SOMMARIO
ART.1. PREMESSA
ART.2. DESCRIZIONE E FINALITA’ DEL SERVIZIO:
-Art. 2 BIS. ATTIVITA’ PRESSO IL CENTRO DIURNO
-Art. 2 TER. ATTIVITA’ DI ASSISTENZA DOMICILIARE E/O SPORTELLO DI ASCOLTO ART.3. STRUTTURA, OSPITI, PASTI E TRASPORTO
ART.4. DURATA DELL’APPALTO
ART.5. IMPORTO POSTO A BASE DI GARA ART.6. FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE
ART. 7. PROCEDURA E CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE
ART.8. OFFERTA TECNICA MODALITÀ DI PRESENTAZIONE ED ADEMPIMENTI
ART.9. PROPOSTE INNOVATIVE E MIGLIORATIVE SENZA ONERI PER L’AMMINISTRAZIONE ART. 10. FUNZIONI DELLA COMMITTENZA
ART. 11. OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
ART.12. DIVIETO SUBAPPALTO E CESSIONE DI CONTRATTO ART.13. RESPONSABILITA’ E ASSICURAZIONE
ART.14. GARANZIA DEFINITIVA
ART.15. TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI ART.16. SICUREZZA
ART.17. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
ART.18. VERIFICHE E CONTROLLI SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO: inadempimenti, ritardi e penali – sospensione, risoluzione e recesso
ART. 19. RINVIO ALLA NORMATIVA VIGENTE
ART. 1. Premessa
Il “servizio semi-residenziale per persone con Alzheimer e demenze correlate: gestione di un Centro Diurno nel Municipio III, individuato e messo a disposizione dall’organismo affidatario, per un periodo di 18 mesi” è stato affidato nel 2019 con Determinazione Dirigenziale n. CD/816 del
CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
Procedura di selezione per l’affidamento del servizio di “Gestione di un Centro Diurno Alzheimer ed altre demenze di gravità lieve-media”, ai sensi dell’art. 36, c. 2 lett. b) del d. lgs.
50/2016, come derogato dall’art. 1 , c. 2 lett. b) del d.l. n. 76/2020, convertito in legge n.
120/2020, CIG n. 852770117D, GARA n. 7957396, lotto unico, oneri per la sicurezza pari a zero, per il periodo dal 01.02.2021 (o dalla data di affidamento) al 31.12.2022
19/04/2019, a seguito di procedura di selezione, alla GMA Cooperativa Sociale ed è scaduto lo scorso 30.09.2020.
Per lo svolgimento del servizio è stato firmato un apposito accordo di collaborazione con la ASL RM 1 – Distretto 3, di cui alla Determinazione Dirigenziale n. CD/1725/2019, a valenza triennale, 2019-2021, che ha consentito un coordinamento finalizzato a garantire il supporto sanitario nell’ambito della gestione del Centro Diurno ed un adeguato controllo periodico e di valutazione degli utenti e dell’eventuale avanzamento della malattia.
E’ stata appurata l’importanza che tale servizio in termini assistenziali, riabilitativi ed educativi ha assunto, per la tipologia di utenti a cui è rivolto, ma anche in termini di effettivo supporto per i familiari ed i “caregiver” nella gestione quotidiana del proprio congiunto.
L’Amministrazione, pertanto, ha stabilito di effettuare una nuova procedura selettiva, ai sensi dell’art. 36, c. 2 lett. b) e c. 6 del d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii., per affidare il servizio di “Gestione di un Centro Diurno Alzheimer ed altre demenze di gravità lieve-media”, per il periodo dal 01.02.2021 (o dalla data di affidamento) al 31.12.2022.
A tal fine, con Determinazione Dirigenziale n. CD/1902 del 04.11.2020 ha approvato un Avviso di Indagine di mercato per individuare fino ad massimo di n. 10 (dieci) operatori economici, esperti nel settore di riferimento, abilitati ed accreditati alla categoria merceologica MePA “servizi sociali”, sottocategoria “servizi assistenziali, educativi, di segretariato e supporto al lavoro” (CPV 85312100-0-Centri diurni), da invitare a detta procedura selettiva.
ART. 2. Descrizione e finalità del servizio
L’affidamento prevede la gestione di un Centro Diurno, a carattere semi-residenziale, per persone affette da Alzheimer ed altre demenze di gravità lieve-media, da realizzarsi presso una struttura messa a disposizione dall’Organismo affidatario che sia situata preferibilmente nel territorio del Municipio Roma III Montesacro. Sarà, tuttavia, possibile proporre anche una sede situata nei limitrofi Municipi II e IV, purché nel raggio massimo di 10 km dal confine municipale e comunque facilmente raggiungibile.Il Centro diurno rappresenta una concreta possibilità di intervento non farmacologico, per agire sul benessere della persona interessata dalla patologia e ritardarne il più possibile l’istituzionalizzazione; infatti, occorre integrare l’approccio clinico tradizionale con una visione diversa e più ampia della cura, essendo consapevoli che se oggi non si è in grado di modificare in modo sostanziale il decorso della malattia, molto si può fare, invece, intervenendo anche sulle conseguenze psichiche, fisiche e sociali della demenza.
Le principali attività del Centro Diurno, come contemplate dal Protocollo d’intesa Asl RM1 – Municipio Roma III Montesacro, sono:
-accoglienza giornaliera degli utenti ammessi al Centro, in base alle diverse articolazioni stabilite in sede di valutazioni dell’UVMD e definite dal Piano di Intervento Individuale;
- servizio di trasporto con pulmino (vedi ART. 3);
- assistenza alla persona, igiene personale, supporto al personale infermieristico per la somministrazione delle eventuali terapie;
- pasti: colazione, pranzo e merenda (vedi ART. 3);
- attività motoria di gruppo, terapia di orientamento, realizzazione di lavori manuali, disegno, pittura, canto, giardinaggio, brevi uscite, ecc.;
- consulenza e orientamento per la più appropriata fruizione dei Servizi sociali e sanitari da parte delle persone affette da Alzheimer e demenza e delle loro famiglie, congiunti, chi ne fa le veci,
“caregiver” o amministratore di sostegno; - sostegno alle famiglie/”caregiver” attraverso corsi periodici sul trattamento della persona affetta da Alzheimer e altre forme di demenza.
