono la distribuzione delle aziende in termini di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) - in valori assoluti e in classe, e la relativa dimensione media. Il dettaglio territoriale è quello della regione, della provincia e del comune

.

Le tavole 7-9, derivanti dalla tavola C, sintetizzano la distribuzione delle aziende in termini di superficie aziendale (SAT), in valori assoluti e in classi, con riferimento alla regione, alla provincia e al comune di localizzazione del centro aziendale.

Le tavole 10-11, prodotte a partire dalla tavola D, contengono la distribuzione delle aziende agricole con riferimento alle principali tipologie di utilizzazione dei terreni. Le categorie di utilizzazione dei terreni con cui sono rappresentati i dati seguono l'organizzazione dei quesiti nel questionario: seminativi (in cui si includono anche gli orti familiari), coltivazioni legnose agrarie, prati permanenti e pascoli, arboricoltura da legno, boschi, Superficie Agricola Non Utilizzata e Altra superficie (in cui si include anche la superficie coltivata a funghi). I domini territoriali analizzati sono la regione e la provincia. Per facilitare il confronto con i dati amministrativi, l’Istat invierà la tavola di confronto delle nomenclature Agea-censimento.

Le tavole 12-13, derivanti dalla tavola E, sintetizzano la superficie rilevata con riferimento alle principali tipologie di utilizzo dei terreni (le stesse descritte per le tavole 10-11), con riferimento alla regione e alla provincia di ubicazione del centro aziendale.

Le tavole 14-15, prodotte a partire dalla tavola F, descrivono la distribuzione delle aziende zootecniche, per regione e provincia, in relazione alle principali specie rilevate attraverso il questionario: bovini, bufalini, equini, suini, ovini, caprini e avicoli.

Le tavole 16-17, elaborate a partire dalla tavola G, contengono la distribuzione dei capi allevati, per regione e provincia, in relazione alle principali specie (corrispondenti a quelle descritte per le tavole 14-15).

Come già detto, l'individuazione delle tavole è stata effettuata a partire dai criteri di qualità sopra esposti, che hanno anche guidato la scelta delle singole variabili incluse nel calcolo degli indicatori.

(11)

11 Tabella 5. Elenco completo delle tavole da predisporre per i controlli macro (N = numero di aziende agricole)

TAVOLA TITOLO VOCI VARIABILI DA QUESTIONARIO

A*

1 Numero aziende per tipologia per regione Con coltivazioni (SAU>0) Con allevamenti (N_capi>0) Con coltivazioni e allevamenti

(SAU>0 e numero capi>0)

SAU= Σ A.2.1-A.2.81+Σ A.5.1-A.5.5 2 Numero aziende per tipologia per provincia

3 Numero aziende per tipologia per comune

B* 4 Num. aziende, SAU, SAU media, per classe SAU, per regione SAU

Dimensione media SAU= Σ A.2.1-A.2.81+Σ A.5.1-A.5.5 DIM_MEDIA= SAU/N 5 Num. aziende, SAU, SAU media, per classe SAU, per provincia

6 Num. aziende, SAU, SAU media, per classe SAU, per comune

C*

7 Numero aziende, SAT, per classe di SAT per regione SAT2 (SAT calcolata come somma della SAU e delle altre voci che

derivano dal questionario)

SAT2=

SAU+A.2.82+A.2.83+A.2.84+A.2.85+A.2.88+(A.2.8 6/10.000 + A.2.87/10000)

8 Numero aziende, SAT, per classe di SAT per provincia 9 Numero aziende, SAT, per classe di SAT per comune

D*

10

Aziende per utilizzazione dei terreni per regione Seminativi (+ Orti) - Legnose agrarie - Prati permanenti e pascoli - Arboricoltura da legno – Boschi –

SANU -

Altra superficie (inclusi funghi)

SEMINATIVI=A.2Σ (1-39)+A.5.1+A.5.2+A.5.3 ORTI=A.2.78+A.5.5

LEGNOSE=A.2Σ (40-77)+A.5.4 PRATI_PASCOLI=A.2Σ (79-81) ARBORICOLTURA=A.2Σ (82-83)

BOSCHI=A.2.84 SAU=A.2.85 SANU=A.2.85 ALTRASUP=A.2.88 11

Aziende per utilizzazione dei terreni per provincia

E*

12 Superficie per utilizzazione dei terreni per regione Seminativi (+ Orti) - Legnose agrarie – Prati permanenti e pascoli - Arboricoltura da legno – Boschi -

