• Non ci sono risultati.

1610 - 2011 401 anni dopo:

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "1610 - 2011 401 anni dopo:"

Copied!
83
0
0

Testo completo

(1)

Marco M. Massai Dipartimento di Fisica ‘E.Fermi’

Università di Pisa

Corso di Cultura e Metodo Scientifico - a.a. 2011 - 2012

1610 - 2011 401 anni dopo:

ovvero, la nascita della

Scienza Moderna

(2)

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

Fuga in Egitto (1609), Adam Elsheimer

Gli argomenti:

- Il 1610 in Italia e in Europa - Galileo e la SN1604

- Il cannocchiale, prima e dopo Galileo - Galileo al tempo della pubblicazione del SN

- Il SN: la dedica - l’incipit

- le scoperte: la luna

- la via Lattea - le Nebulose - i pianeti medicei - Dopo il SN

- I mutamenti di paradigma

(3)

Fuga in Egitto (1609), Adam Elsheimer

La via Lattea dipinta come una miriade di stelle

Una costellazione (forse le Pleiadi…)

La luna con evidenti le macchie che oggi chiamiamo mari

…il tutto dipinto su di un cielo nuvoloso, nell’ottobre del 1609…Questo quadro rappresenta, anche simbolicamente, il

passaggio dalla conoscenza del cielo prima dell’uso del telescopio fatto da Galileo a partire dall’ottobre 1609, alle nuove rivoluzionarie novità che verranno annunciarte nel Sidereus Nuncius, nel marzo 1610.

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

Marco M.Massai - Dip. di Fisica ‘E.Fermi’ - Pisa

CMS 2011

(4)

La Scienza oggi scandisce i propri successi, conferma strane teorie, demolisce antiche certezze, procede, sembra, lungo un percorso che appare sempre più esaltante agli occhi dei suoi estimatori.

Questo è ciò che appare, ciò che viene percepito all’esterno di quella comunità eterogenea, singolare, un po’ strana costituita degli scienziati.

Il progresso della scienza, tuttavia, è costellato da continui tentativi anche falliti, da insuccessi, da vicoli ciechi imboccati con troppa spavalderia da scienziati sospinti dall’entusiasmo e dalla speranza di aprire nuove strade alla conoscenza.

E tuttavia, è una strada che l’uomo non può che percorrere, spinto dal bisogno di migliorare la qualità della propria vita.

Ma anche spinto da quel destino che Dante annunciò per bocca di Ulisse:

“…fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir vertute e canoscenza…”

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna Premessa

(5)

Fino a Galileo, la scelta tra un modello nuovo ed uno già accettato era affidata a dispute senza fine, a prese di posizioni autoritarie, ma non autorevoli. Come se una verità scientifica dovesse emergere, come in tribunale, attraverso dotte citazioni di vecchi filosofi, e non da una analisi dei fenomeni naturali, da osservazioni attente, da misure accurate. Dispute che spesso finivano con condanne inappellabili.

Altre volte con lugubri falò, come successe nel febbraio del ‘600, in piazza Campo de’ Fiori a Roma.

Ma Galileo sconvolge questo sterile meccanismo introducendo con il suo modo di operare, un metodo che da allora in poi sarà il principale strumento al servizio della Scienza e del Progresso dell’Umanità.

Galileo affianca le sue ipotesi, le le sue teorie, a misure, prove, esperimenti; e collega le une alle altre usando in modo sistematico la matematica e la logica.

Ecco, con Galileo si afferma il metodo sperimentale, che da allora diventa sinonimo di Metodo Scientifico.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna Premessa

(6)

La Storia al tempo di Galileo:

l’Europa nel ‘600

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

I grandi Stati Nazionali seppur con confini ed

istituzioni ancora non stabili, sono già quasi tutti formati.

Solo Germania e Italia sono ancora divise, pur avendo una forte componente unitaria data dalla lingua e dalla cultura.

(7)

La Storia al tempo di Galileo:

l’Europa nel ‘600

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

I grandi Stati Nazionali seppur con confini ed

istituzioni ancora non stabili, sono già quasi tutti formati.

Solo Germania e Italia sono ancora divise, pur avendo una forte componente unitaria data dalla lingua e dalla cultura.

Sono le nazioni nelle quali il fermento religioso è stato ed è il più travagliato, ma anche dove è più vivace lo sviluppo del pensiero.

L’Europa nel ‘600

(8)

La Storia al tempo di Galileo:

l’Europa nel ‘600

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

Ma nonostante le innumerevoli frontiere, le peculiarità di mille Città, di mille popoli, le idee si muovono nell’Europa del ‘600 con grande facilità.

Una fitta rete di rapporti epistolari tra pensatori, scienziati,

matematici, filosofi permette di condividere rapidamente le nuove idee, le nuove scoperte, o di

criticarle aspramente. Ma

comunque il numero di pensatori era di poche centinaia, raccolti in Studium, Universitas, e, da poco, anche in Accademie.

Galileo scriverà, nella sua vita, migliaia di lettere, in tutta Europa.

(9)

La Storia al tempo di Galileo:

l’Italia nel ‘600

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

In Italia, la divisione tra Stati era forte come nel resto d’Europa. Erano

presenti Ambasciate, Delegazioni, legislazioni diverse; ed anche contenziosi di confine, rapporti diplomatici spesso tesi, questioni dinastiche e di successione, anche in relazione ai rapporti con l’Imperatore d’Asburgo.

Comunque la peculiarità dell’Italia consisteva nella presenza dello Stato della Chiesa il quale riteneva di avere sempre e comunque una superiorità etica e quindi una giurisdizione morale (confessionale, sarebbe meglio dire) non solo sull’Italia ma sull’Europa tutta.

L’Italia nel 1680

(10)

La Storia al tempo di Galileo:

la Toscana nel ‘600

1610 - 2010: Galileo Galilei e la nascita della Scienza Moderna

La Toscana, dove Galileo era nato nel 1564, e dove aveva vissuto fino a quando era

diventato Professore a Pisa, agli inizi del ‘600 è un’oasi di pace e di tolleranza, sotto il regno dei Ferdinando I e poi Cosimo II De’ Medici.

Galileo, nel 1610, è lì che vuol tornare per cominciare un nuovo periodo della sua vita, quello del pensiero, dell’approfondimento di tutte le conoscenze che ha acquisito finora.

Ma Firenze, in un certo senso, è vassallo dello Stato della Chiesa attraverso i molti legami tra i Medici ed il papato.

Galileo si accorgerà che la ragion di Stato può avere la meglio sulla forza della idee e della logica.

La Toscana, in una mappa di Leonardo Da Vinci

(11)

12 marzo - Le truppe svedesi al comando di Jacob De la Gardie conquistano Mosca

13 marzo - Galileo pubblica il Sidereus Nuncius

January 7 - Galileo Galilei discovers the Galilean moons of Jupiter.

March 12 - Swedish troops under Jacob de la Gardie take Moscow.

25. November: Nicolas-Claude Fabri de Peiresc entdeckt den Orionnebel.

Galileo Galilei entdeckt die 4 größten Monde (Galileische Monde) des Jupiter, der erste Beweis, dass sich nicht alle Himmelskörper um die Erde drehen. Sie heißen Ganymed, Callisto, Europa und Io.

7 janvier : Le savant italien Galilée observe pour la première fois des petits astres autour de Jupiter.. Galilée étudie aussi les taches solaires au cours cette même année.

4 mars : Parution à Florence du Messager des étoiles de Galilée, résultat de ses premières observations stellaires.

25 juillet : Galilée observe les anneaux de Saturne mais n'interprète pas leur nature exacte.

25 novembre : Peiresc découvre la nébuleuse d'Orion.

