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Notiziario della SEM - Società Escursionisti Milanesi

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La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004

Notiziario della SEM - Società Escursionisti Milanesi

Direttore responsabile: Luca Arzuffi - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 129 del 18/02/2000 - Stampato in proprio

Amici, dopo cinquant’anni stiamo per vivere un’importante nuova tappa "storica"

nella vita della nostra associazione: il trasferimento ad una nuova sede.

Come sappiamo da tempo, il Comune di Milano ha deciso di destinare i locali degli edifici costituenti la Galleria ad un uso più remunerativo dal noi non sostenibile, ed anche per necessità di interventi strutturali all'edificio di via Ugo Foscolo, dobbiamo lasciare l'attuale sede entro il 31 dicembre 2004.

E' una scadenza ormai vicina, e negli ultimi mesi il Consiglio della Sezione, non ottenendo dal Comune le pluri ricercate soluzioni sostitutive, si è attivato per individuare sul mercato privato una nuova sede, che permettesse di proseguire le nostre attività con gli stessi livelli qualitativi.

Per prima cosa ci siamo dati un target in termini di localizzazione: superficie simile all'attuale, sul territorio del Comune di Milano, entro la circonvallazione esterna ed in prossimità di una fermata della metropolitana.

Abbiamo iniziato con la ricerca di immobili commerciali facendo delle visite ad alcuni siti, e le stime degli interventi necessari e dei costi relativi.

Purtroppo questo tipo di ricerca ha dato come risultato solo immobili costosi, che necessitano di molti lavori, o situati in zone scomode, e tali in ogni caso da far rimpiangere troppo la sede attuale.

Fortunatamente, come un fulmine a ciel sereno, alla fine del mese di luglio l’erto, lungo e tortuoso percorso, seguito da sei anni con pazienza e perseveranza coinvolgendo i vertici del Comune ma anche con decise e ferme prese di posizione, si è tramutato in un rettilineo quasi pianeggiante, che ora tocca a noi fare diventare la dirittura d’arrivo all’agognata meta.

Abbiamo avuto dal Comune di Milano la proposta per una nuova sede che offre anche di più delle caratteristiche da noi ricercate: l'ex-casello daziario di Porta Volta, in Piazza Baiamonti 22.

Certo, questo non è che l’inizio dell’impegnativa impresa che dovremo sicuramente affrontare nei prossimi mesi, ma noi confidiamo nella possibile e fattiva

La sede

(la prima casa)

- Importanti novità

(segue a pag. 2)

collaborazione di chiunque possa interagire, anche per contenere le spese iniziali necessarie a rendere operativa la struttura.

Le attività da svolgere sono molte: dalla ristrutturazione dell’impianto elettrico alla sistemazione di quello per il riscaldamento autonomo, dalla tinteggiatura di soffitti e pareti alla verniciatura dei serramenti e quant’altro, dalla pulizia e riassetto del giardino alla realizzazione del suo accesso dall’esterno e completamento di quelli verso il fabbricato, dalle pulizie interne e delle facciate alla sistemazione dell’ingresso principale, etc.

La superficie a disposizione è tale da consentire, per fronteggiare le maggiori spese ricorrenti rispetto alle attuali, la condivisione con due gruppi no-profit non estranei alla vita della Sezione ed ai suoi ambiti di interesse, il cui contesto globale è in fase di studio del gruppo di lavoro preposto.

Siamo in attesa della proposta formale da parte del Comune dopo la quale, esperite le procedure per addivenire alla firma del contratto ed effettuati i lavori necessari di cui sopra, potremmo trasferirci ed essere operativi presumibilmente dalla primavera del 2005.

Siamo convinti che questa sia una significativa opportunità per un rilancio della SEM, dato, sia dai nuovi e maggiori spazi, sia dalla possibilità di operare sul territorio.

Ci piacerebbe che i soci percepissero fin da subito questa futura sede come “la loro nuova sede”, per proseguire in un possibile ed auspicabile fulgido futuro.

Ciao, e.... viva la SEM!

Il Consiglio

La SEM, con il Presidente Enrico Tormene, alcuni esponenti del Consiglio Direttivo ed una significativa rappresentanza di soci, la splendida mattina di domenica 19 settembre 2004, ha festeggiato all'Alpe Pedriola i suoi rifugi Rodolfo Zamboni e Mario Zappa, ivi ubicati, ad ottanta e cinquant'anni rispettivamente dalla loro costruzione. Erano presenti, per la ricorrenza, numerose autorità della zona: il Consigliere della Provincia Verbano, Cusio, Ossola Claudio Sonzogni, l'Assessore del Comune di Calasca Giovanni Marta che in gioventù, all'epoca della costruzione del rifugio Mario Zappa, trasportò a spalla buona parte dei materiali necessari, il Sindaco di Macugnaga Teresio Valsesia nonché una rappresentanza del Comando dei Carabinieri di Macugnaga. Non hanno voluto mancare per l'occasione il Presidente del C.A.I. di Macugnaga Roberto Marone, una rappresentanza del C.A.I. di Saronno, che gestisce un altro rifugio in zona, il Presidente del C.A.I.

Milano, Carlo Lucioni, nonché il Presidente della Commissione Regionale Rifugi, Arch.

Samuele Manzotti, in rappresentanza anche degli altri organi centrali del C.A.I..

Il maggior numero di partecipanti è risultato composto da una folta schiera di soci del Club dei 4000, capeggiati dal loro Presidente Nino Mascaretti, convenuti per il raduno annuale casualmente coincidente con questa manifestazione, particolarmente significativa anche per loro che da sempre hanno eletto questi rifugi come "base" per i corsi e le ricorrenze annuali. Le cerimonie sono state introdotte da Teresio Valsesia, che oltre ad essere Sindaco di Macugnaga, arcinoto personaggio dell'ambito del C.A.I., conoscitore dell'ambiente alpino e della storia dell'alpinismo in generale ed in particolare delle "sue" montagne, vanta anche un personale legame con i rifugi Zamboni e Zappa per esserne stato gestore con la moglie Gigliola Schranz, pure presente, il cognato, la Guida Piero Jacchini e la moglie Laura Schranz, nella seconda metà degli anni sessanta, in successione alla gestione del suocero Ettore Schranz.

A lui è seguito l'intervento di Nino Mascaretti che ha relazionato

I rifugi

(le seconde case)

-

Anniversari alla Pedriola

(2)

La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004 Dopo anni di organizzazioni di manifestazioni sociali tipo sagre di primavera, castagnate, caccia al tesoro per le vie di Milano, serate danzanti, le mie conoscenze coi Soci Semini si sono ampliate dai giovani ai più anziani. Manifestazioni che hanno raggiunto sovente duecento partecipanti e oltre.

Sembrava di tornare ai bei tempi dell'inizio del '900 quando la SEM riuniva nelle sue attività migliala di partecipanti. Da qui mi è nata l'idea di raccogliere le medaglie che la nostra Società ha coniato durante la sua lunga gloriosa esistenza.

Tutte le medaglie che erano in fondo ai cassetti dei vari Soci facilmente col tempo sarebbero buttate. Fu allora (era l'anno 1966) che, contattato parecchi amici particolarmente gli anziani, chiesto il permesso al Consiglio e sentito l'entusiamo e l'appoggio per la nuova iniziativa, pubblico alcuni articoli su "Lo Scarpone"

(che allora era diretto da Gaspare Pasini) ottenendo un immediato successo. Sono arrivate medaglie veramente storiche del fine '800; Medaglie in bronzo, alcune in argento, solo due purtroppo in oro, dico putroppo per il fatto che nel 1935 in seguito alle sanzioni imposte all'Italia, il regime di allora aveva lanciato la campagna "date oro alla Patria"; la nostra Società ha donato tutte le medaglie d'oro dimostrando l'attaccamento al valore civico. I settori della raccolta sono molti a testimonianza che le attività erano sempre in fermento con iniziative che alle volte anticipavano i tempi, molte altre Società hanno copiato manifestazioni promosse per la prima volta dal nostro Sodalizio. La raccolta è divisa in due album: SEM e SEM SCI. Allo stato attuale sono archiviate 200 medaglie. Non è stato facile mettere in giusta luce il valore e significato di alcune medaglie nonostante il grosso aiuto che ha dato il libro di Fasana "50 anni di vita della SEM", alcune medaglie evidenziano fatti non menzionati prima. Volutamente ho lasciato vari spazi liberi per collocare altre medaglie, spazi vuoti per medaglie che nonostante quarant'anni di paziente raccolta non son riuscito completare; altri

spazi sono a disposizione per futuri allori e ricordi.

