Università La Sapienza di Roma
Corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica
Corso di Impianti Industriali A.A 2020/2021
Prof. Lorenzo Fedele
A cura di:
Arianna Andrea Alagna Marco Ferrante
Lina Palombo Danae Turrini
Studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione
dell’impianto industriale di AgriTech S.r.l. destinato alla produzione di
AgriTech Pro: drone aereo per l’agricoltura di precisione.
SOMMARIO
1 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO ... 6
1.1 STRUTTURADELDRONE ... 6
1.2 DESCRIZIONEDEICOMPONENTI ... 8
1.3 NORMATIVADIRIFERIMENTO ... 17
1.3.1 CLASSIFICAZIONEDIAGRITECHPROINBASEALREGOLAMENTOENAC ... 17
1.3.2 ENACPERSCENARISTANDARDASUPPORTODIUNADICHIARAZIONE ... 19
2 ANALISI DI MERCATO ... 25
2.1 ANALISIDELLADOMANDA ... 26
2.1.1 MERCATODEIDRONIPROFESSIONALI ... 26
2.1.2 EFFETTIDELL’INDUSTRIA4.0INTERMINIDIFATTURATO ... 28
2.1.3 SCELTETECNOLOGICHEDELLEAZIENDEESERVIZIOFFERTI ... 29
2.2 ANALISIDELL’OFFERTAEPRODOTTICONCORRENZIALI ... 31
2.3 PROSPETTIVADIPRODUZIONE ... 34
3 ASSETTO AZIENDALE ... 36
3.1 ASSETTOISTITUZIONALEDELL'AZIENDA ... 37
3.2 ORGANIGRAMMA ... 38
3.3 AREEDIRESPONSABILITÀ ... 42
3.4 MATRICEDELLERESPONSABILITÀ ... 43
4 UBICAZIONE DELL’AZIENDA ... 46
4.1 FATTORIESTERNI ... 48
4.2 FATTORIINTERNI ... 49
4.3 PROGETTAZIONEDELCAPANNONEINDUSTRIALE ... 50
4.3.1 NORMEPERLEZONEADESTINAZIONEATTIVITA’PRODUTTIVA ... 50
4.3.2 REQUISITIDEILUOGHIDILAVORO ... 52
4.3.3 DISTRIBUZIONEDEILOCALI ... 53
5 CANALI DI DISTRIBUZIONE ... 55
6 PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO ... 57
6.1 PRODOTTIFINITI ... 58
6.2 SEMILAVORATI ... 68
6.3 DISTINTABASEDELPRODOTTO ... 71
6.3.1 ASSIEMECOMPLETO ... 71
6.3.2 ASSIEMETELAIO ... 72
6.3.3 ASSIEMEMOTORE ... 73
6.3.4 SISTEMAIRRIGAZIONE ... 74
6.3.5 GRUPPOSENSORI ... 75
6.3.6 ASSIEMEBATTERIA ... 75
7 PROGETTAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO ... 76
7.1 TIPOLOGIADELPRODOTTO ... 77
7.2 TIPOLOGIADELSISTEMAPRODUTTIVOINDUSTRIALE ... 78
7.3 DIAGRAMMAQUALITATIVODELPROCESSO ... 80
7.4 MATERIALI,DIMENSIONIELAVORAZIONIDEICOMPONENTI ... 83
7.5 MACCHINARI ... 86
8 LAYOUT... 99
8.1 DIAGRAMMASEQUENZIALE ... 101
8.2 DIAGRAMMAFROM/TO ... 107
8.3 DIAGRAMMACOMBINABILITA’DEIPROCESSI ... 108
8.4 LAYOUTDIAGRITECHS.R.L ... 109
9 GESTIONE DEI MAGAZZINI ... 114
9.1 MAGAZZINOMATERIEPRIME ... 115
9.2 MAGAZZINIMATERIALIDICONSUMO ... 120
9.3 MAGAZZINOPRODOTTIINTERMEDI ... 121
9.4 MAGAZZINOPRONTACONSEGNA ... 123
9.5 MAGAZZINOPRODOTTICHIMICI ... 124
9.6 MEZZIDIMOVIMENTAZIONE... 126
10 SICUREZZA ... 128
10.1 SICUREZZAESALUTESULLAVORO ... 128
10.2 SICUREZZADELLEMACCHINEINDUSTRIALI ... 133
10.3 SICUREZZADELPRODOTTO... 134
10.4 ANALISIDEIRISCHI ... 135
10.4.1 ANALISIDEIRISCHISPECIFICI ... 139
10.5 ANALISIDEIRISCHIINAZIENDA... 147
11 MANUTENZIONE ... 153
11.1 MANUTENZIONEORDINARIA ... 154
11.2 MANUTENZIONESTRAORDINARIA ... 156
11.3 MANUTENZIONEPRODOTTOFINITO ... 158
12.1 SISTEMACONTROLLOQUALITÀ: ... 159
12.2 CONTROLLOQUALITÀMATERIALIININGRESSO ... 159
12.3 AUTOCONTROLLOINLINEA: ... 161
13 ANALISI DEI COSTI E DEI RICAVI ... 162
13.1 CAPITALEFISSO ... 164
13.2 CAPITALECIRCOLANTE ... 166
13.3 INVESTIMENTO ... 168
13.4 CONTOECONOMICOECALCOLODELL’UTILE ... 168
13.5 CALCOLODELRETURNONINVESTMENT(ROI) ... 170
13.6 CALCOLODELPAYBACKPERIOD(PBP) ... 170
13.7 BREAK-EVENPOINT(BPE) ... 171
14 FINANZIAMENTI AGRITECH SRL... 172
15 CONCLUSIONI... 175
INTRODUZIONE
I Sistemi Aeromobili sono entrati a far parte di moltissimi ambiti dell’universo economico. Il settore primario è tra i più interessati da questa innovazione, tanto che è stato stimato che l’agricoltura arriverà ad assorbire l’80% del mercato commerciale dei droni.
I droni per l’agricoltura di precisione rappresentano infatti una risorsa importantissima per incrementare l’efficienza produttiva, diminuire l’effettivo carico di lavoro per l’uomo e ottenere un notevole risparmio in termini di costi di produzione.
In generale, si è dimostrato che, grazie all’utilizzo dei droni agricoli, si riescono ad abbattere i costi di produzione fino al 30% ed aumentare la produttività fino al 15- 20%. Percentuali che trasformate in euro fanno davvero la differenza.
Tuttavia l’uso dei droni agricoli, attualmente in commercio, presenta le seguenti problematiche:
• Prezzi elevati;
• Possono svolgere al massimo due mansioni;
• L’operazione di nebulizzazione dei liquidi di trattamento, deve essere eseguita da un pilota esperto;
• Richiedono la presenza di operatori per la ricarica delle batterie.
Grazie alle sue multifunzioni AgriTech Pro rappresenta l’avanguardia dei sistemi aeromobili per l’agricoltura di precisione, conciliando l’esigenza di qualità e quantità, oltre a garantire un minor impatto ambientale.
AgriTech Pro non solo aumenta la produttività ma garantisce pratiche più sicure.