La Storia al tempo di Galileo:

cosa accadeva nel 1610

1610 - 2010: Galileo Galilei e la

nascita della Scienza Moderna

(12)

La Storia al tempo di Galileo:

cosa accadeva nel 1610

Durante quest’anno muoiono:

Caravaggio

Padre Matteo Ricci (a Pechino) Enrico IV di Francia (assassinato)

Adam Elsheimer, pittore tedesco (a Roma)

Renè Descartes (non ancora Cartesio…) compire 14 anni

Giovanni Keplero aveva 39 anni; l’anno prima aveva scritto Astronomia Nova Simon Marius, allievo di Tycho Brahe e K., ne aveva 37; quattro anni dopo Nasce Ferdinando II de’Medici, figlio di Cosimo II

1610 - 2010: Galileo Galilei e la

nascita della Scienza Moderna

(13)

La Storia al tempo di Galileo:

cosa accadeva nel 1610

Durante quest’anno muoiono:

Caravaggio

Padre Matteo Ricci (a Pechino) Enrico IV di Francia (assassinato)

Adam Elsheimer, pittore tedesco (a Roma)

Tra pochi anni sarebbe scoppiata la Guerra dei Trent’anni (1618-1648).

Renè Descartes (non ancora Cartesio…) compire 14 anni

Giovanni Keplero aveva 39 anni; l’anno prima aveva scritto Astronomia Nova Simon Marius, allievo di Tycho Brahe e K., ne aveva 37; quattro anni dopo

sosterrà di essere il primo scopritore del sistema di Giove.

Nasce Ferdinando II de’Medici, figlio di Cosimo II

1610 - 2010: Galileo Galilei e la

nascita della Scienza Moderna

(14)

La pubblicazione del Sidereus Nuncius

Magna equidem in hac exigua tractatione singulis de natura speculantibus inspicienda contemplandaque propono.

Magna, inquam, tum ob rei ipsius præstantiam, tum ob

inauditam per ævum novitatem, tum etiam propter Organum, cuius beneficio eadem sensui nostro obviam sese fecerunt.

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo

all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura.

Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso.

nascita della Scienza Moderna

(15)

La pubblicazione del Sidereus Nuncius

Magna equidem in hac exigua tractatione singulis de natura speculantibus inspicienda contemplandaque propono.

Magna, inquam, tum ob rei ipsius præstantiam, tum ob

inauditam per ævum novitatem, tum etiam propter Organum, cuius beneficio eadem sensui nostro obviam sese fecerunt.

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo

all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura.

Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso.

Il SN è composto da 57 pagine, 11 tra disegni e schemi, oltre 60 schizzi sulla posizione dei satelliti di Giove.

E’ scritto con uno stile asciutto, essenziale: è forse il primo esempio di resoconto scientifico nella Storia della Scienza

Marco M.Massai - Dip. Di Fisica ‘E.Fermi’ - Pisa

nascita della Scienza Moderna

(16)

Galileo e la SN del 1604

Lux quaedam peregrina, die decima mensis octobris anni huius millesimi sexcentesimiquarti, primum in sublimi conspecta est; a principio quidem mole exigua, mox, paucis interiectis diebus, magnopere eo exaucta, ut stellas omnes, tum fixas tum vagas, sola excepta Venere, vinceret.

Nel 1604 compare nel cielo una nuova stella; era la seconda, in pochi decenni,

dopo quella osservata e descritta da Tycho Brahe nel 1572. Essa comparve in ottobre e rimase visibile per 18 mesi. Questa del 1604 suscitò ancor maggiore clamore di quella del 1572, perché avvenne in prossimità della congiunzione astronomica tra Marte, Giove e Saturno che costituiva un evento molto raro.

nascita della Scienza Moderna

(17)

Galileo e la SN del 1604

Lux quaedam peregrina, die decima mensis octobris anni huius millesimi sexcentesimiquarti, primum in sublimi conspecta est; a principio quidem mole exigua, mox, paucis interiectis diebus, magnopere eo exaucta, ut stellas omnes, tum fixas tum vagas, sola excepta Venere, vinceret.

Nel 1604 compare nel cielo una nuova stella; era la seconda, in pochi decenni,

dopo quella osservata e descritta da Tycho Brahe nel 1572. Essa comparve in ottobre e rimase visibile per 18 mesi. Questa del 1604 suscitò ancor maggiore clamore di quella del 1572, perché avvenne in prossimità della congiunzione astronomica tra Marte, Giove e Saturno che costituiva un evento molto raro.

3C358 (Via Lattea)

Scoperta 9 ottobre 1604 Scopritore Johannes Kepler Costellazione Ofiuco

Distanza dal Sole: 20.000 a.l. (6 kpc) Magnitudine max. tra −2,25 e −2,5

Questa apparizione, non prevedibile, al contrario della la maggior parte degli eventi celesti, accentuò lo scontro tra gli innovatori e i sostenitori della cosmologia tradizionale: infatti, la comparsa di un nuovo corpo celeste negava il principio aristotelico dell'immutabilità dei cieli. La mancata osservazione della parallasse e la sua immobilità nel cielo indicavano la natura di stella, e fissa per giunta, del prodigio apparso nei cieli.

nascita della Scienza Moderna

(18)

Le conoscenze astronomiche ai tempi di Galileo

Un nuovo, formidabile impulso allo sviluppo dell’astronomia del ‘500 venne solo da Nicolò Copernico, che nel De Rivolutionibus orbium coelestium del 1543, aveva riproposto il modello eliocentrico. Ma la precisione delle misure astronomiche non erano migliorate molto negli ultimi duemila anni. Questo limitava lo sviluppo di nuove idee che

potevano sorgere ed affermarsi solo dalla crisi dei modelli predecedenti.

Il modello tolemaico, sopravvissuto alla Scienza ellenistica, aveva trovato l’approvazione della Chiesa attraverso la

rilettura, anche dell’opera di Aristotele, fatta dalla Scuola tomistica.

Tuttavia già Aristarco di Samo nel II sec. a.C. aveva immaginato il sole al centro dell’Universo.

nascita della Scienza Moderna

(19)

Le conoscenze astronomiche ai tempi di Galileo

Un nuovo, formidabile impulso allo sviluppo dell’astronomia del ‘500 venne solo da Nicolò Copernico, che nel De Rivolutionibus orbium coelestium del 1543, aveva riproposto il modello eliocentrico. Ma la precisione delle misure astronomiche non erano migliorate molto negli ultimi duemila anni. Questo limitava lo sviluppo di nuove idee che

potevano sorgere ed affermarsi solo dalla crisi dei modelli predecedenti.

Il modello tolemaico, sopravvissuto alla Scienza ellenistica, aveva trovato l’approvazione della Chiesa attraverso la

rilettura, anche dell’opera di Aristotele, fatta dalla Scuola tomistica.

Tuttavia già Aristarco di Samo nel II sec. a.C. aveva immaginato il sole al centro dell’Universo.

L' astronomo daneseTycho Brahe (1546 -1601) migliorò la precisione delle

osservazioni astronomiche non strumentali fino ad 1’. Egli propose anche uno modello di Universo con due ‘centri’ Terra e Sole, il quale, assieme a tutti i pianeti, ruotava intorno alla Terra, come la luna.

nascita della Scienza Moderna

(20)

Keplero ereditò da Tycho Brahe la migliore serie di dati astronomici mai raccolta. Convinto copernicano, e tuttavia pervaso di misticismo, lavorò a lungo per conciliare l’ipotesi

eliocentrica con le bizzarre traiettorie dei pianeti che ormai non potevano più essere costretti in semplici orbite circolari.