E' da tener presente che il Medagliere è una documentazione storica da un lato, ma è anche una realtà sempre in vita e quindi in continuo aggiornamento. Il compito della ricerca è stato alquanto gravoso, compensato però da un'approfondimento su un passato della SEM pieno di fatti e di persone cariche di vitalità e di entusiasmo.

Aggiungo che molti nomi di persone conosciute che poi il tempo cancella, gente che ai loro bei tempi con le loro gesta hanno onorato la Società mi hanno fatto rivivere vecchi sentimenti spronandomi ad affrontare e superare tediose ricerche.

Ogni distintivo è sacro ed è una pietra migliare della SEM.

Basandoci su questo principio non scorrere frettolosamente questa raccolta; più la osservi e approfondisci il significato di ogni settore, più ti senti penetrare nello storico glorioso passato.

Offro con gioia alla SEM questa raccolta perché pur frequentando poco in questi ultimi anni, ho sempre radicato in me un caro ricordo e un grosso sentimento di gratitudine.

Gianluigi Cielo La consegna degli album “Il Medagliere”, avverrà al pranzo sociale programmato per il 28 novembre prossimo venturo , di cui si pubblica il programma su queste pagine.

La SEM sta pensando alle attività per il prossimo futuro: è il momento giusto per far sapere i Tuoi interessi e desideri, nel campo delle attività connesse con la montagna e la natura.

Vorresti proporre delle iniziative che interessano Te o qualche Tuo amico/a o parente?

Diccelo, partecipando al Sondaggio.

Basta compilare il questionario - e farlo compilare ai soci familiari o a possibili nuovi Soci -: lo trovi allegato in questa numero della Traccia, oppure in Sede, o ancora lo puoi scaricare dal sito della SEM (è un file Excel con alcune celle protette) all’indirizzo http//www.caisem.org.

Come vedrai, il questionario può essere redatto anche in forma anonima.

Lo puoi restituire al più presto e comunque entro il 31.12.2004 in questi modi:

- Consegna in segreteria SEM Via Ugo Foscolo 3 il giovedì sera dalle 21.00 - Con spedizione postale a CAI-SEM Via

U.Foscolo 3 - 20121 Milano

- Per telefax (attento alle due facciate!) al n° 178 604 0543

- Via e-mail a segreteria@caisem.org La SEM terrà possibilmente conto delle proposte ed i risultati del sondaggio saranno pubblicati su "La Traccia".

Non perdere questa occasione di esserci e contribuire al progetto delle attività SEM.

Grazie.

Il Consiglio

I rifugi ...

i convenuti sulle attività del Club dei 4000 premiandone i soci meritori, e via via le autorità presenti e gli altri ospiti illustri.

Il Presidente dalla S.E.M., nel suo breve discorso, ha ricordato i vari gestori dei rifugi che si sono succeduti dall'inizio fino ai giorni nostri. Molto significativa ed apprezzata è stata la presenza della Signora Etta Lagger che con il padre, la Guida Zaverio Lagger - già collaboratore e successore nel 1947 del di lui cognato, anch'egli guida, Luigi Ruppen custode dal 1925 e gestore dal 1933 - ha condiviso il periodo di conduzione fino al 1962. Altre graditissime presenze, sono state le figlie Anna, Lia ed il dodicenne bisnipote Tommaso di Ambrogio Risari, che si può ben definire il padre dei rifugi della S.E.M., avendone progettato e diretto i lavori di costruzione, ampliamento e/o ristrutturazione, dal 1936 alla sua improvvisa scomparsa nel 1963.

Si sono ricordate anche altre persone particolarmente legate ai due rifugi, che per vari e giustificati motivi non hanno potuto essere presenti alla manifestazione:

in particolare la Signora Orsolina Zappa, figlia di Mario Zappa ed il Signor Ruggero Grassi, figlio di Romolo Grassi, generoso socio che tanto ha contribuito alla manutenzione anche di queste opere, ed ancora la Signora Flora Ranzoni che prima coadiuvò la gestione del padre Erminio dal 1970, e dal 1983 l'assunse in prima persona con il marito Fausto Betta fino al 2001; la più lunga e fattiva collaborazione con la S.E.M. per questi rifugi.

Al termine dei vari discorsi si è rinnovata la simpatica consuetudine dello scambio dei riconoscimenti ricordo tra i principali protagonisti della manifestazione, dopo di che il Parroco di Macugnaga, Don Murizio, ha concluso con una semplice, ma partecipatissima Santa Messa presso la

"Cappelletta Mazza" sul piano prativo retrostante i rifugi.

Le magnifiche condizioni meteorologiche ed il superbo spettacolo del Monte Rosa in tutta la sua maestosità hanno favorito la buona riuscita della manifestazione come meglio non ci si sarebbe potuto attendere, dopo di che buona parte

della compagnia ha concluso l'intensa mattinata attorno ai tavoli imbanditi dalla Signora Tania Bettineschi e dal suo compagno, attuali gestori dei rifugi, che hanno saputo placare l'appetito dei numerosi convenuti con una colazione tipica davvero appagante.

Per l'occasione è stata distribuita ai presenti una significativa monografia, che bene illustra la storia dei due rifugi e che è disponibile sul sito della internet S.E.M.

www.caisem.org/Sezione/latracciaes1.pdf, o in segreteria fino ad esaurimento.

(segue da pag. 1)

I l M e d a g l i e r e

Cosa vorresti dalla SEM?

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La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004 6 Giugno 2004 - Meeting Alpinismo

Giovanile Piani D'Erna Raduno Regionale Lombardo

Alpinismo Giovanile

Quest'uscita era molto attesa da tutti noi, poichè essendo raduno a livello regionale, offre un momento di confronto sulle attività svolte e di spunto per idee sulle attività future fra i vari gruppi che operano in Lombardia con l'Alpinismo Giovanile..

Ultime notizie (ufficiose) fanno risalire il numero delle presenze a circa 1000 unità f r a r a g a z z i , a c c o m p a g n a t o r i e simpatizzanti.

Noi siamo un gruppo fra i più numerosi:

25 ragazzi provenienti dalla scuola Media Q. Di Vona (con cui facciamo attività durante l'anno) ed 8 nostri ragazzi del corso (gli assenti per la maggior parte sono i ragazzi che il lunedì seguente l'uscita affronteranno gli esami di V°

elementare).

Questa volta sono state fatte le cose in grande, visto il numero dei partecipanti il

"Prof" ha prenotato una carrozza solo per noi, peccato lo si possa fare solo a l l ' a n d a t a , p e r c h é a l r i t o r n o … … C i aspetterà il solito carro bestiame.

A r r i v a t i a L e c c o , c i a t t e n d e u n organizzatore della manifestazione, che ci accompagna attraverso Lecco al punto di ritrovo; qui ci attende il pullman (gratuito una volta tanto) per i Piani D'Erna.

