d r d
Rilevazione egli app en iment
Anno Scolastco 2014 – 2015
PROVA DI ITALIANO
r r
Scuola P ima ia
Classe Quinta Fascicolo 5
PROVADIITALIANO-rrScuolaPimaia -ClasseQuinta-Fascicolo5 5
10
15
20
r d Spazio pe l’etcheta autoa esiva
ISTRUZIONI
r d d r
La p ova è ivisa in ue pa t.
r r d r r d r d r d d
Nella p ima pa te ov ai legge e ue teste poi ispon e e alle oman e che li seguono.
r r d r d d r r
Nella maggio pa te ei casi pe ogni oman a ci sono quat o isposte, ma una
sola è quella giusta.
r d r dr r d
P ima i ogni isposta c’è un qua atno con una lete a ell’alfabeto: A, B, C, D.
r r d r d r r dr r
Pe ispon e e, evi mete e una c oceta nel qua atno accanto alla isposta (una sola ) che iteni giusta, come nell’esempio seguente: r
Esempio 1
d
Qual è la capitale ell’Italia?
A.
□
VeneziaB.
□
NapoliC.
□
RomaD.
□
Fi enzerr r r d r d r r r r r
In qualche caso, pe ò, pe ispon e e ov ai mete e una c oceta pe ogni iga d i una tabella, oppu e ov ai sc ive e tu la isposta alla oman a, come nei uer d r r r r d d d esempi che seguono:
Esempio 2
r r d
In base al testo che hai leto, quali sono le ca ate istche el
r d r
p otagonista el acconto?
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
Sì No
a) rÈ co aggioso
□ □
b) È tmi od
□ □
c) Ama lo stu io d
□ □
d) Gli piace gioca er
□ □
e) Non sa ment e r
□ □
25
30
35
Esempio 3
r d r
Chi è il p otagonista el acconto che hai leto?
Risposta:…... Enrico …...
r d r rr r d r r
Se t acco gi i ave sbagliato, puoi co egge e: evi sc ive e NO vicino alla risposta sbagliata e mete e una c oceta nel qua atno accanto alla isposta r r dr r
r
che iteni giusta, come nell’esempio che segue:
Esempio 4
In quale contnente si t ova l’Italia? r A.
□
In Ame icarNO B.
□
In AsiaC.
□
In Af ica rD.
□
In Eu opard r d r d r r d r r d d d d Nella secon a pa te ella p ova ov ai ispon e e a una se ie i oman e i
r r r d d d d r r d r
g ammatca. Le ist uzioni p ima i ogni oman a t i anno come ispon e e.
d
Leggile unque con molta atenzione.
r r r r r d
Pe fa e una p ova, o a ispon i a questa doman a.d
r d
Inse isci al posto ei puntni i mesi mancant.
r r
Gennaio, Febb aio, ………, Ap ile, ………, ………, ………, Agosto
r r r r r r d
Pe svolge e l’inte a p ova av ai in tuto un’o a e quin ici minut (in totale75 minut) d itempo.
40
45
NON GIRARE LA PAGINA
FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!
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55
60
PARTEPRI AM – TESTO A
d Dji i
r d r r r r d
E ano appena ue gio ni che l’o sacchioto e a stato po tato nel villaggio a
r r d r d
G iska e già ispon eva con g ugnit gioiosi al suono el suo nome.
d d r r
“Iakù, sai come l’ho chiamato?...Dji i… Vieni Dji i. Non ave pau a: è Iakù, la r
nost a amica!”.
d r d r
“Och!...och!...” faceva Dji i, semp e in atesa i una ca ezza.
r d r r
La bestola si abituava api amente a tut colo o che le si st ingevano
r r d d
into no. Si lasciava avvicina e, ma non s’allontanava ’un passo al suo amico
r d r r r d r d
G iska e e a p onta al minimo alla me a nascon e si soto il suo giubboto i
r r d d r d d r r
cuoio. O mai il agazzo go eva, al villaggio, i una g an e consi e azione: e a
r d r r r
stato lui, l’int epi o agazzo, a invita e nel clan il piccolo p incipe selvaggio, il
d r d r r r r
fglio ei signo i ella montagna. Un ono e che si ive sava su tuta la t ibù.
r d rd
Infat la notzia s’e a ifusa in tut i villaggi spe ut nella taiga1, fno a quelli
r r d r M r
più lontani: un piccolo o so e a ospite ei cacciato i u kvo.
d d r r d
La consuetu ine vuole che un cucciolo ’o so che abit p esso gli uomini go a d i una pa tcola e consi e azione. È tanto a o che una simile fo tuna favo iscar r d r r r r r
r r r r r r d
un villaggio, che niente semb a t oppo bello pe o na e la capanna cost uita ai
r r r d d r r d
cacciato i pe il lo o ospite i alto lignaggio. E è anche la più ipa ata al
r dd d r d d r r r d r r
f e o: ue st at i pelli i enna ivestono l’ossatu a i ami e, all’inte no, una r d d r d r d r d
buona lete a i muschio e i e be o o ose e ue o t e pellicce i lupo, che
d r
sono le più cal e, cop ono il pavimento. È l’uso.