Le conoscenze astronomiche ai tempi di Galileo

Per la prima volta, Keplero cancella dall'astronomia le sfere celesti e ipotizza per i pianeti un moto diverso da quello circolare. Inoltre, poiché l'ellisse è una figura piana, i moti dei pianeti avvengono in un piano, detto piano orbitale.

Keplero sostenne l'idea che la musica e il sistema solare fossero manifestazioni della stessa armonia; quasi come se le posizioni dei vari pianeti, similmente ai tasti di un pianoforte, dovessero

corrispondere alle note.

nascita della Scienza Moderna

(21)

In un contesto storico di tale fermento di idee, fu condannato al rogo

Giordano Bruno (1548-1600) che considerava il sole come una delle tante stelle del firmamento e affermò anche la possibilità di altri mondi abitati da esseri viventi in un universo infinito.

Ma le idee anticonformiste di Bruno vennero soffocate sul rogo di Piazza Campo de’ Fiori, il 17 febbraio 1600.

Le conoscenze astronomiche ai tempi di Galileo

Keplero sostenne l'idea che la musica e il sistema solare fossero manifestazioni della stessa armonia; quasi come se le posizioni dei vari pianeti, similmente ai tasti di un pianoforte, dovessero

corrispondere alle note.

Keplero ereditò da Tycho Brahe la migliore serie di dati astronomici mai raccolta. Convinto copernicano, e tuttavia pervaso di misticismo, lavorò a lungo per conciliare l’ipotesi

eliocentrica con le bizzarre traiettorie dei pianeti che ormai non potevano più essere costretti in semplici orbite circolari.

Per la prima volta, Keplero cancella dall'astronomia le sfere celesti e ipotizza per i pianeti un moto diverso da quello circolare. Inoltre, poiché l'ellisse è una figura piana, i moti dei pianeti avvengono in un piano, detto piano orbitale.

nascita della Scienza Moderna

(22)

Il cannocchiale, prima di Galileo…

Così un bambino può essere visto come un gigante e un uomo come un'intera

montagna, ed essere di qualsiasi grandezza, perché possiamo vedere un uomo sotto un angolo grande come una montagna e vicino quanto vogliamo. ..

... Così anche il Sole, la Luna e le stelle possono scendere giù in apparenza, e essere visibili sopra la testa dei nostri nemici, e molte cose di questo tipo, che persone ignare di tali cose possono rifiutare di credere.

I vetri o i corpi diafani possono essere formati in modo che gli oggetti più remoti possono appare a portata di mano, e al contrario, in modo che noi possiamo leggere le lettere più piccole ad una distanza incredibile, e possiamo contare le cose, anche piccolissime, e possiamo far avvicinare le stelle quanto ci piace.

Con queste parole Ruggero Bacone immagina le funzioni di uno strumento che sarà poi il cannocchiale. Nel XIII sec.

nascita della Scienza Moderna

(23)

Il cannocchiale, prima di Galileo…

Così un bambino può essere visto come un gigante e un uomo come un'intera

montagna, ed essere di qualsiasi grandezza, perché possiamo vedere un uomo sotto un angolo grande come una montagna e vicino quanto vogliamo. ..

... Così anche il Sole, la Luna e le stelle possono scendere giù in apparenza, e essere visibili sopra la testa dei nostri nemici, e molte cose di questo tipo, che persone ignare di tali cose possono rifiutare di credere.

I vetri o i corpi diafani possono essere formati in modo che gli oggetti più remoti possono appare a portata di mano, e al contrario, in modo che noi possiamo leggere le lettere più piccole ad una distanza incredibile, e possiamo contare le cose, anche piccolissime, e possiamo far avvicinare le stelle quanto ci piace.

Con queste parole Ruggero Bacone immagina le funzioni di uno strumento che sarà poi il cannocchiale. Nel XIII sec.

Il telescopio invenzione catalana?

(Tratto da "La Vita Segreta degli Astronomi") Da secoli un’ombra grava sulla vulgata delle circostanze che conducono all’invenzione del telescopio: tre artigiani olandesi (Lipperhey, Jansenn e Metius) la rivendicano quasi contemporaneamente quattro secoli fa, ma i loro resoconti sono contraddittori, ambigui, poco credibili.

Ed ecco che, in assenza di documenti ulteriori, gli storici concordano su una scoperta casuale, all’alba del 1600, nel territorio dei Paesi Bassi. Ricostruzioni alternative sono state fin qui tentate, ma senza successo: c’è chi ipotizza una nascita del cannocchiale in Italia, chi la attribuisce a Giovan Battista Porta, chi al nobile toscano Raffaele Gualterotti.

nascita della Scienza Moderna

(24)

Il cannocchiale, prima di Galileo…

Lettera di RAFFAELLO GUALTEROTTI a GALILEO in Padova Firenze, 24 aprile 1610

… io ho sentito che V. S. ha visto l'occhiale di Mess. Giovambatista milanese, et attribuitoli alcuna loda. Hora, 12 anni sono, io feci uno strumento, ma non già afine di veder gran lontananze e misurar le stelle, ma per benefizio di un cavaliero in giostra e in guerra, e lo proposi al Ser.mo Gran Ferdinando et insieme al'Ill.mo et Eccel. mo Sig.r Duca di Bracciano, Don Verginio Orsino; ma parendomi debol cosa, lo trascurai. Pure ancor io, sentendo il romore del Fiammingo, presi i miei vetri e i miei cartoni, e li rimesi insieme, e tornai a considerare il loro uficio, e vedi in terra e 'n cielo molte cose molto meglio che non fa l'occhiale di Giovambatista milanese: …

Raffaello Gualterotti- Poeta, astrologo e filosofo. Nato intorno al 1543 a Firenze e ivi morto intorno al 1638.

nascita della Scienza Moderna

(25)

Il cannocchiale, prima di Galileo…

Ma solo nel settembre del 1608, compaiono le prime tracce documentate di un’”occhialetto”. E ben tre costruttori di lenti nel giro di pochi giorni chiedono di ottenere il brevetto. Hans

Lipperhey è il primo, ma anche Jacob Metius avanza pochi giorni dopo una simile richiesta. E a Zacharias Jahnsen, altro costruttore di lenti e di occhiali verrà attribuito il primato.

Per quasi un anno girano per l’Europa, nelle fiere, esemplari venduti come giocattoli, fino che all’inizio dell’estate ne sente notizia Galileo.

Lettera di RAFFAELLO GUALTEROTTI a GALILEO in Padova Firenze, 24 aprile 1610

… io ho sentito che V. S. ha visto l'occhiale di Mess. Giovambatista milanese, et attribuitoli alcuna loda. Hora, 12 anni sono, io feci uno strumento, ma non già afine di veder gran lontananze e misurar le stelle, ma per benefizio di un cavaliero in giostra e in guerra, e lo proposi al Ser.mo Gran Ferdinando et insieme al'Ill.mo et Eccel. mo Sig.r Duca di Bracciano, Don Verginio Orsino; ma parendomi debol cosa, lo trascurai. Pure ancor io, sentendo il romore del Fiammingo, presi i miei vetri e i miei cartoni, e li rimesi insieme, e tornai a considerare il loro uficio, e vedi in terra e 'n cielo molte cose molto meglio che non fa l'occhiale di Giovambatista milanese: …

Raffaello Gualterotti- Poeta, astrologo e filosofo. Nato intorno al 1543 a Firenze e ivi morto intorno al 1638.

nascita della Scienza Moderna

(26)

…e quello di Galileo

Questo schizzo, che si trova in una lettera di Giovanni Battista della Porta (c.1535-1615) del 28 agosto 1609 a Federico Cesi (1585-1630), è la prima rappresentazione conosciuta del cannocchiale:

