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Ischia è un'isola vulcanica del Golfo di Napoli, divisa tra mare e terra, un luogo amato in tutto il mondo, quasi una meta obbligata per la gente

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Academic year: 2022

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Ischia è un'isola vulcanica del Golfo di Napoli, divisa tra mare

e terra, un luogo amato in tutto il mondo, quasi una meta obbligata per la “gente

che conta”, attratti soprattutto per le acque termali ricche di minerali e dal

mare limpido.

I romani, che le cure termali le apprezzavano, si godevano le acque termali di Ischia quando il resto del mondo viveva ancora in uno stato di barbarie.

Oggi possiamo apprezzarle anche noi con il soggiorno a Ischia, un bagno nelle preziose acque, ma soprattutto da usare per rilassarci un po',

coccolarci con massaggi e fanghi, ma senza mancare di vagabondare alla scoperta di questa isola verde.

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La primavera è alle porte, la sentiamo nell’aria che porta con sé la voglia di stare all’aperto, viaggiare e ritrovare il contatto con il sole. Le

temperature che diventano più miti e le ore di luce in aumento, perché non ci regaliamo una rilassante e rigenerante vacanza tra natura e benessere?

Loris (mio figlio) ci da l'imput, perché per una volta non lasciate a casa il camper e non andate al Parco La Rosa dove siamo stati Sara ed io lo scorso anno? E quale posto ideale per ricaricarci e scrollarci di dosso il grigiore dell’inverno? ...

L'isola di Ischia!

Contatto il residence, prenoto camera con terrazza vista mare, treno prima classe e aliscafo veloce, vogliamo trattarci bene. Detto...fatto internet…

benedetto internet!!!

Partiamo sabato 7/4 dalla stazione di Milano centrale, alle 6 siamo sul treno. Scendiamo alle 10.20 alla stazione centrale di Napoli, del resto come quella di Milano, è caotica, ma individuiamo subito la metro linea1 (direzione Piscinola-biglietto €1.1cad), dopo appena 2

fermate scendiamo a municipio (se preferite taxi tariffa predeterminata €15). Usciamo dal metro e ci appare in tutto il suo splendore piazza del Municipio con adiacente il castello Maschio Angioino, pochi passi e siamo

al molo Beverello. Alla biglietteria mi accorgo che l'aliscafo per Ischia/Forio parte alle 14.35, mentre quello x Ischia Porto alle 12.10, sono solo le 11.20 quindi decidiamo

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di prendere per Ischia Porto, poi prenderemo il bus per Forio (€1.5cad). (I collegamenti sono frequenti durante l’estate, un po’ meno durante i mesi invernali. Ci sono diverse compagnie di navigazione che offrono il trasporto passeggeri+auto (Medmar, Caremar) e anche alcuni aliscafi che trasportano solo passeggeri (Alilauro e Caremar). Il costo del biglietto per singolo passeggero varia, noi lo paghiamo €21 con Alilauro). Ora abbiamo 40 minuti liberi da passare davanti al bar a farci baciare da questo sole napoletano gustandoci un caffè...e caffè!!!

Alle 12.10 in punto lasciamo il porto di Napoli e la navigazione inizia.

Arrivando dal mare, la sagoma del Castello Aragonese che domina il borgo di Celsa e la baia di Cartaromana, ci annuncia che Ischia è vicina.

Dopo 50 minuti arriviamo all'isola di Ischia, a Ischia Porto. Prendiamo il bus che in poco tempo ci lascia a Forio, il comune più grande dell'isola. Individuiamo un ristorantino

affacciato sul porto e ci gustiamo una bella pizza margherita napoletana. Soddisfatto il palato, telefoniamo all'albergo e in meno di 10 minuti arriva la navetta del Residence La Rosa (Via Pastino, tel 081988154) a

recuperarci. Saliamo verso una collinetta dove alla fine si apre il cancello d'ingresso del residence. La terrazza antistante

attira subito la nostra attenzione;

da qui la vista è favolosa, Forio e il mare sono ai nostri piedi!