É volontà dell’Amministrazione di offrire un servizio articolato in interventi specifici a favore degli
utenti malati di Alzheimer ed altre demenze di gravità da lieve a media, che, al contempo, rappresenti anche una risposta ai bisogni dei familiari, fornendo un sollievo ed un sostegno concreto e psicologico nella gestione del congiunto.Quello che si vuole realizzare è un vero percorso di accompagnamento della persona malata, articolando le attività attraverso una duplice proposta di interventi:
1) svolgimento di attività riabilitative, educative, assistenziali e sanitarie presso il Centro Diurno, 2) svolgimento di interventi di assistenza domiciliare/sportello di ascolto, nelle fasi di accesso e di dimissioni dal Centro, per un periodo limitato e prestabilito dall’equipe.
Gli utenti che saranno inseriti nel Centro e che usufruiranno delle attività previste, sia presso il Centro stesso che come interventi di assistenza domiciliare/sportello di ascolto, non potranno attivare il servizio SAISA municipale.
Art.2 bis. Attività presso il Centro Diurno
La malattia di Alzheimer è una patologia degenerativa che ha notevoli ripercussioni sui familiari ed i “cargiver”, le cui ricadute sono considerevoli anche a livello sociale, per cui è necessario concentrare gli sforzi sul potenziamento della rete di servizi offerti.
Lo scopo è quello di assicurare alle persone affette da tale malattia e/o da altre forme di demenza di entità lieve-media, una vita dignitosa e la possibilità di mantenere attive le loro capacità residue, favorendone la permanenza all’interno del contesto collettivo, familiare e relazionale.
Le attività all’interno del Centro Diurno dovranno essere finalizzate a:
1) offrire, ai malati, un valido supporto di tipo assistenziale, sanitario, educativo e riabilitativo, attraverso laboratori ed azioni mirate,
2) favorire il mantenimento delle capacità cognitive e relazionali, adottando interventi idonei e la stimolazione delle azioni di ogni giorno,
3) superare l’isolamento e l’emarginazione,
4) creare percorsi di accompagnamento e sostegno,
4) garantire, al contempo, un supporto alle famiglie dei malati, nonché ai c.d. “caregiver” ossia coloro, familiari o non, che si fanno carico dell’assistenza del malato, contribuendo alla gestione della persona e dell’intera rete assistenziale della stessa.Proprio per questo, i Centri Diurni hanno rappresentato e continuano a rappresentare una delle principali risposte concrete all’esigenza di gestire la malattia nelle varie fasi in cui si manifesta.
Art. 2 ter – Attivita’ di assistenza domiciliare e/o sportello di ascolto
Il momento della dimissione, in situazioni di aggravamento dello stato di malattia incompatibile con la permanenza presso il Centro, può creare un momento di forte criticità per la persona con Alzheimer, per il “caregiver” e per l’intera rete familiare.
Si è pensato, quindi, di accompagnare e sostenere questo momento e, allo stesso modo, la fase di accesso al Centro Diurno, per un periodo limitato e temporaneo, con la finalità di offrire una continuità assistenziale.
A tal fine, l’Operatore economico dovrà svolgere, oltre alle attività presso il Centro, anche interventi di assistenza domiciliare e/o sportello di ascolto, in base alle valutazioni che saranno effettuate dall’equipe integrata (come anche previsto dall’accordo di collaborazione con la ASL), per ciascun utente ammesso alla frequentazione del Centro.
Tali interventi sono già inclusi negli importi a base d’asta stanziati per ciascuna annualità ed è previsto il coinvolgimento di n. 2 (due) OSS e del coordinatore del Centro. Le ore di assistenza domiciliare sono suddivise nelle due annualità come segue:
- 894 ore per l’annualità 2021 - 708 ore per l’annualità 2022.
L’attività di sportello di ascolto e di coordinamento di tali interventi si considerano incluse nelle ore settimanali di impiego del Coordinatore.
Peraltro, questo tipo di attività potrà essere utilizzato anche nell’ottica di superare un eventuale fase di sospensione/interruzione/rimodulazione delle normali attività del Centro, laddove si rendesse necessario, per cause di forza maggiore, come ad esempio l’attuale emergenza sanitaria da Covid-19.
Nello specifico, sarà possibile differire l’apertura del Centro o, se già in corso di esecuzione, sospenderne/interromperne le attività, rimodulando il servizio per il tempo necessario e nei limiti dei fondi impegnati.
La finalità è quella di avviare il servizio per tutti gli utenti del Centro, anche nell’ipotesi di chiusura della struttura o di impossibilità di immediata apertura, attraverso l’espletamento delle sole attività di assistenza domiciliare e sportello di ascolto, andando ad incrementare il monte ore già stabilito per l’assistenza domiciliare.
Pertanto, si richiede all’Operatore economico di strutturare la proposta progettuale per il regolare svolgimento delle attività tra Centro Diurno e assistenza domiciliare/sportello di ascolto in fase di accesso e dimissione, ma di rendersi disponibile ad una flessibilità di gestione, considerando l’eventualità che in futuro siano ancora in essere restrizioni alle attività dei Centri Diurni, in ragione della pandemia.
L’eventuale articolazione delle attività in modalità rimodulata sarà oggetto di apposito accordo tra l’Operatore economico e l’Amministrazione, supportato dalle valutazioni svolte dall’equipe e nel rispetto delle disposizioni governative e di livello decentrato del momento.
ART.3. Struttura, ospiti, pasti e trasporto Struttura:
La sede per le attività oggetto del presente appalto dovrà essere individuata e messa a disposizione dall’Organismo affidatario ed essere collocata preferibilmente nel Municipio Roma III Montesacro. Tuttavia sarà possibile scegliere una sede nel territorio dei Municipi limitrofi II e IV, purché situata entro massimo n. 10 (dieci) Km dal confine con il Municipio III.
Qualora fossero disponibili locali municipali, in corso di esecuzione del servizio, la Stazione appaltante si riserva la possibilità di utilizzarli per lo svolgimento di alcune delle attività del Centro, da definirsi successivamente.
La struttura dovrà essere articolata e dimensionata secondo quanto previsto dalla normativa vigente ossia:
idonea ad accogliere gli ospiti,
essere priva di barriere architettoniche,
avere spazi tali da facilitare l’orientamento e l’accesso ai servizi igienici (che devono essere in numero sufficiente) e ai locali di attività,
disporre di un locale mensa dove consumare i pasti,
avere una cucina o comunque uno spazio idoneo allo sporzionamento e riscaldamento dei pasti e al lavaggio e custodia delle stoviglie,
favorire l’attività fisica anche con spazi interni dedicati all’attività motoria o, se presenti, spazi all’esterno (spazi all’aperto, giardini), da utilizzare anche per attività laboratoriali (come per esempio attività di giardinaggio)
consentire una confortevole accoglienza, anche nell’allestimento dei locali e negli arredi.
