• Non ci sono risultati.

Ho potuto riunire le varie tipologie di prede in due categorie principali: esotermi (anfibi e rettili) e endotermi (uccelli e micromammiferi)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Ho potuto riunire le varie tipologie di prede in due categorie principali: esotermi (anfibi e rettili) e endotermi (uccelli e micromammiferi)"

Copied!
33
0
0

Testo completo

(1)

1 4. RISULTATI.

È stato possibile stabilire che la dieta dei biacchi consiste principalmente in piccoli rettili (sauri) e micromammiferi (Muridi, Microtidi, Soricidi) a questi vanno aggiunti anfibi e uccelli (di solito nidiacei) che, sebbene rappresentino generalmente componenti marginali nella dieta dei biacchi, in alcune popolazioni risultano frequenti e perciò significativi (si veda Tabella Risultati nelle pagine successive).

(2)

2

Hv-diet (2° parte). Tabella Risultati (1° parte).

(3)

3 Tabella Risultati (2° parte).

(4)

4 Tabella Risultati (3° parte).

(5)

5 4.1 Tipologie delle prede.

Ho potuto riunire le varie tipologie di prede in due categorie principali: esotermi (anfibi e rettili) e endotermi (uccelli e micromammiferi).

Va poi aggiunta una terza categoria costituita dagli artropodi, che rappresentano una componente apparentemente marginale della dieta dei biacchi adulti, ma la cui importanza risulta alquanto difficile da stimare.

Inoltre ho raggruppato i campioni per aree (continentali o insulari) di provenienza.

Si veda nelle pagine successive Tabella Esotermi-Endotermi (dove sono state riportate solo le prede che rientrano in queste due tipologie, e dove inoltre i biacchi dai quali provenivano i campioni sono stati suddivisi in maschi e femmine) e Grafico Prede-Regioni (dove sono state prese in considerazione solo quattro “regioni”, per ognuna delle quali si disponeva di un numero sufficiente di dati per poter effettuare raffronti tra le stesse: si tratta di due regioni continentali, una insulare ma con caratteristiche continentali e una strettamente insulare).

(6)

6 Tabella Esotermi-Endotermi.

(1° parte)

Area Tipo Preda Maschi Femmine N. Totale

Toscana Lacertide n.i. 1 1

Toscana Podarcis sp. 1 1 2

Toscana Hyla 1 1

Toscana Podarcis muralis 1 1

Toscana Chalcides 1 1 2

Toscana Microtus sp. 1 1

Toscana Insettivoro n.i. 2 1 3

Toscana Podarcis sicula 1 1

Toscana Microtus savii 1 1

Toscana Roditore n.i. 1 1

Toscana Mus domesticus 1 1

Toscana Anfibio n.i. 1 1

Montecristo Podarcis sp. 1 1

Montecristo Discoglossus 3 1 4

Montecristo Podarcis sicula 3 3

Capraia Insettivoro n.i. 1 1

Capraia Roditore n.i. 1 1

Capraia Podarcis sicula 2 2

Giglio Microtus sp. 1 1

Pianosa Gallus (pulcino) 3 3

Pianosa Podarcis muralis 2 2

Pianosa Micromammifero n.i. 1 1 2

Pianosa Nidiaceo n.i. 1 1 2

Lombardia Nidiaceo n.i. (Turdus?) 4 4

Lombardia Insettivoro n.i. 1 1

Lombardia Microtus sp. 1 1

Lombardia Lacertide n.i. 1 1

Liguria Lacertide n.i. 1 1

Emilia Romagna Nidiaceo n.i. 1 1

Piemonte Rattus sp. (neonato) 3 3

Puglia Insettivoro n.i. 1 1

Puglia Podarcis sicula 1 1

Puglia Nidiaceo n.i. 1 1

Puglia Apodemus sylvaticus 2 2

Puglia Insettivoro n.i. 1 1

Puglia Lacertide n.i.

