d r d
Rilevazione egli app en iment
Anno Scolastco 2014 – 2015
PROVA DI ITALIANO
r r
Scuola P ima ia
d Classe Secon a
Fascicolo 5
PROVADIITALIANO-rrScuolaPimaiad -ClasseSecona-Fascicolo5
1 2 3 4 5 6 7 8 9
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21
ISTRUZIONI
r d d r
La p ova è ivisa in ue pa t.
r r d r r r r d r
Nella p ima pa te ov ai legge e il acconto e poi ispon e e alle doman e che t ove ai subito opo.d r r d
r d d r r
Pe ogni oman a ci sono quat o isposte, ma una sola è quella giusta.
r d r dr r d
P ima i ogni isposta c’è un qua atno con una lete a ell’alfabeto:
A, B, C, D.
r r d r d r r dr
Pe ispon e e, evi mete e una c oceta nel qua atno accanto alla risposta (una sola ) che iteni giusta, come nell’esempio seguente: r Esempio 1
Quale gio no viene p ima el giove ì?r r d d A.
□
Lune ìdB.
□
M r da te ìC.
□
M re cole ìdD.
□
Giove ìdr d r rr r d r r
Se t acco gi i ave sbagliato, puoi co egge e: evi sc ive e NO
r r r dr
vicino alla isposta sbagliata e mete e una c oceta nel qua atno
r r
accanto alla isposta che iteni giusta, come nell’esempio:
Esempio 2
Quale gio no viene opo il lune ì?r d d A.
□
M r da te ìB.
□
M re cole ìdNO C.
□
Domenica22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
32
33 34 35 36
d d d r r r d r d r Alcune oman e sono un po’ ive se e pe ispon e e evi mete e
r r r
una c oceta pe ogni iga, come nell’esempio:
Esempio 3
r d d
Quale gio no viene opo il lune ì?
Met una c oceta pe ogni iga. r r r
Sì No
a) Il ma te ì viene opo il lune ìr d d d
□ □
b) dLa omenica viene opo il lune ì d d
□ □
d r d r d r r d r d d
Nella secon a pa te ella p ova ov ai fa e ue ese cizi. Le oman e
d r r
e gli esempi t i anno cosa fa e.
r r r r r d d d
Pe fa e una p ova, o a ispon i a questa oman a.
r r r r r d d d
Pe fa e una p ova, o a ispon i a questa oman a.
r d
Inse isci al posto ei puntni i mesi mancant.
Gennaio, Febb aio, ………, Ap ile,r r Maggio, ………, Luglio
r r d r d d d r r d
Pe ispon e e alle oman e i tuta la p ova av ai a isposizione 45 minut.
38 39 40
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50
NON GIRARE LA PAGINA
FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!
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d r r Il ttolo el acconto che legge ai è
M
SUA AESTÀ SI ANNOIA
L1502A0100
A1. “SUA MAESTÀ” t fa pensa e a r A.
□
un gene alerB.
□
un e rC.
□
un bambinoD.
□
un papàL1502A0200
A2. “SI ANNOIA” t fa pensa e a r
A.
□
qualcuno che non iesce a o mi e r d r r B.□
qualcuno che non sa cosa fa e r C.□
qualcuno che giocaD.
□
qualcuno che ha male58
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L1502A0300
A3. Che cosa pot ebbe i e uno che si annoia?r d r
A.
□
B.□
C.
□
D.□
rd r r d r r d r
Rico at che non puoi più to na e in iet o a ive e e queste p ime r
d d
3 oman e alle quali hai già isposto. r
d r
A esso vai avant e leggi il acconto.
r r Oh no! Tut i gio ni semp e
r lo stesso lavo o.
Che fatca! Sono stanchissimo.
d r
Devo an a e più lentamente.
r d d
Sto impa an o qualcosa i nuovo.
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M
SUA AESTÀ SI ANNOIA
r r r r
C’e a una volta un e che aveva un egno bellissimo. Ci si t ovava in
d r d r
abbon anza tuto quello che poteva en e e la vita facile e piacevole.
r r d r r r
Vi c esceva a p ofusione qualsiasi specie i f uta e bastava alla ga e
r r r r r d
le b accia pe accoglie e la selvaggina, che e a abbon antssima.
r r d r
Quanto ai pesci e ano così nume osi che, ogni tanto, ovevano salta
r d r r
fuo i all’acqua pe sfuggi e all’afollamento.