Finalmente alle 15.15 entriamo nella nostra camera; il terrazzo vista mare è enorme...Non ho parole…

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la vista che ci accoglie è stupenda...da cartolina, la stessa vista della terrazza al piano terra antistante l'ingresso.

Con ancora negli occhi il meraviglioso panorama ci avviamo, con l'accappatoio, fornito dalla direzione, verso la SPA. Le piscine termali esterne sono

caldissime, come quelle interne del resto, troviamo pure; idromassaggio, cascate cervicali, bagno turco, palestra e udite udite...una meravigliosa zona relax con jacuzzi e naturalmente la zona benessere.

Dopo 2 ore di completo relax, a malavoglia, abbandoniamo questo paradiso alla volta della camera, dove, dopo la doccia, ci rechiamo a concludere la serata con la cena.

A letto ci scambiamo le nostre considerazioni di questa prima giornata sull'isola, sembra strano essere in albergo e aver lasciato a casa il nostro Tandy, il camper che ormai da 11anni ci accompagna in tutte le nostre vacanze/avventure.

Dopo una tranquilla notte, ci rechiamo in sala pranzo per la colazione, dove troviamo ogni ben di Dio pronto a farci ingrassare!

Una lauta colazione e via c'incamminiamo giù dalla

collinetta e in men che non si

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dica ci ritroviamo nel centro del borgo.

Questo pittoresco borgo annoverato nella lista di “uno dei borghi più belli di Ischia” è molto animato e i suoi vicoli lastricati molto suggestivi. Ci

dirigiamo verso uno dei due piccoli gioielli che il borgo custodisce. La

chiesetta bianca del Soccorso, suggestiva e scenografica, sorge sulla punta del promontorio a picco sul mare con un ampio sagrato che da sempre sul

mare. (i marinai dovevano vederla già da lontano e capire che stavano tornando a casa). Il bianco candido della facciata e il blu del mare e del cielo disegnano una delle più belle cartoline del Mediterraneo! La chiesetta unisce diversi stili architettonici ma il soggetto più interessante sono gli ex-voto dei marinai e delle loro donne, appesi dappertutto come ringraziamento per essere sopravvissuti all’ennesima tempesta.

Scendiamo poi dalla scalinata decorata con delle suggestive antiche maioliche e percorriamo la strada che costeggia il mare fino agli scogli

innamorati, foto di rito poi torniamo sui nostri passi verso il centro del borgo per vedere il Torrione di Forio, l’altro simbolo del paesino ischitano. Oggi ospita una galleria d’arte e un piccolo museo comunale. (Il Torrione è la più

importante delle torri di avvistamento di cui è disseminato il territorio foriano. A pianta

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circolare e su tre livelli, per secoli è stato il primo avamposto difensivo contro gli attacchi saraceni, assai frequenti nella prima metà del XVI sec. Alla fine dell’800, su concessione del comune di Forio, divenne abitazione privata di Giovannangelo Nicola Maltese (1852–

1913), ritrattista, scultore e poeta locale,

le cui numerose opere in gesso sono tuttora custodite e visibili al secondo piano dell’edificio, nel frattempo (dagli anni ‘50 del secolo scorso) trasformato in Museo Civico cittadino. L’ingresso al Museo costa soltanto 2€ con i seguenti orari d’apertura e chiusura: Mar–Dom: 10/12.45-19/22.45 chiuso lun).

Passiamo per un giro al mercato coperto poi vagabondiamo un po' tra le viuzze del centro, una bellissima bottega artigianale attira la nostra

attenzione, gastronomia per Gigi e nei locali accanto... saponi, una marea di saponi naturale di ogni tipo; ai fanghi d'Ischia, alla lavanda, ai limoni ecc, gli acquisti sono d'obbligo!

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Ci rechiamo poi al porto a passeggiare sul molo Borbonico, poi prendiamo il bus per Ischia Porto, anche qui passeggiamo sul porto,

entriamo nei vari vicoli alla scoperta di angoli suggestivi poi ci sediamo per il pranzo in uno dei tanti ristorantini affacciati sul porto e ci gustiamo una buonissima pizza napoletana con mozzarella di bufala e si...pure un gigante babà!

