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Pesenti (Filca): servono interventi strutturali del Governo

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Lombardia, nel dramma industria manifatturiera.

I dati del Rapporto Fim:

+ 43% di licenziamenti

La bufala volante

G20, crescita e lavoro al centro del manifesto sindacale di Mosca

Settore Concia Firmato il contratto Aumenti mensili di 115 euro

Ilcrollodellecostruzioni

Pesenti (Filca): servono interventi strutturali del Governo

Iva, Imu,

esodati e debiti P.A.

Il Governo stringe i tempi

Patronati, gli italiani apprezzano i servizi

U

n vero e proprio mani- festo per la crescita, da intercettare intrapren- dendo la strada della centralità del lavoro e di sostegno alla domanda, dalla messa al bando delle politiche di sola austerità e di indiscriminati tagli al welfare, dall'adozione di politiche fiscali progressi- ve e di regolamentazione della finanza speculativa.

È questo in estrema sinte- si il documento messo a punto da 'Labour 20' (L20), il gruppo che riuni- sce i rappresentanti del mondo sindacale delle 20 maggiori economie mon- diali, insieme alla Confede- razione internazionale dei

sindacati (Ituc-Csi), il comi- tato consultivo sindacale presso l`Ocse (Tuac) e le Federazioni internazionali (Global unions federa- tions), e che ieri è stato consegnato ai ministri del Lavoro e delle Finanze riu- niti nel summit del G20 a Mosca. Un doppio vertice,

L20 e G20, che si tiene con- temporaneamente in que- sti giorni nella capitale rus- sa e che vede momenti di confronto tra i rappresen- tanti del mondo politico e di quello sindacale sul te- ma dell'occupazione.

www.conquistedellavoro.it

Istat: in un anno produzione in calo del 15,2%. Effetti sociali devastanti

Al via l’assemblamento del primo aereo. Ma l’inaugurazione dello stabilimento slitta a data da destinarsi

Q

uando hanno bisogno di assistenza sulle protezio- ni sociali, gli italiani si rivolgo- no ai patronati e ne apprezza- no i servizi. E’ quanto emerge daunaricercadell’IspodiMan- nheimer presentata ieri in un convegno promosso da Inas e Fnp, al quale sono intervenuti i direttori generali Inps e Inail, i

segretariconfederaliCislCerri- to e Petriccioli, oltre ai leader di Inas ed Fnp Sorgi e Bonfanti.

Nelle conclusioni, Bonanni ha ricordato i numerosi attacchi subiti da questi istituti “andati a vuoto anche grazie all’azio- ne congiunta di Inas e Cisl”.

Dell’Unto a pagina 2

Crea a pagina 5

ANCHE

ON LINE

Olivieri a pagina 7

I

mpianti di nuovo aperti su autostrade e rac- cordi. I sindacati benzinai hanno sospeso l’agitazione (che stava avendo una massiccia adesone) dopo l’intervento dell’Autorità ga- rante degli scioperi che ha convocate le com- pagnie petrolifere e strappato un impegno a riallacciare i rapporti con i gestori. Fegica-Ci- sl, Faib-Confesercenti e Anisa-Confcommer- cio apprezzano l’impegno del Garante che

“ha supplito all'inerzia del Governo”.

a pagina 2

V

ia libera definitivo del Senato alla proroga dei contratti preca- ri nel Pubblico impiego. “Un passo importante” per i sindacati di cate- goria che chiedono ora al Ministro D’Alia “un confronto urgente sulle tante questioni aperte nel pubbli- co impiego. A partire da gestione del personale, relazioni sindacali e contratti”. Sottolineano i segreta- ri generali di Cisl Fp Faverin, di Fp Cgil Dettori, di Uil Fpl Torluccio e di Uilpa Attili: “Sui lavori flessibili bisogna superare l’emergenza at- traverso una regolamentazione

Sul programma degli F35 si dice che ci saranno ritorni industriali

e occupazionali importanti.

Secondo la Fim Cisl, invece, allo stato è in atto un

forte arretramento

dell’Italia nel settore

a pagina 5

T

orna a calare a maggio 2013 la produzione nelle costruzio- ni con un -2% rispetto ad apri- le. La flessione rispetto a mag- gio 2012, fa sapere l’Istat, raggiunge il 15,2%.

Dopo la timida ripresa di aprile “i da- ti relativi a maggio ci riportano con i piedi per terra: la verità è che senza interventi strutturali l`intero com- parto dell`edilizia rischia di scompa- rire, con conseguenze economiche e sociali devastanti”, commenta il se-

gretario generale della Filca-Cisl, Do- menico Pesenti. La drammatica con- ta dei posti di lavoro persi nelle co- struzioni dall’inizio della crisi, sottoli- nea ancora Pesenti, “ci dice che si sta sfiorando quota 700mila, una ci- fra superiore agli abitanti di una cit- tà come Palermo. Con la mobilitazio- ne nazionale del 31 maggio scorso, organizzata insieme a Feneal-Uil e Fillea-Cgil, abbiamo chiesto al Gover- no di istituire al più presto un tavolo straordinario di crisi e di attuare in-

terventi immediati per aprire piccoli e grandi cantieri, ridando fiato e spe- ranza ad un settore industriale che è storicamente anticiclico e che più di altri può fare da traino per la ripre- sa»”. Il sindacato di categoria chiede inoltre “di attuare una serie di inter- venti dal grandissimo valore sociale, ancor prima che economico, come la ristrutturazione di ospedali e scuo- le, la messa in sicurezza del territo- rio ed interventi antisismici”.

G.G.

