Catalogo
edizioni_Lina Brun
S A G G I
edizioni_Lina Brun
S T O R I E
eno-gastronomico, riguardanti soprattutto il territorio piemontese.
Ci sono libri relativi a residenze sabaude, palazzi nobiliari e giardini storici, e poi vini, tartufi, sale e ricette tradizionali piemontesi.
Esistono attualmente versioni in Italiano, Francese, Inglese, Tedesco.
edizioni_Lina Brun S A G G I
edizioni_Lina Brun
S T O R I E
INVITO A PALAZZO
ITALIANO Malgrado le parole galanti, il Tessitore dell’Uni- tà d’Italia si consolerà presto.
Non ama soltanto le belle donne ma anche i buoni manicaretti e questa sera, consapevole che si tratta di una occasione importante, il suo cuoco ha preparato una cena veramente preli- bata.
I suoi servitori sono persone fidate, ma è meglio non correre rischi. Per il têtê-à-têtê con la Contessa ci saranno il suo vecchio maggior- domo e… dei servitori sordi e muti.
Servitori sordi e muti
Poche persone pensano d’ordinario ad un gran- dissimo ripiego di moltiplicare i mobili della sala convivale dai Francesi detti servantes, ed in più luoghi d’Italia servitori.
Soglionsi usare nelle famiglie, apprezzandone l’utilità; né si vede come potessero sconvenire ad un solenne convito. Per chi non ha un gran numero di servitori vivi, troverebbe in questi di legno un aiuto di molta economia, un servitore senza goffaggine, e sulla discrezione del quale si può contare.
Da: La cuciniera di città e di campagna Cavour non perde mai l'occasione di corteggiare una bella
donna.
"Mi spiace, cara cugina, che dobbiate andar via. Mi mancherete. Torino non sarà più la stessa senza di voi.
Sarà come se fosse tramontato il sole".
Palazzo Cavour.
Particolare della Sala detta delle Magnificenze.
Foto Bruna Biamino
Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte
Un invito alla scoperta di dieci palazzi torinesi:
per ognuno un breve commento, immagini, qualche avvenimento importante o curioso verifi catosi nel palazzo, ricette storiche, menus composti con ricette dell’epoca.
Una lettura piacevole e divertente per rivivere l’atmosfera del passato, quando la regal Torino era meta obbligata del turismo colto europeo.
F.to 15x21 - 128 pagine - Brossura ISBN 9788887846225
€ 16,00
INVITO A CORTE
Una “corona di delitiae”. Entriamo a curiosare nel passato delle residenze Sabaude.
Come si svolgevano le feste?
Come erano redatti gli inviti e quale era il cerimoniale?
Che cosa si mangiava e si beveva, come erano allietati i banchetti?
Cerchiamo di sollevare il velo che il tempo ha steso su tutte queste cose e di entrare in un mondo di cui in realtà conosciamo poco.
ITALIANO
Contrada di Dora Grossa Presa dall’Atrio di Palazzo Madama.
Litografia di D. Festa,
Da: Monumenti e siti pittoreschi della Città e dintorni di Torino.
Disegnati da Enrico Gonin, Torino, 1836, Presso Marietti Libraio e negoziante di stampe.
Collezioni della Biblioteca Civica Centrale di Torino.
Le due Madame reali
All’epoca della prima Madama Reale Cristina di Francia, sorella del re di Francia Luigi XIII, Reggente in nome del figlio Carlo Emanuele II, inizia la fastosa decorazione barocca del palazzo. Dopo aver vinto la guerra dei cognati Cristina vi fece eseguire importanti lavori di abbellimento e vi abitò, dando feste, banchetti e balli e cercando di rivaleggiare con la nuora Giovanna Battista, che abitava a Palazzo Reale.
Fu però soprattutto con questa, la seconda Madama Reale, che il Castello si trasformò e che Filippo Juvarra, progettò l’elegante facciata con lo scalone scenografico che facilita l’accesso al piano superiore, a cui antica- mente si saliva solo attraverso le torri.
Esautorata dal figlio Vittorio Amedeo II, che nel 1684 prese in mano le redini del governo, Giovanna Battista fu costretta a lasciare la reggia e si consolò rendendo sempre più bella e sontuosa la nuova dimora e dandovi feste grandiose.
Con la sua morte avvenuta nel 1724 termina il periodo d’oro di Palazzo Madama e lentamente ne inizia il decli- no. All’epoca dell’occupazione francese rischiò anche di scomparire: al generale Menou, che voleva demolirlo perché lo riteneva ‘una vecchia baracca’, Napoleone Bonaparte rispose: “Lascia stare il Castello, mio buon Menou, sei tu una vecchia baracca”.
F.to 15x21 - 128 pagine - Brossura ISBN 9788887846072
€ 16,00
INVITO IN GIARDINO
Giardini storici, alcuni dei quali esistono soltanto più in antiche immagini, nascosti, inaccessibili perché appartenenti a un convento, inattesi perché si trovano all’interno di una ex-fabbrica, inventati perché costruiti cercando di ricreare il giardino medioevale.
Un itinerario da percorrere stando comodamente seduti, ammirando immagini preziose e magari gustando una delle antiche ricette proposte nel libro.
ITALIANO
Il giardino del medico
Nella farmacia del convento le burinette di ceramica conte- nenti le erbe provenienti dal giardino del medico sono alline- ate in bella mostra.
Un frate speziario sta agitando un barattolo di teriaca, l’elettuario che si prepara con più di cinquanta elementi del mondo animale, vegetale e minerale; bisogna farlo spesso, particolarmente nella stagione calda, perché non si aggru- mino per la troppa fermentazione. Sarà poi somministrato dal frate aromatario per curare molte malattie.
C’è molto da fare. Bisogna “sfiorar la spuma dalli siroppi, che sono composti con sughi, acciò non si ammuffiscano, colar le acque stillate, e sughi, acciò non marciscano, riffor- mar le masse di pillole, se troppo arse, rinovar infine a suoi tempi e staggiare proprio tutte quelle composizioni si galen- iche che spargiriche, che giusta l’arte nostra devono esser- lo”.
Uno speziale sta spremendo dalle mandorle l’olio con cui si prepareranno i dolci di marzapane che sono tanto apprezzati.
All’epoca del quarto ingrandimento del 1841 il convento disponeva di circa centocinquanta celle, oltre ai locali comuni e alle “officine”. Su una pianta possiamo vedere che, oltre il claustro vecchio e il claustro del Nunzio, si estende- va, l’ala nuova del Valetudinarium albertinum, cioè un’infermeria donata da Carlo Alberto. Essa racchiudeva il cortile del medico, area verde destinata alla coltivazi- one di piante medicinali.
Acqua di giunchiglie
Prendete un bel pugno di questi fiori, sfogliateli, metteteli in infusione in acqua e zucchero, dalla mattina a mezzogiorno, o da mezzogiorno alla sera, & un’ora prima di servirla fatela rinfrescare e raffreddare, dopo averla fatta passare attra- verso un setaccio o un tessuto.
Si può anche farla più velocemente battendo la vostra acqua con i fiori & lo zucchero dopo che vi sono stati immersi quanto si è detto; poi si filtra e si mette in cantina a raffreddare.
Traduzione da: Massialot, le Cuisinier Royal & Bourgeois, Parigi, M DC XCII
F.to 15x21 - 128 pagine - Brossura ISBN 9788887846348
€ 16,00
POMARETTO IN FIORE
DOVE È BELLO VIVERE
Pomaretto è il primo libro della collana Dove è bello vivere.