(7)

7 Tabella Esotermi-Endotermi.

(2° parte)

Area Tipo Preda Maschi Femmine N. Totale

Sardegna Podarcis sicula 1 1

Sardegna Podarcis sp. 2 2

Sardegna Micromammifero n.i. 1 1

Sardegna Podarcis tiliguerta 1 1

Asinara Rattus rattus (neonato) 3 3

Asinara Podarcis tiliguerta 2 2

Caprera Podarcis sicula 1 1

Sicilia Podarcis sp. 1 1

Corsica Rana esculenta 1 1

Corsica Anfibio n.i. 1 1

Corsica Podarcis sp. 1 1

(8)

8 Grafico Prede-Regioni.

REGIONI ESOTERMI

(Anfibi+Rettili)

ENDOTERMI (Uccelli+Mammiferi)

Lazio 26 23 1

Toscana 7 8 2

Giglio-Pianosa 2 8 3

Capraia-Montecristo 22 8 4

Serie 1 Serie 2

Nota: I dati relativi alla regione Lazio provengono da Rugiero e Luiselli, 1995.

(9)

9 Le differenze riscontrate nella composizione della dieta delle quattro popolazioni prese in considerazione nel grafico precedente sono state analizzate dal punto di vista statistico tramite test del 2, come si può vedere nella scheda Dieta- Chiquadro nella pagina successiva.

(10)

10 Dieta-Chiquadro.

REGIONI ANFIBI RETTILI UCCELLI MAMMIFERI TOTALE

Lazio 0 26 2 21 49

Toscana 2 5 1 7 15

Giglio-Pianosa 0 2 5 3 10

Capraia-Montecristo 7 15 5 3 30

TOTALE 9 48 13 34 104

REGIONI ANFIBI RETTILI UCCELLI MAMMIFERI TOT.

Lazio 0 26 (53,06%) 2 (4,08%) 21 (42,86%) 49

Toscana 2 (13,33%) 5 (33,33%) 1 (6,67%) 7 (46,67%) 15

Giglio-Pianosa 0 2 (20%) 5 (50%) 3(30%) 10

Capraia-Montecristo 7 (23,33%) 15(50%) 5(16,67%) 3 (10%) 30

TOTALE 9 48 13 34 104

Come in precedenza, abbiamo suddiviso le prede in due soli gruppi: Esotermi (Anfibi+Rettili) e Endodermi (Uccelli+Mammiferi).

Di ciascun gruppo abbiamo riportato nella seguente tabella il numero di campioni per regione (ovvero il numero di casi osservati) insieme alla relativa percentuale (con i totali per gruppo e per regione, oltre che al totale complessivo).

REGIONI ESOTERMI

(Anfibi+Rettili)

ENDOTERMI

(Uccelli+Mammiferi)

TOTALE

Lazio 26 (53,06%) 23 (46,94%) 49

Toscana 7 (46,67%) 8 (53,33%) 15

Giglio-Pianosa 2 (20%) 8 (80%) 10

Capraia-Montecristo 22 (73,33%) 8 (26,67%) 30

TOTALE 57 47 104

Per effettuare il test del

2

, abbiamo calcolato il numero di casi attesi per ogni gruppo in relazione alla regione, come riportato nella seguente tabella.

REGIONI ESOTERMI

(Anfibi+Rettili)

ENDOTERMI

(Uccelli+Mammiferi)

Lazio 26,85 22,14

Toscana 8,22 6,78

Giglio-Pianosa 5,48 4,52

Capraia-Montecristo 16,44 13,56

Il test del 2= 9,51 con 3 gdl, ha dato un risultato significativo (0.05>P>0.02).

(11)

11 Analizzando più nel dettaglio le diete delle diverse popolazioni, per quanto riguarda le prede costituite da piccoli Rettili, i dati raccolti grazie all’analisi dei campioni (uniti alla conoscenza delle aree di provenienza dei campioni stessi) hanno permesso di identificare con buona approssimazione le varie specie di Lacertidi e di Scincidi.

