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Anniversario terremoto in Abruzzo
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Abruzzo, un anno dopo quasi la metà delle associazioni senza sede
Indagine Csvnet: il 60% delle realtà del volontariato ha perso la sua sede, il 44% non ha ancora trovato una sistemazione alter- nativa, neppure provvisoria. Dopo l’emergenza, le iniziative sulla ricostruzione sociale: la Casa del Volontariato e un Fondo pe ROMA – A quasi un anno dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo, secondo il Commissario delegato per la ricostruzione della regione, solo 17 mila persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal governo (Progetto Case e Map), mentre quasi 5 mila aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa. Ma il sisma ha colpito duramente anche il mondo del volontariato: ad oggi, il 60% delle associazioni non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44% non dispone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria. Inoltre il 34% delle asso- ciazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha difficoltà nell’individuare aree adatte e disponibili.
Questi dati sono raccolti in un’indagine condotta dal Csvaq, il Centro di servizio per il volontariato dell’Aquila, in collaborazione con il CsvNet, il coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato: una situazione che rende evidente “quanto sia ancora lontano il ritorno ad una vita normale per la popolazione colpita e quante difficoltà, come le perdite materiali e la dispersione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma. il volontariato locale debba ancora affrontare per la ripresa effettiva delle attività”.
Per arrivare alla ricostruzione ‘immateriale’ del tessuto sociale del territorio abruzzese, i Centri di Servizio per il Volontariato hanno pensato ad alcuni interventi strutturali di lungo periodo: il primo progetto è quello della Casa del Volontariato, una struttura che verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio del 2009, vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo edito- riale Vita e che ha raccolto, ad oggi, 500 mila euro e promesse di impegno per ulteriori 200 mila euro. “La Casa – afferma Roberto Museo be- gin_of_the_skype_highlighting end_of_the_skype_highlighting, direttore di CSVnet - non sarà solo la nuova sede del Csv dell’Aquila e di tutte le associazioni locali che ne hanno già fatto richiesta, ma sarà un laboratorio per costruire reti e collaborazioni fra le OdV e gli altri attori sociali e per elaborare proposte sostenibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comunità aquilana”.
Un ulteriore passo è rappresentato dall’importante lavoro di formazione, sostegno ed accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruz- zesi per la presentazione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l’anno 2010 e che ha consentito il finan- ziamento di ben 30 progetti (per un ammontare di 919.800 mila euro circa). Nei prossimi mesi sarà possibile per il volontariato abruzzese partecipa- re ai bandi sulla progettazione sociale, che sarà realizzata grazie alla collaborazione fra i CSV e le fondazioni di origine bancaria con lo stanziamen- to di 2,5 milioni di euro, disponibili grazie all’accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine banca- ria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione. L’obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per sostenere progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione.
Venerdì 26 marzo 2010
Venerdì 26 marzo 2010
TERREMOTO: RESTA PRECARIA SITUAZIONE VOLONTARIATO AQUILANO
60% ORGANIZZAZIONI HA PERSO LA SEDE, 44% NON HA SEDE ALTERNATIVA
ROMA
(ANSA) - ROMA, 1 APR - Il 60% delle organizzazioni di volontariato aquilane ha perso la propria sede, il 44%
non dispone di una soluzione logistica alternativa, nemmeno provvisoria e il 34%, pur disponendo dei mezzi, non riesce a trovare un'alternativa concreta. Questo è lo scenario del volontariato locale che, nonostante la volon- tà, fa fatica a riprendersi dopo il terremoto di un anno fa.
I numeri sono resi noti dal Centro di Servizio per il Volontariato dell'Aquila con la ricerca "Noi scegliamo op- portunità". L'analisi è stata condotta sulle 107 associazioni presenti sul territorio colpito dal terremoto, una realtà significativa rispetto alle 800 organizzazioni di volontariato operanti sul territorio abruzzese, che denuncia una mancanza di spazi, di strutture, di mezzi con la conseguente dispersione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma.