SANU

Altra superficie (inclusi funghi)

SEMINATIVI=A.2Σ (1-39)+A.5.1+A.5.2+A.5.3 ORTI=A.2.78+A.5.5

LEGNOSE=A.2Σ (40-77)+A.5.4 PRATI_PASCOLI=A.2Σ (79-81) ARBORICOLTURA=A.2Σ (82-83)

BOSCHI=A.2.84 SAU=A.2.85 SANU=A.2.85 ALTRASUP=A.2.88 13

Superficie per utilizzazione dei terreni per provincia

F 14 Numero aziende zootecniche per principali specie animali per

regione Bovini– Bufalini – Equini - Suini

Ovini – Caprini– Avicoli** TOT_BOVINI - TOT_BUFALINI - TOT_EQUINI - TOT_SUINI - TOT_OVINI - TOT_CAPRINI-

(12)

12

15 Numero aziende zootecniche per principali specie animali per

provincia MEDIA_AVICOLI

G 16 Numero capi per principali specie animali per regione Bovini – Bufalini – Equini - Suini- Ovini–Caprini – Avicoli*

TOT_BOVINI - TOT_BUFALINI - TOT_EQUINI - TOT_SUINI - TOT_OVINI - TOT_CAPRINI –

MEDIA_AVICOLI 17 Numero capi per principali specie animali per provincia

* Devono essere esclusi i dati delle proprietà collettive.

**Per gli avicoli nel questionario si richiede il numero medio (e non totale) in relazione all’annata agraria di riferimento.

(13)

13 Oltre alle tavole elencate nella Tabella 5, da sottoporre a revisione macro, saranno messe a disposizione anche altre due tipologie di tabelle, relative alla stima del numero di aziende agricole attive ed agli esiti della raccolta dati.

La prima tabella consente di associare ai dati inseriti nelle tabelle da analizzare per i controlli macro la stima del numero di aziende agricole attive in ogni comune: il vero ammontare delle aziende agricole attive sarà disponibile solo al termine della raccolta dati ed al termine del processo complessivo di revisione del database censuario, che sarà condotto da ISTAT al fine della diffusione dei risultati definitivi.

La seconda tabella, riportata nella pagina seguente, elenca gli esiti delle interviste censuarie per comune e non contiene dati ponderati (ossia riportati all’universo), essendo finalizzata a fotografare la situazione della raccolta dati nei due momenti dedicati alle fasi di revisione da parte delle Regioni. In tale tabella sarà disponibile il confronto con gli esiti definitivi del censimento del 2010.

Le due tavole suddette non saranno oggetto di revisioni, ma saranno utilizzabili come supporto per le revisioni macro e micro.

Tabella Attive. Stima del numero di aziende attive per comune

Per ogni Provincia di ogni Regione

Stima aziende attive

2020 (1) Aziende attive 2010 Differenza %

Comune 1 200 180 11,1

Comune 2 150 165 -9,1

Comune 3 Comune 4 Comune 5

Comune n TOTALE

(1) Basata sulla ponderazione degli esiti disponibili al momento in cui vengono effettuate le revisioni macro.

(14)

14 Tabella Esiti. Dati relativi alla raccolta 2020 e confronto con il censimento 2010

Per ogni Provincia di ogni

Regione TOTALE

Intervista completa

Azienda tempora- neamente inattiva

Azienda sotto la soglia del censimento

Azienda esclusivamente forestale

Azienda interamente affittata o concessa ad uso gratuito ad altro conduttore

Azienda con terreni interamente abbandonati

Azienda assorbita da altra/e azienda/e preesistente/i

Azienda fusa con altre aziende

Azienda smembrata in più aziende

Azienda cessata

Non è un’azienda agricola

2020 - dati assoluti

Comune 1 100 65 5 12 2 4 1 1 3 1 5 1

Comune 2 Comune 3

Comune n

2020 - composizioni %

Comune 1 100,0 65,0 5,0 12,0 2,0 4,0 1,0 1,0 3,0 1,0 5,0 1,0

Comune 2 Comune 3

Comune n

2010 - composizioni %

Comune 1 100,0 68,0 3,0 9,0 1,0 6,0 2,0 2,0 2,0 2,0 4,0 1,0

Comune 2 Comune 3

Comune n

(15)

15

2.4 Un esempio di revisione macro

L’esempio riguarda la Tavola D10.

