GIARDINI NAXOS 26 MAGGIO 2018
SPRING SCHOOL
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEGLI ORDINI DELLE
PROFESSIONI INFERMIERISTICHE
1. IL QUADRO NORMATIVO
2. L’ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE: IL BILANCIO DI PREVISIONE
3. L’ATTIVITA’ DI GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
LE FONTI NORMATIVE
Decreto Legislativo 13 settembre
1946 n. 233
Come modificato dalla legge 11
gennaio 2018 n. 3
D.P.R. 5 aprile 1950 n. 233
In vigore fino
all’emanazione dei
Regolamenti di cui
all’art. 4 legge
11 gennaio 2018
Decreto Legislativo n.31 maggio 2011
n. 91
LE FONTI NORMATIVE – Attribuzioni del
Consiglio Direttivo e della Commissione di Albo
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 prima delle modifiche
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
Art. 3. Al Consiglio direttivo di ciascun Ordine e Collegio spettano le seguenti attribuzioni:
a) compilare e tenere l'albo dell'Ordine e del Collegio e pubblicarlo al principio di ogni anno;
b) vigilare alla conservazione del decoro e
della indipendenza dell'Ordine e del Collegio;
c) designare i rappresentanti dell'Ordine o
Collegio presso commissioni, enti ed
organizzazioni di carattere provinciale o
comunale;
d) promuovere e favorire tutte le iniziative
intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti;
Al Consiglio direttivo di ciascun Ordine
spettano le seguenti attribuzioni:
a) iscrivere i professionisti all'Ordine nel rispettivo albo, compilare e tenere gli albi dell'Ordine e pubblicarli all'inizio di ogni anno;
b) vigilare sulla conservazione del decoro e dell'indipendenza dell'Ordine;
c) designare i rappresentanti dell'Ordine
presso commissioni, enti e organizzazioni di carattere provinciale o comunale;
LE FONTI NORMATIVE
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 prima delle modifiche
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
e) dare il proprio concorso alle autorità locali
nello studio e nell'attuazione dei
provvedimenti che comunque possono
interessare l'Ordine od il Collegio;
f) esercitare il potere disciplinare nei confronti
dei sanitari liberi professionisti inscritti
nell'albo, salvo in ogni caso, le altre
disposizioni di ordine disciplinare e punitivo contenute nelle leggi e nei regolamenti in vigore;
g) interporsi, se richiesto, nelle controversie
fra sanitario e sanitario, o fra sanitario e persona o enti a favore dei quali il sanitario abbia prestato o presti la propria opera professionale, per ragioni di spese, di onorari e per altre questioni inerenti all'esercizio
professionale, procurando la conciliazione
della vertenza e, in caso di non riuscito
e) interporsi, se richiesto, nelle controversie fra gli iscritti, o fra un iscritto e persona o ente a favore dei quali questi abbia prestato o presti la propria opera professionale, per ragioni di spese, di onorari e per altre questioni inerenti all'esercizio professionale, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di mancata conciliazione, dando il suo parere sulle controversie stesse;
f) provvedere all'amministrazione dei beni
spettanti all'Ordine e proporre
all'approvazione dell'assemblea degli iscritti il bilancio preventivo e il conto consuntivo;
g)proporre all'approvazione dell'assemblea degli iscritti la tassa annuale, anche
diversificata tenendo conto delle
LE FONTI NORMATIVE
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 prima delle modifiche
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
2. Alle commissioni di albo spettano le seguenti attribuzioni:
a) proporre al Consiglio direttivo l'iscrizione all'albo del professionista;
b) assumere, nel rispetto dell'integrità funzionale dell'Ordine, la rappresentanza esponenziale della professione e, negli Ordini con più albi, esercitare le attribuzioni di cui alle lettere c), d) ed e) del comma 1, eccettuati i casi in cui le designazioni di cui alla suddetta lettera c) concernono uno o più rappresentanti dell'intero Ordine;
c) adottare e dare esecuzione ai provvedimenti disciplinari nei confronti di tutti gli iscritti all'albo e a tutte le altre disposizioni di Ordine disciplinare e sanzionatorio contenute nelle leggi e nei regolamenti in vigore;
d) esercitare le funzioni gestionali comprese nell'ambito delle competenze proprie, come individuate dalla legge e dallo statuto;
Attribuzioni del Consiglio Direttivo e della
Commissione di Albo
Verifica di ciascuna spesa in funzione
dell’inerenza
con le attribuzioni
Esito della verifica:
▪ Spesa inerente
Attribuzioni del Consiglio Direttivo e della
Commissione di Albo
Spesa
Attribuzioni
Corso di formazione promuovere e favorire tutte le iniziative intese
a facilitare il progresso culturale degli iscritti…
Software gestione albo – Consulenza
informatica
iscrivere i professionisti all'Ordine nel
rispettivo albo, compilare e tenere gli albi dell'Ordine e
Servizi legali, contabili, spese del personale, ecc.
provvedere all'amministrazione dei beni
spettanti all'Ordine e proporre
all'approvazione dell'assemblea degli iscritti il bilancio preventivo e il conto consuntivo;
LE FONTI NORMATIVE
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 prima delle
modifiche
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
Art.
4.
Il
Consiglio
provvede
all'amministrazione dei beni spettanti
all'Ordine
o
Collegio
e
propone
all'approvazione
dell'assemblea
il
bilancio
preventivo
ed
il
conto
consuntivo.
Il Consiglio, entro i limiti strettamente
necessari
a
coprire
le
spese
dell'Ordine o Collegio, stabilisce una
tassa
annuale,
una
tassa
per
l'iscrizione
nell'albo,
nonché
una
tassa per il rilascio dei certificati e
LE FONTI NORMATIVE
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 prima delle
modifiche
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
Art. 14. Il Consiglio nazionale è composto dei presidenti dei rispettivi Ordini e Collegi.
Spetta al Consiglio nazionale l'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo della rispettiva Federazione su proposta del Comitato centrale.