Tante le iniziative che la rete dei Csvha avviato per la ricostruzione sociale del territorio abruzzese: prima fra tutte la Casa del Volontariato, la nuova sede del Volontariato aquilano, che verrà realizzata entro il 2010 grazie a una raccolta fondi che vede coinvolti i 72 Csvitaliani, Banca Etica, Round Table Italia, Caritas Italiana e il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, oltre 500.000 euro e promesse di impegno per ulteriori 200.000 euro. Ci sono poi 30 progetti sperimentali finanziati con 919.800 mila euro del Fondo Nazionale per il Volonta- riato per l'anno 2010 e bandi per la progettazione sociale, a cui potrà partecipare nei prossimi mesi tutto il volon- tariato abruzzese e che hanno a disposizione fondi per 2,5 milioni di euro. (ANSA).
Giovedì 1 aprile 2010
Giovedì 1 aprile 2010
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Venerdì 2 aprile 2010
Sabato 3 aprile 2010
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Intervista a Marco Granelli
Martedì 6 aprile 2010
Servizio dedicato andato in onda sul Gr delle 8.00
Martedì 6 aprile 2010
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Lunedì 29 marzo 2010
ABRUZZO. Terremotato ancora il 60% delle associazioni
01 aprile 2010
Censiti da CsvNet tutti i numeri del sociale colpito dal terremoto
A un anno dal terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fa il punto sull'impegno speso al fianco del Volontariato nei giorni dell'emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio ed in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.
Le stime dicono che solo 17 mila persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal Go- verno (Progetto CASE e MAP), mentre quasi 5.000 aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa.
Allo stesso modo il 60% delle associazioni aquilane non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44%
non dispone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria.
A riguardo il CsvAq ha curato e pubblicato “Rilevazione dei bisogni delle associazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009” uno studio creato intervistando le associazioni. Nella conca aquilana c’erano 107 associazioni. Il CsvAq ha cercato di contattarle tutte (85 tramite posta elettronica e 22 per posta ordinaria). Hanno risposto in 56 di cui 48 sono del Comune dell’Aquila. Il primo passo è stato quello di fare chiarezza sulle tipologie, rilevando che il 55% sono associazioni di volontariato, il 16% di promozione sociale, il 13% Onlus riconosciute e il 4% consiste in altre for- me. E arriviamo alla cerntia dei danni. I risultati sono drammatici: l’84% ha subito danni agli immobili. Il 60%
non potrà rientrare nei propri edifici. Infine l’88% delle associazioni vive in una sistemazione provvisoria.
Ma il sisma non è stato solo distruzione. Sono nate infatti 44 nuove realtà tra comitati cittadini e associazioni tutte per lo più rivolte alla ricostruzione dei centri storici. Nell’elenco compaiono le già celebri Comitato 3e32, molto atttiva nei mesi immediatamente successivi al sisma e Onna Onlus voluta, fra gli altri, anche da Giustino Parisse. Inoltre il 34% delle associazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha difficoltà nell'indivi- duare aree adatte e disponibili.
CSVnet ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, grazie all'impegno degli operatori del CSV aquilano e dei colleghi degli altri CSV, e realizzato un intervento straordinario di coordinamento e di sostegno alle Organizzazioni di Volontariato non specializzate in protezione civile.