Infatti lavorare con sostanze chimiche pericolose, come pesticidi, erbicidi e fungicidi, comporta molti rischi per la salute delle persone e dell’ambiente.
AgriTech Pro è in grado di trattare autonomamente 1 ettaro di terreno in circa 5 minuti ed essendo dotato di un sistema intelligente, riesce a valutare le zone che necessitano di liquidi di trattamento riducendone le quantità di utilizzo e la dispersione in ambiente.
L’azienda produttrice AgriTech S.r.l offre inoltre la possibilità di associare un innovativo sistema di ricarica autonomo delle batterie (escludendo quindi la presenza di un operatore che svolga questa funzione) dotata di pannelli solari, totalmente sostenibile e che assicura un notevole risparmio economico.
CAPITOLO 1
1 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
Di seguito sono illustrate dettagliatamente la struttura, le tecnologie del drone e il suo sistema di ricarica.
1.1 STRUTTURA DEL DRONE
Il drone è un quadrirotore con una struttura assialsimmetrica ed è costituito da un body centrale da cui si diramano i quattro bracci che terminano con i rispettivi alloggi per i motori a cui sono calettate eliche.
La struttura è realizzata in lega di magnesio per garantire un peso modesto e un’elevata resistenza meccanica.
1 Eliche
2 Alloggi motori 3 Ugelli
4 Tubi flessibili 5 Bracci telaio 7 Sportello stagno 8 Lidar
9 Body
10 Carrello di atterraggio 11 Termocamera radiometrica
All’interno del body sono alloggiate la ECU (electronic control unit), i sensori e la batteria. Quest’ultima si estrae facilmente attraverso uno sportello stagno posto sulla parte superiore del body. Esternamente sono fissati il lidar per evitare gli ostacoli e la termocamera radiometrica per la rilevazione dei parametri utile al monitoraggio della piantagione e all’erogazione del trattamento.
Al di sotto del body è posto un serbatoio in pressione PVC avente una capacità di 20 litri di cui 10 sono occupati dal liquido di trattamento. Il serbatoio in pressione evita lo spostamento del liquido al suo interno durante il moto del drone. Ciò infatti provocherebbe maggiori complicazioni sul controllo e sulla stabilità. Una presa di gravità permette di estrarre ed inserire il serbatoio in modo facile e pratico.
Il liquido all’interno del serbatoio viene prelevato tramite una pompa peristaltica e portato attraverso quattro tubi flessibili in plastica agli ugelli posti in prossimità dell’estremità dei bracci.
La pompa peristaltica, di cui è dotato il drone, è costituita da un meccanismo rotante che garantisce la prevalenza del liquido e che non è a diretto contatto con lo stesso, evitando così fenomeni corrosivi dovuti alle sostanze chimiche.
3 Ugelli 6 Serbatoio
13 Pompa peristaltica
12 Sistema afferraggio serbatoio
Il cono di spruzzatura degli ugelli ha un diametro di 6 metri in modo da assicurare la completa coperta della pianta. La portata degli ugelli è pari a circa 2 litri al minuto.
La struttura è inoltre dotata di un carrello di atterraggio anti-collisione costituito da quattro gambe.
La massa complessiva del drone con serbatoio pieno è pari a 22 Kg.
1.2 DESCRIZIONE DEI COMPONENTI
TERMOCAMERA RADIOMETRICA
La termocamera è dotata di sensori radiometrici in grado di acquisire misure di temperatura accurate senza contatto da una prospettiva aerea.
CROP WATER STRESS INDEX (CWSI)
Ogni pixel delle immagini acquisiste dalla termocamera incorpora dati di temperatura calibrati, permettendo così di costruire le mappe di stress idrico basate sull’indice Crop Water Stress Index (CWSI).
Il CWSI consente di normalizzare i dati delle temperature rispetto alle condizioni ambientali, in modo da poter confrontare i dati nel tempo. L’indice assume valori compresi tra 0 e 1: più alto è il valore dell’indice, più significherà che la pianta è
vicina alle condizioni di stress idrico. Il CWSI è correlato al potenziale d’acqua dello stelo, alla conduttanza stomatica e all’umidità presente nel suolo fino a varie decine di cm di profondità, risultando così il miglior indice per valutare lo stato idrico delle piante.
Di seguito sono illustrate la mappa termica, da cui possiamo apprezzare le differenze di temperatura tra le varie zone del campo misurate dalla termocamera, e la corrispondente mappa di stress idrico.
Figura 1.1
Mappa termica: da cui possiamo apprezzare le differenze di temperatura, misurate dalla termocamera, tra le varie zone del campo e dei filari.
Figura 1.2
Mappa dello stress idrico.
NORMALIZED DIFFERENCE VEGETATION INDEX (NDVI)
La vegetazione assorbe la radiazione solare in diverse bande, ossia in diversi intervalli di frequenza e lunghezze d’onda, e ne riemette una percentuale differente in ciascuna di esse. La percentuale di radiazione riemessa in bande specifiche, come quelle del vicino infrarosso (NIR), del rosso (RED), e dell’infrarosso a onde corte (Short Wave Infrared – SWIR), indica lo stato di salute della pianta.
In particolare, la vegetazione fotosinteticamente attiva, assorbe la maggior parte della luce rossa (RED) che la colpisce riflettendo invece gran parte della luce nel vicino infrarosso (NIR). La vegetazione morta o stressata riflette di più la luce rossa e di meno quella del vicino infrarosso. Allo stesso modo, le superfici che non hanno una vegetazione, riflettono molto di più su tutto lo spettro della luce.
Attraverso la mappa del frutteto, elaborata attraverso il sensore, è possibile contrassegnare i punti di interesse con indice di vegetazione critico direttamente geolocalizzati all’interno del frutteto. Tramite il dispositivo GPS di cui è dotato, il drone riuscirà a recarsi nel punto preciso dove ubicata la pianta a rischio.
Figura 2 Mappa dello stato di salute delle piante
Figura 1.3
Mappa di vegetazione critica.
SPRAY-SYSTEM
Il sistema di irrigazione è dotato di una pompa peristaltica, quattro tubi flessibili in gomma e quattro ugelli.
Gli ugelli impiegano un deflettore interno per realizzare un getto a cono pieno, a sezione circolare, con distribuzione uniforme delle gocce e con gocce medio- piccole.
Impronta del getto:
Il sistema presenta anche un innovativo misuratore elettromagnetico di flusso, per garantire precisione e stabilità.
Diametro cono = 6 m
Angoli di spruzzatura = 36,8 ° Dimensione gocce = 130-250 µ
LIDAR
Il sistema lidar di AgriTech Pro è in grado di rilevare l’ambiente operativo nelle ore sia diurne che notturne, senza risentire delle variazioni di luce o della presenza di polvere. La sicurezza del volo risulta incrementata grazie ai sensori di rilevamento ostacoli frontali e sul retro e al campo visivo di 100°. AgriTech Pro riesce a rilevare l’angolo di inclinazione di una pendenza e regolare i propri parametri in base alle esigenze. L'innovativo sistema lidar sfrutta la tecnica ALSM (Airborne Laser Swath Mapping), che genera immagini mediante nuvole di punti 3D, percependo l’ambiente e riuscendo ad aggirare efficacemente gli ostacoli.