Il Consiglio nazionale, su proposta del Comitato centrale, stabilisce il contributo annuo che ciascun Ordine o Collegio deve versare in rapporto al numero dei propri iscritti per le spese di funzionamento della Federazione.
All'amministrazione dei beni spettanti alla Federazione provvede il Comitato
ART. 8
12. Spetta al Consiglio nazionale l'approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo della Federazione su proposta del Comitato centrale, nonché l'approvazione del codice deontologico e dello statuto e delle loro eventuali modificazioni.
LE FONTI NORMATIVE
D.P.R. 221/1950 in vigore fino all’approvazione dei
Regolamenti
Art. 23. L'assemblea degli iscritti si riunisce in sede ordinaria nel mese di
gennaio di ciascun anno.
LE FONTI NORMATIVE
D.P.R. 221/1950
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
Art. 27.
Per ciascun Ordine o
Collegio e per ciascuna Federazione
è eletto un collegio di revisori dei
conti composto di tre membri effettivi
e di un supplente, scelti tra gli iscritti
nell'Albo ed estranei rispettivamente
ai Consigli direttivi ed ai Comitati
centrali.
Per
l'elezione
si
applicano
le
disposizioni del presente capo.
Essi durano in carica per il periodo
previsto per i Consigli direttivi ed i
Comitati centrali.
Art. 2
LE FONTI NORMATIVE
D.P.R. 221/1950
D.LEG.VO C.P.S.
233/1946 dopo le modifiche
Art. 27.
Per ciascun Ordine o
Collegio e per ciascuna Federazione
è eletto un collegio di revisori dei
conti composto di tre membri effettivi
e di un supplente, scelti tra gli iscritti
nell'Albo ed estranei rispettivamente
ai Consigli direttivi ed ai Comitati
centrali.
Per
l'elezione
si
applicano
le
disposizioni del presente capo.
Essi durano in carica per il periodo
previsto per i Consigli direttivi ed i
Comitati centrali.
Art. 2
LE FONTI NORMATIVE
D.P.R. 221/1950 in vigore fino all’approvazione dei
Regolamenti
Art.
32. Il tesoriere ha la custodia e la responsabilità del fondo in contanti e degli altri valori di proprietà dell'Ordine o Collegio e può essere tenuto a prestare una cauzione, di cui il Consiglio determina l'importo e le modalità.Il Consiglio può inoltre, disporre che i valori eccedenti un determinato limite siano depositati presso una Cassa postale o un Istituto di credito di accertata solidità.
Il tesoriere provvede alla riscossione delle entrate dell'Ordine o Collegio non indicate nel successivo art. 33; paga, entro i limiti degli stanziamenti del bilancio, i mandati spediti dal presidente e controfirmati dal segretario; ed è responsabile del pagamento dei mandati irregolari od eccedenti lo stanziamento del bilancio approvato.
Il tesoriere deve tenere i seguenti registri:
a) registro a madre e figlia per le somme riscosse contro quietanza; b) registro di entrata e di uscita;
c) registro a madre e figlia dei mandati di pagamento;
LE FONTI NORMATIVE
D.P.R. 221/1950 in vigore fino all’approvazione dei
Regolamenti
Art. 33. Per la riscossione dei contributi da corrispondere a norma degli
artt. 4, 14, 21 del decreto legislativo 13 settembre 1946, n. 233 , si
applicano le norme della legge sulla riscossione delle imposte dirette,
osservati la forma ed i termini in essa stabiliti e con l'obbligo da parte
dell'esattore del non riscosso per il riscosso.
L'esattore versa, per il tramite del ricevitore provinciale, agli ordini o collegi,
alle federazioni e all'ente di previdenza ed assistenza le quote di contributi
ad essi spettanti.
Art. 34. Le spese non contemplate nel bilancio preventivo, alle quali non
LE FONTI NORMATIVE
Decreto Legislativo n.31 maggio 2011 n. 91
Art. 2 Oggetto e destinatari
1. Il presente decreto disciplina l'armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche, al fine di
assicurare il coordinamento della finanza pubblica attraverso una disciplina
omogenea dei procedimenti di programmazione, gestione, rendicontazione
e controllo.
LE FONTI NORMATIVE
Decreto Legislativo n.31 maggio 2011 n. 91
Allegato 1
PRINCIPIO DELLA ANNUALITÀ
PRINCIPIO DELL'UNITÀ
PRINCIPIO DELLA UNIVERSALITÀ
PRINCIPIO DELLA INTEGRITÀ
PRINCIPIO DELLA VERIDICITÀ
PRINCIPIO DELLA ATTENDIBILITÀ
PRINCIPIO DELLA CORRETTEZZA
PRINCIPIO DELLA CHIAREZZA O COMPRENSIBILITÀ
PRINCIPIO DELLA TRASPARENZA
PRINCIPIO DELLA SIGNIFICATIVITÀ E RILEVANZA
PRINCIPIO DELLA FLESSIBILITÀ
LE FONTI NORMATIVE
Decreto Legislativo n.31 maggio 2011 n. 91
Allegato 1
PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ
PRINCIPIO DELLA COSTANZA
PRINCIPIO DELLA COMPARABILITÀ
PRINCIPIO DELLA VERIFICABILITÀ
PRINCIPIO DELLA IMPARZIALITÀ (NEUTRALITÀ)
PRINCIPIO DELLA PUBBLICITÀ
PRINCIPIO DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA FINANZIARIA
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA
LE FONTI NORMATIVE
Decreto Legislativo n.31 maggio 2011 n. 91
Art. 5 Finalità del piano dei conti
1. Il piano dei conti, mediante un sistema integrato di scritturazione
contabile finalizzato alla classificazione delle operazioni effettuate dalle
amministrazioni pubbliche, e all'adozione del sistema di regole contabili
comuni, obiettiva:
a) l'armonizzazione dei sistemi contabili delle amministrazioni pubbliche,
con esclusione di quelle di cui all'articolo 2, comma 2, lettera b), della legge
31 dicembre 2009, n. 196, disciplinate dagli articoli 16 e 17 del presente
decreto;
b) l'integrazione e la coerenza tra le rilevazioni contabili di natura
LE FASI DELL’ATTIVITA’
AMMINISTRATIVO - CONTABILE
Attività Organo/Responsabile
Deliberazione Bilancio di Previsione Consiglio Direttivo
Parere sul Bilancio di Previsione Collegio dei Revisori
Approvazione Bilancio di Previsione Assemblea degli iscritti
Attività Contrattuale – Fase progettuale-deliberativa
Consiglio Direttivo
Attività Contrattuale – Fase esecutiva
Responsabile unico del procedimento Attività Contabile Tesoriere
Deliberazione del Rendiconto Generale
Consiglio Direttivo
Parere sul Rendiconto Generale Collegio dei Revisori
Approvazione del Rendiconto Assemblea degli iscritti
FASE
PROGRAMMAZIONE
GESTIONE
TIMING DELLE ATTIVITA’
Data Attività 30/11/2017 Deliberazione bilancio di previsione 31/01/2018 Approvazione bilancio di previsione 01/01/2018 – 31/12/2018 Attività Contrattuale 01/01/2018 – 31/12/2018 Attività ContabileIL BILANCIO DI PREVISIONE
NATURA
Il bilancio di previsione annuale ha carattere
autorizzativo
e
costituisce limite agli impegni di spesa
CONSEGUENZE
In assenza di bilancio di previsione approvato
non
può essere
assunto alcun impegno di spese
DEROGHE
Gli impegni pluriennali assunti nei precedenti esercizi (stipendi,
affitto, mutui) ove consentiti
IL BILANCIO DI PREVISIONE
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO (All. 1 D.Lgs 91/2011)
- PRINCIPIO DELLA ANNUALITÀ
- PRINCIPIO DELL'UNITÀ
- PRINCIPIO DELLA UNIVERSALITÀ
- PRINCIPIO DELLA INTEGRITÀ
- PRINCIPIO DELLA VERIDICITÀ
- PRINCIPIO DELLA ATTENDIBILITÀ
- PRINCIPIO DELLA CORRETTEZZA
- PRINCIPIO DELLA CHIAREZZA O
COMPRENSIBILITÀ
- PRINCIPIO DELLA TRASPARENZA
- PRINCIPIO DELLA SIGN.VITÀ E
RILEVANZA
- PRINCIPIO DELLA FLESSIBILITÀ
- PRINCIPIO DELLA CONGRUITÀ
- PRINCIPIO DELLA PRUDENZA
- PRINCIPIO DELLA COERENZA
- PRINCIPIO DELLA COSTANZA E DELLA
COMPARAB.TÀ
- PRINCIPIO DELLA VERIFICABILITÀ
- PRINCIPIO DELLA IMPARZIALITÀ
(NEUTRALITÀ)
- Bilancio annuale = anno solare
- No destinazione speciale E/U
- Divieto di gestioni fuori bilancio
- Divieto di compensazioni
- Divieto di sopra/sottovalutazioni
- Stime fondate su dati storici
- Rispetto formale e sost.le delle norme
- Esposizione sintetica
- Classificazione conti per obiettivi - Informazioni utili e ragionevoli
- No rigidità di gestione
- Congruità delle spese con gli obiettivi - Entrate ragionevoli uscite sostenibili
- Nesso logico E/U
- Costanza nell’applicazione dei principi
contabili
- Ricostruzione dei processi valutativi
- Principi contabili indipendenti non al
IL BILANCIO DI PREVISIONE
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO (All. 1 D.Lgs 91/2011)
- PRINCIPIO DELLA COMPETENZA
FINANZIARIA
- PRINCIPIO DELLA COMPETENZA
ECONOMICA
- PRINCIPIO DELLA PREVALENZA
DELLA SOSTANZA SULLA FORMA
- il criterio di imputazione all’esercizio
delle obbligazioni giuridicamente
perfezionate attive e passive
(accertamenti e impegni)
IL BILANCIO DI PREVISIONE
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO (All. 1 D.Lgs 91/2011)
- PRINCIPIO
DEGLI
EQUILIBRI
DI
BILANCIO
- Il rispetto del principio di pareggio
finanziario di competenza non basta per
soddisfare il principio generale degli
equilibri del sistema dei bilanci di ogni pubblica amministrazione. Il pareggio di competenza finanziaria nel bilancio di
previsione comporta anche la
contemporanea verifica degli altri equilibri finanziari, economici e patrimoniali che sono determinati in sede di previsione e che sono da verificare anche durante la gestione e poi nei risultati complessivi
che si evidenziano nei documenti
ESERCIZIO E GESTIONE PROVVISORIA
ESERCIZIO PROVVISORIO (con bilancio di previsione
deliberato dal Consiglio Direttivo)
Possibilità di assumere impegni in dodicesimi per capitolo di
bilancio di previsione deliberato (dal Consiglio Direttivo)
comunque entro e non oltre il 30 aprile (*)
.
GESTIONE PROVVISORIA (con bilancio di previsione non
deliberato dal Consiglio Direttivo)
Possibilità di assumere impegni in dodicesimi per capitolo
dell’ultimo bilancio di previsione approvato (dall’Assemblea)
comunque entro e non oltre il 30 aprile (*)
.
