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LO SPIRITO DI CONSIGLIO

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LO SPIRITO DI CONSIGLIO

Date : 24 Aprile 2022

Allora gli uomini d'Israele presero alcune delle loro provviste, ma non consultarono l'Eterno. Giosuè 9:14

Redazione a cura di Gandolfa Brucato.

Continua la miniserie concernente le sette caratteristiche dello Spirito Santo ed oggi l'apostolo Lirio tratta il tema dello “Spirito di Consiglio”, che forse poche volte utilizziamo e così come avviene di trovarsi nella stessa casa e non dialogare, allo stesso modo lo Spirito Santo vive dentro di noi, ma non Gli chiediamo e non Gli sottomettiamo nulla. Eppure ci dovremmo sentire privilegiati di poter dichiarare la Sua Parola immutabile, perché la capacità non sta in noi, ma in Dio, che ci mette in bocca la Sua Parola, affinché il suo consiglio fluisca in noi. .

E nel verso sopraindicato Giosuè 9:14 leggiamo un episodio, dal quale emerge quanto sia importante consultare Dio in ogni frangente. Israele si fece ingannare dagli astuti Gabaoniti, che vivevano a pochi chilometri dal campo israelita e che, rendendosi conto che Dio era con il suo popolo, fecero un piano per ingannarli e avere salva la vita. Questo piano consisteva nel far capire a Israele che

venivano da un paese lontano e chiesero a Giosuè di fare un’alleanza con loro. Giosuè accettò siglando il detto patto “nel nome dell'Eterno”. In un secondo tempo Israele venne a sapere che i Gabaoniti erano loro vicini e li avevano ingannati mentendo, ma poichè il patto era stato fatto nel nome l'Eterno, Dio li obbligò ad onorarlo. Così i Gabaoniti furono inseriti all'interno del popolo ed anche se furono addetti a svolgere lavori umili e pesanti ebbero comunque salva la vita. Tutto ciò è avvenuto perchè gli Israeliti non consultarono l'Eterno. Dobbiamo sapere che quando prendiamo decisioni affrettate, paghiamo successivamente le conseguenze delle nostre scelte, effettuate autonomamente.

Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva». 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

A Pentecoste lo Spirito Santo è stato dato e insieme ad esso i fiumi di acqua viva (i sette spiriti di Dio) descritti in

Isaia 11:2 Lo Spirito dell'Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno.

Sono i sette spiriti dell'Eterno (caratteristiche operative) che fluivano continuamente nella vita di Gesù e che Lo portarono ad avere totale successo. E quando lo Spirito Santo viene a vivere dentro di noi, abbiamo la Sua stessa potenzialità e tutti questi fiumi si possono manifestare da dentro di noi e portarci ad avere la Sua stessa somiglianza. Gesù non ha mai pensato che potessero esserci cose per le quali non ci fosse soluzione, infatti Dio ha sempre soluzioni divine, che operano per il bene di tutti (non per favorire qualcuno in particolare). Lo Spirito di consiglio è il quarto dei sette Spiriti di Dio.

Salmi 16:7 Io benedirò l'Eterno che mi consiglia; il mio cuore mi ammaestra anche di notte.

Dio ci consiglia attraverso l'uomo interiore. Poniamo attenzione sul fatto che il salmista precisa: ”Mi consiglia” non “Mi comanda. C'è differenza tra comando e consiglio: il primo obbliga a rispondere in maniera affermativa o negativa, invece nel secondo c'è la saggezza, la sapienza, l'esperienza paterna che viene data, per confrontare, col Suo consiglio quello che noi penseremmo di fare, per poi

riflettere e convincerci che il Suo consiglio è senz'altro migliore del nostro pensiero.

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Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace. Il nome

“Consigliere ammirabile” significa “stratega straordinario”.