SENSORE GPS
AgriTech Pro è dotato di un sistema GPS di ultima generazione in grado di rilevare la posizione con altissima precisione necessitando di un consumo minimo di corrente e batteria.
SENSORE ANGOLARE
I sensori angolari sono utilizzati per rilevare la posizione dell'albero motore e le variazioni di velocità. L’informazione sulla velocità angolare con cui ruota il rotore viene trasmessa all’ECU la quale elabora un segnale di controllo che agendo sugli attuatori impone la velocità di rotazione delle eliche desiderata.
SENSORE DI TEMPERATURA E PRESSIONE ATMOSFERICA
Un sensore digitale di pressione barometrica con sensore di temperatura aiuta a misurare la velocità verticale, migliorare la navigazione GPS e determinare l'altitudine di AgriTech Pro.
Con un ingombro compatto di 4 𝑚𝑚2, un'altezza di 0,88 mm e un consumo di soli 3,4 µA a 1 Hz, questo modulo sensore è adatto per il funzionamento a batteria.
Il dispositivo ha una precisione relativa tipica di ±8 Pa e una precisione assoluta tipica di ±50 Pa che migliora la capacità di volo a punto fisso del drone.
SENSORI A ULTRASUONI PER ATTERRAGGIO
Per atterrare in sicurezza, stazionare in volo a velocità nulla, per la ricarica wireless e per rilevare gli oggetti al fine di evitare collisioni quando è in movimento, AgriTech Pro sfrutta il suono per eseguire la telemetria.
Infatti la capacità di atterraggio, volo a punto fisso e rilevamento delle caratteristiche del terreno sono assicurate da sensori a ultrasuoni. Quando AgriTech Pro è in fase di atterraggio, rileva la distanza dal suo carrello all'area in cui sta atterrando.
Anche i sensori GPS e barometro sono parte di questa funzione di controllo, un atterraggio sicuro dipende in modo preponderante dal rilevamento accurato della distanza. I sensori a ultrasuoni possono essere utili anche per il volo a punto fisso e
il rilevamento delle caratteristiche del terreno, quest’ultimo potrebbe richiedere che il drone voli a una determinata altezza.
MODULO INERZIALE iNEMO: ACCELEROMETRO 3D E GIROSCOPIO 3D
Per rilevare il movimento lungo più assi, AgriTech pro è dotato di un modulo sensore che combina un accelerometro e un giroscopio con un magnetometro in un circuito integrato monolitico a sei assi. Questo tipo di configurazione permette a un drone di mantenere la stabilità orizzontale, verticale e rotazionale durante il volo a punto fisso.
Il giroscopio misura e mantiene l'orientamento del drone. Integrando tre accelerometri, ognuno dei quali è orientato lungo un asse diverso, è possibile determinare il grado di movimento di un drone lungo qualsiasi asse. Questo facilita la raccolta di informazioni sul rollio, il beccheggio e l'imbardata del drone e permette di rispedirle al suo controller proporzionale, integrale, derivativo (PID).
Il magnetometro misura la forza e la direzione del campo del nord magnetico terrestre per correggere la sua traiettoria. È necessario che il magnetometro venga calibrato spesso per impedire che linee elettriche, motori e qualsiasi altro campo emesso dai dispositivi elettrici possano influenzarlo.
Il movimento del drone causato da forze esterne, come una forte raffica di vento, verrà rilevato dall'accelerometro e trasmesso al controller PID, che regolerà i motori per compensare gli squilibri.
SENSORE DI UMIDITÀ
Per determinare le condizioni atmosferiche di umidità, pressone e temperatura, AgriTech Pro è provvisto di un sensore a bassissimo consumo.
SISTEMA DI RICARICA
Il drone è dotato di un sistema di ricarica mobile e solare che funziona con la batteria integrata, non ha quindi bisogno di essere collegato alla rete elettrica ed è possibile un’erogazione della corrente nelle aree rurali dove le condizioni ambientali e morfologiche del territorio rendono difficile il normale accesso.
Le stazioni di ricarica sono dotate, oltre che di pannelli, di un sistema di inseguimento solare da 0,8 W e di un caricabatteria wireless costituito da una piastra ad induzione, impermeabile e resistente alle intemperie.
Un sistema di ricarica wireless risulta essere ideale in un contesto come quello rurale dove non necessariamente sia presente nelle vicinanze un operatore che possa ricaricare batterie.
Il sistema fotovoltaico dell’unità produce energia al 100% rinnovabile e le batterie consentono di utilizzare l’energia accumulata sia di giorno che di notte.
La stazione di ricarica può essere installata rapidamente in pochi minuti.
1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1.3.1 CLASSIFICAZIONE DI AGRITECH PRO IN BASE AL REGOLAMENTO ENAC
Le modalità di conduzione dei droni sono suddivise in tre livelli di schemi di controllo:
• Volo manuale.
Nel volo manuale il pilota remoto ha il pieno controllo di tutti gli aspetti del volo.
• Volo automatico.
In tali casi il drone ha funzionalità o programmi che ne permettono un volo senza l’ausilio del pilota remoto, ma richiedono ancora input umani, pianificazione o supervisione.
• Volo completamente autonomo.
Non prevede intervento umano
AgriTech Pro possiede un sistema di controllo automatico, infatti, nella nuova edizione del Regolamento ENAC, per “sistema automatico” deve essere inteso un
“SAPR in grado di svolgere tutta la missione, o parte di essa, in base ad un programma preimpostato dal pilota prima o durante il volo”.
I SAPR di competenza ENAC sono classificati in base alla massa operativa al decollo del mezzo in:
• Sistemi con mezzi aerei di massa operativa al decollo minore di 25 kg;
• Sistemi con mezzi aerei di massa operativa al decollo uguale o maggiore di 25 kg e superiore a 150 kg.
Classificazione secondo utilizzo.
▪ uso professionale
▪ uso privato o ricreativo
▪ uso militari
Classificazione in base al livello di rischio e al tipo di operazione da svolgere.
Le tre classi di rischio sono:
▪ Open (A): livello di rischio basso. Si tratta di volo ad altezza massima di 120 metri, peso massimo 25 kg, non è richiesta nessuna autorizzazione né dall’autorità competente né dall’operatore.
▪ Specific (B): livello di rischio medio. Non ha limiti di peso, né massima distanza. Può essere pilotato anche non a vista. Le certificazioni variano in base all’uso.
▪ Certified (C): livello di rischio alto. Non contempla limiti e può essere utilizzato per trasporto persone e merci pericolose. Va certificato sia il velivolo che il pilota.