Per la ricostruzione "immateriale" del tessuto sociale del territorio abruzzese i Centri di Servizio per il Volonta- riato hanno individuato una serie di interventi strutturali. Il primo e più importante è la Casa del Volontariato (CdV) che nascerà a novembre 2010. Realizzata con i 500 mila euro di fondi raccolti in collaborazione con Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita, sarà la cabina di regia per tutto il volontariato cittadino. Un pro- getto nato dall’esperienza del Csv locale ma che ha saputo coinvolgere le tante anime del sociale. La struttura infatti prevede una palazzina di due piani che comprende una sala riunioni, una sala formazione e gli spazi dove le associazio- ni troveranno ospitalità per i propri uffici e poi la nuova sede Csv, una sala convegni comune e una foresteria. Una nuova realtà votata ad unire le realtà associative presenti sul territorio (la ricerca ha rilevato anche che l’83% delle associazoni vorrebbe usufruire degli spazi della CdV)
Gli altri interventi importanti sono l’Accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presenta- zione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010 (30 progetti finan- ziati per un ammontare di 919.800 mila euro circa) e i Bandi sulla progettazione sociale: stanziati 2,5 milioni di euro grazie all'accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.
L'obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma. I CSV abruzzesi lavore- ranno al fianco delle Organizzazioni di Volontariato per accompagnarli nella realizzazione di progetti che abbiano come idea guida quella della ricostruzione sociale partecipata, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l'impresa sociale, l'università e gli enti locali.
In foto il rendering del progetto della Casa del Volontariato
Giovedì 1 aprile 2010
CSVnet: il Volontariato nel terremoto
Il 60% delle Organizzazioni di Volontariato (OdV) aquilane ha perso la propria sede; il 44% non dispone di una soluzione logistica alternativa, nemmeno provvisoria, il 34%, pur disponendo dei mezzi, non riesce a trovare un’alternativa concreta.
Questo è lo scenario di un Volontariato locale che, nonostante la volontà, fa fatica a riprendersi.
I numeri, resi noti dal CSVAQ – Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila - con la ricerca “Noi scegliamo opportunità”, sono importanti: l’analisi è stata condotta sulle 107 associazioni presenti sul territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, una realtà significativa rispetto alle 800 Orga- nizzazioni di Volontariato operanti sul territorio abruzzese, che denuncia una mancanza di spazi, di strutture, di mezzi con la conseguente dispersione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma.
“CSVnet, il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, affiancando e mettendo a disposizione del CSV dell’Aqui- la mezzi e persone per il suo intervento ordinario e straordinario volto a sostenere la ripresa delle attività delle Organizzazioni di Volontariato delle zone colpite dal sisma, nel loro impegno di parte- cipazione e promozione della ricostruzione della comunità aquilana” afferma Marco Granelli, presi- dente di CSVnet.
Ecco le iniziative che la rete dei CSV ha avviato per la ricostruzione sociale del territorio abruzzese:
la Casa del Volontariato, la nuova sede del Volontariato aquilano ma anche “laboratorio per costrui- re reti e collaborazioni fra le OdV e le altre componenti del terzo settore al fine di elaborare propo- ste sostenibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comunità aquilana” – afferma Roberto Mu- seo, cittadino dell’Aquila e direttore di CSVnet. La struttura verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio del 2009, vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia, Caritas Italiana ed il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, oltre 50- 0.000 euro e promesse di impegno per ulteriori 200.000 euro;
30 progetti sperimentali finanziati con 919.800 mila euro del Fondo Nazionale per il Volontariato per l’anno 2010, messi disposizione per le OdV abruzzesi che in questi mesi hanno potuto contare sul lavoro di accompagnamento e di assistenza offerto loro dai CSV locali;
bandi per la progettazione sociale, a cui potrà partecipare nei prossimi mesi tutto il Volontariato abruzzese e che saranno realizzati grazie alla collaborazione fra i CSV, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione. I fondi disponibili ammontano a 2,5 milioni di euro.
L’obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l’impresa sociale, l’università e gli enti locali.
Giovedì 1 aprile 2010
ROMA. Il 60% delle organizzazioni di volontariato (OdV) aquilane ha perso la propria sede; il 44% non dispone di una soluzione logistica alternativa, nemmeno provvisoria, il 34%, pur disponendo dei mezzi, non riesce a trovare un’alternativa concreta. Questo è lo scenario di un volontariato locale che, nonostante la volon- tà, fa fatica a riprendersi.