Vincitore nel 2018 del concorso Borghi fi oriti ha continuato a migliorare la cura degli spazi.
Passeggiando nelle strade del borgo si respira l’atmosfera di una comunità solidale e caparbia che sta raggiungendo grandi risultati in molti campi.
ITALIANO
F.to 15x21 - 96 pagine - Brossura ISBN 9788831233156
€ 16,00
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Il castagno della Lausa
Il castagno è un albero molto longevo, ma quello della Lausa batte tutti i record.
È difficile dire l’età di questo splendido albero che secondo gli esperti dovrebbe avere circa 800 anni.
Nel 1993 è stato colpito da un fulmine che lo ha gravemente danneggiato e si pensava di doverlo abbattere.
È stato tagliato nella parte alta e questo ha permesso di fare un innesto in quella bassa.
Le sue radici possenti affondano nel terreno: così ha acquistato nuovo vigore e oggi gode di buona salute.
Nella sua enorme chioma sono tornati ad abitare scoiattoli, ghiri, allocchi e arvicole ed è diventato il simbolo di una comunità che non si arrende davanti alle disgrazie e al tempo che passa.
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I BORGHI ALPINI DI USSEAUX
DOVE È BELLO VIVERE
Usseaux è il secondo libro della collana Dove è bello vivere.
Piccolo borgo, vincitore nel 2019 della medaglia d’oro International ChallengeCommunities in Bloom e del Marchio di qualità dell’ambiente di vita Comune Fiorito.
Non affascina solo per la sua bellezza, ma anche per le meravigliose montagne che lo circondano e danno lavoro e per le sue antiche tradizioni.
ITALIANO
F.to 15x21 - 104 pagine - Brossura ISBN 9788831233217
€ 16,00
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Nel 1734 Giovanni Battista Brunetta acquista dai Savoia il feudo di Usseaux e diventa il primo conte del borgo. Da allora la famiglia Brunetta partecipa con generosità e lealtà alle vicende del Pinerolese e alle guerre del Risorgimento.
Nel centro di Usseaux c’è un PuntoMuseo Brunetta d’Usseaux che ne ricorda e celebra le gesta. Sul campanile della Chiesa spicca il loro stemma.
Il Conte Eugenio Giulio Maria Brunetta, grande amico di Pierre de Coubertin, fu per una decina d’anni segretario del Comitato olimpico internazionale e fu ideatore e promotore dei Giochi olimpici invernali.
I conti Brunetta di Usseaux
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Usseaux,
il borgo del pane
Dal campo al mulino e al forno
Qui si percorre l’itinerario completo del pane, dal campo alla tavola, compresi il vecchio mulino ancora funzionante e il forno di comunità, in cui per anni le famiglie hanno cotto il loro pane secondo turni rigorosi.
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IL MONDO DEL SALE
La cosa più preziosa del mondo, come l’ha defi nita Andersen, è stata causa di guerre e oggetto di una gravissima imposta, la gabella sul sale.
Questo saggio, scorrevole e piacevole, è un
excursus sull’approvvigionamento dalle saline e l’estrazione dalle miniere, sui vari tipi di sale e sul loro utilizzo, sui rapporti tra sale e religioni e sulla sua importanza per la nostra salute, con attenzione alla toponomastica, ai proverbi dei vari paesi e ai riti scaramantici di cui è oggetto.
ITALIANO
F.to 15x21 - 80 pagine - Brossura ISBN 9788831233
€ 16,00
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Tartufi
L
a natura si riveste di mille colori e le colline paiono la tavo- lozza di un pittore che, insoddisfatto del suo lavoro, stende ogni giorno nuove pennellate su quanto ha già dipinto, scegliendo tinte sempre più accese.Nei vigneti si vendemmia il frutto di un anno di lavoro, atteso con trepidazione guardando il cielo nel timore che cada troppa pioggia o che piova nel momento sbagliato, e sperando che l’annata sia delle migliori. Nelle cantine fermenta già il mosto delle prime uve raccol- te. È autunno, la stagione dei frutti, ma anche quella dei funghi, che spuntano al piede degli alberi, sovente nascosti tra le foglie, premio di chi li sa trovare, e che faranno la gioia dei buongustai.
Nel buio della terra, sulle radici delle piante ospitanti, scelte in modo spesso inspiegabile, maturano altri funghi: sono i tartufi, che più di ogni altro prodotto della terra hanno saputo stuzzicare la fantasia dell’uomo ed eccitare i suoi sensi.
In Piemonte, la bella regione incoronata da montagne maestose e ricca di dolci colline, essi hanno trovato il loro habitat ideale e il giu- sto riconoscimento delle loro qualità. È qui che in autunno si trova il Tuber magnatum PICO, il re dei tartufi.
Allora si moltiplicano i mercati e le feste, e i prezzi possono salire alle stelle anche per un tartufo di pochi grammi, e si creano le leg- gende che una volta si raccontavano nelle lunghe serate sulle aie e nelle stalle, e che oggi si scrivono nei libri.
È la magica stagione dei tartufi...
PROFUMO DI TARTUFI
Oltre a svelare tutti i segreti di questo raffi nato vegetale, Profumo di tartufi suggerisce i luoghi per acquistarlo e i modi per conservarlo, ricorda le fi ere più importanti e termina proponendo antiche e moderne ricette di sicuro effetto. Un libro incentrato sulla semplicità, ma non sul semplicismo - sulla semplicità del vivere, attorno a cui da sempre gli scrittori tessono luminose tele di gratitudine.
Una lettura piacevole, per coloro che vogliono godere appieno delle cose migliori della vita.
Pietro Frassica - Princeton University ITALIANO
F.to 15x21 - 96 pagine - Brossura ISBN 9788887846119
€ 19,50
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Truffles
N
ature’s wardrobe contains a thousand colours, and the hills resemble the palette of an artist who, dissatisfied with his work, continually paints new layers of colour over what he has already created, each time choosing bolder shades.The fruit of a year’s work is being gathered in the vineyards. The crucial moment has been awaited with trepidation, and with an eye to the sky for fear of too much rain or that it rains at the wrong time, and with the hope that this crop will prove one of the best. The must of the first grapes gathered is already fermenting in the wine cellars. It’s autumn, the season of fruits but also of mushrooms that spring up around the foot of trees, often hidden among the leaves.
Their harvest is a reward to the gatherer who manages to spy them and a delight to gourmets.
In the dark depths underground, on the roots of host trees, often chosen inexplicably, another kind of mushroom is ripening: the truffle, a product of the soil that more than any other has tickled man’s fancy and excited his senses.
Truffles have found their ideal habitat, and worthy appreciation of their quality, in Piedmont, the beautiful region crowned by majestic mountains and rich in gentle hills. Here is where the king of truffles, Tuber magnatum Pico, is found in autumn.
Markets and fairs spring up numerous and prices rocket sky-high even for “pint-sized” truffles weighing only a few grams each. It is when legends are created like those that used to be told during the long evenings in the farmyards and in the stables and which today are written in books. It is the magic truffle season…
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AROMA
OF TRUFFLES
Not only does Aroma of Truffl es reveal all the secrets of this refi ned tuber, it also suggests the places where to buy it and the ways to preserve it.
This work lists the more important fairs and ends by suggesting some old recipes which are sure to have an effect.
A book centred on simplicity, not superfi ciality - but on the simplicity of life, around which writers have always woven luminescent webs of gratitude - a pleasant read, then, for those who wish to enjoy in full the best things of life.