Inoltre, ai sensi dell’art. 9 co.1 lett. c) della legge quadro 328/2000, fermo restando il possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, prevenzione incendi, igiene e sicurezza, nonché l’applicazione dei contratti di lavoro e dei relativi accordi integrativi, la struttura in questione deve possedere i seguenti requisiti minimi:
1. trovarsi nei centri abitati, a poca distanza da punti di riferimento sociali, quali chiese, mercati, negozi e piazze ed essere facilmente raggiungibile dai parenti degli ospiti, in modo da non dare all’ospite l’idea dell’allontanamento e dell’isolamento;
2. essere dotata di spazi destinati ad attività collettive e di socializzazione, distinti da quelli destinati alla fruizione dei pasti e organizzati in modo da promuovere l’aggregazione, purchè nel rispetto della sicurezza e delle norme anti-Covid 19, introdotte dai recenti decreti legge e DPCM;
3. garantire la presenza di figure professionali sociali e sanitarie qualificate, in relazione alle caratteristiche ed ai bisogni dell'utenza ospitata, così come disciplinato dalla Regione e previsto nel protocollo d’intesa firmato dalla ASL RM1 - Distretto 3 con il Municipio Roma III Montesacro, di cui alla Determinazione Dirigenziale n. CD/1725/2019;
4. prevedere la presenza di un coordinatore responsabile della struttura, per l’organizzazione delle attività quotidiane ed il loro monitoraggio, per i contatti con l’utenza e con il Referente municipale, assieme al quale fa parte dell’equipe integrata con il geriatra messo a disposizione dalla ASL;
5. adottare un registro degli ospiti e predisporre per gli stessi di un piano individualizzato di assistenza con indicazione degli obiettivi da raggiungere, dei contenuti e delle modalità dell'intervento, nonché prevedere il piano delle verifiche;
6. organizzare le attività nel rispetto dei normali ritmi di vita degli ospiti.
La struttura, inoltre, deve aver ottenuto l’autorizzazione al funzionamento ai sensi della L.R. n.
41/2003, della Delibera G.R. n. 1305/2004 e ss.mm. e della Delibera della Giunta Comunale n.
8/2007 ovvero dovrà possedere i requisiti previsti per ottenere tale autorizzazione.
In ogni caso, sarà richiesto all’Organismo aggiudicatario del servizio, di fornire, prima della stipula del contratto ed entro massimo n. 15 (quindici) giorni dall’aggiudicazione, copia dell’istanza protocollata, presentata all’ufficio municipale competente, per ottenere detta autorizzazione.
L’apertura del Centro dovrà essere garantita dal lunedì al sabato, festivi esclusi.
Il Centro Diurno dovrà essere aperto dalle ore 08,00 alle ore 17,00 e le attività di gruppo, come previsto dalla normativa regionale n. 1305/2004 e ss.mm.ii., dovranno iniziare non oltre le ore 09.00 e terminare non prima delle ore 16.00.
Le operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti deve avvenire quotidianamente, prima dell’ingresso degli ospiti o dopo la loro uscita dal Centro.
In considerazione della pandemia causata dal virus Covid- 19, che è tutt’ora in atto, è necessario l’utilizzo di adeguati dispositivi di protezione individuale, a tutela sia degli utenti sia degli stessi operatori, nonché prevedere specifiche operazioni di sanificazione, nel rispetto delle misure di sicurezza stabilite nei decreti legge e DPCM emanati dal Governo.Ai sensi della Delibera G.R. n.
1305/2004, sez. III.B.5 “Strutture a ciclo semi-residenziale per anziani” - “articolazione della struttura” – che riprende il disposto dell’art. 11, co. 1 lett. c) della L.R. 41/2003, la medesima struttura dovrà avere:
Spazi collettivi:
nei limiti fissati dalle norme anti Covid-19, le attività dovranno essere organizzate in più locali, come segue:
- locali per attività di socializzazione e di laboratorio, dove svolgere le attività previste dal programma della struttura,
- locali per il pranzo e per attività di gruppo; Cucina:
la struttura oltre ad essere dotata di locale destinato alla fruizione del pranzo (locale mensa), può essere dotata di una cucina; tuttavia, la legge prevede che i pasti possano provenire da un altro operatore (servizio di catering) ed, in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, si ritiene che possa essere la soluzione ottimale, laddove non sia possibile il rispetto delle normative anti Covid-19. In tal caso, la struttura deve avere un apposito locale adatto allo sporzionamento, servizio dei cibi e comunque attrezzato per l’eventuale riscaldamento degli stessi ed il lavaggio e la custodia delle stoviglie.
Servizi igienici:
sono necessari almeno due servizi igienici ogni 10 utenti, di cui uno dimensionato in modo tale da risultare fruibile anche da eventuali utenti su sedia a rotelle e/o con difficoltà di movimento Locali per gli operatori:
si dovrà prevedere almeno un locale adibito ad ufficio e spazio per gli operatori ed uno adibito a spogliatoio con relativo servizio igienico.
La sede comunque dovrà essere dotata di impianti in regola con le normative vigenti ed arredi adeguati alla tipologia di utenza ospitata e deve essere strutturata in modo da garantire l’assenza di barriere architettoniche e la presenza di spazi facilmente accessibili agli utenti
A completamento delle indicazioni inerenti la sede si specifica che:
1) l’Organismo deve assicurare il rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza, oltre quelle relative alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, attraverso l’autocertificazione richiesta nella Lettera d’invito-Disciplinare di gara Mepa (v. sez. “OFFERTA TECNICA”, punto 11);
2) in fase di presentazione dell’offerta progettuale, è richiesto:
- l’atto di proprietà o locazione o altro documento idoneo a comprova della disponibilità di utilizzo della struttura.
- la planimetria della struttura con indicazione delle misure complessive e dei singoli ambienti, - le foto di ogni ambiente interno e degli spazi esterni, tali da consentire di verificare l’adeguatezza della sede rispetto alla tipologia di attività che vi si dovranno svolgere.
