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PENSIERI INTORNO ALLE CAUSE DEI PRINCIPALI FENOMENI... Giuseppe Gazzeri. Ili

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(1)

PENSIERI

INTORNO ALLE CAUSE DEI PRINCIPALI FENOMENI...

Giuseppe Gazzeri

Ili

(2)

s

PENSIERI

INTORNO ALLE CAUSE DEI

PRINCIPALI

FENOMENI KATOBALI, E SPECULBIENTE DELL' ATtEAZIONE,

FROFES. GIUSEPPE GAZZEItl.

Estrattodel

IIL

fascicolodell'Antolopa.

DigilizeDOyGooglé

(3)
(4)

I-iastoriadelle scienzee dei loro progreasl,ordi- nariamcntelenti e graduali, preiWDta di tanto intanto alcuneepoche luminose,nellequali esse, quasi ade- guandoilloropasso ordinario,spiegarono

un

volo fran- coedardiloversolaconquistadel vero.Forieri ditali

«podie èstataspesso lascopertadìqualchefatto,sem- plicefec aTTentura inai stessa,

ma

sonunaineDteiè- condo dì cons^eiize e d'applìcauonL

-Fra queste epochesaràneifiutì.dellesciense6n- che sempre memorabilequella,incuiilcelebre Tolta', inseguitodellesemplici

ma

interessantiosserraùoni delGalvani

,imaginùilsuoelettromotore,nelqualela fisicae lachimicaliannu trovato

uu

preziosostrumento d'indaginiedi ricercheimportanti. \

Peressoilcosìdetto fluido elettrico,

uno

deipiìk grandiagenti dellanatura,loè divenutoanchedell'ar- te,o piuttosto dellascienza indagatricegliarcani del- lanatura

.

Giàda qualche temposierano ancheacquistate molteutilicognizioniintomoaifenomeDldella lucea del calorico,chesisonoin seguitp estese.-

Bensìun'altroessere (ilmagnetico)

non meno

lìigacÈ di quelli,ed'essipiù

dea^

a naaconderelasua

DigilizeflDyGoogle

(5)

4

indoleedilnio

modo

d'agire,laidandosospettareda

un

latoqualcherelazionedi naturaconessi,e distin- guendosenedall'altroper alcuneproprietà singolarissi-

me

,avevaesercitatoconininor ihitto l'ingegnoelostu- dio deifisici.

Sentivanoessigenemlmente che una migliorco- gnizione dellanaturae del

modo

d'agire di questi esse- riimportantisolleverebbegranparte diquelvelo, sotto cuisiascondonolecausedeipiùgenei-aliepiùimpor- tantifra ifenomeninaturali.

Tuieeraloslutodellescienze fìsichequandonel setlembre iSsoitProf.OersteddiCoppenagheo'ait- nunzio che

un

iigomagnetico avvicinato ad uufilo

me-

tallico,che congiungaipolidell'apparato elettromotore, mentrerestanellasuanaturaidireaionepoatoailati delfilo,oinunotOeeaofóàno<«ìiEOntals,oe devia di molligradioall'estoall'oivrtse in aj^resBi alfilo

o

•otto0 sopradi esso. .

Quest'evidente' influenEachela .cassa

féaome- nielettrici esercitasopraimagnetici è sembrata gene- ralmentecosìimportante,cheliarichiamatal'attenzi».

ne

e*provocatolostudio di tuttiiUsici.

Cosìnonsolosièacquistatalacognizioned'altri fatti,

ma

sisonoancheuditeproporre alcunecongettu- recircailinaturaodil

modo

d'agire respettivi dìciò chesichiunia l'clcLlrìcoedilmagnetico.

Iostesso,nonestraneo al

movimento

impressoalla scienza,mentreunttaoienteadaltricultorideifisici:

studj (i) biitteva laviadell'esperimentonon senzarac- cogliervialcuni cariasi risultameuti,non ho saputa

(»)I«JeF*Cav. Priorr Vìncenijo Anlinorl,"eConte Gin»' bino'Dòtdlt

DigilizedliyGoogle

(6)

trattenenm da spadare nel

mondo

dellecqugetturee delle ipotesi,perfenton di rendere a

me

stessoragig-

>e d'alcuni almeno

&a

i

ìiig<dari fènoitaeijìna-

tana. •t"'--'v'I

lAlaiBbìdceiàBa^'iooattun' intorno aciòdie

n ehìuiia«a^Ka<e hKb

j%}qiàiK'dàpiitipàii' i4aveva accolte nella mìfi

mente

con-parlicbbdvtkvot^,nii'sem- IinronopOtitnÈàa<{Ullche<iiiDdo «ateiidérealla'spic^-

lifliwiilft'ftnMWffkf'elettrici'e niagiicticì- ,1jtfedìtandopiù particolarmentesopra questi ultimi, fni portAto.tieercOK cohpensieró'la ^ausadèliasiiigo- laree potente) attneionedellacalamita perilferro', coaìdivènada.quella^ke-pursiaitainette iraglialtri corpi,iqualiaoB'Vediamo pottHi^

mi

Verso l'altro la- teralmente,

ma

sol»uel seqsO'd'bnfldaduta.o>discesa verticale,mentrelacalaknit* ed-Ìt-ferrtt, alettapocoli- berineilarmorimeninisft'portano

un

v^rs9l'altrose- condo qualunquediresdonev "I -" '

M.;I)i)(Kiqiialclu

ii^gi^j

ini-^rve cheioavreipo- ' tntodaredìqad.fènoinàM

ona

spiegarne semplice e poraniente

mnoaniCBf

«Édidi-tpléidhe cafp ò amr,

Jbnen

rtatidotati<d^BÌo«t«i^irttealBr. pn^u^ie^' tìu.ConcBpìta:qttest'jdea',la^posi aldmeiitò delHespe- lienza^ieitrovatabETera, credéiaverfattounpassodi i^alcbe importanzanella 'soggettamateria,cstimai convenientedifarlo'ccmoscere,unitamente'alleidee che

mi

ciavevano condotto,eadaltredienederiva-

--Per.litrolamia sjii^sionè, applicandosiiiàtural- inenteedasé stessa

ad

un gran

numero

'd'altri'feno^

meninaturalidistruggevaladottrinadell'attrazione,

qualesiptvfeasdgeneri mente:>fiieoit0scerido ioquesta circostanza

come un

fòrtepregiu£zio'ctinUÙ' léi^ie

(7)

nuoreidee, volltpremettereall'eiposizione diqueste akunidegliargomentiche « parer nùo.dimotttano Ver- nmeità diquella dottrina,

sena

diche

penni

che

non

viaipresterebbeattensone.

Sten però qoestoacrìtto

quak

at trovnft

qmri

ap- preaao.

Benn

primadi&rio pubblico,vollicoinniùcar- loa duefisicidìadaticheai

tronno

quiinFìrenie, cioèil sig.Prof. Pictetedilég. Dot.Marcet

.

Essidopo averneascoltatoconattenzioneecon bontà

U

lettura,

mi

avvertironochel'idea,incerto

modo

fondamentale,di spiegare

gU

effèttiattribuiti al- l'attrazionepCTmezzo d'un'impulsaesternooperato suicorpidaunfluido,che potrebbedirsigravilìco,era già statanonsoloprodotta,

ma

estesamentesviluppata dal lorocompatrìottaLe-Sagcinuntrattato,chedopo lamortediluifupubblicatodalsig.Prevost,unita-

mente

adun'altrosuoproprio, in cuiestendeadaltre applicazioni gli stesù principj^

ProcuratamiColFfoiato

ÀI

sig.Dot.Marcetque- A'(^>era,elettala,trovaicheleideediquestidotti, coincìdendosoloinqualche punto,eranoingenere

immensamente

distanti dallemie.Ionon aveva veduto,

mai ^esto

libro;altrondeiotrovavanella

mìa mente

l'idea, generica e l'espressione difluidogravifico,che ionon

mi

aveva formata,

ma

che aveva sicuramente lettain qualcheluogo,senzapotermiricordarAt^- ve. Patteoramoltericercherelative,

mi

sonoin- contratoinun'articolodeltomo VilidellaBiblio- tecaBritannica,chehoriconosciuto

come

da

me

let- tomoltianniaddietro,edincuisiporla occasional- mente e brevementedelle opiiiiouldi Le-Sage,ìnapifr.

gandiisiquella espressione, econcludendoalperlapoca utiUtidinmiliindagini speculative.