Pietro Frassica - Princeton University INGLESE
F.to 15x21 - 96 pagine - Brossura ISBN 9788887846133
€ 19,50
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Préface
C
omme les fleurs les truffes aussi ont leur langage. Passez dans la rue principale d’Alba dans une journée d’automne et vous serez enveloppés par une odeur de truffe (un binôme pres- que indissoluble truffes-Piémont) qui bat tous les autres parfums de la saison qui se dégagent des magasins avant Noël. L’effet sur les passants est subliminal, il en conquiert l’âme. Les gens semblent s’en rappeler plus les odeurs que les images. D’ailleurs, comme on a observé, « l’odorat est le seul, parmi les cinq sens, qui va directe- ment au cerveau sans intermédiaires. L’odeur est rapide comme une décharge électrique » ((Jim Twitchell, Selling Culture in America).Jalouse de sa propre « privacy », la truffe se cache aux regards indis- crets, inerme et naturelle dans une terre difficile par les bizarreries de ses escarpements et de ses entrailles. Jusqu’au moment où, dans les mois de l’automne, la danse rituelle de chiens dressés et d’habiles caveurs de truffes (trifulau) donnera au précieux champignon une identité à lui, et destinera les plus prisés à la célébrité d’enchères internationales. Grâce à des liaisons satellitaires rapides ils pourront en quelques minutes atteindre des ventes extraordinaires qui dépas- sent souvent le coût d’une voiture ou d’un diamant.
Mais c’est justement dans cette âme double, élégiaque et mondaine, le gage de ce roi de la table, dont les acceptions culinaires sont pro- posées entre mythe et physiologie, entre science et décadentisme sensuel, entre magie et poids économique, dans ce livre cultivé et original de Lina Brun. Un compte-rendu érudit et passionnant qui de la truffe explore les vicissitudes de l’antiquité à nos jours, ainsi
PARFUM DE TRUFFES
Parfum de Truffes ne dévoile pas seulement tous les secrets de ce végétal raffi né, mail il révèle les lieux pour l’acheter et les manières pour le conserver, il rappelle les foires les plus importantes et se termine en proposant des recettes anciennes et modernes dont l’effet est assuré.
Un livre simple mais non simpliste ; c’est la simplicité du bien vivre, autour de laquelle les écrivains tissent des toiles lumineuses de gratitude - une lecture agréable pour ceux qui veulent jouir pleinement des meilleurs choses de la vie.
Pietro Frassica - Princeton University FRANCESE
F.to 15x21 - 96 pagine - Brossura ISBN 9788887846120
€ 19,50
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Trüffel
D
ie Natur kleidet sich in tausend Farben und die Hügel sind wie die Palette eines Malers, der mit seinem Werk unzufrie- den, jeden Tag das Gemalte mit immer lebhafteren Farben über- pinselt.In den Weinbergen werden die Früchte nach einem Jahr harter Ar- beit geerntet, nachdem der Himmel besorgnisvoll betrachtet wurde, in der Hoffnung, daß es nicht zu viel regnet oder daß der Regen nicht im falschen Augenblick fällt und daß es sich um einen be- sonders guten Jahrgang handelt. In den Weinkellern gärt bereits der Most der ersten Traubenernte. Es ist Herbst, die Jahreszeit der Früchte, aber auch der Pilze, die zu Füßen der Bäume wachsen, oft unter Blättern versteckt, ein Geschenk, für den, der sie zu finden weiß und die Freude der Feinschmecker.
Im dunklen Erdreich, auf den Wurzeln der, oft aus unergründlichen Gründen auserwählten, Gastpflanzen reifen andere Pilze heran: die Trüffel, die mehr als jedes andere Erdgewächs die Phantasie und die Sinne des Menschen anregen. Im Piemont, dieser schönen Region, die von Bergen gekrönt wird und reich an lieblichen Hügeln ist, ha- ben sie ihr ideales Habitat gefunden und genießen die angemessene Wertschätzung ihrer Qualität. Hier findet man im Herbst den Tuber magnatum PICO, die Königin der Trüffel.
Zu dieser Jahreszeit finden die Märkte und Feste statt, die Preise können für eine Trüffel von wenigen Gramm bis zu den Sternen steigen. Es entstehen die Legenden, die sich einst in den Tennen und Ställen während langer Nächte erzählt wurden und von denen man bis heute in Büchern schreibt. Die magische Jahreszeit der Trüffel hat begonnen....
TRÜFFELDUFT
Trüffelduft enthüllt nicht nur alle Geheimnisse dieser raffi nierten Pfl anze, sondern rät auch, wo sie kaufen und wie sie konservieren, nennt die wichtigsten Messen und schließt mit antiken und modernen köstlichen Rezepten.
Ein Buch, das einfach aber nicht simpel ist; das von der Einfachheit des Lebens handelt, für die die Schriftsteller schon seit je ihre Dankbarkeit bezeugen - eine angenehme Lektüre also für diejenigen, die die schönen Dinge des Lebens genießen wollen.
Pietro Frassica - Princeton University TEDESCO
F.to 15x21 - 96 pagine - Brossura ISBN 9788887846122
€ 19,50
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La fermentazione prevedeva l’ebollizione del mosto, che veniva poi conservato in recipienti dal tappo forato, in modo da consentire la fuoriuscita dell’anidride carbonica.
In seguito gli antichi Greci diffusero la cultura del vino studiando i diversi vitigni e le tecniche di vinificazione. Il vino divenne parte im- portante della cultura e dello stile di vita, con le feste in onore di Dio- niso, la raffinatezza del servizio e il suo uso propiziatorio in guerra.
Secondo Omero il vino greco migliore proveniva dall’isola di Lemno e lo descriveva come profumato e di gusto fruttato.
Il vino greco, grazie al clima mediterraneo, era piuttosto forte e in- tenso, pertanto veniva mescolato con acqua o miele per dargli dol- cezza. Per la conser- vazione, soprattutto durante il trasporto su navi, veniva mescola- to a resine.
Sono gli antichi Ro- mani che, con l’in- venzione dell’innesto intorno al II secolo a.C, iniziano una pro- duzione più diffusa e soprattutto un com- mercio su più larga scala. Molti autori im- portanti come Plinio e Dolie e anfore da una cantina romana
Museo Martini di storia dell’enologia Foto Gianluigi Scarfiotti
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7 Columella scrissero della coltivazione della vite, introducendo il con- cetto di qualità legata alle basse rese in vigna (i valori indicati sono incredibilmente simili alle rese oggi obbligatorie per i vini di qualità).
Essi compresero inoltre l’importanza del concetto di microzona, cioè la differenziazione delle caratteristiche di un vitigno in base al terreno e al microclima in cui viene coltivato.
I Romani producevano vino soprattutto al centro-sud della peni- sola. Quello di migliore qualità, il Falerno, era da loro considerato immortale e veniva conservato fino a 200 anni.
Il vino era spesso tagliato con bacche (conditum), oltre che miscelato ad acqua e miele: il gusto doveva quindi essere simile a quello di un odierno Vermouth.
Con la fine dell’Impero Romano e l’avvento del Cristianesimo il vino assume una funzione legata ai riti sacri e la sua produzione ri- mane appannaggio della Chiesa e in particolare dei monasteri, i soli centri in cui si studiano e si tramandano i testi latini sull’argomento e la conoscenza delle pratiche enologiche antiche.
I Benedettini cominciano a studiare i terreni e ad analizzarli per stabi- lire quali siano più adatti alla viticoltura (la Côte d’or viene suddivisa in sottozone).