3) in fase di aggiudicazione è richiesto:
- laddove si tratti di struttura inclusa in un condominio, il relativo regolamento, se disponibile oppure un’autocertificazione con cui l’Organismo dichiari di essere a conoscenza dell’inesistenza di specifici divieti alla gestione di un Centro Diurno all’interno dell’appartamento/immobile prescelto,
- la copia dell’agibilità della sede,
- una relazione tecnica che evidenzi opere strutturali e di adeguamento degli impianti e/o dei locali, necessari per l’espletamento del servizio ed il loro funzionamento, nel rispetto dei requisiti strutturali richiesti dal presente Capitolato e dalle leggi vigenti,
- la dichiarazione di assenso del proprietario dell’immobile (se diverso dall’Operatore medesimo) allo svolgimento delle attività del Centro Diurno
Ospiti:
Il Centro ospiterà fino ad un massimo di n.12 (dodici) utenti al giorno, con grado di compromissione lieve-moderato, che frequenteranno il Centro per un numero di giorni stabiliti in UVMD, per ciascuno di essi.
Il numero di giorni di frequenza è comunque suscettibile di variazioni, nel corso del tempo, in base alle esigenze emergenti e valutate in equipe, fermo restando il numero massimo giornaliero di ospiti stabilito.
Poichè, in ipotesi di restrizioni governative ed a livello decentrato, per il contenimento del contagio da Covid-19, potrà presentarsi la necessità di rispettare il distanziamento fisico e/o le altre misure di sicurezza varate, si ritiene opportuno prevedere la possibilità di ridurre il numero giornaliero di utenti ammessi al Centro, previa consultazione dell’equipe ed in base alla disponibilità di locali della struttura.
Tale ipotesi rientra nell’ottica di flessibilità di gestione richiesta all’Operatore, che dovrà proporre, in accordo con il referente municipale, anche in base alle esigenze e richieste degli utenti, una modalità alternativa ed idonea di gestione delle attività, da sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione.
Pasti:
L’Organismo affidatario dovrà provvedere anche ai pasti giornalieri per un massimo di n. 12 (dodici) persone al dì, comprendendo la colazione, il pranzo e la merenda.
Per la somministrazione dei pasti si rimanda a quanto specificato sopra per il locale “cucina” e relativi spazi o per la previsione del servizio di catering.
Trasporto:
Nel servizio è incluso il trasporto degli utenti frequentanti, dalla loro abitazione al Centro e viceversa, mettendo a disposizione un mezzo idoneo (pulmino), dotato di pedana per facilitare la salita e la discesa.
Durante gli spostamenti è necessaria la presenza di un operatore socio-sanitario (che potrà essere anche l’operatore di turno), oltre l’autista.
L’Operatore economico deve impegnarsi ad attivare una linea telefonica del Centro Diurno ed a garantire la reperibilità, ai recapiti telefonici forniti, per tutta la durata del servizio, avendo cura di dare idonea comunicazione di eventuali modifiche degli stessi. Allo stesso modo, sarà necessario garantire la reperibilità dell’autista del pulmino, negli orari dedicati al trasporto.
ART. 4. Durata dell’appalto La durata del servizio è dal 01.02.2021 o comunque dalla data di effettivo affidamento, fino al 31.12.2022.
Nel caso in cui fossero ancora in essere restrizioni alle attività dei Centri Diurni, in ragione della pandemia, sarà possibile differire l’apertura del Centro o, se in corso di esecuzione, sospenderne/interromperne tali attività, rimodulando il servizio ed incrementando il monte ore dedicato all’assistenza domiciliare, nei limiti dei fondi impegnati e per il tempo necessario.
ART. 5. Importo posto a base di gara
L’importo a base di gara è pari ad € 520.436,28 al netto dell’Iva ove e se dovuta, suddiviso come segue:
- € 260.197,74 dal 01.02.2021 (o dalla data di effettivo affidamento) al 31.12.2021, includendo:
un importo forfettario riconosciuto a titolo di rimborso spese, per l’allestimento ed adeguamento dei locali, fino ad un massimo di € 15.000, da corrispondere solamente nel primo anno, previa esibizione delle fatture a comprova
i costi per le attività di assistenza domiciliare, per un massimo di n. 894 ore;
- € 260.238,54, dal 01.01.2022 al 31.12.2022, includendo:
i costi per le attività di assistenza domiciliare, per un massimo di n. 708 ore.
Il Municipio riconoscerà all’Organismo affidatario una quota di costi fissi, pari al 30% dell’importo complessivo pro-die e pro-capite offerto, per le giornate di frequenza del Centro, in cui il numero di utenti frequentanti non sia superiore a 4 (quattro). Se gli utenti saranno in numero superiore e fino ad un massimo di n. 12 (dodici) al giorno, il costo giornaliero sarà fatturato in base alle effettive presenze.
Il corrispettivo per le prestazioni effettuate sarà riconosciuto in base alla frequenza degli ospiti, calcolando la quota pro-die e pro-capite omnicomprensiva per ciascun utente; il pro-die pro- capite sarà calcolato per il servizio presso il Centro diurno, al netto del rimborso forfettario attribuito all’Affidatario per l’allestimento dei locale e l’eventuale adeguamento dei locali, nella misura massima di € 15.000,00, in rapporto al numero dei giorni complessivi di servizio da svolgere nelle due annualità ed al numero massimo di utenti giornalieri che sono ammessi a frequentare il Centro medesimo.
Per gli interventi di assistenza domiciliare, il costo sarà determinato sulla base del costo orario di n. 2 (due) OSS, considerando il numero di ore stabilite per ogni utente dall’equipe integrata, nei limiti della disponibilità del monte ore massimo stanziato per ogni anno, pari a n. 894 ore nel 2021 e n. 708 ore nel 2022.
ART. 6. Figure professionali impiegate
Per l’espletamento del servizio l’Organismo affidatario dovrà garantire la presenza di figure professionali qualificate in relazione alle caratteristiche ed ai bisogni dell’utenza ospitata ed in numero proporzionale alla stessa, sulla base delle normative regionali e comunali vigenti in materia e del Protocollo di Intesa stipulato con la ASL territorialmente competente; in particolare l’art. 11 della l.r. 41/2003, richiamato dalla Delibera G.R. n. 1305/2004 prevede le seguenti figure:
FIGURE
PROFESSIONALI
COMPETENZE TITOLI N. ORE DI
ATTIVITA’/ESPERIENZA n.1
Responsabile/
coordinatore del Centro
ha la responsabilità del Centro e del servizio prestato:“…è il responsabile della programmazione,
dell’organizzazione e della gestione di tutte le attività che si svolgono all’interno della struttura, nonché del loro coordinamento con i servizi territoriali, della gestione del personale ed effettua le verifiche ed i controlli sui programmi attuati, nel rispetto degli indirizzi fissati da leggi, regolamenti e delibere, regionali e comunali”.
