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21 milioni al porto di Marina di Carrara

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Academic year: 2022

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26 Giugno 2022 -

https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 -

21 milioni al porto di Marina di Carrara

ROMA – Arrivano 21 milioni di euro per il porto di Marina di Carrara. A tanto ammonta il valore del finanziamento che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concesso all’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure orientale (AdSp MLOR) per la riqualificazione del porto di Marina di Carrara. Tra gli obiettivi da realizzare con i 21 milioni, figurano il miglioramento

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26 Giugno 2022 -

https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - dell’accessibilità al porto, garantire una maggiore sicurezza e contribuire alla rigenerazione urbana e alla sostenibilità paesaggistica.

Nel dettaglio, le risorse verranno utilizzate per i lavori di

riqualificazione funzionale e ambientale del waterfront nel porto carrarino (lotti 1, 2 e 4), che avranno un impatto positivo anche sullo sviluppo dell’indotto commerciale e turistico sul territorio, generando un

significativo aumento occupazionale in tutti i settori coinvolti, come ad esempio il manufatturiero e il cantieristico, oltre a consentire alla città di godere di un’ampia passeggiata sul mare in corrispondenza del molo di ponente.

Il progetto complessivo prevede anche la valorizzazione della zona attigua al porto, con la realizzazione di una nuova piazza che si affaccerà direttamente sul mare, integrata a percorsi pedonali, caratterizzati da dune, vegetazione mediterranea e scogliere. Il finanziamento sarà inoltre destinato a

interventi relativi alla viabilità, consentendo un miglioramento dei collegamenti al porto.

L’operazione rafforza la collaborazione tra CDP e l’AdSp MLOR finalizzata a sostenere la forte crescita del porto del Marina di Carrara, che nel 2021 ha visto un incremento del traffico di merci di circa il 32% sull’anno

precedente, con oltre 3,4 milioni di tonnellate movimentate; mentre il settore container ha superato i 100.000 teu per la prima volta nella storia del porto, che resta tra i principali a livello mondiale specializzati nella movimentazione dei prodotti lapidei.

Maresca: accelerare sulla

digitalizzazione

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - GENOVA – Secondo l’assessore comunale Francesco Maresca, è “prioritario

accelerare sulla digitalizzazione e sulla cura del ferro nell’ultimo miglio”.

Commentando poi quanto emerso ieri durante il tavolo porto-città che si è svolto alla presenza del sindaco Marco Bucci e dei rappresentanti

dell’Autorità di Sistema portuale Mar Ligure occidentale, l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico lo ha definito “Un’utile occasione di confronto periodico per fare il punto sulle priorità da affrontare per il futuro sviluppo del sistema logistico portuale di Genova”.

“Come ha ribadito il sindaco – ha spiegato l’assessore Maresca – occorre non abbassare l’attenzione sulle infrastrutture strategiche per la nostra città

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - quindi sulla realizzazione di Terzo Valico e Gronda e in parallelo pensare che non si possa prescindere dalla cura del ferro a servizio del porto, in particolare nell’ultimo miglio, portando binari in tutti i terminal,

altrimenti, una volta ultimata una grande opera attesa da decenni come il Terzo Valico non potrà esprimere tutte le proprie potenzialità. È prioritario anche accelerare sulla digitalizzazione, proseguendo con celerità nel

processo di digitalizzazione delle procedure, indispensabile per la competitività del nostro scalo, degli operatori della portualità e per snellire i flussi da e per il porto che hanno evidenti ricadute sulla viabilità cittadina”.

Accordo su concessioni nel porto di

Monfalcone

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26 Giugno 2022 -

https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - TRIESTE – Siglato l’Accordo quadro relativo alle concessioni nel porto di Monfalcone. Il nuovo passo avanti per il perfezionamento dell’assetto dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico orientale è stato compiuto questa mattina con l’approvazione all’unanimità, dal Comitato di gestione, dopo aver incassato l’ok della Commissione consultiva e

dell’Organismo di partenariato.