Nel Medioevo il vino, per lo più di bassa gradazione e con scarsa capacità di invecchiamento, diventa un alimento e una bevanda al- ternativa e più igienica dell’acqua.
Il Rinascimento vede le corti italiane e il Papato al centro della vita culturale, e presso queste élites il vino si trasforma in un sempre più raffinato ed esclusivo mezzo di piacere e bene di lusso.
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IL MONDO DEL VINO
Il vino e la sua storia, dall’antichità ai giorni nostri.
Come nasce un vino: il ciclo della vite e i lavori nella vigna, la vinifi cazione e l’affi namento in cantina.
I vitigni più importanti, nel mondo e in Italia.
L’etichetta, la degustazione. Come scegliere i vini per la propria cantina e al ristorante.
Un saggio che si legge con piacere: è sintetico, ma completo e preciso, e non dimentica gli abbinamenti, il servizio e la sua storia.
ITALIANO
F.to 15x21 - 80 pagine - Brossura ISBN 9788887846317
€ 12,50
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these clearly show the planting techniques using low trellises and with abundant foliage in order to harvest the warmth from the ground and protect the bunches from the hot sun.
The fermentation process required the must to be boiled and then preserved in amphorae with a rush bung that allowed the carbonic gases to escape.
Later the ancient Greeks spread the culture of wine by studying the various grapevines and the vinification techniques. Wine became an important part of their culture and their lifestyle, with feasts in honour of Dionysus, elegant service and the propitiatory use of wine in war. According to Homer the best Greek wine came from the island of Lemnos, which he described as fragrant and with a fruited taste.
Greek wine, thanks to the Mediterranean climate, was quite strong and intense, so it was mixed with water or honey to make it sweeter. To preserve it, above all when transported by ship, it was mixed with resins.
It was the ancient Romans who, with the invention of grafting around the second Dolia and amphorae in an ancient Roman wine cellar.
Martini Musuem of oenological History Photo: Gianluigi Scarfiotti
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7 century BC, began widespread production and above all commerce on a large scale. Many important authors like Plinio and Columella wrote about the cultivation of grapevines, introducing the concept of quality linked to the low production rate of the vineyard (the values given are incredibly similar to the rates compulsory for quality wines today).
They also understood the importance of the concept of microzone, that is the differentiation of the characteristics of a grapevine according to the soil and the microclimate in which it was grown.
The Romans produced wine above all in the central-southern areas of the peninsula. The best quality wine was Falerno, which they considered immortal and they stored it for up to 200 years.
The wine was often spiced with berries (conditum), or mixed with water and honey: the flavour must have been similar to modern-day Vermouth.
With the decline of the Roman Empire and the advent of Christianity wine became linked to sacred rites and its production was limited to the Church, in particular to the monasteries, the only centres in which the Latin texts on the subject and on ancient winemaking techniques were studied and handed down.
The Benedictines began studying the soils and analysing them in order to decide which were the most suitable for growing grapevines (the Cote d’Or) was divided into subzones.
In the Middle Ages wine, generally with low alcohol content and poor aging capacity, became a food and an alternative and more hygienic beverage than water.
During the Renaissance the Italian courts and the Papacy became the centre of cultural life and amongst this elite, wine increasingly
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THE WORLD OF WINE IN PIEDMONT
Wine and its history, from ancient times to our days.
How wine is made: the lifecycle of the grapevine, the work in the vineyard, winemaking techniques and the wine cellar.
The most important grapevines around the world and in Italy.
Reading the label, tasting wine: how to choose wine for the domestic wine cellar and at the restaurant.
INGLESE
F.to 15x21 - 80 pagine - Brossura ISBN 9788887846911
€ 14,00
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Der Gärungsprozess sah das Aufkochen des Mostes vor. Dieser wurde dann in Behältern mit einem durchbohrten Korken aufbe- wahrt, durch den Kohlendioxyd entweichen konnte.
Später trugen die antiken Griechen zur Verbreitung der Weinkul- tur bei. Sie beschäftigten sich mit unterschiedlichen Rebsorten und Techniken der Weinherstellung. Der Wein wurde zu einem wich- tigen Bestandteil der Kultur und des Lebensstils: durch Feste zu Ehren Dionysos, durch die Raffinesse, mit der er kredenzt wurde, und durch seinen Versöhnung stiftenden Gebrauch im Krieg. Homer zufolge kam der beste Wein von der Insel Lemnos. Er beschreibt ihn als wohlriechend und fruchtig.
Der griechische Wein war, dank des mediter- ranen Klimas, ziemlich stark und intensiv. Daher wurde er mit Wasser oder Honig, der ihn süßer machen sollte, gemischt.
Zur Konservierung, vor allem während des Trans- ports auf Schiffen, wurde er mit Harzen gemischt.
Die antiken Römer begannen um das 2.
Jahrhundert v. Chr., mithilfe der Erfindung der Veredlung, die Weinproduktion zu vermehren und in großem Umfang Handel Dolien und Anphoren eines römischen Weinkellers
Museo Martini für Geschichte der Weinbaukunde.
Foto: Gianluigi Scarfiotti
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7 zu betreiben. Viele wichtige Autoren wie Plinius und Columella schrieben über den Weinanbau und führten die Idee der Qualität ein, die an den niedrigen Ertrag eines Weinbergs gebunden ist (die angegebenen Werte sind den für Qualitätswein obligatorischen Ertragswerten heutzutage unglaublich ähnlich).
Sie erkannten zudem die Bedeutung, welche in der Idee des Mikrogebiets liegt, d. h. die unterschiedlichen Eigenschaften eines Weinstocks aufgrund des Bodens und des Mikroklimas, in dem der Wein angebaut wird.
Die Römer bauten Wein vor allem im Zentrum und im Süden der Halbinsel an. Als bester Wein wurde der Falerno angesehen, der von ihnen für unsterblich gehalten und bis zu 200 Jahren aufbewahrt wurde.
Der Wein wurde oft mit Beeren verschnitten (conditum), sowie mit Wasser und Honig vermischt. Der Geschmack dürfte daher dem heutigen Vermout geähnelt haben.
Mit dem Ende des römischen Reiches und dem anfänglichen Christentum nimmt der Wein eine Funktion im Gottesdienst ein.
Seine Herstellung bleibt Vorrecht der Kirche, besonders der Klöster, den einzigen Orten, an denen einschlägige lateinische Texte gelesen und somit die antike Weinbaupraxis überliefert wurde.
Die Benediktiner beginnen, die Böden hinsichtlich ihrer Eignung für den Weinbau zu untersuchen (die Côte d’Or wird in Untergebiete aufgeteilt).
Im Mittelalter ersetzt der Wein, der einen niedrigen Alkoholgehalt und eine geringe Alterungskapazität besitzt, als alternatives, hygienischeres Nahrungsmittel bzw. Getränk das Wasser.
In der Renaissance rücken die Höfe und das Papsttum in den Mittelpunkt des kulturellen Lebens, und der Wein wird für diese Eliten zu einem immer raffinierteren und exklusiven Genuss- und Luxusgut.
Im 17. und im 18. Jahrhundert vervielfacht sich die Produktion von
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eins im Piemontedizioni_Lina Brun
sowie der Welt. Das Etikett und die Degustation.
Wie soll man Wein für den eigenen Keller und im Restaurant aussuchen?
Ein ansprechender Text: knapp gehalten, doch komplett und genau.
Und er vergisst nicht die Geschichte, die Darreichung und die kulinarische Kopplung.