Il ruolo del Responsabile è ricoperto da:
a) laureati di secondo livello in ambiti
disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico- educative, psicologiche o sanitarie;
b) laureati di primo livello in ambiti disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico-educative, psicologiche o sanitarie.
Si richiede:
- 30 (trenta) ore settimanali di attività, comprensive dell’attività di sportello di ascolto
- un’esperienza in settori analoghi a quello di riferimento di almeno tre anni. (sarà oggetto di valutazione l’esperienza c/o strutture per malati di Alzheimer e per disabili, di almeno un anno)
n.1 Educatore professionale
dà concreta attuazione alla realizzazione degli obiettivi previsti nel piano personalizzato di assistenza. In particolare, nell’ambito della
programmazione generale, progetta e mette in atto le attività finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle abilità e capacità fisiche, cognitive e relazionali degli ospiti, nonché all’integrazione sociale…”, operando in equipe con le altre figure.
Gli educatori professionali sono soggetti in possesso di Laurea per le professioni sociali, sanitarie, della riabilitazione e titoli equipollenti
Si richiede:
- 36 (trentasei) ore settimanali di attività, - esperienza almeno triennale in strutture e servizi socio-assistenziali (sarà oggetto di valutazione l’esperienza c/o strutture per malati di Alzheimer e per disabili, di almeno un anno)
n. 5 Operatori Socio-Sanitari (OSS)
è la figura professionale, formata ai sensi della vigente normativa, che assiste l’ospite nelle sue esigenze quotidiane, fornendo aiuto sostanziale di tipo domestico, di cura nell’igiene personale e nelle attività di tempo libero, nonché aiuto per la corretta assunzione dei farmaci prescritti, per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso e nella preparazione alle prestazioni sanitarie
E’ richiesto un attestato di formazione OSS
Si richiede:
- almeno n. 3 OSS, uno ogni quattro utenti, per le attività del CDA,
- n. 2 OSS, per le attività di assistenza domiciliare - 36 (trentasei) ore settimanali di attività per ciascun OSS impiegato per le attività nel CDA,
- organizzazione flessibile,
per assistenza domiciliare, legata alle valutazioni dell’equipe, in base al monte ore previsto (salvo rimodulazione in caso di interruzione/sospensione del Centro)
- esperienza almeno triennale nel settore di riferimento o in settori analoghi.
Autista figura prevista per il trasporto degli utenti, dalle loro abitazioni al Centro e viceversa,
Non sono richiesti particolari titoli e non si tratta di figura soggetta a valutazione della Commissione giudicatrice
Si richiede:
- una presenza
programmata per il tempo necessario a completare il servizio e fino ad un massimo di n. 24 (ventiquattro) ore settimanali
Possono essere previste ulteriori figure di supporto, quali ad esempio assistenti sociali o altre figure che collaborino all’espletamento delle attività e laboratori che si svolgeranno nel Centro.
Queste figure devono essere inserite nell’organigramma indicandone la qualifica e professionalità, il ruolo, l’esperienza maturata ed il numero di ore di attività da svolgere nel Centro; si richiede comunque un’esperienza almeno triennale in settori analoghi a quelli oggetto di affidamento.
Le eventuali ulteriori figure professionali costituiscono proposta migliorativa senza oneri per l’Amministrazione e saranno valutate dalla Commissione giudicatrice in sede di valutazione dell’offerta tecnica.
Eventuali sostituzioni di personale dovranno essere comunicate a mezzo PEC dall’organismo affidatario e non potranno essere effettuate senza previa autorizzazione del Municipio.
Per settori di attività analoghi a quello oggetto di affidamento si intende: assistenza domiciliare e presso strutture diurne e/o residenziali, rivolte a persone anziane.
ART. 7. Procedura e criterio di aggiudicazione
Per l’affidamento è stata individuata la procedura di selezione ai sensi dell’art. 36, c. 2 lett. b) e c. 6 del d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii., previa indagine di mercato, attraverso richiesta di offerta (RdO) sulla piattaforma elettronica MePA, rivolta a massimo n. 10 (dieci) operatori economici, accreditati ed abilitati alla categoria merceologica “Servizi sociali” – sottocategoria “Servizi assistenziali, educativi, di segretariato e supporto al lavoro” (CPV 85312100-0 – Centri diurni). L’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in coerenza con le modalità previste dall’art. 95, c.2 del Codice e secondo i criteri e modi indicati nel presente Capitolato e nella Lettera d’invito - Disciplinare di gara MePA.
La stazione appaltante si riserva di aggiudicare anche in presenza di una sola offerta valida, al fine di garantire l’avvio del servizio secondo gli obiettivi prefissati, purché venga raggiunto il punteggio minimo necessario per l’idoneità, fissato nella misura di 55/85.
In caso di RdO deserta o di offerte non ritenute convenienti od idonee in relazione all’oggetto
dell’appalto e/o per sopravvenute ragioni di carattere pubblico, la stazione appaltante si riserva di non procedere ovvero di indire una nuova procedura o ancora di valutare l’opportunità ; infine, si riserva di non stipulare motivatamente il contratto, anche qualora sia intervenuta in precedenza l’aggiudicazione, per sopravvenute ragioni di carattere pubblico.
N.B.: l’aggiudicazione è impegnativa per il soggetto aggiudicatario ma non per l’Amministrazione, fino a quando non saranno perfezionati gli atti in conformità delle vigenti disposizioni.
Scaduto il termine di presentazione delle offerte progettuali, si procederà alla verifica della documentazione amministrativa, di cui si darà opportuna comunicazione come previsto dal Codice e dalla normativa vigente.
A seguire la Commissione giudicatrice, appositamente nominata ai sensi dell’art. 77 del Codice, procederà alla valutazione qualitativa e quantitativa dei criteri e sub-criteri individuati nella Lettera d’invito -Disciplinare di gara MePA, al paragrafo “criteri di valutazione delle offerta tecnica ed economica”, nel rispetto dei seguenti punteggi massimi:
- Punteggio tecnico: massimo 85 punti, - Punteggio economico: massimo 15 punti.