L’Accordo rappresenta un fondamentale punto di partenza per gli operatori portuali di Monfalcone che hanno dato il placet all’iniziativa. Finalmente potranno disporre di aree per una durata di 12 anni, così da attivare adeguate attività per lo sviluppo dei traffici ed il rilancio del porto.

Nell’articolato sistema di Portorosega, infatti, convivono oltre a una zona

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - di banchina pubblica, aree demaniali e aree patrimoniali dell’Autorità di Sistema, derivate dall’acquisto dell’Azienda Speciale per il porto di Monfalcone. Il documento approvato, regola in modo armonico tutti gli aspetti: durate, canoni, autorizzazioni, ecc..

Nella fattispecie saranno CETAL, Compagnia Portuale Monfalcone, MArterNeri e F.lli Midolini a sottoscrivere insieme all’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale, l’impegno reciproco a stipulare gli atti formali di concessione e locazione delle aree portuali, nelle quali verranno inseriti gli interventi infrastrutturali da loro proposti, insieme ai sottoservizi relativi a ciascuna area, in accordo ai rispettivi piani d’impresa.

Per Zeno D’Agostino, presidente dell’AdSp del Mar Adriatico orientale “Oggi si compie l’atto fondamentale per lo sviluppo e la visione futura del porto di Monfalcone. Finalmente abbiamo portato a termine un lavoro importante durato due anni. Dopo vari ricorsi e polemiche, si arriva ad un accordo quadro che definisce quale sarà il futuro assetto concessorio e di aree all’interno del porto, con perfetta armonia di tutte le parti pubbliche e private. Da oggi diamo finalmente la sicurezza agli operatori di Monfalcone, rispetto alla loro visione di sviluppo e alle loro ipotesi di investimento”.

Gli operatori avranno 30 giorni di tempo dalla firma dell’accordo per presentare i propri progetti di fattibilità tecnico economica, i piani

d’impresa, i modelli SID ed i rilievi celerimetrici, al fine di formalizzare gli atti di concessione/locazione/diritto di superficie relativi a ciascuna area, rispettivamente di 95.800 mq (CETAL), 197.800 mq (CPM), 120.135 mq (MarterNeri) e 94.000 mq (Midolini).

Il layout generale delle concessioni è il risultato di un percorso condiviso di ottimizzazione dell’utilizzo delle aree portuali. Allo stesso tempo

rappresenta la base per una razionalizzazione della viabilità stradale e del layout ferroviario, al fine di aumentare l’intermodalità ferroviaria anche attraverso mirati interventi sulle infrastrutture. In futuro, con il processo di demanializzazione delle aree attualmente ancora patrimoniali, vi saranno ulteriori benefici per gli operatori.

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Assiterminal interviene sul “Tavolo del mare”

GENOVA – Assiterminal interviene a proposito del “Tavolo del mare”, convocato per il 2 Febbraio ed istituito dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per aprire un confronto permanente con le associazioni di categoria e sindacali e approfondire temi generali e specifici che

riguardano i porti e la loro sostenibilità economica, sociale e ambientale.

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“Prima richiesta? Iniziamo ad applicare uniformemente quello che c’è!” si legge nella nota dell’Associazione Italiana Port & Terminal Operators.

“Mentre il DL Concorrenza abbrevia (si fa per dire) il suo iter (è stata indicata Maggio come dead line per la conversione …) è evidente che senza le idee chiare e uniformità si fa poca strada: il tempo per dare vita a un unico Regolamento sulle concessioni portuali ci sarebbe ancora e potrebbe ridare al Mims un impulso, quel ruolo di regolatore e regista che negli anni sembra essersi disperso ma che tutti gli chiediamo di riprendersi nei fatti. Sennò hanno ragione Luigi Merlo quando parla di un Mims sempre più simile a un centro studi o Alessandro Santi che ripetutamente chiede concretezza per esempio sul tema dragaggi o delle fonti energetiche o ancora Mario Mattioli che non si è ancora stancato di chiedere ‘semplificazioni’.”