I numeri, resi noti dal CSVAQ – Centro di Servizio per il Volontariato dell’Aquila con la ricerca “Noi sceglia- mo opportunità”, sono importanti: l’analisi è stata condotta sulle 107 associazioni presenti sul territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, una realtà significativa rispetto alle 800 organizzazioni di volontariato operan- ti sul territorio abruzzese, che denuncia una mancanza di spazi, di strutture, di mezzi con la conseguente disper- sione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma.
“CSVnet, il Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, affiancando e mettendo a disposizione del CSV dell’Aquila mezzi e persone per il suo intervento ordinario e straordinario volto a sostenere la ripresa delle attività delle Organizzazioni di Volontariato delle zone colpite dal sisma, nel loro impegno di partecipazione e promozione della ricostruzione della comunità aquilana” afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet.
Ecco le iniziative che la rete dei CSV ha avviato per la ricostruzione sociale del territorio abruzzese.
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La Casa del Volontariato, la nuova sede del Volontariato aquilano ma anche “laboratorio per costruire reti e collaborazioni fra le OdV e le altre componenti del terzo settore al fine di elaborare proposte soste- nibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comunità aquilana” afferma Roberto Museo, cittadino dell’Aquila e direttore di CSVnet. La struttura verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio del 2009, vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia, Cari- tas Italiana ed il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, oltre 500.000 euro e promesse di impe- gno per ulteriori 200.000 euro.•
30 progetti sperimentali finanziati con 919.800 mila euro del Fondo Nazionale per il Volontariato per l’- anno 2010, messi disposizione per le OdV abruzzesi che in questi mesi hanno potuto contare sul lavoro di accompagnamento e di assistenza offerto loro dai CSV locali.•
Bandi per la progettazione sociale, a cui potrà partecipare nei prossimi mesi tutto il Volontariato abruz- zese e che saranno realizzati grazie alla collaborazione fra i CSV, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione. I fondi disponibili ammontano a 2,5 milioni di euro.L’obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzio- ne sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l’impresa sociale, l’università e gli enti locali.
c.s.
Giovedì 1 aprile 2010
CSV . EMERGENZA E RISCOSTRUZIONE SOCIALE IN ABRUZZO
CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, a un anno dal terremoto che ha colpito L'Aquila rende noti i dati riguardanti la condizione del Volonta- riato abruzzese, le attività svolte in aiuto alla popolazione terremotata e i progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio. I dati più allarmanti sono i seguenti : Solo 17.000 persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal Go- verno mentre quasi 5.000 aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa. E' ancora lontano il ritorno ad una vita normale per la popolazione colpita. I Csv abruzzesi lavoreran- no a fianco delle Organizzazioni di Volontariato nella realizzazione di progetti che abbiano come idea guida quella della ricostruzione sociale partecipata, in cui sia coinvolta anche l'impresa sociale, l'università e gli enti locali. Il primo progetto è quello della Casa del Vo- lontariato, la struttura che verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, 500.000 euro e promesse di impegno per ulteriori 200.000 eu- ro, sarà la nuova sede del CSV dell'Aquila e di tutte le associazioni locali che ne hanno già fatto richiesta, un laboratorio per costruire reti e collaborazioni fra le OdV e gli altri attori sociali e per elaborare proposte sostenibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comu- nità aquilana. Un ulteriore impegno è la presentazione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010 che ha consentito il finanziamen- to di ben 30 progetti (per un ammontare di 919.800 mila euro circa).
Per informazioni: Tel 06 45504996- 340 2113992 - [email protected]
Giovedì 1 aprile 2010
Martedì 6 aprile 2010
"Noi scegliamo opportunità"
Le Associazioni dell'aquilano in cerca di sede.