DigilizedliyGoogle

(8)

Questogiudizio,

k

mia prevenzione perladottri- na

comune

dell'attrazione, laangolaritàdiquell'opi- nioneper

me

nuova e leggermenteindicata,ènatura- lechenon

mi

facessero prestarvi alloraalcunaattenzio- ne,sicchého avntOTagione di noDripeterechedalle

mie

rìflesùoiuquelUassai diversacheio

mi

hoora for- mata.

Quindi

non

ho creduto chela narratacircostanza dovesse trattenermidaesporre lemieideeeditattiche visiriferiscono. All'oppostopensodiprenderneocca-

àone

perfarcoooscereincompeudiola dottrina dìLe- Sage,

non

tantoperchèapparisciilagrandediffcrenr.a chepassa fra essaelemie mollopiù sempliciidee, quanto ancvre per renderlairanoi

meno

ignota diquel

«^ti^^^^Sj^I'omo dnnque

apresentare

U mìo

scritto qtiiteFe^pQ^mò'dalla

mìa

penna.

Sottoil

nome

d'attrazioneuniversaleifisici

am-

mettonounaforzainerente allamateriaingenere, o ai corpi tutti dellanatura,per cuiciascunodiessichiama asèed iocircostanzeopportunefamuovereglialtri corpi finchévanganoseco a contatta,e venutiveli

man-

tiene,occhè non possanoesserne distaccaticheperuna fòrza superioreecontraria

.

Oltreqnestaprimaforza,riputata

comune

a tuttii corpiereci|HWa,ne

ammettono

diversemodificazìoui Mtio'i-'nomt di attrazioni particolari, elettriche,magne-' bcliéjchimiche.

Cosinonvieforzapiùspessoinvocataepiùco-

moda

Bspiegarfenomeninaturalichel'attrazione.

Ma

questafiirza,talequalesiconcepisceosìmostradi concepirla,èipoteticaedimaginaria;gli effettiche:

le61atti^^im^no

non

dipendoiidalei. .

(9)

s

Un'attrazione in qusl

aen» webbe

un'aBÌ^ne a dùtauca,IbquaJeiuu,CL^id4t»diiC40QfiHB

Afiuwaen

niaterÌBU.'Per

«ua

i'aorpi.Bgi(9blMr«'oiie»m4oqQi>«s>.

«arasBoaùgUervbb&ud ma'

asme» adun

làmd^sjo^tfd, uti'inteauoaer<!^ niano.toni

wocwibn aUa

materia brutaed

ìnwgamca^e

cheBltnnidQ[.gUf^t^fiaieribw».

mati, diene sonoforniti,nouesercitanoononreuftoua eiScace senonin

uno

di questidue modi,cioè]a.

muo-

vendosiesà versa queicorpi^ dei. qualivoglionovenire, acontatto,o'faqendo che.altricorpidipendeutenjeut^

dalla lorvolontàenon per propria iuteuzioneliafli^fri-r noelitrasportino fnioaloro.

Inoltre,Secondoladottrinageneralmenteric^A'ula intorno all'attrazione,

un

corpocircondato.da.nwlUiaiL-. tricorpi,mentre èattrattodaessitutti,1Ìattrae, tutti egualmente, edhacosiin.u^.tempojtossom{dt«

denzediverseed oppostefra loro.,

:"i'AlcDm'feDoine[n.Qaturalì>esitecìaljaeiitf^ilititen- denzaervìdcaitedlalcnnicorpi mì-nnìiWt

im

pv^gf^t».

r

idea'dell^aUratione.

BepotaudoK

PfSittoiwigiua- ria, iopenso

chetai

qualvolta,uu.(Htcpotende.aporr tarsiosiporta difiittoconuna.cerla.Xorza versoun'al- trocorpoo versounluogo qualunque, .nonèettratto da quel corpo o da quelluogo,

ma

vi.è.spiutoda unafui:-

n

esterna.Finchécicontenteremodispiegarquesti fatticoU'attrdEione,specie diifurzasimpatica,opiut-^

tostovoce chenou xichiawa,alcun' ideoamoùssìbii*)f

rinunzìcrcmo volontariamenteallancercit^tUfu^ÌD^tfr dellevereegrandicagionid«l più univerwlicefii im- portantifenomeninaturali.-i.,,.'.a-iu^i-£S^o-:r.

Non

<èpiùiltemp(>di apiebi>tf||>ipffliinw"ifestieoo, causeocculte',o dixìniiiuiBteei^^it«nhiluce:a^3gw^, d4ndeUeteDdji».!Ove.d^ua^fAiU»«eit0.edevìiilwt^

DigiiizedliyGoogle

(10)

'9

sin ipoarfa

oiJg^a

la rausa, è.iiiesliojaonfcMarlaeoei^

carta,'(^icammijtarocarne. basi, Nllidu,dellepiùimpin^

tantifisicliedottrine, vori, rficiheiilxescnibrano..sudU disfaiair'brÈeal^O'j'nulUidìcòna.alluiib-jiiiitoedalla

ragioti^ji' il'1..' I

' La:tindeàEa,ie(rhQltopiùilnjoviioejitud'uàcor- po.-versad/ un'alti» èjHo'.e|fK)itoOutqrìàle,ilquijleper rù non)pàà easerprtidettocb.ii&ndft:Uiia.oaiM!ni>JwrUle eCQi^tti«a.iAajegnaiiiÌaiuli«aui«^l>b(qptftdariiaun'idi ehìanf)tlipie<iis3,ffiperà

iu^aark c^sihlùcbìfine

nota

^iUbciniiJ'iirjiom.jj,..,in:^,. ii.tiri.'f'.u'! "I

Cosìa

me non

piacejsenzaijnalcbedibhiaramtHW^

lB^veM!^/ì>Kuiyiehe«'iit^ìegaoòaìlvidBnti^bla'.^^aie nialttfenanleadóat{ir(^,i.«oheirtiu^ iyilhieiitQ.

coer pranam

!Maisaaft|rntt<):i>UnaTocsa

oWi

pioduae.^èCètli méteriaiivè'.Bnaifocaamaterialejcioè'tinc^iDàteria.itu tàane- V*'* P**"^ corpilnUstiintisiattrae*- tewyrnsel>bauB8inaterÌiiiitL^puataifraiC^isiamza'iutetV

^iéiofieive le'cuijnolsculecannassefra juik>ecuidtt9 corpi'permei IMseroaqualunquedilessirditraire.a.sè la scriedello pdrlicellèii|terposte,e per<esse l'alti^ cott -pp.IntaleiipntostsareUbe curiosoasllpclsi^orae:s^.sup|

po^ganodispostequelleserie:.uncinata quelle.cate^

iie'per,ct>i''St.a(l^g:atiofecipi'ocamcD^e

laTerraj

ed

Ir>vQiian]i^i'{riwwnipQK:Q«juiìragiótieToJeat^iBuim -^U'efiìttif&tfiui^.-dKisi'tif!etono;daU'attraciane> '«4:

W9

AindoJebe òrcOTidi«.pti^ntB toSti'i.corpi.BaSta^Ke)f dLlnE particE^U^>dtnàKeBÌ',coi^:cliepi-emaiiV'^ù

tx^

linB'frailoi»edon ^uet

cot^

inqiiclleppoaslotiA'ph?

clwMniàmo

conlatta,esìanlo,dotate d'olasticità.

.--.'''SdieehbepoiquasiinescusabUeattribuire,ad Uiu MusD'.imiqinina.odiiìfitnir'ff'bilftf^tti«alia.pr&.

DigtiLzfìtìJitijOOgle

(11)

sentinauna

f^Ha

Anaie;pa vcin akri. tdlHliv '<{|i»Ji.

kcautn

ècognita c dimoKlritta, o et»; poasmiit tpifjgtrsi M'Uii»TnaiiicrapocodivtTsiv. '.,,.

'j .

