• Non ci sono risultati.

PAZIENTI E METODI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "PAZIENTI E METODI"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

55 PAZIENTI E METODI

Sono stati studiati 12 pazienti ( 9 femmine e 3 maschi tra i 17 e i 48 anni, età media 26) con positività sierologica oltre 10 volte il cut-off per anticorpi anti tTG e positività anti endomisio (EMA); 12 pazienti (9 femmine e 3 maschi tra i 18 e i 45 anni, età media 24) celiaci a dieta aglutinata da almeno 1 anno in cui la compliance alla dieta era stata accertata mediante un’attenta anamnesi alimentare ed il riscontro della negativizzazione sierologica; la popolazione di controllo era costituita da 9 pazienti sottoposti ad endoscopia superiore per sintomi compatibili con RGE con anamnesi negativa per patologie gastrointestinali e EMA e tTG negatività.

Ogni paziente, previo consenso informato, è stato sottoposto ad EGDS con prelievo di 12-14 biopsie del duodeno discendente, di cui 4 sono state conservate in formalina per l’esame istologico, e le rimanenti in Hank’s privo di Ca++ e Mg++ addizionato con penicillina, streptomicina e gentamicina ( Pen / Strep, SIGMA-ALDRICH ) per l’isolamento dei linfociti della mucosa (LPMC- Lamina Propria Mononuclear Cells).

Da ogni paziente sono stati inoltre prelevati 10 cc di sangue per l’isolamento dei linfociti periferici (PBMC-Periferical Blood Mononuclear Cells).

Esame istologico

I prelievi bioptici sono stati sottoposti ad esame istologico con i seguenti risultati:

(2)

56

- per i pazienti con positività sierologica specifica per malattia celiaca è stato documentato un quadro di atrofia villosa ( grado da 3A a 3C secondo Marsh-Oberhuber, grado 3B secondo Corazza-Villanacci) - per i 12 pazienti celiaci a dieta aglutinata il referto istologico ha evidenziato normale trofismo villoso con aumento dei linfociti intraepiteliali (IEL) (grado 1 secondo classificazione di Marsh-Oberhuber)

- per i pazienti costituenti il gruppo di controllo è stato evidenziato un aspetto istologico della mucosa duodenale nella norma per 6 soggetti ed un aumento dei linfociti intraepiteliali in 3. Ricordiamo che la linfocitosi intraepiteliale è un dato alquanto aspecifico presente in un elevato numero di condizioni, compreso il reflusso gastro-esofageo.

Isolamento PBMC

Dopo diluizione 1:2 in soluzione Hank’s, il sangue è stato distribuito in provette da 15 cc e centrifugato in gradiente di Ficoll per 40 minuti a 400 g/min a 22-24 °C. Dopo la raccolta, le PBMC sono state lavate in soluzione Hank’s e risospese in terreno (soluzione RPMI- Bio Whittaker Europe, Fetal Calf Serum- Sigma Aldrich, L-glutamina- Bio Whittaker Europe, Hepes Buffer- Bio Whittaker Europe, Pen-Strep- Bio Whittaker Europe) fino al momento dello staining in immunofluorescenza.

Isolamento LPMC

Dopo incubazione di 5 minuti a temperatura ambiente in DTT (Ditiotreitolo) allo scopo di rimuovere il muco, le biopsie sono state lavate in soluzione tampone (PBS- Cambrex Bio Science) e incubate

(3)

57

per 15 minuti a temperatura ambiente in EDTA per rimuovere lo strato di cellule epiteliali. Successivamente, dopo frammentazione meccanica manuale, sono state sottoposte ad un’incubazione di 90 minuti in collagenasi (Sigma-Aldrich) alla concentrazione di 25 U/ml di terreno a 37°C e in atmosfera umida contenente il 5% di CO2 ed in DNAasi (Roche Diagnostic SpA) alla dose di 100 microlitri/10 ml. Il tessuto è stato quindi passato attraverso filtri Millipore (Bioclass) allo scopo di separare i detriti dalle cellule; le LPMC sono state successivamente isolate mediante centrifugazione in gradiente di Percoll (Sigma-Aldrich) per 25 minuti a temperatura ambiente. Dopo la raccolta sono state risospese in terreno fino al momento dello staining in immunofluorescenza.