Per saperne di più, visita il sito del Centro per i servizi del volontariato della provincia dell’Aquila (6 aprile 2010)
Secondo quanto emerge dalla “Rilevazione dei bisogni delle associazioni colpite dal sisma del 6 aprile 200- 9” curata e pubblicata dal Centro per i servizi del volontariato della provincia dell’Aquila (CSVAQ) il 60%
delle associazioni non ha potuto far rientro nelle sedi originarie, mentre il 44% non dispone ancora di una solu- zione logistica, neanche provvisoria. Il 34% delle associazioni, pur avendo disponibilità di risorse e mezzi per realizzare una sede, trova difficoltà nell’individuazione di aree adatte e disponibili.
Inoltre, mentre solo il 24% delle organizzazioni intervistate prevede di poter rientrare nella propria sede, il 60%
dichiara di non poter riavviare le attività nella sede originaria e il restante 16% non è in grado in questo mo- mento di fare previsioni. Al momento, l’88% delle associazioni vive in una sistemazione provvisoria.
Le associazioni intervistate hanno subito danni agli immobili nell’84% dei casi: soltanto 8 associazioni dichia- rano di avere sedi agibili, ma tranne un caso, si tratta di associazioni che non hanno sede nel Comune dell'Aqui- la ma in comuni limitrofi, distanti anche oltre 30 chilometri dal capoluogo.
Solo 56 tra le 107 associazioni che al momento del sisma avevano sede nel territorio aquilano, hanno risposto al questionario elaborato da CSVAQ per effettuare l’indagine. Di queste, 48 avevano sede nel Comune dell’A- quila. Per quanto riguarda le tipologie, nel 55% dei casi si tratta di organizzazioni di volontariato, nel 16% di associazioni di promozione sociale e nel 13% di onlus.
Secondo quanto riportato nella Rilevazione, “una delle sfide più importanti per gli attori sociali del territorio e rappresentata dalle diciannove aree del Progetto C.A.S.E. che, nonostante la presenza di 15.000 abitanti, sono lontane dal potersi identificare come “quartieri” essendo ancora prive di quei servizi al cittadino che aiutino alla costruzione di una comunità locale.Ed è proprio su queste realtà che il volontariato e il terzo settore possono diventare attori di una ricostruzione sociale che valorizzi il loro ricco patrimonio di esperienze capace di trova- re risposte immediate ai nuovi bisogni.”
Questo è il senso di tutti gli interventi individuati dai Centri di servizio per il volontariato, finalizzati alla rico- struzione del tessuto sociale del territorio. Il primo e più importante di questi è la “Casa del volontariato” che, realizzata con i 500 mila euro di fondi raccolti in collaborazione con Banca Etica Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita, sarà la cabina di regia per tutto il volontariato cittadino a partire dal prossimo novem- bre.
Tra gli altri interventi, l’Accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presentazione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010 (30 progetti fi- nanziati per un ammontare di 919.800 mila euro circa) e i Bandi sulla progettazione sociale, che vedono stan- ziati 2,5 milioni di euro grazie all'accordo nazionale tra CSVnet, ACRI (Associazione delle fondazioni di origi- ne bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.
L'obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.
Martedì 6 aprile 2010
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Anniversario terremoto in Abruzzo
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Venerdì 26 marzo 2010
2. Abruzzo, un anno dopo il terremoto quasi la metà delle associazioni senza sede
A un anno dal terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fa il punto sull'impegno speso al fianco del Volontariato nei giorni dell'emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio ed in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.
I dati sono preoccupanti: le stime dicono che solo 17.000 persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal Governo (Progetto CASE e MAP), mentre quasi 5.000 aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa.
Allo stesso modo il 60% delle associazioni non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44%
non dispone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria.
Inoltre il 34% delle associazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha diffi- coltà nell'individuare aree adatte e disponibili.
CSVnet ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, grazie all'impegno degli operato- ri del CSV aquilano e dei colleghi degli altri CSV, e realizzato un intervento straordinario di coordinamen- to e di sostegno alle Organizzazioni di Volontariato non specializzate in protezione civile.