In particolare, i Lacertidi rappresentano il tipo di preda più frequente per i biacchi delle piccole isole (dove i micromammiferi sono rari o addirittura assenti), ma anche per quelli continentali giovani o sub-adulti; gli Scincidi invece costituiscono una tipologia di preda più rara.

A proposito di questa tipologia di prede, bisogna ricordare che i biacchi adulti delle piccole isole, rispetto ai loro conspecifici continentali, hanno taglia mediamente molto inferiore (sia per quanto riguarda la lunghezza, ma soprattutto per la massa corporea), tanto che da questo punto di vista sono paragonabili agli esemplari continentali giovani o sub-adulti (Bruno, 1988).

Per l’altro gruppo di prede esoterme, gli Anfibi, è risultato molto difficile stabilirne l’esatta importanza e consistenza nella dieta dei biacchi, vista la scarsa quantità e qualità dei resti nelle feci: inoltre la determinazione del materiale fecale è stata estremamente difficoltosa, tranne che nei casi di prede integre.

Tutti gli anfibi di cui ho rinvenuto resti determinabili appartenevano a Hyla intermedia e Rana esculenta; nel caso di campioni provenienti dalle piccole isole dell’Arcipelago Toscano (come ad esempio Montecristo), dove è presente un’unica specie di anuro, il discoglosso sardo (Discoglossus sardus), l’identificazione di questo tipo di resti è risultata particolarmente facile.

(12)

12 Passando alla categoria delle prede endoterme, per quanto riguarda i pasti a base di micromammiferi, l’identificazione precisa delle prede è stata più difficile rispetto a quella dei piccoli rettili.

I micromammiferi costituiscono in genere il tipo di preda più frequente per i biacchi adulti continentali (circa il 50% del totale delle prede), ma sono altresì rari nei campioni provenienti dalle piccole isole, dove gli insettivori sono poco frequenti ed i roditori si limitano in genere ai topi domestici e ai ratti, specie entrambe troppo grosse da adulte per essere predate dai biacchi insulari di piccola taglia.

Per quanto riguarda l’altro gruppo di prede endoterme, gli uccelli, nei campioni esaminati tutti gli esemplari rinvenuti consistono in nidiacei e quindi anche un elemento diagnostico di solito importante come le piume (che pure si ritrovavano in grande quantità nei campioni di feci) risulta poco significativo, visto che nel caso dei nidiacei sono tutte più o meno simili; lo stesso discorso vale per altri elementi anch’essi facilmente rinvenibili nelle feci come frammenti di becchi e di zampe.

Tutto ciò, unito al fatto che altri eventuali corpi figurati nelle feci consistono in scarsi frammenti di ossa e di tessuti, ha limitato l’identificazione a Passeriformi (a meno di esemplari quasi integri).

In ogni caso, la cosa importante da notare è che, nei biacchi continentali adulti , le prede endoterme complessivamente rappresentano oltre il 50% del totale, mentre accade il contrario con i biacchi delle piccole isole, anche se in questo ultimo caso c’è da considerare il fatto che nelle piccole isole le prede endoterme per i biacchi scarseggiano.

(13)

13 Infine, per quanto riguarda gli artropodi, essi sembrano rappresentare una componente molto marginale (sicuramente non fanno parte della dieta abituale dei biacchi adulti di grandi dimensioni), oltretutto di molto difficile valutazione perché essi rientrano nelle diete di molte specie predate dal biacco, e quindi è facile ritrovare i loro resti frammisti a quelli di queste prede nelle feci.