È importante notare che di solito quando ci si riferisce a “responsabilità” si pensa a un peso che grava, viceversa a proposito di Gesù, al quale questo verso si riferisce, viene detto “riposerà”

perché Lui viene anche definito “ammirabile” che corrisponde a “qualcuno che compie atti potenti, miracolosi, soprannaturali”. Ha sempre le strategie per portarci alla vittoria. A volte quando viviamo situazioni difficili pensiamo che non ci sono soluzioni e ci scoraggiamo, ma Lui ha la soluzione per ogni cosa. D'altronde se non ci fossero problemi non sperimenteremmo la soluzione, non

conosceremmo un Dio di miracoli, ma poichè con Lui risolviamo qualunque problema, il risultato che ne consegue è che sicuramente cresciamo nella fiducia in Lui. Lo Spirito di consiglio è lo Stratega Straordinario. Ciò significa che Lui va oltre la mente o i sensi ordinari. A volte nel naturale le

situazioni sembrano impossibili, ma con Lui tutto è possibile, tutto è soprannaturale. Con Lui non ci si trova mai in confusione perché sa come portarci ad avere successo. È il nostro Stratega e vive dentro di noi.

Osserviamo qualcuna delle Sue straordinarie strategie: Mosè aveva appena condotto i figli d'Israele fuori dalla prigionia d’Egitto, ma il Faraone non aveva intenzione di lasciarli andare via così

facilmente, e mandò il suo intero esercito ad inseguirli. Erano in una situazione oltremodo complicata. Avevano davanti l'ampia distesa del Mar Rosso e attorno il deserto; Dietro, il rumore degli zoccoli dei cavalli ed il minaccioso sferragliare dei carri, mentre l'esercito egiziano si

avvicinava a loro. Umanamente non c'era via di scampo, ma per lo Stratega Straordinario c'era la via d'uscita. Quando il popolo gridò a Mosè, lui non si giustificò, non cercò soluzioni umane, ma a sua volta gridò a Dio, che rispose in maniera semplice e sorprendente.

Esodo 14:15 Quindi l'Eterno disse a Mosè: «Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele di andare avanti.

16 E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo, affinché i figli d'Israele possano passare in mezzo al mare all'asciutto.

Mosè in realtà aveva la delega e il mandato, e conseguentemente l'autorità per risolvere i problemi e cambiare le circostanze negative, ma ha dovuto fare esperienza e lo Stratega Straordinario gli diede le strategie, che umanamente potevano sembrare folli, ma poiché provenivano dallo stratega, credibile in quello che dice, realizzarono la liberazione miracolosa dei figli d'Israele. Il bastone che Dio disse a Mosè di utilizzare rappresenta la fede, infatti il potere dello spirito si muove secondo la direzione di fede che viene data. Durante la notte soffiò un forte vento orientale che prosciugò una parte di mare dividendolo in due e permettendo agli Israeliti di attraversare sull'asciutto; Dio però avvertì Mosè di richiudere il mare per non far passare gli Egiziani e così il mare aperto rappresentò vita per il popolo e morte per gli Egiziani.

Anche Davide riceveva strategie direttamente da Dio. Allorquando egli fu unto i Filistei andarono contro di lui (il nemico teme l'unzione), pensando che sarebbe stato più difficile attaccarlo successivamente e vincerlo, in quanto nel frattempo si sarebbe certamente fortificato. Infatti gli attacchi del nemico si verificano frequentemente agli inizi della conversione o prima che Dio fa qualcosa di spiritualmente importante per la nostra vita. Ma Davide (l'uomo dal cuore verso Dio) non guardava i nemici, bensì guardava Dio, attendendo da Lui consiglio e guida.

2Samuele 5:19 Allora Davide consultò l'Eterno dicendo: «Devo salire contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?». L'Eterno rispose a Davide: «Sali, perché darò certamente i Filistei nelle tue mani».

Davide vinse i Filistei, come Dio gli aveva assicurato. Ma loro non si rassegnarono alla sconfitta subita e tornarono ad attaccare con modalità diverse Davide, il quale non pensò che come li aveva vinti la volta precedente avrebbe potuto vincerli la seconda volta, bensì, dimostrando la sua

attitudine corretta, tornò a consultare l'Eterno che gli mostrò una nuova e diversa strategia e lo portò a vincere ancora una volta.