Riprendiamo il bus per tornare in albergo, ma prima di arrivarci facciamo una tappa mordi e fuggi a Casamicciola che vanta una storia termale antichissima, di cui sul territorio

rimangono molte tracce visive.

Alcune, come il Pio Monte della Misericordia, purtroppo in forma di rudere. L’enorme edificio

costruito dall’omonimo ordine religioso napoletano lo troviamo a

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due passi dal mare, di fianco la famosa “Via della Lava”, l’alveo naturale che dal porto porta a Piazza De’ Bagni. Percorriamo corso Luigi Manzi poi ritorniamo alla cala degli Aragonesi per

riprendere il bus.

Alle 17.15 siamo davanti al punto stabilito per prendere la navetta che ci riporta al residence. Buon senso vuole che dopo una giornata a gironzolare per l'isola si faccia un po' di relax, quindi c'infiliamo l'accappatoio e ci

immergiamo nell'acqua calda facendo come le api...da piscina a piscina,

passando dalla sauna ai vapori naturali agli idromassaggi. Rilassati ritorniamo nella nostra camera per la doccia e per la cena.

Terzo giorno; prendiamo il bus e scendiamo a Lacco Ameno, un altro meraviglioso borgo ischitano alle pendici del monte Epomeo. A breve

distanza dalla riva, nel bel mezzo del mare s'innalza un grosso masso di tufo verde alto 10mt chiamato “il fungo” e non fatico a capire perché! Il fungo caduto in mare dopo essersi staccato dal monte Epomeo, è l'attrazione del borgo rendendo il litorale unico e suggestivo.

Passeggiamo lungo la strada principale costeggiata da negozietti colmi di prodotti locali; liquori agli agrumi, il Rucolino tipico amaro preparato con

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rucola selvatica dell’isola, creme e saponi al profumo di limoni che qui sull'isola fanno da padroni! Da stamattina il sole sta giocando a nascondino tra le nuvole, l'aria frizzante si fa sentire, entriamo in un bar e ordiniamo la Zingara, famoso panino tipico (fatto semplicemente con due fette di pane casereccio tostate e farcite con maionese, insalata, pomodoro, prosciutto crudo e

mozzarella) che dire...mooolto gustoso e caffè, che qui a Ischia come a Napoli non se ne può fare a meno! Via sul bus per ritornare in albergo perché alle 17.30 ho prenotato un fango termale con massaggio. (qui in zona si trovano anche i Giardini del Negombo, purtroppo riaprono la settimana prox, e la baia di S.Montano, una delle più belle dell’isola, isolato eden con acqua cristallina, con riflessi verdi, la sabbia è fine e dorata).

Arriviamo in albergo giusto il tempo per infilarci l'accappatoio; sauna, piscine e l'ingresso nel centro benessere per un'ora abbondante di coccole!

Quarto giorno; alle 9 scendiamo a Forio centro e affittiamo la macchina per andare alla scoperta dell'isola. Iniziamo dalla parte nord-est, prima tappa:

Ischia Ponte. Parcheggiamo la macchina e ci perdiamo nei vicoli del borgo, percorriamo un tratto di strada con la solita sequenza di edifici addossati l’uno all’altro, alla fine del borgo ci appare il massiccio simbolo dell’isola; il castello Aragonese, collegato alla terraferma con un ponte rifatto più volte nei secoli perché ogni tanto il mare se lo porta via. (Già dal 474 a.C. i Greci si erano rifugiati su questo isolotto per difendersi dai nemici ma fu Alfonso D’Aragona, nel 1441, a trasformarlo in una cittadella fortificata), lo osserviamo da vicino, ma non entriamo, lo faremo con calma domani.