d r r r r d d r r
Dji i si e a abituato p esto a esse e ci con ato a tute quelle p emu e; e regnava come un giovane pascià in mezzo alle onne che accontentavano tut i d
d d r r r r r d
suoi esi e i. Così gli p epa avano un pastone p elibato e gli se vivano il tè, el
r d d r
quale egli e a molto ghioto, enso come una pappa i zucche o. E aveva
r r r d r
impa ato (la p ima volta s’e a scotato una zampa giocan o con la b ace) a non
r r d r r
avvicina si t oppo al fuoco che le onne non lasciavano mai spegne e al cent o della capanna.
d r r d r
“Come sei iventato obusto, f atellino” iceva G iska.
r d r d r d
L’o sacchioto sentva i lontano la p esenza el suo amico. E G iska an ava a
r r d r r r r r r r
t ova lo ive se volte al gio no. Restavano insieme pe o e a gioca e e a pa la e
d r d
nel linguaggio che Dji i comp en eva.
r r r r
“Lotamo, f atellino. P esto sa ai tu il più fo te”.
r r r r rr
G iska e l’o so si otolavano pe te a.
r r
Il agazzo lasciava che il cucciolo lo st apazzasse e gli lambisse il viso con la
r d r
sua lingueta uvi a come una aspa.
r d
E a il tempo ei giochi.
1Taiga: fo esta i conife e ossia fo esta fo mata a pini, abet, la ici e sequoie. r d r r r d r
65
70
75
80
85
90
95
r d d d r rr
Il tempo passò. E a quasi un anno a quan o Dji i e a a ivato al villaggio e
r r r d d
quella note, come tute le not, G iska e l’o so usci ono i nascosto al villaggio.
r d d r r r r r d r d
G iska ve eva, in fon o alla pianu a, il ive be o osso elle to ce i paglia
d r d r d r
che si specchiavano nelle acque el fume. Sulla p ua elle lo o canoe i sco za d i betulla, i cacciato i i r d M ru kvo avevano ato fuoco alle fascine i canne e nel d d
r r d
fume i g ossi salmoni, at at alla luce, salivano a galla: senza sosta gli uomini
r r r r
lanciavano i lo o a pioni e iempivano le ba che.
r d d r d r d r
“Noi conosciamo un alt o mo o i pesca e, noi ue, f atellino” isse G iska r rr
all’o so che co eva al suo fanco.
“Och… och…”
d r r d r
“E an iamo all’insenatu a che sai … che t ho most ato opo ave t insegnato
r r d r
a pesca e alla manie a egli o si!”
r d d r r
Come e a felice, Dji i, i to na e sulla montagna col suo amico che gli r
insegnava semp e tante cose.
d d d r d d r
“È stato allevato alle onne” iceva i en o G iska a Iakù. “Bisogna che gli
r r r r d
insegni tuto: a ce ca e il miele selvatco, a t ova e i cespugli i bacche…
r r
Bisogna che gli insegni a esse e un o so”.
r d r r
“P esto, Dji i, p esto. Dobbiamo fa e una bella pesca”.
d r r d rr r d
I ue compagni sali ono fno all’insenatu a el to ente, un po’ p ima ella
d r r r r
cascata sul fume. Dji i po tava sulle b accia pelose, st ete cont o il peto, le
r r r d r r r r rr r r
g osse piet e che G iska a ope ava pe cost ui e uno sba amento at ave so il
rr r rr d r
to ente. Un ve o sba amento a o si.
r d
“Po ta, Dji i”.
r rr r
E l’o so co eva e to nava con un masso.
r r r d r
“È t oppo pesante pe me, f atellino. Ecco, vieni; lascialo ca e e qui”.
r rr d r r r
Un ve o sba amento a o si. E una volta che l’hanno così cost uito, i signo i d al mantello g igio pescano i salmoni a pionan oli con le unghie. r r d
d r r d r r d
Dji i impa ava a pesca e, e a esso e a lui che faceva le p e e più belle.
r r r d
“Basta pe oggi, f atellino. O a an iamo a caccia”.
r r
Semb ava che l’o so capisse.
r r r r r r
Gli sa ebbe piaciuto pesca e pe nut i si, ma al villaggio lo impinzavano e non aveva mai fame.
r r r d r r r
La caccia e a anco a più appassionante pe Dji i che pe G iska: pe ché
d r r r r d r
passavano al bosco, pe ché it ovavano la libe tà ell’immensa taiga, pe ché
r r r d r
ent avano nel ve o egno egli o si.
r d r r r r
G iska temeva che Dji i, lasciato libe o nella fo esta, it ovasse i suoi istnt
r rr r
selvaggi. Talvolta, infat, l’o so scappava, co eva e si allontanava t oppo. Se si
rd r r d r
fosse pe uto? Se avesse incont ato alt e beste ella sua t ibù? Se, una volta,
r d r d
at ato agli o si el suo clan li avesse seguit sulla montagna?