€ 14,00
edizioni_Lina Brun
DIE WELT DES WEINS IM PIEMONT
Der Wein und seine Geschichte vom Altertum bis heute. Wie entsteht Wein?
Der Weinrebenzyklus und die Arbeit im Weinberg, die Weinherstellung und die Veredelung in der Kellerei. Die wichtigsten Rebsorten Italiens sowie der Welt. Das Etikett und die Degustation. Wie soll man Wein für den eigenen Keller und im Restaurant aussuchen? Ein ansprechender Text:
knapp gehalten, doch komplett und genau. Und er vergisst nicht die Geschichte, die Darreichung und die kulinarische Kopplung.
TEDESCO
F.to 15x21 - 80 pagine - Brossura ISBN 9788887846331
€ 14,00
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LE MONDE DU VIN AU PIÉMONT
Le vin et son histoire, de l’antiquité à nos jours.
Comment on le fait : le cycle de la vigne, le travail dans le vignoble, la vinifi cation et le vieillissement dans la cave. Les cépages les plus importants, dans le monde et en Italie. L’étiquette, la dégustation.
Comment choisir les vins pour sa cave et au restaurant. Un essai qu’on lit avec plaisir: il est synthétique mais complet et précis, et il n’oublie pas l’association avec les plats, le service et son histoire.
FRANCESE
F.to 15x21 - 80 pagine - Brossura ISBN 9788887846898
€ 14,00
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La vigna
Le viti vengono coltivate in appezzamenti detti vigne che devono essere collocati su terreni idonei a ospitare le radici delle piante, favorendone accrescimento e produttività.
Prima dell’impianto di una vigna il terreno deve essere adeguatamente preparato. Le viti vengono disposte in filari, il cui senso dipenderà dalla conformazione del terreno e dall’esposizione dello stesso.
L’ambiente più idoneo per la vite è generalmente quello collinare. Occorre che il terreno sia ben drenato, per evitare ristagno d’acqua, e ben strutturato, per consentire alla vite di trarne nutrimento. In Oltrepò pavese il terreno è per lo più argilloso, con differenze legate all’altitudine.
Essendo una pianta rampicante la vite per crescere al meglio necessita di una struttura di sostegno cui aggrapparsi (pali di diverso materiale e fili tirati tra questi ultimi). A seconda delle zone, del clima e dei diversi vitigni la pianta viene allevata in modi differenti. In Otrepò i sistemi di allevamento più comunemente usati sono Guyot, cordone speronato e Casarsa. In altre zone si trovano pergola e alberello.
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11 In primavera i tralci vengono legati ai sostegni
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IL VINO NELL’OLTREPÒ PAVESE
Scopriamo il vino dell’Oltrepò pavese, una regione ad alta vocazione vinicola fi n dal tempo dei Greci e degli Etruschi.
Un viaggio tra vitigni e sapori, spesso poco noti, di una regione la cui forma somiglia a quella di un grappolo d’uva.
ITALIANO
F.to 15x21 - 48 pagine - Brossura ISBN 9788887846980
€ 12,00
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The vineyard
Grapevines are grown on parcels of land known as vineyards, which must be located on land suitable for the roots of the plant, encouraging growth and productivity.
Before a vineyard is planted, the land must be prepared correctly. The vines are planted in rows aligned with the conformation of the land and the exposure to the sun. The most suitable land for grapevines is generally on a hill. The soil must be well drained in order to avoid waterlogging and well structured to guarantee sufficient nutrients to the grapevines. In the Oltrepò Pavese, the terrain is generally clay, with variations linked to the level above sea level.
Since the grapevine is a climbing plant, it needs a supporting structure to which it can cling, in the vineyard poles of various materials are used with wires stretched between them. According to the area, the climate and the variety of grapevine to be grown, it is possible to use many different forms of cultivation. In the Oltrepò Pavese, the most commonly used systems are Guyot, cordon and Casara.
In other areas, we will find pergola, goblet, lyre or Geneva double curtain training and many others.
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11 In Spring the canes are tied to the supports
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WINES OF THE OLTREPÒ PAVESE
Exploring the wines of the Oltrepò Pavese, an area dedicated to winemaking since the times of the Ancient Greeks and the Etruscans.
A stroll through the vineyards and the little-known fl avours of a region shaped like a bunch of grapes.
INGLESE
F.to 15x21 - 48 pagine - Brossura ISBN 9788887846928
€ 12,00
90
® Turismo Torino e Provincia www.turismotorino.org/merendareale
Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto Marco SaroldiArchivio Turismo Torino e Provincia - Foto Marco Saroldi
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Ricetta per la cioccolata della Merenda Reale® Per mezzo litro d’acqua, tagliate a pezzetti 200 grammi di cioccolato fondente, aggiungete 50 grammi di zucchero e un cucchiaino raso di maizena.
Gradevole l’aggiunta di un cucchiaino raso di cannella e di un pizzichino di vaniglia.
Dopo sciolto portare a bollore frullando con un frustino e mantenere a bollore per almeno 4 minuti. Servire bollente.
Un pizzichino di sale rende la bevanda più saporita.
La Merenda Reale ricrea l’atmosfera di altri tempi.
Una pausa di dolcezza ha origine nel ‘700, quando i regnanti di Casa Savoia amavano deliziarsi a corte, tra una chiacchiera e l’altra, con cioccolata calda e i “bagnati”, dando origine ad un vero e proprio rituale.
Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto Marco Saroldi
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Ai lettori la scelta, se cimentarsi nella loro realizzazione o andare a gustarle direttamente sul posto.
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Le migliori ricette
edizioni_Lina Brun
edizioni_Lina Brun
copertina ricette it ultimo.indd 1 17/09/18 11:10
LE MIGLIORI RICETTE * PIEMONTE
Ricette storiche e specialità del Piemonte, interpretate in chiave moderna non solo da chef stellati di ristoranti famosi e locali storici, ma anche da semplici cuochi di agriturismi e rifugi di montagna.
Veri maestri del gusto, essi continuano con passione la tradizione culinaria della loro famiglia.
ITALIANO
F.to 15x21 - 120 pagine ISBN 9788887846744
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LES MEILLEURES RECETTES ** PIÉMONT
Recettes historiques et spécialité du Piémont:
elles sont interprétées de façon moderne non seulement par des chefs étoilés de restaurants fameux et de cafés-restaurants historiques, mais aussi par de simples chefs de fermes- auberges.
En véritables maîtres du goût, ils continuent avec passion la tradition culinaire de leur famille.
FRANCESE
F.to 15x21 - 120 pagine ISBN 9788887846959
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Recette pour le chocolat du Goûter Royal® Pour un demi-litre d’eau, coupez en morceaux 200 grammes de chocolat fondant, ajoutez 50 grammes de sucre et une petite cuillère à ras bord de maïzena.
Si on rajoute une petite cuillère rase de cannelle et une petite pincée de vanille, cela peut rendre le chocolat plus agréable.
Après liquéfaction, porter à ébullition en mixant avec un fouet et laisser cuire pendant au moins 4 minutes. Servez bien chaud.
Le Goûter Royal recrée l’atmosphère d’antan.
Une pause gourmande, qui remonte au XVIIIe siècle, lorsque les rois de la Maison de Savoie aimaient se délecter à la Cour, en bavardant, avec un chocolat chaud et les “bagnati” (trempés), et c’est à l’origine d’un authentique rituel.
Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto Marco Saroldi
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90
® Turismo Torino e Provincia www.turismotorino.org/merendareale
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THE BEST RECIPES *** PIEDMONT
Traditional recipes and specialities from Piedmont with a modern twist.
Contributions come from expert chefs at the most famous and historical restaurants, cooks at agritourism farms and mountain shelters:
all true maestri in the kitchen, who carry on their family culinary traditions with skill and enthusiasm.
INGLESE
F.to 15x21 - 120 pagine ISBN 9788887846973
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91Recipe for hot chocolate in a cup by Merenda Reale® For half a litre of water use 200 grams of dark chocolate chopped into pieces, 50 grams of sugar and a level teaspoon of cornflour.
If wished, a level teaspoon of cinnamon and a pinch of vanilla and a pinch of salt can be added.
Melt the chocolate in the water with the sugar and the cornflour. Bring the mixture to the boil, whisking it briskly and boil for at least four minutes.
Serve very hot.
A pinch of salt makes the drink more tasty.
The Merenda Reale recreates the atmosphere of past times.
This delicious break originates from the eighteenth century when the sovereigns of the Savoy family enjoyed chatting over a cup of hot chocolate and “dunking biscuits”, giving rise to a sweet ritual.
Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto Marco Saroldi
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® Turismo Torino e Provincia90 www.turismotorino.org/merendareale
Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto- Marco Saroldi
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Archivio Turismo Torino e Provincia - Foto- Marco Saroldi
Rezept für die heiße Schokolade der Merenda Reale.
Für einen halben Liter Wasser, 200 Gramm Bitterschokolade in kleine Stücke schneiden.
50 Gramm Zucker und einen gestrichenen Teelöffel Maisstärke hinzufügen.
Je nach Belieben einen gestrichenen Teelöffel Zimt und eine Prise Vanille hinzugeben.
Die Schokolade zum Schmelzen bringen.
Unter mind. 4-minütigem Rühren mit einem Schneebesen aufkochen lassen.
Heiß servieren.
Durch eine Prise Salz gewinnt das Getränk Geschmack.
Die Merenda Reale (königliches Nachmittagsvesper) erinnert an die Atmosphäre alter Zeiten.
Die “süße” Nachmittagspause geht auf das 18. Jahrhundert zurück. Damals liebte es das Herrscherhaus Savoia, sich am Hof zwischen einem Plausch und dem anderen heißer Schokolade und darin Getunktem zu erfreuen.
Hierin lag der Ursprung eines wahren Rituals.
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DIE BESTEN REZEPTE **** PIEMONT
Historische Rezepte und Spezialitäten des Piemonts: Moderne Interpretationen namhafter, mit Sternen ausgezeichneter Chefköche, Restaurants und historischer Lokale, doch auch einfacher bewirtender Bauernhöfe und Berghütten, in denen die Köche, wahre Meister des Geschmacks, mit Hingabe die Tradition ihrer Familie fortführen.
ITALIANO
F.to 15x21 - 120 pagine ISBN 9788887846935
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It was only in 1904 that the word «automobile» appeared in dictionaries, after a debate at the Académie Française.
Fu soltanto nel 1904 che la parola «automobile» entrò nel dizionario, dopo essere stata oggetto di dibattito in una seduta dell’Académie Française.
The gender of the automobile also caused many discussions, it was generally considered to be male, but in Italy it became female.
Suscitò molte discussioni anche il sesso dell’automobile e se, all’inizio, la parola era di genere maschile, poi divenne femminile.
The poet Gabriele d’Annunzio said that such a beautiful and charming object could only be female.
In Italia il poeta Gabriele d’Annunzio disse che una cosa così bella e affascinante non poteva che essere femminile.
The car helped women to emancipate themselves and the manufacturers tried to win over female clients.
L’auto aiuta le donne a emanciparsi e i costruttori cercano di conquistare la clientela femminile.
Greta Garbo, Mistinguett and Josephine Baker took part in elegance competitions for lady drivers, but women at the wheel were considered dangerous for many years.
Greta Garbo, Mistinguett e Joséphine Baker partecipano a concorsi di eleganza per automobiliste, ma le donne al volante saranno guardate con sospetto per molto tempo.
Itala 1922 Disegno / Drawing - Carlo Biscaretti di Ruffia
The Gender of the car Il sesso dell'auto
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FROM CARRIAGES TO CARS
DALLA CARROZZA ALL’AUTOMOBILE
A brief bilingual history from carriages to cars.The most important and amusing aspects of the changes that the new means of transport brought to everyday life.
Educational and fun.
Piccolo saggio bilingue sul passaggio dalla carrozza all’automobile e sui cambiamenti che il nuovo mezzo di trasporto ha portato nella vita delle persone.
INGLESE, ITALIANO
F.to 15x21 - 48 pagine ISBN 9788887846843
€ 9,50
FRANCESE, INGLESE
DU CARROSSE À L’AUTOMOBILE FROM CARRIAGES TO CARS
Petit essai bilingue où l’on parle du
passage du carrosse à l’automobile et des changements que ce nouveau moyen de transport a apportés dans la vie quotidienne.
Une lecture amusante et instructive.
A brief bilingual history from carriages to cars.The most important and amusing aspects of the changes that the new means of transport brought to everyday life.
Educational and fun.
F.to 15x21 - 48 pagine ISBN 9788887846720
€ 9,50
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Itala 1922 Drawing / Dessein Carlo Biscaretti di Ruffia
Ce fut seulement en 1904 que le mot automobile entra dans le dictionnaire, après avoir fait l’objet d’un débat au cours d’une séance de l’Académie Française.
It was only in 1904 that the word «automobile» appeared in dictionaries, after a debate at the Académie Française.
Même le sexe de l’auto suscita beaucoup de discussions et si, au début, le mot était de genre masculin.
The gender of the automobile also caused many discussions, it was generally considered to be male, but in Italy it became female.
En Italie le poète Gabriele d’Annunzio dit qu’une chose si belle et si charmante ne pouvait qu’être féminine.
The poet Gabriele d’Annunzio said that such a beautiful and charming object could only be female.
L’auto aida les femmes à s’émanciper et les constructeurs de voitures cherchèrent à conquérir la clientèle féminine.
The car helped women to emancipate themselves and the manufacturers tried to win over female clients.
Greta Garbo, Mistinguett et Joséphine Baker participèrent à des concours d’élégance pour conductrices d’auto, mais la femme au volant sera regardée avec méfiance pendant longtemps Greta Garbo, Mistinguett and Josephine Baker took part in elegance competitions for lady drivers, but women at the wheel were considered dangerous for many years.
Le sexe de l'auto The Gender of the Car
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FRANCESE, ITALIANO
DU CARROSSE À L’AUTOMOBILE
DALLA CARROZZA ALL’AUTOMOBILE
Petit essai bilingue où l’on parle du
passage du carrosse à l’automobile et des changements que ce nouveau moyen de transport a apportés dans la vie quotidienne.
Une lecture amusante et instructive.
Piccolo saggio bilingue sul passaggio dalla carrozza all’automobile e sui cambiamenti che il nuovo mezzo di trasporto ha portato nella vita delle persone.
Una lettura divertente e istruttiva
F.to 15x21 - 48 pagine ISBN 9788887846829
€ 9,50
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Ce fut seulement en 1904 que le mot automobile entra dans le dictionnaire, après avoir fait l’objet d’un débat au cours d’une séance de l’Académie Française.
Fu soltanto nel 1904 che la parola «automobile» entrò nel dizionario, dopo essere stata oggetto di dibattito in una seduta dell’Académie Française.