Breve registrazione del gruppo presso il r e s p o n s a b i l e d e l l ' o r g a n i z z a z i o n e e distribuzione in omaggio di magliette commemorative dell'evento a tutti i ragazzi presenti. Qualche faccia tosta (nel gruppo serve sempre) chiede le magliette anche per i ragazzi assenti, ma una gentile dama di ferro proprio non ne vuole sapere di scucire le restanti magliette, si riesce solo ad averle (anche se non previste) per gli accompagnatori, ed a strappare la promessa di spedirle presso la Sem per i ragazzi assenti, (secondo me prima che arrivano i ragazzi saranno già maggiorenni) peccato, comunque ci abbiamo tentato!

Breve tragitto e siamo sul piazzale di partenza della funivia per i Piani D'Erna (che naturalmente ammireremo solo dal basso, siamo camminatori e ci aspetta la salita a piedi). Ah! Dimenticavo, tre baldi ragazzi ed un accompagnatore ci hanno preceduto, sono quelli che faranno la

"Ferrata del Cinquantenario" coadiuvati dal famoso gruppo dei Ragni di Lecco, li rincontreremo poi al pianoro antistante il rifugio Marchett, punto d'incontro per tutti i gruppi.

F i n a l m e n t e s ì p a r t e … . . e s u b i t o cominciano le sorprese, lungo tutto l'itinerario, l'organizzazione ha allestito d e l l e r a p p r e s e n t a z i o n i t e a t r a l i interpretate da alcuni ragazzi delle scuole di Lecco, molto belle e colorate. Ci sono ragnatele con ragni-ragazzi che recitano u n a f i l a s t r o c c a , g u a r d i e i n v e s t i t i

medioevali, damigelle e principesse, la cosa è ben pensata, infatti, oltre ad essere allietati dalle rappresentazioni si da modo a tutti di tirare un po' il fiato durante la salita.

Alla fine saranno circa 700 mt di dislivello, che copriremo in poco più di due ore e trenta, con una breve sosta ristoratrice presso il rifugio Stoppani, dove c'e' una b e l l i s s i m a f o n t a n e l l a c o n a c q u a freschissima.

L'arrivo è a dir poco entusiasmante, il verde del prato quasi non si vede più, è tutto una macchia gialla in movimento (le magliette distribuite ai ragazzi sono di colore giallo); troviamo un angolino tranquillo (si fa per dire) per sistemarci e stare tutti insieme; ma la cosa sembra impossibile, da alcuni scatoloni vengono distribuiti a tutti dei variopinti aquiloni coloratissimi che hanno subito un gran successo. Vi lascio immaginare la visione d'insieme del luogo, fra il giallo delle magliette e gli aquiloni colorati (anche le grida ed urletti vari degli scatenati teen- agers non è roba da poco, per le nostre povere orecchie). Che cosa fare per calmare un po' gli animi? Facile, ragazzi si m a n g i a ! P a r o l a m a g i c a , o r m a i l i conosciamo i nostri polli, e giù di ganasce.

Purtroppo sono allenati anche in questo ed in breve consumato il pranzo riprende l'attività "aquilonistica" con schiamazzi ecc.ecc.

N e l f r a t t e m p o f i n a l m e n t e a r r i v a i l gruppetto della ferrata, sono stati proprio sfortunati, grazie ad uno scroscio improvviso di pioggia alla partenza della ferrata sono stati costretti a rinunciarvi;

peccato! Sarà per una prossima volta.

Ora ci pensa l'organizzazione a calmare un po' tutti, è il momento della "Messa solenne" (c'e' una in ogni manifestazione che si rispetti); chi non vuol partecipare alla Messa può fare un giro esplorativo a s s i e m e a d u e v o l e n t e r o s i accompagnatori per i Piani D'Erna;

saranno portati in vetta al Pizzo D'Erna, dove dalla sua balconata protetti da una robusta balaustra si può ammirare un panorama mozzafiato.

Dopo il rito della Messa, l'organizzazione tiene il discorso di rito sull'evento, distribuendo poi in omaggio ad ogni g r u p p o d i A . G . p r e s e n t e u n C D c o m m e m o r a t i v o e d u n l i b r o d i escursionismo sulle Grigne. (inutile dire che il solito faccia-tosta riesce a farsene dare qualche copia in più).

Saluti e ringraziamenti a tutti per la partecipazione, e siamo liberi di scendere, cosa che facciamo malvolentieri anche se stanchi; sdraiati sull'erba e in piacevole compagnia si stava proprio bene.

Ma le cose belle si sa prima o poi finiscono, arrivederci l'anno prossimo, chissà dove sarà il raduno e chi lo organizzerà.

Forse fra qualche anno con un po' più di esperienza lo potrebbe organizzare proprio la SEM.

12 Settembre 2004 - Buco della Volpe - Monte Bisbino

Buio!! Parola che ci riporta indietro nel tempo alle nostre paure infantili. Silenzio tombale, fasci di luce improvvisi squarciano il buio totale facendo intravedere sculture millenarie, rumori di passi lontani ed echi che si perdono nella totalità del silenzio.

No, non è un racconto dell'orrore, ma è la meta della nostra nuova avventura: la visita ad una grotta.

Sì avete capito bene, questa volta non si va verso l'alto ma verso il basso. Ci accompagnano e ci guidano gli amici del GGM (Gruppo Grotte Milano) della Sem.

Noi siamo i soliti, più 22 (ventidue) scalmanati che metteranno a dura prova la nostra resistenza psico-fisica dopo una settimana di duro lavoro.

La giornata non si prospetta di buon auspicio, le previsioni meteo oggi non ci favoriscono. L'incontro con i ragazzi, dopo ben 2 mesi di riposo avviene in un clima di festosa allegria, li ritroviamo cresciuti; non poteva essere altrimenti, che bell'età!

Malgrado l'ora "antidiluviana" i ragazzi sono anche molto svegli e pieni di energia, si prospetta proprio una bella giornatina.

Partiamo alla volta di Como, dobbiamo raggiungere Cernobbio e poi Rovenna, punto d'incontro con i ragazzi del gruppo grotte. Ed ecco, infatti, che, una volta sul treno, Giove Pluvio si presenta.... Una volta giunti alla prima destinazione (Como) cerchiamo subito un riparo in attesa di decidersi sul da farsi (continua a piovere!).

Fortunatamente però scopriamo che il capolinea degli autobus per Cernobbio è a pochi passi dietro la stazione ferroviaria.

Con una veloce corsa saliamo sul bus, passando quindi da un riparo ad un altro, e, difatti ci arriviamo praticamente asciutti!

Si parte quindi con destinazione Cernobbio... Anche qui, una volta arrivati, ci mettiamo subito al riparo perché la pioggia continua a scendere con un certo vigore... Ci mettiamo in contatto con gli amici del Gruppo Grotte e decidiamo di attendere un momento più propizio per cominciare a muoverci verso Rovenna.

Ecco!! Forse ci siamo!! La pioggia cala d'intensità e quindi via, si parte con passo piuttosto spedito... La strada da percorrere non è particolarmente lunga né faticosa ma, oggi il tempo non vuole proprio venirci incontro. Infatti, poco dopo esserci incamminati, riprende a piovere con una certa insistenza ma a questo punto decidiamo di proseguire e, incappucciandosi ancora di più, dentro a K-way e mantelle aumentiamo ancora di più il passo sino (finalmente!!) a raggiungere Rovenna, dove troviamo riparo sotto i portici di un oratorio. Qui, dopo esserci asciugati o, nei casi peggiori, cambiati gli indumenti, lasciamo che i ragazzi diano libero sfogo alle attività delle loro mascelle che, sarà forse per la pioggia, per la temperatura o per lo sforzo fatto, sembrano essere particolarmente fameliche...

