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Varie (vedi punto foglio Sede dei lavori) Sede amministrativa: via Baganzani n. 11 Verona - DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI -

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AZIENDA Sede Operativa –

IAA VERONA

Varie (vedi punto foglio Sede dei lavori)

Sede amministrativa: via Baganzani n. 11 Verona

- DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI -

Il presente Documento DUVRI (art. 26 D.Lgs.81/08) intende regolamentare le attività i rischi residui e le necessarie operazioni di coordinamento che debbono essere predisposte dal Committente e dall’Appaltatore per la buona riuscita del lavoro oggetto dell’Appalto. Le informazioni sono specifiche per l’appalto di cui alle note sotto riportate

N. B.: Il presente documento è parte integrante degli atti di gara ed è allegato al contratto d’appalto, come previsto dall’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/2008.

Il documento dovrà essere sottoscritto dall’impresa aggiudicataria, la quale sarà inoltre tenuta, prima dell’inizio del servizio, a comunicare i dati necessari per integrare il DUVRI, anche individuando misure migliorative. In nessun caso le integrazioni modificano o adeguano i costi della sicurezza

PREMESSA

Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all’art. 26 c o m m a 1 lettera b, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Secondo tale articolo al comma 3 “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.

Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi”.

I datori di lavoro, ivi compresi g li appaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:

• Cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell'appalto;

• Coordinano gli i n t e r v e n t i d i p r o t e z i o n e e p r e v e n z i o n e d a i rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i avori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.

Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà:

• a verificare l’idoneità tecnico- professionale dell’impresa appaltatrice, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnico – professionale o fornire in allegato al contratto il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara.

La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo.

SOSPENSIONE DEI LAVORI

In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.

Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'Appaltatore.

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AZIENDA Sede Operativa –

IAA VERONA

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STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

Secondo l’art. 26 comma 5 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81: “Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto ”.

Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell’appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per:

• Garantire la sicurezza del personale dell’appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati o garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all’interno dei locali

• delle procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza.

Nella maggior parte dei casi è difficile prevedere l’organizzazione e lo svolgimento delle singole lavorazioni e la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori e, conseguentemente risulta difficoltosa la redazione di preventivi piani integrativi di sicurezza.

Tale difficoltà risulta ancora maggiormente aggravata dal dover definire dei costi della sicurezza significativamente connessi alle singole organizzazioni aziendali.

NOTIZIE INERENTI IL COMMITTENTE

Committente IAA VERONA

Indirizzo Committente Sede Amministrativa: Via Baganzani n. 11 – 37121 Verona (VR) Datore di Lavoro DOTT. SSA ADELAIDE BIONDARO

Referente per il contratto DOTT. SSA ADELAIDE BIONDARO

RSPP Per. Ind.Pietro Rizzo

Medico Competente Dott ssa Elena Peroni

RLS Sergio Bergamini

Cristian Albertini David Roncari Sabrina Ciaglia Attività da svolgersi presso la sede

dei lavori

Appalto servizi di trasporto sanitario con ambulanza

Natura del Contratto d’appalto Servizi di trasporto sanitario con ambulanza

NOTE: il servizio prevede l’arrivo della ambulanza presso le sedi dell’Istituto il prelievo dell’ospite, l’invio presso l’indirizzo assegnato ed il ritorno alla stessa sede presso cui è stato prelevato o la consegna ad una nuova sede.

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Opera da eseguire 1 I servizi richiedono:

a) arrivo alla sede ed al luogo assegnato per la sosta per le ambulanze b) arrivo presso il reparto interno dove prelevare l’ospite

c) ritorno all’ambulanza e invio all’indirizzo assegnato;

NOTIZIE INERENTI LE SEDI OGGETTO DEL CONTRATTO

Sede del servizio Loro

Indirizzo Viale Caduti del Lavoro Verona Verona

Ingresso carraio Via Baganzani n.11 Verona Responsabile di Sede Sig. ra Daniela Sambenati Referente di Sede Sig. ra Daniela Sambenati

Area di parcheggio ambulanze Area garage spazio ambulanza Ingresso principale

Sede del servizio Al Parco

Indirizzo Via Baganzani n. 11 Verona Verona

Ingresso carraio Via Baganzani n. 11 Verona Responsabile di Sede Sig. Roberto Sambugaro Referente di Sede Sig. Roberto Sambugaro

Area di parcheggio ambulanze Area ingresso merci ed ambulanze (lato sx)