100
105
110
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135
r r
Il fschieto scintllante non e a più soltanto un giocatolo; G iska l’aveva
d r d
appeso con una piccola catena al collo ell’o so, e quan o l’animale sofava i
r r
fschi acut e ano come un ichiamo.
r r d r r r
Quella note, t ascinato sulle t acce i un cap iolo, G iska non si acco se che
d d r
Dji i non lo seguiva più. Quan o se ne ese conto lo chiamò:
d d
“Dji i! … Dji i! …”
d d r
Chiamò volgen osi a tute le pa t, invano.
r d d r d d
Ascoltò, sfo zan osi i sent e il suono el fschieto i metallo.
r r r r
Come impazzito, il agazzo si getò at ave so il bosco ve so la montagna.
d d
“Dji i! … Dji i! …”
r r d r d r
L’eco ipeteva il ichiamo. E subito opo, il silenzio miste ioso ella fo esta
r r d r r d rr r
non e a più tu bato che al mo mo io el vento che sco e come un uscello
d r
sulle cime egli albe i.
r r d rd r r d r r r
Il agazzo si sfnì in una co sa iso inata alla ice ca i t acce f a le e be
d r r r d r d
calpestate. Dji i e a stato ip eso alla montagna; aveva aggiunto il clan egli
r d
o si. Lo aveva abban onato.
r d d
(T ato e a atato a: Renè Guillot,G iska e l’o so r r , Giunt Junio , Fi enze- ilano, 2004)r r M
L1505A0100
A1. Di chi si pa la nel acconto che hai appena leto? r r
r r d rr d
Completa ogni iga sc iven o il nome co ispon ente.
a) O sacchioto che vive nel villaggio ………..r b) Ragazzo che ha t ovato l’o sacchioto ……….. r r c) T ibù i cacciato i a cui appa tene il agazzo ……….r d r r r d) Amica el agazzo che ha t ovato l’o sacchioto ……….. d r r r
140
145
150
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160
165
L1505A0200
A2. La pa te int o utva el acconto ( ighe 1 e 2) t gui a a fa t elle i eer r d d r r d r d d
r r d r
su quello che può esse e successo p ima. Quale i ea è sugge ita dall’inizio el acconto? d r
A.
□
Le onne hanno po tato al villaggio un cucciolo ’o so e lo d r d r r dcop ono i atenzioni
B.
□
Un bambino ha t ovato un cucciolo ’o so e ha conquistato la r d r dsua f ucia
C.
□
Nel villaggio è nato un cucciolo ’o so e tut ne sono o gogliosi d r r D.□
Un cacciato e ha fe ito g avemente un cucciolo ’o so e unr r r d rr r r r
bambino lo po ta nel villaggio pe cu a lo
L1505A0300
A3. Leggi la pa te i testo nel iqua o qui a fanco. r d r dr
r d r r r
Come eagisce il cucciolo ’o so nei p imi gio ni d i vita al villaggio?
A.
□
P ova nostalgia e esi e a it ova e ir d d r r r r rsuoi amici o si
B.
□
È p u ente e ce ca assicu azione p esso r d r r r r l’amicoC.
□
È t anquillo e co e incont o a tute le pe sone el villaggio r rr r r d D.□
Si entusiasma pe la novità elle pe sone che lo hanno accoltor d rL1505A0400
A4. “La notzia s’e a ifusa in tut i villaggi” ( iga 12). Di quale notzia si t ata?r d r r A.
□
Il bambino e l’o so si e ano spe ut nella taiga r r rdB.
□
Il agazzo go eva i una g an e consi e azione r d d r d d r C.□
La t ibù in cui viveva G iska e a molto impo tante r r r r D.□
Un cucciolo ’o so e a a ivato nel villaggio d r r rrLa bestola si abituava rapi amente a tut colo od r
r r
che le si st ingevano into no.
r Si lasciava avvicina e, ma non
d d
s’allontanava ’un passo al r d r suo amico G iska e e a
r r
p onta al minimo alla me a d r
nascon e si soto il suo d
giubboto i cuoio.
170
175
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195
200
L1505A05B0 - L1505A05C0 - L1505A05D0 - L1505A05E0 - L1505A05A0
A5. In base al testo, quali elle seguent atenzioni vengono ise vate al d r r r
piccolo o so?
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
r r r
Atenzioni ise vate al piccolo o so Sì No
a) Si p epa a un giubboto i cuoio pe lui r r d r
□ □
b) Gli viene ato el cibo molto buono d d
□ □
c) Si pulisce la sua capanna a cima a fon o d d
□ □
d) Si tene un fuoco semp e acceso pe iscal a e la sua r r r d r
capanna
□ □
e) La sua capanna viene ipa ata al f e o con pelli i animali r r d r dd d
□ □
L1505A0600
A6. L’esp essione “E a il tempo ei giochi” ( iga 36) è usata pe in ica e cher r d r r d r A.
□
pe fa si amico un o so bisogna gioca e con luir r r rB.
□
è il pe io o ell’infanzia ell’o so r d d d r C.□
gli o si giocano pe lungo tempo r rD.
□
quan o piove il agazzo e l’o so possono gioca ed r r rL1505A0700
A7. “E a quasi un anno a quan o Dji i e a a ivato al villaggio e quellar d d d r rr
r r r d d
note, come tute le not, G iska e l’o so usci ono i nascosto al
r r r d
villaggio.” Pe ché il agazzo e l’o so si allontanano al villaggio?
A.
□
Pe mete si alla p ova e misu a e la lo o astuziar r r r r r B.□
Per dimost a e alla t ibù che sono co aggiosir r r rC.