“È un cannello di stagno di argento, lungo un palmo ad, grosso di tre diti di diametro, che ha nel capo a un occhiale convesso: vi è un altro canal [c] del medesimo, di 4 diti lungo, che entra nel primo”

Il primo disegno della Luna (26 luglio 1609) di Thomas Harriot, il primo (?) a puntare un cannocchiale sulla luna

nascita della Scienza Moderna

(27)

…e quello di Galileo

Questo schizzo, che si trova in una lettera di Giovanni Battista della Porta (c.1535-1615) del 28 agosto 1609 a Federico Cesi (1585-1630), è la prima rappresentazione conosciuta del cannocchiale:

“È un cannello di stagno di argento, lungo un palmo ad, grosso di tre diti di diametro, che ha nel capo a un occhiale convesso: vi è un altro canal [c] del medesimo, di 4 diti lungo, che entra nel primo”

Il primo disegno della Luna (26 luglio 1609) di Thomas Harriot, il primo (?) a puntare un cannocchiale sulla luna

Galileo Galilei viene a sapere dal suo amico Paolo Sarpi, di Venezia, che in Europa sta circolando un nuovo strumento, venduto nelle fiere e nei mercati come giocattolo, e riesce ad avere indicazioni per la costruzione, nella primavera del 1609.

In pochi mesi, dall’agosto del 1609

all’autunno, Galileo costruisce molti strumenti, migliorando in particolare la qualità del vetro e la precisione meccanica. Da pochi

ingrandimenti arriva a costruire strumenti quasi perfetti, da 20 e poi 30 ingrandimenti.

nascita della Scienza Moderna

(28)

La Scienza al tempo di Galileo

Galileo è stato un uomo del suo tempo; ed è stato un uomo che ha segnato i tempi a venire.

Egli ha sintetizzato molte delle caratteristiche che avevano distinto generazioni di artigiani, ingegneri, artisti del Rinascimento, a partire dal ‘400, in Italia e non solo. Leon Battista Alberti, Gioberti, Brunelleschi, Michelangelo,

Leonardo.

La meccanica, intesa come disciplina di basso livello fino a ben oltre il ‘600, aveva rappresentato per molti tecnici-artigiani una palestra nella quale molte conoscenze si erano sviluppate, spingendone in avanti i limiti in moltissime arti e scienze.

Dall’architettura alla pittura, dall’ottica all’arte dei minerali, dalla anatomia alla fisica.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

(29)

La critica che veniva sostenuta dai filosofi era semplice. Non di vera conoscenza si trattava, bensì di un un insieme di tecniche che usando poco la sapienza degli antichi, scritta a caratteri di pietra su i Libri, non aveva la dignità delle ‘cose alte’.

Questa impostazione stava frenando lo sviluppo delle Università come centri di ricerca e determinerà la nascita di modi di aggregazione alternativi. In fondo le Accademie del ‘500 assomigliano alle botteghe dei grandi artigiani del ‘400 per lo spirito di libertà che ne anima il lavoro, sempre rivolto al miglioramento dell’opera, indipendentemente dal contesto teorico di riferimento.

E qui si incontra un problema epistemologico rilevante, e cioè se sia preminente la struttura teorica di una disciplina oppure l’insieme di tecniche e di conoscenze empiriche accumulate, con pazienza e con sapienza.

Problema tuttora non risolto.

O forse, semplicemente, mal posto.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Marsilio Ficino

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

La Scienza al tempo di Galileo

nascita della Scienza Moderna

(30)

Anche nel resto d’Europa si assiste ad un crescendo di pubblicazioni di manuali, testi tecnici, spesso rivolti all’uso di maestranze poco colte, ma anche di trattati che

partendo da semplici regole empiriche, raggiungono la dimensione di vere e proprie enciclopedie. Vesalio, Lorini, Stevino…

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Bonaiuto Lorini, ingegnere militare e scrittore del XVI secolo

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

Simone Stevino, noto anche come Simon Stevin o Simone di Bruges, (Bruges, 1548 – L'Aia, 1620), è stato un ingegnere e fisico belga. Pubblicò 11 volumi con contributi su trigonometria,

meccanica, prospettiva (geometria descrittiva), architettura, teoria musicale, geografia e navigazione, secondo il costume di cultura

poliedrica del tempo. Ha lasciato studi fondamentali nella statica, sia are needed to see this picture.QuickTime™ and a decompressor

Andrea Vesalio - forma italianizzata di Andreas van Wesel - (Bruxelles, 31 dicembre 1514 – Zante, 15 ottobre 1564) è stato un anatomista e medico fiammingo. Vesalio pubblicò a Venezia nel 1538 le Tabulae Anatomicae Sex dove iniziò ad usare la moderna terminologia medica e il più importante De humani corporis fabrica nel 1543 a Basilea che viene considerato uno dei testi base dell'anatomia moderna.

La Scienza al tempo di Galileo

nascita della Scienza Moderna

(31)

Discorso, fabrica, speculazione, manifattura.

Sono termini che caratterizzano attività diverse, e tuttavia tra i grandi ingegneri e tecnici del ‘500 diventano la struttura di una silenziosa rivoluzione scientifica.

La transizione da un multiforme arcipelago di saperi distinti, nella tecnica e

nell’arte, verso una nuova conoscenza diviene possibile nelle decine e decine di Accademie che nascono in questi anni, in Italia e in Europa.

Liberi pensatori, fuori dai confini rigidi delle Università, si incontrano, discutono, rompendo gli schemi consolidati nei secoli.

Nel 1603 nasce a Roma l’Accademia dei Lincei per iniziativa di Federico Cesi.

Ma solo con Galileo, Bacon, Descartes verranno formalizzati i canoni di questa nuova scienza, che dureranno fino alla fine dell’800, almeno.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Sir Francis Bacon

La Scienza al tempo di Galileo

nascita della Scienza Moderna

(32)

Ecco che ritroviamo nell’attività di Galileo la grande capacità rinascimentale di costruire strumenti e con questi eseguire nuove misure. E nuove misure porranno, al pensatore che non ha preconcetti, nuovi modelli e nuove teorie. Ma G. va oltre.

Egli è costantemente rivolto alla ricerca di nuove regole per far progredire la Scienza e con essa la conoscenza tutta.

Ed è qui che nasce inevitabilmente, lo scontro sia con le strutture tradizionali, nelle Università e nella Società, da una parte, e dall’altra con la Chiesa, che avendo tra l’altro molti altri problemi (dottrinali e non…), non può recedere dai suoi paradigmi secolari.

Discorso, fabrica, speculazione, manifattura.

Sono termini che caratterizzano attività diverse, e tuttavia tra i grandi ingegneri e tecnici del ‘500 diventano la struttura di una silenziosa rivoluzione scientifica.

La transizione da un multiforme arcipelago di saperi distinti, nella tecnica e

nell’arte, verso una nuova conoscenza diviene possibile nelle decine e decine di Accademie che nascono in questi anni, in Italia e in Europa.

Liberi pensatori, fuori dai confini rigidi delle Università, si incontrano, discutono, rompendo gli schemi consolidati nei secoli.

Nel 1603 nasce a Roma l’Accademia dei Lincei per iniziativa di Federico Cesi.

Ma solo con Galileo, Bacon, Descartes verranno formalizzati i canoni di questa nuova scienza, che dureranno fino alla fine dell’800, almeno.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Sir Francis Bacon

La Scienza al tempo di Galileo

nascita della Scienza Moderna

(33)

Galileo alla vigilia del Sidereus Nuncius

Nel 1609 Galileo non ha ancora una fama internazionale, Ha avuto molte occasioni per confrontarsi con i suoi contemporanei in tutta Europa attraverso scambi di lettere, anche con Keplero. E’ ben conosciuto a Padova, dove insegna dal lontano 1592, ma in Italia solo in Toscana e a Roma. Ha scritto alcuni trattati, anche delle opere importanti e molto ha avuto da polemizzare con alcuni suoi colleghi, su diverse questioni.

