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IL PATTINAGGIO. Di Fabio Uboldi

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Academic year: 2022

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IL PATTINAGGIO

Di Fabio Uboldi

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L’hockey pista è uno sport che implica l’utilizzo di pattini nella sua forma più

tradizionale, quello a quattro ruote.

Partendo da questa se pur banale ed ovvia affermazione vorrei introdurmi

in una breve descrizione del pattino stesso e del suo funzionamento in

ambito tecnico fisico.

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Calzatura del pattino

Il pattino tradizionale da Hockey a quattro

ruote è composto da uno scarponcino con tacco che cinge il collo del piede fin appena sopra la caviglia.

Il tacco ha una funzione prettamente

ergonomica pensata per la postura

dell’hockeista ed i suoi movimenti.

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Calzatura del pattino

La parziale rigidità costruttiva serve a

proteggere il piede e trasmettere al meglio i comandi dei ns. piedi al mezzo meccanico che gli è solidalmente ancorato.

L’altezza della calzatura serve a proteggere la

caviglia da impatti potenzialmente dannosi con

bastone e pallina.

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Meccanica del pattino

• Fulcro funzionale del pattino è la piastra o telaio.

• Realizzato in gran parte dei casi in leghe di alluminio o fibre plastiche, è

sostanzialmente lo strumento che ci

consente di operare tutti i movimenti che il

ns. corpo gli indica.

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Il Telaio

La base, è una piastra sagomata ricavata dal pieno, composita o a traliccio; le migliori differenziano il loro disegno per l’utilizzo del piede destro o sinistro.

E’ composto da due carrelli chiamati crociere.

Un puntale o tampone è inserito in punta alla piastra

in una boccola o un foro filettato.

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Le crociere

Spesso impropriamente chiamati sterzi, sono come detto trattenute alla piastra per mezzo di due perni.

• Il primo s’inserisce in una cavità sferica posta all’estremità della piastra e sarà mobile (puntalino), il secondo si fissa

solidalmente al telaio, grazie alla maschiatura filettata posta ad una delle due estremità nell’ apposito foro filettato femmina.

• Lo stesso perno presenta un foro filettato alla sua estremità

opposta, atto ad alloggiare un bulloncino o in caso di filettatura maschia un controdado.

• Quest’ultimo perno farà d’alloggio al cuore della crociera composta da:

– due flange metalliche contrapposte, due parti gommose

chiamate elastomeri e la basetta che a forma di croce, è la sede delle ruote e nel contempo primo perno.

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Le crociere

Le parti in gomma ( poliuretano o altro ), che cingono la basetta, sono preposte alla regolazione di durezza del carrello.

• Ciò avviene mediante ad una azione di compressione o

decompressione degli elastomeri, movimentando il dado posto all'estremità del perno,infatti l'azione di restringimento delle

distanze degli elementi, o rilascio , rende più rigida o morbida la torsione della crociera.

• Questo schema costruttivo, consente l'inclinazione bilaterale di qualche grado in senso tangente alla piastra, la disposizione

allineata ma contrapposto sul telaio, rende possibile reazioni alla pressione laterale, l’una al contrario dell’altra creando le condizioni di convergenza esterna o interna e quindi “ di sterzare ” .

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La piastra

Dal disegno è facile capirne l’orientamento, la

crociera frontale è preceduta dal foro filettato per l’alloggio del puntale, ( qui vi è la più rilevante

differenza tra la piastra sx e dx ), i fori contrapposti e rovesciati degli alloggi delle estremità delle crociere, creano le condizioni geometriche d’esercizio perché avvengano torsioni utili alla formazione d’attrito

radente nonché al effetto sterzo.

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I Puntali

Realizzati in varie mescole, differenziati per durezza, sono prodotti con un gambo a

passo filettato per permetterne la

regolazione in escursione dalla piastra al fine di regolare l’appoggio in base alle proprie

esigenze in fase di spinta o frenata estrema.

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Le Ruote

Accessorio indispensabile; per contatto con il pavimento ,

avviene la trasmissione dell’attrito Volvente (insieme agli organi meccanici di movimento i cuscinetti) e dell’attrito Radente.

Possono avere svariate forme, con durezze calcolate in short di durezza, dal 88 al 97 con diametri che vanno dal 38 ( anteriore per portieri) al 63, larghezze dai 50 mm ai 23. Molte sono le

composizioni delle mescole, mediamente poliuretaniche e comunque di derivazione plastica

La scelta migliore … inutile in questo senso dare

raccomandazioni, per personale esperienza ritengo che ciò che possa andar bene ad un atleta può non esserlo per un altro …

• Peso, altezza , potenza, troppe le variabili fisiche e poi quelle meccaniche, durezza delle crociere ad esempio.