Alpinismo Giovanile - Corso Base 2004 - Aquilotti Junior 8 - 11 anni

segue a pag. 4)

(4)

Qui, dopo esserci asciugati o, nei casi peggiori, cambiati gli indumenti, lasciamo che i ragazzi diano libero sfogo alle attività delle loro mascelle che, sarà forse per la pioggia, per la temperatura o per lo sforzo fatto, sembrano essere particolarmente fameliche... Panini, bevande, cioccolato e, chi più ne ha più ne metta, escono a profusione dagli zaini che paiono realmente dei pozzi senza fondo....

Dopo un po' la pioggia comincia realmente a diminuire e di strada per l'ingresso alla grotta non ne resta più molta. Tra l'altro, l'ultimo tratto è, per buona parte, in mezzo al bosco e perciò abbastanza riparato... Decidiamo di compiere l'ultimo sforzo e, quando arriviamo in prossimità della grotta, Giove Pluvio ha deciso di andarsene a dormire!!

In prossimità della grotta facciamo la conoscenza di Danilo, un anziano signore (roba da metterci la firma a diventare anziano come lui) che ci accompagnerà in grotta e ci metterà a disposizione il bel prato (all'inglese, o quasi) con attiguo un rustichetto riscaldato di sua proprietà, posto a pochi metri dall'angusto antro; una vera e propria manna che ci servirà per cambiarci, asciugarci e lasciare gli zaini in deposito. Cominciano a prepararci.

Qualcuno calza gli stivali di gomma (raccomandati dagli speleo, ma solo per chi già li possedesse), altri cambiano pantaloni o maglia, altri indossano sopra a tutto le k- way, come raccomandato dai ragazzi dal GGM, tutti indossiamo i guanti di gomma (chi della mamma e chi della moglie), si proprio quelli per lavare i piatti, sembra siano ottimi per non lasciare i polpastrelli sulle rocce umide della grotta (qualcuno si lamenta, dice che i piatti li lava già a casa, boh!); ma il clou è l'attrezzo più indispensabile dello speleologo:il casco con pila frontale.

I test sulla funzionalità della pila non si contano più; chi non riesce ad accenderla, chi non riesce ad infilarla sul casco, chi la infila troppo torcendo le orecchie con l'elastico cha fa parte del frontale o peggio gli scivola sugli occhi, ma l'entusiasmo e la curiosità di visitare la grotta fanno superare ogni difficoltà preparatoria, anche questo momento di smarrimento viene superato , in breve siamo pronti.

Un veloce sguardo alla truppa, sì siamo proprio belli, sembriamo nati per fare gli speleologi (speriamo la pensino così anche gli amici del GGM, li abbiamo visti un po' preoccupati dal numero degli scalmanati- aspiranti-speleo).

Immortalato l'evento storico con un paio di foto e fatte le raccomandazioni di rito, ci apprestiamo ad entrare in piccoli gruppetti, intervallati dagli espertissimi speleo. I gruppetti durano poco, infatti, dopo appena 20 metri percorsi cercando di abituarci al buio, di gruppetti non ve sono più, ma solamente un'ordinata mandria da portare all'abbeverata.

Ehi!! Ma che silenzio, saranno le raccomandazioni fatte all'esterno, sarà

l'effetto del buio (che non è totale come si può pensare, ma rischiarato da circa 35 pile frontali), non si sente volare una mosca, si sentono solo le istruzioni degli speleo e lo scalpiccio dei passi. Forse che dobbiamo rivedere i nostri programmi futuri ed inserire qualche escursione notturna?

L a g r o t t a è b e l l a , s i s v i l u p p a orizzontalmente, all'inizio è larga ed alta e con le pile si scorgono bellissime sculture calcaree modellate dall'acqua e dal tempo, ma non è che l'inizio. Fatte poche centinaia di metri arriviamo all'imboccatura di un ramo della grotta che porta ad un sifone impercorribile perché sempre sommerso dall'acqua, che comunque andremo a vedere perché pericoli non ve ne sono.

La particolarità di questo ramo è costituita da un lungo corridoio largo dal metro al metro e mezzo, con al centro per quasi tutta la sua lunghezza una pozzanghera profonda dai 10 ai 20 cm di acqua; per p a s s a r e o c c o r r e a g g r a p p a r s i a l l e conformazioni calcaree poste ai suoi lati.

Un vero spasso, per chi ha le gambe lunghe e può precedere utilizzando la tecnica della spaccata (cioè con le gambe poste in opposizione sui lati della galleria), un po' meno per gli altri (i corti),che debbono inventarsi l'arrampicata-sdraiata- stile-lombrico utilizzando uno stretto ballatoio posto a sinistra del corridoio; alla fine passeremo tutti, ed arrivati alla saletta del sifone dove è impossibile continuare, si fa dietro-front e si torna sui propri passi.

Ci abbiamo messo un po' arrivare fina qua, per cui per far prima al ritorno,qualcuno nel tratto dove l'acqua è più profonda si fa trasportare a spalla dai ragazzi del GGM che sono attrezzati con stivali di gomma.

L'impresa riesce, ma qualcuno credendo di essere in piscina si cimenterà nello stile libero.

In breve ci ritroviamo all'imbocco del primo ramo della grotta, ed ora?

Facile risposta, esploriamo il secondo ramo, il più interessante della grotta (almeno fra quelli previsti da farci esplorare). Dopo una breve salita, ci ritroviamo in un'ampia sala (dove proveremo l'eco) da dove si diparte un corridoio di una ventina di metri che sembra un imbuto, infatti, la parte finale, quella che ci permetterà di arrivare in un'altra sala, occorre percorrerla sdraiati strisciando sul corpo, il passaggio è stretto,

sarà alto circa 30-40 cm e lungo circa 2 metri. Si passa comunque tutti, anche noi accompagnatori con qualche kilo di troppo. Ma non abbiamo ancora finito, ora c'e' da scendere in arrampicata per un paio di metri e percorrere

un divertentissimo canale a zig-zag fino ad un'ulteriore strettoia dove ci fermeremo senza proseguire. Per arrivare fin qui ci abbiamo messo in tutto circa 2 ore, in grotta ci accorgiamo che senza la luce a farci da guida, il tempo passa veloce ed inesorabile, sono circa le 14,30, ed è ora di uscire, per cui, percorso a ritroso il cammino fin qui fatto, ci avviciniamo all'uscita, non senza prima aver provato il buio totale.

Su invito di un amico del GGM, proviamo tutti a spegnere le lampade ed a rimanere in silenzio per alcuni minuti; la sensazione di isolamento totale si palpa con mano, meno male che dura poco.

Vediamo in lontananza la luce e come centometristi acceleriamo il passo abbiamo voglia di luce ed aria fresca, ed anche di un buon panino (non abbiamo ancora p r a n z a t o ) . A l l ' u s c i t a r i c e v i a m o i complimenti dei ragazzi del GGM, i nostri aquilotti sono proprio in gamba, hanno affrontato questo mondo sotterraneo che nessuno conosceva con stoicismo, coraggio e con grinta da vendere, le perplessità iniziali hanno lasciato il posto a certezze, da dove forse in futuro nasceranno nuovi speleologi.

Dobbiamo ringraziare anche due nostri accompagnatori che con sacrificio (personale), perdendosi le bellezze della grotta, hanno aspettato fuori, dove, organizzandosi con la stufa presente nel rustichetto hanno, di fatto, asciugato i capi di vestiario bagnati, cosi da far trovare ai ragazzi, all'uscita dell'esplorazione, indumenti asciutti per l'ultimo inevitabile cambio.

Finalmente tutti riuniti ed infangati dalla punta dei piedi fino al naso, ci cambiamo e ci rifocilliamo con i panini preparati da mamme e non. Ma l'ora è tarda e dobbiamo scendere a Cernobbio, non senza prima aver assaggiato i fichi che il mitico Danilo offre all'allegra brigata.