Ingresso n. 1 Area di parcheggio ambulanze Laterale alla portineria parco Ingresso n. 2

Sede del servizio S.Caterina

Indirizzo Via don Carlo Steeb n. 4 Verona Verona

Ingresso carraio Via don Carlo Steeb n. 4 Verona Verona Responsabile di Sede Sig.ra Elisabetta Milanese

Referente di Sede Sig.ra Elisabetta Milanese Area di parcheggio ambulanze Area prospicente la cucina

Sede del servizio don Carlo Steeb

Indirizzo Via don Carlo Steeb n. 4 Verona Verona

Ingresso carraio Via don Carlo Steeb n. 4 Verona Verona Responsabile di Sede Sig.ra Elisabetta Milanese

Referente di Sede Sig.ra Elisabetta Milanese Area di parcheggio ambulanze Area prospiciente sala salme

Sede del servizio Leo Cirla Marzana

Indirizzo Via Scuola Agraria n. 1 Verona Marzana

Ingresso carraio Area interna complesso ULSS 9 Responsabile di Sede sig.ra Daniela Sambenati

Referente di Sede sig.ra Daniela Sambenati

Area di parcheggio ambulanze Area interna complesso ULSS 9

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DESCRIZIONE ED INDICAZIONE AREE DI LAVORO Coordinamento delle fasi di lavoro

Si stabilisce che per ogni sede siano identificate le aree di arrivo e parcheggio delle ambulanze; tali aree di parcheggio sono contrassegnate con cartelli segnalatori specifici e segnaletica orizzontale gialla Si stabilisce che a richiesta del servizio vengano date tutte le informazioni inerenti il prelievo o la consegna dell’ospite (Sede, Reparto, Piano Ala e Referente di Reparto)

Si stabilisce che, a richiesta dell’Appaltatore, possa essere eseguita una ricognizione dei luoghi inerenti il servizio da erogare al fine di rendere edotto il personale proprio in merito alla viabilità aree di parcheggio ed altre informazioni utili per il servizio.

Si stabilisce inoltre che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente le operazioni.

Le attività di servizio potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico amministrativa, da eseguirsi da parte del Responsabile del contratto e la firma del verbale di Coordinamento da parte del R e s p o n s a b i l e di sede o RSPP.

Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto, il personale dell'impresa appaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 81/08).

I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.

Descrizione attività e luoghi di lavoro interessati

Il luoghi riferibili all’appalto di servizio ambulanze per il trasporto sanitario di ospiti dell’Istituto e soggetti a rischi da interferenza.

- Barrare le attività interferenti

Elenco attività interferenti Inizio Fine Luoghi di lavoro interessati X Transito luoghi interni per

il raggiungimento della area di sosta assegnata

Come da contratto

Come da contratto

Vedi allegate le planimetrie identificative delle aree di sosta

X Transito interno delle sedi per il raggiungimento della stanza dell’ospite

Come da contratto

Come da contratto

Corridoi ascensori stanze

Elenco attività interferenti Prescrizioni X Transito luoghi interni per

il raggiungimento della area di sosta assegnata

Concordare con la ditta dei servizi l’arrivo e preparazione dell’ospite per il trasporto.

Concordare con la ditta dei servizi l’arrivo per la consegna dell’ospite X Transito interno delle sedi

per il raggiungimento della stanza dell’ospite

Concordare con la ditta dei servizi l’arrivo e preparazione dell’ospite per il trasporto.

Concordare con la ditta dei servizi l’arrivo per la consegna dell’ospite

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VALUTAZIONE RISCHI Premessa

La valutazione dei rischi interferenziali si è articolata attraverso le seguenti fasi:

• Identificazione delle possibili sorgenti di rischio.

• Individuazione dei rischi.

• Stima dell'entità del rischio.

• Individuazione delle misure di prevenzione e protezione.

In generale i rischi per la sicurezza vengono valutati mediante l'impiego della matrice 4 x 4 (probabilità x danno).

Di seguito viene riportato uno schema della matrice 4x4 e successivamente le schede di valutazione dei rischi, suddivise per fattori di rischio e per attività interferenziale.