M a un b uto gio no il e si acco se i conosce e tute le piante e gli r r r r d r
r d r d r
animali. La cu iosità lo abban onò. E fu impiazzata alla noia, pe ché
r r r r
si ese conto che aveva tuto quello che voleva. E a solo un pove o e
rr r d r d
che si annoiava, si annoiava te ibilmente. E poi un e eve ave e ei
dd r r
su it… lui egnava sugli animali e sulla f uta!
r r r r r rr
Un matno, un ba cone at ave sò il fume. Il e imase este efato,
r r d d d d
pe ché e a più i una ecina ’anni che non ve eva nessuno.
r r d r
Ne scese un uomo che si p esentò: «Buon gio no sono un ven ito e
d r r d r r
ambulante. Abito all’alt a pa te el fume. Viaggio pe mont e pe
r r rr r r r d
valli pe p opo e le mie me aviglie a chi le sa app ezza e. Doman a e
r d d r
sa ai accontentato. Cosa esi e i?»
d d d r r
«Non ho bisogno i niente, ho tuto ciò che è possibile esi e a e.
M d r
Solo che… mi annoio. i annoio ispe atamente.»
r r r r M
«Allo a, ho quel che fa pe te: una t appola pe la noia. a è molto
r r r r d r d r r r
ca a. Pe una t appola pe la noia ov est a mi un t ifoglio a quat o d r r d
foglie, blu, i t e met i i altezza.»
d r r r r M d
«Cos’hai eto?» Il e iconobbe che e a molto ca a. a isse al
d r r r
ven ito e: «Non t allontana e, to no subito!»
r d r r r r r
E pa t i co sa. Pe co se il suo egno in lungo e in la go, ma non
r r d r r r d d r
t ovò t accia ella pianta ichiesta. Allo a to nò al ven ito e
rr d r
ambulante. «Ci vo à un po’ i tempo e un buon lib o sulle piante.
r r d r
Scommeto che ce l’hai sicu amente, sul tuo ba cone.» isse il e.
r r d r r d r d
«Ce to!» ispose il ven ito e, e p ese ue g ossi volumi. Quin i r
aggiunse: «Ecco. Te li egalo.»
M r r r r
« olto bene. To na t a una setmana e sop atuto po tami una
r r
t appola pe la noia.»
104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136
d d r r d r
Quan o il ven ito e to nò la setmana opo, il e aveva appena fnito d i legge e il p imo volume. Doman ò al ven ito e i ipassa e seir r d d r d r r
d d r d rd d
mesi opo e i lascia gli qualche utensile a gia inaggio. Il secon o
rr r r r
volume spiegava come la luce, l’acqua, la te a t asfo masse o un
r r r
piccolo seme, a poco a poco, in un albe o gigantesco. Il e comp ese
r d r d r r d
allo a a che pa te oveva inizia e. Cominciò a pianta e semi i
r r d r r
t ifoglio a quat o foglie in una zona ove c escevano t ifogli gigant.
rd r r r d
Un mese più ta i, i t ifogli a quat o foglie e ano iventat altssimi.
d r d r Restava a en e li blu…
d r d r r r r
Quan o i sei mesi fu ono volat, il ven ito e si ip esentò. Il e gli
r d r d r
chiese anco a el tempo pe ché aveva molto a fa e. Da un po’ infat
r d r r d d
il e aveva elle gio nate molto piene. La matna e a e icata alle
r d d r r r
piante gigant. Bisognava puli le agli inset, ise ba e… Il pome iggio
r d d d r r r r r r r r r
e a e icato a stu ia e, a ice ca e, a spe imenta e pe isolve e il
r d
p oblema el blu.
r rd d r r r d r r
Un gio no, molto tempo più ta i, il ven ito e ito nò al e e lo t ovò
d r d r r d
se uto all’omb a i un t ifoglio blu gigante. Il e si alzò con ifcoltà,
r d r
gli si fece incont o zoppican o un po’ e, con la voce che gli t emava dall’emozione, isse: «Ecco il t ifoglio che t avevo p omesso. Quanto d r r
r r d r r
alla t appola pe la noia che mi evi e pe cui ho tanto lavo ato, non
r rr r
la voglio più. O a, vo ei soltanto annoia mi un po’.»
r d d M
(T ato e a atato a: . Sabas,Sua Maestà si annoia , Ape Junio ,r Milano, 2002)
d d r r
Le oman e che seguono si ife iscono al testo che hai appena leto.