Discorso a parte per quanto riguarda invece i biacchi continentali francesi adulti per i quali, in base ai dati originali forniti da X. Bonnet (relativi a 40 biacchi provenienti dalla zona di Chizé, presso la costa atlantica), risulta che le prede esoterme costituiscono oltre il 94% del totale, con i micromammiferi che da soli costituiscono quasi l'89%; le percentuali di uccelli e rettili sono più o meno le stesse, inferiori al 6%, mentre sono pressoché assenti altre tipologie di prede (vedere nelle pagine successive Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree:

in questa tabella le aree italiane della Tabella Esotermi-Endotermi e del Grafico Prede-Regioni visti in precedenza sono state raggruppate in aree più vaste, con l’aggiunta della Francia).

(14)

14 Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree.

(1° parte)

Tipologia Prede Francia

Insetti 0,00%

Anfibi 0,00%

Rettili 5,66%

Totale Esotermi 5.66%

Uccelli 5,66%

Mammiferi 88,68%

Totale Endotermi 94,34%

Tipologia Prede Nord Italia

Insetti 6,66%

Anfibi 0,00%

Rettili 26,66%

Totale Esotermi 26,66%

Uccelli 33,33%

Mammiferi 33,33%

Totale Endotermi 66,66%

Tipologia Prede Centro Italia

Insetti 8,75%

Anfibi 5,00%

Rettili 46,25%

Totale Esotermi 51,25%

Uccelli 3,75%

Mammiferi 36,25%

Totale Endotermi 40,00%

(15)

15 Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree.

(2° parte)

Tipologia Prede Sud Italia

Insetti 45,45%

Anfibi 0,00%

Rettili 18,18%

Totale Esotermi 18,18%

Uccelli 9,09%

Mammiferi 27,27%

Totale Endotermi 36,36%

Tipologia Prede Piccole Isole

Insetti 36,84%

Anfibi 9,21%

Rettili 27,63%

Totale Esotermi 36,84%

Uccelli 13,16%

Mammiferi 13,16%

Totale Endotermi 26,32%

(16)

16 4.2 Dati energetici.

Passiamo quindi ai risultati delle analisi effettuate presso il Laboratorio di Zootecnia, analisi relative in primo luogo alle caratteristiche nutritive delle varie tipologie di preda prese in considerazione (topi, lucertole e grilli), sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo.

Innanzi tutto, per le lucertole campestri e per i topi domestici utilizzati, abbiamo stabilito i pesi medi, sia quello fresco che quello secco; si è così visto che il peso fresco, per le lucertole campestri, era mediamente di circa 7,20 g (8,14 g per i maschi e 5,84 g per le femmine) mentre, per i topi domestici, era mediamente di circa 18,15 g.

Invece, per quanto riguarda il peso secco, questo è risultato essere in media, sia per i topi che per le lucertole, poco meno del 30% del peso fresco, percentuale che è però un po’ più alta per i topi (precisamente il 29,70% dei topi contro il 28,71%

delle lucertole); probabilmente, tale maggior percentuale di sostanza secca nei topi è dovuta alla presenza in gran quantità del pelo, molto disidratato già di per se.

Le valutazioni relative alle caratteristiche qualitative di queste due tipologie di preda (valutazioni che hanno richiesto procedure piuttosto complesse, a differenza di quelle per il peso) hanno prodotto risultati molto indicativi.

In particolare, l’analisi per l’estratto etereo, ovvero quella relativa alla percentuale di grassi presente, ha dato per i topi domestici un risultato medio del 19,03%, mentre per le lucertole campestri uno del 10,40%, quindi poco più della metà di quello dei topi; di solito non vi sono differenze significative tra un campione e l’altro.

(17)

17 Cosa ancor più indicativa, per le lucertole femmina il valore medio era molto più alto di quello dei maschi, il 17,1% contro il 5,9%, quindi quasi il triplo, e dunque di poco inferiore a quello dei topi.

Per quanto riguarda invece le proteine grezze, la percentuale media è risultata decisamente più alta per le lucertole, il 73,34% contro il 63,24% dei topi, con un valore medio del 76,55% per i maschi contro il 71,03% delle femmine.