Samuele 5:23 Quando Davide consultò l'Eterno, egli disse: «Non salire; aggirali alle spalle, piomba su di loro di fronte ai Balsami.

2Cronache 20:1 Dopo queste cose avvenne che i figli di Moab, i figli di Ammon ed altri con loro

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assieme agli Ammoniti vennero per combattere contro Giosafat. 2 Così giunsero alcuni a informare Giosafat, dicendo: «Una grande moltitudine si è mossa contro di te da oltre il mare dalla Siria; ecco, essi, sono in Hatsatson-Thamar» (che è En-Ghedi). 3 Allora Giosafat ebbe paura e si dispose a cercare l'Eterno, e proclamò un digiuno per tutto Giuda. 4 Così quei di Giuda si radunarono per cercare aiuto dall'Eterno, e da tutte le città di Giuda venivano a cercare l'Eterno. (per consultarLo) Anche Giosafat, allorquando ricevette la cattiva notizia che la piccola nazione di Giuda che egli governava (dopo la divisione dei due regni nord e sud) era completamente circondata e superata in numero dagli eserciti di tre nazioni nemiche Moab, Ammon e il monte Seir, non si rallegrò certamente (ebbe paura), ma invece di disperarsi per quella situazione che umanamente non aveva soluzioni, proclamò un digiuno in tutto il Paese e l'intera nazione e cercò la faccia del Signore per ricevere soluzioni divine. Mentre pregavano e digiunavano, Dio ispirò un levita Jahaziel (che vuol dire: Dio vede), e diede al re e al popolo la strategia di cui avevano bisogno per vincere la battaglia. Sappiamo che non tutte le battaglie sono di Dio, alcune sono nostre, ad esempio quando gli Israeliti hanno dovuto affrontare gli Amalekiti Dio ha combattuto con loro attraverso l'intercessione di Mosè.

2Cronache 20:10 Ed ora, ecco i figli di Ammon, di Moab e quelli del monte Seir, nel cui territorio non permettesti a Israele di entrare quando essi uscivano dal paese d'Egitto (essi perciò si tennero da loro lontani e non li distrussero),

2Cronache 20:14 Allora nel mezzo dell'assemblea lo Spirito dell'Eterno investì Jahaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaiah, figlio di Jeiel, figlio di Mattaniah, un Levita, dei figli di Asaf. 15 E questi disse: «Ascoltate, voi tutti di Giuda, voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Così vi dice l'Eterno: "Non temete, non sgomentatevi a motivo di questa grande moltitudine, perché la battaglia non è vostra, ma di DIO. 16 Domani scendete contro di loro; ecco, essi saliranno per la salita di Tsits e voi li troverete all'estremità della valle di fronte al deserto di Jeruel. 17 Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che è con voi, O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi domani uscite contro di loro, perché l'Eterno è con voi"».

Notiamo che in questo caso, stante che Giosafat e i suoi sudditi non avevano fatto nulla di male ai popoli che avevano deciso di attaccarli ingiustamente, Dio disse loro tramite il profeta (Non

dimentichiamo che Dio nell'A.T. parlava per bocca dei profeti che dovevano essere assolutamente veraci, altrimenti rischiavano la lapidazione) che la battaglia era Sua (addirittura loro non avrebbero dovuto usare armi) e che sarebbe stato Lui stesso, per la giusta causa ed in qualità di giusto giudice a scendere in battaglia per loro. Diede delle direttive precise che furono osservate integralmente e che portarono alla vittoria la nazione di Giuda.

2Cronache 20:20 La mattina seguente si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell'Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e

prospererete». 2Cronache 20:21 Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabilì quelli che dovevano cantare all'Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua santità, mentre

camminavano davanti all'esercito e dicevano: «Celebrate l'Eterno, perché la sua benignità dura in eterno». 22 Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l'Eterno tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab, e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti. 23 I figli di Ammon e di Moab insorsero contro gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli, quand'ebbero annientati gli abitanti di Seir, si aiutarono a distruggersi a vicenda. 24 Così, quando quelli di Giuda giunsero sull'altura da cui si poteva osservare il deserto, si volsero verso la moltitudine, ed ecco, non c'erano che cadaveri distesi per terra; nessuno era scampato.

