• Non ci sono risultati.

R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

R E P U B B L I C A I T A L I A N A

R e g i o n e S i c i l i a n a P r e s i d e n z a

D i p a r t i m e n t o d e g l i A f f a r i E x t r a r e g i o n a l i

S e r v i z i o - S e d e d i R o m a

Prot. n° 4636 Roma 15/04/2016

Al Vicepresidente

Assessore Mariella Lo Bello

All’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro

Al Dirigente Generale Coordinatore Tecnico

della Commissione Speciale Immigrazione e Italiani all’Estero

Dott.ssa Antonella Bullara

Ai Dirigenti Referenti Tecnici

Loro sedi

Oggetto: Report del Gruppo Misto – Riunione tecnica - Commissione Speciale Immigrazione del 13 Aprile 2016 alle ore 13:30, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, via della Stamperia, 8 – Roma.

Presenti alla riunione: Cristina Valerio PCM – DICA; Corrado De Rosa PCM – DPO; Tiziana

(2)

Dipartimento della Pubblica Sicurezza; Gallo Alida – Ministero dell’Interno; Valiante Maurizio – Ministero dell’Interno; Maria Vittoria Pontieri - Ministero dell’Interno; Maura Laureti – Servizio Centrale ANCI; Camilla Orlandi - ANCI; Monica Raciti – Regione Emilia Romagna; Torre Valentina - Regione Sicilia; Lista Emanuela – Segreteria Conferenza delle Regioni; Michele Colavita – Coordinatore della Commissione Politiche Sociali.

Per la Regione Siciliana, la Dott.ssa Maria Antonietta Bullara come Coordinatore Tecnico, il Dott. Antonio Coniglio Dirigente dell’U.O. Rapporti con gli Organi Costituzionali e Bando Europei del Dipartimento Affari Extraregionali della sede di Roma e la Sig.ra Giada Toscano del Dipartimento Affari Extraregionali della Sede di Roma.

Ordine del giorno: Schema di DPCM di concerto con il Ministro dell’Interno, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Salute, concernente la definizione del programma di emersione, assistenza e integrazione sociale di cui al decreto legislativo 4 marzo 2014, n.24, concernente “Attuazione della direttiva 2011736/UE, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime, che sostituisce la decisione quadro 2002/629/GAI” Intesa ai sensi dell’articolo 8, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n.24.

Apre i lavori la Dott.ssa Antonella Catini della Segreteria della Conferenza Unificata della Presidenza del Consiglio dei Ministri la quale, accertata la presenza del MEF, del Dipartimento Salute, dell’ Anci, del Ministero dell’Interno, della Conferenza delle Regioni, della Regione Molise e della Regione Sicilia, del Dipartimento per le Pari Opportunità e del Dipartimento Libertà Civile e Immigrazione, sottolinea che, considerato che il Ministero si esprime in merito al DPCM , conferma che tale documento è stato condiviso e formalizzato, precisando che a livello tecnico è stato ampiamente condiviso. Il Dipartimento delle Pari Opportunità interviene sostenendo che il DPCM è strettamente legato al programma unico ai fini del finanziamento della progettualità a livello nazionale, e quindi si vorrebbe partire con l’inalazione del bando che è l’emanazione di questo programma – Programma Unico.

La Dott.ssa Bullara, in qualità di coordinatore tecnico della Commissione Immigrazione prende la parola specificando il ruolo che hanno tenuto le Regioni, evidenziando una posizione molto forte su questi punti, precisando che una raccomandazione forte è l’attivazione della Cabina di Regia, mentre un altro tema, è la possibilità di partecipare o collaborare con il

(3)

…seguito lettera Ministero, con il DPO, alla lavorazione dei bandi e del bando stesso, visto che le Regioni stanno collaborando con tutti i Ministeri, il Ministero dell’Interno e con il Ministero delle Politiche Sociali, come già nei bandi FAMI nella stesura dei bandi FAMI stessi, si chiede maggiore collaborazione con il DPO, considerato che le stesse Regioni sono beneficiarie, quindi le azioni del bando sono dunque territorializzate.

La Commissione Politiche Sociali e precisamente il coordinatore tecnico Dott. Michele Colavita, condivide sostanzialmente la posizione sostenuta della Commissione Immigrazione, ribadendo che il ruolo delle Regioni sembra essere limitato. Il parere delle Regioni è fortemente condizionato da questi due punti.

L’ANCI interviene proponendo degli emendamenti cercando di dare al provvedimento una maggiore contestualizzazione del momento storico nel quale ci si trova, sottolineando due aspetti richiesti e che non sono stati trovati dentro il testo del DPCM, cioè un aumento del fenomeno tratta è intrecciato con gli altri fenomeni immigratori che il nostro paese sta vivendo ed un aumento dell’intreccio del sistema dell’asilo, che è un altro elemento che tutti gli osservatori ci presentano, entrambi gli aspetti non sono stati elencati dentro il Testo.

Per la prima volta si tende ad avere un Programma Unico, si parte dalla centralità della persona come vittima di tratta, quindi si pensava, afferma l’Anci, che il Programma Unico fosse una cornice su tutti i sistemi paralleli nei quali una vittima di tratta si trova a transitare, ricordando che poi i progetti individualizzati sono quelli dell’art 13 e 18, sembrava utile che nel DPCM ci fosse questo tipo di impostazione.

La posizione Anci in sintesi è quella relativa alla Cabina di regia, alla condivisione del bando.