La Open comprende le operazioni a più basso rischio che possono essere svolte con droni fino a 25 Kg ed è a sua volta suddivisa in tre sottocategorie di impiego di mezzi a pilotaggio remoto:
A1 – fino a 900 grammi, con caratteristiche di inoffensività e bassa velocità che possono volare anche in ambienti urbani;
A2 – tra i 900 grammi e i 4 kg, che possono essere adoperati in ambienti dove vi sono solo persone coinvolte, cioè persone che partecipano all’attività che si sta svolgendo con il drone;
A3- tra i 4 e i 25 kg che possono operare solo in ambiente extraurbano, in aperta campagna e per attività come l’agricoltura di precisione, la sorveglianza e la fotogrammetria aerea.
1.3.2 ENAC PER SCENARI STANDARD A SUPPORTO DI UNA DICHIARAZIONE
IT-STS-02 - VLOS su un'area di terreno controllata in un ambiente popolato non urbano
Disposizioni generali
1. Questo scenario standard si applica ad aeromobili senza pilota con le seguenti caratteristiche:
• Dimensione massima fino a 3 metri;
• Massa <25 kg compreso il carico utile;
• Essere un aeromobile a rotore.
2. Durante il volo, l'aeromobile senza pilota deve essere mantenuto entro 120 m dal punto più vicino della superficie della terra. La misurazione delle distanze deve essere adattata in base alle caratteristiche geografiche del terreno, come pianura, collina, montagna.
3. Quando si vola con un velivolo senza pilota entro una distanza orizzontale di 50 m da un ostacolo artificiale più alto di 105 metri, l'altezza massima dell'operazione UAS può essere aumentata fino a 15 m sopra l'altezza dell'ostacolo su richiesta del soggetto responsabile dell'ostacolo.
4. L'altezza massima del volume operativo non deve superare i 30 m sopra l'altezza massima consentita ai punti 2) e 3).
5. Durante il volo, l'aereo senza pilota non deve trasportare merci pericolose.
Operazioni UAS
Le operazioni UAS devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
(a) essere condotte con l'aereo senza pilota tenuto in VLOS in ogni momento;
(b) essere condotte con un sistema aereo alla volta senza pilota;
(c) essere condotte da un pilota remoto non in un veicolo in movimento;
(d) essere condotte senza cedere il controllo dell'aeromobile senza pilota a un’altra unità comando;
(e) essere condotte in conformità al manuale delle operazioni di cui alla lettera a) del paragrafo "Responsabilità dell'operatore UAS";
(f) essere condotte su un'area di terra controllata che comprenda:
(i) per il funzionamento di un aeromobile senza pilota:
A. l'area geografica del volo;
B. l'area di contingenza, con i suoi limiti esterni di almeno 10 m oltre i limiti dell'area geografica di volo;
C. la buffer area, che deve coprire una distanza oltre i limiti esterni dell'area di contingenza e che soddisfi almeno i seguenti parametri:
(ii) per operazioni al di sopra di ostacoli più alti di 105 m, ai valori in tabella dovrebbero essere aggiunti + 30m / +5 m per determinare la relativa buffer area.
(iii) per il funzionamento di un velivolo legato, un raggio uguale alla lunghezza del cavo più 5 m centrato nel punto in cui il cavo è fissato sulla superficie della terra.
(g) essere condotto in una porzione dello spazio aereo in conformità con le condizioni e le limitazioni di ATM-09 Circolare ENAC.
(h) essere condotto a una velocità al suolo inferiore a 5 m / s nel caso di aeromobili a pilotaggio remoto;
(i) essere condotto da un pilota remoto che:
(i) è in possesso dell'attestato di pilota remoto per Operazioni Critiche ai sensi dell'art. 22.1 ENAC Regolamento “Mezzi Aerei a Remote Pilotaggio”
Rel.3 11/11/2019 e in aderenza all’Art. 5.3 Circolare ENAC LIC-15°.
(ii) aver superato un ulteriore esame di conoscenza teorica e aver completato un corso di formazione pratica VLOS-02, fornito dall'autorità competente o
Altezza massima sopra terra Massa fino a 10 kg Massa superiore a 10 kg
30 m 10 m 20 m
60 m 15 m 30 m
90m 20 m 45m
120m 25m 60m
da un'entità riconosciuto dall'autorità competente di uno Stato membro, di cui all'art. 5.4 ENAC Circolare LIC-15A.
Ai piloti in possesso di un certificato di pilota remoto per operazioni critiche ai sensi dell'art. 22.2 Regolamento ENAC “Mezzi Aerei a Remote Pilot” Rel.3 11/11/2019 conseguito prima della data di applicabilità (UE) 2019/947 è consentito di condurre operazioni in conformità con il presente scenario senza soddisfare i requisiti di cui alla lettera b).
Caratteristiche tecniche UAS
L'operazione VLOS deve essere condotta con le seguenti caratteristiche:
(a) durante il volo devono essere fornite al pilota remoto informazioni chiare e concise sull'altezza dell’UA sopra la superficie o il punto di decollo;
(b) a meno che non sia legato, deve essere dotato di una modalità a bassa velocità selezionabile dal pilota remoto e limitare la velocità al suolo a non più di 5 m/s;
(c) a meno che non sia legato, per UA con 4 kg < massa < 25 kg devono essere fornite al pilota remoto i mezzi per terminare il volo, che devono:
(i) essere facilmente accessibili, testabili e indipendenti dal controllo di volo automatico e sistema di guida;
(ii) forzare la discesa dell'UA e impedirne lo spostamento orizzontale motorizzato.
(d) a meno che non sia legato, devono essere forniti al pilota remoto i mezzi per monitorare continuamente la qualità del collegamento di comando e controllo e ricevere un avviso quando è probabile che il collegamento sia degradato al punto da compromettere la sicurezza di condotta dell'operazione, e un altro avviso quando il collegamento viene perso. Inoltre, deve essere fornito al pilota remoto un chiaro avviso quando la batteria dell'UA o della sua stazione di controllo ha raggiunto un livello basso tale che il pilota abbia il tempo sufficiente per far atterrare in sicurezza l'UA.
(e) Nel caso di UA legato, avere una lunghezza di trazione del cavo inferiore a 50m e una resistenza meccanica non inferiore a:
(i) per aeromobili più pesanti dell'aria, 10 volte il peso dell'aerodina alla massa massima;
(ii) per aerei più leggeri dell'aria, 4 volte la forza esercitata dalla combinazione di massima spinta statica e forza aerodinamica della velocità massima del vento consentita in volo.