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Riprendiamo la macchina e ci arrampichiamo sulla costa orientale dell'isola dove, sulla baia di Cartaromana sorge la torre di Guevara, comunemente detta di Michelangelo o di S.Anna, simbolo di Ischia, insieme al Castello, che si erge, maestosa, di fronte allo stesso Castello, immersa in un immenso prato verde. (proprietari, fino agli inizi dell'800, i Guevara, duchi di Bovino, da cui il nome. Ma la presenza di Vittoria Colonna sul Castello d'Ischia e l'amicizia di Michelangelo per la nobile castellana hanno sostanziato, in tempi più recenti, insieme all'infondato convincimento di un soggiorno del grande artista nella torre Guevara, postazione ideale per una "corrispondenza amorosa" con l'amata, da qui una nuova denominazione, spesso impropriamente detta "torre di Michelangelo).

Dalla torre il panorama è bellissimo, a pochi metri ci sono i famosissimi

"Scogli di S.Anna", importante sito archeologico che ricollega la storia della baia all'antica colonia (oggi sommersa) di Aenaria, florido insediamento romano risalente ad un'epoca compresa tra il I sec.A.C e il IV sec. d.C.,

caratterizzato, come provano i numerosi rinvenimenti, dalla presenza di fabbriche di terrecotte e botteghe per la lavorazione dei metalli.

Proseguiamo sulla SS270 verso la parte meridionale dell'isola fino a Barano d'Ischia dove scendiamo fino alla spiaggia dei Maronti, l’arenile più grande di tutta l’isola con sabbia vulcanica, scura e fine. Pausa caffè e passeggiamo un po' sulla spiaggia, dopodichè riprendiamo la macchina, passiamo la Sorgente delle Ninfe Nitrodi, (i romani furono i primi a scoprire le eccezionali qualità curative di quest'acqua tanto da erigere un ninfeo posto sotto la protezione delle ninfe

“Nitrodes” e di Apollo, dio da sempre associato a bellezza e salute fisica (accertato

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anche dal Ministero della Salute).

Infatti sono le uniche acque termali di Ischia che si possono anche bere.

Servono un po’ a tutto: diuresi,

depurazione dei reni, riduzione dell’acido urico, gastriti, ulcere. Per chi è

interessato solo alle proprietà

estetiche, l’acqua di Nitrodi rende la

pelle liscia come se fosse seta. In più, elimina foruncoli, impurità e ha anche un rapido effetto cicatrizzante. La Sorgente di Nitrodi non è un vero e proprio parco termale, piuttosto un percorso nella natura in cui alle sorgenti si alternano giardini e percorsi aromaterapici). Saliamo fino ai piedi del monte Epomeo, non percorriamo gli ultimi 3km a piedi in quanto il tempo non è molto bello e il panorama non sarebbe dei migliori, poi il ginocchio di Gigi comincia a farsi sentire, quindi proseguiamo sempre sulla SS270, passiamo la Casa-museo Salvatore di Meglio e arriviamo a Serrara Fontana, individuiamo un parcheggio, e passeggiamo nel borgo fino alla terrazza belvedere, dove godiamo di una meravigliosa vista dall'alto, sulla spiaggia dei Maronti e su Sant’Angelo la “piccola Capri”, che sorge ai piedi di Serrara Fontana, su un enorme scoglio roccioso, collegato all'isola di Ischia da un sottile istmo di terra.

Percorriamo la strada in discesa che ci separa dal borgo, lasciamo la macchina in un parcheggio (il gentile gestore non ci fa pagare nulla perché stanno aprendo in

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questi giorni per la stagione e non sono ancora pronti del tutto) e proseguiamo a piedi. Qui, lontano dalla folla dei vacanzieri, l'antico borgo dei pescatori e degli artisti con le case colorate, infatti, è interamente pedonalizzato e non è facile da raggiungere. La cartolina che ci appare agli occhi è quella classica di un paese di mare del Mediterraneo: case bianche e colorate, vicoli

stretti, negozi di souvenir, gelaterie, ristoranti e bar con i tavolini

all’aperto. Rispetto al resto dell’isola colpisce la tranquillità e l’assenza di veicoli a motore. Il territorio è idealmente diviso in due parti. Nella parte bassa c’è la piazzetta, piena di boutiques, caffè, ristoranti e il porticciolo turistico (dove partono le barche che portano i turisti alla spiaggia dei Maronti a Barano).