Con rammarico, salutiamo gli amici del GGM, e zaini in spalla iniziamo la lunga discesa verso Cernobbio, dove, visto lo splendere di un pallido sole, decidiamo che a Como ci andremo in battello. In breve arriviamo a destinazione, manca circa un'ora al treno, per cui borsellino alla mano, ci prendiamo tutti uno splendido gelato da gustare seduti in riva al lago.

Il ritorno a Milano avviene in un clima di spensierata allegria, fra barzellette, giochini vari e fondo a rimasugli mangerecci.

Un grazie per la perfetta riuscita del programma, va senz'altro agli amici del GGM: Annibale, Danilo, Alberto, Monica, Mattia, Daniela, Maurizio e Stefano che con competenza e tanta pazienza ci hanno accompagnato in quest'avventura.

Gruppo Alpinismo Giovanile

Alpinismo Giovanile - Corso Base 2004 - Aquilotti Junior 8 - 11 anni

(segue da pag. 3)

(5)

Giovedì 15 aprile 2004 presso il salone dell'Istituto Salesiani di via Tonale 19 a Milano, alle ore 20.00 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione si riunisce l'Assemblea Ordinaria dei soci SEM per il 2004 con il seguente Ordine del Giorno:

1) Nomina del Presidente dell'Assemblea, del Segretario e di tre Scrutatori.

2) Approvazione del verbale

dell'Assemblea Ordinaria del 2003.

3) Approvazione del verbale dell'Assemblea Straordinaria dell'8 gennaio 2004.

4) Dibattito sulla relazione della gestione 2003 e relativa approvazione.

5) Approvazione del bilancio consuntivo 2003.

6) Approvazione del bilancio preventivo 2004.

7) Interventi sulle relazioni dei Gruppi interni sulla attività 2003.

8) Presentazione dei candidati ed elezioni d i c o n s i g l i e r i , r e v i s o r i , d e l e g a t i all'Assemblea del CAI

9) Prospettive dell'Alpinismo Giovanile in SEM e nell'ambito scolastico

10) Ricerca della sede

11) Richiesta di delibera per eventuale aumento della quota sociale 12) Varie ed eventuali.

Constatata la presenza alla seconda convocazione di 43 soci, alle ore 21.15 il presidente della SEM Enrico Tormene dà regolare inizio ai lavori. Ricorda quindi i soci scomparsi durante lo scorso anno, almeno quelli di cui si è avuto notizia: si tratta di Andrea Mohwinckel, Gilda Bellini Risari e Bruno Romano. L'Assemblea osserva un minuto di silenzio in segno di suffragio.

Secondo una tradizione ormai consolidata non solo in SEM, ma in tutto il mondo del CAI, si tratta ora di eleggere il presidente dell'Assemblea: Tormene propone il socio Lorenzo Bozzoli Parasacchi, che viene confermato per acclamazione. Tormene cede la parola al presidente, che propone quindi U. Gianazza quale segretario e E.

Ferluga, D. Fontana e M. Cinquanta quali scrutatori. Tutti sono eletti all'unanimità.

Anticipando per motivi logistici il punto 8 all'Ordine del Giorno, il Presidente ricorda quindi le cariche in votazione durante l'Assemblea ed invita i candidati ad alzarsi, perché tutti i presenti possano conoscerli.

Le schede, distribuite all'ingresso, saranno ritirate dagli scrutatori alle 22.30.

Il verbale dell'Assemblea Ordinaria del 2003 è stato pubblicato su `La Traccia' del luglio 2003. Non sono pervenuti commenti od osservazioni alla presidenza. Bozzoli Parasacchi chiede ai presenti se ci siano rilievi da avanzare. Non essendoci alcun intervento, il presidente pone in approvazione il verbale che è approvato all'unanimità.

?Il verbale dell'Assemblea Straordinaria dell'8 gennaio u.s. è già stato approvato seduta stante relativamente alla prima parte, che riguardava l'alienazione del Rifugio SEM Cavalletti. Resta, dunque, da

approvare la seconda parte, che riguarda la delibera per la costituzione di un fondo vincolato con i proventi derivanti dalla vendita. Bozzoli Parasacchi legge tale sezione del verbale ed invita poi i presenti ad avanzare osservazioni e/o rilievi.

Non essendoci alcun commento, il Presidente pone in approvazione il verbale che è approvato all'unanimità. Interviene Pantani per osservare che non si fa menzione alcuna della discussione svoltasi in assemblea relativamente a Trentani, ma Fava fa osservare che tale discussione si è svolta nella prima parte ed in essa è stata verbalizzata e già approvata.

Facendo riferimento alla sua relazione pubblicata su `La Traccia', Tormene rileva che il Consiglio ha dedicato molto tempo al problema della sede e al rifugio Cavalletti, ma ha comunque potuto fare molto altro.

È soddisfatto del passato e si dichiara certo che anche nel nuovo anno la SEM si farà onore. Sollecita comunque interventi e commenti da parte dei soci presenti.

Prende la parola Manzotti per osservare che, nonostante le promesse iniziali contrarie, i nuovi proprietari del Cavalletti ne hanno cambiato il nome, chiamandolo

`Rifugio Soldanella'.

Tormene rileva che l'atteggiamento dei nuovi proprietari, dal momento delle trattative ad ora, è molto cambiato.

Accenna alla possibilità che era stata ventilata di tenere proprio ai Resinelli il prossimo pranzo sociale, ma precisa che ogni cosa sarà meglio definita più avanti.

Bozzoli Parasacchi chiede se l'accordo per la conservazione del nome del rifugio fosse solo verbale oppure anche per iscritto e Tormene conferma che era puramente verbale ed ha potuto, dunque, essere facilmente disatteso. Il Presidente pone quindi in votazione la relazione sulla g e s t i o n e 2 0 0 3 , c h e è a p p r o v a t a a l l ' u n a n i m i t à . V i s t a l ' i m p o r t a n z a dell'argomento per il futuro della SEM, il Presidente propone un anticipo del punto 9 all'OdG. L'Assemblea unanime approva.

I nuovi accompagnatori di Alpinismo G i o v a n i l e d e l l a S E M p r e s e n t a n o brevemente la neonata attività della sezione. Si procede, dunque, alla proiezione di due audiovisivi.

Il primo tratta dell'AG in generale, con particolare riguardo alla sua posizione nell'ambito delle molteplici iniziative del sodalizio e alla figura degli accompagnatori, sottolineando l'arricchimento che esso porta anche fra le discipline scolastiche. Il secondo illustra le attività svolte in SEM, soffermandosi sia sul corso sezionale tenutosi nello scorso anno, sia sull'azione in un istituto scolastico di Milano. Segue un vivace dialogo fra gli accompagnatori di AG e i soci, con domande e richieste di precisazioni da parte di numerosi presenti.

La discussione relativa a questo punto si conclude con un generale plauso alla neonata iniziativa e con l'auspicio che altri soci vogliano impegnarsi per sostenerla nel prossimo futuro.

Si passa alla presentazione del Bilancio consuntivo 2003. A causa dell'assenza del consigliere Mattarelli, lo illustra Fava.