“Ripetutamente assistiamo a diverse interpretazioni da parte di alcune AdSp sull’applicazione delle norme in tema ad esempio di riduzione dei canoni concessori o sulle proroghe delle concessioni, o leggiamo di salti in avanti su regolamenti per il rinnovo o la ridistribuzione delle concessioni

demaniali tailor made. Non riusciamo a comprendere il persistere, tra altri aspetti, delle difficoltà di accettare e mettere in pratica, i principi del riequilibrio economico-finanziario delle concessioni di fronte, tra l’altro, alle sfide che digitalizzazione e sostenibilità pongono sia al concessionario privato che al concedente Stato”.

“Non si dica – precisa Assiterminal – che la frammentazione del cluster imprenditoriale indebolisce la rappresentatività: sulla stragrande

maggioranza del merito delle questioni siamo tutti allineati, anche con i sindacati; tra noi c’è chi deve mediare di più o di meno ma stiamo portando avanti le stesse proposte, abbiamo gli stessi obiettivi. E’ evidente sui temi della procedura di infrazione sulla tassazione dei canoni, sull’istituzione di un fondo per i lavoratori portuali, sulla richiesta di riconoscere

capacità di investimento del privato a fronte di strumenti di flessibilità concessorie, giuso per fare alcuni esempi. Abbiamo il “sudoco” sulla carta ma ancora porti con propri PCS e altre amministrazioni che dialogano solo tra loro: altro che cyber risks assessment!”.

“In tutto questo – conclude la nota sul “Tavolo del mare” – ancora grazie che dal dl 34/2020 alla l.215/2021 per buona volontà di alcuni funzionari del Mims e la sensibilità di alcuni politici circa 40 milioni di euro di misure a sostegno del settore si siano (meglio forse dire, sarebbero) ottenuti: ma che fatica sentirsi ripetere il mantra “chissà cosa dirà il Mef” e “chissà come le interpreterà l’AdSp di turno” Ciascuno ha i suoi modelli, da Trieste a

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - Genova, passando per Ravenna e Palermo: è pur vero che i kingmaker ormai cambiano di continuo ma i presupposti per realizzare un sistema logistico portuale efficace ci potrebbero ancora essere, attraverso un modello in cui i puzzle si tengano senza disperderne i pezzi: a proposito, ricordiamoci che lo sciopero dello scorso 17 Dicembre è solo “sospeso”!”.

Primo comitato di gestione del 2022 a

palazzo Rosciano

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - LIVORNO – Si è tenuto il primo comitato di gestione portuale del 2022 a

palazzo Rosciano. Il piatto, abbastanza ricco e sostanzioso, a cominciare da una nuova ordinanza che, dal prossimo 15 Aprile, sostituirà la n. 9 del 2014 per disciplinare in modo più puntuale ed avanzato gli avviamenti al lavoro del personale impiegato nelle imprese portuali.

Sul tavolo i membri del consesso hanno trovato anche un dossier per il rilascio di una serie di concessioni di durata subquadriennale e di autorizzazioni.

Andiamo con ordine o, per dirla giusta, con l’ordine del giorno. Nel corso

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - della seduta via libera al rilascio di una concessione semestrale alla Sdt (Sintermar darsena Toscana) riguardante una superficie di 18.500 mq in località Paduletta per lo stazionamento dei semirimorchi che operano, per conto della stessa azienda sulla sponda Ovest della darsena Toscana su cui, per l’anno in corso, è previsto un incremento medio di oltre il 10% con valori più elevati riguardo ai trailer non accompagnati (+14,56%) e accompagnati (+14,88%). Si tratta di aree che, secondo la pianificazione vigente, sono classificate multipourpose.

Non ha trovato controindicazioni neppure l’assentimento di una concessione – sempre semestrale – al terminal Lorenzini per l’utilizzo di un’area di 15.800 mq in una zona retrostante la sponda Est della darsena Toscana, in prossimità dello stesso terminal. La concessione, che sarà destinata ad operazioni

concernenti il traffico di contenitori e merci varie, è motivata dalla contingente necessità di far fronte ai picchi di traffico determinati dalle oscillazioni dei flussi logistici dovuti anche alle emergenze sanitarie. Va anche sottolineato che, proprio in ragione di tali sopraggiunte necessità, la società Lorenzini è passata, nel 2021, da 81 a 90 dipendenti e che (elemento non trascurabile) si è impegnata ad investire sull’area circa 1,2 milioni in opere di infrastrutturazione e mezzi di sollevamento. Resterà pacifica la facoltà dell’AdSp di revocare incondizionatamente e in qualsiasi momento gli atti concessori per esigenze di coerenza con il Prp o per altri giustificati motivi.

