Capitolo 9 Conclusioni
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Cap.9 Conclusioni
In questo lavoro di tesi è stato proposto un dispositivo per lo shape control per applicazioni in vari campi tecnologici. Il lavoro è stato svolto nei laboratori del Centro Interdipartimentale di Ricerca “E.Piaggio” della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa.
Il dispositivo studiato si basa sul principio fisico che è alla base del funzionamento di attuatori polimerici ad elastomeri dielettrici per consentire la modulazione di forma di superfici flessibili specifiche.
Lo studio sperimentale ha consentito il raggiungimento di un adeguato assetto del dispositivo e, alla luce delle nuove conoscenze ed esperienze acquisite in laboratorio, è possibile affermare che gli attuatori a polimeri elettroattivi interesseranno sicuramente numerose applicazioni in svariati ambiti, tra cui il campo biomedico.
Il lavoro svolto può essere quindi considerato valido e soddisfacente a tutti gli effetti per i risultati ottenuti per quanto riguarda la realizzazione del dispositivo per la modulazione di forma.
Dalla sperimentazione sono emerse importanti informazioni utili per la fabbricazione dell’attuatore, sono stati definiti i passi essenziali del lavoro e definiti i dati acquisiti dagli studi effettuati. Tanti aspetti ancora irrisolti, in parte riscontrati o proposti, possono costituire oggetto di studi futuri al fine di realizzare nuovi attuatori con caratteristiche superiori, a partire da ciò che è stato dimostrato.
E’ stato definito, al momento, che la configurazione più adatta ad una modulazione di forma, con tensioni applicate più basse, in grado di fornire le migliori deformazioni e la maggiore forza sviluppata, è quella di un attuatore su un supporto emisferico di diametro 11mm, altezza 3mm, sulle quali si attua una membrana polimerica al 40% di plastificante nella composizione, di 0,5mm di spessore, con dimensioni di elettrodo e vincolo di 30mm. Utilizzando tali attuatori si sono realizzate due configurazioni del sistema per la modulazione di forma, che hanno portato ad un primo passo verso la realizzazione del riflettore spaziale parabolico a convessità variabile.
Si spera che questo lavoro costituisca un punto di partenza per effettuare nuove esperienze e nuovi studi, necessari affinché gli attuatori ad estroflessione raggiungano ulteriori e importanti sviluppi e siano messe a punto nuove configurazioni in grado di realizzare in modo definitivo le modulazioni richieste per il riflettore spaziale. Potranno
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inoltre essere cercati nuovi ambiti di applicazione per un dispositivo per lo shape control. A tal proposito sarà essenziale conferire agli attuatori ad estroflessione, per mezzo di configurazioni innovative, caratteristiche di grande deformazione, grande forza di attuazione e velocità per realizzare le sfide già lanciate di applicazione proposte per questi materiali, anche in ambito biomedico, per la realizzazione di dispositivi di nuova tecnologia, in grado di portare, in un futuro non troppo lontano, a realizzare congegni che simulino il comportamento dei muscoli umani.