Questi fa notare che si presenta un avanzo di esercizio di 4000 EUR, la cui origine va chiarita con precisione per non pensare a virtuosità particolari, che non ci sono in effetti state: si tratta di una voce di spesa che era stata prevista, ma che poi non ha avuto luogo. Procede, dunque, ad illustrare le varie voci. Intervengono i soci Dotti e Bertolini per chiedere chiarimenti. In particolare Dotti chiede se non sarebbe il caso di pubblicare il bilancio su `La Traccia', in modo che tutti i soci ne possano prendere preventivamente visione. Fava si dichiara contrario, perché `La Traccia' ha una circolazione che trascende i limiti della sezione e non è opportuno mettere in piazza tutti i nostri conti. Ad ogni modo il bilancio è a disposizione dei soci in sezione oltre un mese prima dello svolgimento dell'Assemblea. Si sviluppa una discussione in merito alla sede e all'utilizzazione dei soldi bloccati nel fondo vincolato, in cui intervengono vari soci. Si rilegge la delibera dell'Assemblea Straordinaria testè approvata, per chiarire meglio le cose. Il presidente pone in votazione il bilancio consuntivo 2003. Il socio Triulzi esprime la sua contrarietà, dichiarando che vorrebbe ricevere il bilancio a casa, senza essere costretto a recarsi in sede per poterne prendere visione. I n o l t r e l o t r o v a incomprensibile per come è redatto al momento. Interviene Franzetti per osservare che se il bilancio fosse compilato secondo le norme europee, allora sì rischierebbe di essere leggibile solo per gli addetti ai lavori. Il socio Valgattarri chiede cosa accadrà della sede il prossimo anno e se nel bilancio preventivo per il 2004, la cui discussione è prevista al prossimo punto dell'OdG, sia stato previsto un opportuno stanziamento.

Per questo ritiene che sarebbe più opportuno discutere della sede prima di passare al preventivo 2004. Altri soci rumoreggiano e lamentano una gestione economica non trasparente, soprattutto in merito ai rapporti con Trentani e al contenzioso a proposito dei danni subiti dal Cavalletti prima della sua vendita, nonché dei mancati guadagni lamentati dal Trentani stesso e da lui rivendicati nei confronti della sezione. Si sviluppa una accalorata discussione, che il Presidente finalmente riesce a ricondurre entro i confini di un civile dibattito. Esauritisi gli interventi, Bozzoli Parasacchi pone finalmente in votazione il bilancio consuntivo 2003, che è approvato a maggioranza con l'astensione di Dotti, Simonutti e Triulzi.

Si passa, dunque, alla presentazione del bilancio preventivo 2004. Dopo breve discussione, il Presidente lo pone in votazione: è approvato a maggioranza con l'astensione di Valgattarri, Nidasio, Dotti, Simonutti, Triulzi. Al termine Manzotti invita il Consiglio a prevedere

Verbale dell'Assemblea Ordinaria dei soci 2004

(segue a pag.6)

(6)

Escursionisti ed alpinisti crescono

La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004 una sintesi del bilancio, sia consuntivo, sia

preventivo, da distribuire ai soci che intervengono in assemblea al loro arrivo.

Bozzoli Parasacchi invita a presentare la breve proiezione che illustra le varie attività dei gruppi interni della SEM. A nome della Scuola Silvio Saglio, Meroni e Valgattarri illustrano quanto fatto nell'ambito dei corsi di roccia, alpinismo, cascate di ghiaccio.

Seguono quindi alcune immagini dell'attività di sci di fondo escursionismo e di speleologia, nonchè delle gite sociali tenutesi nel 2003.

Avendo ormai ampiamente superatil limite dele 22.30, si procede al ritiro delle schede per le votazioni e al relativo scrutinio.

È ben noto a tutti i soci il problema della sede. Durante l'Assemblea Straordinaria è stata approvata la costituzione di un apposito fondo, proprio destinato alla sede. Visti gli infruttuosi sforzi presso il Comune per ottenere dallo stesso un nuovo immobile consono agli scopi sociali in locazione, Tormene e Fava esprimono il convincimento maturato in Consiglio che sia ormai tempo per cercare direttamente una sede, con il possibile obiettivo di arrivare ad un acquisto della medesima. Si sviluppa una vivace discussione a cui intervengono numerosi soci presenti. Al termine unanimemente l'Assemblea dà mandato al Consiglio perchè percorra tutte le strade possibili per procedere alla ricerca di una nuova sede, anche di proprietà, per la SEM; fermo restando c h e l a p r o p o s t a d i un’eventuale acquisto dovrà essere necessariamente approvata da una successiva Assemblea.

Il Presidente legge i risultati delle votazioni.

Hanno ottenuto voti come consiglieri:

Tormene (43), Dotti (40), Sacilotto (41), Crespi (41), che sono dunque eletti. Hanno ottenuto voti come revisori: Grassi (43), Risari, Longari, che risultano quindi eletti.

Hanno ottenuto voti come delegati: Risari (42), Sacchet (37), Fontana (1), oltre ad un astenuto. Sono eletti i primi due.

Per mancanza di tempo non è possibile procedere alla discussione del punto 11 all'OdG. Non essendoci Varie, Bozzoli Parasacchi dichiara conclusa l'Assemblea alle 23.45, ringraziando tutti i presenti per essere intervenuti.

17/18 LUUGGLLIIOO 2004 PIIZZZZOO MAALLEENNCCOO

E' sabato mattina e in barba alla tradizionale e peraltro salutare poltrita, c'è uno zaino che aspetta solo di essere chiuso e portato in giro su e giù per qualche bella montagna tra sentieri verdi, acque fresche, aria profumata di legna e fieno e tutto il pacchetto natura incontaminata che il cittadino generalmente brama con avidità.

Lo assecondo ancora una volta, la prima di quest'anno; si parte per la Val Malenco.

Il ritrovo in Piazza Udine mi consente di fare una prima superficiale conoscenza dei miei compagni di viaggio. Nell'attesa dell'arrivo dei partecipanti, è sempre simpatico guardare di qua e di là cercando di riconoscerli in base all'inconfondibile equipaggio ruspante.

E insomma siamo tutti puntualissimi:

alberto, dona, federico, giovanni, giulia, ignazio, laura, luca, manuela, mauro, roberto ed io.

I nostri zaini vengono premuti dentro i bagagliai che sempre in queste occasioni mostrano capacità non immaginate, e che per questo sono motivo di certo discreto orgoglio da parte degli automobilisti.

E così via verso Chiareggio (m. 1612)

"...una delle più conosciute mete di villeggiatura in Provincia di Sondrio. Sito 12 chilometri oltre Chiesa in Valmalenco, a poco più di 1600 metri di altitudine, in una bella conca, proprio laddove l'alta Valmalenco termina, per dividersi nelle valli Ventina, Sissone e del Muretto" e ancora

"...il paesino si anima vivacemente nel cuore della stagione estiva, mentre nel resto dell'anno vive di una vita appartata e sobria...".

Vale a dire bel rifugio estivo dai rumori e dai caldi delle città, meta per escursionisti, alpinisti, ma anche per chi ha solo un pò di voglia di s t a r s e n e a l l ' a r i a aperta con il naso all'in su...

o all'in giù a guardare la marmotte!

Infatti arrivati di fronte al pratone da cui parte il nostro sentiero verso il Rifugio Longoni (m. 2450), numerose marmotte fischiettanti scorazzano in libertà ricoperte da un folto pellicciotto marrone, come grosse castagne animate sopra un letto verde.

Il percorso fino al Rifugio Longoni si snoda attraverso sentierini ben segnati in mezzo a boschi, rivoli d'acqua fresca sotto i piedi, piccole macchie di rododendri rosa, fiori gialli e bianchi, su su fino alle più rare genziane. Quando appaiono è come una specie di premio, a dire che hai fatto della strada e sei arrivato fin dove loro possono crescere.

La colonna sonora della passeggiata, oltre

ai nostri respiri, è costituita dai suoni solidi e pieni dei lontani campanacci delle mucche al pascolo, piccoli punti carnosi e placidi, almeno qui, individuati sui fianchi montuosi più lisci e morbidi.

Poco prima del rifugio, collocato subito dietro ad un cumulo di lastroni colorati dai licheni, lo spazio si apre in un anfiteatro largo, verde, circondato da multiformi cascate, sottili, corpose, vicine o lontane in una corona sormontata dalle pieghettate forme delle nevi, mollemente adagiate sui picchi, come padrone sdraiate un po' lascive su sofà di roccia. Il cielo è un coperchio grigio curvo sopra nuvole altrettanto grigiastre. Ci fermiamo un momento ad osservare questo splendido spettacolo!