Impegno del Garante, stop sciopero benzinai

Iuliano a pagina 3

continua a pagina 2

P.A., prorogati contratti precari

www.conquistedellavoro.it

QuotidianodellaCislfondatonel1948daGiulioPastore---ISSN0010-6348

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Anno65-N.169 VENERDÌ19LUGLIO2013

conquiste del lavoro

Direttore:RaffaeleBonanni-DirettoreResponsabile:RaffaellaVitulano-DirezioneeRedazione:ViaPo,22-00198Roma-Tel.068473430-Fax068541233.Email:conquiste.lavoro@cisl.it.ProprietàConquistedelLavoroSrl.Societàsottopostaadirezioneecoordinamentoesercitatadaaltrisoggetti.”Impresabeneficiaria,perquestatestata,deicontributidicuiallaleggen.250/90esuccessivemodificheedintegrazioni”. Amministratoreunico:MaurizioMuzi-Sedelegale:ViaNicotera,29-00195Roma-Tel.06385098.-Amministrazione,Uff.Pubblicità,Uff.Abbonamenti:ViaPo,22i.12-00198Roma-Telefoni068473269/270-068546742/3,Fax068415365-Registraz.TribunalediRoman.569/20.12.48.Autorizz.affissionemuralen.5149del27.9.55-Sped.inabb.post.D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004N.46)Art.1comma2DCB- Roma.FilialediRoma.Nonrestituirealmittente-Stampa:MetrotipoSpa,ViaVaccareccia,27Pomezia(Rm);PoligraficoEuropaSrl,ViaE.Mattei,2Villasanta(MB).UnacopiaE0,60-ArretrataE0,82.Abbonamenti:annualeE103,30;iscrittiallaCislE41,50;esteroE155,00;comprensivodi”ConquistedeiPensionati”:maggiorazionediE1,66.C.C.Postalen.51692002intestatoa:ConquistedelLavoro,ViaPo,21-00198Roma

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VENERDÌ19LUGLIO2013

2 conquiste

del

lavoro attualità

IL BLOG DI MASSIMILIANO LENZI SPARLAMENTO

La mossa di Re Giorgio

Q

uando hanno bi- sogno di assi- stenza sulle pro- tezioni sociali, gli italiani si rivolgono ai patronati: per le pensioni questi ultimi “pareggia- no” con l’Inps, mentre su congedi parentali, soste- gno al reddito e molto al- tro gli istituti di emanazio- ne sindacale spiccano per gli ottimi livelli di gra- dimento del servizio. E’

quanto emerso da una ri- cerca dell’Ispo di Renato Mannheimer che ieri mat- tina ha aperto il conve- gno “Chi ostacola la tute- la dei diritti? Analisi delle difficoltà”, organizzato da Inas e Fnp a Roma.

Con questi numeri, è logi- co che il patronato della Cisl abbia una percezione molto precisa dei disagi che i cittadini devono su- bire a causa di novità nor- mative sui temi previden- ziali che, negli ultimi an- ni, stanno minando seria- mente i diritti sociali. Pro- blemi che si riflettono di- rettamente sulla vita del- le fasce più deboli della popolazione, tra cui mol- ti anziani.

Per questo la federazio- ne dei pensionati e l’Inas sono tornati a denuncia- re, con questo convegno, le storture di molte nor- me e prassi, a partire da quelle legate all’invalidi- tà civile: a 3 anni dall’av- vio della telematizzazio-

ne - ha dichiarato Antoni- no Sorgi, presidente del patronato - restano irri- solte importanti questio- ni, come la difficoltà di

“colloquio informatico”

tra Asl e Inps, che com- porta disfunzioni e ritardi nell’effettuazione delle visite e nella liquidazione delle prestazioni. A que- sta criticità si aggiunge la riduzione del numero di medici Inps addetti alle vi- site di revisione.

“Non affrontare la que- stione dei tempi di rispo- sta - ha denunciato il se-

gretario confederale Cisl Pietro Cerrito - significa creare enormi difficoltà per i 2 milioni di non auto- sufficienti presenti nelle famiglie italiane”.

Altra spina nel fianco dei cittadini è l’introduzione di termini perentori en- tro i quali avviare un’eventuale azione giu- diziaria per rivendicare una giusta pensione. “Co- sì come si configura oggi - ha detto Maurizio Petric-

cioli, segretario confede- rale Cisl - la regola sulla decadenza è un diritto ne- gato”.

Sorgi ha poi ricordato il problema degli indebiti che, soprattutto all'este- ro, vengono contestati ol- tre il limite di 1 anno pre- visto per legge. Tali ritar- di, dovuti a problemi di comunicazione tra Agen- zia delle Entrate ed Inps, ricadono sul cittadino, ge-

nerando contenzioso.

Tutte queste criticità, per Mauro Nori, direttore ge- nerale dell’Inps, deriva- no “dalla complessità del servizio che l’istituto pre- videnziale eroga: ogni cit- tadino ha una propria

‘storia previdenziale’, quindi le risposte non possono essere standar- dizzate”. A fronte di que- sta analisi, c’è però an- che la consapevolezza del fatto che molti passi avanti - come quello rela- tivo alla telematizzazione delle procedure - senza i patronati non sarebbero stati possibili. “Inps ed en- ti di tutela come l’Inas - ha detto Nori - hanno svi- luppato una positiva coo- perazione, perché anche se i ruoli sono diversi, Pa e soggetti privati di pub- blica utilità perseguono un fine comune”.

Sulla stessa linea anche l’intervento di Giuseppe Lucibello, direttore gene- rale dell’Inail: “La rileva- zione dell’Ispo, ha detto, conferma che l’unico mo- do per mantenere l’attua- le sistema di welfare e ga- rantire alti livelli di tutela - a fronte dell’insostenibi- le riduzione di risorse umane e finanziarie che grava sugli enti - è la colla- borazione con i patronati e gli altri corpi interme- di”.

Tra le ragioni dei disservi- zi, Inas, Fnp e Cisl hanno messo in evidenza la ne- cessità di una vera gover- nance per gli enti previ- denziali: Gigi Bonfanti, se- gretario generale Fnp, ha precisato che “l’Inps è proprietà delle forze so- ciali, industriali, economi- che e sindacali”.

Raffaele Bonanni, segre- tario generale della Cisl, ha parlato chiaro: “Siamo contrari alla presenza di forze politiche nei consi- gli di amministrazione de- gli enti. Serve una presi- denza di grande esperien- za e che ascolti le parti so- ciali. Come ho detto an- che al ministro del Lavo- ro Giovannini, vogliamo ottenere funzioni di reale indirizzo e controllo in questo ambito”.

Il leader della Cisl ha poi sottolineato l’importan- za di proteggere il ruolo dei patronati, ricordando i numerosi attacchi subiti da questi istituti, andati a vuoto anche grazie al- l’azione congiunta di Inas e Cisl. “Forze politiche, consulenti, commerciali- sti e faccendieri sono inte- ressati a dare un’immagi- ne pessima dei nostri ser- vizi. La realtà è che dob- biamo ringraziare l’Inas:

il valore del suo impegno è certificato, in maniera inequivocabile, dall’ap- prezzamento dei cittadi- ni”.