Responsabilità dell'operatore UAS
Oltre alle responsabilità definite nel Regolamento ENAC, l'operatore UAS deve:
(a) sviluppare un manuale operativo comprendente gli elementi definiti nella Linea Guidata ENAC 2020 e 001-NAV Allegato D;
(b) definire il volume operativo e la riserva di rischio del suolo per le operazioni previste, comprese l'area del suolo controllata che copre le proiezioni sulla superficie della terra all'interno di entrambe il volume e il buffer;
(c) garantire l'adeguatezza delle procedure di emergenza attraverso uno qualsiasi dei a seguenti:
(i) prove di volo dedicate;
(ii) simulazioni, a condizione che la rappresentatività dei mezzi di simulazione sia appropriata per lo scopo previsto;
(d) sviluppare un efficace piano di risposta alle emergenze (ERP) adatto per l'operazione che include almeno:
(i) il piano per limitare gli effetti crescenti della situazione di emergenza;
(ii) le condizioni per allertare le autorità e le organizzazioni competenti;
(iii) i criteri per identificare una situazione di emergenza;
(iv) chiara definizione dei compiti del pilota remoto e di qualsiasi altro personale incaricato di compiti essenziali per l'operazione UAS;
(e) garantire che il livello di prestazioni per qualsiasi servizio fornito esternamente e necessario per il la sicurezza del volo, è adeguato all’operazione prevista;
(f) definire la ripartizione dei ruoli e delle responsabilità tra l'operatore e l'esterno fornitore/i di servizi, se applicabile;
(g) caricare le informazioni aggiornate nella geo-awareness, se la funzione è installata sull'UAS, quando richiesto dalla zona geografica UAS per il luogo di operazione previsto;
(h) assicurarsi che, prima di iniziare l'operazione, l'area di terra controllata sia a posto, efficace e conforme alla distanza minima definita nella tabella sopra e, quando richiesto, condurre il coordinamento con le autorità competenti;
(i) assicurarsi che, prima di iniziare l'operazione, tutte le persone presenti nell'area a terra controllata sono state informate dei rischi dell'operazione;
(ii) sono stati informati o formati, a seconda dei casi, sulle precauzioni e misure di sicurezza istituite dall'operatore UAS per la loro protezione;
(iii) hanno espressamente accettato di partecipare all'operazione;
(j) garantire che l'UAS sia conforme alle caratteristiche tecniche richieste.
ELENCO COMPLETO DEI PRODOTTI FITOSANITARI AUTORIZZATI DAL MINISTERO DELLA SALUTE
N° di registrazione Prodotto Impresa
1 ENOVIT SIPCAM S.P.A.
2 CONTRAX STANGE KEMIO
3 QUINTAMON DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
5 AGROXONE 96 SOLPLANT S.P.A.
6 TMTD-AMONN DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
7 ZIRAM 80 DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
8 DDT 50 WP SOLPLANT S.P.A.
9 ENTOX 10 POLVERE SOLPLANT S.P.A.
10 AGROXONE C SOLPLANT S.P.A.
11 ALGACIDE SOLPLANT S.P.A.
12 ENTOX 60 POLVERE SOLPLANT S.P.A.
13 THIOPRON CEREXAGRI ITALIA S.R.L.
14 MICROTHIOL CEREXAGRI ITALIA S.R.L.
15 CORBAX SYNGENTA CROP PROTECTION S.P.A.
16 PATORAN BASF A.G. (AKTIENGESELLSHAFT)
17 U 46 COMBI FLUID NUFARM B.V.
18 CITOWETT BASF A.G. (AKTIENGESELLSHAFT)
19 BAGNANTE SOLPLANT SOLPLANT S.P.A.
20 BASF-D ESTER 50 BASF A.G. (AKTIENGESELLSHAFT)
21 PERTHANE EC DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
22 U 46 DP-FLUID BASF A.G. (AKTIENGESELLSHAFT)
23 AGROXONE 3 SYNGENTA CROP PROTECTION S.P.A.
24 ACARTHANE WP DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
25 ALSAN G 4% DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
26 U 46 M-FLUID NUFARM B.V.
27 ARSENE DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
28 AZAMON DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
29 DITHANE BLEU DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
30 FUMATHANE S DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
31 KARATHANE 1% DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
32 PERBOTRIN DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
33 GA-SOL DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
34 ROTHANE WP 50 DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
35 TURCAN DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
36 ANTIDORIFORA TL ITAL-AGRO S.R.L.
38 POLVERE TABACINA SCAM S.P.A.
39 CLOROPIN DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.R.L.
40 ETRAVON SYNGENTA SYNGENTA CROP PROTECTION S.P.A.
41 AGROXONE LIQUIDO SOLPLANT S.P.A.
46 ACARTHANE WP SIPCAM S.P.A.
47 AS PG SIPCAM S.P.A.
50 BROMCID SIPCAM S.P.A.
51 CARIEFIT NT SIPCAM S.P.A.
52 DIAZITHION SIPCAM S.P.A.
53 DILEDIT SIPCAM S.P.A.
54 DILENE NT SIPCAM S.P.A.
55 FRUTTENE AZZURRO SIPCAM S.P.A.
56 OSSIRAME LV SIPCAM S.P.A.
59 MASTRO 50% EC CHEMINOVA A/S
60 FERNOXONE P SOLPLANT S.P.A.
CAPITOLO 2
2 ANALISI DI MERCATO
Da un’analisi effettuata sulle tipologie di droni per l’agricoltura di precisione offerte dal mercato è emerso che ogni modello è in grado di eseguire una particolare operazione: ci sono droni specializzati nella rilevazione dell’indice di vegetazione, altri nel rilascio di liquidi di trattamento e altri modelli progettati allo scopo di identificare le zone dove c’è maggior bisogno d’intervento, permettendo successivamente un’azione mirata con mezzi tradizionali.
AgriTech Pro si pone l’obiettivo di unificare tutte le funzioni richieste dai coltivatori al fine di ottimizzare produzione e costi. Visto il crescente interesse da parte del settore agricolo nell’acquisizione di droni, la sua multifunzionalità di AgriTech Pro gli consente di farsi spazio all’interno del mercato.
Grazie al sistema di ricarica ad energia solare wireless è soddisfatta anche l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale, i costi del servizio elettrico e non è richiesta la presenza obbligatoria di un operatore per ricaricare il drone, il quale si collocherà autonomamente sulla piattaforma di ricarica.
Al fine di delineare correttamente le dimensioni dell’impianto industriale atto alla produzione di droni multifunzionali come AgriTech Pro e valutare in che modo l’investimento effettuato dall’azienda innovatrice AgriTech SRL possa essere quanto più redditizio possibile, è stata eseguita una precisa analisi di mercato per verificare la fattibilità dell’investimento industriale nonché determinare in quale settore introdurre l’azienda.
Dapprima è stato condotto uno studio sul mercato dei droni professionali al fine di inquadrare l’andamento dell’utilizzo di sistemi aeromobili, successivamente lo studio si è focalizzato sui trend riguardanti l’agricoltura 4.0 in termini di fatturato e servizi offerti e richiesti dalle aziende.
2.1 ANALISI DELLA DOMANDA
2.1.1 MERCATO DEI DRONI PROFESSIONALI
In Italia il fatturato del settore professionale dei droni è stimato in 100 milioni di euro nel 2018 ma il 55% delle aziende evidenzia un significativo sviluppo negli ultimi 12 mesi e oltre due terzi prevedono una forte crescita entro i prossimi anni.
Da gennaio 2016 a fine dicembre 2019 sono stati registrati 13.479 droni sul Portale dell’Enac, con un incremento medio annuo del 13%. Il boom di registrazioni si è verificato nel 2018, con oltre 4.200 tra dichiarazioni e autorizzazioni.
Il 2019 ha registrato una leggera flessione delle iscrizioni, circa 3.900 in quanto l’innovazione tecnologica ha reso disponibili droni in grado di svolgere un numero maggiore di operazioni, riducendo il numero di droni all’interno delle flotte.
