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Kirghizistan

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Academic year: 2021

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Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

KIRGHIZISTAN

Superficie (in migliaia di km2) 200 Popolazione (in milioni di abitanti) 5,3

Densità (abitanti/km2) 26

Forma di governo Repubblica presidenziale

Capitale Bishkek

Lingua (ufficiale) Kirghiso e Russo

Religione musulmana

Speranza di vita (maschi/femmine) 64/72

PIL/abitante (in $ USA) 951

Il Kirghizistan si trova nell’Asia centrale e confina con il Kazakistan, l’Uzbekistan, il Tagikistan e la Cina. Non ha sbocchi sul mare, ma a nord-est è bagnato dalle acque del lago Issyk-Kul, profondo quasi 700 m. Quattro quinti del territorio sono occupati dai rilievi del Tian Shan e dell’Altaj, con vette molto elevate come il Picco della Vittoria (7.439 m). Il 30% della popolazione vive, infatti, oltre i 1.500 m di altitudine. Il resto si concentra, a sud-ovest, nella valle del Fergana che è anche la zona economicamente più sviluppata. Il clima è continentale secco, con forti escursioni stagionali.

I kirghizi furono dominati a lungo da popolazioni turche e mongole, finché i cinesi occuparono la regione nel 1758. Nel 1876 l’impero zarista conquistò l’attuale Kirghizistan che, nel 1918, entrò a far parte della Repubblica Autonoma del Turkestan (all’interno dell’Unione Sovietica) e nel 1926 divenne una repubblica federativa.

Il regime sovietico creò malcontento tra la popolazione perché collettivizzò le terre e represse l’islam, al punto che furono numerose le sommosse popolari per ottenere la libertà religiosa e mantenere la propria cultura.

Indipendente dal 1991, il Paese è ufficialmente una repubblica presidenziale, ma in realtà è stato a lungo una dittatura di Askar Akayev (al potere già dal 1990). Nel 2005 una rivolta popolare ha costretto il presidente alle dimissioni. Il nuovo capo dello Stato, Kurmanbek Bakiyev, ha subito tentato di creare istituzioni più

democratiche e combattere la corruzione, inimicandosi gran parte della classe politica. Nelle zone di confine sono attivi molti gruppi di ribelli che sfuggono al controllo governativo.

Due terzi della popolazione sono costituiti da kirghizi; il resto è composto da minoranze con una propria patria nazionale tra gli Stati che un tempo facevano parte dell’URSS: uzbeki, tagiki, kazaki, e russi. L’insediamento è soprattutto rurale (65%) e l’economia si basa sull’allevamento. Opere di irrigazione hanno migliorato la produttività dell’agricoltura che fornisce soprattutto cereali e tabacco. L’attività estrattiva dà buone quantità di carbone e l’industria è abbastanza diversificata e ben organizzata. I problemi derivano dalla lontananza dai mercati che limita fortemente la commerciabilità dei prodotti kirghizi. I servizi sociali e sanitari sono di buon livello.

Bibliografia

• Antipina Klavdiya Ivanova, Kyrgzystan, Skira, Milano, 2006

• Buttino Marco, La rivoluzione capovolta. L’Asia cen rale tra il crollo dell’impero zarista e la formazione dell’URSS, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2003 t

t

• Conrad Philippe, Le civiltà della steppa, Ferni, Ginevra (Svizzera), 1977

• Fiorani Piacentini V., Turchizzazione ed islamizzazione dell’Asia Centrale, Dante Alighieri, Roma, 1974

• Hambly G. (a cura di), Asia Centrale, Storia Universale Feltrinelli, Milano, 1970

• Jelen Igor, Repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale. Nuovi cen ri, nuove periferie, nuove frontiere, UTET, Torino, 2000

• Mayhew Bradley, Clammer Paul e Khon Michael, Asia centrale, Lonely Planet – EDT, Victoria (Australia) – Torino, 2005

Filmografia

• Konchalovskij Andrej (regia di), Il primo maestro, URSS, 1965 Siti interessanti

• it.wikipedia.org/wiki/Kirghizistan

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