Nelle schede di rischio verranno riportate le diciture:

- AZIENDA: identifica l’azienda committente;

- DITTA: identifica l’impresa appaltatrice

Dovranno essere barrati i rischi applicabili per l’attività d’appalto

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Valutazione dei rischi interferenziali

(Nelle schede di analisi dei rischi che seguono, in grassetto viene evidenziata l’attività che origina il rischio)

FATTORI DI RISCHIO DA INTERFERENZE

Descrizione rischio/situazione

Interferenza Da = causata

a = subita

P

probabilità

D

danno

R

rischio Misure adottate

Rischio di caduta per scivolamento

E’ presente il rischio di scivolamento dovuto a pavimento bagnato

(accidentale)

Da AZIENDA, a DITTA

2 1 2

Da AZIENDA, alla DITTA: disporre l’utilizzo costante per il proprio personale di scarpe con suola antisdrucciolo,

Rischio di caduta per inciampo

E’ presente il rischio di inciampo dovuto a oggetti caduti abbandonati o buche (accidentale)

Da AZIENDA, a DITTA

2 1 2

Da AZIENDA, alla DITTA: controllare l’accesso e l’area di sosta se libera da oggetti che potrebbero accentuale l’inciampo o avvallamenti/buche del terreno,

Rischio di incidente stradale

E’ presente il rischio di incidente stradale entro la proprietà fino al parcheggio specifico

Da AZIENDA, a DITTA

1 2 2

Da AZIENDA, alla DITTA: rispettare la velocità indicata 10km/h o passo d’uomo

Rischio di aggressioni da ospiti

E’ presente il rischio di aggressione da ospiti problematici

Da AZIENDA, a DITTA

2 3 6

Da AZIENDA, alla DITTA: comunicazione di ospiti problematici e tipologia di intervento possibile prima del trasporto.

Applicabile X Non Applicabile

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DUVRI gennaio 2018

INDICAZIONI PER LE EMERGENZE

Emergenza Incendio

Le DITTE che intervengono negli edifici aziendali devono preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con l’indicazione delle vie di fuga e la localizzazione dei presidi di emergenza e antincendio.

L’AZIENDA si è dotata di un Piano di Emergenza nel quale sono individuate le figure di coordinamento, quelle con ruolo attivo, e sono inoltre indicate le procedure di intervento. In tutte le strutture sono esposte le planimetrie riportanti le vie di fuga, i percorsi da seguire per una corretta evacuazione e gli apprestamenti antincendio. E’ necessario che gli addetti di ogni impresa si attenga alle indicazioni riportate nel piano di emergenza e nelle planimetrie di evacuazione.

La Ditta per il trasporto sanitario in caso di allarme deve:

• Evitare di evacuare

• Evitare di prendere l’ascensore salvo autorizzazione specifica

• Chiedere cosa fare al Coordinatore di Reparto o Responsabile di Sede

• Se comandati a recarsi al punto di ritrovo ed eseguirlo senza indugio

• Se in fase di consegna dell’ospite sospendere la consegna e chiedere chiarimenti

• Se presente fumo, al punto in cui ci si trova, raggiungere una porta di sicurezza (REI) come da indicazioni da parte degli addetti della emergenza

• Se presente fuoco, al punto in cui ci si trova, raggiungere una porta di sicurezza (REI) come da indicazioni da parte degli addetti della emergenza

• Non abbandonare il luogo di raccolta senza autorizzazione dell’Addetto di emergenza o Responsabile per la emergenza

• Per quanto possibile prodigarsi assieme al personale interno se necessario

Malattie infettive

Le parti si impegnano a fornire reciproca informazione relativamente a malattie infettive trasmissibili per contatto o inalazione per dare applicazione alle procedure finalizzate a fronteggiare l’evento infettivo.

MISURE DI PREVENZIONE PER LE INTERFERENZE

(indicare con una crocetta quelli applicabili) TRANSENNARE L’AREA

x SEGNALARE IL PERICOLO

x SEGNALARE LA PRESENZA DI RISCHI SPECIFICI SEGNALARE LA LAVORAZIONE

LAVORAZIONI IN AREE DISTINTE (allegare lay out)

LAVORAZIONE IN TEMPI DISTINTI (allegare crono programma) x UTILIZZO DPI

FORMAZIONE

ASSISTENZA AFFIANCAMENTO x GESTIONE EMERGENZE

ALTRO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Sulla base di quanto contenuto nel presente documento non si ravvede la necessità di approntare dispositivi di protezione individuale aggiuntivi a quelli specifici dell’attività (scarpe di sicurezza, guanti protettivi, indumenti alta visibilità). Nell’eventualità che dovessero insorgere situazioni diverse da quelle contemplate, l’AZIENDA e la DITTA si coordineranno per l’utilizzo di eventuali e diversi dispositivi di prevenzione.