'.Oru'^iuìidiinditranii flcilininite

dw

tuieè.U<(i»ffl relutìvaineiiteall'aUraziuiie.ÌViuii'uomu dibuun Beato eoiibuotiufede Arà'cboi'c^i'ikformartil'idead'una ftiea-prppHadbUktaMterlJivIpercuiwi'carpouetragga A'sè'M'nlli»seiisa>cohbattuHnMediiatpomediati}.hl~

l'dppOfltO'è'climoslraOJ etto molttirGfibUi simili suuiitpro- dotlt^irriièlmulti ictirpisénos|nDtÌ -Tt-rsu".!'pltwtijfts l'effcUod'uii'impuUuiisteruu,

come

vedreni^>jiti<i^

-I'

Nen

debb^ohietteFe«n^-ahiiiconsidoEazìoBearlid naturanoii.iiiipn^gàiicÌuemiciBÌovepuòbastarla tiiiosot

\t>.SiccoiiibSIossétvanofraicoEpLirB|)fnureuzc

d

attra' B(otia''e>dirtpulfsione,ifisicilianna.ailimcs^o qitestcdue dòrze.giacctio lamia.attrsEioncnon poteràspiegare a fcnommitdi ripulsione.

AH

oppostoivnscausagcuevalt vkxpi-omeiKloicdrpitatti espnigendoliuu

vuiw

Xiìr tronniitaefa'sapporre'i)naforza;attraltivayiBabbeo*

in

dn

modo'eguale per

quelU

paEtej.olte<èjotecr ]KMta-&a^<dueo piocorpijinnuUh

wgiimf^c^ ^

fOmize d

una fbt«a<ripulami' ''ir-. h pi.f ' .OrKibtrha

^tntO'&re

aacc^lii^ciBsgauegeBfnlT

mente

ipidia dottrina,quellateona?Itdifetto

.dlohn

fnigliitru)cflilbi8agn»Beiltiteini'a^<beinpt)i>df^erne

»ihaiperCUI Ìega»«<i ftitti'd^nitiiii'vnjnsieme.Laddt- tnii:idell;itl,r.iZioiic,'utilefuiquialtascienza sottoC[\te- Tiin-iffi^t^iUi,losaràancor piùcedendo.illuugoudidU'a mipluii^'.Li:teorie,isistemi succpdi'udosi iva loroedi- Striii;qr>hiiiosi1uno1altro.b.soMnmo.n'miirc alla acien- BO1faUi clicavevanoKPrvitoiacoiiiitl.loix',e talvOlLn a

«cttoj>ru«..£8si'sonoiuiiB-4tnuaeiito'cIied uftefiecspoz-

DlgHizadbyGoogle

(12)

aÌfl^teSt«'qpMto-iyqa puù[uù;9eruirla,senza

^aìh

« pMere

il^laTOro-RbbuzzBtu conassd^echs compie èpei'fezionaeoa

ob pàovo

emigliore.Atue

mentiQ.'- ' '' i

•UoSlHa'4BticEmittnBeMiepvato, « chenon poteva restafe'mfeÌDOndqi'iIiSBlÌr»b'i|o itariii^lei liquidi edel-, li»stieBM'tntrdilridbettiibi vuoti d''ari%coutivlaloro tendenzaadiscendere.Bisognavaassognare-ima causa di quest'enetlo.'Qualmuolaifidicòinvii preiesa^orro- reche abbia'la naturaperILvuoto.In

mancanza

d;

dgnialtni,rH'benoaccoltaqucataridicofa^piegaBione ,

«difiloBofistessiperlungotemposeneappagarono, finchéuna migliorlìsica iitcliriisNceiiimoRtr<tssciteli»

pVSsionedèli' aria atmosfi-i lra sulhisiiperfici*: iiilfirii)ro

j^lRé

tiquidi la vauic^uis;.imiii.-,lliil,i, Ilsi-iw^r.e

«6880

iticavità, uv.>,o:illi'iiii;i oiipiiii.'|.,iure- sistenza,OUli'ari;!nti.'iiiiilt'iis:inrnpi^iiiiL-Nn:iluiiiui-e d...|luloraiiiiipcil.-ule.l'Ili.:il

^uko

Imi...

luW,n

elio la boctii surriaiido,leIn.iuli.' .<!nì\,r

maa

liiiK-aspi- rando,cliiaiiiiuoa,séedattirino l'aria,l'acqua,egli altriliquidi.

'Óra aquestOicoDcctto;rkanosciuto datuttiiGaici cerneerreisM,èaf&ttocraifìH'niequello dell'attrazione, Attei 'taientr«jra labocca e l'viaaspirata, Trailpistone dellatroétbae l'ftcquadiesisolleva, viè almeno cun^

tattoimniedkttoe continuità,

n ammette

l'attrazion*

fracoi^idisgiunti talvolta

da

distaneeiiomtissìnie.

Per

àWo

a eontbndere qsel primoerrore,eda di- mostrarelapreseiosedell'aria ottnosforica,concoriìero argomentievieleniissimi,iquali

mancano

percombat- tere la dottrina dell'attrazione, e specialmeiiio por ap- poggirtrne nlcnii'altra.

(13)

fioeaodellainacchittptennlatfca>,per.ciùpuòil'ariaapk\

trarsidaunospazio,aessenicoOdentatti,

e Sao U

lanciachane aUesta.iliptt»ji'. .ii...;)}-!.;-i«i.,!,!-!

A

malgradodicondiùoDÌ

à

ìn^uali ecùsraQtagf giose,'iodabliò.sDsiituir«'iuia'OuaiaJ^oUù.a'^iill^ cke iointendi»

pppu^n^Jololànt sW24

preafslin^glì^Ort camente, .Unto più.cheia.uoaofiro'imiei'pensieri,sa

non oome un

sogno., i ;^,

Sébheneappeiià làpiùarditapoeticafaiitaaiasa-i prebbe

ima^nare.e

descrivereconiiiù .niaterialiair:

l'univenio,pureiostimo doverrìpulai'sifinito,aenon altro (icrclióiiiliiiilosarebbe; aaclie.piùdiiricileaconce- pirsi.Ura duecose coii\ìeiidistinguerenell'uiiÌTerso, lospazio, e la niaL<TÌa.Questa occupaqucUodiversa-

mente

nelle diversesue parti. Ipianeti,a giudicarne da quellonostro,auuoaki'ctlautipuntisparsiquae là nell'imnieDsilà.dellospuzio, eformalidimateria d'una densità proponionatstim'nla grande,odicnì ,U.ptt>À sona aanì vidnefnlioro.I^covìcìqc,poiché, wqgs^pai}^

laredellaevidenteloro>porosità,lapropnietà coni^ine^a, tuttiicurpi

,

comunque

densi,didiminuire di volvme periirafTieddaniento, .avCv^.già persuasiifisiciche.le particelle lorononsitrovanoin

un

generaleedassolu- to coutattu.Circondaimmediatamenteipianeti,alme- noalcuni,

un

granvolumedimateriaassai

n^RO

den- sa, conosciuta sottoil

nome

d'ulmosTera.In quelladel nostrogloboterraqueo,lo stratoinfime che afUìn superficie,sebbenemoltopii^densodei superiori,ha unii deiLsitùalmeno4opQ.volteqi^uoreàkjfidensità inedia delgloboatesso.', ;....

n^^^^il

,

-Glistratiche a questo

sovtaatap^mnànueDdo

gra- datamente didensità, finisconocon

non

averue alcuna Bj^r^uabile^coijooatfii;tep^,4kdiM^.di•I^fsto^mile,

Digiiized&/CoogIe

(14)

>3,

« Cuoai riseOli

raiJt'^Iisti'ati esifrcnii clel]f!,.AUno»re- r$ deg}i,^tfi,piaiieti, laporzionedellosi^azìo.inlerpo- sti^è.f^itpatadalualei-iadi taletenuità,cheuoiiion pnfsi^EQ^.j&n'aian^ne idea. Gl'iuterstizi.che lasciano fra lord le particqlfedet Huido atmosfericoe ijuellc dei pri-

mi

stratialmeno,delooatroglybo neEonpureoccupali.

Easaèl'etere d'alcuni antichi fdosofi

.