Ma veniamo al piatto forte del comitato di gestione, quello riguardante il nuovo regolamento sugli avviamenti al lavoro in porto, particolarmente propugnato dal presidente Guerrieri e dal segretario generale Paroli, che entrerà in attuazione dal 15 Aprile.

Il nuovo testo, che ha accolto le osservazioni avanzate dalle commissioni consultive locali, segnerà un decisivo passo avanti nella disciplina del lavoro nei porti e migliorerà sostanziosamente gli strumenti di indirizzo e valutazione nel comporre l’organico dei lavoratori stessi conferendo maggiore tempestività. omogeneità e precisione ai controlli sulla sicurezza in

banchina. Più in particolare, con la nuova ordinanza tutte le imprese autorizzate ex artt. 16 e 17 della legge 84/94 saranno tenute, prima dell’inizio di ciascun turno, a comunicare all’AdSp ogni avviamento del personale incaricato di svolgere servizi ed operazioni portuali e il tutto

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - dovrà, poi, essere trasmesso allo stesso Ente in forma riepilogativa con cadenza mensile.

Naturalmente – chiarisce l’AdSp MTS – i dati comunicati dalle imprese saranno conservati ed eventualmente utilizzati nel più rigoroso rispetto delle

vigenti disposizioni in materia di privacy e di riservatezza aziendale. Le indispensabili previsioni sanzionatorie restano, negli intendimenti

dell’Ente, “un imprescindibile elemento per caratterizzare l’importanza del costante e coerente scambio di informazioni con le imprese portuali”.

Il provvedimento sarà corroborato da una banca dati sempre più completa e aggiornata, attraverso cui definire le migliori strategie possibili per garantire nel tempo una prolungata qualità del lavoro in rapporto alle esigenze delle imprese e di quello che sarà il “lavoro del futuro”.

Più volte e in più occasioni il presidente Guerrieri aveva affermato di voler agire al meglio per garantire nel tempo una prolungata attività del lavoro in rapporto con le esigenze delle imprese “dato che – lo abbiamo sentito spesso ripetere – solo attraverso un’equilibrata e precisa attività di controllo saremo in grado di comprendere se vi siano delle storture nelle modalità organizzative del lavoro nei porti di riferimento”.

Il Comitato di gestione portuale ha approvato anche il “Piano triennale (2022-2024) di prevenzione della corruzione e della trasparenza”, sulla base del quale ogni amministrazione agisce per individuare e valutare le

probabilità di essere esposta al rischio di corruzione e indica le misure volte a prevenire e fronteggiare tale turpe fenomeno. Fra le novità

presentate nell’aggiornamento annuale c’è la stesura di un nuovo “Codice di comportamento dei dipendenti dell’Ente” e del “Codice etico per il presidente e i membri del Cdg”.

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Mims: 18 mesi per completare il Mose

ROMA – Il Mims conferma che servono 18 mesi per il completamento del Mose. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili smentisce così la notizia riportata dal quotidiano La Nuova Venezia, che riferisce di uno

slittamento dei lavori di completamento del Mose al 2025. Il Mims sottolinea che il cronoprogramma del Mose (allegato al VII Atto Aggiuntivo della

convenzione tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Veneto e il Concessionario Consorzio Venezia Nuova), inviato alla Corte dei Conti per controllo di legittimità, definisce le tempistiche delle attività per il completamento dell’opera che dal 2020, grazie ai numerosi test di

sollevamento effettuati, continua a proteggere la città di Venezia dall’acqua alta.

Il cronoprogramma indica il completamento a 18 mesi delle opere civili ed elettromeccaniche. Un tempo più lungo è previsto soltanto per quelle opere che, come la conca di Malamocco, hanno subìto danni dovuti per cause esterne.