Monia Noeyalin Dell’Unto

I

parlamentari più scafati dico- no che il vulnus sia nell’origi- ne, nel modo in cui si è realizza- ta la rielezione al Colle di Gior- gio Napolitano, ovvero per pa- lese inadeguatezza della classe politica uscita dalle urne di feb- braio. Una fragilità che oggi ren- de il Capo dello Stato l’unico perno credibile e decisionista del sistema politico, dato che nella sua rielezione tra le condi-

zioni perché accettasse vi era- no la responsabilità degli impe- gni presi dai partiti ed un Gover- no di larghe intese che si faces- se carico di portare l'Italia fuori dal pantano della crisi. Il richia- mo lanciato ieri dal Presidente ai partiti della maggioranza -

”non ci si avventuri a creare vuoti, a staccare spine, per il ri- fiuto di prendere atto di ciò che la realtà politica ha reso obbli-

gato e sottovalu- tando le conse- guenze che ciò avrebbe sul Pae- se” - è inequivocabile. Napolita- no invita “coloro che lavorano su ipotesi fumose e arbitrarie a non contare su decisioni che spetterebbero al presidente della Repubblica”. Ergo il Go- verno va avanti e la vicenda ka- zaka non lo affonderà. Chi aves- se intenzione di far cadere Let- ta jr. dovrà mettere nel conto la contrarietà del Capo dello Stato ed anche la possibilità

che Napolitano, davanti ad una crisi che non vuole, lasci per mancato rispetto dei patti che lo hanno portato a dire si al se- condo mandato. Sembrerà pa- radossale ma l’Italia, dicono in Transatlantico quelli che al Go- verno non ci stanno e non lo so- stengono, pare tornata ad esse- re una democrazia bloccata. Es- sendo deboli (come numeri) le opposizioni, solo dalla maggio- ranza potrà arrivare la crisi poli- tica del Governo. Chi avesse in- tenzione di farla, però, e Napoli-

tano non perde occasione per ribadirlo, deve calcolare un ri- schio politico che va ben oltre la caduta di un Governo. Un ef- fetto domino. Chi si azzarderà?

Per ora nessuno. Anche se una cosa pare certa: equilibri politi- ci a parte, questo status quo sa- rà sostenibile finché lo tollere- rà l’opinione pubblica che dal Governo si aspetta risposte su lavoro, occupazione e crescita.

E non riunioni interminabili sul Kazakistan.

Massimiliano Lenzi

Iservizideipatronati

semprepiùapprezzatidaicittadini

Bonanni: gli attacchi subiti in passato provengono da concorrenza interessata a danneggiare l’immagine

Iva,Imu,esodatiedebitiP.A.

IlGovernostringeitempi

Ricerca Ispo. Il ruolo degli istituti di emanazione sindacale è indispensabile per garantire livelli di welfare e tutele sociali

I

l Governo stringe i tempi su misu- re economiche importanti: paga- mento dei debiti della Pubblica amministrazione; soluzioni struttu- rali per superare l’Imu sulla prima casa; individuazione delle copertu- re per evitare l’aumento dell’Iva; at- tuazione dei provvedimenti su am- mortizzatori sociali e questione eso- dati. Lo ha deciso la Cabina di Regia riunita ieri mattina a Palazzo Chigi.

Nel dettaglio, è stato confermato l’impegno - entro il termine di leg- ge del 31 agosto - a imprimere un' accelerazione al pagamento dei de-

biti della Pubblica amministrazio- ne, a fornire soluzioni strutturali per il superamento dell’Imu sulla prima casa nell'ambito di una revi- sione della tassazione sugli immobi- li, a individuare le coperture per evi- tare l'aumento dell’Iva che scatte- rebbe dal 1 ottobre, ad attuare provvedimenti in materia di am- mortizzatori sociali e questio- ne-esodati. Il tutto sarà finalizzato anche a definire strategie che sa- ranno contenute nella Legge di Sta- bilità.

Due ore di discussione nella quale,

assicura Palazzo Chigi, “sono emer- si forte sostegno politico, unità d’in- tenti e larga condivisione sull’impo- stazione, i tempi, il merito dei prov- vedimenti da attuare in materia di politica economica nei prossimi me- si”. Una sottolineatura resa neces- saria dal clima di tensione intorno al Governo, soprattutto per le fibril- lazioni sul giallo kazako. Oggi il Se- nato voterà la mozione di sfiducia presentata da Sel e M5S nei con- fronti del ministro dell’Interno Alfa- no. Mozione che non sarà votata dal Pd.

Cabina di regia a Palazzo Chigi. Entro il 31 agosto soluzioni strutturali e coperture

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VENERDÌ19LUGLIO2013

3 conquiste

del

lavoro global

I

l settore navale spagnolo dovrà rimborsare gli aiuti di Stato ricevuti tra il 2007 e il 2011, perchè il regime fisca- le adottato dalla Spagna nel 2002 per gli investitori che finanziavano acquisto di navi è in parte incompatibile con le norme Ue in materia di aiuti di Stato: lo ha deciso ieri la Commissione Ue. In pratica il regime in vigore, peraltro mai notificato alla Commissione, ha permesso al gruppo d'interesse di sostituirsi alla compagnia marittima nell'ac- quisto delle navi. E quest'ultima le riacquistava dal Gie sfruttando il vantaggio fiscale, con un acquisto ridotto del 20-30% del prezzo fatturato dal cantiere navale.

Cantieri navali.

La Spagna restituirà aiuti

C

hristine Lagarde difende la Troika e lan- cia frecciate a chi la vorrebbe seppelli- re: la vicepresidente della Commissione eu- ropea Viviane Reding, responsabile della giustizia. E per scagliare i suoi strali la diret- trice del Fondo monetario internazionale ha fatto leva sui campi di competenza.