Sono evidenziati in marroncino i casi di domini sospetti, che in questo esempio sono quelli con differenze inferiori al -25% o superiori al +25%. Ovviamente, a regime sarà possibile identificare criteri oggettivi per determinare gli intervalli di accettazione.

In merito ai criteri da utilizzare per identificare gli intervalli di accettazione delle differenze (percentuali e assolute se del caso), saranno gestiti in base ad un approccio elastico: pertanto, essi potranno essere diversificati al variare della Regione e della specifica variabile oggetto di valutazione. Una descrizione più dettagliata dei criteri sarà predisposta successivamente alla approvazione del presente documento.

Tabella 5a. Controllo macro per una generica regione. Tavola D10. Fase 1

1 2 3 4

CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI

LISTA CENSUARIA

Differenza percentuale (1-2)

CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI + STIMA

CENSIMENTO 2010

Differenza percentuale (3-4)

Seminativi (+orti) 6.500 10.000 -35,0 52.000 40.000 30,0

Legnose agrarie 5.000 4.000 25,0 33.000 25.000 32,0

Prati permanenti e

pascoli 18.000 20.000 -10,0 50.000 60.000 -16,7

Arboricoltura da

legno 13.000 10.000 30,0 43.000 35.000 22,9

Boschi 5.500 5.000 10,0 25.000 23.000 8,7

SAU 48.000 49.000 -2,0 203.000 183.000 10,9

Altra superficie 5.200 5.000 4,0 19.000 18.000 5,6

SAT 53.200 54.000 -1,5 222.000 201.000 10,4

Tabella 5b. Controllo macro per una generica regione. Tavola D10. Fase 2 (fine raccolta)

1 2 3 4

CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI

LISTA CENSUARIA

Differenza percentuale (1-2)

CENSIMENTO 2020: DATI RACCOLTI

CENSIMENTO 2010

Differenza percentuale (3-4)

Seminativi (+orti) 54.000 50.000 8,0 54.000 40.000 35,0

Legnose agrarie 36.000 24.000 50,0 36.000 25.000 44,0

Prati permanenti e

pascoli 48.000 52.000 -7,7 48.000 60.000 -20,0

Arboricoltura da

legno 40.000 44.000 -9,1 40.000 35.000 14,3

Boschi 27.000 30.000 -10,0 27.000 23.000 17,4

SAU 205.000 216.000 -5,1 205.000 183.000 12,0

Altra superficie 20.000 19.000 5,3 20.000 18.000 11,1

SAT 225.000 235.000 -4,3 225.000 201.000 11,9

(16)

16 Se le variazioni fuori range in Tabella 5a erano dovute a errori influenti nei dati e i precedenti controlli macro e micro avranno avuto successo, si dovrebbe arrivare a fine raccolta ad una situazione simile a quella evidenziata nell’area in verde della Tabella 5b, in cui tutte le differenze percentuali tra dato censuario 2020 e 2010 sono contenute nel range di accettazione. Altrimenti, se le deviazioni fuori range non erano dovute ad errori, ma erano reali, il dato dovrebbe essere stato confermato come tale dalla rispettiva regione9.

2.5 Produzione delle tabelle di controllo e degli esiti del controllo

Le tavole di controllo e il cruscotto di monitoraggio saranno elaborate, secondo le fasi contenute nello schema sopra esposto, dall' ISTAT. In particolare, per garantire l'accessibilità, esse saranno prodotte in un formato immediatamente utilizzabile da parte delle Regioni (ad esempio in formato.xls).

Le tavole saranno trasmesse da ISTAT attraverso un sistema interattivo, Indata/datistat,

idoneo alla trasmissione di documentazione su canali sicuri, sia per l’invio sia in ricezione.

9 Se si dovesse decidere di inserire un’ulteriore fase di controllo macro, seguirebbe lo stesso schema di quello previsto per la FASE 1.

(17)

17

3. I controlli micro

3.1 Identificazione delle unità Rilevanti/influenti

I controlli micro sono effettuati dalle Regioni e Province autonome che adottano il modello di partecipazione medio e alto o, eventualmente, dai RIT delle Regioni che hanno scelto l’opzione base di partecipazione.

Tali attività sono svolte sulle cosiddette “Aziende Rilevanti/Influenti”, ovvero aziende selezionate dall’ISTAT sulla base di opportuni criteri, sulla base delle informazioni disponibili nella lista censuaria e rese identificabili attraverso un opportuno flag.