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COSTI SICUREZZA

L’amministrazione è tenuta a computare i costi della sicurezza riferiti esclusivamente ai rischi interferenziali relativi all’appalto, a conteggiare gli stessi ed a sottrarli a confronto concorrenziale.

I costi inerenti a tale tipologia di servizio sono pari a € zero,00 sono computati per la durata complessiva dell’appalto;

OGGETTO: DISPOSIZIONI GENERALI DI SICUREZZA DA RISPETTARE PER LE DITTE CHE INTERVENGONO NEI LUOGHI DELL’ENTE PER LE PARTI DI COMPETENZA

(Procedura per attuazione art. 26 del D.Lgs. 81/08)

Prima di iniziare le lavorazioni e gli interventi sulle apparecchiature ai fini della sicurezza è da tenere conto che tutti i luoghi oggetto dell’intervento posso essere frequentati oltre che dai dipendenti dell’Istituto, anche dagli anziani ospiti del centro che molte volte, a causa della loro età, non sono in possesso delle normali capacità fisiche e mentali, nonché dai parenti degli stessi.

• All'avvio dei rapporti con l’Appaltatore, per la fornitura di servizi o l'esecuzione di interventi nei luoghi di lavoro, di competenza dell’Istituto, il Committente deve preventivamente e formalmente renderlo edotto sui rischi presenti nei luoghi in cui questi si troveranno ad operare, sulle precauzioni generali da adottare, sui divieti da rispettare e sulle modalità di gestione di eventuali emergenze da operarsi in loco.

• A cura della ditta appaltatrice deve essere evidenziato il nominativo del dirigente o preposto di cantiere.

• Il personale della ditta appaltatrice dovrà essere identificabile tramite cartellino o tesserino di riconoscimento personale e nominativo che riporti anche il nome della ditta/impresa, ciò al fine di un agevole riconoscimento e identificazione da parte dei dirigenti e preposti dell’Istituto.

• La ditta appaltatrice dovrà valutare i rischi che la propria attività può introdurre nelle attività svolte dall’Istituto, tramite il Piano di Sicurezza (P.S.), e con il committente dovranno essere concordate le misure preventive da adottare per eliminare detti rischi (allegato 3).

• A tal fine, qui di seguito, si presenta un elenco non esaustivo delle principali disposizioni di sicurezza, per le ditte esterne, che devono essere tenute presenti intervenendo nei luoghi di lavoro dell’Istituto committente.

Disposizioni di sicurezza :

1) VIE DI FUGA E USCITE DI SICUREZZA

1.1 Le Ditte che intervengono negli edifici dell’Istituto devono preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con la indicazione delle vie di fuga e della localizzazione dei presidi di emergenza comunicando al Referente dell’Istituto interessato o al S.P.P eventuali modifiche temporanee necessarie per lo svolgimento degli interventi.

I corridoi e le vie di fuga in generale devono essere mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; devono essere sgomberi da materiale combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere (macchine per la distribuzione di caffè, di bibite, etc.), anche se temporanei.

1.2 L’impresa che attua i lavori, o fornisce il servizio, dovrà preventivamente prendere visione della distribuzione planimetrica dei locali e della posizione dei presidi di emergenza e della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettrice e del gas.

Deve inoltre essere informato sui responsabili per la gestione delle emergenze, nell’ambito dell’edificio dove si interviene.

1.3 I mezzi di estinzione siano sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi.

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1.4 Ogni lavorazione o svolgimento di servizio deve prevedere un pianificato SMALTIMENTO presso discariche autorizzate e procedure corrette, rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari, delimitare e segnalare le aree per il deposito temporaneo. Contenere gli impatti visivi e la produzione di cattivi odori.

Per lavori e/o il trattamento di rifiuti identificati con la sigla di rischio “R45, R49, R61” (es.

Amianto) devono essere predisposti specifici ed opportuni piani Operativi di Sicurezza ed attività ad essi connesse (gestione del lavoro, deposito temporaneo rifiuti, bonifica dell’area).

Occorre siano Definite le procedure di allarme ed informazione dei responsabili degli uffici in caso di emissioni e/o rilasci accidentali in atmosfera, nelle acque, nel terreno.