“Non avrei osato avventurarmi sul settore di Viviane Reding, che si occupa di giusti- zia. E sono sicura - ha detto - che ha delle ottime idee sulla giustizia”. Il tutto mentre da diverse settimane si è creata maretta tra Bruxelles e Fmi sulla gestione della Troika, quel comitato tecnico che raggrup- pa esponenti di entrambe le istituzioni e

della Bce e che supervisiona tutti i pro- grammi di aiuto erogati a favore di paesi dell'area euro. Pietra dello scandalo era stata una sorta di mea culpa fatto dal Fmi a inizio giugno sulla gestione della crisi in Grecia, che rappresentava una indiretta 'chiamata in correità' di Bruxelles che ave- va riposto con toni piccati. Da allora qualco- sa si è rotto e lo scorso 13 giugno il presi- dente della Commissione, Jose Manuel Barroso, aveva dichiarato che ormai le isti- tuzioni comunitarie sono in grado di effet- tuare da sole eventuali nuovi programmi, ma aggiungendo che non se ne parlava di ridiscutere la composizione della Troika

per i piani già in corso. Ma ora la Reding si è spinta oltre. Sostenendo che la Troika “ha fatto il suo tempo” e che “noi europei dob- biamo essere in grado di risolvere da soli i nostri problemi”. Sullo specifico della que- stione, parlando all'Afp a Vilnius, dove si svolge il Consiglio europeo della giustizia sotto la presidenza lituana, la Lagarde ha invece affermato che tra i componenti del- la Troika si è creata “una relazione molto solida e produttiva negli ultimi tre anni. Ha portato un modo innovatore di lavorare su casi estremamente difficili” e “ogni istitu- zione porta il meglio di sé allo scopo di con- tribuire a risolvere la crisi”.

Lagarde difende la Troika dopo il mea culpa sul disastro greco

A

causa dell'assenza di prospettive commerciali, il gi- gante agroalimentare Monsanto ha annunciato che ritirerà tutte le domande pendenti di omologazio- ne di nuove colture ogm nell'Unione europea, tra cui cinque qualità di mais, una di soja e una di barbabieto- la da zucchero. “Ritireremo le richieste di approvazio- ne nei prossimi mesi”, ha affermato il presidente e di- rettore generale della multinazionale americana per l'Europa, José Manuel Madero. Secondo il responsabi- le, la decisione permetterà al gruppo di concentrarsi sul business delle sementi tradizionali in Europa.

G20. Le proposte dei sindacati presentate ai ministri del Lavoro e delle Finanze riuniti a Mosca

Crisi,unmanifesto control’austerità

Il lavoro e la crescita al centro del documento che individua specifiche strategie a livello globale per stimolare la domanda e migliorare la qualità dell’impiego

Usa Monsanto ci ripensa:

stop a ogm nella Ue

M

osca (nostro

servizio). La P r e s i d e n z a Russa del G20 si confronta con uno dei passaggi più critici ri- spetto alla crisi finanzia- ria ed economica che da ormai 5 anni flagella l’inte- ro pianeta: un ulteriore approfondimento della recessione in Europa e lo stallo che si registra nelle cosiddette economie “e- mergenti” sono lo sfondo dello scenario rispetto al quale i Ministri del Lavoro e delle Finanze dei 20 Pae- si leaders dell’economia e del commercio mondia- le elaborano in questi giorni a Mosca la loro piat- taforma da presentare al Vertice G20 dei Capi di Stato e di Governo che si realizzerà all’inizio di set- tembre a San Pietrobur- go. Come è ormai consue- tudine, frutto di un lungo e positivo lavoro interna- zionale che ha permesso al Sindacato mondiale di essere un interlocutore ri- conosciuto in questi ap- puntamenti internaziona- li, si è riunito a Mosca il La- bour 20, piattaforma sin- dacale guidata dal Segre- tario Generale dell’Ituc Sharan Burrow e dal Se- gretario Generale del Tuac John Evans per pre- sentare le proprie osser- vazioni e proposte ai 20 Ministri del Lavoro e delle Finanze. Circa 50 delegati sindacali dei 20 paesi si so- no dati appuntamento a Mosca, presenti anche Cgil, Cisl e Uil con i rispetti- vi Dipartimenti Interna- zionali e la Segretaria Ge- nerale della Cgil Susanna Camusso, che per accordi interni unitari ha preso la parola per l’Italia nel con-

fronto diretto con i re- sponsabili dei dicasteri go- vernativi del G20. Un con- fronto positivo, con la ri- cerca di un consenso su punti programmatici es- senziali, è stato realizzato anche con la Business 20, la piattaforma delle orga- nizzazioni imprenditoriali dei Paesi del G20 riunita in forma parallela in altra sede sempre nella capita- le russa. Crescita “sosteni- bile”, “verde” e inclusiva, creazione di posti di lavo- ro di qualità, regolazione dei sistemi finanziari, ri- forme dei sistemi fiscali, sono i temi sul tavolo a fronte degli interlocutori dei gabinetti del lavoro e delle finanze dei 20 paesi, con una proposta molto specifica con cui si invita- no i Governi del G20 a tra- durre gli impegni passati

e futuri in politiche con- crete. “Dobbiamo stimo- lare la domanda aggrega- ta, migliorare la qualità dell’impiego, garantire gli investimenti per le infra- strutture, una vera giusti- zia fiscale e la definizione di norme sul lavoro” so- stiene John Evans, “…i Mi- nistri del Lavoro e delle Fi- nanze del G20 hanno l’op- portunità di incrementa- re gli investimenti nelle in- frastrutture e nelle qualifi- cazioni per ridurre l’informalità e creare po- sti di lavoro dignitosi nel- le piccole e medie impre- se”. “Per ottenere una ri- presa del lavoro abbiamo bisogno di riforme fiscali, strategie per i giovani e una prospettiva nelle for- me di un Piano Marshall per l’Europa” ha precisa- to Sharan Burrow, di fron-

te al Viceministro del lavo- ro russo Aleksey Vo- vchenko ed alla “sherpa”

della Presidenza russa del G20 Kseniya Yudayeva, in presenza del Direttore ge- nerale dell’Ilo Guy Ryder e del Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurria.