□
Pe p ova e il b ivi o i sf a e le egole egli a ultr r r r d d d r r d d D.□
Pe fa e espe ienze, pe impa a e e c esce er r r r r r r r205
210
215
220
225
L1505A0800
A8. A che cosa si ife isce “lo o” nella f ase “Sulla p ua elle lo o canoe i r r r r r d r d
r d r
sco za i betulla”( ighe 41-42)?
A.
□
Alle canoe d i uomini sconosciut B.□
Alle canoe d ei cacciato i ir d M ru kvo C.□
Alle canoe d ri G iska e Dji i dD.
□
Alle canoe delle acque el fume dL1505A0900
A9. A che cosa se vono le “to ce i paglia” ( iga 40) che G iska ve e in r r d r r d
d r
fon o alla pianu a?
A.
□
A illumina e la note pe o ienta si con le canoer r r r B.□
A c ea e giochi i luce nell’acqua r r dC.
□
Come segnale luminoso pe le alt e canoer r D.□
Come ichiamo pe fa e abbocca e i pesci r r r rL1505A1000
A10. “Bisogna che gli insegni a esse e un o so” ( iga 54). In base al testo, r r r
r r r
questo signifca che il agazzo vuole insegna e all’o so A.
□
a conosce e la fo esta e a p ocu a si il cibo a solor r r r r d B.□
a scal a si vicino al fuoco senza scota si le zamped r r C.□
a esse e if ente e agg essivo ve so chi non conoscer d d r r D.□
a nascon e si nel fto ella fo esta pe non esse e vistod r d r r r230
235
240
245
250
255
L1505A1100
A11. Qui soto sono ipo tate quat o pa t i testo t ate alla sequenza a r r r r d r d d riga 52 a iga 59. r
d r r r
Quale i queste pa t si ife isce a qualcosa che avviene in un tempo dive so ispeto alle alt e?r r r
A.
□
“È stato allevato alle onne” iceva i en o G iska a Iakù. “Bisogna d d d r d d rr r r r
che gli insegni tuto: a ce ca e il miele selvatco, a t ova e i cespugli d i bacche … Bisogna che gli insegni a esse e un o so”. r r
B.
□
“P esto, Dji i, p esto. Dobbiamo fa e una bella pesca”.r d r rC.
□
I ue compagni sali ono fno all’insenatu a el to ente, un po’ d r r d rr r dp ima ella cascata sul fume.
D.
□
Dji i po tava sulle b accia pelose, st ete cont o il peto, le g ossed r r r r rr r d r r r r rr
piet e che G iska a ope ava pe cost ui e uno sba amento
r r rr r rr d r
at ave so il to ente. Un ve o sba amento a o si.
L1505A1200
A12. Rileggi la pa te i testo nel iqua o. r d r dr
r d r r d
“I signo i al mantello g igio” è un alt o mo o r d r
pe in ica e
A.
□
i pescato ir M ru kvoB.
□
gli animali ei villaggi vicini d C.□
gli o si ella montagna r d D.□
i cacciato i el villaggior dr rr r E l’o so co eva e to nava con un masso.
r r
“È t oppo pesante pe r
me, f atellino. Ecco, vieni;
d r lascialo ca e e qui”.
r rr d
Un ve o sba amento a r
o si. E una volta che l’hanno
r r
così cost uito, i signo i dal r
mantello g igio pescano i
r d
salmoni a pionan oli con le unghie.
260
265
270
275
280
L1505A1300
A13. “G iska temeva che Dji i, lasciato libe o nella fo esta, it ovasse i suoir d r r r r
r r r
istnt selvaggi.” ( ighe 73-74). Che cosa temeva ealmente G iska?
r
G iska temeva ………
………
………
………
L1505A1400
A14. “Il fschieto scintllante non e a più soltanto un giocatolo: G iska r r
d r d
l’aveva appeso con una piccola catena al collo ell’o so, e quan o
r r r
l’animale sofava i fschi acut e ano come un ichiamo” ( ighe 77-79).
r
Da queste info mazioni si capisce che
A.
□
G iska aveva insegnato all’o so a usa e il fschietor r r B.□
G iska usava il fschieto pe sveglia e l’o sor r r rC.
□
gli o si sono molto sensibili ai suoni acut r D.□
gli o si amano tuto quello che fa umo e r r rL1505A1500
A15. In base al testo pe ché G iska non si acco ge che l’o so si star r r r d d
allontanan o a lui? (Righe 80-81).
………
………
………
285
290
295
300
305
310
315
L1505A1600
A16. Quale f ase ve so la fne el testo pe mete i capi e che Dji i non r r d r d r d rispon e al ichiamo i G iska quan o si acco ge che l’o so non c’è più?d r d r d r r A.
□
“Dji i! … Dji i! …” L’eco ipeteva il ichiamod d r rB.
□
Come impazzito, il agazzo si getò at ave so il bosco ve so la r r r r montagnaC.
□
Il silenzio miste ioso ella fo esta non e a più tu bato che alr d r r r d r r dmo mo io el vento
D.