Poco dopo l'arrivo al Rifugio è per definizione confortevole, e appena preso possesso delle brandine, ci ritroviamo davanti al camino per i commenti di rito.

Roberto improvvisa una lezione alpinistica destinata a chi il giorno dopo affronterà il ghiacciaio, maneggiando cordini, ramponi, imbraghi, piccozze e altre diavolerie, e spiegando la natura insidiosa di crepacci, tecniche di emergenza, modalità d'intervento e così via. Risultato, sguardi attoniti e semiterrorizzati, soprattutto tra gli escursionisti neofiti (categoria a cui peraltro appartengo).

Ma l'entusiasmo è alto! E dopo la parca e allegra cena da rifugio, tutti in branda.

Finalmente spegniamo la luce, non prima che Ignazio abbia studiato la corretta posizione della scaletta per salire al suo giaciglio con puntigliosità scientifica!

E insomma la mattina dopo il gruppo s i divide in due squadre:

i prodi (luca, alberto, dona, f e d e r i c o , g i o v a n n i , ignazio, laura, m a u r o e roberto), che attraverseranno il ghiacciao ramponati e i m b r a g a t i con dovizia, arrivando alla cima del Pizzo Tremoggia (m.

3436), riscendendo per il Longoni, e di nuovo a ritroso verso Chiareggio; e le schiappette (giulia, manuela ed io), che ridiscenderanno verso Entova, grazioso alpeggio con laghetto e profumo di letame, poi giù verso Sasso Nero e quindi nero asfalto fino a Chiareggio.

Per la cronoca, le schiappette aspetteranno i prodi all'arrivo del sentiero con quel senso di preoccupata attesa e di stima, che si riserva a chi rientra da una grande impresa.

Il finale è tutto gastronomico (la tradizione ha sempre un suo valore), con i piedi sotto il tavolo a gustare le specialità valtellinesi!

Ora manca solo il rientro in città, ma quello è già un'altra storia.

Daniela David

Verbale dell'Assemblea...

(segue da pag. 5)

I° CONCORSO FOTOGRAFICO Vi anticipiamo che sul prossimo numero de “La Traccia” uscirà il regolamento

del I° Concorso fotografico organizzato dalla SEM con tema "Montagna = Emozioni"

Saranno ammesse stampe, diapositive, immagini digitali.

Se non avete ancora l'"opera vincente" cosa aspettate?

Macchina fotografica e via, la

montagna vi aspetta.

(7)

Anche quest’anno, come da qualche tempo, il tradizionale appuntamento conviviale è stato abbinato ad una minima attività culturale, che si svolgerà in quel del Lago di Como.

Programma:

Partenza da Milano Stazione Garibaldi con pullman alle 8.30, arrivo a Ossuccio alle 10.00.

Visita della piazzetta medievale di S.Maria Maddalena antistante l'isola Comacina (o di S.Giovanni), uno degli angoli più suggestivi del Lario, culla dell'architettura romanica.

Alle h.10.30 si inizia a percorrere la pittoresca mulattiera acciottolata che da Campo porta al Santuario B. V. del Soccorso, con ampi panorami sul lago.

Si tratta di un "Sacro Monte" recentemente posto sotto tutela dell'Unesco. 14 cappelle secentesche contengono sculture che rappresentano la vita di Gesù: sono una testimonianza della fede e dell'arte popolare barocca.

La salita e la visita delle cappelle richiede circa 45', poi in circa 15' si ritorna al pullman.

Alle 11.30 si riparte con il pullman, per Argegno (loc. S.Anna), fino al Ristorante dove si giunge alle 12.30.

Pranzo sociale (antipasto, primo, secondo, dolce e bevande)

Dopo il desinare ci sarà la consueta cerimonia di consegna del riconoscimento di fedeltà ai Soci:

VEENNTTIICCIINNQQUUEENNNNAALLII

Baroni Andrea, Bertolini Annibale, Castioni Enrico, Dettori Teresa, Ferrario Giuseppina, Filosi Renzo, Franco Terenzio, Loi Giorgio, Malagutti Luciano, Masotti Valentino, Musocchi Carlo, Tuveri Antonino, Zappa Lino, Zezi Silvia.

CIINNQQUUAANNTTEENNNNAALLII

Avogadro Ettore, Bertoja Adriana, Ferluga Etta, Pavesi Angelo.

SEESSSSAANNTTEENNNNAALLII

Acquistapace Nino, Cielo Gianluigi, Roda Angelo, Vighi Stefania.

A chiusura della giornata il socio Gianluigi Cielo offrirà alla SEM due album, “Il Medagliere”, contenenti molte medaglie coniate dalla SEM raccolte per significarne la storia.

Verso le 16.00 si riparte per Milano, dove si giunge alle 17.30 circa.

Direzione: Commissione Gite

Le scuole di roccia un tempo erano rare, noi giovani (allora) ricevevamo validi insegnamenti da amici più anziani ed esperti che si prestavano ad insegnarci pignolarmente la giusta progressione dell'arrampicata. Ricordo fra tutti Enrico Gaudenti detto anche dagli amici "Fra Genziana" causa la sua grande passione per la botanica; di tutti i fiori conosceva pregi e difetti, la possibilità di fare infusi, decotti, tinture ecc. ecc. Una volta ci troviamo Fra Genziana, Dino Baruffaldi ed io in Grignetta a fare la Segantini. Purtroppo Dino aveva il grosso difetto di mettere sovente un ginocchio sulla roccia per aiutarsi a salire;

quanto a me: non allontanavo il corpo dalla roccia sufficientemente .

Risultato.. ...bocciati. Come a scuola dovevamo fare i ripetenti anche più volte e quindi marcia indietro e rifare il tratto malfatto sin quando non lo eseguivamo alla perfezione. Nel frattempo il tempo si guasta e cupi nuvoloni si addensano attorno alla cima della Grignetta.

Ogni tanto la nebbia ci avvolge creando un paesaggio stupendamente irreale. Vai, vieni, discuti, ripeti: il tempo di percorrenza della Segantini è stato di sei ore. Giunti finalmente in vetta ci accorgiamo che tutti e tré siamo accanitamente indaffarati a sfregarci i capelli ed a grattarci la testa. Vuoi dire che dormendo alla SEM Cavalietti, dove le coperte sovente polverose che recavano da un lato la scritta

"lato dei piedi", ci siamo fatti il pieno di pidocchi?

Guardandoci l'un l'altro notiamo che i capelli oltretutto erano ritti come la reclam della Presbitero. Alla faccia! Non sono i pidocchi, bensì la scarica elettrica che dalle nubi passava alla cima della montagna e in quell'istante noi tre facevamo come da parafulmini. Non ci rimaneva altro che fuggire da quella situazione molto pericolosa con una veloce discesa lungo il sentiero della Cermenati, che è stata sufficiente a metterci al sicuro.

Gianluigi Cielo

S p i g o l a t u r e S e m i n e

La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004

2 8 / 1 1 P r a n z o S o c i a l e

PRROOGGRRAAMMMMAA DDII EDDUUCCAAZZIIOONNEE AMMBBIIEENNTTAALLEE

Il Convegno delle Sezioni Lombarde e le Sezioni Est Monterosa, dopo aver ideato le linee guida per mettere a punto dei P r o g e t t i d i E d u c a z i o n e A m b i e n t a l e coinvolgenti le Sezioni del CAI e le Scuole (di ogni ordine e grado), hanno invitato le Sezioni a presentare un Progetto per l'anno scolastico 2004/2005.

Per l'occasione chi lavora nell'ambito del CAI dovrà mettere a disposizione delle Scuole le proprie esperienze e conoscenze aiutando a costruire im percorso didattico che, partendo dalla propria realtà locale, porti gli alunni a riflessioni per un agire più globale.