Diagramma 2.1: numero di registrazioni di droni al portale ENAC nei relativi anni.
Tra produttori e fornitori di servizi, le aziende del settore rappresentano meno dell’1% del tessuto industriale del Paese. Il 55% ha sede nel nord Italia, soprattutto Lombardia (20%), Lazio (12%) ed Emilia-Romagna (9%). Si tratta principalmente di piccole realtà: il 77% delle aziende ha meno di 10 dipendenti. Il 49% delle aziende è nato tra il 2013 e il 2018.
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500
2016 2017 2018 2019
Numero iscrizioni portale Enac
Nel 2019 stati censiti 258 progetti di applicazione industriale di droni a livello mondiale. La maggior parte dei progetti sono stati attivati in paesi con una regolamentazione chiara e definita in materia di droni, non a caso il 48% sono in Europa e il 36% in America, mentre sono meno in Asia (9%), Africa (4%) e Oceania (3%).
Sono in analisi oltre 470 mila campagne di finanziamento sui droni, di queste il 72% riguarda innovazioni di prodotto, e il 28 % l’erogazione dei servizi innovativi attraverso i droni.
2.1.2 EFFETTI DELL’INDUSTRIA 4.0 IN TERMINI DI FATTURATO
L’agricoltura 4.0 utilizza le diverse tecnologie per migliorare la resa e la sostenibilità delle coltivazioni, la qualità produttiva e le condizioni di lavoro.
Il mercato di questo innovativo tipo di agricoltura continua a crescere raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2018).
In Italia l’incremento dell’utilizzo di tecnologie dell’agricoltura 4.0 è ancora più evidente (+22%) con un fatturato di circa 450 milioni di euro, generato per l’86%
da operatori affermati nel settore, come i fornitori di macchine e attrezzature agricole, e per il restante 14% da startup.
Il fatturato ottenuto grazie all’agricoltura 4.0 è derivante dai sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature agricole (39%), software gestionali (20%), macchinari connessi (14%), sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e colture (10%) sistemi per mappare i terreni e le coltivazioni (9%) e strumenti di supporto alle decisioni (5%).
Diagramma 2.2: servizi da cui proviene il fatturato totale dell’industria 4.0 che ammonta in totale a 450 milioni.
40%
21%
15%
10%
9% 5%
Fatturato agricoltura 4.0
sistemi monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature agricole software gestionali
macchinari nativamente connessi
sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e colture sistemi per mappare terreni e coltivazioni
strumenti di supporto alle decisioni
2.1.3 SCELTE TECNOLOGICHE DELLE AZIENDE E SERVIZI OFFERTI In accordo con il sondaggio condotto con l’Osservatorio su 288 imprese agricole, le aziende del settore investono in soluzioni 4.0 principalmente per migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie coltivazioni, aumentare la consapevolezza delle dinamiche in atto all’interno della propria azienda, ridurre i costi e semplificare il lavoro.
Le scelte tecnologiche delle imprese si rivolgono a software gestionali (66%), sistemi di mappatura e coltivazioni di terreni (17,5%), strumenti per monitorare le macchina agricole (39%) e sistemi di supporto alle decisioni (31%).
Diagramma 2.3: scelte tecnologiche delle imprese
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
sistemi di supporto all e decisioni strumenti per monitorare le macchine
agricole
mappatura e coltivazioni di terreni software gestionali
Scelte tecnologiche delle aziende
L’agricoltura 4.0 è il secondo ambito più esplorato dalle nuove imprese innovative, con il 20% delle startup e il 5% del finanziamento complessivo. Il 70% di queste offre servizi di analisi e integrazione dati; il 51% offre strumenti per il monitoraggio da remoto di terreni, coltivazioni e macchine; il 30% propone servizi di mappatura di terreni e coltivazioni con droni.
Diagramma 2.4: tipologia di servizi offerti dalle imprese innovative del settore dell’industria 4.0.
0,00% 20,00% 40,00% 60,00% 80,00%
analisi e integrazioni dati strumenti per monitoraggio da remoto di terreni,
coltivazioni e macchine
servizi di mappatura di terreni e coltivazioni con droni
zootecnica di precisione qualità alimentare sostenibilità tracciabilità
Servizi offerti dalle aziende
2.2 ANALISI DELL’OFFERTA E PRODOTTI CONCORRENZIALI Uno studio di mercato sui droni agricoli conferma la crescita del settore, con stime che parlano di oltre 200mila unità spedite a livello globale e un mercato dal valore di almeno un miliardo di dollari entro il 2024.
Per lo studio sono stati presi in considerazione i prodotti dal punto di vista dell’hardware e del software ma anche il tipo di applicazione (mappatura dei terreni, controllo delle coltivazioni).
Sono già presenti numerose soluzioni che includono sensori multispettrali, termici e infrarossi, che forniscono agli agricoltori una visione avanzata dello stato di salute delle loro piantagioni, informazioni che grazie ai vari software di analisi offrono in tempo reale dei dati che aiutano a ridurre i costi e ad aumentare i profitti.
Dal punto di vista delle applicazioni, il settore è attualmente dominato dalla mappatura dei campi, alla quale in futuro si legheranno sempre più l’analisi e il monitoraggio delle colture.
Lo studio sottolinea che nel 2016 il valore del mercato dei droni agricoli negli USA rappresenta oltre il 30% di quello globale, ma nei prossimi anni si registrerà una crescita importante nell’area APAC (Asia e Pacifico).
DRONI CON CAMERE MULTISPETTRALI
Tra le diverse soluzioni offerte vi sono droni dotati di camere multispettrali in grado di raccogliere diverse lunghezze d’onda della luce. Sorvolando il campo è in grado di raccogliere dati che poi vengono elaborati direttamente da software per fornire all’agricoltore le mappe di vigore, in cui saranno evidenziate le aree di stress.
DRONI PER L’IRRORAZIONE
Altre soluzioni per l’agricoltura di precisione sono offerte da droni in grado di evitare ostacoli, ma anche di seguire il profilo del terreno con pendenze disomogenee e di seguire piani di volo predefiniti.
STAZIONI DI CARICA AUTOMATICA
Stazioni di rifornimento automatiche possono essere installate lungo il percorso coperto da un drone. Si tratta di multi piazzole d’atterraggio e di ricarica intelligenti governate automaticamente che comunicano a corto raggio con i droni che si trovano nei paraggi e indicano loro lo stato della stazione. Quando un drone in volo rileva che la batteria si sta scaricando cerca la stazione di ricarica più vicina, quest’ultima comunica al drone se c’è una piazzola libera e una batteria carica a disposizione. Il drone conoscendo le coordinate GPS della stazione, si avvicina e portandosi sulla verticale atterra sulla piazzola assegnata.
STAZIONE DI RICARICA WIRELESS
La stazione di ricarica wireless per droni si presenta come una piattaforma quadrata di 90 centimetri di diametro, costituita da una piastra ad induzione “intelligente”
che in fase di atterraggio del drone determina la tipologia di batterie in dotazione al velivolo, stabilendo così i corretti parametri di ricarica.