rd r r r r r
Rico at che in ogni momento puoi semp e ito na e al testo pe rispon e e alle oman e che t ovi i seguito.d r d d r d
137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168
Mangiava molta f uta r
r
Pe un po’ aveva fato il rd r
gia inie e r Aveva un ba cone
r r d r Il suo egno e a all’alt a
r d
pa te el fume
d r
Non voleva ve e e gente dd
Aveva molt su it r
Coltvava t ifogli r
Do miva molto
L1502B0100
B1. In quale ei iqua i soto ci sono quat o info mazioni che si d r dr r r rife iscono tute al e i questo acconto?r r d r
A.
□
B.□
C.
□
D.□
r Viveva in un egno
r r
Non aveva pe sone into no r
Av ebbe voluto cose nuove d r
Ha leto ue lib oni
r
Aveva un egno con tant pesci
d r
Viveva bene e e a felice Viaggiava molto
Coltvava piante
169
170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198
L1502B0201 - L1502B0202
B2. Nel testo c’è sc ito “ r Vi c esceva r r a p ofusione qualsiasi specie d ri f uta r” ( iga 3) e subito opo ci sono alt e ue f asi ipo tate d r d r r r qui soto.
d d r
In ciascuna i queste ue f asi c’è una pa olar che t aiuta a r
capi e che cosa signifca“a p ofusione” . r
r r
Sotolinea in ciascuna f ase la pa ola che ha un signifcato simile all’esp essione “a rr p ofusione”.
1. “e bastava alla ga e le b accia per r r r raccoglie e lar
r d
selvaggina che e a abbon antssima”
2. “Quanto ai pesci e ano così nume osi che ogni tanto r r dovevano salta fuo i”r r
L1502B0300
B3. “M a un b uto gio no il e si acco se i conosce e tute le r r r r d r
piante e gli animali r” ( ighe 7-8). Pe ché quel gio no è efnitor r d
“b uto”?r
A.
□
Pe ché quel gio no il e ha capito che ci sono piante er r r r d ranimali anche fuo i al suo egno
B.
□
Pe ché quel gio no al e è passata la voglia i ave e eir r r d r d ddsu it
C.
□
Pe ché quel gio no il e ha pe so inte esse pe le coser r r r r r d rbelle el suo egno
D.
□
Pe ché quel gio no faceva catvo tempor r199
200 201 202 203 204 205 206
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211 212 213 214 215 216 217 218 219 220
L1502B0400
B4. Chi a iva al e un matno con un ba cone? rr d r r A.
□
Un tu ista rB.
□
Un su dditoC.
□
Un amicoD.
□
Un ven ito ed rL1502B0500
B5. “Un matno, un ba cone at ave sò il fume. r rr r r Il e imase rr
este efato r” ( iga 12). In questo punto d el testo la pa olar
“este efato rr ” signifca A.
□
molto infast itod B.□
molto spaventato C.□
molto p eoccupato r D.□
molto stupitoL1502B0600
B6. Il ven ito e ice al e “d r d r ho quel che fa pe te r r ” ( iga 20). Che cosa d d r
inten e i e?
A.
□
Ho ciò che può isolve e il tuo p oblema r r r B.□
Puoi sceglie e quello che piace a ter C.□
Ho tante me aviglie a ven e tr d d rD.
□
Ho qualcosa che ho fato p op io pe te r r r221
222 223 224 225 226 227
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230 231 232 233 234 235 236 237
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L1502B0700
B7. Il ven ito e of e al e una t appola pe la noia, ma gli ice ched r r r r r d r d
è molto ca a. In ica quale bambino spiega che cosa signifca
r r r r
che la t appola pe la noia “e a molto ca a”.
A.
□
B.□
C.
□
D.□
L1502B0800
B8. Che cosa eve a e il e all’uomo che a iva sul ba cone? d d r r rr r A.
□
Un t ifoglio blu con quat o foglie molto alto r r B.□
Un lib o sulle piante rC.
□
Una t appola pe la noia r rD.