Le aziende Rilevanti/Influenti sono di tre tipologie:

▪ Le unità “Rilevanti” sono identificate a priori, prima dell’inizio della raccolta dati, in base ai dati strutturali sulle singole aziende agricole disponibili nella lista censuaria e, eventualmente, sulla base di informazioni fornite dalle Regioni.

▪ Le unità “Influenti 1” sono identificate durante la raccolta dati, in base agli esiti della rilevazione, dei controlli macro e ad altre valutazioni basate anche sul confronto tra dati rilevati, dati presenti nella lista censuaria e dati del Censimento 2010 (modello SeleMix).

▪ Le unità “Influenti 2” potranno essere ulteriormente identificate, verso la fine della raccolta dati, in base agli esiti della rilevazione, dei controlli macro e ad altre valutazioni basate anche sul confronto tra dati rilevati, dati presenti nella lista censuaria e dati del Censimento 2010 (modello SeleMix).

Le aziende “Rilevanti” saranno identificate prima dell’avvio della fase di raccolta dati, sulla base di informazioni contenute nella lista censuaria. Si tratta di “aziende chiave della regione”, ovvero di unità agricole ad elevato “valore aggiunto” in relazione alla propria provincia di riferimento, identificata sulla base della sede legale/residenza del conduttore.

Al fine di poter selezionare le unità rilevanti, una unità appartenente alla lista censuaria verrà definita “rilevante” sulla base della sua dimensione, misurata rispetto alle seguenti variabili:

• Superficie Agricola Utilizzata (SAU).

• Unità di Bovino Adulto (UBA).

• Superficie a seminativi.

• Superficie a vite.

• Superficie a legnose agrarie.

In particolare, una azienda sarà definita rilevante se risulterà essere tra le aziende di maggiore dimensione, nella provincia di riferimento, per almeno una delle precedenti variabili.

Senza scendere nei dettagli tecnici, l’individuazione avverrà utilizzando successivi ordinamenti decrescenti rispetto alle precedenti variabili; successivamente, assegnando, dopo ciascun ordinamento, un rango a ciascuna azienda (rango 1 alla azienda di maggiore dimensione). In questo modo, ciascuna azienda verrà caratterizzata da 5 ranghi. Per ciascuna azienda verrà calcolato il rango minimo e sulla base di questo verranno scelte le prime aziende per provincia. In questo modo è sufficiente che un’azienda abbia un rango basso in corrispondenza anche di una sola tra le 5 variabili per poter avere una buona probabilità di essere identificata come rilevante.

(18)

18 I risultati di questa procedura sono riportati nelle Tabelle 6a e 6b.

Le aziende “Influenti 1” e “Influenti 2” sono le aziende che possono essere identificate durante e/o verso la fine della raccolta dei dati, a partire dai dati forniti nel questionario di rilevazione, attraverso la tecnica di macro-editing, tenendo anche eventualmente conto degli esiti dei controlli macro effettuati dalle Regioni. Si tratta di aziende identificate attraverso l’osservazione di un'anomalia di un totale (macro editing), o del potenziale errore influente di un'azienda (editing selettivo) che ha fornito un valore per una variabile osservata (SAU o UBA o eventualmente specifici macrousi o capi di bestiame) molto difforme rispetto al modello sottostante ipotizzato.

Le aziende “Influenti 1” e “Influenti 2” saranno identificate nel corso della rilevazione. In particolare, come evidenziato nei prospetti 1 e 2, esse potranno essere identificate in due momenti successivi: le unità “influenti 1” saranno identificate nella Fase 1 (80 giorni dall’inizio della raccolta) durante la quarta settimana di lavoro (Week 4), mentre le “Influenti 2” durante la Fase 2 (140 giorni dall’inizio della raccolta) nella settimana successiva a quelle dei controlli macro (Week 7). Le Influenti 1 e 2, dopo essere state identificate dall’ISTAT, saranno rese visibili alle Regioni attraverso un opportuno flag all’interno di SGI.

3.2 Fase di revisione micro

La revisione dei questionari è un’attività rivolta alle Regioni e Province autonome che adottano il modello di partecipazione medio e alto o, eventualmente, ai RIT delle Regioni che hanno scelto l’opzione a bassa partecipazione.

Il numero massimo di unità da revisionare, stabilito nel Piano Generale di Censimento, non può eccedere il 5% delle aziende presenti nella lista censuaria; pertanto, il numero complessivo di aziende identificate come Rilevanti e Influenti 1 e 2, non potrà eccedere tale valore.