Questi i punti chiave del Labour 20 che sono stati presentati con un docu- mento approfondito: su- peramento delle politi- che di austerità per au- mentare la domanda, in- vestimento in infrastrut- ture, eliminazione del- l’evasione fiscale delle multinazionali, investi- menti in programmi attivi del mercato del lavoro con attenzione ai giovani, riduzione delle disugua- glianze aumentando i red- diti bassi, riduzione dell’informalità e soste-

gno all’impiego nelle pic- cole e medie imprese, ri- spetto infine degli impe- gni già assunti dal G20 at- traverso la “Task force”

per l’occupazione. Inter- venendo per la Cisl abbia- mo ricordato l’intervento al G20 sotto Presidenza francese del Segretario Generale Bonanni, che pose l’accento sullo stru- mento della Tassa sulle transazioni finanziarie per recuperare risorse ai fini degli investimenti di medio e lungo periodo per la crescita, sottoline- ando l’importanza di un impegno di tutti per l’ap- plicazione su base univer- sale dell’imposta, oggi av- viata soltanto in 11 paesi dell’Ue nei quali già si regi- strano i primi decrementi delle transazioni finanzia- rie. Nell’incontro diretto

con i Ministri, Susanna Ca- musso ha ricordato come le posizioni di Cgil, Cisl e Uil si sposano perfetta- mente con i punti del do- cumento del Labour 20, facendo riferimento al- l’esperienza italiana ha puntualizzato come il go- verno abbia risposto alla mobilitazione sindacale solo rinforzando gli am- mortizzatori in deroga, senza cercare di accompa- gnare queste misure indi- spensabili con una politi- ca che rafforzasse il tessu- to economico e rendesse possibile le transizioni verso posti di lavoro più solidi. Dopo cinque anni di crisi si conferma come i soli ammortizzatori siano insufficienti a tutelare i posti di lavoro, mentre bi- sogna modificare il qua- dro macroeconomico con investimenti pubblici mirati, una riforma fisca- le che riduca le tasse sul lavoro, il sostegno alla cre- azione di posti di lavoro stabili, il rafforzamento delle istituzioni pubbli- che per un mercato del la- voro attivo. “E’ necessa- rio ripensare la politica economica nell'Unione Europea e nel nostro pae- se” ha detto la rappresen- tante italiana, “affinché il tessuto industriale sia in- dirizzato verso le produ- zioni innovative ed in gra- do di diffondere nell'eco- nomia il valore della sostenibilità ambientale, così come la promozione e la partecipazione a cate- ne globali del valore basa- te sulla qualità dei posti di lavoro e non sulla viola- zione dei diritti e delle re- gole”. Dall’inizio della cri- si nel 2008 ci sono state 8 riunioni del G20, i Mini- stri delle Finanze si sono riuniti ben 20 volte men- tre soltanto tre sono stati gli appuntamenti dei Mi- nistri del Lavoro e soltan- to una volta si sono riuniti congiuntamente i Mini- stri del Lavoro e quelli del- le Finanze. I Sindacati del G20 hanno elaborato già 11 posizioni ufficiali con documenti che tengono conto delle risoluzioni dei Consigli Generali dell’I- tuc. Nel prossimo anno la Cisl dovrà rappresentare unitariamente i sindacati italiani, l’appuntamento è in Australia.

Giuseppe Iuliano Dipartimento Politiche Internazionali Cisl

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VENERDÌ19LUGLIO2013

4 conquiste

del

lavoro attualità

UnPontefice

cheparlaalcuoredegliuomini

Storie di successo firmate da stranieri/1. Producono ricchezza per il 5,5% del Pil, soprattutto nei settori servizi ed edilizia

Immigrazione. Riflessioni sulla recente visita di Papa Francesco a Lampedusa

Il fenomeno dei nuovi titolari di società, lo scorso anno, è arrivato a toccare quota 477mila

P

apa Francesco sa andare dritto al cuore e ogni volta riesce a far sussul- tare le coscienze. Il viag- gio del Pontefice a Lam- pedusa si è svolto all’in- segna di un profilo scar- no ed essenziale, perché il dolore non ammette fronzoli ed è spesso roc- cioso e asciutto. Ma Pa- pa Francesco non ha sol- tanto costruito un clima mondato di ogni retorica commemorativa perché le sue parole hanno col- to – anche attraverso il ri- mando al Dio biblico che chiede conto a Caino del fratello Abele e alla para- bola evangelica del buon samaritano – l’essenza spirituale e culturale del dramma dei rifugiati: l’in- differenza globale, se- gno di un sistema basato sulla deresponsabilizza- zione. Come Cisl siamo convinti che ogni ulterio- re sforzo dell’Italia per l’accoglienza di coloro che continuano a sbarca- re numerosi sulle nostre coste è destinato ad in- frangersi se la comunità internazionale, Europa in primis, non si fa carico della governance di un fe- nomeno che pur appro- dando in Italia si riversa su tutti i Paesi dell’Unio- ne. Al posto dei barconi vorremmo vedere imbar- cazioni vere, con perso- ne a bordo che fuggendo da teatri di guerra e lotte possano guardare al pro- prio futuro con più fidu- cia e speranza e soprat- tutto non trovare la mor- te al posto di una vita mi- gliore. Per questo siamo convinti che la prevenzio- ne delle “partenze im- provvisate”, gestite spes- so da trafficanti di esseri umani senza scrupoli, sia la strada maestra da per-

correre, attraverso un maggior controllo delle coste, in collaborazione con i paesi di maggiore flusso, e individuando percorsi legali e corridoi umanitari sulla base del- la effettiva capacità di ac- coglienza non solo del- l’Italia ma di tutti i Paesi europei. Ciò permette- rebbe di arrestare la stra- ge di vite umane che chia- ma in causa, come dice Papa Francesco, la co- scienza e la responsabili-

tà di tutti.

E’ quindi necessaria una grande alleanza solidale con l’obiettivo di costrui- re le condizioni per un’azione condivisa e co- erente con le esigenze e le basilari aspirazioni di quanti, specie donne e bambini, ci chiedono aiu- to. Quando Papa France- sco fa appello a una sensi- bilità capace di superare la “globalizzazione del- l’indifferenza”, non en-

tra nel merito delle scel- te ma individua un preci- so orizzonte morale in cui collocare la questio- ne dell’immigrazione, non suggerisce una politi- ca dei flussi migratori ma indica la stella polare che deve illuminare e ispirare l’etica dei deciso- ri. Il suo richiamo si foca- lizza in un dimensione che esige la riscoperta di un nuovo umanesimo ed è straordinario il riferi-

mento metaforico all’esi- stenza fondata sull’egoi- smo e paragonata ad una “bolla di sapone”, bella da guardare ma al suo interno il vuoto tota- le, fatto di solitudine in- differente e autoreferen- ziale. Come Cisl abbiamo sempre promosso e con- cepito una visione del- l’immigrazione basata sul binomio rigore e inte- grazione perché questo è l’unico modo possibile

per gestire un fenomeno epocale che si connette a stravolgimenti di siste- ma e a esodi che si consu- mano a ridosso di guerre e povertà destabilizzan- ti.