1.5 Il responsabile della Sede/settore nell’ambito del quale sono presenti cantieri temporanei deve essere informato sul recapito dei responsabili della Ditta in modo che, al verificarsi di problematiche o situazioni di emergenza connesse con la presenza del cantiere stesso, possa intervenire avvertendo chi di dovere.

2) BARRIERE ARCHITETTONICHE ED USO DI ATTREZZATURE DEL COMMITTENTE

L’attuazione degli interventi e l’installazione del cantiere non deve creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza dei luoghi non assoggettati dall’intervento; in tale caso segnalare adeguatamente il percorso alternativo e sicuro per gli interni.

3) COLLEGAMENTI ALLA RETE ELETTRICA degli stabili dell’Istituto

3.1 Non è consentito l’allacciamento alla rete elettrica degli edifici dell’Ente per utilizzatori di potenze superiori a 1000 W senza aver concordato le modalità con l’Ufficio tecnico che gestisce la manutenzione dello stabile.

3.2 che l’impianto elettrico delle sedi è a Volt 220 e 380, sotto traccia non segnalato ed è sempre in esercizio; Pertanto bisogna SEMPRE prestare la massima attenzione prima di procedere al taglio di cavi elettrici o altre lavorazioni agli impianti in quanto gli stessi possono essere in tensione

3.3 che è in funzione inoltre una linea preferenziale sotto gruppo elettrogeno che alimenta anche alcuni impianti elevatori e l’illuminazione dei corridoi e vani scala.

3.4 In ogni caso, qualsiasi utilizzazione di rete elettrica da parte delle ditte esterne con potenze, sia inferiori, che superiori, deve avvenire tramite utilizzo di quadri di alimentazione elettrica di sicurezza di loro fornitura, a protezione dei contatti accidentali, da inserire tra l’impianto elettrico dell’Istituto ed i loro apparecchi utilizzatori.

3.5 In alternativa, le Ditte che operano dovranno provvedere con forniture elettriche autonome rispetto alla rete degli edifici dell’Istituto ed in ogni caso, prima di ordinare, acquisire e collegare all'impianto elettrico apparecchiature di notevole assorbimento di energia, occorrerà accertare (se non avvenuta in sede progettuale) la disponibilità di potenza elettrica ed ottenere l'autorizzazione al collegamento dall’Ufficio Tecnico.

3.6 E’ comunque vietato l'uso di fornelli, stufe elettriche, radiatori termici e/o raffrescatori portatili, piastre radianti ed altre apparecchiature se non preventivamente ed espressamente autorizzati.

3.7 Ai sensi del DM 137/08 e successivi, per gli interventi sugli impianti elettrici e di sicurezza (rivelazione incendio, estinzione incendi, etc.), che non siano semplicemente interventi di manutenzione ordinaria (ad esempio cambio lampade, mantenimento in efficienza degli impianti), dovrà essere rilasciata specifica dichiarazione di conformità.

4) INTERRUZIONE ALLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E/O IDRICA

Interruzioni dell’energia elettrica, del funzionamento degli impianti di riscaldamento / climatizzazione, della fornitura idrica per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento andranno sempre concordate con i Responsabili di Sede e/o Ufficio Tecnico presso cui si interviene.

5) INSTALLAZIONE DI ACQUISTI E/O FORNITURE NELL’AMBITO DEI LUOGHI DI LAVORO 5.1 L'acquisto e relativa installazione e/o consegna di attrezzature, macchine, apparecchiature,

utensili, arredi, sostanze e/o preparati pericolosi, o l'uso di energie, deve essere fatto tenendo conto del rispetto delle misure generali di tutela, richiedendo al costruttore/fornitore esplicitamente la presenza della marcatura CE, la dichiarazione di conformità alle norme vigenti

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in materia di sicurezza, prevenzione, la compatibilità elettromagnetica, le schede tecniche e di sicurezza, le cautele per il loro utilizzo.

5.2 La documentazione deve essere mantenuta a disposizione dell’Addetto al controllo lavori e referente sicurezza, del Servizio di Prevenzione e Protezione e degli Organi di controllo.

5.3 L'ubicazione e le caratteristiche di apparecchiature, di materiali e sostanze e/o preparati pericolosi deve essere compatibile con i locali ove questi saranno posizionati.

