Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
TAGIKISTAN
Superficie (in migliaia di km2) 143 Popolazione (in milioni di abitanti) 7,2
Densità (abitanti/km2) 50
Forma di governo Repubblica presidenziale
Capitale Dushambe
Lingua (ufficiale) Tagiko
Religione musulmana
Speranza di vita (maschi/femmine) 68/73
PIL/abitante (in $ USA) 795
Il Tagikistan si trova nell’Asia centrale e confina con il Kirghizistan, l’Uzbekistan, l’Afghanistan e la Cina.
Non ha sbocchi sul mare e gran parte del territorio è occupato dagli aridi rilievi del Pamir. A nord-ovest si estende la fertile valle del Fergana che è anche la zona economicamente più sviluppata. Il clima è continentale secco, con forti escursioni stagionali e scarse precipitazioni.
I Tagiki furono dominati a lungo da popolazioni turche, mongole e afghane, finché i russi nel XIX secolo occuparono il nord della regione che, nel 1918, entrò a far parte della Repubblica Autonoma del Turkestan (all’interno dell’Unione Sovietica). Nel 1921 fu conquistato anche il sud e nel 1929 il Tagikistan divenne una repubblica federativa. Il regime sovietico creò malcontento tra la popolazione perché collettivizzò le terre, stravolse la struttura etnica delle regioni e represse l’islam, al punto che si verificarono numerose sommosse popolari per ottenere la libertà religiosa e mantenere la propria cultura. Indipendente dal 1991, il Paese è ufficialmente una repubblica presidenziale, ma l’instabilità politica caratterizza lo Stato, stremato da guerre civili e scontri tra i comunisti appoggiati da Mosca e i democratici islamici.
Due terzi della popolazione sono costituiti da Tagiki, il resto è composto da minoranze (Uzbeki, Kirghizi, Russi e altri) con una propria patria nazionale tra gli Stati che un tempo facevano parte dell’URSS. L’insediamento è principalmente rurale (73%); in città risiedono soprattutto le etnie minoritarie. Dopo la dissoluzione dell’URSS molti russi (che costituivano i quadri direttivi) hanno abbandonato il Paese, per il timore di subire violenze per motivi etnici. L’economia si basa sull’allevamento. Opere d’irrigazione hanno migliorato la produttività
dell’agricoltura che fornisce soprattutto cotone, frumento e uva. Petrolio, gas naturale, uranio ed energia idroelettrica potrebbero essere meglio sfruttati se la situazione politica fosse meno tesa. I sevizi sociali e sanitari sono insufficienti.
Bibliografia
• Buttino Marco, La rivoluzione capovolta. L’Asia cen rale tra il crollo dell’impero zarista e la formazione dell’URSS, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2003 t
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• Conrad Philippe, Le civiltà della steppa, Ferni, Ginevra (Svizzera), 1977
• Fiorani Piacentini V., Turchizzazione ed islamizzazione dell’Asia Centrale, Dante Alighieri, Roma, 1974
• Hambly G. (a cura di), Asia Centrale, Storia Universale Feltrinelli, Milano, 1970
• Jelen Igor, Repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale. Nuovi cen ri, nuove periferie, nuove frontiere, UTET, Torino, 2000
• Mayhew Bradley, Clammer Paul e Khon Michael, Asia centrale, Lonely Planet – EDT, Victoria (Australia) – Torino, 2005
Filmografia
Siti interessanti
• www.tagikistan.it
• it.wikipedia.org/wiki/Tagikistan