Mohilissiniaperu:ilura,SL'mpremossa per varie causi',i:jici'ù111valimudi,(U'terititnae piuclticemulti cyriiuilili;iioineiiinaturali,nimsolouetl'atmosfera,

La somma

Ji,soiIìJw7m, I.ijiuiu.ìi-mì.i, iuichi;

piùdensi,OladiiliiirMli-ak-luropanicele,làiiuiirlie qua^Vtuttilesiano poi-meahili, iL-bbeiieiioiilulLicj;ii;il- men!;a>,

O

sìache<|uestuUuiduetereosiacumposLodi particellepernatura,pervolume, o perligurediverse, osiacheformatodi pai'liceile d'unaslessanaturae for- seanched'uu volume egugle o pocodiverso,questeab- biauótaligeometriche forme,tal

numero

d'asai diversi, percu^p9&sauomuoversiora ia

uu

sensooi-ain

nu

altro, atteggiarsiopolarizzarsiiliversameuLc,esseprendono apparenze,eproducon fenomenidìfTereutissimi

,quali sonotluminosi,icalurifici,gli elattrici,edimagnetici

.

IsoliolesLellefisse,Lenchèincogniti nellanatu- raloro,sono evideiilementecentrid'azione,opiutto- sld dimoviinenlo,ilqualeinì|)re.sso ocomunicatoal iliiiiti)cleipo in ognidire/.iuiiL',glifa remicieindplae spiegare arioue diver.sa,dii>'iul(:iili;nu'iilf <Iaivarjcor- picheinveste e dal

modo

in cuigì'investe.

E

opinionei]uusi

comune

cheemanisenza interni- KÌonedal soleunamaterialuminosaecalorificaper iiarura.Moltifisicile liaimo. attribuitalaproduzione au-

(15)

>4

Cora deifenomenielettrici,edalcuniperGtiodeiiHa-' giiclici.Perultroquelli ai quuli piacciaammettere Una

'

vera econtinuaemanazionesolare,debbonoalmenori- conoscereclicessauouènè luminosa nèculorfficaper;

se stessa,

ma

chelodiviene àcontatto déà!'txrpi.

Nellahelltioscurità'd'unanotte"serenamentré' Venereo Giovecisimostranoriccludellaluce'chft diconoriceveredal sole,niunatraccialuminosaappari- sce sditaviapercuigiungerebbe'ad

e^

'lahflpp&itfi^

emanazioneSolare.StandolaInnBÌnilPtit{lìii(>dt(iV''*é*

luct!apparenello spazio,sembradifFusBiini^nì sensóy edb.cvidcnlemenlequellachelalunariflettei(b''pBr parbre

meno

incorreitàmente, benché senipreiiella ipoLe.sichenonèlamia)è la stessaemanarionesolaro divenutaluceperilconlatto della luna, eriflessadaes- sa in ogni senso.Ognisimilragionamentohapoibiso- gnod'un'altracorrezione,percui laqualitàluminosa deveriguardar.'!!

meno come

unaproprietàinerenteai corpichelapresentano,che

come

un'affezione parti- colaredell'occhiochelapercepisce.Difattiin tuttoil Creatonouvièche quest'organo maraviglic^jper-cui la luce raa cì& cfaea noi

Mmbhi;

e sé'èllbpotrddié sèu^casaprodurreeffettifisicie chimÌci,"BuUapòtrebliè apprendereedattestarel'esistenzadiqudliche'diéiiiat

Nolivièluce t^iBperl'occhre,nel

mòdo

stessè che

non

viè suonoche pert'iireccliio.Siccome la t^ò*

saclieproducequestiesimiliéffiitti,

àccòme

ilqDr>- po detto hitnìhoso o sonoro nontocca

immediatamen-

tel'organo senziente,inter\'icnenecessariamentefra quello equeslonnfluidodeferente,chericeveeco-

munica

ilmovimentorcspcttivo.Periìsouuo qnesto floido doferente è^enza (luMnol'aria,giacché ilvnonOj

DigilizedliyGoogle

(16)

j5

0i.movim^utie leviLi'ìizimiiciicloproduconononsi piwp^'S'""'"liJVfisuik'lvuulii.AH'oiijxjsio propafiact- dusi

h

lutuInufi'M,<k-ìvuoh,, iiinflie^le- rujperiItaiULueiiiJumiuosiunIIuìiIddelerciiledive}'-*

«ji^.^t^r^''"^ ({uesLuilnostroUiiidoelereo. Il soì^

Ìjnpi^Dpe aìle ^patlicetlediquelito

uu

ta^nu^vimeoto^

Qi,uie,^uug^iii4'^esseinliiit^ertlte.finoaU'uccliio

^eslana ;qH^ta,,^nfpa^iieper,cuiquell'^astrocipj)-

DU^,j;ple(idfj^L{4^^rao,.&ifv,vc^téadoaltri ;CoL'pi(lunj|0 j.q»^sU,Jà,prpffit!^4.d''raj'i'i»'we,un sii^il.niovÌjiit'ii- JiO '.fluido,etereoiiiteriw^w fra essi.c l'occLio,e perù

(ji,^^odcrsivisibilie.diiComiwir^urijinp^.Ogui.jop- jjii^fibilechi^

"dfi

"S'*^jcorpo[lacui(Ii^kmo

emanar

luce,agiaccin"un

mudò

coiisjmilp.

,-,^,J',^)^i»iziuiie.^obrL",oillluidoctert^ojnossò dal solq>„n(i^,è pèrse!iJ.L--ssaluiiiiiio^ii^,,",tlf|,|POp,,.p iiL'inmfiiciilcjrilica,iii;i,lodiui-ne.suijijinentf,^((,<j^i^- l.ilfL. di\iT,sii;orpi,e,pr;Jiiur/.ioiiiil^iijicule,^)ljijj^

,e-dd^Ilv<-',cirtu^laJmf.,, Il.piùgrui^iltfcITl-I^o

Aiulorili^tochesipotì^',ut^e^q-RtU^'(;mauà?ipj)f^^|Sol^- i»,-,fiififfSeifKf,9H?'M?a"ealtrouieii¥(),,,.fi^a'^!il||)^.c|[p

inoj^spSfiftlWCPÙqayp.vaif",Civleresopra

^««'B«P8i!BfWl»rt#Spl-i4i^'W?!'^l^? ' -*te^.')fl^|2WHflWnSpW'0i^wil»'l«^''-"'-'-^'^i;fn<;i;d-

^Mtei<^(flf,est'-M^W^,SÌ^'.tlo*"'""ll-^grande- cun-

«Bft(Fpajfflift.deiraggi,«lari,<ìdò ualunducliuo\fil i^jÌRr4coii,ijigfi?^:datq,(«ìne:Uft,co^^^ unaso- j^WtfajjJiirlicolacfi,, .irsuoi-più gr^idielSiUiiiiino

aU

|,rihuiU.,alliisna,;p?ùgl^ftndi; iiuiinlitìi.Mii ù Tacilecun- vipicofsiclm.AjAii'.sfojiiniunpì:uncn'ui-f.

Siccoir(c;lii dcnailii.iluH' Ciuaiia/.iono, ai>ai'liiedal

QlgriizeObyGoogle

(17)

dratodèllb disIniiEa,edall'oppostorrcirosrrondol*

stcs^'JiroporxìniiGiiflliidirt'/iuiit:i.miiiuiii, cviiìulite che:à^1i''«lla dciisilà doi raygi i.ilml, oluiluiiimiiMrLin grtitt'putèierodì essiÌiipici:olospaiiu,generasse ijuella gi4a3e potenzacaiorjfi(!a,'sidovrebbeineontrameittt»

égùalc,òd'altredigranlunganiaggìorì,solIevÉn99H

^jUdtàmente

'neiratinosfei^;sicché tlovi'èbbeto"tM^

varsi'teinpél-itilft^stìjierióri'i(jfaUflla'per-dtfì'bruèfe'tì dlaraante'k'dtrT'eliatii^^elghiacci etètYd',''^

gentirdnQ lali^ve'c^'gVandìné.lòrìgual^tbme'ilé^sft ifì^oelVefTeltolanuovadirezionechelaIciiteoIo iF|Ìecch'ìo fatiprendereairaggi'soliiri(oall'etere ecei-

^to'é nK^aJ dalsole)iquali,primadivergenti,diven- gonocotivérgcnti.