Ma sente che se non lascerà Padova e le fatiche dell’ insegnamento non potrà dedicarsi allo studio e alla ‘vera filosofia’.

La cattedra di G.

a Padova

nascita della Scienza Moderna

(34)

Sul piano epistemologico, Galileo da tempo ha espresso la sua fiera opposizione a quelli che egli chiamava

‘Filosofi in libris’ che accusava di riprodurre un sapere chiuso, sempre uguale a se stesso.

Come se una discussione su un tema di scienza, di filosofia, potesse seguire la stessa procedura di una disputa in tribunale, fatta di dotte citazioni da vecchi saggi o ipotetiche interpretazioni del pensiero dei Grandi del passato.

Galileo alla vigilia del Sidereus Nuncius

Alla vigilia delle sue più importanti scoperte astronomiche Galileo ha già acquisito la convinzione che il modo di far progredire la

Nel 1609 Galileo non ha ancora una fama internazionale, Ha avuto molte occasioni per confrontarsi con i suoi contemporanei in tutta Europa attraverso scambi di lettere, anche con Keplero. E’ ben conosciuto a Padova, dove insegna dal lontano 1592, ma in Italia solo in Toscana e a Roma. Ha scritto alcuni trattati, anche delle opere importanti e molto ha avuto da polemizzare con alcuni suoi colleghi, su diverse questioni.

Ma sente che se non lascerà Padova e le fatiche dell’ insegnamento non potrà dedicarsi allo studio e alla ‘vera filosofia’.

La cattedra di G.

a Padova

nascita della Scienza Moderna

(35)

Nell’inverno 1609 -1610 Galileo è al lavoro: di notte fa le sue osservazioni con il cannocchiale, mentre di giorno, riprendendo gli appunti e disegni notturni, scrive via via le pagine del Sidereus Nuncius, per decine e decine di notti di osservazioni continue, al freddo dell’inverno veneto, e tuttavia limpido ed ideale per osservare il cielo.

E’ sorprendente osservare che in due mesi egli incontri solo poche notti nuvolose e mai nebbia!

La pubblicazione del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

Il 12 marzo 1610 il Sidereus Nuncius esce dalla stamperia Baglioni, a Venezia, in 550 copie, andate rapidamente esaurite. La risonanza delle scoperte annunciate e descritte, si propaga in tutto il mondo con una rapidità sorprendente: in poche settimane in tutta Europa, in pochi anni viene

tradotto anche in Cina.

nascita della Scienza Moderna

(36)

Nell’inverno 1609 -1610 Galileo è al lavoro: di notte fa le sue osservazioni con il cannocchiale, mentre di giorno, riprendendo gli appunti e disegni notturni, scrive via via le pagine del Sidereus Nuncius, per decine e decine di notti di osservazioni continue, al freddo dell’inverno veneto, e tuttavia limpido ed ideale per osservare il cielo.

E’ sorprendente osservare che in due mesi egli incontri solo poche notti nuvolose e mai nebbia!

La pubblicazione del Sidereus Nuncius

L’ambasciatore inglese a Venezia, sir Walton, ne invia una copia al suo re, Giacomo I, sottolineando che le scoperte descritte sono la novità più grande mai udita sulla Terra, ma aggiungendo, ironicamente, che l’Autore

“o sarà presto “straordinariamente famoso” o “straordinariamente ridicolo”.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

Il 12 marzo 1610 il Sidereus Nuncius esce dalla stamperia Baglioni, a Venezia, in 550 copie, andate rapidamente esaurite. La risonanza delle scoperte annunciate e descritte, si propaga in tutto il mondo con una rapidità sorprendente: in poche settimane in tutta Europa, in pochi anni viene

tradotto anche in Cina.

Keplero, si narra,

nascita della Scienza Moderna

(37)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Al Serenissimo Cosimo II De Medici Granduca di Toscana

Insigne istituzione certo e assai civile fu quella di coloro che tentarono di proteggere dall'invidia le opere famose di uomini eccellenti per virtù e salvare dall'oblio e dalla morte i nomi loro degni

d'immortalità. Perciò si tramandarono alla memoria dei posteri immagini scolpite nel marmo o fuse in bronzo, perciò si posero statue pedestri ed equestri, perciò le spese per colonne e piramidi giunsero, come disse il poeta, alle stelle, per questo infine si costruirono le città e fu loro imposto il nome di quelli che i grati posteri vollero imperituri. Tale è infatti la condizione dell'umana mente che, se non è stimolata da immagini che di continuo le si presentino dall'esterno, ogni ricordo facilmente svanisce.

… …. ….

nascita della Scienza Moderna

(38)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Al Serenissimo Cosimo II De Medici Granduca di Toscana

Insigne istituzione certo e assai civile fu quella di coloro che tentarono di proteggere dall'invidia le opere famose di uomini eccellenti per virtù e salvare dall'oblio e dalla morte i nomi loro degni

d'immortalità. Perciò si tramandarono alla memoria dei posteri immagini scolpite nel marmo o fuse in bronzo, perciò si posero statue pedestri ed equestri, perciò le spese per colonne e piramidi giunsero, come disse il poeta, alle stelle, per questo infine si costruirono le città e fu loro imposto il nome di quelli che i grati posteri vollero imperituri. Tale è infatti la condizione dell'umana mente che, se non è stimolata da immagini che di continuo le si presentino dall'esterno, ogni ricordo facilmente svanisce.

La dedica a Cosimo II, Granduca di Toscana, è una scelta precisa che Galileo aveva maturato negli ultimi anni padovani. E tuttavia sorprende il tono

encomiastico, retorico, celebrativo nei confronti di un giovane di appena 20 anni, seppur giovane amico e discepolo, del quale G, era stato istitutore.

Marmo…bronzo…statue…piramidi…città…La dedica prosegue ricordando i vari modi con i quali sono stati ricordati i grandi e l’inevitabile declino delle cose terrene.

E’ un crescendo inesorabile, esponenziale: dal bassorilievo in marmo, alle statue equestri, dalle piramidi alle città. E poi, opere letterarie, ed infine stelle e pianeti. E riferendosi ai nomi dei pianeti che ricordano gli dei, Galileo li nomina incorruttibili monumenti.

nascita della Scienza Moderna

(39)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Ma cose di gran lunga più felici e vere, Serenissimo Principe, possiamo predire alla vostra Altezza: infatti appena han cominciato a rifulgere in terra le bellezze immortali del vostro animo, e si mostrano in cielo lucenti Stelle che come lingue celebrino e dicano in ogni tempo le mirabili vostre virtù. Ecco dunque quattro Stelle riservate al vostro inclito nome e non del numero gregario e meno insigne delle fisse, ma dell'ordine illustre dei Pianeti che con moto diverso, attorno a Giove nobilissima Stella, come progenie sua schietta, compiono l'orbita loro con celerità mirabile, e nello stesso tempo con unanime concordia compiono tutte insieme ogni dodici anni grandi rivoluzioni attorno al centro del mondo, cioè al Sole.

nascita della Scienza Moderna

(40)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Ma cose di gran lunga più felici e vere, Serenissimo Principe, possiamo predire alla vostra Altezza: infatti appena han cominciato a rifulgere in terra le bellezze immortali del vostro animo, e si mostrano in cielo lucenti Stelle che come lingue celebrino e dicano in ogni tempo le mirabili vostre virtù. Ecco dunque quattro Stelle riservate al vostro inclito nome e non del numero gregario e meno insigne delle fisse, ma dell'ordine illustre dei Pianeti che con moto diverso, attorno a Giove nobilissima Stella, come progenie sua schietta, compiono l'orbita loro con celerità mirabile, e nello stesso tempo con unanime concordia compiono tutte insieme ogni dodici anni grandi rivoluzioni attorno al centro del mondo, cioè al Sole.