Notiamo che la strategia adottata risulta particolare (ideata e consigliata dallo stratega straordinario), in prima linea misero i cantori, perchè sappiamo che le armi spirituali sono potenti al cospetto di Dio a distruggere le fortezze. Infatti quando attraversiamo difficoltà non riusciamo più a lodare, ma non appena troviamo la forza di farlo, l'arma spirituale della lode crea confusione nel campo del nemico e ci porta ad affrontare con Dio le circostanze negative e a superarle, riportando vittoria.

Il termine “Consigliere Ammirabile” in Isaia 9:5 si riferisce anche al consiglio di un re.

Michea 4:9 Ora, perché gridi così forte? Non c'è alcun re dentro di te? È forse perito il tuo

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consigliere, che ti hanno colto le doglie come di donna che sta per partorire?

Dio rispose al grido di Michea ricordandogli che il re, consigliere ammirabile, che viveva dentro di lui non era perito ma era vivo ed era pronto a consigliarlo e a dargli soluzioni divine per ogni cosa.

Esodo 17:5 L'Eterno disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te degli anziani d'Israele;

prendi anche nella tua mano il tuo bastone col quale percuotesti il fiume, e va'. 6 Ecco, io starò davanti a te, là sulla roccia in Horeb; tu percuoterai la roccia, ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà».

Mosè chiese aiuto a Dio, che lo istruì in maniera perfetta. Dio non ci fa mancare mai la sua presenza e se ci coinvolge in un Suo piano non ci lascerà mai soli. Infatti è opportuno ricordarsi sempre di ciò che Dio ha fatto nelle vite di ciascuno di noi, cosicchè ritornando alla fede che abbiamo usato in quelle situazioni difficili dove abbiamo poi ricevuto miracoli, possiamo usarla ancora per ricevere altri miracoli. Nel naturale, il consiglio fornito da Dio a Mosè poteva sembrare allucinante, ma la Bibbia dice che dove c'è la parola di un re c'è potere.

Ecclesiaste 8:4 Infatti la parola del re è potente; e chi gli può dire: «Che cosa fai?».

E stiamo parlando del consiglio non di un re qualsiasi, ma del Re dei re! Sappiamo nel naturale che pochissime persone risultano credibili ( la maggior parte non lo sono per niente); infatti la credibilità di una persona è tanto più alta quanto più le sue parole corrispondono ai fatti. Ma la credibilità di Dio è assoluta, la Sua parola coincide sempre con i fatti, la Sua autorità è massima, è Onnipotente e Sovrano.

Ma ancora troviamo il Consigliere Ammirabile all'opera per Isacco che si trova ad affrontare una carestia. Ad un certo momento, una carestia era entrata e molte persone partivano per l'Egitto. Ma Dio parlò ad Isacco dicendogli di non agire come aveva fatto suo padre Abramo, il quale durante una carestia, senza consultarLo, si era recato in Egitto dove c'era il Nilo, (e sì aveva affrontato la carestia, ma tornando aveva portato con sé la schiava Agar che poi aveva generato Ismaele); ma di rimanere nel paese indicatoGli dove avrebbe prosperato. Ricordiamoci che quando Dio ci mette in un posto è lì che ci fa prosperare, in quanto la prosperità non dipende dal luogo, ma da Lui che è la sorgente.

Isacco ascoltò Dio e prosperò.

Genesi 26:1 Or ci fu una carestia nel paese, oltre la precedente carestia che c'era stata ai tempi di Abrahamo. Poi Isacco andò da Abimelek, re dei Filistei a Gherar. 2 Allora l'Eterno gli apparve e gli disse: «Non scendere in Egitto; rimani nel paese che io ti dirò. 3 Soggiorna in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché io darò a te e alla tua discendenza tutti questi paesi, e manterrò il

giuramento che feci ad Abrahamo tuo padre, Fedele alle Sue parole, ogni volta che Isacco andava da qualche parte e scavava il terreno, trovava l'acqua e la gente non riusciva a capirlo. Nessuno trovava l'acqua; anche se scavavano in profondità, non riuscivano. Ma quando Isacco venne e scavò proprio accanto a loro, usciva dell'acqua!

