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Consultazione pubblica della Commissione europea LIBRO VERDE “DIRITTO D’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI” Nota sintetica per la partecipazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia – Romagna (articolo 38 del R.I.) C

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A cura del Servizio Legislativo e Qualità della Legislazione 7 Gennaio 2010

Consultazione pubblica della Commissione europea

LIBRO VERDE “DIRITTO D’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI”

Nota sintetica

per la partecipazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia – Romagna (articolo 38 del R.I.)

COSÈ IL DIRITTO DI INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI.

Si tratta di un nuovo diritto che il Trattato di Lisbona assegna ai cittadini europei in numero non inferiore a un milione ed appartenenti ad un numero significativo di Stati membri. Essi potranno rivolgersi alla Commissione europea - Istituzione UE titolare dell’iniziativa legislativa europea – chiedendole di presentare una proposta legislativa al legislatore dell’Unione europea (Parlamento europeo e Consiglio UE). L’esercizio di questo diritto è previsto dall’articolo 11, par.

4, del Trattato UE, e dovrà essere oggetto di un’apposita disciplina a livello europeo.

IL LIBRO VERDE IN BREVE.

L’11 novembre 2009, la Commissione europea ha adottato il Libro Verde intitolato “Diritto d’iniziativa dei cittadini europei” con il quale ha avviato una consultazione pubblica di tutte le parti interessate (cittadini, soggetti istituzionali, autorità pubbliche, società civile organizzata) finalizzata ad acquisire contributi utili per l’elaborazione una proposta legislativa (una proposta di Regolamento UE) che disciplinerà le procedure e le condizioni per l’esercizio del diritto di iniziativa legislativa europea. Il Libro Verde approfondisce alcuni argomenti e formula diversi quesiti relativi alle questioni che dovranno essere oggetto di apposita disciplina.

COME SI SVOLGE LA CONSULTAZIONE.

La consultazione pubblica si conclude il 31 gennaio 2010. La Commissione europea pubblicherà i contributi ricevuti sul proprio sito internet. Alla consultazione potrebbe seguire un’audizione pubblica sullo stesso argomento, alla quale la Commissione europea potrà invitare coloro che hanno preso parte alla consultazione. Infine, quando preparerà la proposta normativa che disciplinerà l’esercizio di questo nuovo diritto, la Commissione terrà conto dei contributi che le saranno pervenuti. Per l’inizio 2011 il sistema d’iniziativa popolare dovrebbe diventare operativo.

LA PARTECIPAZIONE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA ALLA CONSULTAZIONE.

Sul tema oggetto della consultazione, la Risoluzione approvata il 17 novembre u.s. dalla I Commissione assembleare sul Libro Bianco del Comitato delle Regioni sulla “Governance Multilivello” aveva messo in evidenza l’interesse dell’Assemblea, mettendo a disposizione gli strumenti e le esperienze fin qui sviluppate in Emilia - Romagna e destinate allo sviluppo della partecipazione dei cittadini. Inoltre, la legge regionale 34/99, che disciplina l’iniziativa popolare in Emilia – Romagna, può costituire un interessante spunto da fornire alla Commissione europea per l’elaborazione delle norme che disciplineranno l’analogo istituto a livello europeo.

LA PROCEDURA APPLICABILE.

La partecipazione dell’Assemblea legislativa ad una consultazione di questo tipo - una consultazione pubblica, cioè aperta a tutte le parti interessate - si può ricondurre ad una forma di partecipazione alla fase ascendente del diritto dell’Unione europea (in questo caso il futuro regolamento UE che disciplinerà il diritto di iniziativa popolare europea), inquadrandosi pertanto nella procedura prevista dall’articolo 38 del Regolamento interno, comma 4, che prevede l’approvazione di una Risoluzione della I Commissione assembleare.

Le risposte al questionario sono proposte dal Servizio legislativo dell’Assemblea, in collaborazione con il Servizio Comunicazione e documentazione dell’Assemblea e con il Cirdce (Centro Interdipartimentale Ricerche sul Diritto delle Comunità Europee, Università di Bologna).

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