Predire: di nuovo, usa uno stile retorico che contraddice lo sviluppo del testo, logico e misurato

…appena…e si mostrano: Cosimo era salito al trono da poco, e G. coglie la coincidenza temporale come segno, come ogni bravo astrologo.

dodici anni: Involontariamente profeta, in nero: 1609 - 1621 Cosimo II muore dopo 12 anni! di regno: il tempo di s una sola rivoluzione intorno al Sole.

…al centro del mondo, cioè al Sole. Fin dalla dedica Galileo esprime la sua appartenenza a coloro che credevano nel Sistema Copernicano.

nascita della Scienza Moderna

(41)

E quando accadde che, sotto i vostri auspicii, Serenissimo Cosimo, scoprii queste Stelle ignote a tutti i precedenti Astronomi, ben a ragione decisi di insignirle dell'Augustissimo nome della vostra Casa.

Che se io per primo le studiai, chi ragionevolmente mi riprenderà se imporrò loro anche un nome e le chiamerò ASTRI MEDICEI?.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Ferdinando II De’ Medici figlio di Cosimo II

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

La dedica del Sidereus Nuncius

nascita della Scienza Moderna

(42)

E quando accadde che, sotto i vostri auspicii, Serenissimo Cosimo, scoprii queste Stelle ignote a tutti i precedenti Astronomi, ben a ragione decisi di insignirle dell'Augustissimo nome della vostra Casa.

Che se io per primo le studiai, chi ragionevolmente mi riprenderà se imporrò loro anche un nome e le chiamerò ASTRI MEDICEI?.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Ignote

In latino Incognitas rende molto meglio l’idea di luogo sconosciuto, ma anche da scoprire, usando un termine nell’accezione comune nel

‘600

precedenti astronomi

Quindi, prima di Galileo e quindi anche lui astronomo: questa è una forma di autonomina ad astronomo! Non dimentichiamo che gli astronomi passavano anni ad osservare i ‘pasaggi’ misurando e registrando pazientemente i tempi. G. non ha mai fatto cose simili.

Augustissimo

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

La dedica del Sidereus Nuncius

nascita della Scienza Moderna

(43)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Padova, 12 Marzo 1610 Dell'Altezza Vostra

Devotissimo servo Galileo Galilei.

Accogliete dunque, Clementissimo Principe, questa gloria gentilizia a voi riservata dagli Astri, e di quei beni divini che non tanto dalle Stelle quanto dal loro Fattore e Moderatore Dio vi son largiti godete quanto più a lungo possibile.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

(44)

La dedica del Sidereus Nuncius

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

Padova, 12 Marzo 1610 Dell'Altezza Vostra

Devotissimo servo Galileo Galilei.

Accogliete dunque, Clementissimo Principe, questa gloria gentilizia a voi riservata dagli Astri, e di quei beni divini che non tanto dalle Stelle quanto dal loro Fattore e Moderatore Dio vi son largiti godete quanto più a lungo possibile.

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

AVVISO ASTRONOMICO AVVISO ASTRONOMICO

CHE CONTIENE E SPIEGA OSSERVAZIONI DI CHE CONTIENE E SPIEGA OSSERVAZIONI DI RECENTE CONDOTTE CON L'AIUTO DI UN NUOVO RECENTE CONDOTTE CON L'AIUTO DI UN NUOVO OCCHIALE SULLA FACCIA DELLA LUNA, SULLA VIA OCCHIALE SULLA FACCIA DELLA LUNA, SULLA VIA LATTEA E LE NEBULOSE, SU INNUMEREVOLI STELLE LATTEA E LE NEBULOSE, SU INNUMEREVOLI STELLE FISSE, E SU QUATTRO PIANETI DETTI ASTRI

FISSE, E SU QUATTRO PIANETI DETTI ASTRI MEDICEI NON MAI FINORA VEDUTI

MEDICEI NON MAI FINORA VEDUTI

nascita della Scienza Moderna

(45)

L’incipit del Sidereus Nuncius

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo

all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura.

Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso. Grande cosa è certamente alla immensa moltitudine delle stelle fisse che fino a oggi si potevano scorgere con la facoltà naturale, aggiungerne e far manifeste all'occhio umano altre innumeri, prima non mai vedute e che il numero delle antiche e note superano più di dieci volte.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

(46)

L’incipit del Sidereus Nuncius

Tum…tum…tum

Si noti il ritmo perentorio di chi sa

annunciare novità storiche, che stordisce quasi il lettore.

Usque diem…numquam: Gli avverbi temporali, ripetuti, danno nettamente l’idea di un cambiamento epocale. E poi, veteres et novas

Decuplan: Non solo avverbi, ma una stima Magna…exigua: Fortissima questa

contrapposizione che appare ossimoro speculantibus inspicienda

contemplandaque: Osservare con attenzione, le cose che sono da guardare, con i sensi, e fonte di ragionamento.

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo

all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura.

Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso. Grande cosa è certamente alla immensa moltitudine delle stelle fisse che fino a oggi si potevano scorgere con la facoltà naturale, aggiungerne e far manifeste all'occhio umano altre innumeri, prima non mai vedute e che il numero delle antiche e note superano più di dieci volte.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

(47)

L’incipit del Sidereus Nuncius

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura. Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso.

nascita della Scienza Moderna

(48)

L’incipit del Sidereus Nuncius

Grandi cose per verità in questo breve trattato propongo all'osservazione e alla contemplazione di quanti studiano la natura. Grandi, dico, e per l'eccellenza della materia stessa, e per la novità non mai udita nei secoli, e infine per lo strumento mediante il quale queste cose stesse si sono palesate al nostro senso.

Questo è l’incipit di uno dei libri più importanti nella Storia della Scienza, un libro dopo il quale non solo la visione

dell’Universo cambierà, ma anche quella dell’Uomo in esso. Galileo sembra

comprendere questo passaggio, ne ha consapevolezza, come si capirà avanti in molti passi.

Qui, all’inizio dell’Opera alla quale affida il compito di farlo entrare nell’Olimpo dei Filosofi, egli coglie il momento per mettere le basi del metodo che accompagnerà d’ora in poi qualunque progresso scientifico:

infatti, pone sullo stesso piano, magna, sia l’argomento della trattazione, il Cielo, sia il valore delle scoperte che va ad

nascita della Scienza Moderna

(49)

Bellissima cosa e mirabilmente piacevole, vedere il corpo della Luna, lontano da noi quasi sessanta raggi

terrestri, così da vicino come distasse solo due di queste dimensioni; così che si mostrano il diametro stesso della Luna quasi trenta volte, la sua superficie quasi novecento, il volume quasi ventisettemila volte maggiori che quando si guardano a occhio nudo: e quindi con la certezza della sensata esperienza chiunque può comprendere che la Luna non è ricoperta da una superficie liscia e levigata, ma scabra e ineguale, e, proprio come la faccia della Terra, piena di grandi sporgenze, profonde cavità e anfratti.