' '"

Pérjioco diesiridetta,nonsipotrànonrironosce- re

r

'inflCó'nìias.mimadi'quesla ciindÌKÌonesidl'efictto talotìiicn,'ìl(]ualein altroper

me

nonconsistè che'itì iih 'irtOviméiitdpi&o

mono

vinlento delle particelledei 'corpi'.La''più^ali pattedeirrfggid'unaetnannoiorie qualunque, iiaturalmtntÈdiVÈfgl'Ufi,.investonosecondò iln'a'direnioRe'òbliqua lastiperllt-ìe'rio'còrpiché

iil^^

li^òl'^&éàM.^uVe

AÌili^ftiA^iié'4i''tiiapWdbAa'ÉaK

^^o^A<£aMlilcdÌ)trdt«''b5faéo!ó'Uoty)il»;'(f

1^0^

'^leiio'n fócénadéh'cVòécin-elàsuperSciS^iaél

Mffò

'ibVestllò,'cohlrodi cui nbiV-son ni!iìl-i!«spttìte,'-t-i'&W- 'c!tànouli'azione;et'ì

m

pri niono'tin'moviméntomfdifi'- tré. Airopi)l:Jsloiraggi clic la lenteolo spetìihio'frftìftè cohvergcre'e Configuranoincono,nonpotcìuht' tcVsiche dentroilconostessn,incontranoiiècessatìk- niciitcnuovira^^gichesceiidnimn'Hatìi\i-7.\«n<'slessi

accadelariflessione, cioèalla^.-iiili'-ili.n-.Irj,,",r|,Mj«jie- '(^^diconfliClo-,dacuideverisultareil

movimento

e

(18)

7

1'ationepiùviolenta alle particelle della luce,

(

del fluidoetereo) eperessoa quelli;ileicorpoclicn'èiii-

L'eccitamentoailuiiqucdiel'azione solircopera sul fluidoeLei-eo,forseinipriiiicii<iaalleput'tìcclledi essoun molo composto,facLea coiitallo dei eorpi pro- duca insiemeglieffetticaloriiìciedì luminosi.Mu- didiversid'eceitamentoglifanprodurreseparala- nieiiteori!questioraquelli.Altri modi fandie producaglieffettielettrici, altriiiiCjiequesti e quelli

Miaffrettoaparlareparticolarmentedeifenomeni magnetici,indolirvi e dall'indole loro singolarissinia,

e

dalla

brama

d' esjKirrcalcuneparticolariidee clic roi ho formaleariguardodiessi, lequali

mi

ricondumu^no all'oggetto dell' allru/ione,edinappoggiodelleqiiali ioposso ndilune(piall ilefiitloiiiipurlanie

.

Sidicedu-\i,calamita(e^inleiHli'percalamitaan- cheilIl-rroo r acci^no calami(;iti omagnelitami-nleec- citati) atlra<'illèni),ononattraeelVicacenieiitedieil ferro.

Una

lidaniitache puòattrarreesostenere dieci libbre di fcrni,nonècapacedisostenereunsolograno d'unaltro coipuqualunque.Secondola dottrina dell'ai- trauonq, questa calamita ha

mia

fì«%a attrattiva rispetto al ferro

^uale

adiecìlibbre.

Ma

iosostengocbe que- staasaerpone è doppiamente erronea,e loprovo

eoa

duefattiìngtt solo diversi

ma

fra lorocontrarj

.

PriiaÌAn^entc, facendoaderire aquestacalamita

mi

pez//)di ferro,pFU'esempio d'un.oncia,sipoò aggiun- gere aquestojiermezzod'uncini, di legature, o d' altri

«unii disuspensione,altrelibbrenovee[.nei;ululici nonsolo di lèrro,

ma

d' altramateriaquahirniue.Cosi laforzaàtti^fittiva,suppostacausadellaso^peusioue, c

(19)

|8

oppostaesercitarsiunicamenterispcllo al ferro,quisi eserciterebbe(almeno mediatamente)aiiclierispetto idaltricorpi.

All'oppostoseilpezzodiferrod'un oncia p«i-' dentedallacalamitanon abbia alcun uncino oaltro

mezzo

di sospensione, lacalamita nonsolononsoster- ràaltrelibbrenoveeonce undicid'altramateria,che siponga acontattodelpocoferro

«he

vi aderisce,mii

nemnieuo nn

egualpeso,oun peso minore,o

un

sol graUQd'altro ferro,percui

pur

si«upptHieaTere

nna

|>art!colareattrazione.

Ed

eccoOTfilato

un

fklto

sii^kre,

impoitanbe, nrninoto (per.quàntoio

mi

BBppia)edicuiho recen- tementeacquietatalacognizione.Iononl'ho scoperto a caso,IOnonl'iiocercatodirettamente,

ma

dedottolo prima per congetturaeperraziocìnio dallateoriao dalla ipotesi clie io

mi

aveva formata, e quindipostolo alcimentodell'esperienza,V ho conmaggiorsodisfa- rionechesorpresa trovato vero.

Si;ilferroèilveroedilsolocoibentedell'azione niagiielica,ilsolocorpochepossaiuteroettarla.

è maraviglia che nonsiastaloprima conosciuto.Sarebbe sembratostranocercareun coibentedell'azione

magne-

ticanel solocorpobensensibileaqueit'azione.

Perfiirconoscere

come

iovisiastatosondotto,

nmmento

l'ipotesicheioiniho'finunata rispettoalla- naluradei corpidelti'impondeHlbilì/ed'all'aBiDneloro.

S'intaidbno

comunemente

«ottoquesto

nome

laluce,il calorico,V'elettrico,edilmagnetico,riguardatida molti quasi

come

quattrocorpidislinli.Perme, ritenendo quelk'rlL'nimiiiij7.ioniuiiirameutrperindicarelecause lespeiiii'i;dei feiiumeiiiiumiiioai,calorifici, elettricie magnetici,ipcnsoche

uno

atessoesolofluido

auno,

(20)

'9 mediaiitidiversi mnlì,cctitanienti,opoiarizznziuni dellesueiiarUtelle, oiiniiiuuiliiiiiuuiiieiilictie ([misto comuiiicLiiioa quelli; duiVi.iicurpi,liiiru^iiic;!tiiUi

.

QuiiitluaifeiiumtiDiIuidìiiom e adurilìci, clicsona inqualche

modu

ipiù semplici,hogiituLCfniialoil

mio modo

di coiiccpirli.Degli elcUrici, comi; piùcom- plicati

,giacché cumpi-endguo,oltreiduegeiieiiprece- denti, le attraziouì^ le rìpulsiiiiii,Qd allri.eflelti,ucdirò ilpoco che posso dirne.dopoclipavròesposte l^^Que;

idee intornoaifenomeniinagoetici

.

SiriguaTdana

come

talii,"una. particolareeforte tendenza adunirai al ferro;3.°lapolarità,olafacpltjti che ha una calamitalibera nei suoimovimentidiprender

mia

deterniimita direzione,volgendopressoa,pocouno, dei suoiestremialMid,l'altro;diiurd;3.°laScoltadi comnnìcarcloproprietàates:iQliIferro,e più.psrina^

netitemeiìteall'acciaio,medianteilfregamentooperato, concerteattenzioni.

Sebbene1'

auone

mf^nelicasiriguardi general-,

mente come

piìt^limitatitiQpiùristrettadella calurilica, edell'eleUrica,nelniÌQmo.dQdicop$idefurla e)Ja.èla,

piligenerale. lo.pensai.che l'txcitamoQtojfùìiu^iT^sale ocostante-deli fluido etero .potrebberenderlo causadella, gra^tauoneedell'attrazione iugenere,come>della, particolarattraùonedellacalnuta.edel ferroiin8oni>

ma cheegli'poU^be

essereilvero fluidograviCco.

Ammettendo

questoconcetto,

mi

era necessario' spiegare

come

e]>erclièquestofluido, ineflicacead ope- rar1'niiiont!deglialtricorpifraloro,detei'niinasse cosii attivamentequella dellacubmiLaeileiferro.Iotrovava- unaspiegazioner.iciLdellasuaÌw.izmkariguardode-

gli;illricorpiniilLisuaproprietàconosciuti!ilipene- trarliLutti,esercitandoatraversodiessiUisua azione.