La revisione dei questionari avverrà all’interno di SGI, dove sarà presente, per ciascuna unità Rilevante/Influente, un apposito campo di cui si potrà registrare l’avvenuta revisione, corredata da un breve testo da inserire nel campo note dedicato. In tal modo, l’ISTAT potrà visualizzare e monitorare le unità revisionate da ciascuna Regione e Provincia autonoma.

Le attività di revisione possono riguardare esclusivamente le aziende identificate come Rilevanti/Influenti (Rilevanti, Influenti 1 e 2) i cui questionari risultino “con esito definitivo (interviste complete)”. Si svolgeranno attraverso il Sistema di Gestione dell’Indagine (SGI), all’interno del quale le Regioni e Province autonome avranno l’autorizzazione per la visualizzazione delle unità rilevanti/influenti loro assegnate (con riferimento all’ubicazione dell'azienda). Una volta che tali aziende avranno correttamente compilato ed inviato il questionario, si potrà accedere ai microdati e procedere alla revisione del questionario, secondo il seguente schema:

Nella fase 110 (dopo 80 giorni dall'inizio della raccolta), a partire dalla terza settimana di lavoro si potranno revisionare i questionari con esito definitivo delle sole aziende

“Rilevanti”. Tale attività potrà durare un massimo di 15 giorni (Week3 e 4 della fase 1).

Nelle due settimane successive si potrà invece procedere con la revisione dei questionari relativi alle “Influenti 1”, oltre che proseguire con il controllo delle Rilevanti che abbiano nel frattempo compilato il questionario (Week 5 e 6 della fase 1).

10Come già segnalato, è possibile prevedere 3 fasi di revisione anziché 2.

(19)

19 Nella fase 2 (dopo 140 giorni dall’inizio della raccolta), a partire dalla terza settimana di lavoro, si potranno ulteriormente revisionare i questionari nel frattempo completati dalle Rilevanti e Influenti 1. Tale attività è previsto si svolga in 3 settimane (Week 4-5-6 della fase 2). Conclusa questa tornata di controlli, a partire dalla settima settimana si potranno revisionare i questionari delle “Influenti 2”, oltre che delle Rilevanti e Influenti 1 se completati, per 3 settimane (Week 8-9-10 della fase 2).

3.3 Fase di correzione micro - desk

Riguardo alle attività di correzione dei microdati in modalità desk (modello a media e ad alta partecipazione), queste riguarderanno esclusivamente le unità Rilevanti e Influenti 1 e 2 già oggetto della revisione svolta e registrata nella fase precedente. In particolare:

Se l’unità Rilevante/Influente risulterà in stato “revisionato”, SGI consentirà alla Regione di accedere in modalità modifica al questionario di rilevazione. A quel punto, il questionario risulterà editabile e quindi potranno essere inseriti i nuovi valori ritenuti corretti, anche sulla base di informazioni comparative relative alla medesima azienda in possesso della Regione o Provincia autonoma.

Le proposte di correzione dovranno essere corredate di opportuni commenti, che potranno essere inseriti in un campo dedicato, che ne spieghino le motivazioni ed indichino la fonte utilizzata per ottenerle (scegliendo i motivi della correzione da un menu a tendina).

3.4 Fase di correzione micro con reintervista

La correzione micro attraverso la re-intervista è prevista esclusivamente per le Regioni e Province autonome che abbiano scelto il modello ad alta partecipazione. Come anche per la correzione desk, questo tipo di attività può essere svolta solo sulle unità Rilevanti e Influenti 1 e 2 che risultino in stato “revisionato”.

Le interviste saranno svolte, di norma, tramite visita presso l'azienda, ma potranno essere svolte anche mediante contatto telefonico.

Le modifiche, che potranno riguardare l’intero questionario o singole parti ritenute critiche, potranno essere inserite all’interno di SGI in modalità modifica direttamente sul questionario e dovranno essere accompagnate da un breve testo da inserire in un campo note che indichi la tecnica di intervista effettuata ed eventuali altre informazioni rilevanti.

Gli esiti delle correzioni desk e mediante re-intervista confluiranno in un ambiente dedicato, da concordare con ISTAT, in cui sarà generato un record parallelo a quello originario (pertanto i dati derivati dalla re-intervista non sovrascriveranno i dati originari).