□
Degli at ezzi pe coltva e la te ar r r rrr r r Con la t appola il e si sa ebbe dive tto,r
d r r
quin i la t appola e a una cosa
r r d
molto ca a, cioè molto g a ita r d d r
Il e aveva esi e ato la
r r
t appola pe tanto tempo, d r r
quin i la t appola e a una cosa r d r r molto ca a, cioè a t ata e
d
con elicatezza
r r r r
Il e pe ave e la t appola doveva impegna si molto,r
d r r
quin i la t appola e a una cosa r
molto ca a, cioè costava molta fatca
d r r
Il ven ito e e a stato molto
d r
gentle quan o aveva p oposto r r
la t appola al e,
d r r
quin i la t appola e a una cosa r
molto ca a, cioè molto amata
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247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271
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273
274 275 276 277 278
L1502B0900
B9. Leggi la pa te i testo nel iqua o r d r dr
qui a fanco.
r r r r d d Pe ché il e si so p en e e chie e
“Cos’hai eto?” d
A.
□
Pe ché il e non aveva piante r r rnel suo egno
B.
□
Pe ché il ven ito e volevar d rr r
un t ifoglio che non si e a mai visto
C.
□
Pe ché il ven ito e sapevar d r r r r r cost ui e t appole pe la noiaD.
□
Pe ché il e non aveva abbastanza sol ir r dL1502B1000
B10. Quan o il ed r dice al ven ito ed r “Non t allontana e, to no r r subito” r( iga 24), ove voleva an a e? d d r
A.
□
A cont olla e se c’e a qualcuno che li spiavar r rB.
□
A ve e e se nel ba cone il ven ito e aveva avve o lad r r d r d r rt appola
C.
□
A ce ca e la pianta ichiesta al ven ito e r r r d d r D.□
A p en e e i sol i pe paga e il ven ito e r d r d r r d rd r d r Il ven ito e isse al e:
r r
«Allo a, ho quel che fa pe
r r
te: una t appola pe la
M r r
noia. a è molto ca a. Pe
r r
una t appola pe la noia d rov est a mi un t ifoglio d r r
r d r
a quat o foglie, blu, i t e r d
met i i altezza.»
d r
«Cos’hai eto?» Il e riconobbe che e a molto r
r ca a.
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280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293
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296 297 298 299 300 301 302
L1502B1100
B11. Alla iga 28 il e ice: r r d “Scommeto che ce l’hai sicu amente, sul tuo r r
ba cone” . Secon o il e, che cosa c’e a sicu amente sul ba cone?d r r r r A.
□
Il lib o sulle piante rB.
□
La t appola pe la noia r r C.□
Un seme i t ifoglio d r D.□
Una pianta i t ifoglio d rL1502B1200
B12. r Il e ha chiesto un lib o al ven ito e: è stata una buona i ea?r d r d A.
□
No, pe ché il e amava osse va e la natu a e non e ar r r r r rr
abituato a legge e
B.
□
No, pe ché pe legge e il lib o il er r r r r doveva pe e erd r molto tempoC.
□
Sì, pe ché ilr r e poteva t ova e nel lib o molte r r rr r
info mazioni utli sui t ifogli
D.
□
Sì, pe chér dopo ave t ovato il t ifoglio il e potevar r r r rilassa si leggen or d303
304 305 306 307 308 309 310 311
312
313
314 315 316 317 318 319 320 321 322
L1502B1300
B13. “Quan o il ven ito e to nò la setmana opo, il e avevad d r r d r
d r r d
appena fnito i legge e il p imo volume. Doman ò al
d r d r r d
ven ito e i ipassa e sei mesi opo” r( ighe 33-35).
r r d r d r r d
Pe ché il e ha chiesto al ven ito e i ipassa e opo molto d
tempo, cioè opo sei mesi?
A.
□
Pe ché il e voleva fa e tuto a solor r r d B.□
Pe ché il e e a stanco e voleva iposa sir r r r rC.
□
Pe ché al e piaceva lavo a e lentamente e iposa si spessor r r r r r D.□
Pe ché quello che il e oveva fa e ichie eva molto tempor r d r r dL1502B1400
B14. “Il e comp ese allo a a che pa te oveva inizia e” r r r r d r d r ( iga 38).
r r
Che cosa aggiunge est a questa f ase pe en e la più chia a?r r d r r
r d d r r r r d r
La pa te i testo a iga 33 a iga 38 può aiuta t a ispon e e.
A.
□
Il e comp ese allo a a che pa te oveva inizia e r r r d r d r perd r d r r d d r
stu ia e e iventa e più b avo el ven ito e
B.
□
Il r e comp ese allo a a che pa te oveva inizia e r r d r d r perr r d rd d d r
ave e gli at ezzi a gia inaggio al ven ito e
C.