(21)

30

quasi

come

se esainonesìstessero.Pensai perùdiefor- te eglioperavaun'impulsoeilicace sullacalamitae sul ferroperchenon potevapenetrarliegualmcntL-chegli altricorpi.Concepito questosospetto,miaHi'cttui ave- rilìcarlo,e trovai di Tattocheilferroèimpermeabile all'azionemagnetica;cheapplicataad una calamita unalamadi ferro,sebbeneilpesodiquestanonsiache unapiccolafrazione diquelmaggior posocbecasa

può

attnui'eesostenere,nonesercitapiù alcuna asdouea traverso diquesta,uèpuòinconseguenzaattrarrela piùpiccolaporzioned'altroferro,emolto

meno

dì qualunquealtrocorpo.

Farò conoscerealtrovealcuni altricurion&tti os- servaticonimieistimabili collaboratori.

Frattantoripigliol'esposizionedel

modo

incuiio concepiscoesercitarsi quell'azionepercuilacalamita edilferrotendono adunirsiesiunisconoIraloro.

Ilo già àrltiicheiosuppongofinitoIospazio incui ècompresol'universo, ripiena di fluido etereoqualun- queparte di tale spazio clicnon contengaaltranuteria più densa,eripienipurd'esso gl'interstizjoìvacuiche lasciatifraloro le particelledi tutti corpi-'

Ne

èdacre- derecheleparticellediquestostessofluidosottiliaùmo sianofin loroinnii'assohitoe generalecoBtatto,ilqua- lesiopporrebbeallaloromobilità.

Circoscrittodaconfini,edeminentementeelastico pernatura,questofluido

preme

tuttiicorpi, etendereb- beaspingerli

un

verso l'altroedaferiiriunireinsieme, seduecircosljuze nuii \isiopponessero,rendendone

tliiLiiliqiit'steèlapernicaitililàdei corpi ingenereri- spi'lto

A

fluidomagnetico, oall'eterecheagisce

come

tale, echetraversaquasituttiicorpi

come

sequesti

(22)

31 nnnesistessero.OraiCTÌdente che

un

corpoil

quaU

tiavcrsn.sciiznostacolo la sostanza d'unaltrocorpo

non

può e^erciurc sopra di questo

uu

impulsocapacedì farlomuoTcrcdiluogo.

L'illtrarircostitiiz;!ùlarciiiioiieiliniicllapii Le dello stesso fluido etereortifliileiposlafi^tidiversi cor- pirappresentaunal'or/.aripulsiva,la(]uale in inulti casi bilancia1'effetlodiilk'altreporiioni,che possonodirsi esterne rispetto aqueicorpi,e cliespingendolimiverso

r

altrosimulanoleapparenzed'unal'orzaattrattivavi- gentefra essi.

Questeduecircoslaiizeveri iìcaiidosinelpiùgran

numero

di casi,ne segueclieicorpiingenerenon sono spinti

un

versoL'altro.All'oppostola calamita edil ferroaiuniscono,anzisiscagliano

un

verso1'altroeoa ibrzaallorchésitrovano ad unacerta distaniia,perchè di quelleduocircostanze

manca

fra essila])rinia,odc notabilmentemodilicatalasecunda.Mancalaprima, poichélacalamit;)edilUrrues^eiiduiiiijK'riiieabilidal fluidomagnetico, dielipremeelicircuud.i

come

lutti

un'impulsoelllrace.Teraltroipu st'a/iolie tserdlaii- dusiegualmentesu tuttiÌlatidellacalumilaedel ferro, rimarrebbe senzaelfettò,senonintervenisseuna

mo-

dificazioneimportantedellasecondacircostanza.Que- stamodiScaztoneconsiste nell'eccitamentconoi

moto

violentodacui è agitatoilfluidoetereoche circondala calamità,echeiocontemplo specialmenteinquella parte di essochesitrova interposta fra lacalamitàed

(23)

le.Ciò diesidice rareKizione dell' arianon èclieuu' ec- citamentocalorificodiquestofluida, ounparticolar

mo-

TÌmeuto dielesiteparticelleconcepiscono,echeuutx potendoeffettuarsifinché esse restino inunacertaprò»- sunità,leohbligaaprenderdelcampo, edallontanar-

ùle

unedalle altre,e dallasorgenteocausadell'eo-,

dtamento

.

Appena

quest' effettoha luogo,

V

aria,am-.

bìeote

Doa

eccitata,e petò

meno

rarao ^[^Ttlaisa,ai yortaeoa impeto nel loogodellaprima,e pFessol&4et- tasiH^eDte,dacuivieneeccitatain

uu modo

eguale.

Se qualche corpositroviinterposto alla nhjssadell' ^cia

^trasportatoconessa,ene seguela dircziunìT}-renden- dosensibilequest' effetto

.

Cosiallorchéilfuoco ardeiu

un

fornello,sealla portadelcinerariosìavvicininocorpicciolileggieri

,

sivedrannoquesti getUirvi sidentroimpetuosaraente

,

esesivolgatalmenteilportellodilamieradi ferroda chiudere a metàl'apertura,sarà essospintoconviolen- xn Qno achiuderlaintieramente.Sementreciòaccade qoD,sirendessesensibile lacorrentedell'aria,chepre- cipitandosi nel. cinerarioformaunaspeciediTento,

non

ai,avrelA«^rseomessodi attribuir quell'effettoall'ali- Raziona dol fuoco pertalicorpi

.

U mqt»

vorticosodieuna massad'ariaconcejùsce in

^Ufr

metetffa,cbeaiconoscesottoil

nonwdì

trom- ba indiwwnn'eccìtamsnto,

una

speòedirare&aone.

0 divuotonelle partimedie o nel centro diquella, ver- so cui è spintaeoaimpeto1'ariaambiente,econessa linoiQoipipiìigravi epiùimmobili.Vorràforseri- guardarsianche questo

come

l'effettod'un'attrazione?

Tornando

allacalamita edal ferro,sebbeneilflui- do magnetico chelicircondaeli

preme

senzapoterli trtiversaretenda iuqualche

modo

a fingerli

un

ver».

(24)

a3

rallrOjpureessinonsi

muovono

iiiinhèsitrovinoad lina ccrtniÌU:n,v.-.,,j.ncliOilfliiiiloinlor].ost.iLilaiitia l'eflctto i-iL-mc-ntP.Ir((liii.liie.,ln iu.,M:i.s.iveugaNO avvicinali talmciileclic11ferros'inimi^rgLi nell'atmo- sfera eccitatadellaciiliimita,nmi apponendo questa suHìciente resistenza.ili'elTettudell'esternapressione, sigettano

uno

soli'altru,siaccusliino,ed aderiscono tenacemente

.

Siccomepoi aproporzionecliesiavvicinanosce-

ma

lamessa delfluidointermedioresistente,così

ero

sceneUastessaproporzionelaiórzaconcaisonospinti

un

versol''altro''y."SÌechè

puù

dirsi,

come

nelladottrina dell'-attrazione,dielafurz»percuisonoparlati

un

Tersol'altroè inragioneinverna della distanza.

Collastessa facilità

m

EpÌL>;,'ala |irLiprÌL-làelioncqui- stB

un

filodi

rame

od"altrometallod'attirarelali- maturadifc-n-oaìlorcln'ièin.picj;i,toacuiighinseiei polid'imapilaVoltaicaiiia/iuiio.Ladcvia^^iuui; clie un'agoniognelico.oll.-.^j.rc^.o <[udfilopro.ar.ì...

b

circonda uu* atmosferad'un(luidu eccitato QiiiuiUun corpoimpermeabile dalfluidomagnetico,qual'èlali- maturadi ferro,

può

esserespintovorsoquelfiloed aderirvi.

Non

cosi lalimaturail'altrimetalli, oifram- mentid' altricorpiche sono permeuLili da quelfluido.

£

evidente che alcunialmenodeifenumenielet- trici,especialmenteleattrazionie le ripulsioni,possono esserefacilmentespiegateperquello statod'eccitamento forsediverso dal precedente,iticuisitrovailflaidoetereo intornoai corj)icloltrizzatì,determinatodalla confrica- zionedi ijnc^tifoittroaltiicorpijO dal lororiscaldamento.

Fur.seiiiscL.'uitotenterò di mostrnrlojcstcndendu-

mi

aucUcallagravità dei corpi terrestri,oallalor ten- denzaadiscondercverticalmente

.