□
Il agazzo si sfnì in una co sa iso inata r r d rd
L1505A17B0 - L1505A17C0 - L1505A17D0 - L1505A17E0 - L1505A17A0
A17. Il fato che sia “un ono e” ave e un cucciolo ’o so nel villaggio ( iga 11)r r d r r r d d
p o uce elle conseguenze. Quali sono queste conseguenze?
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
È una conseguenza
Non è una conseguenza a) Il agazzo passa molto tempo r
d r
con il cucciolo ’o so
□ □
b) Il agazzo p esenta il cucciolo r r
d r ’o so alla sua amica
□ □
c)
d r r Il cucciolo ’o so viene t atato
r d
come un ospite impo tante ai r
cacciato i
□ □
d)
d r r d Il cucciolo ’o so ispon e con
r d
g ugnit gioiosi quan o viene
chiamato
□ □
e) Il cucciolo ’o so è ci con ato d r r d
d a tante p emu e r r
□ □
320
325
330
L1505A1800
A18. Quale t a le seguent alte natve può esse e la contnuazione r r r del racconto che hai leto?
A.
□
Baten o le palpeb e e impe en osi i g ugni e, Dji i tentava id r d d d r r d dr r d d r
fa e usci e al suo fschieto ei suoni che semb avano il canto d i un uccello: stava impa an o un gioco nuovo.r d
B.
□
Iakù e a p eoccupata pe ché non aveva visto G iska to na e e, r r r r r rd d d r r d
temen o che gli fosse acca uta una isg azia, gli e a an ata
r r d r
incont o fno ai ma gini ella fo esta.
C.
□
E a p op io piccolo il suo Dji i. Come av ebbe fato a nut i lo –r r r d r r rr r r r
si p eoccupava G iska – se non avesse p eso alt o che il late della ma e?dr
D.
□
G iska st inse la bestola t a le b accia; l’o sacchioto sir r r r r raggomitolò come una palla e con la testa appoggiata sop a il rr d r
suo peto inflò il museto ne o nel giubboto el agazzo.
L1505A19A0 - L1505A19B0 - L1505A19D0 - L1505A19C0
A19. In ica quali t a le seguent i ee si possono icava e a questo testod r d r r d Met una c oceta pe ogni iga. r r r
Si può ricava er
Non si può
ricava er a) La caccia è una p atca c u ele r r d
□ □
b) Gli animali selvatci, anche se vivono con
r r r
l’uomo, imangono un pe icolo pe lui
□ □
c) I agazzi sono at at agli animali e sanno r r d
r r r r d r
cost ui e appo t i amicizia con lo o
□ □
d) Ragazzi e cuccioli i animali hanno la d d r d r r
stessa voglia i gioca e e i impa a e
□ □
335
340
345
350
355
PARTEPRI AM – TESTO B
1. IL FENOMENO DELL’INURBAMENTO
r r
Da qualche anno alcune specie hanno iniziato a f equenta e le cità. Ci sono
r r r r d r
mammife i come la volpe, che abita nelle pe ife ie e app ofta anche ei nost i rifut alimenta i, lo scoiatolo che si a ampica sugli albe i ei pa chi pubblici, ilr rr r d r riccio che i note si aggi a t a o t e gia ini. Pe non pa la e elle ive se specie d r r r rd r r r d d r d i pipist elli che si ifugiano nei sototet e nelle cantne.r r
M ra il g uppo più nume oso è quello egli uccelli, pe ché volano e quin i iesconor d r d r
r r r r d r d
a supe a e con più facilità gli ostacoli app esentat a st a e e palazzi.
d r r r d
Di solito gli animali si avvicinano alle cità ’inve no: le a ee u bane sono più cal e,
d d r r
in me ia, i 2°C ispeto alle campagne ci costant.
r r d r r r d r r r
Do mi e non lontano ai nost i te mosifoni pe mete agli animali i ispa mia e
r d r d
molta ene gia in questa stagione ifcile. Poi in cità non si può caccia e e quin i vi
d r r
è anche un elemento i maggio “sicu ezza”. Finito l’inve no, alcuni i questr d
r r r r
animali “intuiscono” che in cità si può esta e anche nelle alt e stagioni, maga i d
meten o su famiglia. Ecco come si sviluppa questa ve a e p op ia colonizzazione r r r delle cità, defnita “inu bamento atvo”. Il me lo, lo sto no, il gheppio, ilr r r
d r r d r
co i osso, la cincia ella, l’upupa sono alcuni egli uccelli che si sono inu bat atvamente.
r r r d r r
Vi è poi l’inu bamento passivo: questo avviene nelle pe ife ie, ove i qua te i si
d d
esten ono a macchia ’olio.
d r d r rr
Anno opo anno, i palazzi e le st a e acce chiano boschet, te eni incolt e
r d
appezzament coltvat. La sop avvivenza egli animali che vivono in quest habitat
r r r
è fo temente minacciata, e può esiste e fntanto che il cemento e l’asfalto non
r d r
p en ono il sop avvento assoluto.