2.3 PROSPETTIVA DI PRODUZIONE
Il settore civile dei droni sembra avere tutte le caratteristiche per potersi sviluppare in Italia nei prossimi anni. Stiamo parlando di un mercato emergente, anche se ancora economicamente modesto e con aziende prevalentemente piccole, ma con un grande potenziale di crescita nei prossimi 3 anni. Gradualmente, i droni stanno conquistando un ruolo nell’economia italiana, come spiega la ricerca dell’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano.
In Italia il giovane mercato professionale dei droni entra nella fase più calda: il fatturato del settore è stimato in 100 milioni di euro nel 2018.
A livello applicativo i droni sono già impiegati in numerosi settori, come ad esempio l’agricoltura, la gestione di emergenze, il monitoraggio di territori a seguito di catastrofi naturali e nel settore delle utility per lo svolgimento di ispezioni e sopralluoghi.
Dalle analisi di mercato effettuate nei precedenti capitoli è emerso che le aziende del settore droni, sono principalmente realtà di piccole o piccolissime dimensioni.
Il 55% delle imprese si occupa di un solo ruolo nel settore, ma il 48% non opera esclusivamente nel mercato dei droni e ha in portafoglio diversi tipi di business.
In questo panorama AgriTech S.R.L. si presenta come una piccola azienda con una produzione annuale esclusivamente di droni agricoli di 2500 unità, prevalentemente inserita nel mercato nazionale ma con una prospettiva di crescita nei prossimi 10 anni in linea con le previsioni di mercato.
Le valutazioni, per definire produzione e inserimento dell’azienda nel mercato, sono state effettuate sulla base del numero di aziende agricole presenti sul territorio italiano pari a 1.420.420 e dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia. Da quest’ultima è emerso che il 17.5% delle aziende agricole investirebbe in droni per la mappatura e coltivazione dei terreni. Considerando l’analisi effettuata sul mercato concorrenziale, AgriTech S.R.L. si pone l’obiettivo di soddisfare l’1% delle richieste dei possibili 248.573 investitori. In questo modo la prospettiva di vendita annuale si stima essere pari a circa 2500 droni l’anno.
Considerando i 250 giorni lavorativi annuali, si prevede che la vendita giornaliera ammonta a 10 droni.
Tuttavia considerando la richiesta di pezzi di ricambio, esiti negativi in fase di collaudo e l’eventualità di una domanda maggiore si ritiene opportuno produrre giornalmente 15 unità di AgriTech Pro.
CAPITOLO 3
3 ASSETTO AZIENDALE
L’azienda “
AgriTech
S.R.L.” si pone l’obiettivo di raggiungere un elevato successo di mercato, attraverso un’offerta che si prefigge di mantenere elevati standard qualitativi sia nel settore tecnologico-innovativo sia nel settore agricolo. Il raggiungimento di tale obiettivo può essere ottenuto attraverso la realizzazione di un prodotto con più funzioni presenti singolarmente in vari prodotti già esistenti nel mercato dei droni. La gestione si prefigge di conseguire il massimo risultato economico perseguendo obiettivi di economicità e di tutela ambientale nonché di sviluppo sostenibile. La tipologia di produzione e l’organico aziendale hanno portato a considerare l’azienda come una piccola impresa.È possibile ricondurre l’assetto aziendale della “
AgriTech
S.R.L.” ad uno schema di tipo input-output, come rappresentato nel seguente grafico:Grafico 3.1: assetto aziendale.
Come raffigurato dal grafico 3.1, l’azienda vede in ingresso, l’arrivo di semilavorati che costituiscono la struttura del drone. In sede vengono realizzate tutte le lavorazioni che permettono di trasformare i semilavorati secondo le specifiche del progetto, nonché le fasi di assemblaggio e collaudo del prodotto finito. Infine i
INPUT - Materie prime - Impianti - Capitali
TRASFORMAZIONI - Lavorazioni macchine utensili
- Programmazione ECU e sensoristica
- Assemblaggio - Magazzino prodotto intermedio
- Controllo finale
OUTPUT AGRITECH
PRO
alla vendita. Ciascuna fase del suddetto grafico è regolata e controllata al fine di garantire un pieno adempimento degli obiettivi di produzione aziendali, nel totale rispetto sia dei vincoli giuridico-economici sia della sicurezza e del soddisfacimento del cliente.
3.1 ASSETTO ISTITUZIONALE DELL'AZIENDA
AgriTech S.R.L. è una piccola impresa, fondata da quattro ingegneri meccanici. Il suo scopo è quello di produrre un drone innovativo “AgriTech Pro” per il trattamento delle coltivazioni. L’azienda si propone di trovare una soluzione per la salvaguardia di terreni agricoli, e inoltre, si impegna a ridurre l’impatto ambientale attraverso la riduzione di sostanze pericolose come i pesticidi.
Il prodotto, si colloca nel settore dei beni di nicchia. L’obiettivo della nostra impresa è quello di garantire un prodotto di qualità, caratterizzato da un prezzo accessibile.
Il capitale sociale versato dai Soci per la fondazione della società è pari a 10 mila euro.
Inoltre, per garantire una stabilità dell’azienda di fronte a eventuali variazioni di carattere economico-legislativo è stato ipotizzato di realizzare un assetto aziendale in cui la responsabilità delle decisioni viene attribuita esclusivamente dal management.
3.2 ORGANIGRAMMA
La struttura organizzativa dell’azienda si può illustrare tramite il seguente organigramma:
Grafico 3.2: Struttura organizzativa dell’azienda.
La struttura organizzativa dell’azienda è composta da:
Direttore Generale: è il capo dei direttori ed è responsabile del coordinamento e dell’ottimizzazione di tutte le attività operative e progettuali dell'azienda, con l'obiettivo di renderle più efficaci e funzionali agli obiettivi aziendali. Definisce le Politiche e le strategie aziendali con i relativi obiettivi, attribuisce compiti e responsabilità a tutte le aree nominate nell’Organigramma, mette a disposizione le risorse finanziare, tecniche e umane per le operazioni e le attività da svolgere.
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): la presenza di questa figura all’interno dell’azienda è stabilita dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro); è nominato dal datore di lavoro e gestisce la sicurezza sui luoghi di lavoro e la formazione preventiva del personale. Organizza e gestisce le visite mediche, le vaccinazioni e tutto quello che riguarda le norme sulla sicurezza.
Amministratore Delegato
Assemblea dei Soci
Direttore Generale
Direttore Amministrativo
Ufficio Contabilità
Ufficio Ricerca Personale-HR
Direttore Commerciale
Responsabile Marketing e Distribuzione
Responsabile Vendite e
Aquisti
Direttore Logistica
Responsabile Magazzino
Direttore Tecnico
Responsabile Ricerca e
Sviluppo
Capo Reparto
Operai Medico del
Lavoro
Responsabile della Qualità
RSPP
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): è colui che rappresenta i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce che all’interno di tutte le aziende si deve garantire la presenza del RLS, al quale va garantita dal datore di lavoro, la formazione necessaria per gestire i rapporti con i lavoratori per questioni che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoro.