(25)

=4

Dirùfrattanto

come

dopo avfr suppostoequindi yerìficato laproprietàcoibentedeilèrrorispettoalia eausadeifenomenimagnetici^imaginaiedeseguii

nV

altroeqierimento,dipoipreredevailusultamooto

.

in

una

coadiziane

ma non

inun'altra .

Postidue aghidibussola intalvicinaiua

c^pro-

- ca chevenisaeroquasia contatto perleloroestremità, emesseinpresenzaquelle d'unostessanome, vele feciteneredaun'assistenteperinterporre fraesse una lamadiferro,presumendochel'attrazionedi entrambe per questo(parloillinguaggioordiuario) leavrebbemantenutein quella situazione violenta ocontrariaallalorotendenzanaturale.L'eSettocor- rispose all'espcttativa,cledue estremitànord,re- staronounain faccia all'altra col solointermezzodel- la

lama

diferro.Ione aveva preparatequattro, cia- scunadellabinghezzadiduepollicienovelinee,

ma

tuttedìvarialarghezza,giacché quelladellaprima erada

un

latodilinee 9, dall'altrodilinee 6; quel-, ledeliasecondada

un

latodilinee 4i dall'altro di linee3;quelladella terzadtf

un

lato diUn.i 1/2 dall'altro diUn.i 1/4;quelladellaquarta da

am- be

leparti di8/iadilinea.

Hi

sembravadivederquiagiredue cause o due influenze diverse;1*la cosìdettaattrazionedella calamitàperilferroediquestoperquella,mediame- laquale ciascunadelleestremitàdeidueaghi,qua- lunque nefosseil

nome,

dovevatenersi pressoilfer- ro oaderirvi;a'l'azione repellente delledue atmo-;

sfereomologhe,cheaisuppongono circondaregliagili ognicalamitaoferromagnetizeato

.

Quindi pensai chefórseiduepoliomologliìpo- trebberorestarein presenzafinché la

lama

iuterpo-.

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(26)

sta« aveMè snalargliezzan);<<.'i;jDredellé

loK

atitirn sfere,efosseperòsnflìciriilfmÌintercettarle^Q con- tenessealmenotalqiinntili)dil'erro,laruiazione lutasse bilanciarel'effettorijjulsivodelledueatnlo-

Però facemiodinuovotciioiccollemaniidun aghi,

come

sopra,canibiiii laiw^W.kmc delialama diferro,chepresentataprìitiRdallapartepiùlarga, presentaialloradallapiùstrella.Diròinhrcvcclie doatìtbitefittcces^iva

mente

unaall'altralequattro la-

me

ilN-dasCtdri dellètoro partì,tnturfinaall'ultì- nfà,larga''lolvei^ Al

UtM^ fmoÀ

fiè/piicipét^'hy- ro intei^^Elafte'ldi>'KUUitlb«n"ìpbìi

nari

d6i*

àae a|M

iti^)MU|[lW^4iflO<tfia'dkiUiTij^li^

<jH^t^»Ó«SBUÌN^)tlf Radiato,

>6di%ttitebaWfe•tbn un pocodiceraall' eetretìfitll

MfW (t^tfil^U

itghii Ti pOBiif

c^tatb'

ilpi^ò nibM'dell'altrachévi HiHiStitirine'.

([tiiestirisii!lamentiun pocosingfAai'ì,eche sem- breri'Lbrrnfijini^i'U*ijiiììI()ii'duMii»sul!'esistenzadi un'nimo.sl'oraiiiinriio iii^li aghi niaf^iit'tici,rendono anchepiùniaravigliosal'azionereciproca della calfr mita e'delferra-.

Debbo

ora

a^ungeM

cheil-Iodato sig. Prof.

Pictet,

t)^a

'b''Iettbrtidi questosciite»,olticea daP-

sa

nAfetejdeileUfflniomescritti ]>3agfl«

Pratosi, 'edn^>ite

dato

dì sbiira,

mi

'^eé

fiap^

éhtr

dené

sani

tfa^^'ficefido

èg^^varii'espèiiiàéia^

II«ì^«Vtttf(»W l'^jlfftùfl!dèi

cDt^

iti'iébertià:i&'.'

te^mste V

ti&obéitmgóegtià,'^VéVil'taWtoVatocliè'

OigiuzadliyGoogle

(27)

30

d'un' ago magnetico anche atraversod'unaianiicFa'.

diferro.

Questaesperienzada

me

ripetuta,

mi

ha dato un egual risultamento.

Prima

diesporre come'io l'abbiaspiegato a

me

stesso econciliato coli'altra principaluespurienKa,dirò

come

io

mi

era già assicu- ratocheicorpipermeabilidal|iluidp>piagnetico.lo so-

no

più o

meno

:inragioneiuvpraa- della loromassa.

Cosìnna calamita cheattìraTA'un'agn,conianedall' allessa,d,'uà.ptdlice.,abraverm4'-u[|a~bstra diTetro,

ilo.lBt^Ta.appw 4^'olt«wi

dli'5< lineea.traver- so.'dì

due

aindliJs^r^j'^'sanìù,

at^w

pìà,

nemr

meno'posto/aQtaitattO},'amvqifo'lditre.

Ho

anche riconosciuto: chie;lailii|ie

^

'diveniflaelaUi^intercetCa-

no

glietTe^.Umagnetici

non sc^

Mi i«gÌDne,dc^gras-

sewa

lorostAtti,ma', a^tcattjfgUali,inragione ancoradellavRfìalorodensità.-ii, ,.

Ione cqncludoclie,sebbenesidica

comunemen-

techeicorpiingeneresono permeabilidal fluido magnetiep,si.,deve:intendere,cheloaouo più o

mc-

DO,jnaaiuno'di«ssi:isissolutamciuteeperfettamente^

e

sd^pe

Ì$:dÀC4ofae;il..ferreò'^.inipermeabile dal fluidostesso,n^ppi);ciù

.d?^

lÌAtCDidersiin

^nso

as-.

soluto,

ma

in sensorelativo,cioèche,irferroiatePr^

cettaincomparabilmente' più di -qualunque-altrocor- po,1'azione,magnetica.Siccome-rp!()ì.iaiprQdiUTe 'qua- lunquecITeltosi,richiede -una.ciiysa-ilj»»poHù)natli>

sicomprende («ne che unacausa,salEcjantea

poH

durreuii'effetto ,p^ò essere insuEfiflieste: a.iprodueot).

un'altro,..e.chf sebbene una calamiMt

wm:pom

.a- travierso^'.;^sfitSltt

lama

di^fro.-atbune-sollett

nfe

la |ìiì^i.j(i^B(^;,poi^iojie.^<aIS«:fi^

(28)

37 sopra

d

un piano, puuessercapacedifarsempbce- muuie rauuvcie un uso leL'sermeme sospeso e

ma-

gneiico.Dicomagneuco. giacche in alcuneesperien- ze

un

agoounsotiilferronon magnetrzzau, seb- bene soapwi leggermente,nonbaiiiioseguiiatoi

mo-

vimentidella

caUmua

airaTcrso

d

unalamiera di ferro.

Preven-oquellichevolessero verificareperespe- rienzal'indicataproprietàcoibentedel Ibriu.d'una circostanzache potrebbeindurlia dubitarne.

Una

lamadiferroimpiegatapiìkvolte aquesteesperien- ze,per più conUiticollacalamiti, eperqualchefre- gamencoinevitabile,acquistaqualche grado divirtù magnetica,

come

l'acquistaT«l'Ooi! lìlodi ferro ciiL-siaSimouna upiù\iAu:aiuauoo ^oggetlO ali aziononinenciica.

Ma

qualunquevoltauna lamadi ferroversiiiP,echenon ha provaiaazione

magne-

uca.81pongafrauna calamita ed un ferroeqnal-

mentc veremc

,nonvisaràlapiùpiccolaazione.

Ecromi

oraa darò.

come

ho promesso. una ideadelladottrhiadiLe-Saaeintornoall'altrnzione

.

Ni!

p IP j

i-o

immenso

dìcorpuscolidurì.nonelastici,clicfor- maa(»i't)nflmdodiscreto,dettogravifico.perchè

n-

goardato

come

causadellagravità

.