Galileo annuncia le sue scoperte

nascita della Scienza Moderna

(50)

Bellissima cosa e mirabilmente piacevole, vedere il corpo della Luna, lontano da noi quasi sessanta raggi

terrestri, così da vicino come distasse solo due di queste dimensioni; così che si mostrano il diametro stesso della Luna quasi trenta volte, la sua superficie quasi novecento, il volume quasi ventisettemila volte maggiori che quando si guardano a occhio nudo: e quindi con la certezza della sensata esperienza chiunque può comprendere che la Luna non è ricoperta da una superficie liscia e levigata, ma scabra e ineguale, e, proprio come la faccia della Terra, piena di grandi sporgenze, profonde cavità e anfratti.

Galileo annuncia le sue scoperte

Bellissima cosa e mirabilmente piacevole…Galileo dà una prova somma della sua capacità di scrittore, quasi poeta.

…la Luna non è ricoperta…Prima la demolizione di una teoria, quindi subito dopo, la formulazione di un nuovo, rivoluzionario modello.

…come la faccia della Terra…e questa è una affermazione che non

…con la certezza delle sensate esperienze…

Questo è un passaggio epocale. G.

introduce senza sbandierarlo il suo nuovo metodo scientifico, basato sull’esperienza e mediato dalla matematica.

nascita della Scienza Moderna

(51)

Inoltre non mi pare si debba stimar cosa da poco l'aver rimosso le controversie intorno alla

Galassia, o Via Lattea, e aver manifestato al senso oltre che all'intelletto l'essenza sua; e inoltre il mostrare a dito che la sostanza degli astri fino a oggi chiamati dagli astronomi nebulose è di gran lunga diversa da quel che si è fin qui creduto, sarà cosa grata e assai bella.

Senso…intelletto...essenza…sostanza

Sono termini che danno decisamente un tono filosofico a quelle che potrebbero essere intese come semplici osservazioni, legate alla mutevole risposta dei sensi.

Invece, Galileo collega subito le sue esperienze ad alcune interpretazioni che sono la chiave di volta di una intera nuova cosmologia. Non vuole che altri diano il significato che vede così chiaro alle ‘cose’ che ritiene veramente sue, in quanto primo scopritore.

Galassia…nebulose

Introduce dopo la luna altre novità: le stelle nebulose (nebbiose), la natura della Via Lattea

Galileo annuncia le sue scoperte

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

(52)

Altre cose più mirabili forse da me e da altri si scopriranno in futuro con l'aiuto di questo strumento, della cui forma e

Galileo annuncia le sue scoperte

…astronomi e filosofi…Essere considerato un filosofo è per Galileo, nel 1610, la massima aspirazione. Galileo, che non è certo astronomo di professione, considera l’opera che sta scrivendo il mezzo che gli permetterà di fare il salto nella considerazione dei suoi contemporanei.

quattro astri erranti…e cioè pianeti, che rispetto ai cinque

conosciuti,

rappresentano un bel salto in avanti.

…a somiglianza di Venere e Mercurio intorno al Sole,…non è come sembra una esplicita adesione al copernicanesimo, in quanto anche Tycho Brahe aveva proposto un suo modello ibrido

Ma quel che di gran lunga supera ogni meraviglia, e principalmente ci spinse a renderne avvertiti tutti gli astronomi e filosofi, è l'aver scoperto quattro astri erranti, da nessuno, prima di noi, conosciuti né osservati, che, a somiglianza di Venere e Mercurio intorno al Sole, hanno le loro rivoluzioni attorno a un certo astro cospicuo tra i conosciuti, ed ora lo precedono ora lo seguono, non mai allontanandosene oltre determinati limiti. E tutte queste cose furono scoperte e osservate pochi giorni or sono con l'aiuto d'un occhiale che io inventai dopo aver ricevuto l'illuminazione della grazia divina.

QuickTime™ and a decompressor

are needed to see this picture.

nascita della Scienza Moderna

(53)

La taratura del cannocchiale

Circa dieci mesi fa ci giunse notizia che era stato costruito da un certo Fiammingo un occhiale, per mezzo del quale gli oggetti visibili, pur distanti assai dall'occhio di chi guarda, si vedevan distintamente come fossero vicini; e correvan voci su alcune esperienze di questo mirabile effetto, alle quali chi prestava fede, chi no.

E’ impressionante come Galileo abbia perfezionato in poco tempo uno strumento del quale non conosceva il principio di funzionamento.

Il primo costruito da Galileo ingrandisce circa 7 - 8 volte, ma egli non è

contento, in particolare della qualità del vetro. Ma a Venezia ci sono i migliori vetrai d’Europa.

Prima venti, quindi trenta ingrandimenti è il risultato che raggiunge in poche settimane, e che è ampiamente sufficiente per dileguare il velo davanti al cielo, velo che dura da quando l’uomo ha rivolto il primo sguardo verso le stelle.

nascita della Scienza Moderna

(54)

La taratura del cannocchiale

Circa dieci mesi fa ci giunse notizia che era stato costruito da un certo Fiammingo un occhiale, per mezzo del quale gli oggetti visibili, pur distanti assai dall'occhio di chi guarda, si vedevan distintamente come fossero vicini; e correvan voci su alcune esperienze di questo mirabile effetto, alle quali chi prestava fede, chi no.

E’ impressionante come Galileo abbia perfezionato in poco tempo uno strumento del quale non conosceva il principio di funzionamento.

Il primo costruito da Galileo ingrandisce circa 7 - 8 volte, ma egli non è

contento, in particolare della qualità del vetro. Ma a Venezia ci sono i migliori vetrai d’Europa.

Prima venti, quindi trenta ingrandimenti è il risultato che raggiunge in poche settimane, e che è ampiamente sufficiente per dileguare il velo davanti al cielo, velo che dura da quando l’uomo ha rivolto il primo sguardo verso le stelle.

Affinché chiunque con poca fatica possa farsi certo dell'ingrandimento dello strumento, tracci il contorno di due circoli o due quadrati di carta, di cui l'uno sia quattrocento volte maggiore dell'altro; …: poi guardi insieme da lontano le due superfici infisse alla stessa parete, la minore con un occhio posto al cannocchiale, la maggiore con l'altro occhio, libero. Senza fatica infatti questo si può fare nel medesimo tempo, tenendo aperti tutti e due gli occhi: entrambe le figure appariranno allora della stessa

grandezza, se il cannocchiale moltiplicherà gli oggetti secondo la proporzione voluta.

Galileo descrive una procedura di taratura, quasi come in un moderno manuale. Sa

nascita della Scienza Moderna

(55)

La luna

Ma lasciate le terrestri, mi volsi alle speculazioni del cielo; e primamente vidi la Luna così vicina come distasse appena due raggi terrestri Dopo questa, con incredibile godimento dell'animo, osservai più volte le stelle sia fisse che erranti; e poiché le vidi assai fitte, cominciai a studiare il modo con cui potessi misurare le loro distanze, e finalmente lo trovai

Ora verremo esponendo le osservazioni da noi fatte nei due mesi trascorsi, richiamando, agli esordi di così grandi contemplazioni, l'attenzione di tutti quanti amano la vera filosofia.

In primo luogo diremo dell'emisfero della Luna che è volto verso di noi

nascita della Scienza Moderna

(56)

La luna

Ma lasciate le terrestri, mi volsi alle speculazioni del cielo; e primamente vidi la Luna così vicina come distasse appena due raggi terrestri Dopo questa, con incredibile godimento dell'animo, osservai più volte le stelle sia fisse che erranti; e poiché le vidi assai fitte, cominciai a studiare il modo con cui potessi misurare le loro distanze, e finalmente lo trovai

Da osservazioni più volte ripetute di tali macchie fummo tratti alla convinzione che la superficie della Luna non è levigata, uniforme ed esattamente sferica, come gran numero di filosofi credette di essa e degli altri corpi celesti, ma ineguale, scabra e con molte cavità e

sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra, variata da catene di monti e profonde valli.