LIMITI ALL’ATTIVITA’ CONTRATTUALE
Data
Attività
Dal
1°
gennaio
fino
all’approvazione del bilancio di
previsione
Per ciascun capitolo nei limiti di
1/12
dello
stanziamento
del
bilancio deliberato dal Consiglio
Direttivo (Esercizio Provvisorio)
Dal
1°
gennaio
fino
all’approvazione del bilancio di
previsione
Per ciascun capitolo nei limiti di
1/12 dello stanziamento
dell’ultimo
bilancio approvato
dall’Assemblea
(Gestione Provvisoria)
Dall’approvazione
(da
parte
dell’assemblea) del bilancio di
previsione
fino
alla
fine
dell’esercizio
BILANCIO DI PREVISIONE
Contenuto (*)
Allegati (*)
Preventivo finanziario
Quadro riassuntivo della
gestione finanziaria
Preventivo economico
Relazione del tesoriere
Relazione del Collegio dei
Revisori
Tabella dimostrativa
dell’avanzo di amministrazione
presunto
ITER DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO
DI PREVISIONE
Attività
Organo
Predisposizione (*)
Tesoriere (*)
Deliberazione
Consiglio Direttivo
Parere
Collegio dei Revisori
Approvazione
Assemblea degli iscritti
VINCOLI DI REDAZIONE DEL BILANCIO DI
PREVISIONE
GARANZIA DELL’EQUILIBRIO DELLA GESTIONE
DI CASSA E DI COMPETENZA
UTILIZZO
DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
PRECEDENTE
NEI
LIMITI
DELLE
SPESE
IN
VARIAZIONI DEL BILANCIO DI
PREVISIONE
ORGANO
CASISTICA
CONSIGLIO
DIRETTIVO
Con utilizzo (e nei limiti)
del fondo spese
impreviste
ASSEMBLEA DEGLI
ISCRITTI
COSTRUZIONE DEL BILANCIO DI
PREVISIONE
ATTIVITA’
Previsione delle uscite di competenza
Determinazione delle entrate di competenza
Previsione del bilancio di cassa
Verifica degli equilibri di bilancio sia di cassa che di
competenza
COSTRUZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE
IN CASO DI SQUILIBRI DI BILANCIO NELLA
GESTIONE DI CASSA E/O DI COMPETENZA
Revisione in diminuzione delle uscite di competenza
Rideterminazione delle entrate di competenza (ad
es. aumento della quota)
CHECK LIST DI CONTROLLO DEL
BILANCIO DI PREVISIONE
1. VERIFICA DELLA PRESENZA DI TUTTI I PROSPETTI ED ALLEGATI PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’
( )
2. VERIFICA DELL’UNIFORMITA’ DI TUTTI I PROSPETTI DI BILANCIO A QUELLI PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’
( )
3. VERIFICA DELLA CORRETTA RIPARTIZIONE DELLE ENTRATE/USCITE TRA GESTIONE COMPETENZA E GESTIONE RESIDUI
( )
4. VERIFICA DELL’EQUILIBRIO DI BILANCIO SIA NELLA GESTIONE DI COMPETENZA CHE DI CASSA
( )
5. VERIFICA DEL CORRETTO UTILIZZO DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE DEGLI ESERCIZI PRECEDENTI
( )
6. VERIFICA DELLA CORRETTA PREVISIONE DELLE ENTRATE (SOPRATTUTTO CONTRIBUTIVE NELLA GESTIONE DI CASSA)
( )
7. VERIFICA DELLA CORRETTA PREVISIONE DELLE USCITE ( )
8. VERIFICA DELLA CORRISPONDENZA DEI CONTENUTI DELLE RELAZIONI A QUANTO RICHIESTO DAL REGOLAMENTO DI
Bilancio di previsione
-
Firma del contratto
LE FASI DELL’ATTIVITA’
AMMINISTRATIVO - CONTABILE
Attività Organo/Responsabile
Deliberazione Bilancio di Previsione Consiglio Direttivo
Parere sul Bilancio di Previsione Collegio dei Revisori
Approvazione Bilancio di Previsione Assemblea degli iscritti
Attività Contrattuale – Fase progettuale-deliberativa
Consiglio Direttivo
Attività Contrattuale – Fase esecutiva
Responsabile unico del procedimento Attività Contabile Tesoriere
Deliberazione del Rendiconto Generale
Consiglio Direttivo
Parere sul Rendiconto Generale Collegio dei Revisori
Approvazione del Rendiconto Assemblea degli iscritti
FASE
PROGRAMMAZIONE
GESTIONE
LA GESTIONE CONTABILE - ENTRATE
ACCERTAMENTO (Principio della competenza
finanziaria – all. 1 D.Leg.vo 91/2011)
L'accertamento costituisce la fase di gestione dell'entrata,
mediante la quale viene riconosciuta la ragione del credito e
la sussistenza di un idoneo titolo giuridico in cui risulti
individuato il debitore, quantificata la somma da incassare e
fissata la relativa scadenza. L'accertamento si determina su
idonea documentazione, attraverso la quale sono verificati e
attestati dal soggetto cui è affidata la gestione della relativa
entrata, i seguenti requisiti:
(a) la ragione del credito che dà luogo alla obbligazione
attiva;
LA GESTIONE CONTABILE - ENTRATE
ACCERTAMENTO
Esistenza del credito sulla base di idoneo titolo giuridico
Determinazione
dell’ammontare
Individuazione del debitore
Fissazione della scadenza
LA GESTIONE CONTABILE - ENTRATE
RISCOSSIONE
MATERIALE
DISPONIBILITA’ DELLA SOMMA
LA GESTIONE CONTABILE - ENTRATE
VERSAMENTO
SOLO
QUANDO
C’E’
UN
AGENTE
DELLA
LA GESTIONE CONTABILE - ENTRATE
ACCERTAMENTO NON RISCOSSO ENTRO
L’ANNO DIVENTA:
RESIDUO ATTIVO finale
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
IMPEGNO (Principio della competenza
finanziaria – all. 1 D.Leg.vo 91/2011)
L'impegno costituisce la fase della spesa con la quale viene
riconosciuta una obbligazione giuridica di dover pagare e si
individua un idoneo titolo giuridico in cui si identifica il
creditore, la somma da pagare e la modalità relativa del
pagamento, salvo le eccezioni espressamente previste dalla
legge. L'impegno configura ogni obbligazione giuridicamente
perfezionata
che
dà
luogo
ad
una
spesa
per
l'amministrazione pubblica, registrata nelle scritture contabili
nel momento in cui l'obbligazione giuridica è perfetta.
Gli elementi costitutivi dell'impegno sono:
(a) la ragione del debito;
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
IMPEGNO
Obbligazione giuridicamente perfezionata
- di regola: sottoscrizione del contratto
- residuale: altre fattispecie (delibera
– norma di legge, ecc.)