360
365
370
375
380
385
2. C’È CHI VINCE E C’È CHI PERDE
d d r r r
Non tute le specie sono capaci i a ata si a vive e negli ambient u bani. Sono
d d d
facilitate quelle i imensioni me io-piccole (in cità gli habitat hanno estensioni
r r r r
limitate e sono molto f ammentat) e sicu amente quelle che tolle ano la p esenza delle pe sone e ne soppo tano le umo ose atvità.r r r r
d r
Sono facilitate le specie che mangiano i tuto (onnivo e) e quelle che sono molto
d M r r
a atabili e intelligent. a anche le specie obuste e con compo tamento
r r
g ega io1: in alt e pa ole, chi è otato i tuto quanto se ve pe ave e successo r r d d r r r
r r r
nelle cità. Il gabbiano eale, la co nacchia g igia, la gazza, gli stessi piccioni sono
r r d r r r
t a le poche specie che stanno iscuoten o un ve o successo nelle a ee u bane.
r r r
Dive samente, le specie più sensibili e specializzate vanno incont o a va ie difcoltà, e possono quin i iminui e. Pe d d r r desc ive e queste inamiche, i colleghir r d degli alt i Paesi eu opei pa lano quin i ir r r d d winne s r (vincito i) er lose s r (pe ent).rd
3. ADATTARSI… ADATTARSI…
d d d r d
Le cità metono a isposizione egli animali una isc eta quanttà i habitat e riso se: pa chi e gia ini, te eni incolt (talvolta tempo aneamente, vale a i er r rd rr r d r
r r r d r
p ima che vengano cost uit i palazzi), t at i fumi e coste ma ine che lambiscono r r
le a ee u bane.
r r d r d r
In queste zone vi è molto cibo pe la p esenza i ifut, ma anche i pe sone che
r r d
of ono volonta iamente aliment agli uccelli, meten olo nelle apposite
r d r d r
mangiatoie o spa gen olo sui ma ciapie i. Du ante l’estate, le aiuole vengono
r r d r r r d
annafate e favo iscono la p esenza egli inve teb at, ment e i note i lampioni r
at ano gli inset.
M a non sono tute “ ose e fo i”, pe ché nelle a ee u bane vi sono anche molt r r r r r
r r d d r d r d d r
pe icoli e fato i i istu bo e i st ess. Gli animali a otano quin i compo tament
r r d d d r r
pa tcola i, a esempio cantano i note quan o non c’è t afco oppu e
d d d r d r
mo ifcano la ieta, mangian o anche le b iciole ei nost i panini e snack che non
r r r r
t ove ebbe o negli ambient natu ali.
r r r r r d r
Gli habitat “nuovi”, che vengono a c ea si sop atuto nei qua te i i ecente
r d d rd
cost uzione, sono colonizzat alle specie più a atabili. Se gua iamo cosa
d r r r r r
succe e nella cità ispeto a un ambiente ext au bano, anche il appo to con le
r d r r
pe sone cambia ecisamente. Se incont iamo un me lo nel bosco o in campagna,
r d d d d r
questo fuggi à appena ci ve e, anche se siamo istant qualche ecina i met i. In
r r r r
cità il me lo, come tante alt e specie, si lascia invece avvicina e fno a pochi met i,
r r
senza ave e alcun tmo e.
1Compo tamentor g ega io: abitu ine i alcune specie animali a vive e in g uppo.r r d d r r
390
395
400
405
410
415
420
d r r M M
Doman e sul pa ag afo 1: “IL FENO ENO DELL’INURBA ENTO”
L1505B0100
B1. Met in elazione ogni animale con l’ambiente che sceglie. Accanto a r
r r rr d
ogni animale sc ivi il nume o che co ispon e al suo ambiente.
d d r
Atenzione: nella colonna i est a c’è un elemento in più.
Animali N. N. Ambiente
a) Volpe 1 Laghet
b) Scoiatolo 2 Pe ife ier r
c) Riccio 3 Gia inird
d) Pipist ellor 4 Sototet
5 Albe i nei pa chir r
L1505B0200
B2. Nel p imo pa ag afo ( ighe 1-24) t ovi ive si motvi pe cui gli animali r r r r r d r r
r r d
vanno a sta e in cità. Sc ivine ue.
MOTIVO:
1. ………
MOTIVO:
2. ………
L1505B0300
B3. “Finito l’inve no, alcuni i quest animali ‘intuiscono’ che in cità si puòr d resta e anche nelle alt e stagioni” ( ighe 13-14). Questa info mazioner r r r
r d r r d
non può fa e a meno i un’alt a che la p ece e. Quale?
A.
□
“Le a ee u bane sono più cal e, in me ia, i 2°C ispeto alle r r d d d r rcampagne ci costant”
B.
□
“Da qualche anno alcune specie hanno cominciato ar r
f equenta e la cità”
C.
□
“ a il g uppo più nume oso è quello egli uccelli”M r r d D.□
“Di solito gli animali si avvicinano alla cità ’inve no” d r425
430
435
440
445
450
L1505B0400
B4. Dal p imo pa ag afo si capisce che l’inu bamento è “atvo” quan o r r r r d A.
□
gli animali cominciano a vive e nelle case egli uomini r d B.□
gli animali supe ano ostacoli cost uit all’uomor r dC.
□
gli animali si t asfe iscono in cità r rD.
□
gli animali t asco ono l’inve no in cità r rr rL1505B0500
B5. Se consi e i le info mazioni ate nel p imo pa ag afo sui tempi in cuid r r d r r r
r d r d r
avviene il p ocesso i inu bamento passivo, puoi i e che
A.