Resterà responsabilità dell’ISTAT decidere se ed in quale misura utilizzare tali revisioni per determinare i valori finali da attribuire alla singola azienda oggetto di correzione (desk o reintervista).

(20)

20 Tabella 6a. Distribuzione regionale delle unità della lista (escluse le proprietà collettive), delle unità rilevanti identificate in base alle variabili SAU e UBA, e livello percentuale di copertura rispetto alla lista

Unità territoriale

Aziende nella lista

censuaria Aziende rilevanti SAU UBA

Numero Numero Numero % Numero Numero % Numero Numero %

Piemonte 78.492 778 0,99 145.589 11,96 303.650 25,71

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 4.265 62 1,45 13.695 13,76 2.613 9,17

Bolzano/Bozen 27.350 410 1,50 64.242 28,73 9.305 7,97

Trento 19.374 289 1,49 41.921 34,10 32.053 50,01

Lombardia 75.205 1.122 1,49 286.040 14,55 916.107 29,84

Veneto 112.562 1.689 1,50 226.448 21,73 1.229.518 54,16

Friuli-Venezia Giulia 27.050 404 1,49 67.882 23,67 182.426 70,72

Liguria 23.765 349 1,47 26.515 22,16 6.228 44,89

Emilia-Romagna 78.642 1.171 1,49 240.378 18,61 740.718 61,13

Toscana 81.350 1.216 1,49 275.437 26,46 97.555 57,67

Umbria 41.897 624 1,49 76.643 20,72 104.770 67,68

Marche 51.219 770 1,50 109.377 19,76 152.501 72,26

Lazio 117.963 1.767 1,50 214.377 23,09 173.495 47,00

Abruzzo 66.212 991 1,50 73.910 20,71 94.018 58,75

Molise 28.600 429 1,50 26.194 12,78 93.850 58,99

Campania 134.413 2.015 1,50 119.772 18,79 246.791 48,41

Puglia 266.195 3.990 1,50 317.334 21,18 226.500 72,13

Basilicata 49.766 744 1,49 88.506 16,80 57.018 42,03

Calabria 132.553 1.981 1,49 145.756 23,15 61.966 40,26

Sicilia 211.179 3.165 1,50 346.893 20,53 225.453 43,43

Sardegna 71.890 1.077 1,50 195.385 12,54 92.134 14,63

ITALIA 1.699.942 25.043 1,50 3.102.294 19,00 5.048.669 43,20

(21)

21 Tabella 6b. Distribuzione regionale delle unità della lista (escluse le proprietà collettive), delle unità rilevanti identificate in base alle variabili SAU seminativi, SAU vite e SAU coltivazioni legnose agrarie, e livello percentuale di copertura rispetto alla lista

Unità territoriale Seminativi Vite Coltivazioni legnose agrarie

Numero Numero % Numero Numero % Numero Numero %

Piemonte 49.852 8,58 7.083 15,91 12.614 11,67

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 614 22,87 106 23,98 173 17,03

Bolzano/Bozen 28.745 68,84 1.484 23,41 4.797 20,69

Trento 4.447 42,03 2.059 18,76 3.140 13,90

Lombardia 97.415 14,43 10.039 33,80 15.457 25,74

Veneto 104.891 19,03 27.673 24,77 30.328 23,11

Friuli-Venezia Giulia 40.719 20,92 9.822 36,99 11.039 30,87

Liguria 5.182 29,90 806 45,87 3.170 16,72

Emilia-Romagna 147.167 16,82 10.939 20,33 21.445 17,11

Toscana 99.525 20,94 24.586 40,04 36.805 22,65

Umbria 50.006 20,50 5.147 47,75 10.615 21,94

Marche 69.955 16,07 6.808 42,11 10.103 24,76

Lazio 95.487 20,01 7.528 40,83 27.527 17,56

Abruzzo 35.039 17,45 7.236 23,10 12.250 14,91

Molise 17.168 10,62 2.013 42,88 4.186 19,22

Campania 48.575 15,01 4.746 24,47 21.484 13,55

Puglia 162.507 20,94 30.569 27,30 97.668 16,73

Basilicata 40.466 13,12 1.959 43,87 8.621 17,15

Calabria 40.605 22,98 3.400 48,26 43.446 17,53

Sicilia 131.710 17,14 23.722 23,10 63.548 15,37

Sardegna 59.991 11,17 4.630 24,04 13.902 18,05

ITALIA 1.330.066 17,00 192.355 27,74 452.318 17,60

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