Determinazione
dell’ammontare
Individuazione del creditore
Ragione del debito
USCITE
Previsioni iniziali
Variazioni Previsioni finali
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
L’IMPEGNO IMPROPRIO O DI STANZIAMENTO
Obbligazione
giuridicamente
non
ancora
perfezionata (ad es. delibera di Consiglio Direttivo)
USCITE
Previsioni iniziali
Variazioni Previsioni finali
Impegnato Liquidato Pagato Da Pagare
NESSUNA RILEVANZA CONTABILE IN SISTEMI CONTABILI
SEMPLICI MA NECESSITA’ DI SUO MONITORAGGIO
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
L’IMPEGNO AUTOMATICO
Obbligazione giuridicamente perfezionata in esercizi
precedenti (OVE CONSENTITO)
Obbligazione nascente in forza di legge
USCITE
Previsioni iniziali
Variazioni Previsioni finali
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
LIQUIDAZIONE
Avvenuta fornitura del bene o servizio
(di regola: ricezione della fattura)
Verifica delle condizioni pattuite
USCITE
Previsioni iniziali
Variazioni Previsioni finali
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
ORDINAZIONE
EMISSIONE MANDATO DI PAGAMENTO
USCITE
Previsioni iniziali
Variazioni Previsioni finali
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
PAGAMENTO
ESTINZIONE
DEL
MANDATO
DA
PARTE
DELL’ISTITUTO CASSIERE
USCITE Previsioni iniziali Variazioni Previsioni finaliImpegnato Liquidato Pagato Da Pagare
LA GESTIONE CONTABILE - USCITE
L’ IMPEGNO (LIQUIDATO O NON LIQUIDATO)
NON PAGATO ENTRO L’ANNO DIVENTA:
RESIDUO PASSIVO finale dell’esercizio
in corso e iniziale dell’esercizio
successivo
USCITE Previsioni iniziali Variazioni Previsioni finaliLA GESTIONE CONTABILE
IL MANDATO DI PAGAMENTO
UNICO MEZZO DI PAGAMENTO LEGITTIMO (art.
32 D.P.R. 221/1950)
PRESUPPOSTO:
CONVENZIONE
DI
CASSA
CON
ISTITUTO AUTORIZZATO
ESTINZIONE DEL MANDATO
BONIFICO BANCARIO
ASSEGNO CIRCOLARE NON TRASFERIBILE
LA GESTIONE CONTABILE
DEROGHE ALL’USO DEL MANDATO DI PAGAMENTO
LA CASSA CONTANTI (O ECONOMALE)
LA CASSA CONTANTI
LIMITI ALL’UTILIZZO
Norma
Limite
Legge 136/2010 (tracciabilità) Divieto di uso di contanti per
pagamenti relativi ad appalti
di lavori, servizi e forniture
Decreto Legge 201/2011
Divieto di uso di contanti per
somme superiori a
€ 3.000,00
Regolamento interno
Limiti per tipologia di spesa e
LA CARTA DI CREDITO
LIMITI ALL’UTILIZZO
Norma
Limite
Legge 136/2010 (tracciabilità)
Obbligo di inserimento del CIG
per
pagamenti
relativi
a
contratti
pubblici
di
lavori,
servizi e forniture
Regolamento interno
Limiti per tipologia di spesa:
di
regola
:
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
IN VIGORE DAL 31.3.2015
NORMA
CONTENUTO
Legge 244/2007 art. 1 comma
209
Obbligo
di
ricezione
delle
fatture
solo
in
formato
elettronico
Legge 244/2007 art. 1 comma
209
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
IN VIGORE DAL 31.3.2015
ASPETTI OPERATIVI (D.M. 55/2013)
1.
ISCRIZIONE
ALL’INDICE
DELLE
PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI
2. ACQUISIZIONE SISTEMA INFORMATICO DI GESTIONE
DELLE FATTURE ELETTRONICHE
3. PREDISPOSIZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO
PER LA CORRETTA GESTIONE DELLE ACCETTAZIONI E
DEI RIFIUTI DELLE FATTURE
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
ACCETTAZIONE/RIFIUTO DELLE FATTURE
ENTRO
15
GG
DALLA RICEZIONE:
TRASMISSIONE
DELL’ESITO (ACCETTAZIONE O RIFIUTO)
DOPO 15 GIORNI DALLA RICEZIONE: ACCETTAZIONE
TACITA
MOTIVI DI RIFIUTO DELLE FATTURE
MANCANZA CIG (OVE PRESCRITTO)
CONTO DEDICATO ERRATO
ERRORI MANIFESTI
LO SPLIT PAYMENT
Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50 convertito
con Legge di conversione 21 giugno 2017, n. 96
Estensione alla Federazione ed agli Ordini Provinciali del
regime dello split payment
Funzionamento dello Split payment
Fatture ricevute: indicazione di «Scissione dei Pagamenti»
(ove assente rifiutare)
Pagamento delle fatture: al netto
dell’Iva
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
CASI CONCRETI
1. Fattura erroneamente accettata:
- Richiedere nota di credito e fattura corretta ed accettare
entrambe
2. Fattura correttamente rifiutata:
- Richiedere fattura corretta. Rifiutare eventuale nota di
credito
3. Piccoli acquisti urgenti:
IL REGISTRO DELLE FATTURE
OBBLIGATORIETA’: DAL 1° LUGLIO 2014
CONTENUTO
a) il codice progressivo di registrazione; b) il numero di protocollo di entrata;
c) il numero della fattura o del documento contabile equivalente;
d) la data di emissione della fattura o del documento contabile equivalente; e) il nome del creditore e il relativo codice fiscale;
f) l'oggetto della fornitura;
g) l'importo totale, al lordo di IVA e di eventuali altri oneri e spese indicati; h) la scadenza della fattura;
i) nel caso di enti in contabilità finanziaria, gli estremi dell'impegno indicato nella fattura o nel documento contabile equivalente ai sensi di quanto previsto dal primo periodo del presente comma oppure il capitolo e il piano gestionale, o analoghe unità gestionali del
bilancio sul quale verrà effettuato il pagamento; l) se la spesa è rilevante o meno ai fini IVA;