Medico: è colui che avendone titolo e requisiti professionali (definiti dall'art. 38 del D. lgs 81/08) collabora con il datore di lavoro per effettuare la valutazione dei rischi di una azienda e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
Responsabile Qualità: ha il compito di coordinare e di gestire tutte le attività di controllo della qualità di un processo produttivo, per assicurare che le materie prime, i processi e i prodotti finiti raggiungano e rispettino determinati standard;
definisce le caratteristiche fondamentali che il prodotto offerto deve avere per poter essere commercializzato. Sulla base degli elementi individuati, adotta un Sistema di Gestione della Qualità per assicurare che il prodotto finale corrisponda alle specifiche tecniche desiderate secondo le normative UNI EN ISO 9001:2000 e ne riferisce gli andamenti alla Direzione.
Direttore Amministrativo: supervisiona, organizza e coordina i servizi amministrativi, contabili e finanziari. Assicura che la parte contabile delle transazioni economiche patrimoniali e finanziarie venga gestita in base alla normativa vigente e sovrintende alla realizzazione del bilancio di esercizio.
Analizza gli scostamenti tra quanto programmato e quanto realizzato, individuando i fattori e le cause determinati, prospettando interventi migliorativi nella gestione aziendale e sulla strategia di medio termine.
Ufficio Contabilità: mantiene la contabilità Clienti e Fornitori, gestisce i bilanci aziendali e mantiene i rapporti col Fisco.
Ufficio del Personale - HR: si occupa di tutte le pratiche inerenti il personale operante regolarmente assunto e dei rapporti con gli enti previdenziali ed assicurativi. Nonché del reclutamento, selezione, inserimento in azienda e formazione.
Direttore Commerciale: garantisce all’azienda adeguati risultati economici, in rapporto alle risorse impiegate ed al livello di soddisfazione percepito dai Clienti, con la quale intrattiene e mantiene i rapporti. Inoltre tiene monitorate le esigenze del mercato ed individua nuovi potenziali Clienti e mercati. Gestisce il processo di presentazione delle offerte, trattative e stipulazioni dei contratti in collaborazione con il Responsabile Tecnico, l’ufficio Acquisti e con la Direzione.
Responsabile Marketing: è il responsabile delle strategie marketing dell’azienda;
pianifica le strategie atte a raggiungere gli obiettivi di vendita e di crescita stabiliti;
sulla base delle analisi e dei dati raccolti, sviluppa un piano di marketing strategico;
coordina e gestisce le attività di marketing operativo e interviene sulle “4P” del marketing mix: Product, Price, Place, Promotion. Si tratta di una figura che occupa una posizione intermedia, dotata di discreti margini di autonomia, in quanto escogita le soluzioni operative migliori, per realizzare le strategie commerciali più proficue all’aumento degli utili dell’impresa.
Responsabile Acquisti e Vendite: ha il compito di pianificare e gestire gli approvvigionamenti dell'azienda e di coordinare e controllare le attività di acquisto di beni e servizi, in un'ottica di ottimizzazione delle scorte, miglioramento dei flussi e dei processi di stoccaggio e riduzione dei costi; partecipa alla valutazione/qualifica/sorveglianza dei Fornitori, gestisce i rapporti con essi partecipa alla formulazione delle offerte in collaborazione con il Responsabile Tecnico e con il Responsabile Commerciale per quanto concerne i materiali da utilizzare nelle varie commesse. Infine è incaricato di massimizzare le vendite di un'impresa ponendo obbiettivi realistici e raggiungerli per far crescere il più possibile i ricavi aziendali.
Direttore Logistico: organizza al meglio lo smistamento, la movimentazione e lo stoccaggio delle merci, programma acquisti e consegne insieme agli acquisitori e ai responsabili delle vendite, gestisce le scorte di magazzino.
Responsabile Magazzino: ha il compito di controllare i materiali e le attrezzature in entrata/uscita.
Direttore Tecnico: colui a cui competono gli adempimenti di carattere tecnico organizzativo necessari per la realizzazione dei lavori; il suo compito è di coordinare le attività assicurando il corretto procedere dei lavori in base alle risorse
organizzative. Effettua ove necessari sopralluoghi per procedere ed elaborare offerte in collaborazione con il Responsabile Commerciale, analizza e controlla documentazioni progettuali e tecnica fornita dal Cliente, procede alla realizzazione della documentazione tecnica richiesta dai Clienti, definisce e programma le risorse e le tempistiche dei lavori. Tale figura è necessaria al fine di ottenere il conseguimento dell’Attestazione S.O.A., necessaria per partecipare agli appalti pubblici di importo superiore a euro 150.000.
Responsabile Ricerca e Sviluppo: gestisce e dirige tutti i processi organizzativi legati alle attività di analisi di mercato e di innovazione e sviluppo.
Capo Reparto: è colui a cui viene affidata la gestione dei prodotti in vendita, degli spazi e delle risorse umane di uno specifico settore all'interno delle strutture. Il Capo Reparto ha il compito di organizzare le squadre, di gestire il personale, di sorvegliare la corretta esecuzione delle lavorazioni, e di eseguire le attività di controllo per verificare la conformità con le specifiche tecniche.
Responsabile alla Manutenzione e Installazione: è colui che gestisce la manutenzione dei macchinari e delle attrezzature, provvedendo alla consultazione delle ditte di assistenza e alla fornitura o sostituzione di eventuali materiali o dispositivi.
3.3 AREE DI RESPONSABILITÀ
Le aree di responsabilità che caratterizzano il process flow sono:
• Dirigenza;
• Contabilità industriale;
• Amministrazione;
• Ufficio tecnico;
• Commerciale & Marketing;
• Acquisti, logistica e magazzino;
• Produzione;
• Risorse umane;
• Ufficio sistemi informativi;
• Controllo processi e affari generali;
• Sicurezza;
• Formazione.
3.4 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
La matrice delle responsabilità mette in relazione le risorse di un’azienda con le attività previste dal processo aziendale.
La matrice RACI rappresentata nella tabella 3.1, specifica il tipo di relazione tra risorsa e attività. I ruoli previsti dalla matrice per l’esecuzione delle attività nei processi aziendali sono:
• Responsible (R): è colui che esegue e assegna l'attività.
• Accountable (A): è colui che ha la responsabilità sul risultato dell'attività.
• Consulted (C): è la persona che aiuta e collabora con il Responsible per l'esecuzione dell'attività.
• Informed (I): è colui che deve essere informato al momento dell'esecuzione dell'attività.
Dirigenza sistemi informativi sicurezza Risorse umane formazione Controllo processi Comm./Marketing acquisti e logistica produzione contabilità amministrazione ufficio tecnico
Definizione strategia e politica R I I I I I I I I I I I
Pianificazione strategica R I I C I C C C C C C C
Pianificazione operative C I I I I R I I I I I I
Piani di formazione I I R I
Predisposizione e manutenzione
di sistemi Informativi C R I
Relazioni con clienti R
Ricerca di fornitori specifici R
Partecipazione a eventi di settore I R
MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