Comunque, anche per le ceneri la percentuale media è più alta per le lucertole rispetto ai topi (il 15,96% contro il 11,37%), sempre con un valore medio più alto per i maschi, seppure non di molto (il 16,94% contro il 14,50%).

Le analisi sui grilli, nonostante la marginale importanza degli artropodi nella dieta dei biacchi (soprattutto in quelli adulti), hanno anch’esse dato risultati interessanti, visto che questi si sono rivelati molto nutrienti.

Per un quadro complessivo di tutti questi dati (compresa la valutazione del contenuto calorico di ogni campione) si veda Tabelle Valori Energetici-Analisi centesimale digestione serpenti e Tabella Composti e Prede nelle pagine successive.

(18)

18 Tabelle Valori Energetici-Analisi centesimale digestione serpenti (1° parte).

CAMPIONE Tara (g) Netto (g) Uscita stufa (g) Sostanza secca % Umidità %

grilli 56,0434 3,6857 57,2139 31,76 68,24

topo 1 32,3768 20,2546 38,8876 32,14 67,86

topo 2 52,7974 20,5044 58,7936 29,24 70,76

topo 3 33,1653 18,1056 38,7841 31,03 68,97

topo 4 32,1885 15,2962 36,4019 27,55 72,45

topo 5 57,946 19,3525 63,5375 28,89 71,11

topo 6 54,1266 18,2229 59,6649 30,39 69,61

topo 7 53,8454 20,1457 60,2207 31,65 68,35

topo 8 53,4905 15,558 57,9877 28,91 71,09

topo 9 32,1589 14,9616 36,7547 30,72 69,28

topo 10 33,1414 19,1282 38,5309 28,18 71,82

lucertola 1 59,7859 10,3477 63 31,01 68,99

lucertola 2 41,4388 10,3239 44,206 26,80 73,20

lucertola 3 46,1002 10,3005 48,7987 26,20 73,80

lucertola 4 53,841 5,8288 55,3141 25,27 74,73

lucertola 5 50,815 4,4657 51,9574 25,58 74,42

lucertola 6 45,2524 7,5903 47,1843 25,45 74,55

lucertola 7 54,2615 5,9058 56,1643 32,22 67,78

lucertola 8 59,5625 5,233 61,0429 28,29 71,71

lucertola 9 46,3027 4,8869 47,7909 30,45 69,55

lucertola 10 45,7185 7,3195 48,343 35,86 64,14

(19)

19 Tabelle Valori Energetici-Analisi centesimale digestione serpenti (2° parte).

CAMPIONE Peso netto sostanza Lettura titolazione Proteine %

grilli 0,1001 7,40 64,69

topo 1 0,1259 9,00 62,55

topo 2 0,1340 9,1 59,42

topo 3 0,1134 8,4 64,81

topo 4 0,1025 7,6 64,88

topo 5 0,1061 7,8 64,33

topo 6 0,1072 7 57,14

topo 7 0,1074 7,4 60,29

topo 8 0,1113 8,3 65,25

topo 9 0,1115 8,3 65,13

topo 10 0,1109 8,7 68,64

lucertola 1 0,1015 8,3 71,55

lucertola 2 0,1077 9,6 77,99

lucertola 3 0,1084 9,1 73,45

lucertola 4 0,1089 10,2 81,96

lucertola 5 0,1048 9,6 80,15

lucertola 6 0,1074 9,1 74,14

lucertola 7 0,1060 8,3 68,51

lucertola 8 0,1057 8,8 72,85

lucertola 9 0,1077 9,4 76,37

lucertola 10 0,1054 8 66,41

(20)