m) il Codice identificativo di gara (CIG), tranne i casi di esclusione dall'obbligo di tracciabilità di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136 n) il Codice unico di Progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche, interventi di manutenzione straordinaria, interventi finanziati da contributi
TERMINE DI REGISTRAZIONE
LA GESTIONE CONTABILE
L’ASSEGNO BANCARIO COME
MEZZO DI PAGAMENTO
SEMPRE VIETATO
Ai sensi del
-
D.P.R. 1950/221 - in qualunque caso
-
Legge 136 / 2010 – in caso di contratti pubblici di
LA GESTIONE CONTABILE E
AMMINISTRATIVA
IL MANDATO ONLINE
TEORICAMENTE CONSENTITO
A CONDIZIONE CHE:
-
Preveda la firma digitale di presidente, segretario, tesoriere
-Le password della firma digitale rimangano nell’esclusivo
RENDICONTO GENERALE
Contenuto
Allegati
- Rendiconto Finanziario
- Conto Economico
- Stato Patrimoniale
- Relazione di Gestione
e nota integrativa
- Situazione
amministrativa
- Relazione del Collegio
dei Revisori
ITER DI APPROVAZIONE DEL
RENDICONTO GENERALE
Attività (*)
Organo (*)
Predisposizione (*)
Tesoriere (*)
Deliberazione
Consiglio Direttivo
Parere
Collegio dei Revisori
Approvazione
Assemblea degli iscritti
LE FASI DELL’ATTIVITA’
AMMINISTRATIVO - CONTABILE
Attività Organo/Responsabile
Deliberazione Bilancio di Previsione Consiglio Direttivo
Parere sul Bilancio di Previsione Collegio dei Revisori
Approvazione Bilancio di Previsione Assemblea degli iscritti
Attività Contrattuale – Fase progettuale-deliberativa
Consiglio Direttivo
Attività Contrattuale – Fase esecutiva
Responsabile unico del procedimento Attività Contabile Tesoriere
Deliberazione del Rendiconto Generale
Consiglio Direttivo
Parere sul Rendiconto Generale Collegio dei Revisori
FASE
PROGRAMMAZIONE
GESTIONE
REDAZIONE DEL RENDICONTO
FINANZIARIO
REDAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E
DELLO STATO PATRIMONIALE
Registrazione dei movimenti non finanziari
Capitalizzazione delle immobilizzazioni materiali
Ammortamenti delle immobilizzazioni
REDAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E
DELLO STATO PATRIMONIALE
Attività Contabilità Bilancio Rilevazione dei costi Contabilizzazione dei costi -> Saldi Conto Economico Rilevazione dei ricavi Contabilizzazione dei ricavi -> Saldi Conto Economico Rilevazione delle disponibilità liquide, Crediti, Ratei Contabilizzazione delle disponibilità liquide, Crediti, Ratei -> Saldi Stato Patrimoniale Attivo Rilevazione dei Debiti e dei conti del patrimonio
Contabilizzazione dei Debiti e dei conti del
-> Saldi Stato
CONTABILITA’ FINANZIARIA E
CONTABILITA’ ECONOMICA
Contabilità Finanziaria
Contabilità Economica
Impegni di parte corrente
Costi
Imputazione a prescindere dalla
durata del contratto
Imputazione solo per la quota
parte del contratto che cade
nell’esercizio (anno solare)
Impegni in conto capitale
Costi
Imputazione a prescindere dalla
natura del bene acquistato
Imputazione solo per la quota di
ammortamento e
capitalizzazione dell’acquisto
Accertamenti
Ricavi
IL REGISTRO DEGLI INVENTARI
Beni
immobili
(1)
Beni
mobili
Beni
immat.li
Numero inventario
X
Data di acquisto
X
X
X
Costo di acquisto
X
X
X
Ubicazione
X
X
X
Ammortamento
X
X
X
Fondo ammortamento
X
X
X
CHECK LIST DI CONTROLLO DEL
RENDICONTO DI GESTIONE
1. VERIFICA DELLA PRESENZA DI TUTTI I PROSPETTI ED ALLEGATI PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’
( )
2. VERIFICA DELL’UNIFORMITA’ DI TUTTI I PROSPETTI DI BILANCIO A QUELLI PREVISTI DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’
( )
3. VERIFICA DELLA CONCORDANZA TRA LE RISULTANZE DEL RENDICONTO DELL’ANNO PRECEDENTE E DI QUELLO IN CORSO
( )
4. VERIFICA DELLA CONCORDANZA IL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ANNO OGGETTO DI RENDICONTO E QUELLO ESPOSTO NEL RENDICONTO MEDESIMO
( )
5. VERIFICA DELLA CONCORDANZA TRA LA DISPONIBILITA’ FINANZIARIA RISULTANTE DALLA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA E QUELLA RISULTANTE DALLO STATO PATRIMONIALE
( )
6. VERIFICA DELLA CONCORDANZA TRA I CREDITI E DEBITI RISULTANTI DALLA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA E QUELLI RISULTANTI DALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE
CHECK LIST DI CONTROLLO DEL
RENDICONTO DI GESTIONE
7. VERIFICA DELLA CORRETTA RIPARTIZIONE DELLE ENTRATE/USCITE TRA GESTIONE COMPETENZA E GESTIONE RESIDUI
( )
8. VERIFICA DELLA CONCORDANZA TRA LE RISULTANZE DEI PARTITARI FINANZIARI ED ECONOMICI ED I DATI RIPORTATI NEL RENDICONTO
( )
9. VERIFICA DELLA CONTABILIZZAZIONE DELLE ENTRATE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A:
- Accertamento della entrate contributive - Accertamento degli interessi attivi
( )
10. VERIFICA DELLA CONTABILIZZAZIONE DELLE USCITE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI IMPEGNI NON LIQUIDATI:
- Verifica degli impegni nascenti da contratti (verifica di tutti i contratti) - Verifica degli impegni nascenti da legge (es. imposte (1), quote
Federazione, trattamento fine rapporto, ecc.)
