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La sfida verso un Economia Blu Sostenibile

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Academic year: 2022

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4helix+ Project

Empowering the 4helix of MED maritime clusters through an open source/knowledge sharing and community – based approach in favour of MED blue growth

La sfida verso

un’Economia Blu Sostenibile

Silvia Bianchelli

Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente Università Politecnica delle Marche

Ancona, 10 Luglio 2020

(2)

The EU Blue Economy Report 2020

“Oceans, coastal areas and marine

activities are playing a crucial role now and in the future of the European Union and its citizens.

They are the lungs of our planet,

producing half of the oxygen we breathe.

They are a source of healthy food,

contributing 16 % of the animal protein we eat and provide the basis for numerous economic activities that generate growth and jobs.”

Mariya Gabriel,

Commissioner for Innovation, Research, Culture, Education and Youth, responsible for the Joint Research Centre (JRC)

(3)

Servizi ecosistemici:

- Supporto alla vita - Approvvigionamento - Regolazione

- Cultura (MEA, 2005)

Dal capitale naturale ai servizi ecosistemici

(4)

Gli oceani ed Il Capitale Naturale

Il capitale naturale comprende le scorte mondiali di risorse naturali, comprese le risorse viventi e non viventi provenienti da terra, aria, acqua dolce e oceani.

Dal capitale naturale le persone attingono a una vasta gamma di servizi ecosistemici che rendono possibile l'esistenza e il benessere umani in termini di cibo, acqua e materiali, sanità pubblica e migliori sistemi socioeconomici.

Il concetto di Capitale Naturale deve essere integrato nei processi

decisionali e di sviluppo, anche economici: Approccio del Capitale

Naturale. The ocean is one of Earth's most valuable natural resources

(5)

Il collasso del Capitale Naturale

Necessaria integrazione del capitale naturale nei sistemi economici e finanziari: sviluppo sostenibile

Entro il 2030 il valore del capitale naturale deve essere integrato negli strumenti di

pianificazione economica e finanziaria della pubblica amministrazione (Comitato nazionale per il capitale naturale)

Habitat Area Natural

capital

Loss

%

Natural Capital Loss

(ha) Euro/ha/yr (Mln Euro)

Cystoseira spp. 9’600 287.4 84 1’509

Seagrass 337’611 10107.9 25 3’369

Coralligenous 96’700 35268.2 25 11’756

Costo del danno ambientale per 1’060 m lineari della MPA Punta Campanella: 11.401.248 euro

Danno ambientale in Salento:

540-860 milioni di euro

Danno ai servizi ecosistemici:

10-34 milioni di euro all’anno Impatto della perdita delle foreste sommerse

Impatto della pesca di datteri

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La perdita di biodiversità

La perdita di biodiversità impedisce agli ecosistemi marini di sostenere la flora e la fauna sane e di fornire una varietà di servizi ecosistemici a supporto delle attività umane (es. pesca,

acquacoltura, turismo).

La biodiversità sta diminuendo nei mari europei e il mantenimento di habitat marini sani è essenziale per la redditività a lungo termine dei settori della Blue Economy.

Ridurre gli impatti umani (es. cambiamento climatico, inquinamento, degrado e conversione dell'habitat, sfruttamento eccessivo e introduzione di specie esotiche invasive) aiuta a

preservare l'ambiente come futuro capitale in termini sociali, economici e finanziari e il loro continuo capacità di fornire servizi ecosistemici.

(7)

Un recente studio fatto dall’area marina protetta francese di Port Cross ha dimostrato che ogni euro investito dal governo nell’area marine protetta ne ha prodotti 92 per la comunità.

La tutela ambientale favorisce i servizi ecosistemici

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I settori consolidati della Blue Economy dell'UE hanno generato un valore aggiunto lordo (GVA) di 218,3 miliardi di euro nel 2018; con un aumento del 15% rispetto al 2009.

Sono impiegate direttamente quasi 5 milioni di persone nel 2018. Solo l'1% in più rispetto al 2009, ma il numero di posti di lavoro nè superiore a prima della crisi economica.

I settori della Blue Economy

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Risorse naturali

Turismo costiero

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La Euroregione Adriatico-Ionica

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Le attività economiche possono danneggiare gli ecosistemi marini in molti modi.

Sovrapesca, sversamenti di petrolio, eutrofizzazione, agricoltura, inquinamento marino e materie plastiche sono solo alcune delle minacce.

Queste pressioni possono minare il pieno potenziale dei benefici che possono essere

ottenuti dagli ecosistemi marini e da qualsiasi attività della Blue Economy, che sono

almeno in parte dipendenti da essi.

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Il paese che consuma di più sono gli Stati Uniti.

Se tutto il mondo consumasse come loro, servirebbero le risorse di 5 pianeti.

22 AGOSTO 2020 - EARTH OVERSHOOT DAY

Secondo il Global Footprint Network, l'Italia ha raggiunto il suo Overshoot Day 2019 il 15 maggio.

Per soddisfare i consumi degli italiani, servono le risorse di 4,7 paesi come l'Italia.

In media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti.

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La sfida della sostenibilità ambientale

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Lanciata dalla European Investment Bank (EIB), nel 2019 per migliorare la salute degli oceani, costuire ambienti costieri più forti e favorire la blue economy.

La BEI si è impegnata a raddoppiare i suoi finanziamenti a progetti sostenibili fino a 2.5 miliardi di euro nel 2019- 2023.

Questo finanziamento dovrebbe mobilitare almeno 5 miliardi di euro di investimenti per un'economia blu sostenibile globale.

La EIB collabora con aziende, città, governi e partner per sostenere settori chiave:

• Sviluppo costiero sostenibile (es., protezione coste da inondazioni ed erosione, ripristino di coste degradate ed ecosistemi, miglioramento di qualità dell'acqua)

• Produzione sostenibile di pescato (pesca, acquacoltura, trasformazione e conservazione del pesce)

• Navigazione ecologica (riduzione emissioni, minore consumano di energia e carburanti più puliti, tecnologie ecologiche)

• Biotecnologie blu (medicinali, enzimi, biosensori e ingredienti per alimenti)

Blue Sustainable Ocean Strategy

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L’Unione Europea ha già adottato politiche con obiettivi e azioni ambiziosi, cercando di proteggere in modo più efficace

l'ambiente marino e la biodiversità in Europa:

• Strategia sulla biodiversità, nell'ambito della Convenzione internazionale sulla diversità biologica (CBD);

• Direttiva quadro sulla strategia marina (MSFD e GES);

• Politica comune della pesca (PCP);

• Direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo;

• 7 ° Programma di azione ambientale (7 ° PAA);

• Direttive Habitat e Uccelli;

• Direttiva quadro sulle acque (WFD);

• Direttiva sulle acque di balneazione (BWD).

2011 – 2020 Decennio internazionale della Biodiversità 2021 – 2030 Decennio della sostenibilità degli oceani 2021 – 2030 Decennio del restauro ecologico

Politiche europee ed internazionali

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In 2015, 195 nations agreed with the United Nation

that they can change the world for the better

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“You must be the change

you wish to see in the world”

Mahatma Gandhi

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