• Non ci sono risultati.

Troppo stanca troppo presto: la leucemia mielomonocitica giovanile

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Troppo stanca troppo presto: la leucemia mielomonocitica giovanile"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Contorno S. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2019;22(4):95 https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1904_30.html

95

MeB - Pagine Elettroniche

Volume XXII

Aprile 2019

numero 4

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

TROPPO STANCA TROPPO PRESTO:

LA LEUCEMIA MIELOMONOCITICA GIOVANILE

Sarah Contorno

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste

Indirizzo per corrispondenza: saracontorno@gmail.com

Una lattante di 8 mesi giunge alla nostra attenzione per una storia di episodi infettivi febbrili ricorrenti negli ulti-mi 2 mesi, accompagnati da sudorazione, astenia e irrita-bilità.

All’esame obiettivo la bambina si presenta pallida e si riscontra una splenomegalia all’altezza della linea ombe-licale trasversa, con restante obiettività nella norma.

Viene eseguito pertanto un emocromo che mostra anemia (Hb 6,4 g/dl) con piastrinopenia (46.000/mm3) e

leucocitosi (91.520 leucociti/mm3) con monocitosi,

eleva-zione degli indici di lisi cellulare (LDH 3399 UI/ml, acido urico 7,5 mg/dl) e lieve incremento degli indici di flogosi (PCR 3,3 mg/dl, VES 24 mm/h).

Nel sospetto di una leucemia viene quindi eseguito un aspirato midollare, che mostra un midollo con cellularità ricca, con prevalenza di forme eritroblastiche dismorfiche (74%), dato confermato dalla citofluorimetria. Pensando a una mielodisplasia vengono pertanto eseguite le indagini genetiche, con riscontro della mutazione del gene PTN11, tipica della leucemia mielomonocitica giovanile.

Viene quindi posta diagnosi di JMML sulla base dei criteri clinici e genetici, e avviata la ricerca di un donatore disponibile a un trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche.

La leucemia mielomonocitica giovanile (JMML) è una neoplasia ematologica pediatrica caratterizzata dalla pre-senza di una proliferazione della linea granulocitaria con quota di blasti nel midollo < 20%. La sua incidenza è di circa 1 su un milione di bambini all’anno e l’età media di presentazione è di 1 anno e 8 mesi. Comprende circa il 2-

3% di tutte le leucemie pediatriche e si presenta più fre-quentemente sotto i 3 anni di età. La JMML può presen-tarsi in forma isolata o accompagnare sindromi come la neurofibromatosi 1 (NF1) e la sindrome di Noonan. Le mutazioni somatiche e/o germinali più frequentemente associate sono a carico dei geni del pathway RAS e inclu-dono PTPN11, NRAS, KRAS, NF1 e CBL. Quasi tutti i pazienti con JMML presentano un decorso clinico aggres-sivo e rapidamente fatale in assenza di trattamento, a cau-sa dell’infiltrazione delle cellule granulocitarie e monoci-tarie prodotte in eccesso in vari organi e apparati, inclusi milza, fegato, polmoni, cute e tratto gastrointestinale. Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche resta l’unico trattamento curativo.

Messaggi chiave

• In presenza di episodi febbrili ricorrenti che si accom-pagnano a sintomi di allarme (sudorazione, astenia, pallore cutaneo) ricercare all’esame obiettivo i segni sospetti di neoplasia ematologica (splenomegalia/linfo-adenomegalie) ed eseguire un emocromo di controllo per escludere una citopenia bilineare.

• La JMML è una rara neoplasia ematologica esclusiva dell’età pediatrica che può presentarsi isolatamente o associarsi a quadri sindromici, più frequentemente alla sindrome di Noonan e alla NF1, il cui unico trattamen-to è il trapiantrattamen-to di cellule ematrattamen-topoietiche.

Riferimenti

Documenti correlati

Le fratture dello scafoide carpale rappresentano una percentuale variabile tra il 50 e l’80% del totale delle fratture del carpo 41 nonché la seconda causa di frattura dell’arto

La sua padrona, appena s entiva il coccodè della Gallina, correva nel pollaio. E si beveva l'uovo fresco Un giorno la

4 E un sintomo, forse più che un sintomo, si può trovare anche nella decisamente insufficiente ricezione della nozione di Baumgarten della “chiarezza confusa”: Ingarden

Fofo ……… felice quando trova qualche pesciolino fresco. andato a pescare

Con tale terapia i sintomi sistemici e la sintomatologia articolare sono migliorati, a eccezione della persistenza di un importante dolore alla caviglia destra tale da comporta-

Per questo motivo eseguivamo terapia con un farmaco biologico, nello specifico un anticorpo monoclonale anti- TNF-alfa (infliximab), al dosaggio di 6 mg/kg, con scom-

Riferito anche qualche raro caso di crisi generalizzata della durata di 2-3 minuti, con tremori fini della mano sinistra a evoluzione in scosse tonico-cloniche agli

A casa il bambino si sente un po' meglio, riprende a mangiare e a giocare, ma le febbri non scompaiono affatto; ci sono sì 1 o 2 giorni alla settimana liberi da febbre, ma poi