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - Il resto della tempistica indicata nel cronoprogramma riguarda i collaudi e le attività di consegna dell’intera opera allo Stato.

L’Atto Aggiuntivo stabilisce inoltre che la fase di avviamento (test,

collaudo e consegna allo Stato), già iniziata, avrà una durata complessiva di quattro anni. Data la caratteristica sperimentale del MoSE, questa proseguirà anche dopo che l’opera sarà completata.

Il ministero precisa inoltre che, per quanto riguarda le risorse economiche necessarie per il completamento e avviamento del Mose, esse sono state già rinvenute e assegnate, attingendo per quanto riguarda l’ultima tranche, di circa 538 milioni di euro, ai risparmi ottenuti dalla riduzione degli

interessi passivi su precedenti finanziamenti pluriennali. Va precisato poi che queste risorse aggiuntive finanziano anche opere di salvaguardia della laguna che non riguardano il Mose (Piano Europa e altre).

I cantieri potranno riaprire una volta risolta la fase di criticità

finanziaria che sta attraversando il concessionario Consorzio Venezia Nuova, entro il prossimo 28 Febbraio. A partire da Marzo 2022, inizierà la conta dei 18 mesi come da cronoprogramma. Lo slittamento dei tempi di completamento del Mose rispetto alla previsione iniziale è stato causato, infatti, dalla

disponibilità frazionata e intermittente dei finanziamenti – problema ora risolto – oltreché dalle conseguenze dei precedenti eventi meteomarini avversi.

Unificazione dei porti di Venezia e

Chioggia

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - CHIOGGIA – Il percorso di unificazione amministrativa e gestionale dei porti di Venezia e Chioggia compresi nell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale compie un significativo passo in avanti. Nei giorni scorsi infatti è stato condotto l’accertamento dei requisiti di demanialità del fabbricato n.950 denominato “Centro Direzionale Servizi Portuali-

Palazzina Aspo” ricadente nell’ambito portuale Val da Rio e da ora

ufficialmente trasferito all’AdSp MAS. Lo ha reso noto Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema dei porti di Venezia e Chioggia a margine dell’inaugurazione del nuovo centro tamponi “drive through” istituito nella sede dell’AdSp MAS di Chioggia.

Come emerso nel corso dei lavori della Conferenza di Servizi, appositamente

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - convocata dall’AdSp per perfezionare il processo di allargamento a Chioggia del Sistema portuale, si avviano a soluzione positiva le questioni ancora ad oggi non perfezionate, già all’attenzione della Corte dei Conti:

l’acquisizione al Demanio Portuale dei fabbricati insistenti sull’area Portuale di Chioggia e il percorso di integrazione fra il personale ASPO e AdSp.

Circa l’acquisizione degli immobili si procederà con l’attività di

accertamento dei requisiti di demanialità di altri edifici che completano l’assetto immobiliare del porto. Si tratta dei fabbricati n. 951 “Palazzina doganale est”, n.952 “Gate accesso al porto”, n.953 “Palazzina doganale ovest”, n.954 “Palazzina servizi portuali” e dei magazzini interni ai terminal n.955, 956, 957, 958, 959, 960. L’incameramento di tale assetto immobiliare avverrà a titolo non oneroso ma ex-lege.

Per quanto riguarda il personale di A.S.Po., Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, il presidente Di Blasio ha informato che, nel corso del prossimo mese, cinque dipendenti verranno assunti da AdSp MAS con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, inseriti in organico e

collocati, sulla base delle competenze possedute e maturate, presso le

Direzioni dell’Ente, coerentemente con le strategie di sviluppo previste. Per le assunzioni l’Autority procederà già domani, in sede di Comitato di

Gestione, ad una variazione della pianta organica che sarà sottoposta successivamente all’approvazione da parte del Mims.