Al termine delle operazioni la medesima Commissione presenterà una proposta di aggiudicazione.
L’appalto sarà aggiudicato all’offerta che risulterà congrua rispetto ai criteri e sub-criteri individuati e alle specifiche del servizio richiesto, di cui al Disciplinare di gara MePA, previa verifica da parte del R.U.P. dei requisiti di carattere generale, di capacità economico e finanziaria e di capacità tecnico-professionale, nei confronti dell’operatore economico classificatosi primo in graduatoria.
Nel corso della procedura, qualora si rendesse necessario acquisire valutazioni su documenti/dichiarazioni presentati dai partecipanti alla presente procedura, il R.U.P. procederà conseguentemente, anche ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, sospendendo, se del caso, temporaneamente la seduta pubblica o aggiornandola a successiva data della quale verrà data comunicazione mediante i mezzi previsti per legge.
ART.8. Offerta tecnica modalità di presentazione ed adempimenti
L’offerta tecnica, a pena di esclusione, dovrà essere sottoscritta digitalmente dal/i titolare/i o dal/i legale/i rappresentante/i o da altra/e persona/e munita/e di specifici poteri di firma. Le modalità di presentazione dell’offerta sono specificate nella Lettera d’invito – Disciplinare di gara MePA, nella sezione “offerta tecnica”.
Deve comprendere i seguenti documenti:
1) un indice analitico con l’elencazione della documentazione prodotta;
2) la proposta progettuale che dovrà essere sottoscritta dal/i legale/i rappresentante/i o titolare/i o da chi ha poteri di firma, dovrà essere costituita da non più di 20 (venti) pagine, suddivisa in capitoli, in base ai criteri di valutazione ed essere elaborata tenendo conto dei seguenti elementi:
• analisi del contesto di riferimento e finalità generali
• tipologia di attività ed interventi all’interno del Centro
• destinatari diretti ed indiretti - obiettivi specifici
•planning settimanale distinto in relazione alle due tipologie di attività richieste, ossia quelle da svolgere presso il Centro il Diurno e le azioni di supporto in fase di ingresso e di dimissioni degli utenti
• attività di monitoraggio e supervisione
• varianti migliorative senza oneri per l'Amministrazione;
3) la documentazione relativa alla sede proposta:
- la planimetria, specificando le misure complessive della struttura e quelle dei singoli ambienti, - le foto di ogni ambiente interno e degli spazi esterni, atte a consentire di verificarne l’idoneità
rispetto alle attività da svolgere,
- l’atto di proprietà o locazione o altro documento idoneo a comprova della disponibilità di utilizzo della struttura,
- l’autorizzazione al funzionamento o, in mancanza, un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti necessari per ottenerla, con impegno a fornire all’Amministrazione, in caso di aggiudicazione ed entro 15 (quindici) giorni dalla stessa, la copia dell’istanza protocollata, presentata al competente ufficio municipale;
4) il planning settimanale delle attività, con l’indicazione delle modalità e tempistiche di svolgimento del servizio, distinto in relazione alle due tipologie di attività richieste, con organizzazione delle azioni di supporto in fase di ingresso e di dimissioni degli utenti.
Il progetto dovrà ispirarsi ad una organizzazione di tipo flessibile, considerando l’eventualità che in futuro siano ancora in essere, in ragione della necessità di contenere la diffusione della pandemia, restrizioni al normale funzionamento delle attività dei Centri Diurni, imposte a livello governativo e decentrato.
Nello specifico, sarà possibile differire l’apertura del Centro o, se già in corso di esecuzione, sospenderne/interromperne le attività, rimodulando il servizio per il tempo necessario e nei limiti dei fondi impegnati.
L’eventuale articolazione delle attività rimodulate sarà oggetto di apposito accordo tra l’Operatore economico e l’Amministrazione, supportato dalle valutazioni svolte dall’equipe e nel rispetto delle disposizioni governative e di livello decentrato del momento.
5) l’organigramma relativo al progetto, dal quale si evincano i ruoli di ciascun operatore coinvolto nelle attività, con specifica indicazione dei titoli e dell’esperienza in servizi analoghi al settore oggetto di affidamento, per complessivi n. 3 (tre) anni;
6) l’elenco nominativo delle risorse umane proposte, con indicazione della relativa qualifica, che abbiano maturato un’esperienza professionale almeno pari a tre anni;
7) il curriculum di ciascuna delle figure professionali coinvolte nel progetto, redatto secondo il formato standard europeo, firmato dal titolare, comprensivo della dichiarazione di essere a conoscenza che viene presentato ai fini della partecipazione alla presente procedura e corredato dal modulo di “informativa sul trattamento dei dati personali”, da sottoscrivere per accettazione ed allegare (parte integrante degli allegati alla Lettera d’invito - Disciplinare di gara MePA);
8) le proposte innovative e/o migliorative del servizio senza oneri per l’Amministrazione;
9) il fac-simile delle schede di mrendicontazione, schede di verifica e schede utenti, predisposte ai fini dello svolgimento delle attività proprie del progetto, del monitoraggio di dette attività, del coordinamento con la rete territoriale, della realizzazione degli interventi previsti in favore dell’utenza fruitrice del servizio; le schede saranno poi concordate con il servizio sociale municipale ed in particolare con il Referente municipale;
10) la dichiarazione ai sensi dell’art. 53 del d. lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.,con la quale ciascun concorrente potrà:
- segnalare all’Amministrazione, mediante motivata e comprovata dichiarazione, sottoscritta digitalmente, le informazioni che costituiscono segreti tecnici e/o commerciali e, quindi, l’opposizione a far visionare integralmente l’offerta progettuale in caso di accesso agli atti o, alternativamente
- rendersi disponibile a far visionare integralmente i contenuti dell’offerta tecnica.
In presenza di tale dichiarazione, in caso di richiesta di accesso agli atti, in conformità con la Direttiva UE 214/24/UE, l’Amministrazione consentirà l’accesso ai documenti nella forma della sola visione, per quanto attiene alle informazioni che costituiscono segreti tecnici o commerciali, previa comunicazione ai controinteressati. In ogni caso, l’accesso sarà consentito solo dopo l’aggiudicazione definitiva.