20 Tabelle Valori Energetici-Analisi centesimale digestione serpenti (3° parte).

CAMPIONE Tara Netto Uscita muffola Ceneri% Kcal

grilli 54,1905 0,386 54,2110 5,31 449,08

topo 1 54,3641 2,2238 54,6276 11,85 431,23

topo 2 53,9609 2,754 54,2347 9,94 477,00

topo 3 57,1706 2,5092 57,4495 11,12 423,63

topo 4 54,1245 1,2307 54,2818 12,78 433,24

topo 5 54,5662 2,6138 54,8608 11,27 414,30

topo 6 54,8228 2,3825 55,0657 10,20 453,06

topo 7 53,8402 2,6898 54,1493 11,49 425,53

topo 8 50,8135 1,566 51,0000 11,91 410,73

topo 9 58,5632 1,6257 58,7520 11,61 403,20

topo 10 51,8793 2,5045 52,1697 11,60 384,28

lucertola 1 59,782 0,8246 59,9050 14,92 391,56

lucertola 2 41,4383 0,9292 41,5926 16,61 346,27

lucertola 3 46,1002 0,8 46,2546 19,30 355,35

lucertola 4 53,8327 0,403 53,8994 16,55 371,14

lucertola 5 50,8149 0,2675 50,8576 15,96 349,33

lucertola 6 45,2519 0,6084 45,3632 18,29 343,73

lucertola 7 54,2606 0,3661 54,3118 13,99 419,69

lucertola 8 59,558 0,4609 59,6389 17,55 400,50

lucertola 9 46,2998 0,317 46,3461 14,61 436,83

lucertola 10 45,7166 0,397 45,7638 11,89 495,30

(21)

21 Tabella Composti e Prede.

Tipo preda

Valore medio ± 1 DS

Peso netto preda (g) grillo

lucertola topo

3,69 7,22 ± 2,35 18,15 ± 2,15

Umidità (%) grillo

lucertola topo

68,24 71,29 ± 3,56 70,13 ± 1,54

Proteine (%) grillo

lucertola topo

64,69 74,34 ± 4,91 63,24 ± 3,40

Lipidi (%) grillo

lucertola topo

21,15 10,40 ± 7,07 19,18 ± 4,23

Ceneri (%) grillo

lucertola topo

5,31 15,97 ± 2,19 11,37 ± 0,83

Kcal grillo

lucertola topo

449,08 390,97 ± 48,91 425,62 ± 25,92

(22)

22 Queste analisi hanno quindi evidenziato differenze apparentemente significative nelle caratteristiche nutrizionali delle due principali tipologie di prede (lucertole e topi), tali da poter presumere che effettivamente i rispettivi apporti alla dieta dei biacchi siano sostanzialmente diversi (si veda Grafici Test Statistici nelle pagine successive).

(23)

23 Grafici Test Statistici (1° parte).

Commento: In questo grafico sull’asse delle ascisse abbiamo i tre gruppi in cui sono suddivise le prede (lucertole, topi e grilli); per ogni tipologia di preda sull’asse delle ordinate viene riportato il modo in cui varia il rispettivo contenuto calorico.

Come possiamo vedere il contenuto per le lucertole è quello che varia di più, passando da un minimo di 343,73 kcal ad un massimo di 495,30 (il massimo in

10 10

10 N =

code species

grillo topo

Podarcis

chilocalories

600

500

400

300

200

1 12

(24)

24 assoluto), ma con un valore medio di sole 390,97 kcal, che è il valore medio più basso per tutte e tre le categorie (di poco superiore a quello minimo dei topi), e con la maggior parte dei valori che oscillano tra circa 350 kcal e poco più di 400.

Per i topi, invece, tale contenuto è mediamente più alto (425,62 kcal), ma assai meno variabile, oscillando tra un minimo di 384,28 kcal ad un massimo di 477,00 kcal (unico valore nettamente più alto degli altri), e con la maggior parte dei valori che si aggirano attorno a quello medio.