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Definizione di Attrito

In fisica l’attrito è definito come una forza che si oppone al movimento di un corpo

Attrito Statico è la forza che si manifesta tra le superfici in fase di quiete, l’attrito statico è direttamente proporzionale alla forza premente

Attrito Dinamico è la forza che si manifesta quando un corpo è in movimento si di una superficie ed è diretta in verso contrario al moto

Attrito Volvente è l’attrito che si manifesta nel moto di un corpo che si muove su di piano d’appoggio per azione del rotolamento Attrito Radente è l’attrito che si sviluppa fra la superficie di un corpo in relazione al piano d’appoggio per strisciamento

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Schema delle forze fisiche che intervengono in successione

Attrito Dinamico Attrito Radente

Attrito Volvente (conclusione spinta) (Partenza)

Attrito Statico (Fine)

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Esempi delle forze d’attrito nelle varie situazioni

Passo spinta: Radente e Volvente

Passo incrociato: Radente e Volvente Passo a Papera: Volvente

Passo a Catena: Radente

Frenata mezza Cristiania: Volvente e Radente

• Frenata Cristiania: Radente

Frenata spartineve: Radente

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I principali passi dell’Hockey

Passo spinta

Passo incrociato Passo a catena Passo a papera Passo a “T”

Passo aderente

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Passo Spinta

E’ certamente il passo più utilizzato per tutte le

discipline che utilizzano i pattini e non (vedi sci di fondo)

La corretta esecuzione consente di sviluppare moto rettilineo con la massima resa in termini di spinta sia in avanti che all’indietro

Eseguito con il cambio alternato del peso corporeo e quindi del baricentro rispetto agli appoggi, si crea

durante l’esecuzione, attrito Radente e Volvente

contemporaneamente

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Definizione Passo Spinta

• E’ il passo che ci consente, attraverso il trasferimento del carico su di un piede, di

eseguire uno spostamento sul piano sagittale, in opposta direzione, alla forza d’attrito radente

esercitata dal piede scarico mediante la spinta

compiuta in senso laterale dorsale.

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Passo incrociato

• Passo impiegato per la prosecuzione della spinta in fase di cambio di direzione sia in avanti che

all’indietro.

• Durante il trasferimento di carico, l’orientamento del busto e delle spalle saranno determinanti.

• Inclinando e torcendo il busto in senso interno al raggio di curva, il piede della gamba in appoggio subisce un cambio di direzione.

• L’alternanza della spinta mediante l’incrocio tra

gamba in appoggio e gamba in spinta genereranno

forza d’attrito Radente

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Passo a Catena

Prende il nome dal disegno che si compie nella sua esecuzione

Dalla posizione di partenza a gambe semichiuse viene esercitata pressione sul esterni del pattino (di riflesso sulle ruote esterne ) per poi ricondurre il peso

sull’interno del pattino creando forte attrito Radente

Può essere impiegato in avanti ed indietro

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Passo a Papera

E’ un passo propedeutico alla ripartenza senza l’ausilio dei tamponi se effettuato con ridotto grado di apertura dei piedi.

Si effettua mediante la contrapposizione dei talloni sul piano trasversale e portando agli opposti le punte dei pattini, può risultare utile, anche in fase di “copertura”

della palla

La forza principale d’attrito è quella volvente, radente

se utilizzato nel primo caso

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Passo a “T”

E’ un passo di spinta.

Eseguito con un appoggio in fase di carrellamento ed uno in spinta implica lo spostamento del carico sull’appoggio in

carrellamento.

Indispensabile l’utilizzo in fase difensiva, conferisce

particolare stabilità al corpo e rapidi cambi di direzione grazie proprio al mantenimento equilibrato del baricentro che è durante l’esecuzione ribassato e centrale

Ottimo per ripartenze (nella corsa è una partenza)

Si creano forze d’attrito Volventi e Radenti contemporaneamente

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Passo incollato

• Passo eseguito senza il distacco dei pattini da terra normalmente con baricentro verso un

appoggio e con movimento ondulatorio del arto

“scarico” al fine di creare attrito radente per il controllo o lospostamento rettilineo o

curvilineo.

• Utile in copertura palla

• Si sviluppa attrito volvente e radente

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Trasferimento di carico

E’ la vera problematica nella prima fase di avviamento e nel contempo chiave di volta per realizzare correttamente ed in modo proficuo ogni movimento.

• Un tiro, una partenza, una frenata o una curva e perché no, una finta, sono sempre il risultato, sia sui pattini che sui nudi piedi, di una corretta distribuzione dei pesi.

• Se dobbiamo frenare lo sbilanciamento che ne deriverà

dalla decellerazione andrà compensata spostando il peso

del ns. corpo in senso opposto alla direzione di moto.

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Trasferimento di carico

• Quando eseguiamo un tiro battuto bilanciamo con la gamba opposta al braccio che carica il tiro, nei tiri

spazzati o accompagnati se l’impostazione di gambe, piedi, busto e spalle non è corretta ne viene

compromessa la resa e l’efficacia …

• Quindi, curare la postura, la correttezza dei movimenti sui pattini è indispensabile per la riuscita di ogni

fondamentale nel gioco dell’hockey pista.

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