- Verifica degli impegni nascenti da delibera (ad es. gettoni Consiglio Direttivo, contributi ad Enti, Associazioni, ecc.)
CHECK LIST DI CONTROLLO DEL
RENDICONTO DI GESTIONE
11. VERIFICA DELLA CORRISPONDENZA TRA ENTRATE E USCITE PER PARTITE DI GIRO
( )
12. VERIFICA DEL CORRETTO UTILIZZO DEL FONDO SPESE IMPREVISTE CON IL METODO DELLA VARIAZIONE
( )
13. VERIFICA DEI RESIDUI ATTIVI E DEI RESIDUI PASSIVI DEGLI ESERCIZI PRECEDENTI CON PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLI CON MAGGIORE ANZIANITA’
( )
14. VERIFICA DELLA CONCORDANZA TRA LE RISULTANZE DEL LIBRO DEGLI INVENTARI E L’ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
( )
15. VERIFICA DELLA RICONCILIAZIONE DELLE DISPONIBILITA’ FINANZIARIE CON GLI ESTRATTI CONTO
( )
16. VERIFICA DELLA CORRETTA IMPUTAZIONE DEI COSTI E DEI RICAVI A CONTO ECONOMICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI RATEI ED AI RISCONTI
( )
17. VERIFICA DELLA CORRISPONDENZA DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE DI GESTIONE E NOTA INTEGRATIVA A QUANTO
LA GESTIONE DEI BENI DEL COLLEGIO
I BENI DELL’ORDINE
ATTIVITA’
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
CUSTODIA
REMUNERAZIONE
BENI IMMOBILI
CUSTODIA
MANUTENZIONE
BENI MOBILI
CUSTODIA
(SOPRATTUTTO SE
AFFIDATI A TERZI)
CREDITI
RISCOSSIONE
IL COLLEGIO DEI REVISORI
DOVERI FUNZIONAMENTO E FUNZIONI
▪ ART. 27 D.P.R. 221/1950
▪ REGOLAMENTO INTERNO
IL COLLEGIO DEI REVISORI
CONTROLLI PERIODICI
CONTROLLI ANNUALI
SCRITTURE CONTABILI
BILANCIO DI PREVISIONE
IL COLLEGIO DEI REVISORI
CONTROLLI PERIODICI
OGGETTO
VERIFICHE DI CASSA - Cassa contanti
- Somme e valori depositati negli Istituti di credito/postali
VERIFICA DELLE SCRITTURE CONTABILI - Impegni/liquidazioni/mandati
- Accertamenti/versamenti/riscossioni
- Costi/ricavi
CHECK LIST DEI CONTROLLI PERIODICI
DEL COLLEGIO DEI REVISORI
1. VERIFICA DELLA ESISTENZA DI TUTTI I REGISTRI OBBLIGATORI (PARTITARI DELLE ENTRATE, PARTITARI DELLE USCITE, PARTITARI DEI COSTI, PARTITARI DEI RICAVI E, DAL 30.6.2014, LIBRO DELLE FATTURE.
( )
2. RICONCILIAZIONE DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE CON GLI ESTRATTI CONTO DI BANCHE E POSTE E CON LE SOMME PRESENTI NELLA CASSA CONTANTI
( )
3. VERIFICA DELLA CORRETTA (O DELLA MANCATA) CONTABILIZZAZIONE DEGLI ACCERTAMENTI
( )
4. VERIFICA DELLA CORRETTA (O DELLA MANCATA) CONTABILIZZAZIONE DEGLI IMPEGNI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA CONCORDANZA TRA GLI IMPEGNI ED I CONTRATTI O ALTRA OBBLIGAZIONE DI LEGGE
( )
5. VERIFICA DELLA CORRETTA LIQUIDAZIONE DEGLI IMPEGNI ( )
6. VERIFICA DEI MANDATI E DELLE REVERSALI E RISCONTRO CON I GIORNALI DI CASSA DELL’ISTITUTO CASSIERE
CHECK LIST DEI CONTROLLI PERIODICI
DEL COLLEGIO DEI REVISORI
7. VERIFICA DELLA CORRETTA IMPUTAZIONE DEGLI INCASSI E DEI PAGAMENTI ALLA GESTIONE DI COMPETENZA ED ALLA GESTIONE DEI RESIDUI
( )
8. VERIFICA DELLA CORRETTA GESTIONE DEI RESIDUI SIA INIZIALI CHE GENERATISI NELL’ANNO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE QUOTE/TASSE DOVUTE DAGLI ISCRITTI ED AI RESIDUI CON MAGGIORE ANZIANITA’
( )
9. VERIFICA DEL CORRETTO UTILIZZO DEL FONDO SPESE IMPREVISTE
( )
10. VERIFICA DELLA CORRETTA UTILIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI CASSA INTERNO
( )
11. VERIFICA DELLA CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE CARTE DI CREDITO
( )
12. VERIFICA DEL RISPETTO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI SERVIZI E FORNITURE
CHECK LIST DEI CONTROLLI PERIODICI
DEL COLLEGIO DEI REVISORI
14. VERIFICA DEL RISPETTO DELLE NORMATIVA IN MATERIA DI FATTURAZIONE ELETTRONICA
( )
IL COLLEGIO DEI REVISORI
CONTROLLI ANNUALI
OGGETTO
BILANCIO DI PREVISIONE
-
Correttezza formale
-
Rispetto norme di legge e
regolamentari
-
Attendibilità entrate e congruità
uscite
IL COLLEGIO DEI REVISORI
CONTROLLI ANNUALI
OGGETTO
RENDICONTO GENERALE - Regolarità amministrativo-contabile - Corrispondenza bilancio-scritture
contabili
- Esistenza attività e passività - Correttezza risultati di bilancio - Stabilità equilibrio di bilancio - Rispetto norme di legge e
regolamentari
Il Collegio dei Revisori deve partecipare alle riunioni in cui il Consiglio
direttivo delibera
l’approvazione del bilancio.