Genesi 26:12 Isacco seminò in quel paese e in quell'anno raccolse il centuplo; e l'Eterno lo

benedisse. 13 Quest'uomo divenne grande e continuò a crescere fino a divenire straordinariamente grande. 14 Egli venne a possedere greggi di pecore, mandrie di buoi e un gran numero di servi. Così i Filistei lo invidiarono, 15 perciò i Filistei turarono, riempiendoli di terra, tutti i pozzi che i servi di suo padre avevano scavati, al tempo di Abrahamo suo padre. 16 Allora Abimelek disse a Isacco:

«Vattene da noi, poiché tu sei molto più potente di noi». 17 Così Isacco se ne andò di là e si accampò nella valle di Gherar, e là dimorò. 18 E Isacco scavò di nuovo i pozzi di acqua che erano stati scavati al tempo di Abrahamo suo padre, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che aveva loro posto suo padre. 19 Poi i servi di Isacco scavarono nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva.

Isacco divenne così ricco seguendo il consiglio di Dio al punto da essere invidiato dai Filistei che gli turarono i pozzi. Ma lui scavò di nuovo quei pozzi e, memore del fatto che i loro nomi suo padre li aveva ricevuti per rivelazione divina, diede loro gli stessi nomi e miracolosamente essi tornarono a riempirsi. Isacco aveva un consigliere che faceva avvenire miracoli! I consigli illustrati provenivano tutti dalla bocca di Dio, altrimenti, avrebbero fallito e avrebbero provocato un disastro totale! Questo è lo Spirito di consiglio all'opera, il nostro Consigliere che produce miracoli, il nostro Stratega

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Straordinario. Consultiamolo sempre ed Egli ci istruirà sui passi giusti da intraprendere in ogni nostra impresa.

La sorgente della nostra prosperità non dipende dalla nostra capacità, ma risiede nel fatto che Lui è il nostro Pastore e nulla ci mancherà. Lo Spirito Santo ci insegna sia nelle cose spirituali ed anche in quelle materiali, per farci prosperare e dimostrare che Dio è con noi. Abbiamo un consigliere

ammirabile, ma purtroppo a volte non Lo consultiamo per arroganza, orgoglio, autosufficienza, però Lui è fedele e pronto ad elargire consigli a tutti coloro che glieLi chiedono.

2Corinzi 2:14 Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza.

Ci sono tutte le soluzioni per poter vivere nella vittoria. Confidiamo in Dio e troveremo sempre soluzioni divine. Con i Suoi consigli e la Sua guida saremo condotti al trionfo.

L'apostolo Lirio conclude ricordando, a riprova di quanto approfondito nel messaggio odierno, un episodio da lui vissuto anni fa con un fratello: era stato acquistato da poco il terreno di Partinico e si dovevano iniziare i ritiri spirituali, ma purtroppo non c'era acqua. I vicini avevano detto che c'era un pozzo secco da circa 12 anni, quindi l'alternativa sarebbe stata quella di acquistare autobotti di acqua con costi abbastanza esosi; ma questo fratello non si è rassegnato, col convincimento che Dio non avrebbe dato un terreno senz'acqua e quindi si recò al pozzo asciutto (da solo per non incorrere nelle critiche di qualcuno) e lì con piena fiducia nel Dio Onnipotente pregò, impose le mani e ottenne il miracolo: il pozzo cominciò a riempirsi di acqua con lo stupore dei vicini ed ha emesso tanta acqua da soddisfare tutti i bisogni. Dio è lo stesso ieri, oggi, domani e per tutta l'eternità. È' il Nostro Pastore, è Nostro Padre ed ha tutte le risorse per farci prosperare. Siamo nell'anno del

“Release” e Dio vuole farci prosperare in ogni area e portarci a trionfare.

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