□
è un p ocesso che avviene g a ualmente, un anno opo l’alt o r r d d r B.□
è un p ocesso che avviene velocemente, in pochi gio ni r rC.
□
è un p ocesso che ichie e tempi molto lunghi r r d D.□
è un p ocesso che ichie e ci ca ue anni r r d r dL1505B0600
B6. Che cosa segnalano le f asi sc ite in ne eto nel p imo pa ag afo? r r r r r r A.
□
Segnalano che ci sono t e punt i vista ive si r d d rB.
□
Segnalano info mazioni che anno un’i ea i ciò che il leto er d d d r r rt ove à nel testo
C.
□
Segnalano la pa te iniziale, la pa te cent ale e la pa te fnale el r r r r d r rpa ag afo
D.
□
Segnalano che si t ata i opinioni ell’auto e e non i fat r d d r d455
460
465
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475
480
d r r
Doman e sul pa ag afo 2: “C’È CHI VINCE E C’È CHI PERDE”
L1505B0700
B7. “C’È CHI VINCE E C’È CHI PERDE” ( iga 25). I ue “chi” in questo ttoleto r d r r
si ife iscono a
A.
□
dive si ambientr B.□
dive se pe soner rC.
□
dive se specie i animalir d D.□
dive si Paesi ell’Eu opar d rB8. “Dive samente, le specie più sensibili e specializzate vanno incont o ar r
r d d d r r
va ie ifcoltà e possono quin i iminui e.” ( ighe 35-36).
L1505B08A0
a) Questa f ase po ta a chie e si: «Dive samente a chi o a che cosa?» r r d r r d d
r r r r r d r r
T ova l’info mazione necessa ia pe ispon e e e copiala o sc ivila r
con pa ole tue.
r d
Dive samente a ……….
………
L1505B08B0
b) Che cosa si può mete e al postor d i “Dive samente” senzar
r d r
cambia e il signifcato ella f ase?
A.
□
InveceB.
□
In ealtà rC.
□
Eppu erD.
□
Alt imentr485
490
495
500
505
d r r
Doman e sul pa ag afo 3: “ADATTARSI… ADATTARSI…”
L1505B0900
B9. “Le cità metono a isposizione egli animali una isc eta quanttà i d d d r d
r r r r
habitat e iso se” ( ighe 39-40). Questa f ase signifca che
A.
□
in cità è obbligato io ise va e alcuni spazi pe gli animali selvatci r r r r r B.□
in cità le nuove cost uzioni tengono conto ei bisogni egli animali r d d C.□
in cità gli animali t ovano spazi utli e a at alla sop avvivenza r d r D.□
in cità le pe sone si p en ono cu a egli animali r r d r dL1505B1000
B10. L’esp essione “ a non sono tute ose e fo i” ( iga 48) signifca che non tutor M r r r
d d r r
è semplice. Di chi o i che cosa si ice che “non sono tute ose e fo i”?
A.
□
Della vita in cità pe gli animali r B.□
Della fo a ei pa chi cita inir d r d C.□
Degli ambient ext au banir rD.
□
Della vegetazione i o t e gia ini d r rdL1505B1100
B11. “Gli Habitat ‘nuovi’, che vengono a c ea si sop atuto nei qua te i i r r r r r d recente cost uzione, sono colonizzat alle specie più a atabili.” ( igher d d r 53-54). Che cosa signifca la pa ola “colonizzat” in questa f ase? r r
A.
□
OccupatB.
□
Cont ollatrC.
□
P efe itr rD.
□
Rice catr510
515
520
525
530
535
540
M
DO ANDA CHE RICHIEDE DI TENERE CONTO DELL’INTERO TESTO
L1505B12D0 - L1505B12B0 - L1505B12E0 - L1505B12A0 - L1505B12C0
B12. In ivi ua quali f a le seguent info mazioni, p esent nel pa ag afod d r r r r r r
“ADATTARSI… ADATTARSI…”, sono nuove, cioè non sono p esent nei due pa ag af p ece ent.r r r d
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
r
Info mazione nuova
r
Info mazione già r incont ata in un
r r r alt o pa ag afo
a)
d d
“Gli animali a otano quin i
r r r d
compo tament pa tcola i, a d
esempio cantano i note
d r r
quan o non c’è t afco” ( ighe 49-50)
□ □
b)
r r
“Vi sono pe sone che of ono r
volonta iamente aliment agli r
uccelli” ( ighe 43-44)
□ □
c)
r
“In cità il me lo, come tante
r
alt e specie, si lascia invece
r r
avvicina e fno a pochi met i,
r r
senza ave e alcun tmo e.”