Di Blasio ha, infine, ringraziato la Camera di Commercio, oltre a tutti i soggetti che hanno collaborato in questi mesi, fra cui Ministero delle Infrastrutture e della Mobilita sostenibili, Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Chioggia, Direzione Regionale dell’Agenzia del Demanio, PIOOPP e Ministero per la Funzione Pubblica, per la grande sinergia istituzionale e l’impegno profuso nel raggiungimento di tali risultati. Il presidente ha, inoltre, precisato che si è trattato di un percorso lungo che continuerà anche nei prossimi mesi e vedrà i due enti lavorare sinergicamente

nell’interesse del personale e nel raggiungimento dell’obiettivo comune di sviluppo del porto e del territorio.

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Dai porti olandesi 34 mld all’export

ROTTERDAM – I porti marittimi olandesi contribuiscono con circa 34 miliardi di euro al valore delle esportazioni del Paese. Tra quelli che si trovano nell’area dell’estuario del Reno e della Mosa, il porto di Rotterdam rappresenta la maggior parte di tale valore.

Ciò è stato chiarito da una relazione sull’importanza economica dei porti marittimi olandesi. Lo studio – condotto da Statistics Netherlands (CBS) e dall’Erasmus Center for Urban, Port and Transport Economics (Erasmus UPT) – conferma il notevole valore economico del porto di Rotterdam in termini di occupazione, reddito nazionale e porta le esportazioni olandesi a il mercato mondiale.

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Studio del valore economico dei porti olandesi

Lo studio è stato commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e della Gestione delle Acque, dal Knowledge Institute for Mobility Policy e dalla Seaports Branch Organisation. Alla fine del 2021 sono stati pubblicati tre studi che esaminano i vari indicatori della rilevanza economica dei porti marittimi del nostro Paese: il monitor portuale, il monitor marittimo e il monitor portuale interno. Il rapporto che è stato appena pubblicato si basa sulle informazioni e sugli studi esistenti e aggiunge nuove domande di ricerca. Questa è la prima volta che viene condotta una ricerca sul ruolo svolto dai porti nell’agevolare l’esportazione dei prodotti olandesi.

Secondo Martijn Streng, consulente senior per Erasmus UPT: “Questa revisione economica ci ha permesso di fare calcoli più completi e approfonditi che si basano, tra le altre cose, sulla precedente ricerca Erasmus UPT (The

Rotterdam Effect del 2018). Quindi, in questo studio, abbiamo calcolato il valore più ampio dei porti marittimi per l’economia olandese. La somma totale di tutti i valori diretti e indiretti per l’area dell’estuario del Reno e della Mosa – valore delle attività industriali, dei processi logistici e dei flussi commerciali, ad esempio – ammonta a un totale di circa 63 miliardi di euro e 565.000 posti di lavoro. Il porto di Rotterdam rappresenta la maggior parte di questo”.

Impatto del porto di Rotterdam

Allard Castelein, Ceo dell’Autorità portuale di Rotterdam, ha invece

sottolineato che “Il successo del porto si misura non solo dalle tonnellate di produzione, ma anche dall’impatto che abbiamo sull’occupazione, sul

reddito e sulla prosperità, nei Paesi Bassi e oltre. Questo rapporto non solo mostra che il porto di Rotterdam aggiunge valore in termini di occupazione e reddito per i Paesi Bassi, ma evidenzia anche come noi, come porto,

aggiungiamo valore per portare le esportazioni olandesi sul mercato globale in modo efficiente e prominente. In questo modo, rafforziamo l’importanza economica dei Paesi Bassi e la competitività dell’economia olandese”.

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La Spezia: avvicendamento al CSSN

LA SPEZIA – Avvicendamento al comando del CSSN. Questa mattina il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha ricevuto nella sala giunta di Palazzo Civico l’Ammiraglio Ispettore Capo Rosario Gioia Passione, Direttore del Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) della Marina Militare italiana che lascerà l’incarico, per il suo pensionamento, all’Ammiraglio

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - Ispettore Davide Gabrielli, presente all’incontro.

Il primo cittadino del Comune di La Spezia salutato e ringraziato

l’Ammiraglio Gioia Passione per la fattiva collaborazione che in questi anni è sempre stata presente tra Comune e CSSN e ha porto all’Ammiraglio

Gabrielli i migliori auguri per il nuovo incarico.