Même le sexe de l’auto suscita beaucoup de discussions et si, au début, le mot était de genre masculin, il devint ensuite féminin.
Suscitò molte discussioni anche il sesso dell’automobile e se, all’inizio, la parola era di genere maschile, poi divenne femminile.
En Italie le poète Gabriele d’Annunzio dit qu’une chose si belle et si charmante ne pouvait qu’être féminine.
In Italia il poeta Gabriele d’Annunzio disse che una cosa così bella e affascinante non poteva che essere femminile.
L’auto aida les femmes à s’émanciper et les constructeurs de voitures cherchèrent à conquérir la clientèle féminine.
L’auto aiuta le donne a emanciparsi e i costruttori cercano di conquistare la clientela femminile.
Greta Garbo, Mistinguett et Joséphine Baker participèrent à des concours d’élégance pour conductrices d’auto, mais la femme au volant sera longtemps vue avec méfiance.
Greta Garbo, Mistinguett e Joséphine Baker partecipano a concorsi di eleganza per automobiliste, ma le donne al volante saranno guardate con sospetto per molto tempo.
Le sexe de l'auto Il sesso dell'auto
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Itala 1922
Disegno/Dessein/Drawing/
Zeichnung Carlo Biscaretti di Ruffi a
L’INVENZIONE DELL’AUTOMOBILE L’INVENTION DE L’AUTOMOBILE THE INVENTION OF THE CAR DIE ERFINDUNG DES AUTOS
Si parla dell’evoluzione dalla carrozza all’automobile nei vari paesi e dei
cambiamenti che essa ha portato nella vita delle persone.
L’accento è messo sui particolari più signifi cativi e su aspetti divertenti.
Una lettura divertente e istruttiva
dai 9 anni
Formato 15x21 - 52 pagine ISBN 9788887846263
€ 8,50 IN 4 LINGUE:
ITALIANO, FRANCESE, INGLESE,TEDESCO.
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Au début les radiateurs étaient souvent placés derrière le châssis, mais ensuite, avec l’avènement du radiateur en nid d’abeilles de Mer- cedes, ils devinrent un élément caractéristique de la marque et de la voiture, comme dans la Legnano 6/8 CV.
I radiatori all’inizio erano spesso messi nella parte posteriore dietro lo chassis, ma poi, con lo sviluppo del radiatore a nido d’ape della Mercedes, diventarono un elemento caratteristico della marca e del- l’auto come nella Legnano 6/8 HP.
The radiators were fi rst placed at the back of the chassis, but when Mercedes invented the honeycomb radiator, they became a charac- teristic feature of the brand and of cars in general, such as the Leg- nano 6/8 HP.
Die Kühler befanden sich anfangs im hinteren Teil hinter dem Chas- sis, aber später, nachdem von Mercedes der Bienenwabenkühler er- funden worden war, wurden sie zu einem Markenzeichen des Autos, wie bei dem Legnano 6/8 PS.
Legnano 6/8 HP Italia 1908
Fiat 8 HP Italia 1901
FRANCESE, ITALIANO
EUROPÉENNES
IL CIOCCOLATO: DAL MESSICO ALLE CORTI EUROPEE
Un court essai bilingue où l’on parle de l’arrivée de Cortés au Mexique, de
Montezuma et de la découverte du chocolat, qui est porté en Espagne et d’ici à la cour de Turin.
Amusant et instructif.
Piccolo saggio bilingue in cui si parla dell’arrivo di Cortés in Messico e della scoperta del cioccolato, che viene portato in Spagna e di qui alla corte di Torino.
Una lettura interessante e istruttiva
F.to 15x21 - 32 pagine ISBN 9788887846881
€ 9,50
30Dans la cabosse il y avait des fèves : on en extrayait un liquide foncé que les Méxica appelaient cacahuatl (cacao), et ce breuvage avait un aspect vraiment peu attirant.
Con i suoi semi, invece, si faceva un liquido scuro che aveva un aspetto davvero poco attraente e che tutti chiamavano con un nome risonante che a Cortés non diceva proprio niente: Cacahuatl.
En réalité Cortés ne savait pas que déjà avant lui Christophe Colomb, au cours de son quatrième voyage, avait rapporté en Espagne des fèves de cacao, mais personne n’avait su les utiliser.
In realtà Cortés non sapeva che prima di lui già Cristoforo Colombo, nel suo quarto viaggio, aveva portato in Spagna i semi di cacao, ma nessuno aveva saputo che uso farne.
Et il ne savait pas non plus que les premiers à cultiver cet arbre avaient été les Mayas, autre peuple d’agriculteurs de la même région.
E non sapeva neppure che i primi a coltivare quest'albero erano stati i Maya, altro popolo di agricoltori della stessa zona.
Les fèves de cacao I semi di cacao
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Les Mayas ne l’adoucissaient pas non plus, mais à la différence des Aztèques, qui le buvaient froid, ils le buvaient chaud.
Anche i Maya non lo dolcificavano, ma ne facevano una bevanda calda, a differenza degli Atzechi che lo bevevano freddo.
Ils avaient même utilisé les fèves de cacao comme monnaie d’échange.
I Maya, poi, avevano addirittura usato i semi di cacao come moneta.
Deux femmes Mayas buvant des tasses de chocolat Due donne Maya che stanno bevendo il cioccolato
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INGLESE, ITALIANO
FROM MEXICO TO THE EUROPEANS COURTS IL CIOCCOLATO:
DAL MESSICO ALLE CORTI EUROPEE
Piccolo saggio bilingue in cui si parla dell’arrivo di Cortés in Messico, dei Maya e degli Astechi e della scoperta del
cioccolato, allora sconosciuto in Europa. Le fave di cacao arrivano in Spagna e di qui raggiungono la corte di Torino.
Short bilingual book about the arrival of Cortés in Mexico, the Maya and the Aztecs, the discovery of cacao.
The cacao beans arrived to Spain and from there to the royal court of Turin.
Educational and fun.
F.to 15x21 - 32 pagine ISBN 9788887846799
€ 9,50
31The Maya used to drink cacahuatl hot and without sweetening it, while the Aztecs drank it cold.
Anche i Maya non lo dolcificavano, ma ne facevano una bevanda calda, a differenza degli Atzechi che lo bevevano freddo.
The Maya also used cacao beans as a kind of money.
I Maya, poi, avevano addirittura usato i semi di cacao come moneta.
Fruits of cocoa and and two women of people Maya drinking chocolate Frutti di cacao e due donne Maya che bevono il cioccolato
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Lina Brun
CHOCOLATE:
FROM MEXICO TO THE EuROpEAN COuRTS
IL CIOCCOLATO:
DAL MESSICO ALLE CORTI EuROpEE
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FRANCESE, INGLESE
EUROPÉENNES CHOCOLATE:
FROM MEXICO TO THE EUROPEAN COURTS
Un court essai bilingue où l’on parle de l’arrivée de Cortés au Mexique, de Montezuma et de l’ancienne civilisation des Mayas et des Aztèques.
À l’époque le cacao était inconnu en
Europe. Les fèves arrivent à Madrid et de là à la Cour de Turin.
Amusant et instructif.
Short bilingual book about the arrival of Cortés in Mexico, the Maya and the Aztecs, the discovery of cacao. The cacao beans arrived to Spain and from there to the royal court of Turin. Educational and fun.
F.to 15x21 - 32 pagine ISBN 9788887846836
€ 9,50
31
Les Mayas ne l’adoucissaient pas non plus, mais à la différence des Aztèques, qui le buvaient froid, ils le buvaient chaud.