5.4 Nel caso di modifiche alle macchine esistenti e/o costruzione ex-novo di macchine deve essere fornito all’Addetto al controllo lavori o referente sicurezza o al Servizio di Prevenzione e Protezione, un certificato di conformità e un fascicolo tecnico, appositamente predisposto.

5.5 Per eventuali prodotti o preparati pericolosi chimici e/o tossico/nocivi presenti dovrà essere presente la scheda tecnica e di sicurezza chimico-tossicologica secondo la normativa vigente che dovrà essere comprensibile e messa a disposizione dei lavoratori.

5.6 Non è ammesso l'acquisto e/o la presenza di sostanze o preparati pericolosi chimiche nocive per la salute se sprovviste di tale scheda.

5.7 Non è ammesso l'acquisto e/o la presenza di sostanze o preparati pericolosi con la frase di rischio “ R45, R49, R61”H350, H351; H360, H361; la presenza e/o l’acquisto di sostanze e /o preparatati pericolosi con la frase di Rischio “R40” H351 devono essere preventivamente autorizzati e valutati dal Servizio di Prevenzione e Protezione.

6) IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI GAS TECNICI

6.1 Tali impianti dovranno essere eseguiti secondo le norme di buona tecnica e di buona prassi (UNI, CIG, Dm137/08, ecc.) e gli interventi dovranno essere seguiti da apposita dichiarazione di conformità.

6.2 Qualora, in base alla tipologia ed entità delle opere, si rendesse necessario presentare preventivamente al Comando dei Vigili del Fuoco, un progetto contenente le specifiche dell'impianto (distribuzione, stoccaggio gas e dei sistemi di allarme) prima dell'esecuzione dei lavori dovrà essere acquisito il parere favorevole al progetto da parte dei Vigili del fuoco. Fino a tale data sono vietati tali lavori.

6.3 Tale eventualità sarà valutata dall’Ufficio Tecnico.

7) EMERGENZA GAS

7.1 Se vi è la percezione della presenza, in aria, di gas arieggiare immediatamente il locale, ovvero la zona, allontanare le persone che fossero ancora presenti, evitando azioni che possono dar luogo alla formazioni di inneschi (accensione apparecchi di illuminazione, sfregando o battendo materiale, usando fiammiferi, sigarette accese, ecc.), dare l’allarme agli addetti all’emergenza o, in mancanza di questi, ai vigili del fuoco (tel. 115).

7.2 Se la fuga di gas avesse interessato un intero edificio, disattivare l'alimentazione elettrica, intervenendo sull'interruttore generale o dare l’allarme agli addetti all’emergenza o in mancanza di questi ai vigili del fuoco (tel. 115); evitare che in qualche locale possa verificarsi un innesco causato dall'impianto elettrico (avviamento di ascensore, avviamento di bruciatore di centrale termica, avviamento di una elettropompa, ecc.).

7.3 Se il gas permane far intervenire l'azienda del gas e le squadre di emergenza o, in mancanza di questi, ai vigili del fuoco (te. 115) seguendo le procedure.

7.4 Sono presenti inoltre bombole di ossigeno medicale, di riserva, in locali delle varie sedi 7.5 All’interno del centro è presente, sotto traccia non segnalato, un impianto in esercizio di

ossigeno medicale e uno di vuoto aspirazione. Tale impianto è costituito da un tubo da mm.

10/16 circa di diametro in rame non rivestito per l’ossigeno e da un tubo da mm. 10/20 circa di diametro in rame non rivestito; pertanto prima di effettuare fori sulle pareti e pavimenti, accertarsi, presso l’ufficio tecnico, dei passaggi delle tubazioni

8) IMPIANTI ANTINCENDIO

Fermo restando la verifica costante di tali mezzi di protezione, dal punto di vista della manutenzione ordinaria, non si potranno apportare modifiche se queste non saranno preventivamente autorizzate dall’Ufficio Tecnico.

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DUVRI gennaio 2018 9) SOVRACCARICHI

L'introduzione di carichi, anche temporaneamente, nella misura superiore al limite consentito (non solo in locali destinati a archivi, depositi/magazzini ecc.) su solai dovrà essere preventivamente sottoposto a autorizzazione da parte dell’Ufficio Tecnico o S.P.P.

