1. Testo. Quando un proiettile viene sparato da terra con velocità vo e con un alzo (angolo di lancio rispetto all’orizzontale) le due fondamentali quantità che vengono usualmente determinate sono la quota massima h raggiunta dal proiettile e la sua gittata L. Supponendo di trovarci nel caso particolare in cui il moto parabolico presenta la peculiarità espressa dalla relazione h=L=5m, determinare l’alzo che deve essere applicato e la velocità di lancio vo.
1. Soluzione. Equazioni del moto del proiettile Lungo asse x Lungo asse y
0
cos cos
x o x
o
a v v
t v x
g a
gt v
v
gt t
v y
y o y
o
sin
2
sin 2
Per determinare la gittata bisogna imporre y(t2)=0 per ottenere il tempo di volo t2 2vosin g da cui la gittata:
g t v
v t x
L o cos 2 o sincos
2 2
2
;
per determinare l’altezza massima occorre imporre vy=0 per ottenere il tempo t1vosin g da cui l’altezza massima:
g t v
y
h o
2 sin2
2 1
Il rapporto altezza/gittata vale:
4
tg L
h da cui l’alzo arctan
4h L
= 1.326 rad = 76°e la velocità iniziale di lancio (invertendo la formula dell’altezza massima)
sin
vo 2gh 10.2 m/s
2. Testo. Un pendolo di massa m=2 kg, incardinato al soffitto tramite un filo inestensibile di lunghezza L=30 cm e di massa trascurabile è inclinato di un angolo rispetto alla verticale. Quando viene lasciato oscillare liberamente raggiunge dopo breve la posizione verticale impattando anelasticamente contro un piattello di massa M=10 kg collegato con una molla di costante k=100 N/m ad una parete verticale. Sapendo che il pendolo a seguito dell’urto torna indietro inclinandosi al massimo di un angolo =20° determinare la massima compressione della molla e la perdita di energia a seguito dell’urto.
2. Soluzione. Calcolo delle velocità prima e dopo l’urto del pendolo Prima dell’urto, durante la discesa da A a B si conserva l’energia meccanica:
mB
mA E
E
122 cos 1
1 mv
mgL v1 2gL
1cos
=1.17 m/s L’energia meccanica vale: EprimapendolomgL
1cos
1.376 JUn U ni iv ve e rs r si it tà à d di i R Ro om m a a “ “ La L a S Sa ap pi ie e nz n za a” ” Fa F ac co ol lt tà à d di i I In ng ge eg gn ne er ri ia a
FI F IS SI IC CA A
A.A. 2020-2021 Ingegneria Gestionale (M-Z)
Soluzione Esonero del 30 Aprile 2021 - gruppi A e B
h vo
L
k
m
L C
M
L C
v1
L C
V1 B
A
B
C vo h
L y
t2 x t1
Dopo l’urto il pendolo ha acquisito in B una nuova velocità V1, e la nuova energia meccanica del pendolo si conserva durante tutta la fase di risalita dal punto B al punto C:
mC
mB E
E mV mgL
1cos
2
1 2
1 V1 2gL
1cos
=0.59 m/sL’energia meccanica del pendolo in questa fase vale invece EdopopendolomgL
1cos
0.355 JCalcolo della velocità iniziale del piattello
Imponendo la conservazione della quantità di moto durante l’urto anelastico
1 2
1 MV mV
mv
Si ottiene
2gL
1cos 1cos
M V m M v
V2 m 1 1 =0.35 m/s
Conservazione della massima compressione della molla
Imponendo la conservazione della energia meccanica del piattello tra l’istante immediatamente successivo all’urto in cui il piattello ha solo energia cinetica, e l’istante di massima compressione A in cui il piattello inverte il moto ed ha solo energia potenziale si ha:
2 2
2 2
1 2
1MV kA
Epiattello = 0.625 J
dalla quale l’ampiezza di oscillazione k V M
A 2 11.2 cm
Infine l’energia persa durante l’urto si calcola da
piattello
dopo pendolo prima
pendolo
persa E E E
E 0.396 J
3. Testo. Una barra di massa M=3 kg e lunghezza L=75 cm è libera di ruotare senza attriti nel piano verticale indicato in figura intorno al suo estremo A. Inizialmente la barra si trova in quiete nella posizione di equilibrio stabile. Determinare la velocità minima che è necessario dare all’estremo B affinché la barra possa descrivere un giro completo. Ripetere l’esercizio incastrando nella barra una massa m=1 kg nell’estremo B. Determinare la variazione della velocità VB in B tra i due casi. [Il momento di inerzia della barra rispetto al cardine A è
2 3 L M
IA ].
3. Soluzione. L’energia meccanica si conserva durante il moto della barra. In particolare si analizza l’energia meccanica nel punto iniziale (1) e nel punto di massima altezza (2) e scegliendo come riferimento per l’energia potenziale la posizione iniziale del centro di massa C1 è possibile scrivere in generale
2
1 m
m E
E da cui U1K1U2K2 ossia 12 22 2 1 2
1IA MgL IA
m
M M
m
V1
V2
v1
prima urto
dopo urto
k V2
k A
L A
VB
B C
m
VB
L
A (t)
C1
C2
(1) (2)
L
rif
B
Vengono inoltre aggiunte le seguenti condizioni:
a) per descrivere un giro completo la barra deve riuscire a raggiungere il punto (2) con una velocità angolare limite almeno nulla 2=0.
b) la velocità minima inizialmente fornita al punto B corrisponde ad una velocità angolare data a tutta la barra nel punto (1) secondo la formula del moto circolare: 1min=VB/L
Ciò comporta nella equazione di conservazione dell’energia MgL L
IA VB
2 2
1
da cui la velocità minima fornita in B vale gL I
V MgL
A
B 2 3 6
6.64 m/s
Nel secondo caso incastrando nella barra una massa m nell’estremo B il momento di inerzia complessivo rispetto ad A aumenta secondo
2 2
2
3 3 3
1 M mL
mL ML I
I
IAtot Abarra Amassa
Imponendo la conservazione di energia meccanica tra (1) e (2) questa diviene:
L mg L Mg L IMg
IAtot Atot 2
2 3 2
1 2 2
1 2
2 2
1
dove imponendo le condizioni al limite di velocità nulla in (2) oltre alla solita
L VB*
1
:
L mg L L MgL Mg
IAtot VB 2
2 3 2
2
1 * 2
da cui
M m
gLL
IAtot VB 2 2
1 * 2
da cui la nuova velocità minima in B vale
m M
m gL M
I
gL m
V M tot
A
B 3
6 2 2
2 3
* 6.06 m/s
la variazione di velocità in B fra i due casi è VB VB*VB-0.58 m/s (ossia nel secondo caso c’è una velocità minima inferiore!)
m V*B
L
A (t)
C1
C2
(1) (2)
L/2
B rif
2L 3L/2
m