Dopo la visita al borgo imbocchiamo una scalinata seguita da un sentiero superiore, nella parte alta detta la Madonnella, la parte più antica del borgo, troviamo la Chiesa di San Michele Arcangelo, patrono del borgo e un piccolo, ma assai suggestivo cimitero. Continuiamo sul sentiero fino al Parco Termale Aphrodite-Apollon (chiuso, l'apertura è a metà aprile). Il sentiero prima in salita, ora scende fino alla spiaggia dei Maronti, dalla parte opposta di dov'eravamo prima, dove troviamo le cosidette

“fumarole” in corrispondenza delle

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quali, dalla sabbia bollente salgono nuvole di vapore. Ci fermiamo al baretto sulla spiaggia per il pranzo a base del famoso panino alla

zingara.

Riprendiamo il sentiero a ritroso e arriviamo nuovamente a

Sant'Angelo, dove riprendiamo la macchina e risaliamo la strada fino a Cavascura, una specie di canyon che declina fin giù la spiaggia. È il bacino naturale in cui si incanala la sorgente termale dell’Olmitello, sorgenti termali che sboccano nel mare. Poco dentro la cava c’è una piccola struttura

termale che raccoglie queste “miracolose” acque. Continuiamo il nostro vagabondare fino alla più famosa delle insenature che disegnano il versante sud-occidentale dell’isola d’Ischia; la Baia di Sorgeto, dove le sorgenti di

acqua calda che affiorano dal sottosuolo incrociano l’acqua del mare e, con le grosse pietre creano vasche e piscine naturali di varia grandezza e

temperatura. Le raggiungiamo dopo aver affrontato un bel po' di scalini!!! Ne vale veramente la pena? Boh! (avevo letto che è un vero gioiello, un vero e proprio parco termale naturale, per di più gratuito e aperto tutto l’anno! ma se devo dirla tutta, io ne sono rimasta delusa!). (Non lontano dalla baia di Sorgeto si trovano il monte di Panza e la baia della Pelara, due degli itinerari naturalistici più belli dell’isola d’Ischia. Il primo è una collina che regala una magnifica vista del vicino borgo di Sant’Angelo; la Pelara, invece, è un’alveo naturale che arriva fino a mare preceduto da un piccolo e assai caratteristico

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bosco di lecci).

Ci dirigiamo ora nella parte ovest, passiamo Panza diretti alla volta della Baia di Citara, dove sorge un'altro parco termale, uno dei più famosi,

nonché una delle strutture più grandi e belle d’Europa; i Giardini Poseidon, a ridosso della spiaggia omonima (per buona parte in concessione al parco stesso.

Purtroppo anch'essi ancora chiusi). Questo sito è perfettamente inserito nella lussureggiante macchia mediterranea di Punta Imperatore, la collina che idealmente chiude il versante meridionale del litorale di Forio (all’altra estremità c’è, invece, Punta Caruso).

(meritano anche i Giardini Negombo (Lacco Ameno), Afrodite, Eden e Tropical, le Terme di Castiglione, Bagnitiello e Cavascura. Sono parchi di tutto riguardo, in cambio del biglietto dal costo abbastanza salato potete scegliere tra piscine con acqua di diversa temperatura, cascate, percorsi Kneipp, saune e, quasi sempre, l’accesso al mare attraverso una spiaggia privata. Non mancano mai servizi accessori per la bellezza e il benessere, come massaggi, trattamenti fanghi, palestre e così via. I giardini e i parchi sono dei veri stabilimenti, quindi hanno solarium con lettini e ombrelloni, ristoranti, bar). Proseguiamo, quando da lontano intravediamo gli scogli innamorati, capiamo che abbiamo terminato il giro dell'isola e siamo arrivati a Forio.

Giusto il tempo per una doccia e siamo pronti per la cena. Si potrebbe pensare che la cucina di Ischia, essendo un’isola, sia rigorosamente di mare.

In realtà, non è così e non è un caso che il piatto più rappresentativo dell’isola sia il “Coniglio all’ischitana” e stasera lo assaggiamo. Nonostante io

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non ami molto la carne, infatti l'ho solo assaggiato, devo dire che è molto buono e saporito.