Questicorpuscolisi

muovano

inbncerettese- condotulleledirezionipossibiUconunavelocitàim-

mensa

ed eguale

.

Sisuppongono provenire da unaparte dello spa- zio

posU

aldilàdell'universo,chetraversanocon-

unnamUite

esenzainterruzione.

L

autorenacalco- latala<^^($^za.aCUI la

mano

delcreatoregetto i

(»pgU3Cw^h(vdoveait»|^odur!«gli''elft.ltidellai.txa.<-

OfgiuzadbyCcMgle

(29)

a8

zìoi|fl

dop» dMpmila t^m.

ìiftìa-dìw

pw-«l^

cu»*

accada ditpielji •che

hanno

tr^vprwtol'Hqiverad. -

Dato punto qualunque

ddlo

apwziOtTi.anir»--

no ne partooo io ogniistantedeicorpuscoliipUittsÌ4 direzioni possibili.Se alcunotema che e^la'ìoum^iÌt ni',t'auturchapronti a scioglierquestaempltealtre diflicoUàdue mezziinesauribili.Eglineaccrescein- definitamentela piccolezza e la Tclacilà.

Un

solcorpo immersoinquestoIluidovireste- rebbe immobile,esarebbesoltanto fatto oscillare irre- golarmentedall'ineguaglianzadelle correnti

.

Sevisene

immergono

due,essiservendodi scu- do unoair altro,ediulercettandoitisc^tfnbievolmente

l'effettodelle correntiche doTldiberu

inve^H^

le ìorQ facetecheairignardano,«i

reudeiawm

efScqcile .

correntioppostedantagmistf,fid i

due

corpi«arami»

•pintiuno

ver»

l'alt») ,

Qualunque pimtoGbhco diga^sto

mondo

tìnlnle occupa senòbilmenteilceotrodelbsfera

tmmenaa dÀ

corpuscoli,perùladensitàdi quellicheviafdniscono

^gue

la ragione inversa delquadratodelledistanze.

I corpi gravisonoporosi,eperùpermeabilidai corpuscoli. 1 pori lorosonomolto più

ampj

cheglio- lemeutio particelle.Questestessesonoperraenbilìssi-

mo

dai corpuscoli,essendoconformatea loggia digab- bie,lebarredellequalihanno undiameti'o

immensa- mente

minoredelledistanzecheleseparano.

Quindiancheilgloboterrestree glialtrigrandi corpi

nuu

arrestanurche unapiccolissimapartedelle correnti corpuscolariche

U

attraTereano*

II

numero

dì £qi^msCQli cheiprimi':strati

d'un

«orpuintercettanoi coùpicocda .relàtlvameate alla le- tali làdeicoi]>ukd1ìiquaUlt» iBTe^onorche

à può

(30)

>9 roiisidcrarerhciipariiiin li^isruiiostratoun

numera

proporziouiilc ni iiuinuio degli o int'gllo allaquan- titàdì materia,ossia aliamassa

.

La

piccala

ma

successivaed eguale azione ìmpel*

lentecheicorpuscoli esercitanosopraunoaleasocorpo spiganol'accelerazionedellacadutadei gravi.

L' estrema piccolezna e l'estremavelocità dei cor- puscolipermettono di concepirenello spazioilmaggior vuotocheifenomeni richiedano, edilmaggior pieno cheiieiiuiiK.'iii|)crmcttBna.

Laj)irc[ilezzaevelocitàdei corpuscoli, elararità del fluidociierompongoiio sonolemassimeassegnabili.

Uno

sl.raLudi niiiloriaterrestreintercetta

meno

,

delladiecimillesimaparie deicoqiuscolicheloinve- .slono,giacflii:min quantitàdata dimateriahaun peso sensihilmoiitc equah-,r.si.,cnnrurmatainmassaraccolta e rislrella, oiji.slriiloaotlileeilesleso,

Icorpuacohdopo avereurtatigh elementio le parti- celledei corpitornanoindietro,distnig^i}d<V!ina|>arte dellaibrsao

deUi

valocìtàdegli altri corpnsccdìchear- rivans.

X'autne ammette

Dello spailo, oltreifluidicheca- gionanola§nvità.elealtreattrazioni,anchequellidel magnetismo edell' elettricità(ciascuno deiqualiècre- duto doppio daalcunifisici),queUidellaluce, del ca- lore,raria ec.peròlivuoletuttimoltorari.

Xononaeguirù1'autoreove impiegaleinvenzioDÌ piùsottiliedilcalcoloa sostegnodellasuateoria edelle varieSUBapplicazioni ai feiuunrati specialichevisirife- riscono,contentandomidi

avemedata

un'idea sulUcien- te(i^laiGonosceTe,e a

nuo

lascìarealcun dubbiosulle

(31)

3o

sostanziali dififereiize fra lemie, altroode semplicissime

i^e,

concepiteedespressenel

tempo

slesso,equesto' sistemaelalxirato,incuiilcelebre autoreha impiegato

ilsuo profomlo ingegno,espesa lalunga snayila .

Eccolepiincipali- fraquestedifferenze. -lo-sup»

pOagofinii»b>spaziochecomprendel'universo^con essoilfluidoetereo,cheioriguardo

come

causa unical deifenomeniluminon,calorifici,elettrici,magneticie:

diciòchesidicegravitàedattrazione.Le-^Stge accor>

daaisuoi corcuspoli riguardati

come

causadella solai gnavitazioneunospazioinfinitoaldilàdeilimiti^

dell'universo,edamine[loaltrettanti fluidi distinti co-<

me

eansedegli altri fi^noineni indicati.I suoicorpuscoli sono duri enonelastici,il

mio

fluidoetereo èeminen-' tementeelastico.lo

ammetto come

due fattiiunO' gabili1.'cheicorpiingeuerenonsialliaggonoo almeno nonsiunisconoinsensoIalurgie,2."chelaca<

lanutaedilfermsiattraggonofortementeanche in questoedinoguialtrosenso,etento d'assegnarlecau- seperlequali

un

tal'effettohalut^oinquestocaso e non. inquello;Le-Sage sembraammettere

come un

fattoche duecorpipostiinvicinania'sono spinti

uno

versol'altro,esiuniscono, lochenon è vero; e

non

solo

non

dà alcunaspif^asioue,

ma

neppur parladell'ai*

trasione singolare dellacalamUa

e

delSeno.

Essendoormai

tempo

di porfinea questoscritto soverchiamenteprolisso,ravvicino

&a

loro,a

modo

di conclusione,glioggetticheio

mi

aveva inessopropo- sti.Facendo notoilfattosingolaredella proprietàcoi- bente delferrorispetto al cosidettofluidamagnetico

,

hovolutofìireanche conoscereleidee teoricheoipote- ticheperlequaliioera statocondottoacongetturarlo, e perlequali iocredopoteriinqualche

modo

spiega*

Digmzed Google

(32)

i

3i

reifenomeni luminosi,ìcalorifici,imagnetici,

ccon

questiquelloancorailcll'attrazione.

Siccomeciòchehoesposto angLiaiJodiquostul- timooggetto urteràperavventurailmaggior iitmie- rodeimieilettori,iodicbiaioche,sehbtnt! itut-

mamente

persuasoccoiivmloessere1ideaduli aLIra- zione,qualegeuerahiifiitfiSIiinimi^llL',nonsuloinia- ginaria

ma

iiicoiic(^|iiliitf,j.nri[vil-ilIiuquella espres- sione,

come

geiii'ialiin.iiLfnii-Mil.iei|anche cominhi

,

debbarestare alla scienza nel swu sljlo atlualiM.' linchil ( separ hcesperarlo)ella acquisti

m

talpropositouo-

ziom

più chiaree piùptBitivc-Penso bensìtheilisici

debbano

valersenenell intelligenza clicperessavoglio-

no espnmem

certieHèttt,enongià spiegarsisecondo ilanovalor letteraloil

modo

elacausaondequestief- fetti

hànno

lu(^o; giacchénell oscurità

m

cuiaiamojn-

tomo

ad unatalcausa,

lammetteme

o

ngaardarcome

taleuna che non

può

esserlosarebbechiudereToloiita- riameutegliocchiaqualche

ra^o

dilucechepotesse

uu

ginrno mostrarla.

S.

Marzo

183

(33)
(34)

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