Crescita a doppia cifra nei porti

della Sardegna

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - CAGLIARI – Con un crescita a doppia cifra nel 2021, il sistema dei porti della Sardegna si avvia ad una rapida uscita dalla crisi del periodo

pandemico con un segno più su tutte le categorie di traffico. È un bilancio più che positivo, quello registrato nel 2021, con percentuali di ripresa che hanno superato abbondantemente le iniziali previsioni.

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei volumi movimentati nei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci), registrano un più 38% rispetto al 2020, passando da circa 2 milioni e 965 mila unità dell’anno precedente, a 4 milioni e 83 mila del 2021. In linea anche il traffico delle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che segnano una crescita del 39% (da 492 mila a 684 mila e 500 unità).

Un trend che riavvicina le performances degli scali sardi ai numeri record del 2019. Rispetto al periodo pre-Covid, infatti, il 2021 segna un – 18% sui traffici passeggeri di linea (il 2020 ha chiuso con – 40%) ed un – 40% su quelli per le isole di Carloforte e Corsica (lo scorso anno, rispetto al 2019, il volume si era ridotto del 57%).

Positivo, ma ancora ben al di sotto dei risultati del 2019 (- 87 %), il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2021 con un più 731% rispetto al 2020, passando da appena 6 mila e 900 crocieristi, a circa 57 mila e 400 della scorsa stagione. Dato, comunque, incoraggiante, confortato da una programmazione di scali che, per il 2022, avvicina l’industria crocieristica alla definitiva uscita dalla crisi.

Forte recupero anche per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2021 con un più 15% rispetto all’anno precedente (da poco più di 38 milioni e 362 mila tonnellate del 2020 a 44 milioni e 136 mila circa dell’annualità appena chiusa). In dettaglio, le rinfuse liquide (principalmente petrolio e

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https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/page/50/ | 26 Giugno 2022 - raffinati) hanno chiuso con un più 14 per cento. Ad un più 6% ammonta,

invece, il risultato della crescita di quelle solide (cereali, carbone e minerali). Più consistente, invece, il rapporto 2020 – 2021 per le merci su gommato, che si attesta al 20 per cento di incremento, passando da circa 11 milioni e 600 mila tonnellate a quasi 14 milioni dell’anno appena chiuso.

Riallineamento al periodo pre-Covid pressoché raggiunto, quindi, per il comparto merci, che si attesta, rispetto al 2019, ad un meno 5%. Dato questo che evidenzia come gli scali sardi non abbiano mai interrotto la loro

attività, garantendo la continuità dei flussi commerciali e gli

approvvigionamenti per i comparti produttivi anche nel periodo di lockdown.

Segnale positivo, ma, allo stesso tempo, una battaglia ancora da vincere, quello della movimentazione dei contenitori. Se, da una parte, la crescita dei volumi in Teus movimentati su navi feeder rispetto al 2020 è

incoraggiante, il comparto del transhipment resta comunque in attesa di nuovi operatori che ne avviino il definitivo rilancio.

Comprensibilmente soddisfatto, il presidente dell’AdSp del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, commenta così i dati statistici: “Chiudiamo il 2021 con percentuali decisamente incoraggianti, che lasciano intravedere una

definitiva uscita dal peggiore periodo di crisi. Nonostante l’aggravio dei protocolli sanitari sulla normale operatività, da una parte, ed un irregolare andamento dei traffici, dall’altra, gli scali di sistema, ed in particolare tutto il cluster portuale, hanno dimostrato al meglio una grande capacità di tenuta, resistendo alla sferzata della crisi, rimanendo in gioco nonostante le numerose restrizioni, senza arrecare disagi alla mobilità dei passeggeri e delle merci. Siamo quindi pronti, in questo 2022, a riguadagnare il culmine della risalita e a guardare al futuro con maggiore ottimismo, consci del fatto che ci attendono nuove ed importanti sfide per il rilancio di settori chiave, tra tutti quello del transhipment di contenitori, ma anche una pianificazione infrastrutturale ed una programmazione dei servizi ai

passeggeri che possa conferire nuova linfa vitale e competitività, a livello internazionale, a tutti i nostri 8 porti di competenza”.

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