Infine, per i grilli, bisogna considerare sempre il fatto che ogni campione corrisponde a dieci esemplari, ed infatti in questo caso il contenuto di kcal è quello che presenta la minore variabilità, con i valori di tutti i campioni che si aggirano attorno a quello medio di 417,49 kcal, e non superando come valore massimo le 449,81 (sebbene un valore, che si discosta molto dagli altri, sia quello in assoluto più basso del grafico: 284,34).

Comunque, in definitiva, mentre i gruppi di topi e grilli mostrano una notevole sovrapposizione tra loro, quello delle lucertole si discosta parecchio, sebbene la sua notevole variabilità interna consenta comunque un certo grado di sovrapposizione con gli altri due.

(25)

25 Grafici Test Statistici (2° parte).

Commento: Questo grafico differisce dal precedente soltanto per il fatto che in una categoria, ovvero quella delle lucertole, si sono presi in considerazione esclusivamente gli esemplari maschi.

Come si vede ciò accentua la difformità con gli altri due gruppi, visto che il valore massimo per le lucertole maschio è di 391,56 kcal, quindi di poco superiore a quello minimo dei topi, mentre quello minimo è di 343,73 (comunque nettamente superiore a quello minimo in assoluto di 284,34 dei grilli).

10 10

6 N =

code species

grillo topo

Podarcis

chilocalories

500

400

300

200

1 1 2

(26)

26 Il valore medio per le lucertole maschio è invece di 359,56 kcal, con la maggior parte dei valori che si discostano poco da quest’ultimo, tanto che non vi è alcuna sovrapposizione con il grosso dei valori degli altri due gruppi.

(27)

27 Per verificare se le differenze fin qui osservate fossero effettivamente significative, ho allora sottoposto i dati ottenuti all'analisi della varianza (ANOVA), al Test del

2 e al Test U di Mann-Whitney.

I valori delle Kcal sono distribuiti normalmente e, sottoponendo quindi i dati all'ANOVA, le differenze non risultano significative (F = 1,841 e P = 0,178); si nota solo una tendenza di poco non significativa nel confronto a coppie Podarcis vs Topi (test post-hoc, P = 0,078).

Il Test U ha invece confermato che le differenze riscontrate per l’estratto etereo tra lucertole maschio e lucertole femmina sono effettivamente molto significative;

utilizzando poi un’ANOVA su tutti i campioni, il modello è risultato significativo (F

= 13,689, 2 gdl, P < 0,0001), con l’esclusione del confronto Topi vs Grilli (test post-hoc, P = 0,427) (si veda la tabella Risultati Test U nelle pagine successive).

(28)

28 Risultati Test U (1° parte).

(29)

29 Risultati Test U (2° parte).

(30)

30 Risultati Test U (3° parte).

(31)

31 Risulta comunque chiaro che, per quanto riguarda le analisi relative all’estratto etereo, nel caso delle lucertole i grassi costituiscono mediamente una percentuale della massa corporea molto inferiore rispetto a quella dei topi, tranne che per le femmine, i cui valori medi relativi sono di poco inferiori a quelli dei topi; è quindi legittimo chiedersi, viste tali differenze, se una di queste due tipologie di preda possa risultare più appetibili per i biacchi.

Inoltre, ipotizzando che le più appetibili siano quelle maggiormente ricche di grassi, ci si potrebbe pure chiedere se i biacchi non solo preferiscano generalmente i topi, ma addirittura preferiscano le lucertole femmina ai maschi, e quindi se siano capaci di discriminare tra di esse in qualche modo.

Prendendo invece in considerazione l'apporto calorico delle tre tipologie di prede, si può constatare come tale apporto vari considerevolmente nelle diverse aree prese in considerazione nella Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree vista in precedenza (si veda Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree:

Valutazione apporto calorico annuo nella pagina successiva).