La SEM ha raccolto l'invito e la sfida presentando un proprio Progetto dal titolo:

ITINERARIO FLUVIALE FRA CITTÀ E MONTAGNA,

L'ACQUA DALLE NOSTRE PART: ILFIUMELAMBRO. In data 31/5/04 ci è stato comunicato che il nostro Progetto è stato approvato (1°

classificato ex equo) aggiudicandosi così, grazie alla Fondazione CARIPLO ed al CAI, la copertura finanziaria necessaria alla sua realizzazione.

Il Progetto è orientato a s v i l u p p a r e l a s e n s i b i l i t à l o c a l e (Milano e dintorni) nei confronti della

" r i s o r s a a c q u a " , evidenziando come l'impatto delle attività umane possa incidere a volte in modo d e v a s t a n t e s u l l a qualità di tale risorsa.

Gli Alunni, oltre ad approfondire in classe tutti i temi riguardanti il Fiume e la risorsa acqua, agiranno anche "sul campo"

andando a verificare, con l'ausilio di un esperto lo stato di salute del Fiume alla sorgente e lungo il suo percorso.

Il Progetto sarà coordinato da Dolores De Felice (Accompagnatore Alpinismo Giovanile della SEM) e vedrà coinvolte diverse figure interne alla SEM (AI, ISFE, AAG, INS) ed esteme (Università degli Studi di Milano, Ente Parco Dolomiti Bellunesi, ecc.) che lavoreranno in sinergia con gli Insegnanti e gli Alunni del Circolo Didattico di via Martinengo - Milano, fino a Giugno 2005.

Entro tale scadenza verrà realizzata, presso la Sezione SEM e presso la Scuola, una mostra aperta al pubblico comprendente tra l'altro, tutti i lavori elaborati dagli Alunni. (segue}

Laura Posani

I o V i v o Q u i

AFFRETTATEVI!

Il 28 ottobre è l’ultimo giorno utile per la regolarizzazione della posizione associativa per l’anno corrente, poi le procedure saranno sospese fino all’apertura della campagna 2005. Puoi provvedere personalmente il giovedi dalle ore 21 alle 22,30 in segreteria, ma lo puoi anche fare con versamento in c/c postale 460204 o con bonifico bancario presso la Banca Antoniana Popolare Veneta agenzia 1- c/c 12088Q - CAB 1600 - ABI 5040, indicando le seguenti quote e la causale relativa.

Socio Ordinario Euro 42,00 Socio Familiare Euro 20,00 Socio Giovane (1986) Euro 13,00 Socio Aggregato Euro 15,00 Nuova Tessera Euro 4,50 Spese recapito bollino Euro 1,50 Recupero anno 2003

Socio Ordinario Euro 25,00 Socio Familiare Euro 10,00 Socio Giovane (1985) Euro 7,00 Puoi inviare il tuo materiale

da pubblicare su La Traccia, all’indirizzo e-mail: latraccia2000@tiscalinet.it

o al nuovo fax n. 178 604 0543, oppure lo puoi consegnare in segreteria.

Ti ricordiamo che il termine ultimo per il prossimo numero è il

4 novembre 2004

(8)

A v v i s i V° Corso di Sci Fondo

Escursionistico Intersezionale

La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004 8

Spedizionein A.P. - Art. 2comma 20/Clegge 662/96Milano

16/10 Lago di Novate Mezzola E TEEMMPPIIEETTTTOO DDII SAANNFEEDDEELLIINNOO

Camminata su un tratto dell'antico e storico percorso che collegava Como con la Val Chiavenna, con interessante visita dell'antico "Tempietto di San Fedelino".

Dislivello: +/- 300 m. Tempo: h. 4 Equipaggiamento: escursionistico. Viaggio:

mezzi pubblici. Direzione: Angelo Foglia

13/11 Prealpi Lariane T-E

ASSSSOO - ENNCCOO - REEZZZZAAGGOO- ASSSSOO

Piacevole camminata su caratteristiche mulattiere nel cuore del Triangolo Lariano.

Dislivello: +/-490 m. Quota max.: 790 m.

Tempo: h. 4,30. Viaggio: treno. Direzione:

scuola sci fondo escursionistico "Alfio Popi"

28/11 Pranzo Sociale OSSSSUUCCCCIIOO

Programma dettagliato a pagina 7 Viaggio: pullman Direzione: commissione gite

La Scuola di Sci Fondo Escursionistico 'Alfio Popi' della SEM, con le scuole SFE della sezione CAI di Capiago, delle sezioni CAI di Vaprio d'Adda e CAI Trezzo s/Adda, organizzano il V° Corso di Sci Fondo Escursionistico Intersezionale.

Sono previsti due livelli: Base ed Avanzato.

I corsi sono aperti a sci escursionisti in possesso di buona tecnica nel fuori pista, ad allievi che abbiano frequentato Corsi di Sci di Fondo od a sciatori con una discreta tecnica nello sci alpino.

Il corso livello base si svilupperà dal 17 novembre 2004 al 13 febbraio 2005 e prevede:

- 5 lezioni teoriche,

- 3 lezioni su pista da discesa, - 3 lezioni “in ambiente”.

Il corso livello avanzato si svilupperà dal 27 novembre 2004 al 13 febbraio 2005 prevede:

- 3 lezioni teoriche,

- 3 lezioni su pista da discesa, - 3 lezioni “in ambiente”.

Cena di Fine Corso e consegna Attestati di partecipazione Venerdì 25 Febbraio 2005.

Presentazione del corso ed iscrizioni:

Martedì 16 Novembre ore 21.15 c/o la Sede SEM.

Notiziario della SEMvia U. Foscolo, 3 MilanoDirettore responsabile: Luca ArzuffiAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 129 del18/02/2000 - Stampato in proprio

La Traccia - Anno V - n° 29 - settembre 2004

SCC UU OO LL AA DD II AA LL PP II NN II SS MM OO EE SCC II AA LL PP II NN SS MM OO

“SII LL VV II OO SAA GG LL II OO

La data dell'assemblea annuale della Scuola è stata fissata, dalla Commissione Tecnica del 13/09, per il giorno 24 novembre 2004.

COO MM MM II SS SS II OO NN EE GII TT EE

Si è riunita il 23/09 per ipotizzare il programma 2005. Sarebbe interessante che ognuno dei gruppi organizzasse una gita aperta e adatta a tutti i Soci, in modo di favorire anche la conoscenza reciproca.

Anche i soci sono invitati ad interagire con proposte di soluzioni sperimentate, rivolgendosi a Lorenzo Dotti e Mario Sacchet.

L e G i t e d i A u t u n n o

I NOSTRI RIFUGI

A.OMIO- 2.100 mAlpe dell’ OroValmasino - SOtel.: 0342.640020

ZAMBONI - ZAPPA- 2.070 mAlpe PedriolaMacugnaga - VBtel.: 0324.65313

Sezione del Club Alpino Italiano

Iscritta all'Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato nella Sezione Provinciale di Milano al n. MI - 205via Ugo Foscolo, 3 - 20121 Milano - tel. 02.86.46.30.70 - nuovo fax 178 604 0543http://www.caisem.orgapertura sede: giovedì dalle 21.00 alle 23.00 orario di segreteria e biblioteca: giovedì dalle 21.00 alle 22.30

Lettera dalla Montagna Brani di letteratura di

(o sulla) Montagna, scelti e letti da alcuni Soci

giovedì 14 ottobre ore 21,30 in sede SEM.

E' NATA E-VELINA!

E'

LA NEWSLETTER ELETTRONICA DELLA

SEM:

NON BALLA MA PORTA LE NOTIZIE

:

È VOLONTEROSA

,

DISCRETA

(

RISPETTA LA

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RIVACY

)

E GRATUITA

.

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ER RICEVERLA BASTA RICHIEDERLO CON UNA E

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(

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LETTERINA

)

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