The Maya used to drink cacahuatl hot and without sweetening it, while the Aztecs drank it cold.
Ils avaient même utilisé les fèves de cacao comme monnaie d’échange.
The Maya also used cacao beans as a kind of money.
Deux femmes Mayas buvant des tasses de chocolat
Fruits of cocoa and and two women of people Maya drinking chocolate
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Dans la cabosse il y avait des fèves : on en extrayait un liquide foncé que les Méxica appelaient cacahuatl (cacao), et ce breuvage avait un aspect vraiment peu attirant.
The seeds, on the other hand, were used to produce a dark liquid that the natives called by a mouthful of a name which meant absolutely nothing to Cortés: cacahuatl, and it didn'nt look very enticing either.
En réalité Cortés ne savait pas que déjà avant lui Christophe Colomb, au cours de son quatrième voyage, avait rapporté en Espagne des fèves de cacao, mais personne n’avait su les utiliser.
In fact, Cortés was unaware that Christopher Columbus, on his fourth voyage, had already brought some beans back to Spain, although nobody knew what to do with them.
Et il ne savait pas non plus que les premiers à cultiver cet arbre avaient été les Mayas, autre peuple d’agriculteurs de la même région.
And he also didn’t know that an earlier population, the Maya, were the first to grow cacao trees in the same area.
Les fèves de cacao Cacao beans
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LA SCOPERTA DEL CIOCCOLATO LA DÉCOUVERTE DU CHOCOLAT THE DISCOVERY OF CHOCOLATE
DIE ENTDECKUNG DER SCHOKOLADE
Si parla dell’arrivo di Cortés in Messico, dei Maya, degli Aztechi e di Montezuma
e della scoperta del cacao, allora sconosciuto in Europa.
Le fave di cacao arrivano in Spagna e di qui alla Corte di Torino.
Istruttivo e divertente.
F.to 15x21 - 28 pagine ISBN 9788887846164
€ 7,50 IN 4 LINGUE:
ITALIANO, FRANCESE, INGLESE,
TEDESCO
GLI ALBORI DEL CINEMA L’AUBE DU CINÉMA
THE DAWN OF CINEMA
DIE MORGENDÄMMERUNG DES KINOS
Si parla dell’evoluzione dalla carrozza all’automobile nei vari paesi e dei cambiamenti che essa ha portato nella vita
delle persone.
L’accento è messo sui particolari più signifi cativi e su aspetti divertenti.
Una lettura divertente e istruttiva
Formato 15x21 - 52 pagine ISBN 9788887846270
€ 9,50 IN 4 LINGUE:
ITALIANO, FRANCESE, INGLESE, TEDESCO
Alla fi ne del Settecento appaiono a Londra i primi panorami (dal greco pan tutto e orama visione) che rappresentano paesaggi o scene storiche di- pinte in continuità sulle pareti circolari di edifi ci.
Il primo, brevettato nel 1787 dall’inglese Robert Barker, era un’immensa veduta a 360° posta in un edifi cio circolare.
A la fi n du XVIIIe siècle apparaissent à Londres les premiers panoramas, (du grec pan, tout et orama, vision) représentant des paysages ou des scènes historiques peintes dans la continuité sur les parois circulaires d’un bâtiment.
Le premier, breveté en 1787 par un portraitiste anglais, Robert Barker, était une immense vue à 360°.
At the end of the eighteenth century the fi rst pan- oramas appeared in London (from the Greek pan, all, and orama, vision) showing landscapes or his- torical scenes painted continuously on the circular walls of buildings.
The fi rst panorama, patented in 1787 by the Eng- lishman Robert Barker, was an immense 360° view in a purpose-built rotunda.
Ende des 18. Jahrhunderts verbreiten sich in Lon- don die ersten Panoramen (aus dem Griechi- schen pan, alles und orama, Sicht) auf runden Wänden von Gebäuden, mit gemalten Landschaf- ten oder historische Szenen.
Das erste wurde 1787 von dem Engländer Robert Barker patentiert und war eine 360° umfassende Sicht in einem runden Gebäude.
Vista ottica per Poliorama Panottico, effetto giorno e notte. Rue de Rivoli.
Vue optique pour Poliorama Panoptique, effet jour et nuit. Rue de Rivoli.
Optical view for Polirama Panottico, n ight and day effects. Rue de Rivoli,.
Optische Sicht des panoptischen Polyorama, Nacht-und Tag Eff ekt, Rue de Rivoli France 1860 Museu del Cinema. Girona
Catalogo
edizioni_Lina Brun edizioni_Lina Brun
S T O R I E
MIR, IL RE DEI GABBIANI MIR, LE ROI DES GOÉLANDS
Un racconto divertente che piacerà sia agli adulti sia ai ragazzi, in cui il mondo degli uomini è visto dai gabbiani, nella magica atmosfera della Costa Azzurra...
Un conte amusant qui plaira autant aux adul- tes qu’aux jeunes, où le monde des hommes est vu par les goélands, dans l’atmosphère magique de la Côte d’Azur...
IN 2 LINGUE:
ITALIANO, FRANCESE
Formato 13x21 Brossura - 112 pagine ISBN 9788887846089
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Chapter One The Eastern Palace
Capitolo primo Il Palazzo d'Oriente
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MIR, IL RE DEI GABBIANI
MIR, THE KING OF THE SEAGULLS
An amusing story that will delighrt both adults and children, the world of human beings as seen by the seagulls of the
magical Côte d’Azur...
Un racconto divertente che piacerà sia agli adulti sia ai ragazzi, in cui il mondo degli uomini è visto dai gabbiani, nella magica
atmosfera della Costa Azzurra...
IN 2 LINGUE:
ITALIANO, INGLESE
Formato 13x21 Brossura - 112 pagine ISBN 9788887846850
€ 12,90
20The King scans the sky, to make sure that there are no storms on the way, although the gulls are accustomed to them and they are not afraid, like humans.
Yes, when the storm rages, humans take refuge inside their houses and close all the doors and windows.
Even the fishermen, who know the sea and earn their living from it, do not take their boats out when the waves are too high.
But when the white clouds chase across the blue sky like tufts of cotton wool, everyone is happy.
The King of the gulls is happy, too: the breeze ruffles his feathers and fills him with joy, urging him to take flight.
Then he soars on the wind and for a little while he feels a bit like his famous ancestor, Johnathan Livingston.
He flies over the gardens of the Eastern Palace, circles over the town and wheels over the sea.
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Il Re scruta sovente il cielo, per assicurarsi che non arrivi nessuna burrasca, anche se i gabbiani ci sono abituati e non ne hanno paura come gli uomini.
Sì, sono gli uomini che, quando la tempesta infuria, si rifugiano all’interno delle loro case e chiudono bene tutte le porte e le finestre.
Anche i pescatori, che tuttavia conoscono bene il mare e ne traggono il loro sostentamento, quando le onde sono troppo violente rinunciano a uscire con le loro barche.
Al contrario, quando nel cielo blu corrono nuvole bianche che sembrano grossi fiocchi di cotone, tutti sono contenti.
Anche il Re dei gabbiani è felice: il vento che soffia e accarezza le sue piume lo riempie di gioia e lo incita a prendere il volo.
Allora si diverte a lasciarsi trasportare e qualche volta si sente un po’ come il suo famoso antenato, Jonathan Livingston.
Sorvola il parco del Palazzo d’Oriente, descrive grandi cerchi sulla città e plana lentamente sul mare.
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