10) EMERGENZA PER LO SVERSAMENTO DI SOSTANZE

10.1 In caso di sversamento di sostanze o preparati pericolosi liquidi, arieggiare il locale ovvero la zona, utilizzare, secondo le istruzioni, i kit di assorbimento (che devono essere presenti nel cantiere qualora si utilizzino tali sostanze) e porre il tutto in contenitori all'uopo predisposti (contenitori di rifiuti compatibili)

10.2 Evitare di usare apparecchi alimentati ad energia elettrica, che possono costituire innesco, in presenza di miscela infiammabile ovvero esplosiva; comportarsi scrupolosamente secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nelle apposite "schede di sicurezza" che devono essere presenti sul posto e che devono sempre accompagnare le sostanze e/o prodotti (a disposizione per la continua consultazione da parte degli operatori).

11) EMERGENZA ALLAGAMENTO

In caso di allagamento di locali, accertarsi che la presenza di alimentazione elettrica agli impianti non pregiudichi l'incolumità delle persone eventualmente presenti; se tale evento può costituire rischio elettrico, intervenire sull'interruttore generale di piano disattivando l'alimentazione, assicurandosi una visibilità minima necessaria per l'esodo delle persone e per le operazioni di emergenza, facendo intervenire, secondo le procedure presenti nella Struttura, la squadra di manutenzione idraulica ed informando gli interessati all'evento. Accertarsi se vi sono presenti sostanze (solide, liquide, gassose) che, in presenza di acqua, possono dare origine a reazioni pericolose per l'incolumità dei presenti, in tal caso dare la precedenza all'allontanamento di tali sostanze.

12) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

I lavoratori delle ditte esterne che intervengono nei luoghi di lavoro dell’Istituto devono indossare scarpe di sicurezza antiscivolo dotate di suole in materiale elettricamente isolante (di gomma) e dispositivi di protezione individuale definiti nei piani di sicurezza.

13) DIVIETO DI FUMO

E’ fatto divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto.

Tale divieto si estende anche a tutte quelle aree ove possano essere presenti sostanze e/o preparati pericolosi, depositi di materiali infiammabili o ritenuti tali, in locali di deposito di ogni ordine e specie.

Chi non ottempera a tale divieto verrà allontanato immediatamente dai locali dall’incaricato o referente e ove previsto la comminazione della ammenda secondo le nuove disposizioni.

E’ attivo in alcune zone un impianto di rilevazione fumi che può attivarsi a causa di forte concentrazione di povere nell’aria e quindi è opportuno prima di iniziare le lavorazione attivarsi per l’isolamento momentaneo del rilevatore (isolamento che dovrà essere tolto nelle ore notturne e a fine dell’intervento) comunicando l’eventuale disattivazione al personale dell’Istituto;

14) LIMITE DI VELOCITA’

Per tutti i siti dell’Istituto, ove è consentito l’accesso con automezzi, la velocità consentita all’interno di tali aree e di 10 Km/h.

Per tutti i siti ove vi può essere la presenza di personale a piedi, o ove è limitata la visibilità, è obbligatorio procedere a passo d’uomo.

15) ORARI DI LAVORO CONSENTITI E VIETATI

Sono inoltre vietate tassativamente dalle ore 12,30 alle ore 15,00, nonché nelle ore serali e notturne tutte le lavorazioni che comportino rumore.

16) LAVORAZIONE CON PRODUZIONE DI POLVERE

Le lavorazioni che comportino polvere dovranno essere opportunamente isolate dall’ambiente circostante con teli di plastica.

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IAA VERONA

Varie (vedi punto foglio Sede dei lavori)

Sede amministrativa: via Baganzani n. 11 37124 Verona

DUVRI gennaio 2018

Il presente DUVRI è stato redatto dal Committente in Gennaio 2018

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Il Datore di Lavoro Firma

Nome e cognome: dott. Adelaide Biondaro F.TO Biondaro Dott.ssa Adelaide

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Il Responsabile del procedimento Firma

Nome e cognome: dott. Adelaide Biondaro F.TO Biondaro Dott.ssa Adelaide

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Il Datore di Lavoro Firma

Nome e cognome:

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IAA VERONA

Varie (vedi punto foglio Sede dei lavori)

Sede amministrativa: via Baganzani n. 11 37124 Verona

Elenco delle sedi del presente Duvri

Sede Al Parco via Baganzani n. 11 Verona Sede Loro viale del Lavoro Verona

Sede don Carlo Steeb via Steeb n.4 Verona Sede S. Caterina via Steeb n.4 Verona

Sede Leo Cirla – Marzana via Scuola Agraria n.1 Marzana Verona

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