Ora verremo esponendo le osservazioni da noi fatte nei due mesi trascorsi, richiamando, agli esordi di così grandi contemplazioni, l'attenzione di tutti quanti amano la vera filosofia.

In primo luogo diremo dell'emisfero della Luna che è volto verso di noi

Non ci sono dubbi che fin dalle prime immagini Galileo percepisce di essere sul punto di valicare un confine nella conoscenza stabilito dai limiti della natura, e che adesso lui riesce a superare. E Keplero poco temo dopo, lo celebrerà quale novello Cristoforo Colombo, scopritore di nuovi mondi.

…la vera filosofia…E’ polemico nei

confronti dei peripatetici, più in generale dei filosofi ‘in libris’. E’ chiara la

contrapposizione con una filosofia ‘falsa’.

nascita della Scienza Moderna

(57)

La luna

Ma lasciate le terrestri, mi volsi alle speculazioni del cielo; e primamente vidi la Luna così vicina come distasse appena due raggi terrestri Dopo questa, con incredibile godimento dell'animo, osservai più volte le stelle sia fisse che erranti; e poiché le vidi assai fitte, cominciai a studiare il modo con cui potessi misurare le loro distanze, e finalmente lo trovai

Da osservazioni più volte ripetute di tali macchie fummo tratti alla convinzione che la superficie della Luna non è levigata, uniforme ed esattamente sferica, come gran numero di filosofi credette di essa e degli altri corpi celesti, ma ineguale, scabra e con molte cavità e

sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra, variata da catene di monti e profonde valli.

Ora verremo esponendo le osservazioni da noi fatte nei due mesi trascorsi, richiamando, agli esordi di così grandi contemplazioni, l'attenzione di tutti quanti amano la vera filosofia.

In primo luogo diremo dell'emisfero della Luna che è volto verso di noi

Forse questo è il vero inizio dell’Era Moderna.

Non ci sono dubbi che fin dalle prime immagini Galileo percepisce di essere sul punto di valicare un confine nella conoscenza stabilito dai limiti della natura, e che adesso lui riesce a superare. E Keplero poco temo dopo, lo celebrerà quale novello Cristoforo Colombo, scopritore di nuovi mondi.

…la vera filosofia…E’ polemico nei

confronti dei peripatetici, più in generale dei filosofi ‘in libris’. E’ chiara la

contrapposizione con una filosofia ‘falsa’.

nascita della Scienza Moderna

(58)

Le montagne della luna

…nella parte tenebrosa della Luna si mostrano moltissime cuspidi lucenti,

completamente divise e avulse dalla parte illuminata e lontane da questa non piccolo tratto: che a poco a poco, dopo un certo tempo, aumentano di grandezza e

luminosità…

…nella Luna dunque l'altezza AD, che designa un qualsiasi vertice elevato fino al raggio solare GCD e lontano dal confine C per la distanza CD, supera le 4 miglia italiane. Sulla Terra non vi son monti che giungano a un miglio di altezza perpendicolare: resta dunque

Galileo osserva un fenomeno strano. E da una spiegazione rivoluzionaria, ma anche logica:

sono cime di monti illuminate dal primo sole.

Ha un modello in mente che verifica subito, con semplici ma efficaci calcoli. Ed arriva a stimare in circa 7.500 m

montagne che oggi si sa essere 9.000 m.

nascita della Scienza Moderna

(59)

Le stelle

Dicemmo fin qui delle osservazioni fatte sul corpo della Luna:

ora parleremo brevemente di quel che intorno alle stelle fisse fu veduto da noi finora. E in primo luogo è degno di attenzione il fatto che le stelle, sia fisse che erranti, quando si guardano con il cannocchiale, non si vedono ingrandite nella

proporzione degli altri oggetti e della stessa Luna,

Questa è un’indicazione che le stelle sono molto più lontane di quanto si supponesse e che la loro natura non poteva essere ricondotta a qualche esperienza terrestre.

nascita della Scienza Moderna

(60)

Le stelle

Dicemmo fin qui delle osservazioni fatte sul corpo della Luna:

ora parleremo brevemente di quel che intorno alle stelle fisse fu veduto da noi finora. E in primo luogo è degno di attenzione il fatto che le stelle, sia fisse che erranti, quando si guardano con il cannocchiale, non si vedono ingrandite nella

proporzione degli altri oggetti e della stessa Luna,

Nel secondo esempio disegnammo sei stelle del Toro dette PLEIADI (dico sei, perché la settima non appare quasi mai), ma chiuse nel cielo entro strettissimi limiti, cui altre invisibili (più di quaranta) sono vicine; delle quali nessuna si allontana più d'un semigrado da una delle sei maggiori: di queste disegnammo soltanto trentasei: e, come per Orione, conservammo le loro distanze, le grandezze, e la distinzione tra vecchie e nuove.

Questa è un’indicazione che le stelle sono molto più lontane di quanto si supponesse e che la loro natura non poteva essere ricondotta a qualche esperienza terrestre.

conservammo le loro distanze, le grandezze Lo scienziato meticoloso è sempre all’opera, osservando e misurando, con ragionamenti e

collegamenti tra le molte novità. Si sta consolidando una rete di nuove

conoscenze, tenute insieme dalla logica, basate su misure quantitative, che non teme di scontrarsi con le numerose idee a priori, anche se consolidate da secoli di sterili ripetitive enunciazioni

nascita della Scienza Moderna

(61)

Le Via Lattea e le Nebulae

Quello che in terzo luogo osservammo è l'essenza o materia della Via LATTEA, la quale attraverso il cannocchiale si può vedere in modo così palmare che tutte le discussioni, per tanti secoli cruccio dei filosofi, si dissipano con la certezza della sensata esperienza, e noi siamo liberati da sterili dispute. La GALASSIA infatti non è altro che un ammasso di innumerabili stelle disseminate a mucchi.

la certezza della sensata esperienza

G. ribadisce, anche senza piena consapevolezza, le basi della sua epistemologia. E insieme, emerge la sua critica a quella dei filosofi:

QuickTime™ and a decompressor are needed to see this picture.

liberati da sterili dispute

Ed in effetti, le teorie sulla natura delle nebulose erano perlomeno strampalate, come l’ipotesi che fossero pezzi di cielo più denso che riflettessero la luce di altre stelle…

Cosa che più di altre assomigliava alla realtà.

nascita della Scienza Moderna

Riferimenti

Documenti correlati

Nel Crepuscolo degli idoli Socrate diventa l’emblema dell’uomo decadente, che inaugura l’epoca del declino, contrassegnata dall’emergere di metafisiche (quella

Nell’a.s. 2014/15 (tab. 29) il rischio di abbandono nella Città metropolitana di Milano è del 2,2%, 

This solution sheds light on the sensitivity of quasi to scale structure: while the meaning of prima provides the scalar alternatives and the limit point required by the semantics

Perché solo la mente umana ha consentito lo sviluppo di una cultura e di una tecnologia che evolvono così rapida- mente, e di una società ormai planetaria. Queste domande sono

Quando però si par- la di parto, di nascita, di costruzione della relazione geni- toriale nel periodo post-natale, risulta evidente che è pro- prio il distanziamento fisico

Ciò  ha  condotto  a  partire  dagli  anni  Sessanta  al  riemergere  di  modi  di  vita  contestativi  che  s’ispirano  al  cinismo  antico  e  che  di 

In generale, è un esercizio facilissimo, peccato che gli studenti delle scuole superiori non vengono proprio preparati ad affrontare problemi così applicativi e

Riassunto: Nel Cantone Ticino dal 1990 non vi sono più state osservazioni documentate che attestino la presenza della Martora, che sembra essere particolarmente rara rispetto