IMPOSTE
PRESUPPOSTO DI
TASSAZIONE
IRES (D.P.R. 917/86) esercizio anche occasionale di attività
commerciali
IVA (D.P.R. 633/72) esercizio abituale di attività commerciali
IRAP (D.LGS 446/97) - esercizio abituale di attività commerciali
- erogazione di stipendi
- erogazione di compensi assimilati al
lavoro dipendente
- erogazioni di compensi per prestazioni
occasionali
IMPOSTA DI REGISTRO (D.P.R. 131/86) - Conduzione di immobile
- Acquisto di immobile
- Registrazione di contratti
IMPOSTE
PRESUPPOSTO
IMU (LEGGE 201/2011) Proprietà di immobile
TASI (LEGGE 147/2013) Conduzione di immobile
TARI (LEGGE 147/2013) Proprietà di immobile
Conduzione di immobile
IRES (D.P.R. 917/86)
INQUADRAMENTO COLLEGI IPASVI:
ENTI NON COMMERCIALI (ART. 143 E SEGUENTI
D.P.R. 917/86)
TASSAZIONE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI:
SOLO SULLE ATTIVITA’ COMMERCIALI (ART. 143 D.P.R.
917/86)
ATTENZIONE: GLI OPI NON RIENTRANO NELLE
ASSOCIAZIONI POLITICHE, SINDACALI, DI
CATEGORIA, ECC. DI CUI AL 3°
COMMA DELL’ART. 148
PROBLEMATICHE FISCALI
Quote iscrizioni Attività non commerciale (art. 148 comma
1 D.P.R. 917/86)
Diritti di segreteria, Tessere, Distintivi Attività non commerciale (art. 143 D.P.R.
917/86) a condizione che il corrispettivo non ecceda i costi di diretta imputazione
Corsi di formazione a pagamento Attività non commerciale (art. 143 D.P.R.
917/86) a condizione che:
- il corrispettivo non ecceda i costi di diretta imputazione
- l’attività di formazione a pagamento non
diventi un’attività organizzata Sponsorizzazioni/Pubblicità commerciale
Vendita libri/pubblicazioni
Attività sempre commerciale (art. 148 comma 4 D.P.R. 917/86)
PROBLEMATICHE FISCALI
ESERCIZIO ABITUALE
- Tenuta scritture contabili
- Presentazione
dichiarazione
dei Redditi
- Pagamento imposta (IRES)
ESERCIZIO NON ABITUALE
- Presentazione
dichiarazione
dei Redditi
- Pagamento imposta (IRES)
IRES
– CONSEGUENZE DELL’ESERCIZIO DI
IVA (D.P.R. 633/72)
INQUADRAMENTO COLLEGI IPASVI:
ENTI NON COMMERCIALI (ART. 4 D.P.R. 633/72)
ASSOGGETTAMENTO AD IVA:
SOLO SULLE ATTIVITA’ COMMERCIALI SVOLTE CON
ABITUALITA’
ATTENZIONE: GLI OPI NON RIENTRANO NELLE
ASSOCIAZIONI POLITICHE, SINDACALI, DI
CATEGORIA, ECC. DI CUI AL 4°
COMMA DELL’ART. 4
D.P.R. 633/72
PROBLEMATICHE FISCALI
- Apertura P.Iva (rectius: dichiarazione di inizio attività)
- Tenuta scritture contabili
- Presentazione dichiarazione Iva
- Pagamento imposta (IVA)
IVA– CONSEGUENZE
IRAP (D.LGS 446/97)
INQUADRAMENTO COLLEGI IPASVI:
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (ART. 3 COMMA 1
LETT. E-BIS D.LGS. 446/97)
ASSOGGETTAMENTO AD IRAP:
- Irap Istituzionale (art. 10 bis comma 1 D.lgs. 446/97)
- Irap su attività commerciali (art. 10 bis comma 2 D.lgs.
446/97)
PROBLEMATICHE FISCALI
IMPOSTA
BASE IMPONIBILE
IRAP ISTITUZIONALE (8,5%) Versamento mensile
- ammontare delle retribuzioni erogate al
personale dipendente
- ammontare dei redditi assimilati al
lavoro dipendente
- compensi erogati per prestazioni di
collaborazione coordinata e
continuativa e di lavoro autonomo
occasionale IRAP COMMERCIALE (4,9%)
Versamento con dichiarazione
redditi da attività commerciale
IRAP CASI CONCRETI
PROBLEMATICHE FISCALI
PRESUPPOSTO
RITENUTA
CODICE
TRIBUTO
Redditi di lavoro dipendente e assimilati (art. 23 D.P.R. 600/73)
Per scaglioni di reddito 1001
Emolumenti arretrati di lavoro dipendente. (art. 23 D.P.R. 600/73)
Per aliquota a tassazione
separata
1002 Trattamento di fine rapporto ed
equipollenti (art. 23 D.P.R. 600/73)
Per scaglioni di reddito 1012
Redditi di lavoro autonomo (art. 25 D.P.R. 600/73)
20% (residenti) 30% (non residenti)
1040 Cessione diritti d’autore (art. 25
D.P.R. 600/73)
20% del 60% o 75% o 100% in funzione della natura del cedente
1040 Redditi di amministratore, revisore e
di colla.ne coord.ta e cont.va (art. 24
Per scaglioni di reddito 1001
PROBLEMATICHE FISCALI
ADEMPIMENTI
Versamento delle ritenute nei termini di legge (di regola entro il giorno 16 del mese successivo)
Certificazione delle somme erogate (entro 28 febbraio dell’anno successivo)
Trasmissione all’agenzia delle entrate delle certificazioni delle somme erogate (entro 28 febbraio dell’anno successivo)
Presentazione dichiarazione dei sostituti d’imposta (entro il 30 settembre dell’anno successivo)