Ci uniamo ai ringrazia- menti del Papa nei con- fronti degli operatori e degli abitanti di Lampe- dusa che nonostante tut- to sono riusciti a salvare e a far sentire la “carez- za” dell’Italia a queste persone.

E

fren, Le Gao, Mariam, Ce- cilia. Vengono tutti da ter- re lontane e differenti lati- tudini, parlano lingue diverse, ma a renderli tanto vicini è l’aver avuto una buona idea su cui costruire piccole imprese dal volto umano. Così sono di- ventati in Italia manager stra- nieri di successo, anche e nono- stante la crisi, facendo del lavo- ro il progetto d’integrazione più riuscito del nostro Paese.

Occupazione, innovazione, re- sponsabilità sociale ai massimi livelli, perciò, fanno dell’im- prenditoria immigrata un set- tore non più secondario a cui ispirarsi. È infatti l’unico com- parto con indice positivo nel panorama economico naziona- le, +24mila nuove aziende nel 2012, in salita del 6%. E produ- ce ricchezza pari a 76 miliardi di euro, cioè il 5,5% del Pil, so- prattutto nel settore dei servi- zi e dell’edilizia (13,8%). Il feno- meno dei titolari immigrati di società, lo scorso anno, è arri- vato a toccare 477mila impre- se; un record se si considerano le attività che chiudono ogni giorno per la contrazione dei consumi. Piccole, medie e gran- di imprese condotte da immi- grati, integrati nel tessuto ita- liano, che offrono ormai pro- spettive di lavoro concrete an- che agli italiani. A ciò si aggiun- gono i numeri, ormai non più sottovalutabili, del contributo economico e fiscale che danno

al Belpaese: pagano ben 7 mi- liardi di tasse, a cui si aggiungo- no 6 miliardi di versamenti Inps.

Coraggio, impegno, tenacia, creatività e passione sono gli in- gredienti base della ricetta di un salto nel buio: il voler costru- ire una nuova attività in un Pae- se in recessione. C’è un valore aggiunto, però, nelle donne im- migrate che tentano di costru- irsi il loro futuro qui, diventan- do dirigenti di sè stesse. In loro c’è quasi sempre la voglia di non far vivere ad altre donne, immigrate o italiane

che siano, le difficoltà che hanno avuto loro una volta giunte in Ita- lia. Sono insomma donne che sostengo- no le donne. Immigra- te che hanno fatto del- la loro passione una professione, per ren- dere un po’ più sempli- ce la vita delle mam-

me. E così, ad esempio, Maria Cecilia e Liliam hanno saputo trasformare la loro piccola im- presa, nella forma più riuscita d’integrazione. Ci sono, difatti, storie di sofferenza e tenacia dietro queste due signore così diverse arrivate dal Sudameri- ca. Ma ad avvicinarle c’è la me- desima voglia di riscatto, lo di- cono i loro occhi.

Scatole di cioccolatini piene di sorprese, macchine e animali, ma anche borse e accessori

per far contenti bambini e vip.

Ecco che così con pasta di man- dorle, fantasia e creatività la cucina si trasforma in un magi- co atelier. Come quello di Li- liam Altuntas, che sfruttando il cioccolato e la creta, la sua ”vo- glia di creare opere d’arte da mangiare” è riuscita a diventa- re dal 2004 una delle principali cake designer del Piemonte, raddoppiando nell’ultimo an- no il suo fatturato. Ma dietro quegli abiti sgargianti e quel sorriso materno, Liliam nascon- de un passato di miseria; ecco

perché ora le sembra ”così stra- no poter vivere vendendo ci- bo”. Due anni fa, inoltre, ha scelto di unire l’utile al sociale, partecipando a un progetto di riabilitazione nel carcere mino- rile di Torino dove insegna ai ra- gazzi il mestiere di decorare torte.

Brasiliana di trentacinque an- ni, cresciuta per strada ”senza nemmeno un pezzo di pane”, ammette, è arrivata a quindici anni in una casa di protezione per minori in Germania. ”Da

piccola andavo sempre, alle sei del mattino, insieme alle altre ragazze di strada davanti a una pasticceria di una signora che ci regalava dolci – si commuo- ve -. Ogni volta˘mi ripetevo che un giorno anche io avrei avuto un negozio˘come il suo, pieno di dolci e cioccolate colo- rate”. E soprattutto che sareb- be stata una donna altrettanto generosa. Ha scelto perciò di aiutare con i suoi buffet altre mamme a far felici i loro figli, perché ”chi è madre di cinque bimbi, come me – dice - sa co- sa vuol dire farli conten- ti con una festa di com- pleanno speciale”.

Anche Maria Cecilia Ca- ceres Siguas, cinquantu- no anni, ha creato occu- pazione puntando sul benessere dei figli, so- prattutto quelli di colf e badanti. Lei lo è stata per anni, appena arriva- ta a Roma dal Perù nel 1990. Ha una laurea in econo- mia aziendale che, insieme ad

”alcuni investimenti fortunati in borsa”, le ha permesso di aprire nel 2000, nel quartiere Primavalle della Capitale, la lu- doteca “Figli del mondo”, una cooperativa che offre prezzi speciali e flessibilità d’orario per le immigrate occupate nel- le case degli italiani. ”Le clienti mi pagano quando e come pos- sono”, dice, e fino ad oggi qua- si nessuna si è approfittata di

questa straordinaria possibili- tà. Negli ultimi anni poi, sono arrivati anche servizi gratuiti per le donne in difficoltà, ragaz- ze madri arrivate dal marciapie- de senza alcuna possibilità di ri- scatto se non la sua casa di ac- coglienza. Un progetto di suc- cesso nato per caso, dopo

”aver chiuso la laurea in un cas- setto per fare la badante”, rac- conta. Quando resta incinta venti anni fa, difatti, il suo dato- re di lavoro le suggerisce di tro- vare un posto dove lasciare il bambino durante il giorno,

”perché sono sicuro – le dice l’uomo – che il pianto del bim- bo mi darà molto fastidio”. Co- sì oggi che i suoi ragazzi sono degli ometti, ha pensato di cre- scere i figli di altre madri stra- niere come lei, ma anche di tan- te italiane che lavorano e non hanno abbastanza soldi per una babysitter. Chiedendo semplicemente un documento d’identità, senza troppa buro- crazia. Molti dei 30 posti della sua ludoteca, vengono, però, ri- servati a famiglie con basso reddito, perché l’obiettivo del suo servizio non sono i soldi (anche assistenti sociali ed edu- catori hanno stipendio mini- mo). Perchè, sostiene, le don- ne ”determinate e instancabili in ufficio, faticano invece trop- po a conciliare vita e lavoro, so- prattutto in Italia”.