Immunofluorescenza

I linfociti isolati sia dal sangue periferico sia dalla lamina propria sono stati sottoposti ad immunofluorescenza per la valutazione dell’espressione dei seguenti markers di superficie: CD4, CD25, LAP (latency-associated peptide). E’ stata inoltre valutata l’espressione intracellulare del marker di regolazione Forkhead box P3 (Foxp3). Per lo staining sono stati impiegati i seguenti anticorpi: Anti-human CD4 PerCP (BD Pharmingen), anti-human CD25 PE (BD Pharmingen), anti human LAP APC (R&D), anti human Foxp3 FITC (eBioscience). Per i rispettivi isotipi, allo scopo di impedire uno staining aspecifico da parte degli anticorpi fluorescenti, sono stati impiegati IgG1 PerCP (BD Pharmingen), IgG1 PE (BD Pharmingen) di topo, IgG1 APC (R&D) di capra, IgG1 FITC (eBioscience) di ratto.

(4)

58

L’anti-human LAP, essendo un anticorpo indiretto, è stato successivamente coniugato con streptavidina (BD Pharmingen).

Le PBMC e le LPMC sono state contate e ridistribuite in provette da 5cc (1x1000000/provetta). Dopo un lavaggio in PBS+FCS al 2%, è stato effettuato lo staining anti LAP e rispettivo isotipo mediante incubazione per per 30 minuti a 4°C; successivamente, dopo lavaggio con PBS le cellule son state incubate per 30 minuti a 4 °C con anti CD4 e anti CD25 e rispettivi isotipi. Infine, è stata aggiunta streptavidina APC per lo staining indiretto del LAP.

Dopo lavaggio in PBS, le cellule sono state risospese ed incubate per 45 minuti a 4°C con soluzione fissante e permeabilizzante (Cytofix-Cytoperm- eBioscience). Le cellule sono state pertanto centrifugate e nuovamente lavate con apposito tampone permeabilizzante (Permeabilization Buffer- eBioscience). E’ stato quindi effettuata incubazione con Anti-human Foxp3 e rispettivo isotipo per 30 minuti a 4°C. Le PBMC e le LPMC sono state a questo punto lavate in buffer permeabilizzante e risospese fino all’analisi al citofluorimetro (FACSCalibur BD Bioscience, San Jose, CA).

Analisi statistica

I risultati sono stati espressi come valore medio  la deviazione standard. Le differenze tra gruppi sono state analizzate utilizzando l’analisi multivariata della varianza (MANOVA)

Riferimenti

Documenti correlati

- disturbi urologici o della sfera sessuale: possono presentarsi dopo interventi sul colon sinistro e sul retto, a causa dell’interruzione di sottili strutture nervose, non

In considerazione della mia condizione clinica generale e locale prostatica ho liberamente scelto di essere sottoposto a intervento di enucleazione endoscopica dell’adenoma

 con l’apertura dell’etmoide posteriore a creare una nuova ed ampia via di drenaggio tra cavità nasale/i e il/i seno/i sfenoidale/i (che è la cavità pneumatica sviluppata

Sono stata/o informata/o in maniera esauriente che il trattamento chirurgico non corregge nella maggior parte dei casi la stipsi che spesso accompagna questa

In considerazione della mia condizione clinica generale e locale della litiasi ho liberamente scelto di essere sottoposto a intervento di nefrolitotomia percutanea e

L’espansore mammario può essere posizionato al termine dell’intervento di mastectomia oppure in un tempo successivo. Dopo circa sei/otto mesi dall’ultimo rifornimento

Sono stato/a informato/a che qualsiasi intervento chirurgico, anche banale ed estremamente semplice può comportare l’insorgenza di rilevanti problemi decesso per cause

Sono comunque consapevole che, presentandosi la necessità di salvarmi da un pericolo imminente non altrimenti evitabile e/o di un danno grave alla mia persona, o se si