Per la ricostruzione ‘immateriale' del tessuto sociale del territorio abruzzese i Centri di Servizio per il Volontariato hanno individuato una serie di interventi strutturali:
•
La
Casa del Volontariato, che sarà realizzata con i 500.000 euro di fondi raccolti in collabora-zione con Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita.
•
Accompagnamento
alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presentazione deiprogetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010 (30 progetti finanziati per un ammontare di 919.800 mila euro circa). -
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Bandi sulla
progettazione sociale: stanziati 2,5 milioni di euro grazie all'accordo nazionaleche vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.
L'obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per sostenere progetti di rico- struzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma. I CSV abruzzesi lavoreranno a fianco delle Organizzazioni di Volontariato per accompagnarli nella realizzazione di progetti che abbiano come idea guida quella della ricostruzione sociale partecipa- ta, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l'impresa sociale, l'università e gli enti locali. (Da CSVnet)
Lunedì 29 marzo 2010
A un anno dal terremoto che ha colpito L’Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordina- mento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fa il punto sul suo impegno al fianco del Volontariato nei giorni dell’emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio, in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.
In allegato trovate una scheda informativa, con i dati riguardanti la condizione del Volontariato abruzzese ad un anno dal sisma e le attivi- tà svolte dai Centri di Servizio per il Volontariato in aiuto alla popolazione terremotata
scarica gli allegati: dall_emergenza_alla_ricostruzione_sociale _1_.pdf
Dall’emergenza alla ricostruzione sociale - Il contributo dei Centri di Servizio per il Volontariato per il territorio abruzzese
Newsletter n. 131
Lunedì 29 marzo 2010
Il Volontariato nel terremoto
CSVnet Da www.csvnet.it: A un anno dal terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volon- tariato, fa il punto sull'impegno speso al fianco del Volontariato nei giorni dell'emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio ed in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma. Leggi tutto ...
Da www.csvnet.it: A un anno dal terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fa il punto sull'impegno speso al fianco del Volontariato nei giorni dell'emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio ed in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.
I dati sono preoccupanti: le stime dicono che solo 17.000 persone hanno trovato alloggio in una delle sistema- zioni abitative previste dal Governo (Progetto CASE e MAP), mentre quasi 5.000 aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa.
Allo stesso modo il 60% delle associazioni non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44% non di- spone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria. Inoltre il 34% delle associazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha difficoltà nell'individuare aree adatte e disponibili.
CSVnet ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, grazie all'impegno degli operatori del CSV aquilano e dei colleghi degli altri CSV, e realizzato un intervento straordinario di coordinamento e di so- stegno alle Organizzazioni di Volontariato non specializzate in protezione civile.
Per la ricostruzione ‘immateriale' del tessuto sociale del territorio abruzzese i Centri di Servizio per il Volonta- riato hanno individuato una serie di interventi strutturali:
•
La Casa del Volontariato, che sarà realizzata con i 500.000 euro di fondi raccolti in collaborazione con Ban- ca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita.•
Accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presentazione dei progetti sperimen- tali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l'anno 2010 (30 progetti finanziati per un am- montare di 919.800 mila euro circa).•
Bandi sulla progettazione sociale: stanziati 2,5 milioni di euro grazie all'accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.L'obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per sostenere progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma. I CSV abruzzesi lavoreranno a fianco delle Organizzazioni di Volontariato per accompagnarli nella realizzazione di progetti che abbiano come idea guida quella della ricostruzione sociale partecipata, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l'impresa sociale, l'università e gli enti locali.
martedì 31 marzo 2010
. CSVNET E CSV PER IL VOLONTARIATO DE L'AQUILA
Il Centro Servizi per il Volontariato de L'Aquila ha reso noti i risultati della ricerca "Noi scegliamo opportunità", condotta sulle 107 associazioni presenti sul territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009. Secondo quanto appurato dallo studio, il 60% delle orga- nizzazioni di volontariato aquilane ha perso la propria sede... => vai al sito
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