(32)

32 Tabella Composizione % Dieta-Comparazione Aree: Valutazione apporto calorico annuo.

Tipologia prede Francia N. prede per tipologia Kcal

Insetti 0,00% 0 0

Rettili 5,66% 3,06 86,38

Mammiferi 88,68% 47,89 3699,50

TOTALE 94,34% 50,95 3785,88

Tipologia prede Nord Italia N. prede per tipologia Kcal

Insetti 6,66% 3,60 22,64

Rettili 26,66% 14,40 406,51

Mammiferi 33,33% 17,99 1389,73

TOTALE 66,65% 35,99 1818,88

Tipologia prede Centro Italia N. prede per tipologia Kcal

Insetti 8,75% 4,72 29,69

Rettili 46,25% 24,97 704,90

Mammiferi 36,25% 19,57 1511,78

TOTALE 91,25% 49,26 2246,37

Tipologia prede Sud Italia N. prede per tipologia Kcal

Insetti 45,45% 24,54 154,36

Rettili 18,18% 9,82 277,22

Mammiferi 27,27% 14,72 1137,12

TOTALE 90,90% 49,08 1568,70

Tipologia prede Piccole Isole N. prede per tipologia Kcal

Insetti 36,84% 19,89 125,11

Rettili 27,63% 14,92 421,20

Mammiferi 13,16% 7,11 549,25

TOTALE 77,63% 41,92 1095,56

Nota: In questa tabella si ipotizza una media di 54 prede all’anno (in media 6 prede al mese).

(33)

33 4.3 Analisi feci.

Come già accennato nel capitolo precedente, la presenza di urine frammiste alle feci ha alterato i risultati delle analisi e non è stato possibile ottenere alcun risultato utilizzabile (i valori variavano troppo tra di loro per essere attendibili).

Il passaggio attraverso il sistema digerente ha alterato proteine e grassi impedendone l'identificazione e la determinazione delle percentuali con le procedure di laboratorio.

Purtroppo, pure per quanto riguarda il contenuto calorico, i dati ottenuti erano completamente inutilizzabili. Abbiamo allora ipotizzato che fosse proprio la sostanza azotata costituita dalle urine ad alterare le analisi; infatti tali urine, oltre a non essere completamente eliminabili, erano presenti in quantità molto variabile.

Sarebbe necessario sviluppare nuove procedure apposite che permettano di escludere gli effetti dovuti alla presenza della sostanza azotata per poterle ripetere con profitto.

Riferimenti

Documenti correlati

L’obbiettivo principale della tesi è quello di creare un modello numerico utilizzando il codice di calcolo SAP 2000 con il quale possa essere simulato, il più

Infatti, trattandosi di clienti sia potenziali che effettivi, sarebbe molto importante, nonche’ utile, riuscire a ricontattare i clienti per conoscere le loro

Monitoraggio della Popolazione di Occhione (Burhinus o. 1758) nidificante nel Parco del Taro. Consorzio del Parco Fluviale Regionale del Taro, 42 pp. oedicnemus) nidificante nel

Gli anfibi adulti sono a tutti gli effetti creature terrestri, anche se gli esemplari di molte specie rimangono ottimi nuotatori e abitano corsi d'acqua, paludi e acquitrini. La

I siti in cui la specie è stata rilevata, esclusivamente per gli anni 2009 e 2010, sono: Conca di Navigazione di Cavanella d’Adige e dune fossili attigue, Ca’ Venier,

Quasi tutti i biotopi indagati fanno parte della Rete Natura 2000 della Regione Veneto, anche per la presenza di Anfibi e Rettili inclusi negli allegati II e IV della

Rospo comune, 1352, in Flora e Fauna della Pianura Veneta Orientale, Osservazioni di campagna 2002, Associazione Naturalistica Sandonatese, San Donà di Piave:.. S

In questa nota vengono fomiti nuovi dati sulla distribuzione di 11 di queste specie (Salamandra sala,nandra, Salamandnina terdi gitata, Tnitin-us alpestris, Triturus carnifex,