11) una dichiarazione con cui l’Operatore economico attesti:
che le attività di cui alla proposta progettuale, sono svolte garantendo la tutela della sicurezza e della salute, tanto degli utenti e delle loro famiglie, quanto delle lavoratrici e dei
lavoratori, attraverso:
- l'adeguata informazione del personale impiegato in merito alle procedure di sicurezza atte a ridurre i rischi per la salute propria e degli utenti;
- la fornitura dei dispositivi di protezione individuali (DPI) necessari;
- l'adozione di operazioni di sanificazione e di percorsi di sorveglianza a cui devono essere sottoposti i lavoratori, con particolare riferimento a quelli venuti in contatto con utenti positivi al COVID-19;
che i documenti di valutazione dei rischi (DVR) contengono l'integrazione di tali azioni preventive per la protezione e la prevenzione dei rischi da contagio da virus COVID-19;
che codesto Organismo trasmetterà in caso di aggiudicazione il DVR specifico.
ART.9. Obblighi a carico dell’appaltatore
L’appaltatore, nell’adempimento dell’obbligazione di erogazione del servizio, deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta in base alle prescrizioni di cui al contratto e al presente capitolato.
La stipulazione del contratto da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza ed accettazione di tutte le norme vigenti in materia di appalti di servizi pubblici, delle norme che regolano il presente appalto, nonché delle condizioni che attengono all’esecuzione del servizio.
La partecipazione alla procedura e la stipulazione del contratto da parte dell’appaltatore equivale altresì a dichiarazione della sussistenza delle condizioni che consentono l’immediata esecuzione dei servizi.
In particolare l’Organismo affidatario è tenuto a fornire la disponibilità di una sede adeguata ad ospitare gli utenti, che sia priva di barriere architettoniche, abbia spazi tali da facilitare l’orientamento e l’accesso ai servizi igienici (che devono essere in numero sufficiente come già specificato) e favorire l’attività fisica, sia all’interno della struttura (spazi per l’attività motoria), sia all’esterno, ove adeguato, consentendo una confortevole accoglienza.
Tale struttura, inoltre, deve aver ottenuto l’autorizzazione al funzionamento ai sensi della L.R. n.
41/2003, della Delibera G.R. n. 1305/2004 e ss.mm. e della Delibera della Giunta Comunale n.
8/2007 ovvero dovrà possedere i requisiti previsti per ottenere tale autorizzazione.
L’Organismo affidatario, infine, deve garantire il rispetto delle norme previste dai decreti legge, dai DPCM emanati dal Governo e dalle disposizioni degli Enti decentrati, volte a tutelare la salute pubblica e consentire il contenimento della pandemia.
ART. 10. Proposte migliorative senza oneri per l’Amministrazione
Ai sensi dell’art. 23 comma 15 del d.lgs. n.50/2016 le offerte progettuali potranno prevedere proposte migliorative del servizio, purché conformi alle prescrizioni del presente capitolato.
Tali offerte dovranno essere inserite dall’organismo proponente nell’offerta tecnica, in apposito capitolo separato e dovranno essere finalizzate ad ottimizzare il servizio stesso.
Le proposte migliorative, senza oneri per l’amministrazione, costituiranno clausole contrattuali a tutti gli effetti, con un preciso obbligo e responsabilità di adempimento da parte dell’organismo aggiudicatario e, costituendo elementi di scelta del concorrente in sede di gara saranno oggetto di puntuale e rigoroso controllo da parte della Stazione Appaltante.
ART. 11. Funzioni della Committenza
Il Servizio Sociale municipale, attraverso al figura del D.E.C. (Direttore di Esecuzione del Contratto) cura la verifica ed il controllo sul livello qualitativo delle prestazioni rese e svolge funzioni di coordinamento con le famiglie degli utenti, con la rete territoriale di riferimento, in particolare con la ASL e con il Responsabile/coordinatore del Centro Diurno.
Il D.E.C., sia come componente dell’equipe integrata (Centro Diurno-Municipio-ASL) che come componente dell’UVMD, segue lo svolgimento e l’organizzazione del servizio e l’evoluzione delle fasi della malattia dei singoli utenti. Il Municipio Roma III e la ASL ROMA 1, come da Protocollo d’intesa CD/101065/2019 approvato con Determina Dirigenziale n. CD/1275/2019, istituiscono, nell’ottica di un’integrazione tra servizi Sociali e Sanitari diretti alla popolazione affetta da Alzheimer ed altre Demenze, una equipe integrata composta da:
- un Assistente Sociale del Municipio III, DEC del progetto,
- il Coordinatore del Centro Diurno, facente parte delle figure professionali messe a disposizione dall’Organismo aggiudicatario del servizio
- un medico della ASL Roma1, specialista in Geriatra o specializzazione equipollente che la presiede.
L’equipe integrata ha le seguenti funzioni:
1. effettuare le Valutazioni degli utenti avviati dall’UVMD;
2. seguirà il Piano di assistenza Individuali (PAI), Piano Intervento Individuale (PII), Piano Riabilitativo Individuale;
3. elaborare e monitorare i Programmi Individuali delle Attività di stimolazione degli utenti che entrano nel CDA, insieme agli altri componenti dell’equipe;
4. proporre alla UVMD le eventuali dimissioni;
5. elaborare Regolamenti e procedure relative al funzionamento del CDA;
6. effettuare riunioni periodiche e redigere i relativi verbali;
7.promuovere iniziative di informazione e sostegno dirette ai familiari ed ai “caregiver” e amministratori di Sostegno degli utenti;
8. gestire l’eventuale insorgenza di criticità.
L’ Équipe integrata si riunisce con cadenza periodica, almeno una volta al mese.
ART. 12. Divieto subappalto e cessione del contratto
Agli Organismi affidatari è fatto espresso divieto di sub-appaltare o comunque cedere a terzi, in tutto o in parte lo svolgimento dell'attività oggetto dell’appalto, pena Ia risoluzione del contratto, ai sensi dell'art.1456 del Codice Civile, fatta salva Ia cessione pro-soluto, di cui alla Deliberazione della Giunta Capitolina n. 281 del 15/09/2010.
ART. 13. Responsabilita’ e assicurazione
L’Organismo Affidatario è tenuto all’adempimento di tutti gli obblighi derivanti dalla legge sull’assicurazione del personale a qualsiasi titolo impiegato.