Alessia Guerrieri

MichiamoLeGao.Esonoimprenditore

di Liliana Ocmin

L’imprenditoria immigrata è l’unico comparto

che fa segnare un indice positivo nel panorama economico

nazionale :

+24mila nuove aziende nel 2012,

in aumento del 6%

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VENERDÌ19LUGLIO2013

conquiste

del

lavoro TERRITORIO & IMPRESE

Tuttiinumeridell’F35

Ieri l’avvio dell’assemblaggio del primo velivolo a Cameri, mentre l’inaugurazione dell’impianto è stata rinviata a data da destinarsi per difficoltà di cerimoniale dovute alla presenza di alcuni ospiti

F

irmata ieri l’ipotesi di accordo per il rin- novo del contratto nazionale dell’indu- stria della concia. L’intesa - sottoscritta da Femca, Filctme e Uiltec - è relativa al perio- do novembre 2013-ottobre 2016 e si appli- cherà a oltre 30mila addetti del settore (conciatori, terzisti, accessoristi).

L’aumento salariale è di 115 euro lordi mensili (più elevato rispetto ai 105 del pre- cedente rinnovo), che sarà erogato in tre tranche. L’ipotesi d’accordo sarà sottopo- sta alla validazione finale nelle assemblee dei lavoratori, che si terranno entro il 30 settembre.

Contratti Accordo per il settore della concia:

aumenti mensili di 115 euro

H

a preso il via ieri senza alcun cerimoniale, quasi in sordina, l’as- semblaggio del primo contestatissimo velivolo F35 nello stabilimento di Cameri (Novara). La consegna del veli- volo è prevista per la primave- ra del 2015. Il costo dei primi aerei si aggira intorno ai 106 milioni di euro ad esemplare.

L’impianto di Cameri è la se- conda ‘culla’ di quello che è il più costoso programma aero- nautico mai avviato: l’Italia si è impegnata (capofila Alenia Aermacchi) nell'acquisto di 90 caccia per 15 miliardi di euro.

L’inaugurazione dell’impianto è stata rinviata a data da desti- narsi. Ufficialmente solo a cau- sa di “alcune difficoltà di ceri- moniale legato alla presenza di tutti gli invitati”. Ma tanto basta per alimentare una pole- mica che è essenzialmente po- litica, perché sui numeri in ter- mini di spesa effettiva e di ri- torni quantificabili in know-how tecnologico e occu- pazionale sono volate cifre in libertà (non solo sui giornali ma nelle stesse aule parlamen- tari), con ali ben più fragili di quelle degli aerei a cui si riferi- scono.

Parte da questa considerazio- ne una nota sulla vicenda rela- tiva al coinvolgimento italiano al Programma F35 messa a punto dai metalmeccanici del- la Cisl per “ripristinare verità e responsabilità, al di là degli schieramenti”. Una risposta di- retta all’audizione tenuta dal segretario generale della Dife- sa, generale Claudio Deberto- lis, qualche giorno fa alle com- missioni Difesa congiunte di Camera e Senato. Ebbene, se- condo quanto riportato nel co- municato a firma di Marco Bentivogli, segretario naziona- le Fim e coordinatore indu- stria aerospaziale e difesa e Gianni Alioti, responsabile uffi- cio internazionale Fim, “il nu- mero di persone coinvolte di- rettamente a oggi (e in futuro) nel programma, non solo a Ca- meri ma nell’intero settore, non supererà le 600 unità. Ci- fra lontanissima dai 10.000 oc- cupati dichiarati e ben al di sot- to del personale impegnato in precedenza in altri programmi

aeronautici europei. Tra que- sti, l’Efa (European Fighter Air- craft) che rischia di subire un disinvestimento nelle sue ne- cessarie nuove configurazioni, generando sofferenze occupa- zionali nell’area torinese”.

Per comprendere l'insensatez- za di alcuni numeri occorre ri- cordare che gli occupati totali nel settore aeronautico Finmeccanica a fine 2010 era- no 12.604 unità e che pochi mesi fa un accordo azien- de-sindacati ha previsto una ri- duzione di ulteriori 747 unità rispetto a fine 2010, portando

l'intero organico del settore aeronautico a circa 11.900 per- sone (di cui solo 1200 stabil- mente impegnate per l'Eurofi- ghter). Dura la conclusione di Bentivogli e Alioti per i quali “il Generale Claudio Debertolis, prima di fare dichiarazioni ‘un tanto al chilo’, farebbe bene a procurarsi gli accordi sindacali firmati in questi anni in ambito Finmeccanica con Alenia Aer- macchi, sui processi di riorga- nizzazione e gestione degli esu- beri. Si accorgerebbe che, in Italia, il saldo occupazionale nel settore aerospaziale, in

particolare nella difesa, è nega- tivo e che le fonti di finanzia- mento per l’innovazione e ri- cerca del settore sono state completamente azzerate (ve- di la legge 808/85, considerata lo strumento fondamentale di politica industriale per il setto- re), fondi, peraltro, che veniva- no usati su programmi proprie- tari (civili e militari), in cui sia- mo protagonisti tecnologici e con ampie ricadute occupazio- nali e ingegneristiche e non semplici fornitori, come nel ca- so, appunto del programma Jsf (Joint Strike Fighter) per

l’F35.

Debertolis, dal canto suo, ha ri- mandato molte delle risposte ai quesiti posti dai deputati e dai senatori alla prossima inda- gine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla Difesa an- nunciata dalle due Commissio- ni in vista del Consiglio euro- peo di dicembre 2013. Giusto in tempo per la prevista sotto- scrizione di impegni contrat- tuali per “ulteriori acquisizio- ni”: 403 milioni per altri tre ae- rei, più 113 milioni di saldo per i primi tre, secondo informazio- ni ufficiose.