□
Il e comp ese allo a a che pa te oveva inizia e r r r d r d r per r r d d r d rotene e il t ifoglio a a e al ven ito e
D.
□
Il e comp ese allo a a che pa te oveva inizia e r r r d r d r perr r r
legge e il g osso lib o
323
324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334
335
336
337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347
L1502B1500
B15. Quanto tempo è passato DA QUANDO il e e il ven ito e si r d r r
sono incont at la p ima volta r A QUANDO si it ovano r r alla fne della sto ia?r
A.
□
Solo sei mesi B.□
Una setmana C.□
Quasi sei setmane D.□
Molto più i sei mesi dL1502B1600
B16. Che cosa succe e alla fne el acconto quan o il ven ito ed d r d d r rito na al e?r d r
A.
□
Il e non ha più il p oblema ella noia r r dB.
□
Il e chie e al ven ito e la t appola pe la noia r d d r r r C.□
Il ven ito e si sie e all’omb a el t ifogliod r d r d r D.□
Il ven ito e si so p en e ve en o il t ifogliod r r r d d d rL1502B1700
B17. Dal testo si capisce che la “t appola pe la noia” d r r el ven ito e èd r A.
□
una magia pe en e e più icco il er r d r r rB.
□
un incantesimo pe far r dimentca e al e che è moltor r rsolo nel suo egno
C.
□
un t ucco pe spinge e il e a fa e qualcosa che lo inte essi r r r r r r D.□
un inganno pe gua agna e sol i alle spalle el er d r d d r348
349 350 351 352 353 354 355 356 357
358
359
360 361 362 363 364 365 366 367
369368
370 371 372 373 374 375
L1502B18A0 - L1502B18B0 - L1502B18D0 - L1502B18C0
B18. Dal acconto si possono capi e alcune cose. Quali? r r Met una c oceta accanto a ogni bambino. r
d)
Sì□
No□ b)
Sì□
No□
c)
Sì□
No□ a)
Sì□
No□
r r d d r
Il acconto fa capi e che quan o uno ha qualcosa a fa e non si annoia.
r r r
Il acconto fa capi e che chi ha tuto a volte non sa esse e felice.
r r d d
Il acconto fa capi e che opo tanta fatca uno ha voglia i riposa si e i annoia si un po’.r d r
r r r r r
Il acconto fa capi e che pe sta e bene basta vive e in un bellissimo luogo.
376
377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407
PARTESECONDA ESERCIZIO 1
L1502C0101 - L1502C0103 - L1502C0102 - L1502C0104
C1. Leggi con molta atenzione le ist uzioni che seguono. r
d d r d
Qui soto ci sono elle coppie i pa ole. In alcune coppie, le ue
r d r
pa ole hanno lo stesso signifcato, cioè vogliono i e la stessa
r d r
cosa o quasi la stessa cosa; in alt e coppie le ue pa ole hanno
r r d r d
signifcato cont a io, cioè vogliono i e ue cose opposte.
d r r
Se le ue pa ole hanno lo stesso signifcato, met una c oceta
d r
nella colonna UGUALE, se invece le ue pa ole hanno signifcato
r r r
cont a io, met una c oceta nella colonna CONTRARIO.
rd r d r
Gua a bene gli esempi nelle p ime ue ighe e poi contnua tu.
d r
Le ue pa ole hanno signifcato UGUALE CONTRARIO Es. 1 lungo rco to
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Es. 2 felice contento
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1) add ro menta sir sveglia sir
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2) pa la er r chiacchie a er r
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3) rimane er resta er
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4) bufo comico
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5) diet or davant
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6) molto poco
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7) rico a erd r dimentca er
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8) giovane vecchio
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9) veloce rapi od
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10) mai semp er
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r
Ese cizio 2
L1502C0200
C2. Collega ogni pa te i f ase ella colonna A con una pa te ellar d r d r d d d r r r
colonna B, in mo o a fo ma e 5 f asi complete.
Colonna A Colonna B
a) La on ine r d 1. ha po tato una ca tolina pe te. r r r b) L’elicote or 2. ci ha fato fa e la ic eazione r r r
r in co tle.
c) Il postno 3. ha imbiancato l’e ba el p ato. r d r d) La maest ar 4. ha fato il ni o soto il teto. d e) La neve 5. è ate ato sul p ato.rr r
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