Sarà responsabile civilmente e penalmente di tutti i danni di qualsiasi natura che possano derivare a persone e/o cose a causa della realizzazione del servizio e si obbliga a sollevare il Direttore della Direzione Socio Educativa del Municipio Roma III Montesacro e la Pubblica Amministrazione da qualunque pretesa, azione, domanda, molestia od altro che possa loro derivare direttamente od
indirettamente dalla gestione del servizio de quo. Per tutti i rischi sopra esposti l’Organismo Affidatario dovrà provvedere alla stipula di idonea assicurazione per Responsabilità Civile verso Terzi, adeguata alla tipologia e all’importo dell’appalto, da presentare all’atto della sottoscrizione del contratto.
Inoltre, in ottemperanza all’articolo 8, co. 5, lettera c) del d.l. n. 76/2020, come convertito in legge n. 120/2020, che ha modificato l'art. 83 del Codice, dovrà impegnarsi a fornire una dichiarazione dell’impresa assicuratrice con cui si garantisce, qualora necessario, di adeguare il valore della polizza assicurativa presentata a quello dell’appalto.
ART. 14. Garanzia definitiva
Per la disciplina della garanzia definitiva si applica l’art. 103 del d.lgs. n. 50/2016. Qualora l’ammontare della garanzia dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali o per qualsiasi altra causa, l’appaltatore deve provvedere al reintegro della stessa entro il termine di 10 (dieci) giorni naturali e consecutivi dal ricevimento della relativa richiesta effettuata dalla stazione appaltante.
In caso di inadempimento alle obbligazioni previste nel comma precedente la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’appaltatore.
Nel caso di integrazione del contratto, l’appaltatore deve modificare il valore della garanzia in misura proporzionale all’importo contrattualmente fissato nell’atto aggiuntivo, alle stesse condizioni di cui al presente articolo.
ART. 15. Tracciabilità dei flussi finanziari
Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali, il contraente si obbliga all’osservanza del disposto, di cui all’art. 3 della L. 13 agosto 2010 n. 136, recante: “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, così come sostituito dall’art. 7 del D. L. 12 novembre 2010 n. 187, convertito con modificazioni con L. 17 dicembre 2010 n. 217.
Ai sensi dell’art. 3, comma 9 –bis della citata L. n. 136/2010, il mancato utilizzo degli strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto.
L’esecutore del contratto si obbliga a comunicare a Roma Capitale gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima utilizzazione in operazioni finanziarie relative ad una commessa pubblica, nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
Gli stessi soggetti provvedono, altresì, a comunicare ogni modifica relativa ai dati trasmessi.
ART. 16. Sicurezza
L’appaltatore si obbliga ad ottemperare, nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori, a tutte le prescrizioni derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, nonché di prevenzione e disciplina antinfortunistica, assumendo a proprio carico tutti i relativi oneri.
In particolare, si impegna a rispettare e a fare rispettare al proprio personale tutte le norme e gli
adempimenti di cui al d.lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii., nell’esecuzione delle obbligazioni contrattuali.
Adotta inoltre tutti i mezzi ritenuti necessari a garantire una perfetta rispondenza alle vigenti disposizioni igienico-sanitarie previste per lo svolgimento del servizio oggetto del presente capitolato.
L’Organismo affidatario, infine, deve garantire il rispetto delle norme previste dai decreti legge, dai DPCM emanati dal Governo e dalle disposizioni degli Enti decentrati, volte a tutelare la salute pubblica e consentire il contenimento della pandemia, attraverso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro strumento idoneo ed appositamente individuato dalla legislazione nazionale.
ART. 17. Trattamento dei dati personali
Per l’espletamento dell’attività richiesta, il Municipio III Montesacro fornirà tutte le informazioni in proprio possesso, indispensabili alle attività, anche relative ai dati personali degli utilizzatori, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia. L’appaltatore sarà responsabile del corretto trattamento dei dati medesimi. Gli operatori economici che partecipano alla procedura devono prendere visione dell’”informativa sul trattamento dei dati personali”, secondo le indicazioni degli artt. 13 e 14 dal GDPR 2016/679, sottoscrivendola per presa visione ed accettazione, così come le figure professionali di cui intenda avvalersi per l’espletamento del servizio.
Il trattamento dei dati avverrà con l’ausilio di supporti cartacei, informatici e telematici, secondo i principi indicati nel d. lgs. n. 196/2003 (Codice della privacy) e nel suddetto GDPR 2016/679, conformemente ai principi stabiliti anche a livello europeo.
Il Titolare del trattamento dei dati personali è il Sindaco di Roma Capitale.
Responsabile del trattamento dei dati personali è il Direttore del Municipio Roma III Montesacro.
Il soggetto affidatario dovrà impegnarsi ad organizzare le operazioni di trattamento affidategli in modo che esse vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge, con particolare riferimento alle norme relative alla adozione delle misure di sicurezza.
Ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n. 196/2003 e ss.mm.ii e del Reg. UE n. 679/2016, il Municipio – in quanto “titolare” – designerà l’operatore affidatario del servizio quale “responsabile” del trattamento dei dati personali degli utenti partecipanti alla progettazione di cui trattasi.
Ai sensi dell’art.29 del decreto indicato, l’Organismo dovrà nominare un responsabile del trattamento dei dati personali che, si atterrà rigorosamente alle istruzioni impartite dal Municipio e a quanto sarà stabilito con la sottoscrizione del contratto, nel rispetto dell’obbligo di procedere al trattamento in modo lecito e secondo correttezze.
Gli adempimenti a carico dell’affidatario saranno dettagliati in sede di sottoscrizione del contratto, sulla base di quanto indicato nello schema di contratto.
ART. 18. Verifiche e controlli sullo svolgimento del servizio: inadempimenti, ritardi e penali – sospensione, risoluzione e recesso
Roma Capitale – Municipio Roma III Montesacro – Direzione Socio Educativa si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'Organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese, mediante
il Direttore dell'esecuzione del contratto, secondo le modalità indicate nello schema di contratto e nella Lettera d’invito - Disciplinare di gara Mepa, a cui si fa espresso rinvio.
ART.19. Rinvio alla normativa vigente
Per tutto quanto non previsto nel presente Capitolato Speciale, le parti fanno riferimento alle disposizioni contenute nel codice Civile, nel d.lgs. n.50/2016 e ss.mm.ii. e alle vigenti leggi inerenti il settore.
DIREZIONE SOCIO EDUCATIVA IL DIRETTORE
dott. Claudio Zagari