Ester Crea

La Fim Cisl contesta le cifre fornite dal segretario generale della Difesa Debertolis alle commissioni di Camera e Senato

SEGUEUE

DA PAGINA 01 - P.A., PROROGATI CONTRATTI PRECARI -

complessiva, sia legislativa che contrat- tuale, che riguardi le diverse tipologie di contratto e che tenga conto delle spe- cificità dei comparti”. I sindacati metto- no in fila le priorità. In primo luogo la gestione del personale e in particolare i lavoratori in soprannumero o a rischio esubero: “La legge sulla spending re- view ha previsto l’esame congiunto. É poi necessario aggiornare rapidamente la normativa”.

Così come è indispensabile intervenire sul sistema delle relazioni sindacali:

“L’atto di indirizzo all’Aran va profonda- mente rivisto”. E poi la questione con- trattuale: “Il blocco del contratto nazio- nale va superato e va definito un percor- so per un rinnovo cui i lavoratori pubbli- ci hanno diritto, sia per la parte normati- va che per quella economica”. E’ neces- sario, concludono i sindacati di catego- ria, “consentire il recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavora- tori pubblici, fortemente eroso dall'in- flazione registrata e dai blocchi retribu- tivi reiterati”.

(6)
(7)

VENERDÌ19LUGLIO2013

7 conquiste

del

lavoro la vertenza

M

ilano (nostro ser- vizio). Sono drammatiche le conseguenze della crisi sull’industria metalmec- canica lombarda. Nel 1˚

semestre 2013 hanno pa- gato caro il prezzo della congiuntura negativa 2.819 aziende e 61.770 la- voratori. Si registra inol- tre un’impennata di licen- ziamenti nelle piccole aziende: +43% rispetto a fine 2012. Complessiva- mente, sono ben 173 le imprese che nel primo se- mestre di quest’anno hanno avviato nuove pro- cedure di mobilità, per 3.368 lavoratori. È quan- to emerge dal 35˚ rappor- to semestrale sulle situa- zioni di crisi, presentato a Milano dalla Fim Lom- bardia. “Persistono i se- gnali allarmanti delle dif- ficoltà dell’industria e dell’emergenza occupa- zionale che investe il set- tore metalmeccanico - af- ferma Nicola Alberta, se- gretario generale Fim Lombardia - Vanno attua- te strategie di sviluppo e di dotazione infrastruttu- rale per rafforzare il ma- nifatturiero, favorire l’ac- cesso al credito per gli in-

vestimenti industriali e le innovazioni, garantire la sostenibilità”.

Il 35˚ Rapporto della Fim Lombardia evidenzia un aumento del 5% delle aziende che fanno ricor- so alla cassa integrazione ordinaria (cigo): sono 1.714 nel semestre, con 39.882 lavoratori interes- sati (+3,75% su base an- nua). Crescono del 33,91% le aziende che ri- corrono alla cassa inte-

grazione straordinaria (ci- gs), che vede coinvolti 18.520 lavoratori (+2,88% rispetto al perio- do precedente). Sempre alta la mobilità, con 173 aziende (139 nel seme- stre precedente) che han- no proceduto a nuovi li- cenziamenti per 3.368 la- voratori, con un incre- mento del 42,35% nel da- to tendenziale annuo. Li- cenziamenti che, eviden- zia il Rapporto Fim Lom-

bardia, derivano soprat- tutto da crisi con riduzio- ne del personale (per il 65,6% dei casi) e per una quota rilevante da cessa- zioni di attività o fallimen- ti (per il 34,3%).

“L’utilizzo crescente di cassa integrazione straor- dinaria e di mobilità - sot- tolinea Alberta - dimo- stra la persistenza di uno zoccolo preoccupante di crisi di natura struttura- le, con sospensioni di lun-

go periodo e assenza di prospettive, che coinvol- ge ben 1.172 aziende e 21.888 lavoratori”. E an- cora. “Occorre un mag- giore impegno della Re- gione - aggiunge - per de- lineare politiche indu- striali e settoriali di soste- gno e per l’attuazione delle politiche del lavo- ro”.

Prosegue l’aumento del- l’utilizzo dei contratti di solidarietà: 60 le aziende

e 6.011 i lavoratori coin- volti nell’ultimo seme- stre. Sono quindi ben 398 gli accordi di contrat- ti di solidarietà stipulati dal 2011, per 49.776 lavo- ratori, segno del consoli- darsi di una nuova impor- tante attenzione per que- sto strumento di tutela dell’occupazione nella gestione della crisi. I terri- tori maggiormente coin- volti nel semestre sono quelli di Milano (19,34%

delle sospensioni), Berga- mo (16,21%), Brianza

(15,21%), Lecco

(10,22%) e Brescia (9,79%% delle sospensio- ni). Queste aree vedono la presenza di insedia- menti industriali impor- tanti, sia nei comparti tra- dizionali che in quelli in- novativi del settore me- talmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internaziona- le.

Stefania Olivieri

35º Rapporto congiunturale Fim. Impennata dei licenziamenti nelle Pmi, crescono i contratti di solidarietà

Indesit. La storia siamo noi

Non cala l’attenzione dei lavoratori Indesit.

Oggi a Roma ci sarà il primo dei previsti incontri per fare il punto sulle disponibilità delle istituzioni.

Intanto ieri sono proseguite le partecipate assemblee di Fim Fiom Uilm negli stabilimenti fabrianesi

di Melano e Albacina.

Resta confermato lo sciopero di 4 ore prima del 26 luglio, data di una nuova riunione a Roma in cui i sindacati verificheranno le dichiarazioni di apertura dell’azienda.

”Rimaniamo con i piedi a terra, prudentemente possibilisti

- osserva Andrea Cocco, Fim Cisl Marche -,

un giudizio di merito sarà possibile

solo alla luce

delle ulteriori proposte e disponibilità

dell'azienda, suffragate

da un impegno reale delle Regioni

e del Ministero”.

Lombardia, disastro industria manifatturiera

Situazioni di crisi dell’occupazione

Dati Gennaio-Giugno 2013 Numero aziende Numero lavoratori coinvolti

Cassa integrazione ordinaria 1.714 59% 39.882 65%

Cassa integrazione

straordinaria 999 35% 18.520 30%

di cui contratti di solidarietà 60 6% 6.011 32%

di cui Cassa in Deroga 775 78% 4.239 23%

Mobilità 173 6% 3.368 5%

Totale aziende in crisi 2.819 61.770 Tot Sospesi

Addetti totali 76.180

A Fabriano

vigile attesa

dei lavoratori

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