Il DPO prende la parola, spiegando che il DPCM è una cornice entro la quale poi si definirà ai fini della definizione del bando stesso. Dall’adozione del DPCM, non si intende attendere 90 gg di tempo dall’adozione del Decreto ma è inevitabile che a quel momento si apre la condivisione con tutti gli attori e tutte le consultazioni. Per quanto riguarda la questione della Cabina di Regia si sostiene che stanno già partendo le designazioni dei rappresentanti. Le Regioni hanno un documento che presenteranno, l’Anci ha degli emendamenti da proporre e delle osservazioni sul DPCM.

In Conferenza Unificata precedentemente l’Anci ha consegnato un documento, con un impegno con il quale richiedevano l’istituzione della Cabina di Regia entro 30 gg dall’approvazione del piano che avvenisse prima dell’adozione del DPCM. Inoltre l’Anci elenca gli emendamenti su alcuni commi: Art. 1 comma 1, invariato; il comma 3 diventerebbero 5 comma; Art.1 comma 3 si

(4)

propone invece la riscrittura del comma 3 in 3 commi ulteriori; ed infine all’Art.1 comma 5 ritengono di fare un aggiunta. Anche la parte che riguarda i progetti di fattibilità vengono proposte alcune aggiunzioni, come nella lettera D, si propone ancora di non limitarlo solo all’art.18. Art.3 comma 2, ancora aggiunzione.

Le Regioni e la Commissione Immigrazione, condividono tutte queste osservazioni esposte dall’Anci.

Il Ministero dell’Interno, considera che se per l’Anci e le Regioni non sia superabile il testo cosi come è definito, anche loro considerano opportuno acquisire gli emendamenti e rifletterci in modo tale da fare una riflessione congiunta, considerato che in questo attuale stato è difficile definire un provvedimento.

Il DPO sottolinea le difficoltà in termini di tempistica ai fini della definizione di questi atti in quanto al momento il Dipartimento si trova ad affrontare delle difficoltà nel disbrigo delle pratiche burocratiche in termini di tempi brevi, quindi al momento attuale la trattazione di questi emendamenti avverrebbe in tempi comunque lunghi.

Il Tavolo discute formulando delle proposte e delle soluzioni per poter trovare un accordo, cercando di trovare una risposta tecnica da dare ai territori. Fondamentale è pensare ad un modello legislativo che coordini con altri piani. L’Anci chiede forme di coordinamento.

Il Tavolo propone alcune soluzioni da poter scrivere nella fase successiva alla stesura dei bandi, lasciando il DPCM invariato. Aggiungendo soltanto l’espressione: sentite le Regioni le Amministrazioni interessate e l’Anci.

La Dott.ssa Antonella Catini conclude proponendo due possibilità, mandare delle proposte, oppure trovare una condivisione tra Anci Regioni e DPO.

La dott.ssa Bullara propone che l’Anci invii le osservazioni a tutti, in modo tale da potersi esprimere e dare un assenso di massima e trovare una sintesi tra quello che Anci stessa propone e quelle che sono le esigenze dell’ufficio del DPO.

Il DPO rappresenta le difficoltà sui tempi. Ribadendo che in questo modo tecnicamente non ci sono i tempi tecnici.

La Dott.ssa Bullara ribadisce che il Documento della Commissione Immigrazione, che ha valore politico verrà trasmesso, in attesa di una risposta. La Commissione Immigrazione palesava la necessità di conoscere i risultati di queste proposte di cui, la costituzione della Cabina di Regia è al primo punto e che la stessa iniziasse a riunirsi.

(5)

…seguito lettera La riunione si conclude con l’inoltro alla Dott.ssa Antonella Catini via e-mail di un testo che tenga conto di alcune modifiche, in qualità di Segreteria Conferenza Unificata della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che verrà portato, il giorno seguente in Conferenza Unificata.

La Referente Giada Toscano Firmato

Il Dirigente dell’U.O.

Dott. Antonio Coniglio Firmato

Il Dirigente Generale

del Dipartimento Affari Extraregionali Dott.ssa Maria Cristina Stimolo

Riferimenti

Documenti correlati

Il Consiglio Superiore della Magistratura con delibera 17 luglio 1991 ha segnalato ai presidenti delle Corti d'Appello ed ai presidenti dei Tribunali l'opportunità di nominare ai

contenute agli artt.4, 5 e 9, sui tempi della fase istruttoria e della decisione, rendono effettivo, nei procedimenti di riconoscimento di infermità o lesione dipendente da causa

Detti criteri attitudinali devono ritenersi prevalenti, dovendo tale Presidente essere il costante punto di riferimento dei magistrati aggregati sui quali è chiamato a coadiuvare

Nella foto seguente il ponte su via del Padule e, di seguito il tratto a monte dell’Aurelia.. Foto 12 – Ponte via

Si richiede la predisposizione di un caso pratico da assegnare quale tema o argomento per la redazione di un parere...

• competenze sociali e civiche : capacità di partecipare in maniera efficace e costruttiva alla vita sociale e lavorativa e di impegnarsi nella partecipazione attiva e

- L’Articolo 4 (Adeguamento fondo per il rinnovo del CCRL), al comma 1, pre- vede che, per l’adeguamento del fondo per il trattamento di posizione e di risultato

Va notato, piuttosto, che, per il ruolo sovraordinato che la Costituzione assegna al Consiglio nel quadro dell’amministrazione della giurisdizione, quest’ultimo deve esser posto