Quinto giorno; riportiamo la macchina nel luogo in cui l'abbiamo presa, poi prendiamo il bus e arriviamo a Ischia Porto, prendiamo un'altro bus, il N7

che ci porta davanti al pontile in pietra dove si erge maestoso il Castello Aragonese collegato alla terraferma da un pontile in pietra. Percorriamo il pontile e arriviamo davanti alla biglietteria (ingresso €10 cad.), attraversiamo una galleria nella roccia e arriviamo in cima con un ascensore.

Notiamo le feritoie nel tetto costruite per lanciare contro i nemici olio bollente e pietre. Oggi il Castello deve solo difendersi dall’assalto dei turisti che si arrampicano per ammirare Ischia, che abbraccia a 360 gradi il mare, dalla penisola sorrentina dominata dai Monti Lattari, fino al golfo di Gaeta, l'Isola di Procida, quando c'è limpido si vede l'isola di Capri, il Golfo di

Napoli, il Vesuvio, la costa

salernitana e amalfitana, già solo il panorama vale il prezzo del biglietto, ma vi troviamo anche la Chiesa dell’Immacolata, la Cattedrale dell’Assunta con la cripta e il Convento delle Clarisse.

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La storia di questo castello si perde nei secoli, le sue mura potrebbero raccontarci le vicissitudini durante i secoli. (Una visita completa vi porterà via almeno mezza giornata, quindi organizzatevi).

Terminata la visita ripercorriamo, questa volta a piedi, il tratto di strada che ci separa da Ischia Porto, riprendiamo il bus e torniamo a Forio.

Pranziamo alla Bella Napoli, dove ormai siamo di casa, poi con la navetta ritorniamo all'hotel, dove alla solita ora mi aspettano le coccole della brava estetista che con fanghi e massaggi mi fa passare un'ora abbondante in tutto relax.

Sesto giorno; dormiamo un po' di più del solito, dopo l'abbondante colazione c'incamminiamo giù dalla collinetta e arriviamo al centro del borgo per

vagabondare ancora qua e la tra una bottega artigiana e un negozio di suvenir. Andiamo poi al porto ad acquistare il biglietto di ritorno dell'aliscafo per domani e poi andiamo al solito posto per il pranzo.

Ritorniamo in hotel che sono quasi le 16, il tempo di prepararci e ci

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tuffiamo nel percorso benessere omaggiatoci gentilmente dalla direzione, che consiste in un ingresso privato alla SPA suite con trattamento di “aroma spa light”: un bagno immersi in una vasca privata con essenze profumate a lume di candela con aperitivo a bordo vasca e bottiglia di prosecco.

Siamo quasi al termine della nostra vacanza, il settimo giorno lo passiamo in completo relax;

tra un bagno di sole, bagno turco, piscine e idromassaggi, poi come al solito ci aspetta il rituale di benessere.

Ottavo giorno; è il giorno del rientro… dopo colazione con calma prepariamo i bagagli, poi il sig. Angelo ci porta al porto, dove alle 13 c'imbarchiamo sull'aliscafo verso il porto di

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Napoli. Pranziamo, andiamo in pasticceria ad acquistare la famosissima e buonissima pastiera napoletana e alle 15.50 ci accomodiamo sui sedili del treno. Con un po' di malinconia salutiamo definitivamente Ischia.

Chi volesse venire in camper

Forio d'Ischia AA N40.71981 E13.86154 (Via Giovanni Mazzella) adiacente alla spiaggia libera di Citara, presso i Giardini Poseidon. C/S, 220v, docce e bagni; zona d’ombra.

Barano d’Ischia Camping Mirage (Spiaggia dei Maronti-Piazzole ombreggiate con alberi di eucalyptus, immersi in un ambiente tranquillo e rilassato).

www.campingmirage.it. Ischia Camping Paluba Ischia (Via delle Ginestre 38. Ubicato al centro del paese in una splendida pineta isolana, a breve distanza dagli stabilimenti termali.

www.ischiacampingpaluba.it

BYE BYE BYE BYE 67ely@libero.it

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