r
( ighe 57-59)
□ □
d)
“In queste zone vi è molto cibo r r d r r pe la p esenza i ifut” ( iga
43)
□ □
e)
r r
“Nelle a ee u bane vi sono r r d anche molt pe icoli e fato i i
distu bo” ( ighe 48-49)r r
□ □
545
550
PARTESECONDA
r
G ammatca
L1505C0100
C1. Completa nel mo o co eto le pa ole incomplete nelle seguent f asi.d rr r r 1. Tuo f atello è b avissimo in matematca, un ve o ge...o ei nume i. r r r d r 2. Hai fato un ise...o molto c eatvo, con bellissimi colo i. d r r
3. Dobbiamo impe...a ci tut pe otene e un buon isultato.r r r r 4. Stai atento alle vipe e pe ché, se mo ono, i...etano veleno.r r rd
L1505C02A0 - L1505C02B0 - L1505C02C0 - L1505C02D0 - L1505C02E0 - L1505C02F0
C2. In ica pe ogni pa ola sotolineata la fo ma con cui bisogna ce ca la suld r r r r r diziona io. Osse va l’esempio.r r
d r r Sul iziona io t ovi:
Es. Lemamme della quinta o ganizzano una r d
festa i fne anno mamma
a) Siè spo tor d al fnest ino e pe poco non ca evar r d ………
b) L’alpinistasaliva rt anquillamente pe il sente o r r ………
c) Ilcagnolino della nonna è un bassoto ………
d) Quella bambina è alleg issima r e molto espansiva ………
e) A casa mia sono venut gli ope ai rr a ipa a e il tetor r ………
f) Le ca ote r e ano state mangiate d r al coniglio ……….………….
555
560
565
C3. T a le pa ole nell’ovale ce n’è una che non c’ent a con le alt e.r r r r
L1505C03A0
a) rT ovala e sotolineala.
L1505C03B0
b) In ica pe ché non c’ent a con le alt e.d r r r A.
□
Non e iva a ca ta d r d rB.
□
È i gene e femminile d r C.□
Non è un nomeD.
□
È una pa ola va iabiler rL1505C0400
C4. Nella f ase r “La se a, al t amonto, il cielo assume spesso un colo e osso” r r r r il soggeto è:
A.
□
un colo erB.
□
al t amonto r C.□
il cieloD.
□
la se a rr r
ca toccio ca tolina r r ca tone ca tello
r
ca tlagine r r r r ca te a ca tole ia
570
575
580
585
590
L1505C0500
C5. In quale elle seguent f asi la pa ola sotolineata è usata in funzione i d r r d nome?
A.
□
La mamma isse: “ d Po ta r questo cestno alla nonna”.B.
□
Se vieni con noi a gioca e al pa co, r r po ta r il pallone.C.
□
La p ofesso essa ha una bo sa piena i lib i e la r r r d r po ta r semp e ar scuola.D.
□
Siamo ent at allar d po ta d r el ga age pe ché non avevamo ler r dchiavi i casa.
L1505C0600
C6. Sc ivi in ognuna elle caselle vuote la pa ola che si collega pe il suor d r r
r r d r d r
signifcato alle alt e pa ole ella sequenza. Scegli le pa ole a ate f a
d d r
quelle ell’elenco. Atenzione: nell’elenco ci sono ue pa ole in più.
r d r r d r
to ta / lavagna / ghiacciaio / ese to / iva / ban ie a
a) sabbia ― conchiglia ― spiaggia ― on ad ― ………...
b) monte ― cima ― valle ― sente o ― ………...r
c) bataglia ― sol atod ― t atato ―r vito ia ― ………...r d) banco ― penna ― cate a ―dr d ria io ― ………...
L1505C0700
C7. In quale elle seguent f asi la pa ola d r r loha funzione i p onome. d r A.
□
Io e mio f atello quest’anno abbiamo lo r zaino nuovo.B.
□
Ahme è un mio amico e lo d invito a p anzo ogni setmana. r C.□
Lo zucche o i canna è quello che p efe isco.r d r rD.
□
Siamo an at al ma e e è venuto con noi anche lo d r d zio An ea.dr595
600
605
610
615
620
L1505C0800
C8. Inse isci la vi gola nei qua atni vuotr r dr quan o è necessa ia d r . Atenzione:
d r r r dr
non evi inse i e la vi gola in tut i qua atni.
r
Gio gio
□
fa semp er□
un’abbon ante colazione: mangia f utad r□
biscot
□
yogu t e beve succor□
d ri f uta.L1505C0900
C9. Nelle f asi seguent ce chia tut gli aggetvi. r r
1. M r a co va semp e in piscina con i suoi compagni.r 2. Oggi ho giocato al pa co con gli amici f ancesi. r r 3. Non mi va i usci e semp e con gli stessi agazzi. d r r r 4. M r i ko e Lau a sono avve o simpatci.r d r
625
630
L1505C10A0 - L1505C10B0 - L1505C10C0 - L1505C10D0
C10. Nelle f asi che seguono ci sono ue event: uno acca e p ima, l’alt o r d d r r dopo. In ica nella tabella l’o ine in cui i fat avvengono. d rd
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
d Il fato acca e
r p ima
Il fato d d acca e opo
a)
d r
Siamo an at in gelate ia
□ □
r
e abbiamo comp ato un bel gelato
□ □
b)
d r rr d
Quan o sa emo a ivat alla nonna
□ □
r r d
fa emo me en a
□ □
c)
r rr r
P ima che a ivasse Da io
□ □
avevo già fnito tut i compit
□ □
d)
d r r
An ammo a festeggia e in pizze ia
□ □
r r
pe ché avevamo vinto la pa tta
□ □
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