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Mancusi - Accessi venosi per feresi

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Academic year: 2021

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(1)

Alessandra Mancusi

Consigliere Direttivo Nazionale SIdEM

Rappresentante Infermieri e Tecnici

(2)

2

CHE COS’È L’AFERESI

(3)

Procedura che, mediante un separatore

cellulare e/o filtri in linea, permette la

rimozione dal circolo venoso del paziente di

sostanze patologiche

, di

plasma

e/o di

qualsiasi

elemento corpuscolato

(globuli rossi,

(4)

Tipologie di procedure aferetiche

  Leucaferesi

  Fotochemioterapia extracorporea o fotoaferesi (ECP)

  Scambio plasmatico

  Rimozione di sostanze patologiche e sostituzione con

plasma fresco congelato o soluzione albuminata

  Plasmafiltrazione

  Rimozione di proteine ad alto peso molecolare

  Plasmadsorbimento

  Rimozione IgG, ICC, bilirubina etc.

  LDL - Aferesi

  Rimozione colesterolo, fibrinogeno etc.

  Inattivazione dei linfociti

  Rimozione globuli rossi

  Deplezione delle piastrine

  Deplezione di globuli bianchi

(5)
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(8)

ACCESSI VENOSI

IN AFERESI TERAPEUTICA

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(13)

Fotoaferesi:

indicazioni terapeutiche

(14)

Fotoaferesi

extracorporeal photopheresis

14

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(17)
(18)

Ø

Doppio lume

per ingresso e uscita

Ø

Lume e biomateriale

che consentano un flusso

(19)

19

Mancusi - GAVECELT - Firenze 2017

(20)

20

CV

IN

AFERESI

TERAPEUTICA

Cateteri non indicati

(21)
(22)

—

Sickle Cell Disease

—

Myasthenia gravis

—

LDL hyperlipidemia

—

T-Cell Lymphoma

—

GvHD (photopheresis)

—

Solid Organ Transplant

22

(23)

AVC e Raccolta di PBSC

(24)
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(29)
(30)

30

(31)

.

Linee guida in tema di

raccolta, manipolazione ed

impiego clinico delle cellule

staminali emopoietiche

D.L. n° 166, 10/07/2003

(32)
(33)

L’utilizzo del CVC nel Donatore familiare:

il punto di vista della SIdEM

(34)

34

È evidente che, allo stato,

dichiarare un donatore familiare privo di

accessi venosi periferici idonei,

equivale ad indirizzare il donatore

allogenico obbligatoriamente verso la procedura di donazione di cellule

midollari.

Tutto ciò può comportare:

a)  una possibile dilazione dei tempi del trapianto a causa della

organizzazione di un programma autotrasfusionale congruo e

l’acquisizione dei parametri di idoneità anestesiologica necessari;

b)  una possibile non corrispondenza tra la richiesta dell’Unità Clinica e

l’offerta del Centro Raccolta (attualmente per oltre il 50% dei

Trapianti è richiesto l’utilizzo di Cellule Staminali Periferiche);

c)  una evidente non possibilità di poter garantire la dose target richiesta

in caso di grosse differenze di peso tra donatore e ricevente.

(35)

LA “CULTURA” DELL’ACCESSO VENOSO

IN MEDICINA TRASFUSIONALE

(36)

CV IN AFERESI

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(43)

Mancusi - GAVECELT - Firenze 2017 43

• 

Il 42% delle setticemie ha origine da un CVC

• 

Il tasso di mortalità a seguito di CRBSI è

(44)
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Mancusi - GAVECELT - Firenze 2017

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ale.mancusi1@gmail.com

Mancusi - GAVECELT - Firenze 2017

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